Criminalitร 

Transcrime: ยซLa carriera criminale dei mafiosi finisce sempre piรน in galeraยป

L'analisi del centro ricerche della Cattolica di Milano ha coinvolto 11mila mafiosi. Le carriere criminali hanno una durata media all'esterno di 15 anni, durante i quali ricevono mediamente 1,5 condanne definitive all'anno.

a cura di Transcrime-Universitร  Cattolica

(barbraford - stock.adobe.com)

7' di lettura

L'entrata nelle mafie costituisce un passaggio di vita cruciale e irreversibile. Come testimoniato da diverse fonti, inclusi i collaboratori di giustizia, รจ quasi impossibile uscire da una mafia. La gran parte dei membri resta affiliato a vita, salvo che decida di collaborare con la giustizia. I mafiosi intraprendono cosรฌ una lunga e prolifica carriera criminale, termine con cui ci si riferisce alla serie di reati commessi da una persona nell'arco della sua vita. Molti studi hanno mostrato come per la maggior parte degli individui, in particolare per i maschi, le carriere criminali presentino un picco nella tarda adolescenza fino all'inizio dell'etร  adulta. In seguito, molti di questi desistono dal commettere crimini.

L'analisi della carriera di oltre 11 mila mafiosi conferma che le carriere criminali dei mafiosi sono particolarmente lunghe e prolifiche. I dati emergono dal progetto PROTON del programma Horizon2020 della Commissione Europea, coordinato da Transcrime - Universitร  Cattolica. I risultati del progetto evidenziano che le carriere dei mafiosi hanno una durata media di 15 anni, durante i quali ricevono mediamente 1,5 condanne definitive all'anno. Valori estremamente elevati rispetto a quanto emerso in molti studi internazionali. La figura 1 mostra la curva etร -criminalitร , ossia la distribuzione dei reati in base all'etร  in cui sono stati commessi. Sebbene si osservi una rapida crescita nella tarda adolescenza e un picco intorno alla metร  dei 20 anni โ€“ elemento comune alle analisi su campioni da diversi paesi sviluppati โ€“ la curva si mantiene su livelli elevati anche in etร  piรน avanzate.

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INDIVIDUI CHE HANNO COMMESSO ALMENO UN REATO PER ETร€
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L'impatto delle azioni di contrasto dello Stato

La carriera criminale dei mafiosi non si sviluppa in un ambiente neutrale. Da decenni lo Stato ha intrapreso una decisa azione di contrasto. Che impatto ha avuto su queste carriere? Dividendo i mafiosi in base al decennio di nascita, il grafico della figura precedente mostra notevoli differenze (figura 2). Si puรฒ notare chiaramente come le curve etร -criminalitร , man mano che si passa a generazioni piรน recenti, si spostino verso sinistra. Per esempio, i mafiosi nati prima del 1940 mostrano un picco di criminalitร  intorno ai 50 anni. I mafiosi nati negli anni '70 o dopo il 1980 riportano un picco sulla soglia dei 20 anni.

REATIโ€‰PERโ€‰ETร€โ€‰Eโ€‰DECENNIOโ€‰DIโ€‰NASCITA
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Molti fattori potrebbero spiegare queste differenze. I mafiosi piรน giovani potrebbero aver cambiato abitudini, cominciando a commettere reati in etร  sempre piรน precoce o potrebbero essere diventati piรน violenti (il che dovrebbe portare a maggiori condanne, a paritร  di altre condizioni). L'analisi di questi aspetti smentisce queste ipotesi. Indipendentemente dall'anno di nascita, l'etร  del primo reato mostra un picco a ridosso dei vent'anni (figura 3, a sinistra). I reati violenti mostrano andamenti simili per tutti i nati a partire dagli anni '60 (figura 3, a destra).

ETร€ DEL PRIMO REATO PER DECENNIO DI NASCITA
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REATI VIOLENTI PER ETร€ E DECENNIO DI NASCITA
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La principale differenza tra i mafiosi nati in diversi decenni emerge dall'etร  in cui รจ stato commesso il primo reato di mafia. La figura 4 mostra un andamento molto simile a quella delle curve etร -reati divise per decenni. Ad una prima analisi, si potrebbe ipotizzare che l'entrata nelle mafie sia stata progressivamente anticipata. Sebbene ci siano alcune indicazioni al riguardo, non bisogna dimenticare che molti mafiosi storici entrarono nella mafia in giovanissima etร . Per esempio, Tommaso Buscetta ha raccontato di essere stato affiliato a 17 anni. Sembra piรน probabile che a cambiare sia stata l'attenzione del sistema di giustizia penale, che ha intercettato diverse generazioni di mafiosi in diverse etร .

