ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùEuropa

Bruxelles, uccisi due svedesi. Il killer, in fuga, ha urlato “Allah akbar”. La Francia rafforza i controlli alla frontiera

Per il presidente Russo Vladimir Putin, le proposte della Cina per risolvere il conflitto in Ucraina potrebbero costituire la base per una soluzione pacifica. Intanto, secondo le autorità militari dell’Ucraina meridionale, la Russia ha aggiunto altre due navi lanciamissili alla sua flotta del Mar Nero. Il presidente americano Joe Biden assicura che gli Stati Uniti sono «la nazione più potente della storia del mondo» e che possono «occuparsi» contemporaneamente delle guerre in Medio Oriente e in Est Europa senza mettere a rischio la proprio difesa

Polonia, la (quasi) sorpresa di Tusk e il voto del 2024
  • Von der Leyen, “l’Europa è unita contro il terrorismo”

    “Il mio pensiero va questa sera alle famiglie delle due vittime dell’ignobile attentato avvenuto a Bruxelles. Il mio assoluto sostegno alle forze di polizia belghe affinché catturino rapidamente il sospettato. Siamo uniti contro il terrorismo”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

  • Francia rafforza controlli a frontiera

    Secondo quanto si apprende a Parigi dal ministero dell’Interno, il ministro Gérald Darmanin ha dato disposizione - subito dopo le notizie dell’attentato di Bruxelles con l’autore (o gli autori) dell’azione in fuga - di rafforzare i controlli alla frontiera tra la Francia e il Belgio. Lo riferiscono fonti della tv BFM.

  • Sindaco Bruxelles, “polizia mobilitata in tutta la città”

    “Dopo la sparatoria a Bruxelles, i servizi di polizia si stanno mobilitando per garantire la sicurezza dentro e intorno alla nostra capitale, in cooperazione con il ministro degli Interni, Annelies Verlinden”. Lo rende noto il sindaco di Bruxelles-Capitale, Philippe Close, riferendo di trovarsi ora al centro di crisi per “garantire il coordinamento”.

  • Michel: «Il cuore dell’Europa colpito dalla violenza»

    “Il cuore dell’Europa è stato colpito dalla violenza. Il mio cuore va alle famiglie delle vittime dell’attacco omicida nel centro di Bruxelles. Il mio sostegno va alle autorità e ai servizi di sicurezza belgi che stanno monitorando la situazione”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

  • Il video dell’attentatore: «Vendetta per i musulmani»

    L’uomo che ha sparato stasera a Bruxelles ha annunciato in un video di aver “vendicato i musulmani”, uccidendo “tre svedesi proprio adesso”. Il messaggio appare sul profilo Facebook appartenente a Slayem Slouma. “Sono un Mujahid dello Stato Islamico, che vi piaccia o no. Viviamo per la nostra religione e moriamo per questa stessa religione”, dice l’uomo in arabo, secondo una traduzione francese che circola sui social.

  • Il Belgio innalza al massimo livello la minaccia terroristica

    Il Belgio ha innalzato il livello di allerta a 4, il suo massimo, sinonimo di minaccia terroristica “grave e imminente”. Lo riporta il media belga La Libre. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo ha prima sparato a qualcuno in un atrio e poi ha sparato a due persone in un taxi. I media locali stanno trasmettendo video amatoriali che mostrano un uomo che spara con un’arma di grandi dimensioni. Sempre secondo le emittenti locali, le due vittime sono svedesi. Stasera la nazionale di calcio della Svezia gioca contro il Belgio allo stadio Heysel, a circa 5 chilometri di distanza. La portavoce della polizia, Ilse Vande Keere, ha dichiarato che gli agenti sono arrivati subito sul posto e hanno isolato il quartiere. La sparatoria giunge in un momento di grande tensione per la guerra in corso tra Israele e Hamas. La capitale belga è stata inoltre teatro di un aumento della violenza legata al crescente traffico internazionale di droga.

