Treni, aerei e bus: fino a un anno per riutilizzare il biglietto
Tempi diversi da un vettore all'altro. Per ora vola quasi solo Alitalia e occorre portare maschere da casa
di Maurizio Caprino
3' di lettura
Non è il caso di avere fretta, se si vuole ottenere un rimborso o un cambio di prenotazione per un viaggio saltato a causa dell’emergenza coronavirus (chi proprio volesse partire può farlo solo per inderogabili ragioni di salute, lavoro o necessità, da attestare con un’autocertificazione che va esibita assieme al biglietto). Non solo perché i call center e le caselle e-mail dei vettori sono intasati da settimane, ma anche perché queste società ora prevedono modalità di protezione.
Per prime erano state quelle ferroviarie: già dai primi giorni dell’emergenza, precedendo i decreti legge che hanno protetto i viaggiatori, Trenitalia e Ntv (Italo) avevano offerto rimborsi, perlomeno sotto forma di bonus, anche per i biglietti più economici che normalmente non consentono né rimborsi né cambi. Poi, assieme alle restrizioni della mobilità imposte dal Governo in tutta Italia, i servizi sono stati ridotti al minimo e i posti prenotabili sono contingentati per lasciare spazi di almeno un metro tra un passeggero e l’altro.
Attualmente Trenitalia prevede rimborsi integrali, con bonus utilizzabili entro un anno per i treni a lunga e media percorrenza e lasciando scegliere tra questo bonus e il denaro per i treni regionali. La richiesta va fatta (con un modulo reperibile e inviabile via web) entro 30 giorni dalla data del viaggio o dalla fine dell’eventuale quarantena o dell’evento cui si doveva partecipare.
Ntv per i viaggi da e per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna rimborsa i biglietti acquistati entro il 2 marzo, mentre per quelli da e per qualsiasi altra zona del territorio nazionale la data di acquisto è fino al 9 marzo. Chi ha avuto cancellato il treno può sempre chiedere il rimborso. Si ottiene un voucher utilizzabile entro un anno. Richieste via web; solo in caso di acquisto in stazione o da call center, ci si può rivolgere a quest’ultimo
Quanto agli aerei, attualmente opera quasi solo Alitalia, che imbarca solo chi si porta una mascherina da casa. Gli orari sono ridotti al minimo ed è aperto un solo aeroporto per regione, mentre i voli internazionali sono sospesi con vari Stati che impediscono gli arrivi dall’Italia.
Con il passare delle settimane e il susseguirsi dei provvedimenti governativi, Alitalia (che nel frattempo potrebbe essere avviata verso la nazionalizzazione) ha ampliato le tutele e ora garantisce a scelta cambi prenotazione per viaggiare entro il 31 dicembre o voucher utilizzabili entro un anno per qualsiasi destinazione raggiunta dalla compagnia. In caso di cancellazione del volo, è possibile anche il rimborso in denaro. Per esercitare l’opzione c’è tempo fino al 31 maggio (non è necessario farlo prima della partenza prevista, come invece è prassi normale) e si raccomanda di non chiamare il call center, a meno che non s’intenda partire entro tre giorni. Se il volo non viene cancellato, si ha diritto alle protezioni per i biglietti acquistati fino al 3 aprile (data soggetta a proroghe se il Governo prolungherà le restrizioni alla mobilità). Previsti anche altri casi particolari.
Ryanair, divenuto negli ultimi anni leader sul mercato italiano, ha cancellato tutti i voli sugli scali nazionali fino all’8 aprile. Poi si vedrà. Intanto, chi aveva un biglietto per questi voli può scegliere tra un rimborso completo e un voucher utilizzabile entro un anno. Easyjet offre cambi prenotazione gratuiti e invita a farli sulla propria app.
Quanto ai bus di lunga percorrenza, le principali compagnie - tra cui Flixbus - hanno sospeso ogni corsa fino al 3 aprile (salvo proroghe) e rimborsano con un bonus per acquistare altri biglietti.
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