ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl rebranding

Twitter cambia logo: Musk «sposa» il cane di Dogecoin (e il titolo s’impenna)

Ennesima mossa a sorpresa, ma a causa delle oscillazioni della cripto, mister Tesla è al centro di una causa da 258 miliardi

di Biagio Simonetta

Twitter, Musk: "Trovare nuovo Ad entro la fine del 2023"

2' di lettura

Riecco il cane. Riecco le trovate di Elon Musk per far impennare il valore della criptovalutea Dogecoin. Stavolta il capo di Twitter è andato ben al di là dei meme a cui ci aveva abituato (chiedere alle migliaia di utenti che hanno investito in Dogecoin in passato...). Da alcune ore , infatti, Twitter ha sostituito - solo per la versione web, e non per l’app - il tradizionale logo dell’uccellino azzurro con il «Doge», popolare meme che ritrae un cane Shiba Inu e che è diventato simbolo della criptovaluta Dogecoin.

Contestualmente, Musk ha pubblicato una vignetta che mostra il Doge al volante che, fermato da un poliziotto che ne sta verificando l’identità, spiega che «è una vecchia foto» all’agente che guarda perplesso il «bluebird» sul documento.

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È bastato questo per far lievitare il titolo di Dogecoin di circa il 30%, toccando quota 10,2 centesimi, da circa 7,7 centesimi. Chiaramente “Doge” ha anche iniziato a fare tendenza su Twitter.

Ma questa storia, a guardarla bene, ne nasconde una ben più lunga e complessa. Musk e Dogecoin sono legati da un passato molto discutibile, che attualmente è anche oggetto di una causa legale per 258 miliardi di dollari. L’attuale proprietario di Twitter è ritenuto l’artefice della crescita smisurata della criptovaluta. E gli investitori ora lo accusano di aver deliberatamente fatto salire il prezzo di Dogecoin di oltre il 36.000% in due anni e di averlo poi lasciato crollare. Una crescita avvenuta attraverso una campagna di meme proprio su Twitter. Campagna di meme a cui è seguito il nulla e il conseguente crollo del valore della cripto, che nonostante le oscillazioni per il cambio logo di Twitter, rimane ben al di sotto del valore toccato nel 2021.

Il cambiamento arriva pochi giorni dopo che Twitter ha iniziato a modificare il proprio sistema di verifica. Alcuni account con la cosiddetta verifica legacy, la «spunta blu», hanno visto rimuovere i loro segni di spunta. È noto il caso del New York Times. Altri hanno mantenuto i segni di spunta con la nota che si trattasse di abbonati Blue o di account verificati.

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