Turismo virtuale: come teleguidare un abitante delle isole Faroe dal divano
Una nuova piattaforma permette di collegarsi da casa con un abitante delle isole Faroe: grazie a un joypad lo si può «guidare» come in videogame
di Enrico Marro
3' di lettura
Avete presente le isole Faroe, l’arcipelago nel Nord Atlantico a metà strada tra Islanda e Norvegia, a nord della Scozia? Sono 18 suggestive isole con appena 52mila abitanti (e 80mila pecore), parte del Regno di Danimarca ma con ampie autonomie, tanto che hanno deciso di non aderire all’Unione europea, come la Groenlandia.
Hanno la loro bandiera, il loro Parlamento e pure la nazionale di calcio, che sfiorò uno storico pareggio nel 2007 contro l’Italia fresca campione del mondo. Magari le sperdute isole non saranno in testa alla vostra wishlist per i prossimi viaggi post-coronavirus, ma bisogna dire che a livello di promozione turistica i faroesi ci sanno fare.
La premiatissima SheepView 360
Qualche anno fa hanno lanciato SheepView 360, iniziativa di marketing strapremiata a livello mondiale nata per sopperire - tra il serio e il faceto - alla mancanza di GoogleStreetView alle Faroe, che rendeva le bellezze delle isole “invisibili” a Google Maps. L’attrice Durita Dahl Andreassen aveva dotato cinque pecore di telecamere e pannelli solari per “fotografare” i panorami mozzafiato delle Faroe: un successo planetario.
Teleguidare un faroese dal divano
Oggi l’emergenza coronavirus ha di nuovo aguzzato l’ingegno degli isolani. Che hanno messo in piedi una piattaforma di turismo virtuale unica al mondo, Remote Tourism. Funziona così: alcuni faroesi (come la ragazza nelle foto) saranno dotati di una videocamera in diretta, che consentirà ai visitatori virtuali non solo di avere una prospettiva reale sul posto, ma anche di controllare i luoghi e le modalità di esplorazione, utilizzando un joypad per girare, camminare, correre e persino saltare.
Come in un videogame
Proprio come in un videogioco, il “giocatore” in quarantena sul divano di casa sua controllerà le mosse dei lontani isolani, che non solo esploreranno luoghi a piedi, ma faranno anche il giro delle coste su un motoscafo o voleranno anche in cielo in elicottero: questo offrirà ai visitatori da casa una prospettiva a volo d’uccello sui ripidi pendii erbosi, sulle pecore, sugli infiniti paesaggi marini e la campagna incontaminata e selvaggia di questo splendido arcipelago.
I tour virtuali
Durante i tour virtuali, a partire da mercoledì 15 aprile per una o due volte al giorno, il team dell’ufficio turistico Visit Faroe Islands sarà online in tempo reale su Instagram e Facebook Live per rispondere a qualsiasi domanda dei partecipanti, dando informazioni sui luoghi da visitare e sulle cose da vedere una volta riaperte le isole al turismo reale. Tra l’altro, con i loro spazi immensi le selvagge e incontaminate Faroe sono l’ideale per una vacanza di “distanziamento sociale”, non solo con il joypad virtuale ma - una volta riaperto l’aeroporto - anche dal vivo. Provare per credere.
E il coronavirus? Sconfitto
A proposito: per la cronaca, alle Faroe il coronavirus è già stato sconfitto. Zero decessi e appena un ricoverato, e da oltre una settimana nessun nuovo contagio. Merito del veterinario Debens Christiansen, ormai un eroe nazionale. In tempi non sospetti - a gennaio - ha prontamente riconvertito il suo laboratorio per le malattie di pesci e animali in un centro diagnostico anti Covid-19, in grado di trattare fino a mille tamponi al giorno. E proprio grazie a un numero eccezionale di test - il più alto al mondo per numero di cittadini - e a decise misure di contenimento, le 18 isole sperdute hanno vinto il contagio.
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