    Police cordon off an area where a shooting took place in the center of Brussels, Monday, Oct. 16, 2023. Belgian police say that two people are dead in central Brussels after several shots were fired. (AP Photo/Sylvain Plazy) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

  • Media: due svedesi uccisi a Bruxelles. il killer ha urlato “Allah akbar”

    Sono di nazionalità svedese le due persone morte dopo che un uomo ha aperto il fuoco nel centro di Bruxelles, scrivono media belgi. Secondo fonti di polizia citate dai media locali, l’uomo che ha aperto il fuoco con un kalashnikov intorno alle 19 ha urlato “Allah akbar”. Questa sera si disputa la partita di calcio Belgio-Svezia e, secondo le informazioni riportate degli stessi media, le due vittime indossavano maglie della nazionale di calcio svedese. Secondo il giornale belga Le Soir, l’autore della sparatoria è in fuga a bordo di uno scooter. Indossa una giacca arancione e un casco bianco. Le forze di polizia privilegiano la pista terroristica.

    Secondo fonti di polizia citate dai media locali, l'uomo che ha aperto il fuoco con un kalashnikov nel centro di Bruxelles intorno ha urlato "Allah akbar", 16 ottobre 2023. (Ansa)

  • Putin informa Netanyahu dei suoi colloqui con i leader regionali

    Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu del conflitto con Hamas e lo ha informato dei suoi colloqui con diversi leader regionali e dell'Autorità palestinese. “La parte israeliana è stata informata dei punti principali dei contatti telefonici avvenuti oggi con i leader di Palestina, Egitto, Iran e Siria”, ha affermato il Cremlino in una nota, aggiungendo che “Putin ha passato in rassegna i passi che la Russia sta adottando per promuovere la normalizzazione, escludere un'escalation di violenza e prevenire una catastrofe umanitaria a Gaza”. Lo riporta la Tass.

  • Giudice a Trump, basta attacchi a testimoni e pm

    Donald Trump non deve rilasciare dichiarazioni pubbliche i cui attacca i testimoni, lo staff del tribunale e i pubblici ministeri che si occupano del caso federale in cui è accusato di aver cospirato per capovolgere il risultato del voto del 2020. Lo ha deciso il giudice Tanya Chutkan, spiegando che i diritti di Trump previsti dal Primo Emendamento della Costituzione non gli consentono di portare avanti una “campagna diffamatoria”.

  • Putin, inaccettabile ogni forma di violenza contro civili

    Il presidente russo Vladimir Putin, in conversazioni telefoniche con i presidenti dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, dell'Iran Ebrahim Raisi, della Siria Bashar al Assad e dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, “ha sottolineato l'inaccettabilità di qualsiasi forma di violenza contro i civili” in Medio Oriente: lo afferma il Cremlino, ripreso dalla Tass.

  • Macron ad Arras per i funerali dell’insegnante ucciso

    Il presidente francese, Emmanuel Macron, si recherà giovedì ai funerali di Dominique Bernard, l’insegnante di letteratura ucciso venerdì scorso 13 ottobre ad Arras, nel nord della Francia, da un ex studente islamista radicalizzato: è quanto annunciato dall’Eliseo. Ai funerali, in programma ad Arras, è attesa anche la première dame nonché ex insegnante, Brigitte Macron. Salta così la visita prevista lo stesso giorno a Villers-Cotterêts, nel dipartimento dell’Aisne, dove Macron avrebbe dovuto inaugurare la nuova «Cité internationale de la langue française».

    Attacco in Francia, fiori e omaggi per l'insegnante ucciso a coltellate ad Arras
  • Ucraina, Yellen: «Approveremo aiuti a Kiev, c’è maggioranza a Congresso»

    “Esiste una maggioranza bipartisan al Congresso che sostiene” il pacchetto per l’Ucraina. “Sappiamo che c’è anche un’opposizione al Congresso su questo, ma sono assolutamente convinta che ce la faremo. E’ di massima priorità per il presidente Biden”. Lo ha affermato la segretaria Usa al Tesoro, Janet Yellen, in conferenza stampa, dopo aver participato alla riunione dell’Eurogruppo a Lussemburgo. “È importante sapere che non siamo soli in questo, che abbiamo partner impegnati quanto noi e l’Ue è certamente quel partner. Stiamo lavorando insieme”, ha aggiunto.

