DOSSIER INVERNO

Guidare in inverno, tutto quello che c'è da sapere per non avere problemi

Ecco cosa bisogna fare per esser in regola, non farsi trovare impreparati nel momento in cui si viaggia sulla neve o in condizioni critiche e fare la scelta migliore per le proprie esigenze

di Massimo Mambretti

5' di lettura

Pneumatici invernali, catene e calze: cosa dice la legge

Dal 15 novembre in molte parti d'Italia occorre corredare l'auto con dispositivi anti-slittamento siano essi i pneumatici, le catene e da qualche tempo anche le calze da neve, che sono una valida e meno costosa soluzione alle gomme da neve per chi può avere a che fare solo sporadicamente con situazioni invernali o zone di montagna. Le ordinanze (per sapere dove sono in vigore si possono consultare i siti stradeanas.it e pneumaticisottocontrollo.it) non vanno sottovalutate, perché se non si è in regola basta percorrere una strada in cui è in vigore la norma per essere sanzionati. Le multe vanno da 41 a 168 euro nei centri abitati dove questa è in vigore questa ordinanza spaziano da 85 a 338 euro sulle strade extraurbane e le autostrade, ci si può vedere decurtare 3 punti dalla patente e non si può spostare l'auto senza avere montato i cosiddetti dispositivi anti-slittamento.

L'obbligo è in vigore al massimo fino al 15 aprile (per esempio, in Valle d'Aosta) e impone l'impiego di pneumatici con misure conformi a quelle riportate sul libretto anche con un codice di velocità diverso che, però, non deve essere inferiore alla lettera Q che corrisponde a 160 all'ora. Poi, rispetto al termine ultimo in cui sono in vigore le Ordinanze, si ha tempo un mese per rimontare i pneumatici estivi se quelli invernali hanno un codice di velocità più basso di quello riportato sulla carta di circolazione. Se, invece, il codice è identico o superiore a quello indicato sul libretto non è necessario effettuare il cambio dei pneumatici. Negli altri casi, s'incorre in sanzioni che partono da 422,00 euro e arrivano a 1.695,00 euro e s'incappa nel ritiro del libretto della vettura, che comporta la revisione presso il Dipartimento dei Trasporti Terrestri.

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Pneumatici invernali: come riconoscerli

Il pneumatico invernale puro, che come qualsiasi altra gomma deve essere omologato, è riconoscibile dalla marchiatura M+S accompagnata dal simbolo in cui la sagoma di una montagna racchiude un fiocco di neve, il cosiddetto Three Peaks Mountain Snowflake. Tuttavia, per soddisfare gli obblighi di legge bastano anche i pneumatici marchiati semplicemente M+S nati per Fango e Neve (in inglese Mud e Snow, da cui l'acronimo) anche se hanno caratteristiche meno adatte per la marcia sui fondi imbiancati e, ancora meno, su quelli leggermente ghiacciati. Il mercato offre anche i cosiddetti pneumatici invernali depotenziati, meglio noti come quattrostagioni o allseason, identificati dalla sigla M+S affiancata dal simbolo con la sagoma della montagna e il fiocco di neve. Va tenuto presente che queste coperture sono meno specialistiche delle invernali pure, pur garantendo sia quando la temperatura si abbassa sia sui fondi non eccessivamente innevati buona motricità e validi parametri di sicurezza. Inoltre, nelle stagioni più calde si comportano analogamente agli estivi e sono meno soggetti all'usura dei winter con le temperature alte.

Pneumatici invernali: come usarli e custodirli

Le gomme da neve, utili anche sui fondi non innevati a temperature basse poiché offrono migliore aderenza e assicurano spazi di frenata più contenuti rispetto ai pneumatici estivi, devono essere omologate e devono essere montate sulle ruote motrici. Quindi, per le vetture a trazione integrale su tutte le ruote. È, però, sempre consigliabile optare per un set di pneumatici completo che dà modo di mandare in letargo le gomme estive per qualche mese, proprio come fanno le invernali nella stagione calda, allungando così la vita di ogni treno di gomme e compensando quello che può sembrare un esborso supplementare imposto dal Codice della Strada.

