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Toyota reinventa il best seller C-HR: ora è ibrido plug-in con maxi autonomia

La casa giapponese lancia la seconda generazione del suv coupé compatto che sarà disponibile entro la fine dell’anno. Sotto il cofano il classico full hybrid oppure il powertrain ricaricabile da 223 cavalli che viaggia a zero emissioni per oltre 60 km

di Nicola Desiderio

Bicolore. Toyota C-HR sarà offerta anche con livrea bicolore a freccia che richiama la sorella minore Aygo X. La vettura si basa su una variante migliorata della nota piattaforma GA-C. Lo stile è gradevole e meno divisivo rispetto alla prima serie.

3' di lettura

La prima volta non si scorda mai, ma anche la seconda, in certi casi, è difficile da dimenticare. Sarà probabilmente così anche per la C-HR che, a 7 anni dal suo primo debutto, si rinnova completamente senza rinunciare a stile e personalità che hanno costantemente diviso pubblico e critica tra chi la adora e chi la detesta cordialmente.

Al di là dei gusti, la C-HR ha raccolto 750mila clienti, 90 mila dei quali in Italia, e vuole continuare a vendere e a far parlare di sé. La nuova C-HR è lunga 4,36 metri, ovvero 3 cm in meno che invece aggiunge in larghezza (1,83 m) mentre l’altezza rimane identica (1,56 m).

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Come la precedente, la C-HR è basata sulla piattaforma GA-C, ulteriormente perfezionata con l’utilizzo per la scocca di acciai ad altissima resistenza (fino a a 2.000 MPa), ed è un suv coupé compatto caratterizzato da linee tese e superfici complesse. I parafanghi sono meno prorompenti, ma più ampi per ospitare le ruote su cerchi da 20” mentre i fari anteriori a C e il bicolore (optionale) a freccia sono ripresi dalla Aygo X. Le luci posteriori, dall’andamento tridimensionale, sarebbero congiunte se non ci fosse la scritta luminosa al centro che però deve rimanere spenta quando la vettura è in movimento. Le maniglie sono ora a scomparsa e la posteriore non gioca più a nascondino nel montante, reso più sottile per migliorare la visibilità insieme al finestrino più ampio.

Toyota C-HR sarà offerta anche con livrea bicolore a freccia che richiama la sorella minore Aygo X. La vettura si basa su una variante migliorata della nota piattaforma GA-C. Lo stile è gradevole e meno divisivo rispetto alla prima serie. La gamma dei powertrain prevede un full hybrid e un unità phev con potenza tra 140 e 223 cavalli

Sostanzialmente immutate accessibilità, abitabilità e capacità del bagagliaio (non ancora dichiarata). Nuova invece l’impostazione della plancia che è più avvolgente con volante piccolo, strumentazione digitale e schermo centrale da 12,3” del sistema infotelematico accompagnato da comandi fisici, navigazione in cloud, Android Auto e Carplay wireless. Permette diverse personalizzazioni, compresa la scelta tra 64 tinte per l’illuminazione ambiente, è controllabile in remoto tramite l’app ed è aggiornabile over-the-air così come i sistemi di assistenza alla guida che permettono la guida autonoma di livello 2. Tra questi ci sono: cruise control adattivo dotato di funzione stop&go, mantenimento della traiettoria che agisce anche in curva e frenata automatica pronta ad intervenire anche agli incroci. A richiesta, si può avere anche il tetto panoramico dotato di una speciale protezione dai raggi infrarossi che permette di fare a meno del telo: si guadagnano 3 cm in altezza e 5 kg di peso.

In plancia spicca il mega display da 12.3 pollici con Android Auto e Apple Car

In generale, la qualità appare migliorata con materiali che non sono più di origine animale e oltre 100 componenti realizzati con plastica riciclata, tra cui tappetini, rivestimenti dei sedili e paraurti che sono di plastica colorata e non verniciata. Quattro le varianti ibride per la propulsione. Si parte dai tradizionali full-hybrid già visti su Corolla e Corolla Cross: da 140 cv con motore 1.8 (0-100 km/h in 9,9 s.) e da 198 cv con il 2 litri (8.1 secondi) che dichiarano consumi analoghi (4,8-5 litri/100 km) con emissioni rispettivamente di 103 e 107 g/km. C’è anche la variante con motore supplementare da 30 kW che è ancora più scattante (7.9 secondi) e promette qualità dinamiche superiori.

La novità assoluta è però la versione ibrida plug-in da 223 cv (lo stesso sistema della Prius) con batteria da 13,6 kWh ricaricabile a 7 kW e che promette 66 km di percorrenza in elettrico con consumi di 0,9 litri/100 km pari a 19 g/km di CO2 e uno 0-100 in 7,4 s.

La versione alla spina ha inoltre il recupero di energia regolabile su 3 livelli e sfrutta la navigazione sia per ottimizzare l’utilizzo della batteria sia per attivare la modalità di marcia elettrica quando si entra in una zona a traffico limitato. Non ancora noti i prezzi, ma a breve la rete inizierà a raccogliere le prenotazioni in vista delle prime consegne previste per l’ultimo trimestre dell’anno

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