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Tramezzino.it, la nuova proprietà punta su pasticceria e clientela business

La società passata alla Snc guidata da Francesco Mazzo e Alessandro Sampaoli vuole diversificare sulla pasticceria di qualità per hotel, bar e ristoranti

di Gianni Rusconi

Una pagina di Tramezzino.it

3' di lettura

Parlare di nuova vita è forse eccessivo, ma l’operazione di sviluppo portata avanti da Tramezzino.it senz’altro vuole segnare un cambio di passo importante per azienda attiva dal 1999 nel campo del food delivery di prodotti di propria produzione con sede principale a Milano. Dopo aver lanciato nel 2015 il brand retail Foodie'sdedicato a coloro che desiderano nutristi in maniera sana (e relativa apertura di alcuni punti vendita fisici nel capoluogo lombardo e in altre due città, Bologna e Brescia) e stretto un importante sodalizio con il Gruppo Argenta (fra i più grandi operatori italiani di vending machine in azienda) divenendone una sussidiaria, è arrivata ora una nuova proprietà.

La società è infatti passata nella mani della Snc guidata da Francesco Mazzo (già fondatore della società di consulenza Compendium) e Alessandro Sampaoli (ex manager Mc Donald's), che ne ha rilevato il brand, gli asset (i due laboratori di produzione gastronomica e di pasticceria e una caffetteria tavola fredda in zona San Babila) con i relativi dipendenti, confermandone la specializzazione per cui è divenuta popolare, e cioè la consegna a domicilio di business lunch, colazioni e aperitivi di lavoro.
In Tramezzino.it sono impiegate 30 persone e l'attuale base clienti attiva conta di circa 6mila aziende solo nella zona di Milano.

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«La nuova proprietà – spiega Mazzo – si è preoccupata principalmente di dare continuità al lavoro degli addetti già in organico, veri e propri artigiani del food, liberandoli dalla cassa integrazione a cui erano costretti dalla precedente gestione».A valle dell'operazione, come confermano i diretti interessati, non c'è intenzione di rivedere il posizionamento del marchio, bensì di continuarne lo sviluppo e di consolidarlo come una delle piattaforme di riferimento nel mondo del food (business) delivery.

La discontinuità con il passato, se tale si può definire, è rappresentata dalla decisione di non commercializzare più il brand Foodie's, perché il nuovo marchio si chiamerà Tramezzino.it con payoff “Cuochi Panificatori”. È altresì esplicita, in prospettiva, la volontà di rendere fortemente scalabile e replicabile il modello di business, sia rispetto alla produzione del laboratorio centrale sia attraverso l'espansione delle attività in ambito retail.

«I tramezzini – sottolinea in proposito Mazzo – sono solo l'inizio dell'esperienza perché la piattaforma eroga principalmente un servizio, una vera e propria esperienza in particolare per il gusto, la vista, il tatto, con un box personalizzato e consegnato espresso grazie alla nostra flotta diretta». L'idea dei nuovi proprietari, insomma, è fare di Tramezzino.it un brand in grado di “impersonificarsi” e di vivere insieme alle persone ogni giorno, anche attraverso uno studio sempre più attento dei target ad opera del customer center che segue i clienti in maniera dedicata, dalla fase iniziale del preventivo fino al post vendita. Non solo qualità del prodotto e massima attenzione allo sviluppo dello stesso, in altre parole, ma anche tanta attività mirata di marketing e comunicazione.

Fra settembre e ottobre, in particolare, è previsto il lancio di una nuova insegna di pasticceria per entrare nel mercato composto da hotel, catene di ristorazione, ristoranti e bar di livello medio alto (horeca), puntando su un prodotto artigianale a prezzi più competitivi rispetto a quelli delle pasticcerie gourmet attive oggi su Milano.
Fra i progetti in cantiere ci sono quello relativo a linee di prodotto personalizzate con logo dei clienti (nel caso di commesse rilevanti) e un format retail che parli della qualità ed artigianalità delle proposte Tramezzino.it anche su strada, strizzando l'occhio anche a residenti e turisti per coprire i loro fabbisogni nella pausa pranzo, colazione o break pomeridiano.

La prima release del sito e-commerce, invece, è online da pochi giorni mentre per vedere il nuovo packaging completamente riciclabile o compostabile bisognerà aspettare metà settembre.

Nel piano industriale compaiono anche gli obiettivi di fatturato e le linee guida per gli investimenti. «In 9 mesi di gestione – assicura Mazzo - vogliamo raggiungere i due milioni di fatturato ed entro i prossimi tre anni contiamo di arrivare a sette milioni di ricavi con la sola sede di Milano per le attività di produzione e vendita B2B». Nel budget delle spese previste ci sono invece tecnologia, ricerca e sviluppo in ambito food (per intercettare e anticipare tendenze) e sostenibilità.

Un software proprietario, nello specifico, è già in fase di realizzazione per controllare e integrare tutte le componenti dell'area produttiva all'insegna di processi digitali completamente automatizzati anche in caso di ordini ricevuti da canali “tradizionali” come telefono o mail. La piattaforma e-commerce comunicherà quindi direttamente con i laboratori e dialogherà con i sistemi di consegne e fatturazione, il magazzino e il controllo di gestione. Con l'imperativo di rendere sempre più sostenibile la catena di produzione e quella di consegna.

Riproduzione riservata ©

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