Triennale: i conti del 2022 “orfani” di maggiori contributi dagli Amici
Escono dal cda perché i privati, secondo Statuto, devono versare una quota non inferiore al 30% di quella del MiC nel 2021. Apre la 23ª Esposizione Internazionale Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries, un'interrogazione sull'ignoto
di Maria Adelaide Marchesoni
I punti chiave
5' di lettura
Il 2022 per la Triennale sarà un anno importante sotto il profilo economico finanziario dopo due anni segnati dalla pandemia. Se il 2020 nonostante un repentino calo dei ricavi aveva beneficiato di maggior contributi pubblici per ristori e sostegni per un totale 11,6 milioni e aveva chiuso i conti con un surplus per 2,4 milioni, sui conti del 2021 sono evidenti i riflessi economici positivi della ripresa della programmazione culturale a partire dalla seconda metà dell'anno. Quali saranno le attese per il 2022 e, soprattutto, in virtù del fatto che i contributi richiesti agli Amici della Triennale non arriveranno?
Il divorzio degli Amici
Dopo oltre sei anni dall'inizio del progetto e quattro di vita dell'Associazione gli Amici della Triennale non rinnovano il suo Consiglio in quanto non è stata presentata alcuna lista per la candidatura di nuovi consiglieri il cui mandato è scaduto lo scorso 27 giugno, dopo la fine del mandato della presidente Elena Tettamanti che ha deciso di non ricandidarsi così come tutti gli altri membri del consiglio. I soci hanno respinto la proposta della nuova Convenzione presentata dalla Triennale dato che “comporta modifiche radicali rispetto al modello di mecenatismo realizzato dall’Associazione”. Pertanto il Consiglio dell’Associazione è stato invitato ad avviare il processo per il suo scioglimento con oltre 6.350 iscritti tra privati, imprese e studenti milanesi e una raccolta di oltre 3 milioni di euro, una decisione molto sofferta, come ha affermato la presidente Tettamanti.
Regole statutarie e quota troppo alta
A portare a questa decisione sono state le richieste “economiche” fatte all’Associazione degli Amici dal nuovo del cda presieduto da Stefano Boeri della Triennale (scaduto dopo il triennio che si è chiuso con la gestione 2021) in applicazione delle regole statutarie. Dal nuovo cda era così uscito il rappresentante degli Amici della Triennale per le regole statutarie sui contributi economici dei privati che prevedono il versamento di una quota non inferiore al 30% di quella versata dal Ministero nel 2021. Tradotto in numeri l'Associazione Amici della Triennale avrebbe dovuto versare nel 2022 nelle casse della Fondazione Triennale 1,09 milioni di euro rispetto ai 448mila del 2021. Si conclude così l’esperienza di collaborazione tra la Fondazione e i privati che ha contribuito a dare lustro all’istituzione.
I conti 2021
Il bilancio consolidato, che comprende la Fondazione Triennale di Milano che ha incorporato il Museo del Design, la Triennale di Milano Servizi S.r.l. per le attività commerciali e la Fondazione CRT/Teatro dell’Arte (arti performative), ha chiuso con un risultato consolidato pari a 834.897 euro. Alla formazione ha concorso un valore della produzione pari a 14,6 milioni di euro, in leggero miglioramento rispetto ai 13,7 milioni di euro del 2020.
La gestione economica della Triennale presenta un autofinanziamento pari al 41% denotando una forte dipendenza dai contributi pubblici. In dettaglio i proventi da risorse proprie, pari a 6 milioni di euro, sono in deciso incremento rispetto al 2020 (2,38 milioni) per effetto dell'apporto della biglietteria conseguente alla riapertura, per i ricavi da attività di marketing e sponsorizzazioni, oltre al miglior andamento dei proventi delle attività accessorie anch'essi derivanti dall'incremento dei visitatori.