PRIMO REATO DI MAFIA PER DECENNIO DI NASCITA
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In realtร , l'azione dello Stato contro le mafie si รจ rafforzata negli anni. Le pene per l'associazione mafiosa, introdotta nel 1982, sono aumentate in piรน occasioni. Anche gli organi di contrasto sono stati riorganizzati e consolidati, raggiungendo elevati livelli di professionalitร  e competenza. Questi sviluppi hanno colpito i mafiosi di diverse etร  in momenti differenti della loro vita. Analizzando le curve etร -criminalitร  e il primo ingresso in carcere si puรฒ notare un'evoluzione significativa (figura 5). Nelle generazioni piรน giovani di mafiosi, il primo ingresso in carcere รจ avvenuto sempre prima: mentre i mafiosi nati prima degli anni '40 sono entrati in carcere principalmente a partire dai 50 anni di etร , coloro che sono nati dopo il 1980 hanno varcato le soglie del carcere per la prima volta da ventenni. Le curve dei reati commessi sono strettamente collegate agli ingressi in carcere: non appena le carcerazioni cominciano a salire le curve dei reati interrompono la tendenza a crescere e invertono la direzione.

Come interpretare questi risultati? Il progressivo rafforzamento dell'azione dello Stato si รจ tradotto in indagini sempre piรน penetranti e dettagliate. I mafiosi delle generazioni piรน vecchie hanno trascorso una buona parte della loro vita in libertร , potendo cosรฌ commettere un numero elevato di reati. L'azione repressiva รจ intervenuta quando queste generazioni avevano giร  varcato la soglia dei 40 e 50 anni. Per le generazioni piรน giovani, l'intervento statale รจ giunto in etร  molto piรน precoci. E ha portato a carcerazioni in giovane etร , interrompendo prima le loro carriere criminali. Sulla base di queste riflessioni si puรฒ concludere che lo sforzo dello stato sul fronte della repressione penale e giudiziaria ha conseguito gli obiettivi di incapacitazione dei mafiosi, giungendo a sanzionare criminali giovani e che avrebbero potuto avere carriere criminali molto lunghe e prolifiche.

Peraltro, i dati probabilmente omettono in parte gli effetti degli aumenti delle pene introdotti negli ultimi anni, poichรฉ riportano le condanne definitive fino al 2017. Ad esempio, le pene originariamente previste nel 1982 per la mera partecipazione ad associazione mafiosa erano da 3 a 6 anni di reclusione. Aumentate per tre volte, nel 2005, nel 2008 e, da ultimo, nel 2015, oggi le pene per la partecipazione semplice vanno da 10 a 15 anni di reclusione (con ulteriori aggravanti in caso di associazione armata e nel caso in cui l'associazione miri a controllare attivitร  economiche finanziandole con i ricavi da delitti). Se, come รจ probabile, la tendenza riportata nei dati sarร  confermata, le generazioni di mafiosi presenti e future andranno incontro in giovane etร  a pene ancora piรน severe che porteranno a lunghi periodi di detenzione. Le sanzioni avranno dunque un effetto di incapacitazione che porterร  a una riduzione delle carriere criminali.

PERCENTUALEโ€‰DEIโ€‰REATIโ€‰Eโ€‰PRIMOโ€‰INGRESSOโ€‰INโ€‰CARCERE
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Quali politiche di prevenzione?

Sebbene i risultati dell'analisi delle carriere criminali dei mafiosi mostrino l'efficacia della risposta penale tradizionale, non si deve dimenticare che le mafie sono in grado di sostituire i membri arrestati e condannati tramite un costante processo di reclutamento. L'intervento penale infatti puรฒ colpire coloro che si rendono responsabili di reati, ma non รจ necessariamente lo strumento piรน adatto per prevenire che nuovi soggetti, prevalentemente giovani, siano reclutati dalle mafie.

รˆ proprio con l'intento di studiare l'impatto di lungo termine di diverse politiche di prevenzione che il progetto PROTON ha sviluppato dei modelli di simulazione basata su agenti (agent-based modelling). Questi modelli consistono in simulazioni al computer di una societร  complessa, al cui interno diversi agenti interagiscono tra loro. Alcune di queste simulazioni, sviluppate da Transcrime - Universitร  Cattolica e dal Laboratory of Agent-based Social Simulation (LABSS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, hanno ricostruito le dinamiche sociali e criminali che portano al reclutamento, simulando una societร  artificiale con le caratteristiche di Palermo (grazie alla collaborazione del Comune di Palermo che ha messo a disposizione dati anagrafici dettagliati).

