Attacco russo vicino a Kiev, presa centrale atomica. Mosca chiude Facebook e Twitter
Ue e Usa pronte a nuove misure, la Casa Bianca valuta bando a import petrolio. Bloccati Facebook e Twitter in Russia
I punti chiave
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Nel nono giorno di ostilità, l’assedio della Russia all’Ucraina non accenna ad allentarsi. Il 4 marzo le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare a sei reattori della città dell’Ucraina sud-orientale di Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa e la quinta al mondo. «Il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unità di potenza», hanno affermato sui social media le autorità ucraine, aggiungendo che gli sforzi compiuti sono stati in linea con i requisiti di sicurezza.
Kiev assicura che non ci sono fughe radioattive e anche l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) conferma la sicurezza dell’impianto: «Nessuno dei reattori è stato colpito», per quanto sia stata violata «l’integrità fisica» dello stabilimento. Il presidente francese Emmanuel Macron invoca «misure concrete» per garantirne la sicurezza, mentre il premier britannico Boris Johnson chiede un intervento Onu in materia. In parallelo alla “conquista” delle centrale, i russi hanno continuato a colpire la periferia di Kiev con raid aerei.
Intanto, dalla comunità internazionale, arrivano nuove condanne e minacce di sanzioni a Mosca. L’ambasciata usa a Kiev parla di un «crimine di guerra», mentre le Nato attacca le «violazioni» dell’esercito russo. «Abbiamo visto l’uso di bombe a grappolo e ci sono state notizie dell’uso di altro tipo di armi che sarebbero in violazione del diritto internazionale» ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, esprimendo il suo apprezzamento per l’avvio dell’inchiesta da parte del tribunale penale internazionale. «Putin deve rispondere delle sue responsabilità», ha aggiunto, prefigurando rischi di nuovi attacchi verso Georgia, Moldavia e Bosnia. Il bilancio delle vittime si aggrava di giorno in giorno. Nella sola città di Kharkiv, le autorità hanno registrato 2mila vittime: fra loro, anche 100 bambini.
Ue: pronti a nuove sanzioni. Russia blocca Facebook e Twitter
Quanto alle misure ritorsive, Ue e Usa sono pronte a sfoderare nuovi pacchetti di sanzioni economiche contro la Russia. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha confermato che Ue e Usa stanno progettando nuove misure punitive: «Noi sappiamo che il conflitto è tutt’altro che finito e restiamo pronti a adottare ulteriori sanzioni se Putin non si fermerà e tornerà indietro dall’invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti» ha detto von der Leyen in una dichiarazione congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. «Putin è via via più isolato nella comunità internazionale ma nonostante le proteste del mondo l’esercito di Putin va avanti», sottolinea von der Leyen rimarcando che «la cooperazione tra Usa e Ue è il cuore dell’efficace risposta» alla Russia.
Negli Usa e nel Regno Unito cresce la pressione per colpire questa volta direttamente il settore gas e petrolifero russo allo scopo di evitare che le entrate da esportazioni controbilancino i danni delle sanzioni decise finora. La Casa Bianca ha comunicato di «valutare» il bando all’import di petrolio dalla Russia, una misura che complicherebbe ancora di più la posizione di Mosca. S&P ha tagliato per la seconda volta in pochi giorni il rating della Russia, portandolo a CCC-. «Il downgrade segue l’imposizione di misure che riteniamo aumenteranno in modo sostanziale il rischio di default», spiega l’agenzia. Apertura pesante per le borse asiatiche, con l’incendio alla centrale nucleare ucraina. In forte calo anche i future su Wall Street e sulle borse europee. Gazprom comunque sta inviando gas naturale in Europa via Ucraina in linea con le richieste, con flussi che raggiungono 109,5 milioni di metri cubi.
Sul fronte opposto, quello delle strette avviate da Mosca, l’autorità russa per le comunicazioni Roskomnadzor ha annunciato il blocco di Facebook nel Paese. «Sono stati registrati 26 casi di discriminazione contro i media russi e le risorse informative da parte di Facebook - scrive l’autorità in una nota - Nei giorni scorsi il social network ha limitato l’accesso agli account del canale televisivo Zvezda, l’agenzia di stampa Ria Novosti, Sputnik, Russia Today, Lenta.ru e Gazeta.ru». In un secondo momento è stato comunicato anche il blocco di Twitter, intensificando una morsa che riguarda l’informazione nel suo complesso.
La Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di «fake news» sulle operazioni dell’esercito. Lo scrivono Tass e Interfax, spiegando che questo è quello che prevede la legge appena approvata dalla Duma, all’unanimità. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione (si rischiano fino a 15 anni)
Personale della centrale al lavoro sotto la minaccia delle armi
L’evento più drastico della giornata resta la «conquista» russa della centrale. La presa di controllo dell’impianto ha avuto luogo dopo un bombardamento durato tutta la notte che ha portato alla richiesta di un inasprimento delle sanzioni anti-russe da parte del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. «Se esplodesse sarebbe sei volte peggio di Chernobyl», ha sottolineato Kiev. «Ho vissuto una notte che avrebbe potuto cambiare la storia. Solo l’Europa può fermare Putin». Anche la Cina si è detta «preoccupata» per gli attacchi alle centrali nucleari.
