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Tv, la difficile estate Rai e gli ascolti di Mediaset sopra il servizio pubblico

Fra giugno e agosto il gruppo di Cologno si aggiudica il “fuori stagione” nelle 24 ore e in prima serata. Determinante il differente andamento dei canali tematici. Rai 1 resta la rete più vista. Calo di ascolti per il Tg1

di Andrea Biondi

La finale di Champions League fra Manchester City e Inter su Canale 5 è stato il programma più visto nel periodo fra giugno e agosto

4' di lettura

Per stare al linguaggio televisivo, alla nuova stagione al via per la Rai manca il traino. L’estate della Tv ha finito infatti per premiare Mediaset. E conseguente pollice verso per la Tv pubblica.

Sono dati d’ascolto in affanno quelli che il servizio pubblico mette agli atti per l’estate, alla vigilia della partenza di una nuova stagione in cui il primo banco di prova sarà sui programmi di approfondimento giornalistico, dopo un’estate di grandi movimenti (Myrta Merlino e Bianca Berlinguer approdate in casa Mediaset o l’ex direttrice del Tg1 Monica Maggioni a prendere il posto di Lucia Annunziata in “In Mezz’Ora” su Rai 3 o anche Fabio Fazio approdato sul Nove di Warner Bros. Discovery).

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Mediaset davanti alla Rai

A guardare ai dati Auditel elaborati per Il Sole 24 Ore dallo Studio Frasi, tra giugno e agosto l’editore Mediaset ha avuto la meglio con una quota d’ascolto media del 37,5% in prima serata e del 37% nelle 24 ore. Per la Rai il dato è al 35,7% nel giorno medio e in prime time al 36,2 per cento.

«Si tratta – spiega Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi – di un ribaltamento delle usuali condizioni. Lo scorso anno il servizio pubblico produsse in prima serata il 38% di quota d’ascolto contro il 36,9% di Mediaset. Anche nel giorno medio fu la Rai a essere più seguita con il 36,6% e Mediaset al 35,9 per cento».

Il primo sorpasso in dieci anni

Non va meglio con un orizzonte temporale più ampio. Nel 2014 il servizio pubblico registrava 7,8 punti di vantaggio su Mediaset sia nel giorno medio sia nella prima serata. Ed è questa estate 2023, invece, la prima degli ultimi dieci anni che vede il prevalere di Cologno su Viale Mazzini. In termini di ascolto in dieci anni si è passati in prima serata da un vantaggio di 1,6 milioni di spettatori della Tv pubblica a un deficit di 142mila spettatori, con andamenti non lineari. Nel 2016, anno degli Europei di calcio, il vantaggio fu di 2,7 milioni; poi di 1,9 milioni nel 2021 per ridursi drasticamente a 216mila nell’estate del 2022.

Il nodo dei canali tematici

«Le perdite Rai su Mediaset – spiega Siliato – sono concentrate sui canali tematici. Al contrario di Mediaset la Tv pubblica ha optato per una strategia di non sviluppo e si ritrova con dieci neocanali contro i tredici di Mediaset, contando anche i tre canali Boing in joint venture tra Mediaset e Turner Broadcasting System. Anche senza questi, però, i tematici Mediaset rimangono ampiamente in testa su quelli del servizio pubblico».

Oltre a questo c’è però la tendenza: non è favorevole per Viale Mazzini. Rimanendo sui canali generalisti Rai è davanti a Mediaset sia in prima serata (4,36 milioni contro 3,81), sia nel giorno medio (1,9 milioni contro 1,7), ma in entrambi i casi perde audience al contrario delle reti del Biscione.

Le reti

Scendendo nel dettaglio delle reti, Rai 1 resiste in testa ma in prime time (2,64 milioni di audience media) vede ridursi il vantaggio su Canale 5 (2,2 milioni). La prima rete Rai perde infatti il 4,5% del proprio pubblico e l’ammiraglia Mediaset cresce invece dell’8,7 per cento. A registrare il segno meno in prima serata sono anche Rai 2 (968mila; -0,54%); Italia 1 (959mila; -2,6%) e, più delle altre generaliste, Retequattro (767mila; -7,9%). Crescono, invece, Rai 3 (902mila; +4,62%); La7 (739mila; +1,04%); Tv8 di Sky (430mila; +6,89%) e Nove di Warner Bros. Discovery (308mila; +8,04%). Aumentano gli ascolti anche Iris (326mila; +5,32%); il canale “20” (287mila; +3,62%); Top Crime (206mila; +8,47%); Cine34 (203mila; +0,95%). E sono proprio questi canali a fare la differenza. I neocanali Rai più o meno tematici non vanno infatti altrettanto bene: perdono ascolti Rai 4 (241mila spettatori di media; -7,4%); Rai Premium (208mila; -8,13%); Rai Movie (202mila; -5,3%); Rai 5 (56mila; -4,9%) ed anche Rai Yoyo (addirittura -18,5% nel giorno medio).

L’informazione

Interessante lo spaccato sul capitolo informazione. Tra i canali all news crescono le audience di Rainews 24 che mantiene il primato (48mila in prima serata; +12,48%) e di TgCom 24 (40,3mila; +23,7%), mentre soffre Sky Tg24 sia pay sia nella versione free del digitale terrestre, anche se la somma dei loro ascolti li piazza comunque davanti a Tgcom 24. Il Tg1 della sera resta leader (3,5 milioni), ma perde centomila spettatori. E il Tg del servizio pubblico è il solo dei tre telegiornali della sera a perdere ascolti mentre il Tg5 (2,7 milioni) ne guadagna 33mila. Più di tutti, infine, cresce il Tg di La7 (806mila spettatori di media) che ne guadagna 42mila.

Il ritorno della Tv

Il Infine il totale ascolto. In questo caso l’estate si è distinta dalla precedente per l’aumento dei telespettatori. Incremento minimo (+264mila spettatori in prime time e +40mila nel giorno medio), ma che inverte la tendenza verso le altre forme di visione, quel “non riconosciuto” elaborato da Auditel che include Ott, game console e varie piattaforme sia free sia a pagamento. «Quasi certamente – chiosa Siliato – grande caldo, incremento dei prezzi di spiagge e alberghi, vacanze ridotte e prospettive economiche poco allegre spingono a ridurre le uscite. Anche da qui l’inversione di tendenza nell’impiego del televisore con le reti tradizionali che recuperano audience rispetto a Ott e altri usi».

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