Triennale di Milano e Fondazione Cartier insieme per mostre sull’ambiente
Uno spazio di 1.300 metri quadri all'interno di Triennale verrà dedicato alla presentazione di esibizioni nate dalla collaborazione tra i due enti
di Gerardo Pelosi
3' di lettura
La stessa visione dell'arte contemporanea, la stessa sensibilità sui temi dell'ambiente e della sostenibilità. La Triennale Milano presieduta da Stefano Boeri e Fondazione Cartier di Parigi hanno avviato una collaborazione per i prossimi otto anni condividendo un ricco programma di mostre e performance che verranno allestite a Milano e Parigi. Dal 17 ottobre 2020 al 7 febbraio 2021 l'esposizione della grande fotografa brasiliana Claudia Andujar sui diritti degli indiani di Amazzonia Yanomami, mostra fino a maggio aperta dalla Fondazione Cartier Hervé Chandès acParigi. A sancire la partnership ieri l'incontro a Palazzo Farnese a Roma tra i presidenti della Triennale Stefano Boeri e della Fondation Cartier davanti all'ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset. Si tratta di una collaborazione inedita quella tra Triennale Milano e Fondation Cartier che unisce per un partenariato culturale un'istituzione pubblica e una privata.
La stessa visione dei temi dell’arte contemporanea
Uno spazio di 1.300 metri quadri all'interno di Triennale verrà dedicato alla presentazione di mostre nate da questa collaborazione. Triennale e Fondation Cartier condividono del resto la stessa visione della creazione artistica contemporanea e sviluppano una programmazione multidisciplinare: arte contemporanea, architettura, design, moda, cinema, scienze e filosofia. Comune anche l'esplorazione dei temi legati all'ambiente che ha dato vita nel 2019 alla presentazione di The Great Animal Orchestra, di Bernie Krause e United Visual Artists all'interno della mostra Broken Nature: Design Takes on Human Survival, nell'ambito della XXII Esposizione Internazionale di Triennale Milano. La Fondation Cartier intrattiene da tempo uno stretto rapporto con la scena artistica contemporanea italiana. I suoi incontri, in particolare con Alessadro Mendini, Enzo Mari, Andrea Branzi, Giuseppe Penone e, in tempi più recenti, Forma fantasma hanno dato vita a esposizioni di rilievo, che hanno permesso al pubblico parigino e internazionale di scoprire la ricchezza del loro lavoro. Il partenariato viene inaugurato ogg 17 ottobre con l'esposizione Claudia Andujar: La lotta Yanomami proseguirà poi ad aprile 2021 con la mostra Les Citoyens, uno sguardo di Guillermo Kuitca sulla collezione della Fondation Cartier.
Triennale il prossimo appuntamento su Architettura nel 2022
La Triennale Milano è un'istituzione culturale che riunisce diverse forme espressive legate alla cultura contemporanea: design, architettura, arti visive, live arts. L'istituzione, presieduta da Stefano Boeri, espone opere di importanti architetti, designer e artisti italiani e internazionali. Ogni tre anni, Triennale Milano organizza l'Esposizione Internazionale, uno degli eventi di maggiore rilievo dedicato al design e all'architettura, la cui prossima edizione si terrà nel 2022. Nell'aprile 2019, Triennale Milano ha aperto all'interno dei suoi spazi il Museo del Design Italiano, presentando così una parte della sua collezione permanente, che include 1.600 pezzi tra i più iconici e rappresentativi del design italiano. Ha sede a Milano nel Palazzo dell'Arte, costruito nel 1933 dall'architetto milanese Giovanni Muzio e progettato come un edificio modulare e flessibile, concepito per accogliere importanti manifestazioni e attività museali e teatrali.
Fondazione Cartier unisce scienze umane e matematica
Fondation Cartier pour l' art contemporain, è stata creata nel 1984 dalla Maison Cartier e offre uno spazio creativo unico per gli artisti di tutto il mondo. E' situata a Parigi nell'iconico edificio costruito dall'architetto Jean Nouvel e sotto la direzione generale di Hervé Chandès, la Fondation Cartier affronta temi trattati raramente nei musei, che vanno dall'ambiente alle scienze umane alla matematica. Oltre a definire una dimensione eclettica e multidisciplinare, mette in contatto diversi ambiti della creazione contemporanea e provoca incontri inattesi tra artisti, scienziati, filosofi, musicisti e architetti. Dalla commissione iniziale fino alla realizzazione delle mostre, la Fondation Cartier segue gli artisti lungo tutto il percorso e crea con loro un rapporto privilegiato. Da questi scambi è nata e cresciuta nel tempo una collezione unica che attualmente comprende oltre 1.600 opere di 400 artisti di 50 nazionalità diverse.
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