Italia: meta di vacanza per celebrità internazionali
Da Russell Crowe a Jennifer Lopez e Michael Douglas: l’Italia fa il pieno di star. Ferragosto ha premiato l’offerta del patrimonio archeologico e culturale
di Giovanna Mancini
3' di lettura
Nell’estate del mancato «sold out» degli alberghi a Ferragosto, l’Italia fa il pieno di celebrità internazionali in vacanza: cantanti, attori, imprenditori e manager della finanza o delle Big-Tech, soprattutto americani, confermano la passione per il nostro Paese e le sue bellezze artistiche e culturali, oltre a quelle paesaggistiche e culinarie. Al «Google Camp» ha confermato il parco archeologico di Selinunte per ospitare il suo «Camp» estivo, a cui hanno preso parte personalità come Jeff Bezos e Mark Zuckerberg , Tom Cruise e i Coldplay, i principi William e Kate e la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde.
Uffizi e Scavi di Pompei sono l’ultima passione di Russell Crowe, da tempo amante del nostro Paese, che sta girando da Nord a Sud in vacanza. A Capri ha fatto parlare di sé lo show improvvisato di Jennifer Lopez, mentre il marito Ben Affleck visitava Firenze con i figli. A Portofino sono arrivati Elon Musk e Michael Douglas. Tim Cook ha preferito le vette delle Dolomiti. E se in cima ai luoghi prediletti dal jet set internazionale ci sono mete intramontabili come Capri, Portofino, Roma o Venezia, non manca chi esplora zone meno note come l’Umbria (Gwyneth Paltrow) o l’Appennino laziale (Harry Styles).
Tempo di «Egoturismo»
Un volano per il nostro turismo nazionale. Gli esperti parlano di «Egoturismo»: «Il tema dei vip che visitano una località e poi funzionano come testimonial e traino per quella meta è molto importante per la promozione del territorio», spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico di JFC. È importante che gli enti di promozione riescano a valorizzare questo fenomeno e infatti stanno aumentando gli operatori che lavorano assieme agli influencer. «Ma quando si tratta di grandi celebrità, che generano promozione anche all’estero, la faccenda è diversa: questi personaggi non si comprano, ma si conquistano - aggiunge Feruzzi -. È necessario che si appassionino a un luogo, ci tornino, invitino amici altrettanto famosi e allora nasce il fenomeno».
I vip arrivano in Italia, la prima volta, soprattutto per conoscere il suo patrimonio artistico e culturale, proprio come la maggior parte dei turisti che ogni anno visitano il nostro Paese, spiega Marina Lalli, presidente di Federturismo. «Poi se ne innamorano e tornano per vederne le bellezze naturalistiche o sperimentare altri tipi di vacanza, come quelle enogastronomiche o sportive - dice Lalli -. Dobbiamo essere attrattivi per tutte le tipologie di visitatori, a cominciare dai giovani, ma certamente il turismo altospendente è una grande opportunità per il nostro settore».
Ruolo chiave di arte e cultura
È quello, infatti, che cresce di più, conferma Magda Antonioli, docente all’Università Bocconi e vice-presidente della European Travel Commission, e che da alcuni anni a questa parte può contare su un’offerta ricettiva riqualificata e sostenibile, grazie anche all’arrivo nel nostro Paese di importanti investimenti da parte di grandi catene e di fondi internazionali.
Non c’è dubbio che il ruolo chiave, nella scelta di fare una vacanza in Italia, sia quello giocato dal suo sistema artistico-culturale, che conta quasi 4.300 realtà, per oltre la metà di proprietà pubblica, di cui il 78% rappresentato da musei, gallerie d’arte, monumenti e siti archeologici. «Il patrimonio culturale e artistico, grazie soprattutto alla sua grande varietà, è un punto di forza dell’attrazione del nostro Paese, in una competizione internazionale sempre più difficile - osserva Andrea Cancellato, presidente di Federculture -. Il turismo culturale è un turismo migliore rispetto ad altri, anche dal punto di vista economico. Perciò è importante investire sulla tutela e implementazione di questo sistema, in grado di generare ricchezza».
Prima della pandemia, questi 4.300 istituti raccoglievano quasi 130 milioni di visitatori l’anno; nel 2022 c’è stato un forte recupero dopo il biennio di calo post Covid e anche quest’estate i primi dati resi disponibili dal ministero della Cultura sono incoraggianti, con quasi 500mila ingressi nei siti statali durante il ponte di Ferragosto, di cui 96mila al Colosseo, oltre 62mila a Pompei e 35mila agli Uffizi.
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