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Ucraina ultime notizie. L’annuncio di Mosca: «Abbiamo preso Bakhmut». Zelensky: «A oggi la città non è occupata»

Il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver completamente conquistato Bakhmut. «Come risultato delle azioni offensive dei distaccamenti d’assalto Wagner, con il supporto dell’artiglieria e dell’aviazione del Gruppo di forze meridionale, la liberazione della città di Artemovsk è stata completata», si legge nella nota diffusa dalla Difesa russa, che usa il nome dato alla città nel 1924 dai sovietici. Zelensky, dal Giappone, conferma indirettamente: «Per oggi - ha detto Zelensky - Bakhmut è solo nei nostri cuori» 

Ucraina, Macron: "È guerra di difesa nostri principi e diritto"
  • Mosca incrimina giudici della Cpi, anche l’italiano Aitala

    Il Comitato investigativo russo ha annunciato di aver incriminato in contumacia il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aja Karim Khan e il giudice italiano della stessa Corte Salvatore Aitala. Lo riferisce la Tass. Aitala era tra i giudici che hanno emesso il mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin per crimini di guerra. Il Comitato aveva aperto un’indagine sul procuratore e altri tre giudici, ma «finora, le indagini hanno raccolto abbastanza prove per incriminare Karim Khan e Salvatore Aitala». Entrambi sono nella lista dei ricercati.

  • Trump: con la svolta di Biden sugli F16 più vicina la terza guerra mondiale

    «Biden continua ad avvicinare il mondo sempre di più alla guerra nucleare. Io sono l’unico candidato che può impedire la terza guerra mondiale. Porrò fine alle uccisioni e allo spargimento di sangue e porterò la pace in Europa e nel mondo!»: lo scrive Donald Trump sul suo social Truth, postando un articolo del New York Times sulla svolta di Joe Biden al G7, dove ha annunciato che anche gli Usa addestreranno i piloti ucraini per gli F-16 consentendo inoltre agli alleati di fornire a Kiev questi jet prodotti negli Stati Uniti.

    Donald Trump (AFP)

  • Zelensky: «Nessuno può ricattare il mondo con l’atomica»

    «Hiroshima. Museo della Pace. Memoriale delle vittime del bombardamento atomico. Questi luoghi sono un importante promemoria della necessità di mantenere la sicurezza nucleare. Nessuno ha il diritto di ricattare il mondo con un disastro da radiazioni»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che al termine del G7, ha visitato oggi insieme al primo ministro giapponese Fumio Kishida il memoriale della Pace di Hiroshima.

  • L’esercito di Kiev non esclude il ritiro da Bakhmut

    L’esercito ucraino non esclude che le forze armate possano ritirarsi da Bakhmut. Lo scrive Rbc-Ucraina citando il portavoce del gruppo orientale delle Forze armate ucraine Serhiy Cherevaty.

    «Il ritiro dalla città o la sua difesa saranno decisi solo tenendo conto dell’opportunità e preservando le nostre forze e mezzi. Sono possibili varie opzioni, ma questo resta solo alla valutazione del comando, che per più di un anno di guerra ha dimostrato di prendere sempre le decisioni giuste», ha affermato Cherevaty, aggiungendo che l’esercito ucraino ha un modo sicuro per un possibile ritiro da Bakhmut.

  • Zelensky: «Grati agli Usa per decisione sugli F-16»

    «Siamo grati agli Stati Uniti» per la loro decisione sugli F-16. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la conferenza stampa al G7 di Hiroshima, aggiungendo che «abbiamo davvero lavorato a lungo a livello politico con i nostri partner per ottenere il risultato». «Non so dire quanti saranno gli F-16» ha poi aggiunto il leader ucraino in merito alla fornitura dei caccia da parte della coalizione internazionale.

  • Zelensky: «Bakhmut non è occupata dalla Federazione russa»

    «Ad oggi Bakhmut non è occupata dalla Federazione Russa: non ci sono due o tre interpretazioni di queste parole»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rispondendo a una domanda durante il suo intervento alla conferenza stampa conclusiva del G7.

    Zelensky: Di Bakhmut non resta niente, è solo nei nostri cuori
  • Zelensky a Biden: «Con F-16 non attaccheremo la Russia»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dato «una chiara rassicurazione» che gli F-16 «non saranno usati per andare in profondità nel territorio russo». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden, rispondendo in conferenza stampa a una domanda se avesse timori sul fatto che la dotazione di jet militari avanzati all’Ucraina potesse portare a un’escalation della situazione.

  • Biden: «Putin non indebolirà nostra determinazione»

    «Putin non indebolirà la nostra determinazione, come pensava di poter fare». Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, in conferenza stampa al termine del vertice del G7 di Hiroshima. Parole che seguono l’incontro, sempre in Giappone, con il presidente ucraino Volodymyr Zelenky. «Questa mattina ho rassicurato ancora una volta il presidente Zelensky sul fatto che non vacilleremo», ha affermato Biden.

