Treviso, Telebit triplica il fatturato grazie alla finanza straordinaria
System integrator
di Riccardo Sandre
2' di lettura
Telebit punta a triplicare il proprio fatturato in 5 anni passando dagli 88 milioni di euro del 2019 ai 260 milioni previsti per la fine del 2023.
Il system integrator della provincia di Treviso è nato nel 1989 da 5 dipendenti dei grandi colossi delle telecomunicazioni di allora e ora, alla seconda generazione imprenditoriale, cresce come protagonista nel settore delle reti della telefonia mobile, dell’Ict per i data center nel settore pubblico e privato nonché nell’ambito, tutto da sviluppare, della mobilità elettrica. Una società che deve la propria progressione di bilancio non solo ad una robusta crescita organica ma anche ad un percorso di acquisizioni mirate: la più significativa delle quali la Medinok di Casoria (Na), storico competitor di Telebit nel Centro-Sud Italia. Un’operazione perfezionata solo nel novembre del 2022 e resa possibile dall’emissione, poco prima, di un minibond da 15 milioni di euro con Banca Finint contestuale ad un’altra emissione, questa volta da 10 milioni, nell’ambito invece dei Basket Bond Italia di Cassa Depositi e Prestiti, Medio Credito Centrale e Banca Finint assieme a Confindustria Veneto Est.
«Tra le varie soluzioni per finanziare un percorso di crescita costante» spiega Giacomo Quarta, ad di Telebit «abbiamo scelto i minibond soprattutto per la sfida in termini organizzativi che questa emissione comportava. Emettere un bond richiede analisi, requisiti e documentazione che permettono di testare il livello di competenza dell’azienda e di migliorare le proprie performance. C’è poi un aspetto relazionale strategico per un’azienda, come la nostra, che si sta consolidando come leader in Italia, con una quota di mercato di circa il 60% dei tralicci per la telefonia mobile e il 5G. Una posizione ed un ruolo di cui abbiamo avuto piena consapevolezza proprio durante il Covid quando ci è stato espressamente richiesto di proseguire con le nostre attività».
Complessivamente le aziende del gruppo Telebit, (6 società tra cui Telebit Brasil, nata nel 2012, e Medinok entrata nel perimetro della società solo a novembre 2022) l’anno scorso fatturavano 225 milioni di euro, contro i 150 milioni del 2021. Anche in termini di personale la grande operazione di M&A del novembre 2022 ha modificato il volto dell’azienda che da circa 600 collaboratori è passata, in un solo anno, a quasi 1.200.
Dimensioni che per l’ad di Telebit sono un’opportunità di sviluppo per il futuro.
«Per un system integrator come siamo noi, i collaboratori sono un asset strategico, una ricchezza imprescindibile di competenze e capacità di generare valore» ha spiegato Quarta. «L’inflazione e l’aumento dei costi delle commodities del 2022 ha impattato sulla nostra redditività, che rimane comunque positiva, ma abbiamo per il futuro prossimo un piano di sviluppo molto ambizioso: contiamo di potere raggiungere, entro il 2026, i 400 o addirittura anche i 500 milioni di euro di fatturato, portando anche la nostra società in Brasile dai 7 milioni di euro previsti per fine 2023 a superare i 50 milioni di euro nei prossimi 4 anni. Un programma di crescita sostanzialmente organica che però non esclude eventuali operazioni di M&A e la valutazione di partner economici e industriali nel futuro».
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