Il presidente ucraino, subito dopo l’attacco ai reattori, si è sentito con il presidente americano Joe Biden e con il premier britannico Boris Johnson. Gli Usa hanno formalmente chiesto alla Russia uno stop all’attacco ai siti nucleari del Paese. Mosca ricostruisce diversamente l’accaduto. Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, ha parlato di «mostruosa provocazione», cercando di attribuire l’attacco alla centrale a «gruppi di sabotatori ucraini con la partecipazione di mercenari stranieri». Distrutta anche la centrale elettrica di Okhtyrka: città senza luce e al freddo.
Intanto a Leopoli in mattinata sono risuonate le sirene di allarme anti bombardamento, mentre truppe russe sono entrate a Mykolayn, sul Mar Nero, città di 470mila abitanti a metà strada Kherson e Odessa. Kherson è una città del sud dell’Ucraina il cui controllo è rivendicato dai russi dove nelle ultime ore sono state disconnesse le telecomunicazioni e la rete mobile.
Salgono ad almeno 47 i civili uccisi nell’attacco russo a Chernihiv, nel nord del Paese, mentre il bilancio parziale delle operazioni di guerra e dei bombardamenti russi nella zona di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, conta secondo le autorità amministrative locali più di 2.000 morti, oltre 100 bambini. Secondo quanto riporta la Cnn, a Zytomyr, nel nord dell’Ucraina, una scuola è stata colpita stamani da un razzo russo.
All’inizio della settimana prossima dovrebbe tenersi un nuovo incontro tra le delegazioni di Ucraina e Russia. Il risultato del precedente tavolo è l’accordo sulla creazione di corridoi umanitari per evacuare i civili dalle zone di combattimento, subito violato dall’esercito russo. L’Ucraina ha chiesto aiuto al Comitato internazionale della Croce rossa per la creazione dei corridoi umanitari. I Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha invece deliberato l’istituzione di una Commissione internazionale d’inchiesta per indagare sui crimini di guerra russi contro l’Ucraina.
Nuovi vertici d’emergenza Nato, G7 e Ue
Sempre in giornata si sono svolte riunioni d’emergenza dei ministri degli Esteri di Nato, G7 e Ue sull’Ucraina. «Stiamo lavorando per portare Putin al tavolo», afferma l’inquilino della Farnesina Luigi Di Mao. È il nono giorno di guerra in Ucraina e cade il decimo anniversario della rielezione del presidente russo. Al vertice straordinario odierno del Consiglio Affari esteri Ue c’è anche il segretario di Stato americano Antony Blinken. Il Pentagono ha intanto stabilito un canale di comunicazione diretto con la difesa russa, una sorta di nuovo «telefono rosso», per evitare un conflitto atomico involontario legato alla guerra in Ucraina.
Italia: tamponi e vaccini ai rifugiati
Nei singoli Paesi, ci si prepara anche all’afflusso di richiedenti asilo. La Farnesina rinnova la raccomandazione agli italiani rimasti in Ucraina di «lasciare immediatamente il Paese». Triplicato intanto il flusso di profughi in arrivo in Italia. Slittata proprio alla giornata di venerdì 4 marzo la riunione della Conferenza delle regioni per il coordinamento dell’assistenza ai rifugiati. Per loro non ci sarà obbligo di super green pass, informa il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Per i mezzi di trasporto gli basterà il tampone: in arrivo una circolare del Ministero della Salute in merito. Il ministero della Salute allerta le Regioni perchè predispongano risorse per garantire tamponi e vaccini anti-Covid ai rifugiati. «Si raccomanda di offrire la vaccinazione anti SarsCoV2/Covid-19, in accordo con le indicazioni del Piano nazionale di vaccinazione anti SarsCoV2, a tutti i soggetti a partire dai 5 anni di età che dichiarano di non essere vaccinati o non sono in possesso di documentazione attestante la vaccinazione», scrive il ministero. I rifugiati saranno sottoposti a test entro le 48 ore.
Attacco hacker all’agenzia spaziale russa
La guerra si fa anche con strumenti tech. Un «massiccio attacco» hacker ai server della più grande azienda spaziale russa, Energia, è stato sferrato nella serata di venerdì da siti esteri e ora la funzionalità del sito è stata ripristinata. Lo rende noto su Twitter l’agenzia spaziale russa Roscosmos. «Ieri sera - si legge nel tweet - gli specialisti di Rsc Energia hanno registrato un massiccio attacco DDoS al sito Web della società da vari indirizzi IP dall’estero. Ora il sito funziona stabilmente, l’infrastruttura e tutte le sezioni del sito sono sotto il controllo di specialisti».
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