Storie di eccellenza

Toscano, classe 1984 e lavora al George V di Parigi: è Gabriele Del Carlo il miglior sommelier d'Italia

3' di lettura

È Gabriele Del Carlo il Miglior Sommelier d'Italia ASPI 2017. Toscano, classe 1984, sommelier presso il Four Seasons Hotel George V di Parigi si è aggiudicato il titolo,nella finale svoltasi ieri a Milano che ha visto la partecipazione di 13 professionisti, davanti a Davide Dargenio sommelier del Le Berceau Des Senses, Ecole Hotelerie de Lausanne in Svizzera e Marco Grassi, sommelier della Enoteca di Metro a Milano.

Nella finale, di fronte a una nutrita platea di operatori, appassionati e curiosi, i tre finalisti si sono sfidati nelle prove classiche e in specifiche prove a sorpresa per saggiare la preparazione dei candidati in situazioni che, spiega Giuseppe Vaccarini, presidente ASPI “richiedono, oltre alla preparazione tecnica, capacità di decidere in tempi brevi, destrezza di esecuzione ed estrema competenza”.

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E dunque: prova di servizio di un grande formato di Champagne J. H. Quenardel, decantazione di vino rosso, degustazione alla cieca di tre vini (di cui uno con descrizione in lingua straniera) oltre al riconoscimento di dieci bevande. A seguire abbinamenti cibo/vino/bevande con anche un piatto a base di merluzzo dell'Atlantico che due finalisti hanno abbinato a Birra Moretti La Bianca e uno a Birra Moretti Lunga Maturazione, degustazione di caffè con riconoscimento delle caratteristiche, origine, varietà e livello di tostatura - in questa edizione Nepal Lamjung Nespresso e Tanzania Peaberry Nespresso -, correzione carta dei vini con errori e infine prova fotografica con 10 immagini da riconoscere e illustrare, tra cui foto di etichette di vini - in base alle quali il candidato ha dovuto illustrare la composizione del vino -, foto di noti produttori, enologi, docenti e ristoratori e foto di monumenti riferiti a aziende o località legate alla produzione enologica.

Novità in un Concorso di sommellerie professionale la prova a sorpresa ideata da ASPI per l'edizione 2017: la combinazione di ogni finalista con un diverso chef. Ogni chef ha preparato una ricetta - con uno show cooking durante la finale del concorso - alla quale il finalista associato ha dovuto abbinare la bevanda più adatta.

Il vincitore Del Carlo ha convinto la giuria abbinando il Barolo Briccolina di Batasiolo a “Omaggio ad Antonio Nebbia”, un tortello fluido di funghi porcini, parmigiano, prosciutto e tartufo dello Young Chef S.Pellegrino 2016 Alessandro Rapisarda, del ristorante Di Gusto.

Il Valpolicella Ripasso di Zenato abbinato al piatto “L'Anatra il petto e la coscia, bottoni di rucola, aceto di datteri e lattuga di mare” di Silvestro Zanella, sous chef del Piccolo Lago è stata la scelta del secondo classificato Dargenio, mentre il terzo classificato Grassi associato a Davide Del Duca, chef del ristorante Osteria Fernanda, ha abbinato la ricetta “Sgombro, royale di foie gras, tamarindo e cipolla bruciata” sia a Birra Moretti Grani Antichi sia al Verdicchio dei Castelli di Jesi Villa Bucci.

La finale è stata anche occasione per assegnare il Premio “Emozioni”, istituito nel 2013 da Giuseppe Vaccarini per premiare i sommelier di tutto il mondo che, attraverso la loro opera intellettuale e di comunicazione abbiano fortemente contribuito a valorizzare ed a promuovere la professione attraverso la pubblicazione di libri, articoli redazionali, reportage e filmati, nel proprio paese ed all'estero.

Il Premio internazionale “Emozioni” quest'anno è andato al sommelier georgiano Shalva Khetsuriani per aver realizzato il film “Prime Meridian of Wine”, in cui “fa riscoprire i valori della millenaria tradizione vitivinicola del suo paese, stimolando l'interesse dei giovani alla loro conoscenza e valorizzazione come punto di riferimento per le future generazioni”.

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