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Turisti cinesi, scontrino medio più alto del 2019 e il 68% viene per lo shopping

La metà dei viaggiatori ha meno di 42 anni. E quasi il 40% sceglie espressamente l’Italia come meta del proprio viaggio europeo

di Marta Casadei

(THANANIT - stock.adobe.com)

3' di lettura

Dopo tre anni di pesante assenza i cinesi stanno tornando ad affollare le strade delle città Italiane. E a fare shopping, spendendo molti più soldi rispetto a prima.

Il quadro è possibile grazie ai dati di Global Blue, principale operatore tax free europeo, che - nell’ottica di accogliere circa 2milioni dei 6 milioni di turisti cinesi attesi in Europa entro la fine dell’anno, con un picco in concomitanza con la Golden Week in autunno - ha tracciato un identikit del turista cinese. Che continua, in maggioranza, a intendere lo shopping come un motore del proprio viaggio: lo è nel 68% dei casi.

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«I numeri sono più positivi di quanto ci aspettassimo - ha detto Stefano Rizzi, country manager di Global Blue -. A Milano attualmente i cinesi sono la seconda nazionalità per acquisti dietro agli americani e ciò vuol dire che il turista dalla Repubblica Popolare sta tornando a essere un punto di riferimento per le vendite tax free in Italia, come accadeva prima della pandemia». Le differenze rispetto al pre Covid sono diverse: «È un cliente diverso rispetto a prima ma è molto convinto di voler venire in Italia a fare acquisti, il 38% non ha in testa un tour delle capitali europee ma un viaggio qui da noi».

L’identikit del viaggiatore cinese post pandemia

Dopo i tre anni di pandemia - che hanno costretto i cinesi entro i confini nazionali fino alla fine del 2022 - la platea di consumatori cinesi si mostra molto cambiata rispetto al pre Covid. Sia in termini di profili di consumatori sia di esigenze. Secondo i dati Global Blue, innanzitutto, si tratta di una clientela sempre più giovane: il 52% è under 42, segmento in crescita in termini percentuali rispetto al 2019, e predilige acquistare prodotti di abbigliamento e moda in generale (80%, in aumento sul 2019), categoria di prodotti che registra il tasso di recovery più elevato rispetto al 2019 (48%).

Il consumatore cinese, soprattutto, spende molto di più rispetto al passato (anche a causa dell’aumento dei prezzi): 1.384 euro per gli acquisti in fashion&clothing, in salita del 38% rispetto al 2019. Lo scontrino medio, inoltre, aumenta più l’età sale: Gen Z e Millennials di nazionalità cinese (che, secondo Bain, entro il 2025 saranno la principale clientela di beni personali di lusso nel mondo) spendono in media dai 3.781 euro (+15% sul 2019); la Generazione X (43-58 anni) ha uno scontrino medio di 4.891 euro (+48%) che può arrivare a 5.391 euro degli over 55 (+70%).

Milano in testa per lo shopping

Milano rimane per tutte le fasce d’età la capitale dello shopping: vi fa acquisti oltre la metà (51%) dei turisti cinesi. Il capoluogo lombardo è la località con il tasso di recovery della spesa tax free maggiore rispetto alle altre città d'arte (60% sul 2019) e lo scontrino più alto, 1.941 euro. A seguire Roma, scelta dal 18%, Firenze (9%) e Venezia (5%), che segna un tasso di recupero della spesa tax free del 31%.

«Milano sta dimostrando di avere un forte appeal - ha detto Martina Riva, assessora al Turismo del Comune di Milano - visto che a maggio 2023 abbiamo registrato il numero di turisti più elevato nella storia della città e primo semestre 2023 si è chiuso con numeri da record: oltre 4 milioni di arrivi a Milano città e più di 5,5 milioni nell’area metropolitana. In questo trend positivo sicuramente ha un peso anche la riapertura dei confini cinesi ai viaggi internazionali». Il Comune, per stimolare il dialogo con questa nazionalità, ha attivato una presenza sul canale Wechat attraverso Milano & Partners di cui è socio fondatore.

Nuove abitudini da intercettare

Il tanto auspicato ritorno dei cinesi non è che all’inizio, almeno secondo le previsioni:«La prima importante ondata di viaggiatori cinesi all'estero è in arrivo anche nel nostro paese, tra luglio e agosto 2023, con il picco atteso durante la Golden Week autunnale e un pieno recovery nella prima parte del 2024 a condizione che le misure di sicurezza sanitaria saranno mantenute e che non si registreranno ulteriori stop ai viaggi internazionali», - ha detto Francesco Boggio Ferraris, Academy Director dell’Italy China Council

Che ha sottolineato l’importanza di interpretare al meglio i nuovi bisogni di questa “nuova” clientela: «Idriver su cui si baserà saranno cultura, sostenibilità e ricerca di esperienze autentiche e personalizzate di alta qualità. Anche lo shopping, tradizionale motivazione al viaggio, cambierà in parte per lo sviluppo di nuove abitudini di acquisto, rendendo prezioso rimanere aggiornati sui nuovi trend emersi durante la pandemia», continua Boggio Ferraris. Che aggiunge: «Dobbiamo imparare a dialogare con i consumatori cinesi che, di fatto, nel 90% dei casi decidono di venire proprio in Italia in base a quanto visto su social media come Little Red Book o TikTok»,

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