«IL», tutte le strade portano a Napoli
di Nicoletta Polla Mattiot
2' di lettura
Guardi una puntata di Napolitaners e attraversi la leggerezza dello stereotipo con lo spiazzamento della veracità emigrata: “Napoli è come la mamma, non si tocca“, la si lascia per portarla per sempre nel cuore. Guardi i “paranzini” di Saviano e capisci che il carnaio claustrofobico del quartiere è per sempre, dna della terra, sangue del tuo sangue. “Questa è la città più bella del mondo, capito? E schifo chi ne parla male! …Quei fottutissimi, quelli che vanno a Roma, a Milano, quelli che ci sputano addosso. Tutti gli sputtanapoli devono morire”.
Leggi l'incipit de Il fallimento della consapevolezza e ci trovi tutto, com'è normale se a scrivere è la maturità 96enne di uno scrittore come Raffaele La Capria: “Una città che ha molti volti e che recita se stessa; dove è ambigua, come in ogni recita, la linea di demarcazione fra vero e falso”. Ossessiva e onirica, fagocitante e nutriente, Napoli è tanti viaggio in uno. Per questo IL, il maschile del Sole 24 Ore in edicola dal 31 maggio, dedica la copertina alla città come metafora stessa del partire.
Il racconto è affidato a un giovane scrittore, Alessio Forgione, che ha scritto per IL una storia autobiografica, non un itinerario, ma un orizzonte intimo, perché - dice - “Napoli è più di tutto il posto che mi ha fatto, che mi ha prodotto”, la materia di cui è plasmato chi nasce qui, che resti a viverci o se ne vada, come lui, altrove. Il suo sguardo è accompagnato da quello di due fotografi, entrambi parte di quel Laboratorio Irregolare fondato da Antonio Biasiucci: Ciro Battiloro fissa in un crudo bianco e nero i volti e la vita quotidiana dentro le case del quartiere Sanità, Claudia Mozzillo fa una visita privata nei salotti e le terrazze delle famiglie fra Chiaia e Posillipo. Altro sguardo, altro inedito a firma di Ruggero Cappuccio: il direttore di Napoli Teatro Festival Italia (inaugura il prossimo 8 giugno) scrive per IL un racconto di viaggio nella città capace di “realizzare il desiderio di volare e di inseguire un'idea impossibile fino a realizzarla”, Napoli come teatro a cielo aperto, luogo di sogni molto concreti, se le visioni notturne diventano numeri da giocare.
Ci sono tanti modi di viaggiare e il mensile IL112 ne esplora molti, inaspettati, in tutto il mondo, oltre i confini protetti del turismo. A Zurigo in monopattino, a San José in ecobus, a Favigna a nuoto, sul lago Bajkal con un'indovina... Viaggi nel passato, nel futuro, viaggi nella mente e nello spazio, viaggi inventati e viaggi reali. Come scrive Sean Michaels, lo scrittore scozzese a cui è dedicata l'anticipazione del libro del mese: “Non alla ricerca di amore o di fortuna, soltanto di una nuova frontiera”.
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