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Stanno compiendo il loro cammino gli interventi per il turismo inserite nel Pnrr (valore complessivo 2,4 miliardi), un sostegno indispensabile per il futuro di un settore tramortito dall’emergenza Covid che cerca di ritrovare i numeri persi dal 2019: secondo i dati di Bankitalia nel primo trimestre del 2022 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia era ancora inferiore di circa un quarto rispetto ai livelli pre-pandemici.
Assegnate risorse per 698 milioni, a fronte di domande per 3 miliardi
Il ministro Massimo Garavaglia ha annunciato che si è chiusa una prima partita a sostegno delle competitività delle imprese turistiche, quella con risorse assegnate per 698 milioni (a fronte di domande per 3 miliardi): «Abbiamo trasmesso il report al servizio centrale del Pnrr, con il successivo invio alla Commissione europea per la presentazione della richiesta di pagamento del governo per la scadenza T2 del 2022» ha detto il ministro.
Il progetto Caput Mundi
Parole pronunciate in Campidoglio nel corso della presentazione di Caput Mundi, altro progetto (da 500 milioni) compreso tra gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza alla voce turismo.
Il Digital tourism hub
Un trittico che si completa con i 114 milioni destinati al Digital tourism hub, piattaforma che convoglia tutto l’ecosistema digitale turistico italiano in un unico portale con il rilascio nei prossimi giorni del nuovo sito Italia.it.
La misura destinata alle imprese turistiche permette di coprire parte dei costi sostenuti per interventi di ristrutturazione edilizia e di eliminazione delle barriere architettoniche, per aumentare l’efficienza energetica, per l’adozione di misure antisismiche oltre a investimenti per digitalizzazione e innovazione.
Oltre 7mila domande presentate
Le domande presentate sono state 7.415, di cui il 63,5% arrivate da imprese del centro-nord e il 36,5% da imprese del Sud. Complessivamente sono stati richiesti incentivi per ben 3 miliardi di euro (2,679 come credito d’imposta, il resto a fondo perduto), oltre tre volte le risorse disponibili (600 milioni). La linea di intervento prevalente è l’incremento dell’efficienza energetica (1,351 miliardi), le tre Regioni con gli importi richiesti più elevati sono Veneto, Lombardia e Campania. Il ministero del Turismo ha previsto una quota del 40% delle risorse alle regioni del Mezzogiorno e una del 50% per interventi di efficientamento energetico. A fronte di una grande richiesta, però, le imprese che sono riuscite a ottenere gli incentivi sono state solo 3.700, vale a dire la metà di quelle che hanno fatto domanda sulla piattaforma digitale nei tempi previsti.
Ministero al lavoro per reperire nuove risorse
Cosa accadrà a chi è rimasto a secco per l’esaurimento dei fondi? Difficile accontentare tutti ma Garavaglia ha detto in più occasioni che il ministero è a lavoro per trovare ulteriori risorse che saranno assegnate seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
Agenzie di viaggi, tutte le richieste saranno soddisfatte
È andata meglio invece alle agenzie di viaggi e agli operatori turistici che hanno presentato richiesta di incentivi per interventi di digitalizzazione (credito d’imposta fino al 50% dei costi ammissibili, entro un massimale di 25mila euro per beneficiario): le domande sono state 1.202 per un valore complessivo di 15,2 milioni di euro. Numeri nettamente inferiori alle disponibilità (98 milioni): tutte le richieste presentate saranno perciò soddisfatte.
Se alla competitività delle imprese è riservata gran parte delle risorse totali Pnrr per il turismo, circa un quinto (22%) sarà comunque destinato al progetto Caput Mundi: uno stanziamento complessivo di 500 milioni per 335 interventi su 283 siti archeologici e culturali di Roma e del Lazio. L’obiettivo è riqualificare almeno 200 siti entro giugno 2026. Tra le sei linee di intervento anche il restauro di percorsi storici e periferici per il Giubileo 2025. Un piano di azioni concrete che vuole «valorizzare, preservare e promuovere per i cittadini e i turisti in arrivo da tutto il mondo sia le aree più conosciute che i siti ancora da scoprire ma altrettanto belli del territorio» ha detto il ministro Garavaglia.
La terza voce del Pnrr turismo si chiama Digital Tourism Hub, 114 milioni per una piattaforma multicanale (web, app, chat, social) pensata come un ponte virtuale tra i bisogni del turista e l’offerta del territorio che mette insieme Regioni, Comuni, imprese, start up e privati. Un progetto che guarda a quanto fatto da altri Paesi come Spagna, Svizzera e Giappone e il cui primo passo è il rilascio entro pochi giorni di una nuova versione del portale Italia.it. Poi a ottobre l’arrivo di una app.
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