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Trump si dichiara non colpevole per i fatti di Capitol Hill: «Giorno triste per l’America»

Il processo al Tribunale di Washington si aggiorna al 28 agosto. Contro l’ex presidente Usa quattro capi d’imputazione

Aggiornato il 4 agosto 2023, ore 07:40

Il tribunale di Washington si prepara all'arrivo di Trump

4' di lettura

Donald Trump si è dichiarato non colpevole dei quattro capi di accusa mossi nei suoi confronti per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 e per il tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020. L’udienza è durata 27 minuti: la prossima è stata fissata per il 28 agosto. Il magistrato ha imposto all’ex presidente di non parlare con nessuno che potrebbe essere considerato un testimone dei fatti relativi al caso. «È un giorno triste per l’America. Questa è una persecuzione», ha detto Trump prima di lasciare Washington. «Nonostante il fatto che... sono stato arrestato dal mio avversario politico il “corrotto Joe Biden”, che sta perdendo con me nei sondaggi, è stata una buona giornata!», ha poi scritto sul suo social media Truth.

È stata fissata per il 28 agosto, alle 10 del mattino, la prima udienza del processo a Trump per aver tentato di sovvertire i risultati delle elezioni del 2020. La giudice Moxila Upadhyaya ha presentato tre possibili date, oltre a quella del 28 agosto, quella del 21 e del 22. I procuratori, che hanno già annunciato l’intenzione di avere un processo rapido, hanno scelto il 21 agosto, la difesa il 28 agosto. La prima udienza sarà presieduta dalla giudice distrettuale Tanya Chutkan, a cui è affidato il procedimento.

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Nella giorata di giovedì alle 22 in Italia (le 4 ora locale) Donald Trump è stato formalmente formalmente accusato del tentativo di rovesciare l’esito delle elezioni del 2020, culminato con l’assalto al Congresso. Contro l’ex presidente il procuratore Jack Smith ha presentato davanti al gran giurì quattro capi di imputazione: cospirazione per frodare gli Stati Uniti; cospirazione per ostruire un procedimento ufficiale; ostruzione e tentativo di ostruzione di un procedimento ufficiale; e cospirazione contro i diritti civili dei cittadini.

Tutti e quattro i capi di imputazione sono legati ai presunti tentativi dell’ex presidente di sovvertire l’esito del voto 2020, compreso, come detto, l’assalto al Congresso da parte dei suoi sostenitori il 6 gennaio 2021.

Il trasferimento

Come avvenuto per le altre due incriminazioni, prima a New York e poi a Miami, il trasferimento da golf resort di Bedminster, in New Jersey - la residenza estiva del tycoon - al tribunale di Washington è stato attentamente coordinato tra le autorità e lo staff di Trump, che comprende gli agenti del Secret Service che sono responsabili della sua sicurezza in quanto ex presidente. I mezzi del Federal Protective Service sono stati disposti lungo tutta Constitution Avenue, mentre gli agenti dell’U.S. Marshals Service hanno rafforzato la protezione dei procuratori che seguono il caso e sono state montate delle barriere di fronte all’ingresso del tribunale per controllare l’eventuale afflusso di dimostranti.

La polizia della capitale ha anticipato che l’arrivo di Trump, l’ex presidente che torna a Washington come imputato, potrebbe provocare “chiusure di strade, problemi di traffico” e temporanei divieti di parcheggio nella zona.

Niente arresto

La giudice Moxila Upadhyaya ha convocato l'ex presidente Usa per notificargli la sua terza incriminazione, per il caso che è stato invece affidato alla giudice distrettuale Tanya Chutkan. Niente arresto né manette, ma all’ex presidente verranno prese elettronicamente le impronte digitali e verrà identificato, con data di nascita, indirizzo e numero di Social security. Durante il procedimento, l’imputato ex presidente sarà assistito dall’avvocato Todd Blanche. Si prevede che Trump si dichiarerà non colpevole dei quattro capi di accusa che gli vengono contestati: cospirazione per frodare gli Stati Uniti, cospirazione per ostacolare un procedimento ufficiale - cioè la certificazione da parte del Congresso della vittoria di Joe Biden - intralcio di un procedimento ufficiale e cospirazione contro i diritti civili. .

Donald Trump tira dritto anche di fronte alla sua terza incriminazione

La difesa e il contrattacco

Trump intanto si difende fuori dall'Aula. «È impossibile avere un processo equo a Washington, dove oltre il 95% è anti-Trump». Lo scrive lo stesso Trump su Truth Social, poche ore prima della prevista udienza nel tribunale federale della capitale, invocando il trasferimento del procedimento in una sede considerata più “imparziale”. «L’ultimo caso fasullo portato avanti dal Joe Biden l’imbroglione e il folle Jack Smith sarà auspicabilmente trasferito in una sede imparziale, come il vicino stato della Virginia, dove non ci sono pregiudizi politici», ha detto ancora proponendo lo spostamento del processo nello stato più conservatore. Anche l’avvocato di Trump, John Lauro, in un’intervista televisiva ha spiegato che verrà chiesto di trasferire il processo: «Ci sono diverse opzioni, la West Virginia è vicina», ha affermato spiegando che in questo stato l’elettorato, e quindi il bacino in cui pescare i potenziali giurati, è più “diversificato”, mentre a Washington «il 95% è per Biden».

«Mi serve un’altra incriminazione per assicurarmi la vittoria», ha provocato Trump sul suo social media Truth. «Ora sto andando a Washington per essere arrestato per aver contestato un’elezione corrotta, truccata e rubata. E’ un grande onore, mi arrestano per voi», ha proseguito il tycoon rivolgendosi ai suoi sostenitori.

Poi un'accusa precisa a Biden e ai democratici: «Non è colpa mia se il mio avversario politico nel partito democratico, il ’corrotto’ Joe Biden, ha detto al suo procuratore generale di accusare il principale (di gran lunga!) candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti, io, con tutti i crimini possibili così da costringerlo a spendere tutti i soldi per la difesa». Questo scrive l'ex presidente in un post sul suo social media Truth nel giorno della sua comparizione in tribunale a Washington. «I democratici non vogliono correre contro di me altrimenti non avrebbero avviato questa strumentalizzazione senza precedenti della giustizia», ha tuonato il tycoon.

Joe Biden non seguirà l'arresto di Donald Trump. Lo ha detto lo stesso presidente Usa rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito tornando da una passeggiata in bicicletta a Rehoboth Beach, dove sta trascorrendo qualche giorno di vacanza con la First Lady Jill.

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