Ucraina ultime notizie. Wagner: 1,5 km per conquistare Bakhmut
I punti chiave
Macron ribadisce a Zelensky l’impegno a fornirgli aiuto
Il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito oggi al suo omologo Volodymyr Zelensky il suo impegno a fornire «tutta l’assistenza necessaria all’Ucraina al fine di ripristinare la sua sovranità e la sua integrità territoriale». Lo ha reso noto l’Eliseo, precisando che nel corso della telefonata, Emmanuel Macron «ha riferito di un coordinamento europeo in termini di assistenza militare per poter soddisfare le esigenze dell’Ucraina a lungo termine». La presidenza francese ha poi aggiunto che «i due capi di Stato hanno anche discusso dei prossimi eventi internazionali e dei modi in cui questi potrebbero contribuire a consolidare il sostegno internazionale all’Ucraina, confermando la prospettiva europea» per Kiev «e promuovendo» allo stesso tempo «la sicurezza e la stabilità in Europa».
Budapest a Zelensky, ungheresi già pagato prezzo alto per guerra
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha affermato che il suo Paese ha pagato «un prezzo troppo alto» per la guerra in Ucraina e «molti ungheresi, membri della comunità della Transcarpazia, sono morti» nel conflitto. Il capo della diplomazia di Budapest ha risposto così tramite il suo profilo facebook alle critiche del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui l’Ungheria sta tenendo un comportamento «inappropriato» in merito all’invasione russa. «Se questa affermazione significa: ’Ringrazio rispettosamente gli ungheresi per aver accolto e essersi presi cura di oltre un milione di rifugiati dall’Ucraina, e li ringrazio rispettosamente per aver continuato a inviare aiuti’, allora prego e potete contare su di noi in futuro», ha aggiunto ancora Szijjarto.
Zelensky, insieme impediremo a Mosca di prolungare la guerra
Se gli alleati rimarranno il più possibile uniti per difendere e proteggere i valori comuni, attuando gli accordi di difesa il più rapidamente possibile, «tutti insieme in Ucraina, in Europa, nel mondo, saremo in grado di impedire alla Russia di prolungare la guerra e ripristinare una pace normale e giusta».
Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in occasione della giornata in cui si celebrano le guardie di frontiera ucraine. Per il presidente ucraino «è molto importante che la Russia riceva segnali sempre più forti che il mondo non perdonerà nessuno degli atti di terrore» commessi da Mosca, e che il maggior numero possibile di attori globali continui «a sostenere il regime di sanzioni contro la Russia».
Zelensky ha poi ringraziato «ogni singola persona nel mondo che contribuisce a rafforzare l’isolamento dei terroristi e a fermare qualsiasi fornitura di armi, che lavora per bloccare il complesso militare-industriale russo e per rafforzare le capacità di difesa dell’intera Europa». Il presidente ucraino si è poi rivolto agli alleati dicendosi grato per le armi e per il sostegno finanziario, e ha ringraziato l’Italia «per i suoi sforzi per ricostruire il nostro Paese il prima possibile».
Mosca, 4 morti in raid Kiev su provincia russa di Bryansk
Quattro persone sono morte nel villaggio russo di Suzemka nella regione di Bryansk, al confine con l’Ucraina, a causa di un raid delle forze armate di Kiev. E’ quanto sostiene su Telegram il governatore della regione Alexander Bogomaz. Lo riporta la Tass. «Altri due civili sono stati trovati morti sotto le macerie - ha spiegato - portando il totale dei morti a quattro». Nel villaggio di Suzemka è stato introdotto lo stato di emergenza.
Kiev firma nuovo accordo con produttori droni turchi Bayraktar
Oleksandr Kamyshin, ministro delle industrie strategiche dell’Ucraina, ha reso noto che, in seguito alla sua partecipazione alla fiera internazionale dell’aviazione Teknofest 2023 in Turchia, a firmato tre nuovi accordi con l’azienda turca produttrice dei droni Bayraktar. Lo riferisce Ukrinform. «Ovviamente non rivelerò i dettagli, ma vi assicuro che questi contratti danno al nostro Paese armi di nuova generazione», ha dichiarato.
