Traffico aereo, a luglio oltre un milione di voli Ue: si torna ai livelli 2019
Rilevato oltre un milione di movimenti per la prima volta dalla pandemia Covid. L’incremento medio del traffico è stato del 7% con punte del 10% in Turchia
di Luca Benecchi
3' di lettura
Non solo il luglio più caldo di sempre, il mese appena passato segna definitivamente la ripresa del traffico aereo. A luglio infatti, secondo Eurocontrol, i voli nei cieli europei hanno sfondato il tetto del milione per la prima volta da settembre 2019. L’ente europeo per il controllo del traffico aereo ha segnalato che i voli sono aumentati in media del 7 per cento rispetto allo scorso luglio. A trainare la crescita sono gli scali dell’Europa sud-orientale. Turchia in testa con un incremento del dieci per cento.
Va forte anche la ripresa del traffico aereo in Italia. Qui il dato fornito dall’Enac, l’ente di controllo dei voli nazionale, riguarda invece i primi sei mesi dell’anno.
Con oltre 89 milioni di passeggeri nel primo semestre 2023 e con un aumento del 29 per cento rispetto al 2022, si registra una importante ripresa che ha azzerato il divario del periodo pre-Covid, dunque rispetto all’anno 2019.
I movimenti complessivi da gennaio a giugno sono stati 741.247 (+11 per cento). Negli aeroporti i passeggeri transitati sono stati più di 89 milioni, 31,9 milioni per il traffico nazionale e 57,4 milioni per quello internazionale, con un incremento rispettivamente del 12 e del 41,5 per cento sul 2022. In aumento anche la quota media dei passeggeri per volo: dai 103 del primo semestre 2022 ai 114 del 2023 (+11 per cento).
Ritardi legati al meteo
Tornando all’Europa, il dato più curioso è che nella gestione del flusso del traffico i ritardi legati alle condizioni meteorologiche sono state più di due volte e mezzo superiori allo stesso mese del 2022. Questo, si spiega, a causa del meteo estremo prodotto dal cambiamento climatico in tutto il continente.
L’impatto principale dovuto a temporali e altre condizioni atmosferiche avverse è stato osservato in particolare in Germania, Ungheria e Serbia. Negli aeroporti, i maggiori ritardi legati al meteo si sono verificati a Francoforte, Gatwick e Monaco.
Escludendo l’impatto del meteo estremo, i ritardi per volo si sono ridotti di quasi un quarto, a 2,5 minuti per volo, nonostante la crescita del traffico del sette per cento. Tenendo invece in considerazione le condizioni meteorologiche avverse, i ritardi sono aumentati in media marginalmente da 3,9 a 4,1 minuti per volo. Questo tipo di ritardi di gestione del traffico aereo, precisa Eurocontrol, costituiscono solo una piccola parte dei ritardi totali subiti dai passeggeri.
La classifica
I dati dell’Enac che riguardano il mese di giugno segnalano alcune tendenze interessanti per il traffico nei cieli italiani. Come primo aeroporto per volumi di traffico nazionale si attesta Roma Fiumicino con una quota di mercato del 12 per cento, pari a circa 800mila passeggeri, con i collegamenti tra Roma Fiumicino e Catania Fontanarossa quale rotta principale.
Lo scalo laziale ha registrato un incremento mensile del 17 per cento. Al secondo posto Catania con il 10,1 per cento di quota (+3%), seguito da Palermo Punta Raisi con l’8,2 per cento (+10%). Ma il discorso per certi versi più inaspettato riguarda i due scali milanesi. Malpensa a giugno ha perso il 18 per cento del traffico sull'anno precedente con una quota di 487mila passeggeri mentre Linate ha recuperato il 19 per cento raggiungendo quasi gli stessi passeggeri dello scalo varesino (471mila).
Tendenza interessante nei numeri dell’Enac anche per quello che riguarda il traffico delle compagnie low-cost che ha registrato dieci milioni di passeggeri pari al 54 per cento del totale complessivo. Qui però c’è stata una flessione dell’8,2 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Primo aeroporto per volumi di traffico low-cost si conferma Bergamo Orio al Serio con una quota di mercato del 12 per cento mentre il collegamento Roma Fiumicino-Paris Orly è quello con più passeggeri in assoluto.
Ultimo dato quello del traffico cargo che a giugno registra una flessione del 12,6 per cento rispetto al 2022.
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