Twinset e Marco Rambaldi uniti dalla tradizione artigianale della maglieria
L’azienda partecipata dal fondo Carlyle collabora con il designer emiliano per una capsule sostenibile, dove spiccano filati prodotti con scarti di produzione. Obiettivo, 300 milioni di fatturato nei prossimi tre anni
di Silvia Pieraccini
2' di lettura
«Non avevamo mai stretto una collaborazione con uno stilista del calibro di Marco Rambaldi, è un’unione di intenti destinata a continuare». Alessandro Varisco, amministratore delegato di Twinset, ipotizza già che la capsule di capi in maglia per l’autunno-inverno prossimo, disegnata da Rambaldi per il marchio modenese e presentata pochi giorni fa sulla spiaggia di Forte dei Marmi, possa evolvere in un rapporto a lungo termine, «magari con una collezione più grande». Varisco guida Twinset dal 2015 e nel 2017 nella società è entrato il fondo americano di private equity Carlyle, che ha investito in tante aziende e marchi della moda italiani, assicurando loro orizzonti di crescita ben oltre i confini nazionali.
Le basi da cui partire, del resto, sono già solide. In primis c’è la vicinanza geografica: Marco Rambaldi, che anche un brand proprio, distribuito in importanti negozi multimarca e su piattaforme online di posizionamento altrettanto alto, è basato a Bologna, mentre la sede di Twinset è da sempre a Carpi. Forse ancora più importanti, nel legare Rambaldi e Twinset, sono valori comuni come la ricerca creativa e la sostenibilità. Il filato utilizzato da Rambaldi, 33 anni, una identità stilistica definita da maglieria e uncinetto, si chiama Treeblend e viene fatto produrre da Twinset riciclando gli scarti di lavorazione (i cascami) della propria tessitura, secondo un processo produttivo che guarda al risparmio energetico e alla riduzione di emissioni di CO2. Anche la realizzazione del capo avviene riducendo tempi e sprechi grazie a macchine per maglieria di ultima generazione, così come il lavaggio e l’asciugatura, che riescono a contenere l’uso di acqua e di energia elettrica.
«Lavorare un chilo di lana produce 7,5 chili di CO2 – sottolinea Varisco –. Siamo partiti da qui per cominciare a studiare come diminuire l’impatto, e abbiamo ideato Treeblend dando i cascami all’azienda Millefili che produce per noi il filato». La capsule di Marco Rambaldi per Twinset è formata da 12 capi in vari colori – abiti e maglie traforate e arricchite da ricami lievi, gonne corte e lunghe – che possono essere scomposti e abbinati a piacimento, pur mantenendo la loro riconoscibilità.«È la prima volta che il nostro brand viene associato a uno molto più grande – spiega Marco Rambaldi – e il fatto di avere il cuore nella maglieria e nell’uncinetto crea un’affinità con Twinset che spero porti lontano».
L’obiettivo di Twinset è passare dagli attuali 220 milioni di euro di fatturato a 300 in tre anni, arrivando a 105 monomarca in Italia e all’estero.
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