L’INTERROGAZIONE

Truffe online, l’opposizione chiede al Governo il divieto del trading in rete

Un'interrogazione di Forza Italia al ministro dell’Economia Gualtieri chiede più tutele per i risparmiatori e un maggiore rigore contro l'abusivismo finanziario

di Marco Mobili

(foto Reuters)

2' di lettura

Una campagna mediatica sul fenomeno dell'abusivismo finanziario per assicurare maggior tutela nel mondo del risparmio e se non è il caso di arrivare a prevedere che la contrattazione on line escluda in modo categorico, considerata la complessità della materia, il trading on line. Sulla necessità di una maggiore attenzione alle truffe on line ha chiesto chiarimenti al Governo l'opposizione con un'interrogazione presentata alla Camera da Sestino Giacomoni e da Maria Stella Gelmini. I due deputati di Forza Italia ricordano all'Esecutivo che ad oggi, per quanto risulta, sono 279 i siti complessivamente oscurati dalla Consob a partire da luglio 2019.

La truffa corre on line

A finire nella rete sono sempre più spesso i nuovi aspiranti Gordon Gekko protagonista del film Wall Street. Il fenomeno dell'abusivismo in rete dei servizi finanziari è esploso ancora di più nel lungo periodo di lockdown. Mesi in cui molti italiani hanno rasentato la ludopatia giocando in borsa e cercando facili guadagni non certo reali. Sul fenomeno la Consob già da qualche anno ha acceso un faro e forte dei maggiori poteri conferitigli dal legislatore nel 2019 con la legge n. 58 del 28 giugno in base ai quali può ordinare ai fornitori di servizi di connettività a Internet di inibire l'accesso dall'Italia ai siti web tramite cui vengono offerti servizi finanziari senza la dovuta autorizzazione (articolo 36, comma 2-terdecies), prosegue sistematicamente alla chiusura e all'oscuramento di siti. Nel solo mese di settembre sono stati ben 16 tra il 4 e il 18 settembre 2020.

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Specchietti per allodole

Sono sempre di più, evidenzia Giacomoni le segnalazioni su azioni continue di sollecitazione anomale che negli ultimi mesi si sono perpetrate nei confronti del mondo del risparmio, con situazioni assurde di risparmiatori ed investitori «sprofondati nella disperazione più totale a causa di ingenti perdite truffaldine da contabilizzare». Si tratta, in particolare, di comunicazioni provenienti da piattaforme di trading che invitano ad utilizzare le loro strutture operative per “guadagnare” tutto il guadagnabile possibile: veri e propri specchietti per le allodole in grado di rovinare persone, famiglie e attività imprenditoriali in un momento delicato di crisi economica come quello che stiamo vivendo oggi.

La mossa dell’opposizione

Un fenomeno da affrontare con urgenza e per questo l'opposizione chiede al Governo, in particolare al ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, se pensa di adottare ogni iniziativa utile per garantire una maggiore tutela dei cittadini anche con un coinvolgimento maggiore della Polizia Postale ai fini della verifica dei siti internet che offrono servizi finanziari, se l'operatore tramite cui si investe sia autorizzato e, per le offerte di prodotti finanziari, se sia stato pubblicato il prospetto informativo.


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