La simulazione ha messo a confronto diverse politiche di prevenzione del reclutamento nelle organizzazioni criminali. Le opzioni comprendevano misure di contrasto penale โ€œclassicheโ€ (ad esempio caccia ai boss mafiosi), contrasto penale ai facilitatori (soggetti con specifiche competenze, non necessariamente affiliati alle mafie, spesso definiti โ€œarea grigiaโ€) e politiche di prevenzione a carattere sociale. Queste includevano una politica di separazione dei padri e parenti mafiosi dai figli minori, che ha cercato di riprodurre le interessanti misure sperimentate dal Tribunale dei minori di Reggio Calabria, e una politica di supporto educativo e sociale per i minori โ€œa rischioโ€, ispirata a diverse esperienze di progetti educativi e sociali per i minori dei quartieri piรน difficili di alcune cittร  del Sud.

NUMERO DI MEMBRI DELLโ€™ORGANIZZAZIONE CRIMINALE

Da 0 a 360 i turni di simulazione (1 turno = 1 mese)

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L'impatto di queste politiche รจ stato testato su un arco temporale di lungo termine, corrispondente a 30 anni simulati. Rispetto a uno scenario di โ€œbaselineโ€ privo di alcun intervento, tutte e quattro le misure hanno mostrato di portare a significative riduzioni nel numero di membri di un'organizzazione criminale simulata. Come mostra la figura 6, tuttavia, l'impatto delle diverse misure varia nel tempo. Se nel breve periodo il contrasto penale โ€œclassicoโ€ che mira alla cattura dei boss mafiosi porta a un minore reclutamento, nel lungo periodo le altre politiche portano a riduzioni dei membri dell'organizzazione ancora maggiori.

In conclusione, l'utilizzo di simulazioni computerizzate consente di fornire elementi utili per scegliere quali politiche adottare per prevenire efficacemente il reclutamento nelle organizzazioni mafiose. I risultati suggeriscono che le politiche di contrasto penale hanno portato ad importanti risultati, ma che possano essere affiancate da politiche di prevenzione volte ad intervenire su ulteriori dinamiche che portano al reclutamento.

Progetto PROTON: i dati e lo studio

L'analisi delle carriere mafiose e le simulazioni sulle diverse politiche di intervento sono state condotte nell'ambito del progetto PROTON, finanziato dal programma Horizon2020 della Commissione Europea. Universitร  Cattolica del Sacro Cuore -Transcrime ha svolto il ruolo di coordinatore del progetto, che ha coinvolto un consorzio di oltre venti universitร , policy makers, imprese e centri di ricerca. L'obiettivo del progetto PROTON era di sviluppare nuovi approcci per prevenire e contrastare il reclutamento nelle organizzazioni criminali e nel terrorismo. I risultati della prima parte del progetto sono stati recentemente pubblicati in un volume per un editore internazionale.

I dati per l'analisi delle carriere mafiose sono stati forniti da un'apposita convenzione stipulata tra Universitร  Cattolica โ€“ Transcrime e il Ministero della Giustizia โ€“ Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Sono stati cosรฌ identificati tutti i soggetti che hanno ricevuto una condanna in via definitiva per un reato mafioso (principalmente per associazione mafiosa ma anche reati caratterizzati da specifiche aggravanti). Per ciascuno di questi soggetti sono state raccolte informazioni sull'anno e provincia di nascita, associazione mafiosa di appartenenza, stato civile, istruzione, professione, ruolo nell'organizzazione. Inoltre, sono stati estratti dal Casellario penale i dati su ogni condanna definitiva mai conseguita dai soggetti (reato, data del reato, pena media edittale). Per assicurare la riservatezza dei dati personali, il Ministero della Giustizia ha anonimizzato i dati alla fonte. In totale, sono state raccolte informazioni dettagliate per piรน di 11 mila mafiosi, condannati in via definitiva per almeno un reato mafioso dal 1982 al 2017. I dati hanno consentito di computare una serie di parametri tradizionalmente utilizzati per l'analisi delle carriere criminali. I risultati sono confluiti in un rapporto e in diverse pubblicazioni scientifiche internazionali.

La simulazione basata su agenti ha tratto ispirazione da diverse fonti e dallo studio delle carriere. I risultati delle simulazioni sono stati pubblicati nel rapporto di fine progetto e ulteriori studi sono in corso di pubblicazione presso riviste scientifiche internazionali.

Transcrime รจ il Centro di ricerca interuniversitario sulla criminalitร  transnazionale dell'Universitร  Cattolica del Sacro Cuore, Alma Mater Studiorum Universitร  di Bologna e Universitร  degli Studi di Perugia. Il centro, diretto dal professor Ernesto Ugo Savona, ha sede a Milano e ha uno staff di circa 30 persone. Dal 1994 ha condotto piรน di 150 progetti di ricerca a livello nazionale ed internazionale.

Riproduzione riservata ยฉ

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