Treviglio scatta con oro, hi-tech e trattori
Il recupero dai Raee di Ecomet, i piani di Sdf e Bianchi, le nuove linee CordenPharma: in campo investimenti per 150 milioni e 400 posti di lavoro
di Luca Orlando
4' di lettura
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n forno hi-tech. Per lavorare ogni anno diciottomila tonnellate di materiale da cui estrarre oro.
Non è il Klondike e neppure la California, anche se in un certo senso una sorta di “corsa” verso Treviglio pare in effetti esserci. Per il metallo giallo ma non solo. La scelta di Ecomet Refining, un impianto di trattamento di rifiuti elettronici da cui ricavare metalli preziosi, 12 milioni di investimento e 50 nuovi posti di lavoro operativi da fine anno, non è infatti per nulla un caso isolato.
Perché tra nuovi arrivi (Ecomet sposta qui da Spino d’Adda il proprio quartier generale) e upgrade di aziende esistenti, in pochi anni nell’area della cittadina si materializzano 150 milioni di nuovi investimenti e almeno 400 posti di lavoro. Il motivo? Anzitutto la logistica. «Con l’arrivo della Brebemi - spiega il fondatore di Ecomet Refining Alberto Tosoni - la viabilità è di molto facilitata e per noi questo aspetto è cruciale perché a regime ogni anno faremo convergere qui quasi 20mila tonnellate di rifiuti elettronici per estrarre oro, argento, platino e palladio. Di fatto, questo investimento va a decuplicare la nostra produzione attuale».
Non un’eccezione, come detto, all’interno di un quadro più ampio che vede per Treviglio il rilancio di numerose aziende già insediate accanto allo sviluppo di nuove attività. «I motivi? È una città che offre servizi e forza lavoro formata ma anche una posizione strategica. Da sempre - spiega il sindaco Juri Fabio Imeri - Treviglio occupa uno snodo importante nei flussi logistici ma dalla creazione della Brebemi l’accessibilità dell’area è migliorata. E questo può aver innescato nuovi investimenti. L’aspetto positivo di questo sviluppo riguarda poi la tipologia dei progetti, che non consumano nuovo suolo ma vanno a riqualificare aree già esistenti, una caratteristica per noi importante».
In prima fila tra gli investitori c’è anzitutto il maggiore datore di lavoro privato del territorio, cioè Sdf.
La multinazionale dei trattori e dei macchinari agricoli ha infatti raggiunto un accordo con il Comune per l’avvio dei lavori di “SAME Campus”, progetto di riqualificazione che ha varie ricadute, tra miglioramento del benessere dei lavoratori e dell’accessibilità alla struttura esistente a Treviglio, lavorando sulla viabilità cittadina. Interventi già avviati e che si concluderanno nel 2027, grazie a un investimento totale di 25 milioni di euro.
Altro snodo strategico è il rilancio di Bianchi, storico costruttore di biciclette che ha deciso di ampliare la propria attività locale. Progetto da 40 milioni di euro e 30mila metri quadri (17mila dedicati alla produzione) con l’obiettivo di realizzare mille biciclette per turno.
«I lavori procedono secondo i piani - spiega il sindaco (mentre la società preferisce non dare ulteriori elementi di aggiornamento dopo il comunicato di fine 2021) - e questo è anche il risultato del lavoro dell’amministrazione: abbiamo dichiarato il pubblico interesse dell’intervento, adottando una delibera di consiglio che ha permesso di ridurre i tempi autorizzativi almeno di due terzi».
Ampliamento in corso anche per il sito del gruppo CordenPharma impegnato a realizzare principi attivi per l’industria farmaceutica, realtà che da qui al 2027 mette in campo 70 milioni per laboratori, nuovi spazi produttivi e uffici: dal 2021 gli addetti sono già saliti di 60 unità a quota 250 e altre assunzioni arriveranno entro fine anno, anche attraverso la partnership stretta con una scuola locale che prepara periti chimici. «Tra i 12 siti del gruppo - spiega il managing director Luca Porcu - i due impianti italiani sono al vertice per performance. E devo dire che il territorio da questo punto di vista aiuta: c’è attenzione da parte delle istituzioni per sostenere progetti e ampliamenti. Qui, inoltre, si trova un personale fantastico, c’è un’etica del lavoro molto solida che rappresenta un asset evidente per il territorio».
Ampliamento (+4mila metri) anche per Euromatic, Pmi arrivata al record di ricavi (+120% rispetto al 2019) grazie ai macchinari per fiale e contenitori in vetro dedicati all’industria farmaceutica. «Guadagnando quote di mercato nel mondo - spiega il titolare Francesco Gusmini- abbiamo potuto raddoppiare gli addetti a 110 unità e andare quasi al raddoppio dei nostri spazi, investendo anche in macchinari 4.0, software di realtà virtuale, digital twin e nuovi impianti geotermici. Investiamo, come con piacere vediamo fare anche ad altre aziende qui nel nostro territorio».
Attivismo, quello dell’area, che si estende alla formazione (investimento di due milioni da Confindustria Bergamo per il rilancio del consorzio Enfapi) e alle attività green, missione dello StepTechPark, innovation hub che punta a sviluppare progetti per la decarbonizzazione dell’economia.
«Abbiamo rivisto da pochi mesi la strategia - spiega il direttore generale Michele Tosi - puntando all’open innovation, risolvendo i problemi dell’industria sia con progetti interni che grazie alla rete di start up e Pmi innovative che monitoriamo. Nei nostri piani il sito diventerà un punto di riferimento per attività ed eventi che abbiano a che fare con temi green».
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