  • Ucraina: Stoltenberg sente Orban, rimanere insieme in sostegno a Kiev

    “Ho parlato con il premier ungherese, Viktor Orban, della situazione in Ucraina e dell’importanza del nostro supporto. In un momento di crescente instabilità e competizione globale, dobbiamo continuare a restare forti insieme nella Nato. Abbiamo anche affrontato la questione dell’imminente adesione della Svezia all’Alleanza”. Lo scrive su X il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

  • Kiev stanzia circa 26 milioni di euro per prepararsi all’inverno

    Le autorità di Kiev hanno stanziato più di 1 miliardo di grivnie ucraine (circa 26 milioni di euro) nei preparativi per il periodo invernale e per la ristrutturazione delle infrastrutture energetiche danneggiate dagli attacchi russi. Lo ha dichiarato il vice capo dell’Amministrazione statale della città di Kiev, Petro Panteleyev, come riportato da Ukrinform. “Per quanto riguarda i preparativi per la stagione di riscaldamento, sono stati eseguiti tutti i lavori di manutenzione preventiva necessari. La città ha stanziato più di 1 miliardo di grivnie ucraine per i preparativi per il periodo invernale e per rinnovare gli oggetti dell’infrastruttura energetica danneggiati dagli attacchi missilistici”, ha detto Panteleyev.

  • Usa: Trump porta in giudizio gli autori del “Dossier Steel”

    Un avvocato di Donald Trump ha detto a un giudice di Londra che l’ex presidente americano intende dimostrare che il ’Dossier Steel’, prodotto da un’ex spia britannica su presunte influenze russe nella sua prima candidatura per la Casa Bianca contiene “affermazioni scioccanti e scandalose” che ne avrebbero danneggiato la reputazione. Trump ha quindi citato in giudizio per una presunta violazione delle leggi britanniche sulla protezione dei dati personali la Orbis Business Intelligence, fondata dall’ex direttore dell’ufficio per la Russia dei servizi britannici, noti come Mi16, Christopher Steel. Questi sarebbe stato ingaggiato dai democratici per scrivere un dossier su Trump contenente informazioni in grado di danneggiarlo. Accuse che l’ex presidente americano ha sempre negato, bollandole come fake e parlando di una caccia alle streghe politica.

  • Mosca: «Stabile la situazione sul fronte ucraino»

    Rimane «stabile» la situazione in Ucraina lungo il fronte tra forze di Kiev e di Mosca, con le truppe ucraine che cercano di avanzare «in diversi settori», ma che incontrano l’«attiva difesa» di quelle russe. Lo ha detto il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu in un incontro con il presidente Vladimir Putin e i capi dei servizi d’intelligence e della Guardia nazionale.

  • Georgia, in settimana il voto sull’impeachment della presidente Zurabishvili

    Una proposta di impeachment contro la presidente della Georgia, Salome Zurabishvili, sarà messa ai voti questa settimana in Parlamento dopo che la Corte Costituzionale ha dato il via libera alla proposta presentata dal partito di governo, Sogno Georgiano. Lo ha annunciato il presidente dell’assemblea, Shalva Papuashvili, citato dall’agenzia russa Tass. L’accusa nei confronti della Zurabishvili è di avere violato l’articolo 52 della Costituzione, facendo visite all’estero senza l’autorizzazione del governo.

  • Kenia, presidente Ruto in Cina: «Accordo su energia e digitale»

    Il presidente keniano William Ruto, durante la sua visita in Cina per partecipare al forum «Belt and road initiative» di Pechino, con rappresentanti di 130 nazioni e la presenza prevista, tra gli altri, del presidente russo Vladimir Putin, ha firmato un accordo tra il suo governo e il gruppo cinese Energy International Group, per ottimizzare la flessibilità e l’affidabilità dei sistemi elettrici e modernizzare la produzione di energia, le linee di trasmissione e di distribuzione. Lo ha reso noto lo stesso Ruto sul suo profilo X. «Questo partenariato è fondamentale per l’autostrada digitale del Kenya e per le componenti del programma di trasformazione economica dal basso verso l’alto. Una collaborazione essenziale per la realizzazione del nostro programma di trasformazione digitale», ha dichiarato il leader keniano.