Kiev, terza e lunga telefonata fra Zelensky e Macron
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avuto, per la terza volta, una lunga conversazione telefonica con il collega francese, Emmanuel Macron, nel giro di un mese. Lo riferisce il suo ufficio, citato da Unian, precisando che la telefonata è durata più di un’ora. Zelensky ha informato Macron in maniera dettagliata della situazione al fronte e delle prospettive del suo sviluppo a maggio-giugno, oltre che sui bisogni prioritari delle forze di difesa ucraine. I due hanno anche discusso dei preparativi per il vertice della Nato a Vilnius, dove dovrebbero essere prese decisioni sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina ed è stata avviata la procedura per invitare l’Ucraina. Altro tema sul tavolo è stata la cooperazione fra Kiev e gli altri partner internazionali per consolidare il loro sostegno alla «formula di pace» ucraina.
Mosca conferma «destituzione macellaio Mariupol»
Il colonnello Alexei Kuzmenkov è stato nominato vice ministro della Difesa responsabile della logistica al posto del generale Mikhail Mizintsev, rimosso dopo soli sette mesi d’incarico. Lo ha annunciato un comunicato del ministero della Difesa di Mosca, ripreso dalle agenzie stampa russe. Viene così confermata la notizia della destituzione di Mizintsev, che era stata anticipata pochi giorni fa da un giornalista vicino al Cremlino. Noto come il «macellaio di Mariupol» per il suo ruolo nell’assedio della città ucraina, il 24 settembre Mizintsev era stato nominato vice ministro della Difesa, nel cruciale settore della logistica. Diplomato alla scuola militare russa di logistica, il suo successore Kuzmenkov ha ricoperto vari incarichi nel supporto logistico delle forze armate e dal 2019 è vice direttore della Guardia Nazionale.
Biden: «Lavoro come un dannato per far liberare Gershkovich»
Alla cena annuale dei corrispondenti della Casa Bianca di ieri sera Joe Biden ha detto che sta lavorando “come un dannato” per far rilasciare i giornalisti Usa detenuti all’estero, ha elogiato il “coraggio assoluto” di Evan Gershkovich, il reporter statunitense detenuto in Russia con l’accusa di spionaggio, e ha rinnovato l’appello a Mosca per la sua immediata liberazione. Lo riferiscono i media americani. Il presidente degli Stati Uniti ha detto che il giornalista del Wall Street Journal, che è il primo corrispondente dai tempi della guerra fredda a essere detenuto in Russia con l’accusa di spionaggio, ha cercato di “fare luce sull’oscurità” del Paese e ha affermato che gli sforzi americani per riportarlo a casa non cesseranno. Biden si è rivolto direttamente ai genitori di Gershkovich, che erano presenti in sala e hanno ricevuto la standing ovation degli oltre 2.000 partecipanti all’evento, alcuni di loro indossavano una t-shirt con la scritta ’Free Evan’. Presente anche Brittney Griner, detenuta nei mesi scorsi in Russia con l’accusa di spaccio di droga e rilasciata in uno scambio di prigionieri con Mosca. Alla cena ha preso parte Debra Tice, il cui figlio Austin è scomparso nel 2012 mentre si trovava a un check point in Siria mentre lavorava per il Washington Post e la Cbs.
Zelensky: «Ho una pistola, mi sarei difeso da assalto russo»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky porta una pistola e ha spiegato che l’avrebbe usata per difendersi se i russi avessero attaccato il suo quartier generale nei primi giorni dell’invasione. “So sparare. Potete immaginare il titolo ’Il presidente ucraino catturato dai russi”? Sarebbe un disonore”, ha detto Zelensky in una intervista alla rete televisiva 1+1, rilanciata dal Guardian. Kiev ha riferito in passato che i russi avevano previsto di catturare il presidente ucraino all’inizio dell’invasione, ma che il complotto era stato sventato prima di una possibile irruzione nella sede del governo a via Bankova. “Nessuno sarebbe stato preso prigioniero perché avevamo preparato seriamente la difesa di via Bankova”, ha detto Zelensky, spiegando che assieme alla sua cerchia ristretta avrebbe combattuto fino alla morte. Alla domanda se porta una pistola e fa pratica nel suo uso, ha risposto di sì. Ha però sottolineato che non la userebbe certo per suicidarsi, “ma sicuramente per rispondere al fuoco”.
Incendio in fabbrica russa armamenti
Un incendio si è sviluppato ieri sera in una fabbrica di armamenti nella città russa di Perm. Immagini di alte colonne di fumo nero sono state condivise sui social locali. L’incendio nello fabbrica della società Motovilikha è stato confermato dal ministero russo per le emergenze, riferisce Ukrainska Pravda. A quanto scrive il quotidiano russo Kommersant, la Motovilikha, società soggetta a sanzioni europee, è l’unico produttore russo di sistemi lancia missili multipli. Secondo le autorità, l’incendio si è sviluppato in una centralina di trasmissione.
Mosca, 4 i civili uccisi a Bryansk in un attacco ucraino
E’ salito a quattro il numero delle vittime nella regione russa di Bryansk per un bombardamento sul villaggio di Suzemka da parte delle forze armate ucraine, ha reso noto il governatore regionale Alexander Bogomaz. L’attacco missilistico ucraino ha preso di mira il villaggio di Suzemka, situato a circa 10 chilometri dal confine russo-ucraino, ha dichiarato Bogomaz. “Quattro civili sono stati uccisi”, ha dichiarato, dopo che le prime informazioni parlavano di due morti.
Kiev vieta di usare le lettere Z e V sulle targhe delle auto
Il centro servizi del ministero degli interni ucraino ha reso nota la normativa che vieta di usare le lettere Z e V sulle targhe delle automobili. Lo rendono noto i media ucraini. Le due lettere rappresentano il simbolo della guerra per le forze russe e compaiono anche sui mezzi militari della Federazione. Il divieto si applica anche ai simboli dei regimi comunista e nazionalsocialista Le targhe ucraine non possono avere gli emblemi degli organi statali della Federazione Russa e delle sue forze armate. La polizia ha spiegato che sono vietate anche le targhe personalizzate.
Raid su Sebastopoli preparatorio per controffensiva
L’incendio al deposito di petrolio di Sebastopoli, in Crimea, è un lavoro preparatorio prima della controffensiva dell’esercito ucraino, ha detto in tv la portavoce delle forze di difesa Sud di Kiev Natalya Gumenyuk. E ha osservato che minare la logistica del nemico è uno degli elementi di preparazione per le operazioni delle forze di difesa ucraine: “Questo lavoro è preparatorio a quell’ampia offensiva su vasta scala che tutti si aspettano”, ha dichiarato.
Rabbia di Kiev per Merkel che difende la sua politica su Mosca
Kiev attacca Angela Merkel, commentando un’intervista in cui l’ex cancelliera tedesca difende nuovamente la sua politica sulla Russia nonostante la guerra in ucraina. “L’ex cancelliera Merkel, che ha reso l’Europa totalmente dipendente dall’energia russa, si giustifica: ’Ho fatto di tutto per evitare che la Russia iniziasse una guerra, ed è per questo che ho ottenuto’... il gas russo a basso costo. Fantastico. Dopo tutto, la guerra non è iniziata, giusto?”, ha scritto con rabbia su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. “Dopo 430 giorni di guerra brutale, potete davvero disprezzare così profondamente la libertà, ignorare così palesemente i massacri russi e odiare così apertamente il diritto all’autodifesa dell’Ucraina? Se non potete correggere gli errori del passato, smettete di trovare scuse e di incoraggiare l’aggressore”, ha aggiunto Podolyak.
Zelensky, avrei combattuto fino alla morte se mia sede assaltata
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha detto in un’intervista che porta una pistola e che avrebbe combattuto fino alla morte insieme alla sua cerchia ristretta se i russi avessero preso d’assalto il suo quartier generale di Kiev all’inizio della guerra. Lo riporta il Guardian. Nei primi giorni dopo l’invasione del 24 febbraio 2022, i funzionari ucraini hanno affermato che le unità dell’intelligence russa hanno tentato di irrompere a Kiev, ma sono state sconfitte e non sono riuscite a raggiungere Bankova Street nel centro della città, sede degli uffici presidenziali. “So sparare. Riuscite a immaginare” un titolo come ’Il presidente dell’Ucraina è stato catturato dai russi?’ “Questa è una vergogna. Credo che sarebbe una vergogna”, ha detto al canale televisivo ucraino 1+1.
Isw, Prigozhin vuole ingaggiare ’macellaio Mariupol’ nella Wagner
Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha offerto la posizione di primo vice comandante del suo gruppo di mercenari al generale russo Mikhail Mizintsev, tristemente noto come il “macellaio di Mariupol”. Lo scrive il think tank americano Institute for the Study o f war, aggiungendo tuttavia che l’offerta, fatta da Prigozhin in una intervista, potrebbe anche essere sorta di presa in giro per umiliare Mizintsev. Lo scorso 27 aprile, un giornalista vicino al Cremlino ha dato la notizia della destituzione di Mizintsev dall’incarico di vice ministro della Difesa per la logistica, che aveva assunto in settembre. Delle autorità russe non è giunta però nessuna conferma o smentita. Mizinstev è ritenuto responsabile del bombardamento dell’ospedale materno e il teatro di Mariupol.
Intelligence Gb, soldati russi chiusi in buche nel terreno per punizione
I comandanti russi avrebbero iniziato a “punire le violazioni disciplinari” dei soldati, chiudendoli dentro delle buche scavate nel terreno coperte da una griglia metallica, le cosiddette ’zindan’. Lo riferisce il bollettino giornaliero dell’intelligence militare britannica. “Molti rapporti recenti da parte del personale russo forniscono resoconti di soldati collocati nelle Zindan per reati minori tra cui ubriachezza e tentativo di rescindere i loro contratti”, si legge bollettino diffuso su Twitter. Nei primi mesi di guerra, “molti comandanti russi adottarono un approccio relativamente morbido nell’imporre la disciplina, permettendo a chi si rifiutava di fare il soldato di tornare a casa”. “Ma sin dall’autunno 2022 - nota l’intelligence militare britannica - vi sono state numerose iniziative sempre più draconiane per migliorare la disciplina nelle forze armate, in praticolare da quando il capo di stato maggiore Valery Gerasimov ha assunto il comando dell’operazione a gennaio”.
Papa, «Santa Vergine guarda al martoriato popolo ucraino e al popolo russo»
Il Papa, prima della recita del Regina Coeli in Ungheria, guarda ai popoli in guerra. Pensa all'Ucraina e al martoriato popolo, chiede ai responsabili delle Nazioni di costruire la pace. ”Ci rivolgiamo ora alla Madonna. A lei, Magna Domina Hungarorum, che invocate come Regina e Patrona, affido tutti gli ungheresi. E da questa grande città e da questo nobile Paese vorrei riporre nel suo cuore la fede e il futuro dell'intero Continente europeo, a cui ho pensato in questi giorni, e in modo particolare la causa della pace. Santa Vergine, guarda ai popoli che più soffrono. Guarda soprattutto al vicino martoriato popolo ucraino e al popolo russo, a te consacrati”, dice Bergoglio. “Tu sei la Regina della pace, infondi nei cuori degli uomini e dei responsabili delle Nazioni il desiderio di costruire la pace, di dare alle giovani generazioni un futuro di speranza, non di guerra; un avvenire pieno di culle, non di tombe; un mondo di fratelli, non di muri”, l'accorato appello del Papa.
Attacco russo nella notte con artiglieria a Nikopol, colpite case
In Ucraina le truppe russe hanno colpito la città di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, a est del Paese con l’artiglieria. Le case sono state danneggiate. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Serhii Lysak su Telegram, come riferisce Ukrinform.L’attacco è avvenuto nella notte.” La scorsa notte Nikopol è stata colpita dall’artiglieria nemica. Le persone sono rimaste illese. Ma sette case unifamiliari sono state danneggiate, così come sette edifici domestici, un minibus e un veicolo leggero”, ha scritto Lysak.
Kiev, nella notte bombardate dai russi due città del Donetsk
Bombardate la notte scorsa le città di Kramatorsk e Konstantinovka, nella regione di Donetsk, dove sono state colpite abitazioni private, infrastrutture e una zona industriale. Lo riferisce il governatore regionale Pavel Kirilenko, citato dai media ucraini
Russia, due cittadini russi uccisi al confine occidentale
Le autorità russe affermano che due persone sono state uccise nella regione di Bryansk dai bombardamenti dall’Ucraina. Le forze ucraine hanno distrutto un edificio residenziale e danneggiato altre due case nel villaggio russo di Suzemka, ha scritto durante la notte il governatore della regione di Bryansk, Alexander Bogomaz, sul suo canale Telegram.
Sale a 477 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina
E’ aumentato a 477 il numero di bambini che hanno perso la vita nei bombardamenti russi in Ucraina, rende noto la Procura generale di Kiev, come riporta Ukrinform. I minorenni feriti sono 955. “A oggi, più di 1.432 bambini sono stati colpiti in Ucraina a causa dell’aggressione ella Russia. Secondo le informazioni ufficiali, 477 bambini sono stati uccisi e più di 955 sono stati feriti”, si legge nel report della Procura, che sottolinea come i dati non siano completi. Il 28 aprile 6 bambini sono morti in un edificio colpito da un missile a Uman e un’altra piccola di due anni è stata uccisa in un attacco a Dnipro.
Vice ministro esteri Kiev, «mediazione Cina ipotesi non irrealistica»
Il viceministro degli esteri ucraino, Andriy Melnyk, ha definito la possibilità che la Cina assuma un ruolo di mediazione nella guerra ucraina come “non irrealistica”. Parlando oggi ai media tedeschi del gruppo Funke, Melnyk ha detto che “i cinesi stanno ovviamente perseguendo i propri interessi. Ma credo che una soluzione giusta e pacifica e la fine delle ostilità siano più in linea con gli interessi di Pechino”. La recente telefonata del presidente ucraino Volodymyr Zelensky con il leader cinese Xi Jinping - la prima dall’inizio della guerra poco più di 14 mesi fa - “è stato un grande passo avanti nel rafforzare le nostre relazioni con la Cina e porre fine all’aggressione russa”, ha detto Melnyk. L’ex ambasciatore ucraino in Germania ha però sottolineato che “per Kiev il ritiro di tutte le truppe russe dai territori occupati è una condizione sine qua non”.
Kiev: Kherson sotto attacco russo, un civile morto e feriti
Un civile è rimasto ucciso e un altro ferito durante i bombardamenti russi di ieri su quartieri residenziali della regione di Kherson, nel Sud dell’Ucraina. “Gli occupanti russi hanno sparato 27 volte sugli insediamenti pacifici della regione di Kherson. Hanno usato artiglieria, missili, mortai, carri armati e droni. Il nemico ha colpito i quartieri residenziali degli insediamenti della regione. Ieri, a causa dell’aggressione russa, una persona è stata uccisa e un’altra è rimasta ferita”, ha dichiarato l’amministrazione militare della regione riportata da Ukrinform. Il vice capo del consiglio regionale di Kherson, Yuriy Sobolevsky, ha reso noto che anche questa notte la città di Kherson è stata colpita dall’esercito russo e che due persone sono rimaste ferite.
Wagner, «ci manca un chilometro e mezzo per prendere Bakhmut»
“I nostri combattenti devono percorrere circa un chilometro e mezzo di area urbana per liberare Bakhmut (in russo Artemovsk) ha dichiarato all’agenzia statale russa Ria Novosti un militare della milizia privata Wagner. “La linea del fronte si sta avvicinando sempre di più (alla periferia occidentale della città). I militari ucraini sono a un chilometro e mezzo”, ha raccontato, aggiungendo che la sua unità è riuscita a prendere d’assalto un blocco con edifici residenziali dietro la ferrovia, che divide la città in due parti. I palazzi si trovano su una collina da cui l’esercito ucraino ha monitorato e corretto il fuoco sui gruppi d’assalto Wagner. Finora, i militanti di Kiev controllano l’edificio dell’istituto medico, situato nel punto occidentale più alto di Bakhmut, ha detto
Kiev, bombardata questa mattina la città di Kupyansk, nell’Est
Questa mattina l’esercito russo ha bombardato la città di Kupyansk, nella regione di Kharkiv, in Ucraina orientale, sono scoppiati incendi ma non ci sono feriti, ha riferito il governatore Oleg Syniehubov citato da Ukrinform. “Oggi, alle 6,45, gli occupanti russi hanno colpito con missili il centro di Kupyansk. Sono scoppiati degli incendi dopo le esplosioni. Ci sono danneggiamenti ma nessuna vittima”, ha detto.
«In 14 mesi di guerra Mosca ha perso 3.401 specialisti d’élite»
Bbc Russia insieme con MediaZone (media indipendente accusato da Mosca di essere un ’agente straniero’) ha verificato da fonti aperte i nomi di 21.700 militari russi uccisi nella guerra in Ucraina. Le forze del Cremlino hanno perso almeno 3.401 specialisti d’élite nei 14 mesi dell’invasione: combattenti delle forze speciali e della Rosgvardia, paracadutisti, marines e piloti militari il cui addestramento aveva richiesto anni e milioni di dollari. “Riteniamo che il nostro elenco possa contenere almeno la metà dei nomi dei morti che sono effettivamente sepolti in Russia. Siamo giunti a questa conclusione esaminando la situazione nei cimiteri di oltre 65 località russe negli ultimi 14 mesi. Di conseguenza, secondo la stima più prudente, la Russia potrebbe aver perso 43.400 militari nell’invasione dell’Ucraina”, scrive Bbc Russia, aggiungendo che “il totale delle perdite irrecuperabili della Russia (cioè il numero di coloro che sono rimasti invalidi a causa di ferite o morte o sono dispersi in azione) potrebbe essere di almeno 195.000 persone”. Nelle ultime due settimane sono stati trovati i nomi di 1.249 morti (di cui almeno 54 appartenenti a unità d’élite). “Si tratta di un numero significativamente superiore alla media del 2022. Nei primi 12 mesi di guerra, le fonti russe hanno riportato circa 250-300 morti a settimana”. Un terzo delle vittime è costituito da coloro che non facevano parte dell’esercito prima dell’invasione: volontari, mobilitatori, prigionieri e militari appena reclutati. Secondo i dati pubblici disponibili, i prigionieri che combattono nella regione di Bakhmut continuano a essere le vittime più numerose negli ultimi mesi, e ci sono anche molti morti tra le unità di mobilitazione.
Kiev, nella notte attacco russo a edifici residenziali nell’Est
Nella notte le truppe russe hanno colpito con l’artiglieria la città di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, in Ucraina orientale, dove ci sono stati danneggiamenti a case e edifici residenziali e alle linee di trasmissione elettrica. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale Sergi Lysak citato da Ukrinform. “Nella notte Nikopol è stata colpita dall’artiglieria nemica. La gente è rimasta illesa. Tuttavia, sono state danneggiate sette case unifamiliari, sette condomini ed è stata colpita una linea di trasmissione elettrica”, ha riferito Lysak.
Cuba, gli Usa alimentano l’escalation del conflitto
La leadership degli Stati Uniti è responsabile di alimentare il conflitto in Ucraina e sta cercando attraverso la pressione dei media di incolpare la Russia per la crisi, ha detto il presidente del parlamento cubano Esteban Lazo citato dall’agenzia di stampa russa Tass. “Ribadiamo a nome del parlamento cubano la più vigorosa condanna delle sanzioni unilaterali imposte alla Russia. Ci opponiamo alla politica di isolamento della Russia attraverso una potente campagna mediatica volta a incitare all’odio contro la Russia, che cercano di incolpare per l’escalation del conflitto. Siamo ben consapevoli di come opera il governo degli Stati Uniti, il vero colpevole di questo problema”, ha detto il leader dell’Assemblea nazionale del potere popolare in un incontro all’Avana con il presidente della Duma di Stato (la camera bassa russa) Vyacheslav Volodin. Lazo ha sottolineato che Cuba condanna anche la politica di espansione della Nato e l’avvicinamento dell’Alleanza atlantica ai confini della Russia.
Mosca, due morti nella regione russa di Bryansk
Due persone sono state uccise nella regione russa di Bryansk a seguito di un bombardamento sul villaggio di Suzemka da parte delle forze armate ucraine, afferma il governatore Alexander Bogomaz citato dall’agenzia di stampa ufficiale Tass. Sul suo profilo Telegram, Bogomaz ha spiegato che un edificio residenziale è stato completamente distrutto e altre due case pesantemente danneggiate. Si registra anche un ferito. Situato nell’estremo ovest della Russia, l’oblast di Bryansk confina a sud con le regioni ucraine di Sumy e di Chernihiv.
Zelensky: controffensiva anche senza F-16
Due morti e un ferito nella regione russa di Bryansk per un bombardamento ucraino, secondo il governo locale. Ieri era stata colpita Sebastopoli. Sei bambini tra le 23 vittime dell’attacco russo a Uman, afferma Zelensky assicurando che Kiev inizierà la sua controffensiva “anche prima di avere gli F16” dai partner occidentali. Verrà lanciata entro il 15 maggio, secondo la Wagner. Rischia di scatenare un incidente diplomatico l’attesa partecipazione di Pupo come giurato al ’Sanremo russo’