L'autofinanziamento considera anche i proventi derivanti dai contributi diversi dei privati pari a 1,3 milioni circa che comprendono anche quelli degli Amici della Triennale per 449mila. Molto importante e determinate per il conto economico della Triennale il contributo pubblico (Mibact, Regione Lombardia, Comune di Milano, CCIAA) sia ordinario sia per Progetti che nella gestione 2021 ha superato gli 8 milioni di euro comprensivo di 1 milione di euro circa relativo all'emergenza sanitaria Covid.
I margini operativi
Dall'analisi dei margini operativi emerge che la gestione caratteristica presenta un valore aggiunto negativo per 2 milioni di euro (era negativo nel 2020 per 2,9 milioni), mentre a livello di margine operativo lordo e di risultato operativo il bilancio presenta saldi positivi rispettivamente pari a 3,9 milioni (4 milioni nel 2020) e 1,2 milioni (2,6 milioni nel 2020). A livello patrimoniale l'istituzione milanese può contare su un patrimonio netto in crescita a 9,4 milioni e una posizione finanziaria netta positiva per 941mila euro.
Patrimonio artistico
A fine 2021 il patrimonio artistico della Fondazione ammontava complessivamente a 7 milioni di euro, di cui 4,3 milioni della Fondazione, mentre 2,897 milioni sono riferiti alla Collezione Permanente del Design Italiano appartenuta al Museo del Design e acquisita dalla Fondazione La Triennale a seguito della fusione per incorporazione del Museo del Design avvenuta nel corso 2021.
Il pubblico
Nel 2021 l'affluenza ha raggiunto 441.749 visitatori, di cui 190.130 ingressi a pagamento. Nel corso del 2021 la Triennale ha avviato alcune ricerche per raccogliere dati di profilazione del visitatore e mappare i suoi comportamenti all'interno del Palazzo dell'Arte (in collaborazione con il con il Politecnico di Milano); una ricerca di posizionamento realizzata con People, mirata a conoscere la percezione che gli utenti hanno di Triennale; una ricerca quantitativa e qualitativa di Doxa sull'esperienza della mostra Enzo Mari con un focus sull'utilizzo ed efficacia dei podcast.
Dalle indagini è emerso che nel 56% dei casi è donna il visitatore di Triennale Milano con un’età media inferiore ai 40 anni (oltre il 50%), proviene prevalentemente da Milano e Provincia o dalla Lombardia, è laureato, con master o PhD (76%) e l'attività professionale che svolge è legata al design e alla creatività (36,5%). Si tratta di un consumatore abituale di prodotti culturali, il 26% ha già un abbonamento attivo per attività culturali (musei, teatri e altre attività culturali). I social media e il passaparola sono i canali attraverso i quali si informa nella maggior parte dei casi e il motivo principale per cui visita il Palazzo dell'Arte è per vedere una mostra.
L'Esposizione Internazionale
Lo scorso 15 luglio stata inaugurata e proseguirà fino all'11 dicembre la 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, dal titolo «Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries», uno degli appuntamenti più importanti dedicati al design e all'architettura in campo internazionale. In questa edizione la manifestazione si interroga sull'ignoto, sui misteri del mondo conosciuto e apre uno spazio di riflessione su quello che non sappiamo di non sapere. Le mostre e progetti coinvolgono 400 artisti, designer, architetti, provenienti da più di 40 paesi; 23 le partecipazioni internazionali, con una forte presenza del continente africano, rappresentato da 6 padiglioni nazionali (Burkina Faso, Ghana, Kenya, Lesotho, Repubblica Democratica del Congo e Ruanda). Accanto alla mostra tematica, curata da Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer all'Agenzia Spaziale Europea, nella sezione dedicata alle partecipazioni internazionali l'Esposizione ospita due grandi mostre: «Mondo Reale», ideata da Hervé Chandès, direttore artistico generale della Fondation Cartier pour l'art contemporanee, e «La tradizione del nuovo» curata da Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano di Triennale. A delineare il percorso di visita, dall'esterno all'interno di Triennale un progetto di Francis Kéré – premiato con il Pritzker Architecture Prize 2022 - con quattro installazioni sulle immagini e le voci voci del continente africano.
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