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Trattori a guida autonoma e machine learning. L’agricoltura non è più la stessa

Durante il Tech Day di Phoenix, in Arizona Cnh Industrial ha presentato la sua visione su come si si trasforma il mondo agricolo. Noi eravamo lì

di Giancarlo Calzetta

3' di lettura

I l 22 novembre 2022 è la data in cui popolazione mondiale ha superato gli 8 miliardi di persone. Se consideriamo che nel 1974 eravamo la metà, è facile capire come creare cibo sufficiente per tutti stia diventando una sfida. Del resto, i terreni coltivabili non sono una risorsa infinita e bisogna scongiurarne l’esaurimento ricorrendo a tecniche di agricoltura sostenibile. Inoltre, il personale esperto diventa sempre più raro a causa della scarsa attrattività della carriera lavorativa nel settore, mentre quella a basso costo si riduce per ragioni sociali e legali. Infine, c’è il tema dei costi. Coltivare la terra e allevare bestiame deve tassativamente essere una attività a basso costo per poter garantire agli agricoltori un giusto guadagno, ma anche perché i costi di queste attività si riflettono direttamente sui prezzi dei generi alimentari e, di conseguenza sull’inflazione. Ottimizzazione, circolarità e sostenibilità diventano quindi le tre parole d’ordine per il futuro della produzione mondiale di cibo. Ma come si può innovare un mondo tradizionale come quello agricolo?

D’altra parte l’agricoltura non è più quella di un tempo. Con il ricambio generazionale, emerge una schiera di professionisti che guarda con grande interesse alle nuove tecnologie. E sul mercato stanno arrivando strumenti che permettono meraviglie. L’offerta di Cnh Industrial si è evoluta fino a portare veri e propri robot autonomi nei campi. Durante il Tech Day di Phoenix, in Arizona, ha presentato la sua visione su come si si trasforma il mondo agricolo. Il primo trend riguarda gli strumenti per l’agricoltura di precisione, per ottimizzare consumi e risorse. Trattori, aratri, trebbiatrici e imballatori oggi sono infarciti di sensori e attuatori che permettono un controllo completo delle attività al centimetro. I trattori sono a guida autonoma e seguono le indicazioni che arrivano da un software che prepara il percorso da seguire sul campo. L’autonomia della macchina fa risparmiare ore-uomo che sarebbero altrimenti impegnate in un lavoro a bassissimo valore aggiunto, ma permette anche di ottimizzare i passaggi sul campo grazie a un sistema di posizionamento che sfrutta il Gps e l’Rtk per la precisione d’azione, con un margine inferiore ai due centimetri.

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Cnh Industrial ha predisposto le sue macchine per lavorare connesse a una piattaforma che ne rileva continuamente posizione e operazioni. Le macchine in azione possono così essere coordinate per raggiungere la massima efficienza. Una macchina spargiconcime può rilasciare il liquido esclusivamente nei pressi della pianta grazie a un sistema di computer vision che riconosce cosa passa sotto al trattore, mentre il sistema di coordinamento centrale tiene traccia dei punti in cui il campo è già stato irrorato, dove l’irroratore robotico può chiudere gli ugelli. Analogamente, gli aratri di ultima generazione usano algoritmi di machine learning per regolare l’assetto e ottenere il miglior risultato. L’automazione estrema permette grandi risparmi dal punto di vista energetico, ma anche maggiori incassi perché aumenta la qualità e quantità dei raccolti. Inoltre, permette di dedicare il personale più specializzato ad attività più strategiche.

Una parte importante dell’innovazione del settore è relativa ai carburanti. Al tech day Cnh ha presentato il primo prototipo al mondo di trattore a guida autonoma a trazione elettrica, così come una serie di sistemi per l’aratura senza conducente, una mietitura parzialmente autonoma in cui due mezzi enormi (la mietitrice e il cargo) si affiancano automaticamente e lavorano all’unisono con precisione incredibile, e una imballatrice autonoma che usa sistemi Lidar come le auto a guida autonoma.

Tutto questo sta avvenendo grazie a una serie di operazioni che portano diversi know-how per traghettare l’agricoltura nel terzo millennio. Oltre all’acquisizione di Raven Industries, Cnh ha puntato su una partnership con Bennamann per sviluppare una strategia di circolarità energetica, è entrata nel capitale di Stout Industrial Technology per garantirsi un posto privilegiato nello sviluppo di nuove tecnologie per l’autonomizzazione delle macchine e ha stretto una partnership con Monarch Tractor per l’elettrificazione della trazione

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