Uber si fonde con Yandex in Russia. E come Ceo spunta il nome di Mayer (ex Yahoo!)
di Biagio Simonetta
2' di lettura
È la prima mossa ufficiale da quando Travis Kalanick ha abbandonato la sua carica di amministratore delegato. Ed è un'operazione importante. Uber ha annunciato oggi la fusione - per quanto riguarda il mercato russo - con Yandex Taxi, società di trasporto che fino a ieri, nel blocco sovietico, era la rivale numero uno proprio dell'azienda di San Francisco.
Un'operazione che richiede un esborso economico da parte di entrambe le entità. Per la nuova società (della quale non è stato ancora reso noto il nome) Uber investirà da subito 225milioni di dollari. Mentre Yandex metterà 100milioni. Opererà in Russia, Kazakhstan, Azerbaijan, Armenia, Bielorussia e Georgia, per un totale di 127 città coperte.
Il valore stimato della nuova società è di oltre 3,7 miliardi di dollari, e Yandex sarà il partner di maggioranza (con il 59,3% delle quote), mentre a Uber andrà il 3,6% (il 4.1% sarà di proprietà degli impiegati dell'azienda). L'accordo riguarda anche i business di UberEATS. E le applicazioni di Yandex e Uber per i passeggeri rimarranno distinte, mentre l'applicazione degli autisti verrà integrata in una sola piattaforma.
«Questa partnership – commenta Pierre-Dimitri Gore di Uber - è positiva non solo per le due società ma lo è anche per i passeggeri, gli autisti e tutte le città interessate. Questo accordo testimonia l'incredibile crescita di Uber nella regione e contribuisce allo sviluppo di un business sostenibile a livello globale».
A guardare bene i numeri, però, sembra piuttosto un buon compromesso raggiunto dall'azienda californiana che opera in Russia da 3 anni senza aver raccolto grossi profitti. Anzi, i conti parlano di perdite per oltre 150milioni di dollari nelle 21 città coperte. Segno evidente che il colosso di San Francisco ha dovuto scontrarsi con un rivale molto più attrezzato sul territorio. Lo stesso rivale con il quale oggi ha stretto un accordo di fusione.
Adesso rimane da attendere l'ok dei regolatori (atteso per fine anno), poi la nuova azienda sarà attiva a tutti gli effetti. Il CEO della nuova società è già stato deciso: sarà Tigran Khudaverdyan, attuale amministratore delegato di Yandex Taxi.
Intanto, proprio a proposito di CEO, la poltrona più ambita rimane a San Francisco, ed è quella lasciata vuota da Travis Kalanick. Uber ha bisogno di un nuovo amministratore delegato, e le operazioni di selezione sono già iniziate.
Oggi il New York Times ha diffuso alcune indiscrezioni che mettono in lista Marissa Mayer, ex CEO di Yahoo! che da alcune settimane si è dimessa (da quando Yahoo! è passata ufficialmente in mano a Verizon) intascando una buonuscita superiore ai 20 milioni di dollari.
La Mayer potrebbe essere il profilo giusto per un'azienda che ha bisogno di rilanciarsi dopo un periodo condito da scandali a sfondo sessuale e uscite poco ortodosse del suo ex CEO. Una donna del calibro della Mayer è un nome da tenere assolutamente in considerazione. E non è un caso che tra le altre pretendenti ci sarebbe l'attuale CEO di YouTube, Susan Wojcicki. Solo indiscrezioni, per adesso. Ma l'estate di Uber si prevede più infuocata che mai.
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