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Tra i consulenti del lavoro più praticanti dopo il 2020

Dal 2013 al 2022 la presenza dei più giovani si è comunque decisamente assottigliata, scendendo a meno della metà: oggi gli under 35 sono 1.237 contro i 3.139 del 2013 (-61%)

di Valeria Uva

Lavoro, De Luca (Consulenti del Lavoro: “Aumenta il lavoro stabile a tempo indeterminato”

3' di lettura

Nella professione di consulente del lavoro i giovani credono ancora: e corrono a iscriversi al registro praticanti. Dall’anno del Covid a oggi i praticanti sono più che raddoppiati, passando dagli 834 del 2020 ai 1.939 del 2022. Come nelle altre professioni può aver influito anche la semplificazione dell’esame di abilitazione, ridotto al solo orale a distanza per fronteggiare la pandemia. Ma il dato resta significativo, in un panorama in cui i praticanti sono in flessione, come hanno dimostrato anche le prime due puntate di questa inchiesta sulla fuga dei giovani dalle professioni, dedicate, rispettivamente, ai commercialisti e agli avvocati (pubblicate rispettivamente sul Sole 24 Ore del 7 e del 14 agosto).

Anche dalla parte del dominus, ovvero del professionista che decide di prendere e formare un praticante, la richiesta è aumentata in parallelo: erano 722 i dominus nel 2020, sono 1.365 nel 2022. Incoraggiati anche da uno degli incentivi della Cassa di categoria (Enpacl) che a chi ospita un tirocinante consente di estendere la polizza Grandi rischi anche ai familiari gratuitamente.

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I DATI CHIAVE
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Il lungo periodo

Se si allarga lo sguardo all’ultimo decennio, però, i numeri non sono sempre confortanti. Dal 2013 al 2022, infatti, la presenza dei più giovani si è decisamente assottigliata, scendendo a meno della metà: oggi gli under 35 sono 1.237 contro i 3.139 del 2013 (-61%). Un calo maggiore di quello registrato nel complesso e nello stesso periodo dall’ente previdenziale: -4% il totale degli iscritti, ora a quota 25.327. Mentre migliora il tasso di permanenza con le cancellazioni ridotte a poche decine (40, erano 120 dieci anni fa).

«La nostra resta comunque una professione giovane - commenta Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, istituita solo nel 1979 - e nella fascia sotto i 40 anni siamo una delle poche categorie in cui è consolidato il sorpasso delle donne sugli uomini».

I redditi

Gli incassi dichiarati dai più giovani nel decennio sono comunque in crescita: 24.825 nel 2021, il 40% in più dei 15.899 del 2012 (che ai tassi attuali valgono 17.314 euro). Anche il gender pay gap è meno incisivo rispetto ad altre professioni (avvocati in testa).

Ma più che il divario per età nella categoria pesa quello territoriale: agli oltre 170mila euro di volume d’affari medio dichiarato in Lombardia e in Veneto corrispondono i 72mila del Lazio e i circa 50mila di Campania e Puglia, differenze che del resto riflettono i diversi tessuti economici locali. E che naturalmente impattano anche sui giovani. «Al Nord mancano i professionisti, mentre al Sud ce ne sono anche troppi» riassume il presidente di Enpacl, Alessandro Visparelli. La Cassa quindi ha lanciato un programma che consente agli iscritti che non riescono a soddisfare le richieste di “riversare” parte del lavoro su chi non ne ha abbastanza. Il tutto tramite una piattaforma in cloud che evita quindi gli spostamenti.

Il futuro

Difficile capire quale sarà il grado di attrazione della professione solo guardando ai dati delle Università: all’esame di abilitazione si accede da molte classi di laurea (tra cui Economia o Giurisprudenza). «Svolgiamo giornate di orientamento nelle Università e negli istituti superiori - conclude De Luca - per spiegare ai ragazzi la professione ma anche educarli alla legalità nel lavoro».

I SOSTEGNI AI GIOVANI

1 - COPERTURA SANITARIA

Polizza per i praticanti - Ai praticanti è estesa l’assistenza sanitaria integrativa, già prevista per tutti gli iscritti. Per il consulente del lavoro-dominus del praticante la stessa copertura sanitaria integrativa viene estesa a tutti i familiari

2 - COPERTURA ASSICURATIVA

Rc gratis per tre anni - Ai neoiscritti è offerta, per tre anni, la polizza Rc professionale, operativa già all’atto dell’iscrizione. Il massimale assicurato è di 250mila euro con una franchigia di 250 euro per sinistro, non opponibile al terzo

3 - PASSAGGIO GENERAZIONALE

Per acquisto studi - Tramite i Confidi sono previsti finanziamenti agevolati per l’acquisto dello studio professionale, nel limite di 250mila euro per ogni iscritto. Alla sottoscrizione del contratto di cessione dello studio, anche associato o società tra professionisti, l’Enpacl eroga all’iscritto cessionario un contributo a fondo perduto pari al 12% del finanziamento ottenuto, con un massimo di 30mila euro

4 - FORMAZIONE GRATUITA

Per specializzazione - Offerti agli iscritti corsi di alta formazione gratuita per specializzarsi in nuovi mercati Tra questi: consulenza previdenziale, ambiti fiscali, sicurezza sul lavoro e conciliazione vita lavoro. Più di 16mila i partecipanti alle edizioni del 2022

5 - CONTRIBUTI RIDOTTI

Per i primi anni - I neoiscritti alla Cassa professionale con meno di 35 anni possono versare il contributo soggettivo in misura ridotta pari al 6% (invece del 12%) del reddito per l’anno di iscrizione e per i quattro anni successivi

6 - BORSE DI STUDIO

Per i master - Previste per chi frequenta master sul lavoro e poi intraprende la libera professione

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