    Il presidente Usa Joe Biden durante la conferenza stampa conclusiva al G7 di Hiroshima (foto REUTERS/Jonathan Ernst)

  • Tajani: se ci sarà decisione su F-16 Parlamento sarà informato

    «Ancora è prematuro, se n’è parlato al G7, noi non abbiamo gli F-16, quindi non possiamo dare velivoli. Se sarà presa qualche decisione in merito ovviamente ne verrà informato il Parlamento».

    Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo a una domanda sull’eventuale addestramento di piloti ucraini, a margine del congresso di Noi Moderati in corso a Roma.

  • Papa: non abituiamoci alle guerre

    «Per favore, non abituiamoci alle guerre, ai conflitti, alle violenze e continuiamo a stare vicini al popolo ucraino». Lo ha detto Papa Francesco, dalla finestra dello studio nel Palazzo apostolico vaticano per recitare il Regina Caeli con i fedeli e i pellegrini riuniti in piazza San Pietro, nel giorno in cui si celebra l’Ascensione di Maria al cielo.

  • Lula lascia il G7 senza incontrare Zelensky

    Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, tornerà in Brasile dal G7, a Hiroshima, senza svolgere un incontro bilaterale con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky: lo rende noto Cnn Brasil. Fonti del Palacio do Planalto (sede della Presidenza brasiliana) non hanno spiegato perché la riunione tra i due leader non abbia avuto luogo, ma hanno precisato che il governo Lula aveva comunque proposto un orario per ricevere Zelensky.

  • Kiev: a Bakhmut i combattimenti continuano

    Le forze russe continuano a condurre operazioni offensive sul fronte di Bakhmut e i combattimenti per la città contesa continuano: lo afferma questa mattina lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino, come riporta Ukrainska Pravda. «Il nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali nel condurre azioni offensive sui fronti di Kupiansk, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Mariinka. Nel complesso, su questi fronti si sono verificati 53 scontri in un giorno; le città di Bakhmut e Marinka rimangono l’epicentro delle ostilità», si legge nel rapporto.

    Successivamente, il portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty, ha affermato a Suspilne che le forze di difesa del Paese continuano a mantenere posizioni nella parte sud-occidentale di Bakhmut combattendo contro i russi.

    «Il presidente ha ragione: la città è stata sostanzialmente distrutta dalla faccia della terra. Il nemico la distrugge quotidianamente con massicci attacchi aerei e di artiglieria, e le nostre unità riferiscono che la situazione è estremamente difficile. I nostri militari detengono fortificazioni e diversi locali nella parte sud-occidentale della città. Sono in corso pesanti combattimenti», ha osservato.

    Secondo Cherevaty, Mosca attribuisce troppa importanza simbolica a Bakhmut. «La Russia attira l’attenzione su questa Bakhmut come se avessero preso il Dnipro. In effetti, non l’hanno presa fino alla fine. La città è distrutta, non porta loro alcun vantaggio militare o politico. Non hanno preso il distretto del centro in 9 mesi, stiamo cercando di pressare sui fianchi, di non dar loro pace e, se possibile, di contrattaccare», ha aggiunto il portavoce.

    Un uomo cammina davanti a un condominio distrutto a Bakhmut (foto di ANATOLII STEPANOV / AFP)

  • Kiev: «Mosca aumenta i missili nel Mar Nero, potrebbe attaccare»

    La Russia ha aumentato il numero di missili nel Mar Nero e potrebbe attaccare. Lo sostiene Natalya Humenyuk, portavoce delle forze sud, citata da Rbc Ukraine. «Ieri sera il nemico ha aumentato la sua presenza nel Mar Nero. C’erano due sottomarini e due navi, cioè 8 missili Kalibr», ha detto Humeniuk aggiungendo che i russi stanno cercando di inasprire le tensioni sullo sfondo del vertice del G7 in Giappone, dove si è recato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e che non esclude che i russi possano lanciare attacchi.

  • Scholz: «La Russia non può contare sulla vittoria»

    I programmi addestramento degli alleati per i piloti ucraini sui caccia F-16 sono un messaggio alla Russia affinché non si aspetti di concludere con successo la sua invasione dell’Ucraina, anche in un conflitto prolungato: così il cancelliere tedesco Olaf Scholz prima di lasciare il vertice del G7 a Hiroshima, come riporta la Reuters sul suo sito.

    «L’addestramento dei piloti è un progetto più lungo», ha detto Scholz. «Gli Stati Uniti non hanno ancora deciso cosa fare alla fine (dell’addestramento). Il progetto ha un messaggio per la Russia: La Russia non può contare di vincere se scommette su una guerra lunga», ha aggiunto.

  • Lula condanna la violazione dell’integrità territoriale

    «Condanniamo la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina»: lo ha detto il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, oggi al G7 di Hiroshima, in un discorso letto alla sessione dei lavori intitolata «Verso un mondo pacifico, stabile e prospero».

    Durante il suo intervento, Lula è tornato a criticare l’attuale composizione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, sostenendo che «i meccanismi multilaterali per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti non funzionano più».

    Su Twitter, il leader brasiliano è poi tornato a parlare di pace, affermano che i combattimenti «aumentano la sofferenza umana, la perdita di vite umane e la distruzione di case». «Ho ripetuto quasi fino allo sfinimento che è necessario parlare di pace. Nessuna soluzione durerà se non si baserà sul dialogo. Dobbiamo lavorare per creare uno spazio», ha concluso Lula.

  • Portavoce: «Zelensky ha negato la caduta di Bakhmut»

    Secondo il portavoce di Volodymyr Zelensky, Serhii Nykyforov, le dichiarazioni del presidente ucraino in merito a Bakhmut volevano indicare che la città non è caduta in mano ai russi. Ecco cosa ha scritto Nykyforov in un messaggio su Facebook: «Quanto alle risposte del Presidente dell’Ucraina alle domande su Bakhmut. Domanda del giornalista: - I russi dicono che hanno preso Bakhmut. Risposta del Presidente: - Penso di no. In questo modo il presidente ha negato la cattura di Bakhmut».

  • Zelensky: grazie a Usa per pacchetto aiuti militari da 375 milioni di dollari

    «In Giappone ho incontrato il presidente degli Stati Uniti Joseph Biden. Un’enorme gratitudine da parte del nostro popolo per la potente assistenza finanziaria all’Ucraina fornita dagli Stati Uniti, che ammonta a 37 miliardi di dollari, nonché per un nuovo pacchetto di assistenza militare del valore di 375 milioni di dollari».

    Così il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, su Telegram. «Abbiamo discusso di un’ulteriore cooperazione per rafforzare le capacità di difesa del nostro stato, nonché dell’attuazione della formula di pace ucraina. Abbiamo anche scambiato opinioni sui progetti per la ricostruzione e il recupero dell’Ucraina», conclude.

  • Mosca: «Abbiamo preso completamente Bakhmut»

    Il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver completamente conquistato Bakhmut. «Come risultato delle azioni offensive dei distaccamenti d’assalto Wagner, con il supporto dell’artiglieria e dell’aviazione del Gruppo di forze meridionale, la liberazione della città di Artemovsk è stata completata», si legge nella nota diffusa dalla Difesa russa, che usa il nome dato alla città nel 1924 dai sovietici.

    Con questa dichiarazione il governo russo conferma il capo di Wagner, Yevgeny Prigozhin, che aveva già rivendicato, in un video diffuso ieri la presa della città. «Abbiamo completamente perso l’intera città«, ha detto Prigozhni che ieri sera aveva ricevuto le congratulazioni di Vladimir Putin.

    Nel video, comunque, Prigozhin, ha colto l’opportunità di attaccare nuovamente la leadership militare russa: «abbiamo combattuto non solo contro le forze ucraine, ma anche contro la burocrazia russa che ci ha messo i bastoni tra le ruote».

  • 007 inglesi: attacchi russi mirano a indebolire le difese aeree di Kiev

    Dall’inizio di questo mese la Russia ha ripreso a lanciare frequenti attacchi missilistici a lungo raggio in profondità in Ucraina: è probabile che questi attacchi mirino soprattutto ad indebolire le difese aeree di Kiev. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

    La Russia ha inoltre iniziato a integrare più frequentemente nelle operazioni droni di sorveglianza non armati, tra cui i SuperCam, relativamente economici e con un raggio d’azione sufficiente per sorvolare gli obiettivi dei suoi missili da crociera, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter.

    È molto probabile che la Russia abbia adottato questa tattica nel tentativo di ottenere una valutazione più tempestiva dei danni sul campo di battaglia e di migliorare il proprio ciclo di puntamento, commentano gli esperti di Londra.

  • Putin si congratula con la Wagner per caduta Bakhmut

    Il presidente russo, Vladimir Putin, si congratula con i «distaccamenti d’assalto Wagner, così come con tutti i militari delle unità delle forze armate russe, che hanno fornito loro il supporto necessario e la copertura del fianco, per il completamento dell’operazione per liberare Artyomovsk». Lo ha riferito il servizio stampa del Crelmino, utilizzando il nome di epoca sovietica di Bakhmut.

  • Mosca usa nome russo di Bakhmut: «Abbiamo liberato Artyomovsk»

    Bakhmut è in mano ai russi. L’annuncio arriva dal Ministero della Difesa russo che, usando il nome di epoca sovietica della città dice: «In seguito delle azioni offensive dei distaccamenti d’assalto Wagner, con il supporto dell’artiglieria e dell’aviazione del Gruppo di forze meridionale, la liberazione di Artemovsk è stata completata».

  • Zelensky: «Bakhmut è solo nei nostri cuori»

    «Per oggi Bakhmut è solo nei nostri cuori»: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rispondendo a chi gli chiedeva una conferma della conquista della città contesa da parte delle forze russe. «Dovete capire che non c’è nulla», ha aggiunto Zelensky da Hiroshima, dove ha partecipato al G7. Le sue dichiarazioni sembrano confermare la perdita di Bakhmut.

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