Sebbene non vi siano norme specifiche, è bene montare le coperture invernali su tutte e quattro le ruote anziché solo su quelle motrici perché in questo modo si ottengono condizioni uniformi di aderenza sul fondo stradale. Infatti, avere degli invernali sull'asse di trazione e degli estivi sull'altro pregiudica nel caso di una vettura a trazione anteriore la stabilità sui fondi a bassa aderenza (per sbandare possono bastare anche solo quelli bagnati) mentre in quello di un'auto a trazione posteriore compromette la direzionalità che si vuole imprimere sterzando. Inoltre, il fatto di avere una vettura a trazione integrale non deve ispirare la sensazione di essere inarrestabili, quindi è sempre saggio avere pneumatici adeguati se si abita o ci si deve recare in posti dove è facile incontrare la neve. Una raccomandazione che vale ancora più per chi ha un suv o un crossover, più pesanti di un'auto convenzionale, che sia in curva e nelle fasi di rilascio dell'acceleratore o frenata sia in discesa, dove entrano in campo le sollecitazioni del peso che possono innescare, improvvisamente, un comportamento incontrollabile.

Le gomme invernali non richiedono più attenzioni rispetto alle altre, quindi sono soggette allo stesso limite d'usura minimo previsto dal Codice della Strada per le estive: 1,6 mm di spessore del battistrada misurato negli incavi longitudinali principali. Inoltre, vanno gonfiate alla stessa pressione dei pneumatici estivi. Quando non sono utilizzati i pneumatici invernali vanno conservati in locali asciutti, aerati, temperati e al riparo dalla luce. Va ricordato che molti gommisti offrono a pagamento lo stoccaggio del treno di gomme che non si usa, in genere a un prezzo forfettario che include anche le operazioni di montaggio e smontaggio. Queste operazioni devono essere effettuate da un professionista specie nel caso di vetture prodotte dalla fine del 2014, dotate obbligatoriamente del Tpms. Questo dispositivo segnala con una spia nel cruscotto un'eventuale perdita di pressione e, quindi, un gommista poco abile potrebbe comprometterne la funzionalità o rompere il sensore di rilevamento della pressione, con conseguenti costi elevati di ripristino.

Pneumatici invernali: i chiodati solo per condizioni d'uso impegnative

I pneumatici invernali chiodati, vietati sui veicoli con peso superiore ai 35 quintali, devono essere montati su tutte le ruote e dell'eventuale rimorchio, avere un numero di chiodi compreso tra 80 e 160 che non devono sporgere oltre 1,5 mm e, infine, obbligano a montare i paraspruzzi posteriori. Le gomme chiodate possono essere impiegate dal 15 di novembre al 15 marzo e impongono di non superare i 90 all'ora lungo la viabilità ordinaria e i 120 orari in autostrada.

Pneumatici invernali: una tradizionale alternativa sono le catene da neve

Per viaggiare nel rispetto delle norme bastano anche le catene da neve, utili solo in condizioni di elevato innevamento e di marcate pendenze ma anche idonee a soddisfare gli obblighi di legge se non ci si avventura spesso in zone innevate. Anch'esse devono essere omologate, devono essere consone alla misura dei pneumatici della vettura poiché, diversamente, in caso di controllo si è soggetti a contravvenzione. Inoltre, va considerato che con le catene montate non si possono superare i 50 all'ora e che, specie sulle vetture più recenti spesso equipaggiate con cerchi di larga sezione, non ne è sempre possibile il montaggio.

Pneumatici invernali: una recente alternativa sono le calze, ma non tutte

Le calze da neve da qualche anno sono considerate dispositivi anti-slittamento, ovviamente a patto che siano omologate secondo le norme ON v5121, ON v5117 e UNI 11313. Al riguardo, va detto che ormai sono entrate anche nei listini di alcuni produttori di pneumatici, per esempio Good Year e Michelin. Tuttavia, le calze da neve presentano delle differenze importanti rispetto alle tradizionali catene. Infatti, mentre le catene permettono di percorrere dei tratti di strada dove non c'è neve, le calze possono facilmente deteriorarsi nel caso in cui le ruote dovessero poggiare sull'asfalto. Le calze sono, solitamente, realizzate in poliestere e hanno un costo decisamente accessibile. Infatti, arriva al massimo attorno ai 100 euro nper misure da 19”. Rispetto alle catene sono montabili più facilmente, ma analogamente alle catene impongono a termine di legge di non superare i 50 all'ora.

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