ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùSocial Media

Twitter, l’ultima riforma di Musk? Non pagare affitti e liquidazioni

Il controverso magnate alle prese con nuove mosse-shock. Ad oggi la girandola di interventi non ammonta a una strategia ma fa parlare di sè

di Marco Valsania

Scritte anti-Musk all’esterno della sede di Twitter

3' di lettura

Adesso Elon Musk non vuole più pagare neppure l'affitto. Anzi, non lo paga già da settimane. La sua ultima mossa-shock da nuovo proprietario di Twitter è quella di non firmare gli assegni per coprire i costi delle stanze del quartier generale del social media a San Francisco, né dei suoi uffici internazionali.

La scelta, riportata dal New York Times, fa parte di una continua e spregiudicata girandola di tagli e traumatiche riorganizzazioni della società oggi sotto il suo controllo, fatti scattare oppure allo studio. Apparentemente, quando si tratta degli affitti, Musk vorrebbe forzare un braccio di ferro per rinegoziare i contratti.

Loading...

Allo studio la cancellazione delle liquidazioni

Ma la valanga di nuove e sempre più controverse iniziative – o provocazioni - di Musk per trasformare Twitter non si ferma lì. Tra gli altri inediti progetti di risparmio ora all'esame c'è la cancellazione totale di due mesi di paga e di liquidazioni promesse e dovute a migliaia di dipendenti licenziati o che hanno lasciato Twitter, evitando persino i pagamenti minimi per essere in regola con obblighi federali e locali negli Usa. Vorrebbe invece sfidare ex dipendenti o le autorità a fargli causa.

E stop al pagamento di fornitori

Ancora: avrebbe, secondo fonti citate dal Times, istruito i dipendenti rimasti di non pagare più alcun fornitore. Di sicuro avrebbe rifiutato di onorare contratti da quasi duecentomila dollari per aerei charter utilizzati da Twitter nella settimana del suo takeover da 44 miliardi, una decisione già oggetto di dispute in tribunale.

Chiuso il comitato per la moderazione del content

Musk ha continuato a moltiplicare azioni e comportamenti uno più controverso dell'altro, che hanno il merito di tenere i riflettori puntati sul gruppo ma non chiariscono quali siano le sue strategie di business davanti a bufere di polemiche, crolli della raccolta pubblicitaria per le paure degli inserzionisti di danneggiare i loro marchi, e dubbi delle autorità di regolamentazione sul rispetto di accordi di trasparenza e privacy sottoscritti dal social. Tra i passi recenti, prima degli ultimissimi: ha eliminato da un momento all'altro un comitato consultivo esterno dedicato a elaborare raccomandazioni su questioni di moderazione dei contenuti.

Via anche il suo avvocato

Ha anche cambiato ancora una volta la squadra legale, emarginando persino il suo avvocato personale, Alex Spiro, colpevole di aver difeso un dirigente dell’ufficio legale di Twitter ora cacciato. Al loro posto Musk ha al momento chiamato personale preso in prestito da un'altra sua azienda, SpaceX.

Musk non ride per i fischi

Nel weekend e' poi salito, dietro invito, sul palco dello show del comico Dave Chappelle a San Francisco, subissato però dai fischi della platea. Sul palco stando ai presenti hja fatto poco più che scena muta. In seguito per tutta risposta, anzichè affidarsi all’umorismo, ha poi scelto un assalto al rumoroso dissenso via Twitter.

Minacce ai dipendenti

Scalpore ha destato un’altra sua iniziativa. L'autoproclamato “assolutista della libera espressione” ha minacciato via messaggi interni i dipendenti che esprimano opinioni ritenute dannose per la sua azienda e chiunque faccia trapelare indiscrezioni, perché violerebbe requisiti di non disclosure. Tutto ciò dopo aver riammesso su Twitter, nel suo nuovo clima di deregulation, account sospesi in passato per violazioni di regole contro la promozione di odio, violenza e disinformazione.

I Twitter Files

Un'altra delle sue più fresche uscite clamorose fa discutere: con promesse di rivelazioni scioccanti, intese a screditare la passata gestione di Twitter e a promuovere la sua leadership, Musk sta dando alle stampe i cosiddetti Twitter Files, carteggi e scambi di messaggi parte del dibattito interno tra dipendenti sulle complesse scelte di moderazione del content. A suo avviso il dossier dovrebbe portare alla luce casi eclatanti di censure ai danni di voci radicali e conservatrici, ma finora, nelle analisi della grande maggioranza degli stessi giornalisti e commentatori che hanno ricevuto in prima battuta i documenti, mostrano assai poco e appaiono relativamente innocui. Polemiche intense sono invece scoppiate perché Musk, nel rivelare i file, ha anche esposto identità e indirizzi di ex dipendenti coinvolti nelle discussioni sulla gestione del content, diventati subito vittime di gravi minacce da parte di estremisti di destra. Come se non bastasse, in un suo recente tweet Musk ha infine aggredito l'epidemiologo Anthony Fauci, noto per le misire sanitarie per combattere il Covid, affermando “Il mio pronome è Perseguire/Fauci”. La Casa Bianca non si è trattenuta davanti all’esternazione: ha apostrofato le parole di Musk con un aggettivo esplicito, “disgustose”.


Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti