Ucraina, ultime notizie. Allarme droni a Mosca. Cremlino: la Nato una macchina da guerra ai nostri confini
I punti chiave
- Riaperto l’aeroporto di Vnukovo a Mosca dopo allarme drone
- Chiuso spazio aereo sullo scalo di Mosca, «sospetto drone»
- Cremlino, la Nato una macchina da guerra ai nostri confini
- Macron: «Linguaggio dell’ambasciatore cinese inadeguato»
- Ambasciata Cina in Francia: «Da Lu solo giudizi personali»
- Fonti, Kuleba furioso con l’Ue per i ritardi sulle armi
- Kiev, respinti 60 attacchi russi nel Donetsk
- Ucraina: nuovo attacco russo contro Nikopol
- Russia, respinto attacco con drone su Sebastianopoli in Crimea
Riaperto l’aeroporto di Vnukovo a Mosca dopo allarme drone
Lo spazio aereo sull’aeroporto moscovita di Vnukovo, uno dei tre della capitale russa, è stato riaperto e lo scalo ha ripreso a funzionare normalmente dopo che era stata temporaneamente chiuso per la sospetta presenza di un drone nell’area. Lo ha detto il servizio stampa dello scalo all’agenzia statale russa Ria Novosti.
Lavrov, «non vediamo progressi su parte russa accordo del grano»
La Russia non vede progressi sull’attuazione della parte dell’accordo del grano che riguarda i prodotti russi. Lo ha riferito il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov dopo l’incontro all’Onu con il segretario generale Guterres, come riporta la Tass. “Il segretario generale dell’Onu ha parlato degli sforzi che sta facendo per portare avanti il più possibile la parte russa dell’accordo. Finora - ha detto Lavrov - i progressi, francamente, non sono molto evidenti. Ci ha comunicato i suoi pensieri in una lettera che delinea le idee su come procedere. Naturalmente, la lettera deve essere studiata. Finora, come ho già detto, e l’ho detto onestamente ad Antonio Guterres, non vediamo il desiderio dei paesi occidentali di realizzare veramente ciò che è necessario per la riuscita dell’iniziativa del Segretario Generale su un approccio a pacchetto per l’esportazione di prodotti agricoli dall’Ucraina e dalla Federazione Russa”, ha concluso Lavrov.
Chiuso spazio aereo sullo scalo di Mosca, «sospetto drone»
Lo spazio aereo sopra l’aeroporto Vnukovo di Mosca è stato chiuso a causa di un potenziale drone. Lo hanno riferito alla Tass i servizi di emergenza. “Le forze dell’ordine hanno ricevuto la segnalazione che un veicolo aereo senza equipaggio sconosciuto è stato avvistato nei cieli sopra l’aeroporto Vnukovo. Lo spazio aereo è stato chiuso per motivi di sicurezza”, è stato comunicato.
Borrell: dati 1.000 missili a Kiev, servono più munizioni
“Sono certo che nei prossimi giorni gli Stati membri arriveranno ad un accordo sul secondo pilastro del piano munizioni all’Ucraina, ma non aspettiamo certo la definizione dell’ultimo comma per cominciare il lavoro”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell al termine del consiglio affari esteri, esprimendo “delusione” per la velocità con cui sino adesso sono state consegnate le munizioni all’Ucraina. “Sino adesso oltre 1000 missili sono stati dati all’Ucraina, le munizioni continuano a crescere e cresceranno nei prossimi giorni, spero che tutti i Paesi membri comprendano l’urgenza”.
Lavrov: vicini a linea pericolosa più che in Guerra Fredda
“Ancora una volta, come durante la Guerra Fredda, siamo giunti a una linea pericolosa, e forse ancora più pericolosa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov presiedendo la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. “La situazione è esacerbata dalla perdita di fiducia nel multilateralismo. L’aggressione finanziaria ed economica occidentale distrugge i benefici della globalizzazione - ha detto - Gli Usa e i suoi alleati abbandonano la diplomazia e premono per la soluzione delle controversie sul campo di battaglia”.
Il Papa il 27 aprile riceve il primo ministro dell’Ucraina
Giovedì 27 aprile, proprio alla vigilia del suo viaggio apostolico in Ungheria, papa Francesco riceverà in udienza in Vaticano il primo ministro dell’Ucraina Denys Shmyhal. L’appuntamento a Palazzo apostolico è alle 9.00. Il premier ucraino sarà a Roma mercoledì 26 aprile per partecipare, presso il Palazzo dei Congressi, alla Conferenza Bilaterale sulla Ricostruzione dell’Ucraina e pronunciarne le conclusioni insieme alla presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni.
Ue: in un anno tagliata la dipendenza energetica da Mosca
“E’ stato l’anno di una grave crisi energetica innescata dalla guerra di Russia, ma insieme siamo riusciti a sbarazzarci della nostra dipendenza dai combustibili fossili russi e ci siamo diversificati dalla Russia rivolgendoci a partner affidabili”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa al termine del summit del Mare del Nord a Ostenda. “I cittadini dell’Ue hanno ridotto i consumi di energia del 20%, ma la cosa più importante è che abbiamo investito massicciamente nelle energie rinnovabili”, ha evidenziato.
Cremlino, la Nato una macchina da guerra ai nostri confini
La Nato è “una macchina da guerra che si avvicina ai confini della Russia”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Ma i progetti occidentali di disfarsi della Russia non porteranno a nulla, ha aggiunto il portavoce.
Macron: «Linguaggio dell’ambasciatore cinese inadeguato»
“Esprimo piena solidarietà ai Paesi che sono stati attaccati nella rilettura della loro storia e ai nostri alleati europei. Conosciamo la storia e ci atteniamo alle frontiere internazionalmente riconosciute e mi guardo bene dall’indebolire questa posizione. Non penso che appartenga alla posizione di un diplomatico usare quel tipo di linguaggio”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron a margine del summit dei Paesi del Mare del Nord a Ostenda, soffermandosi sulle parole usate dall’ambasciatore cinese in Francia sull’indipendenza delle repubbliche ex sovietiche.
Lavrov: Usa minano il multilateralismo in Indo-Pacifico
«Gli Stati Uniti intraprendono la strada della distruzione della globalizzazione». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov presiedendo la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. Gli Usa stanno cercando di minare il multilateralismo nella regione dell’Asia-Pacifico, ha continuato, sottolineando che «imponendo il loro ordine del mondo vanno contro la Carta delle Nazioni Unite».
Guterres a Lavrov: «L’invasione russa viola la Carta Onu»
«L’invasione russa dell’Ucraina, in violazione della Carta Onu e del diritto internazionale, sta causando enormi sofferenze e devastazioni al Paese e al popolo». Lo ha detto il segretario generale Antonio Guterres al Consiglio di sicurezza presieduto dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. «Il sistema multilaterale - ha aggiunto - è sottoposto alla tensione maggiore dalla creazione dell’Onu. Le tensioni tra le maggiori potenze sono ai massimi storici, e così sono i rischi di conflitto. Queste sfide globali possono essere risolte solo con il rispetto del diritto internazionale».
Russia: media, drone caduto vicino a Mosca è di fabbricazione ucraina
«I media russi hanno identificato il drone caduto vicino a Mosca come un UJ-22 Airborne di fabbricazione ucraina. Hanno detto che è stato trovato domenica da un residente locale. Le prime ricostruzioni sostengono che il drone si sia schiantato dopo aver esaurito il carburante o dopo aver urtato un albero. Hanno detto che trasportava 17 chilogrammi di esplosivo. L’UJ-22 è un piccolo drone da ricognizione che può trasportare circa 20 chilogrammi di esplosivo e ha un raggio di volo autonomo fino a 800 chilometri
Kiev: vicini a uno scambio totale di prigionieri con Mosca
L’Ucraina si avvicina allo scambio totale dei prigionieri con la Russia: lo ha detto il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, in un’intervista a Rbc-Ucraina. «Il nostro Paese si sta avvicinando ad uno scambio “tutti per tutti” con la Russia, ed è reale. Sì, in linea di principio ci stiamo avvicinando a questo. Guardiamo di nuovo i numeri. Ad oggi, sono già stati scambiati più di 2.200 prigionieri. Si tratta di un caso senza precedenti nella storia: nessuno ha mai fatto una cosa del genere. Tutti gli scambi avvengono dopo la fine delle ostilità e non durante», ha chiarito.
Sindaco Kramatorsk all’Ansa: «Avremo il nostro 25 aprile»
«Sono convinto che alla fine di questa guerra anche l’Ucraina avrà una nuova festa» come il 25 aprile in Italia. «Abbiamo già la nostra giornata dell’indipendenza del 24 agosto ma spero che avremo un’altra festa, il giorno della vittoria sui “rashisti” (parola che unisce Russia e fascisti)». Lo ha dichiarato il sindaco di Kramatorsk, Oleksandr Honcharenko, in un’intervista all’Ansa. «Vorrei inoltre ringraziare il popolo italiano per il suo sostegno, come parte dell’Ue e singolarmente. Senza armi occidentali sarebbe impossibile per noi vincere sui russi in questa guerra», ha aggiunto.
Kiev,: «A Bakhmut stiamo anche contrattaccando»
pA Bakhmut, nel Donetsk, l’esercito ucraino sta conducendo operazioni di difesa e lanciando contrattacchi, ha dichiarato il comandante delle forze di terra di Kiev Oleksandr Syrskyi, come riporta Ukrinform citando il military media center. «I nostri combattenti non solo stanno conducendo azioni difensive a Bakhmut, ma anche contrattacchi attivi. Questo ci dà l’opportunità di trattenere l’offensiva russa per diversi mesi e di non allargare il fronte, distruggere le unità migliori del nemico e guadagnare tempo», ha detto il generale, aggiungendo che «la situazione è sotto controllo».
Ambasciata Cina in Francia: «Da Lu solo giudizi personali»
I giudizi dell’ambasciatore cinese in Francia, Lu Shaye, che venerdì in tv ha messo in dubbio la sovranità dei Paesi ex sovietici, «non erano una dichiarazione politica, ma un’espressione di opinioni personali in un dibattito televisivo». Pertanto, si legge in una nota della rappresentanza diplomatica, «non dovrebbero essere sovrainterpretate e la posizione della Cina sulle questioni rilevanti non è cambiata». Sulla sovranità territoriale, «la posizione della parte cinese è coerente e chiara» e rispetta «la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi e sostiene gli scopi e i principi della Carta dell’Onu».
Fonti, Kuleba furioso con l’Ue per i ritardi sulle armi
«Kuleba ha usato parole molto forti nel corso del suo intervento al Consiglio Esteri Ue, era furioso». È quanto rivela una fonte bene informata a proposito della reazione del ministro degli Esteri ucraino ai ritardi sulla decisione di approvare il secondo pilastro del piano Ue sulle munizioni a causa della posizione francese. Stando alla fonte, Kuleba si è anche lamentato anche per «la bassa quantità di munizioni» ricevute sinora attraverso il primo pilastro del piano nonché per la mancanza di missili a lungo raggio, definiti cruciali per poter procedere con la controffensiva.
Prigozhin, controffensiva Kiev comincerà dopo caduta di Bakhmut
Il giorno in cui le forze russe avranno preso il controllo dell’intera città di Bakhmut, «quel giorno comincerà la controffensiva Ucraina». Se n’è detto convinto Yevgeny Prigozhin, capo della compagnia militare privata Wagner, in un commento in merito alla situazione sul campo postato sul suo canale Telegram. «Per quanto riguarda la carneficina di Bakhmut - scrive Prigozhin - il nostro compito è macellare l’esercito ucraino, non dare loro l’opportunità di riunirsi per una controffensiva. In questo senso stiamo ottenendo un successo e ai miei uomini do un voto a cinque stelle. Mentre a me stesso darei un tre meno, perché era necessario macellarli di più in modo che non rimanesse in vita un solo soldato ucraino. Ma non appena avremo finito di occuparci di Bakhmut, non appena cacceremo l’ultimo soldato dalla città o lo annienteremo nella città, quel giorno inizierà la controffensiva ucraina». Secondo il capo della Wagner, infatti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha bisogno della «più grande vittoria». Quanto ai motivi per i quali la controffensiva ucraina non è ancora cominciata, Prigozhin cita il fango creato dal disgelo e dalla pioggia e la volontà di Zelensky di concentrarsi sulla resistenza a Bakhmut almeno fino al 9 maggio per “rovinare la festa” ai russi nell’anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale. Prigozhin conclude con un omaggio allo stesso Zelensky, affermando che, «non importa quanto venga criticato», sta operando «in un modo altamente professionale».
Dombrovskis, inaccettabili dichiarazioni dell’ambasciatore Cina
Le dichiarazioni dell’ambasciatore cinese a Parigi Lu Shaye che venerdì ha messo in dubbio la sovranità dei Paesi ex sovietici, Ucraina inclusa, “sono inaccettabili. Nell’incontro di oggi con il ministro del Commercio della Cina Wang Wentao solleverò il tema per avere un chiarimento”. Lo ha detto il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis a un evento organizzato dal Bruegel a Bruxelles.
Kiev, 187.080 militari russi uccisi da inizio guerra
La Russia ha perso nell'ultimo giorno 660 uomini, facendo salire a 187.080 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 187.080 uomini, 3.683 carri armati, 7.139 mezzi corazzati, 2.849 sistemi d’artiglieria, 539 lanciarazzi multipli, 289 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 308 aerei, 294 elicotteri, 5.753 autoveicoli, 18 unità navali e 2.413 droni.
Caduto alle porte di Mosca un drone pieno di esplosivo
Un drone imbottito di esplosivo è stato trovato in una foresta vicino a Mosca, non lontano da una cooperativa di giardinaggio a est della capitale: lo ha detto alla Tass un funzionario delle forze dell’ordine. «Un drone caduto e imbottito di esplosivo è stato scoperto vicino alla cooperativa di giardinaggio Zarya, nella località urbana di Bogorodskoye», ha affermato il funzionario. Il drone, che si era spezzato in due, è stato trovato domenica ed «è stato portato via per una verifica che stabilirà chi l’ha lanciato e dove si dirigeva», ha aggiunto il funzionario.
Bombe russe su regione Kherson, 2 morti
Due persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, a causa dei bombardamenti russi di ieri: lo riporta Ukrinform citando i dati forniti dall’amministrazione regionale. Una delle vittime, un uomo di 80 anni, è stata segnalata nell’omonima città, che è stata bombardata tre volte. Nel complesso, le forze russe hanno effettuato 83 bombardamenti nella regione, sparando 412 proiettili tra artiglieria pesante, droni e aviazione. In particolare, il fuoco di artiglieria ha colpito anche il villaggio di Kizomys nella comunità di Belozersk: sono stati presi di mira una scuola, un veicolo delle forze dell’ordine e circa 25 edifici residenziali. Un uomo di 85 anni e una donna di 57 sono rimasti feriti. E’ stato bombardato con l’artiglieria anche un cimitero nel villaggio di Havrylivka della comunità Novoaleksandrivska nel distretto di Beryslav.
Kiev, scontro a fuoco tra forze russe e miliziani Wagner
Uno scontro a fuoco si è registrato tra le forze armate russe e i miliziani del gruppo Wagner in Ucraina. Lo sostiene lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino, spiegando che una rissa tra i due gruppi si è trasformata in una sparatoria. I fatti sono avvenuti a Stanytsia Luhanska, nell’oblast di Luhansk, e hanno causato vittime da entrambe le parti. ’’Stanno cercando di scaricare l’una sull’altra la responsabilità dei propri errori di calcolo tattici e delle proprie perdite”, si legge nel rapporto delle forze armate di Kiev. L’oblast di Luhansk è stata occupata dalla Russia all’inizio di luglio 2022
Borrell, sul piano munizioni a Kiev restano ancora disaccordi
«Sul secondo pilastro del piano munizioni per l’Ucraina ci sono ancora disaccordi, ma tutti capiscono che siamo in una situazione complicata e spero che entro pochi giorni si arrivi a un’intesa». Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al consiglio Affari esteri.
Isw, forze russe mal preparate per la controffensiva ucraina
L’ossessione di Mosca per le operazioni offensive tattiche ha lasciato le forze russe mal preparate per la prevista controffensiva ucraina: lo riporta l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano, come riporta Rbc-Ucraina. Le truppe russe continuano a favorire piccoli attacchi frontali per ottenere successi tattici in aree limitate del fronte, scrivono gli esperti del centro studi statunitense spiegando che questi attacchi su piccola scala non richiedono un grande coinvolgimento da parte del centro di comando. Le forze armate ucraine determineranno i tempi e i luoghi in cui si svolgeranno i combattimenti e probabilmente eserciteranno pressioni su aree molto più ampie rispetto ai settori di attacco su cui si concentrano solitamente i comandanti russi, prosegue il rapporto. Quindi, i russi dovranno probabilmente fare affidamento su tutte le loro unità al fronte piuttosto che su un gruppo selezionato. Tuttavia, la maggior parte delle unità russe in importanti settori del fronte sono presidiate da militari mobilitati che non hanno esperienza nelle operazioni di difesa o nell’evitare un’offensiva meccanizzata multi-brigata. Inoltre, è improbabile che siano emotivamente preparati a rispondere a un simile attacco.
Mosca accelera la «russificazione» con i passaporti
La Russia usa i passaporti come strumento di «russificazione» delle aree occupate, come ha fatto a Donetsk e Lugansk prima dell’invasione del febbraio 2022: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Le autorità delle aree occupate dell’Ucraina stanno quasi certamente costringendo la popolazione ad accettare i passaporti russi, commenta il rapporto pubblicato su Twitter. Gli esperti di Londra sottolineano che i residenti di Kherson sono stati avvertiti: se non accetteranno un passaporto russo entro il primo giugno prossimo, saranno «deportati» e le loro proprietà saranno confiscate. Mosca, conclude il rapporto, «sta probabilmente accelerando l’integrazione delle aree occupate dell’Ucraina nella burocrazia della Federazione per contribuire a dipingere l’invasione come un successo, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del 2024».
Kiev, respinti 60 attacchi russi nel Donetsk
Continuano le manovre offensive delle truppe russe nelle direzioni di Bakhmut, Avdiivka e Maryinka - nella regione di Donetsk (est) - dove ieri sono stati respinti quasi 60 attacchi: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell’Esercito ucraino nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento del conflitto, come riporta Ukrinform. “Nelle ultime 24 ore, l’aeronautica ucraina ha effettuato 14 attacchi contro i cluster nemici. Inoltre, sono stati abbattuti due droni di tipo Merlin, un drone Orlan-10 e otto droni kamikaze di tipo Lancet”, si legge nel rapporto. Da parte sua, Mosca ha lanciato ieri un attacco missilistico e 46 raid aerei, sparando anche 60 raffiche di razzi con sistemi a lancio multiplo Mlrs sulle posizioni delle truppe ucraine e sulle aree popolate. I russi hanno inoltre bombardato le regioni di Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Secondo l’esercito la probabilità che la Russia lanci altri attacchi missilistici e aerei sull’intero territorio ucraino rimane alta.
Ucraina: nuovo attacco russo contro Nikopol
Le forze russe hanno attaccato di nuovo, nella notte, la città di Nikopol, nella regione di Dnepropetrovsk (sud-est), senza provocare feriti o vittime: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergey Lysak, come riporta Ukrinform. “Stanotte, il nemico ha colpito Nikopol. Hanno colpito la città con artiglieria pesante. Nessuna persona è stata ferita dai bombardamenti”, ha scritto Lysak. Ieri pomeriggio le truppe russe avevano attaccato con i droni la città di Nikopol ferendo tre persone.
Russia, respinto attacco con drone su Sebastianopoli in Crimea
Le forze armate russe sostengono di aver respinto un attacco condotto con un drone contro la città portuale di Sebastianopoli, in Crimea. Lo ha scritto su Telegram il governatore filo russo Mikhail Razvozhaev. «Secondo le ultime informazioni un drone di superficie è stato distrutto. Il secondo è esploso da solo», ha scritto il governatore Razvozhaev. «Ora la città è tranquilla ma tutte le forze e i servizi restano in allerta», ha segnalato.