  • Nigeria, l’inflazione sale per il nono mese consecutivo

    Il tasso d’inflazione della Nigeria è salito per il nono mese consecutivo a settembre, a causa dell’aumento dei prezzi dei trasporti e dei generi alimentari, e potrebbe spingere i responsabili politici della banca centrale ad aumentare i costi di prestito nella prossima riunione. I prezzi al consumo sono aumentati del 26,7% su base annua, rispetto al 25,8% di agosto, secondo i dati pubblicati lunedì sul sito dell’Ufficio nazionale di statistica. Si tratta del ritmo più veloce dall’agosto 2005, anche se inferiore alla stima mediana del 27,1% degli esperti. I prezzi sono aumentati del 2,1% nel mese.

  • Accordo Filippine-Canada contro la pesca abusiva

    Il Canada aiuterà le Filippine a individuare pescherecci illegali con il suo sistema di sorveglianza satellitare grazie a un nuovo accordo internazionale. L’intesa consente al Centro nazionale di sorveglianza costiera delle Filippine di accedere ai dati del sistema canadese «Dark Vessel Detection System» che sfrutta la tecnologia satellitare per rintracciare le imbarcazioni abusive anche se spengono i loro dispositivi di trasmissione della posizione, secondo quato fa sapere il Dipartimento degli Affari Esteri di Manila.

  • Yellen: la riforma del Patto Ue consenta investimenti per la crescita

    «Mi rendo conto che ci saranno altre decisioni da prendere nei prossimi mesi per sostenere la ripresa dell’Europa, compreso il lavoro in corso sulla riforma del Patto di stabilità e crescita. Spero che l’accordo finale, incentivando adeguatamente livelli di debito sostenibili, consenta anche di perseguire di nuovo la crescita con investimenti». Lo ha detto la segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen nel suo intervento durante il dialogo economico transatlantico che precede la riunione dell’Eurogruppo a Lussemburgo.

  • Albania, il premier Rama: rivediamo il percorso di adesione all’Ue dei Balcani

    Invece di affrettarsi ad annunciare date per l’allargamento, sarebbe forse più pragmatico rivedere il percorso, dai negoziati all’adesione all’Unione europea. A proporlo, è il premier albanese Edi Rama, il quale ha ospitato a Tirana il vertice annuale nell’ambito del Processo di Berlino. Nel suo intervento d’apertura Rama ha parlato dell’enorme divario economico che esiste fra i paesi membri e quelli dei Balcani occidentali, sottolineando la necessità di «esplorare nuove vie per ridurre queste differenze, garantire un’esistenza armoniosa dell’Europa, e occuparci di questi divari prima che danneggino da dentro l’Europa». La proposta di Rama è quella di offrire «lo status di osservatore, ai paesi in transito, dall’avvio dei negoziati fino alla piena adesione. Uno status che non comprende il diritto di voto - ha precisato - ma che potrebbe offrire dei vantaggi a tutte le parti, rafforzando l’unità politica dell’Europa democratica. Se al posto di questa relazione distante, lavorassimo come partners, potremmo capire meglio le sfide comuni e suddividere meglio il peso di questi tempi che si affacciano di fronte a noi», ha ribadito il premier albanese.

  • Ucraina, intelligence Gb: «Mosca recluta volontari per evitare la mobilitazione»

    “È realistico che la pratica del ministero della Difesa russo di reclutare unità ”volontarie” abbia contribuito a evitare ulteriori mobilitazioni impopolari”, spiega l’intelligence britannica nel proprio bollettino quotidiano sul conflitto russo-ucraino. “La presunta Compagnia Militare Privata (Pmc) Redut sta reclutando mercenari sotto la veste di ”volontari”, tra cui ex personale Wagner. A partire dalla fase di reclutamento, è con ogni probabilità il Direttorato principale dell’intelligence dello Stato Maggiore russo a supervisionare e finanziare le attività del gruppo”, fa sapere l’intelligence militare britannica. Dall’inizio dell’invasione, Redut ha combattuto negli oblast di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Luhansk. Secondo l’intelligence britannica “è molto probabile che il gruppo abbia più di 7.000 effettivi”. Redut, si legge ancora, è “attualmente una delle numerose Pmc e unità di corpi di volontari utilizzate dal Ministero della Difesa russo per incrementare le proprie forze regolari”.

  • Berlino notificherà all’Ue controlli fissi al confine

    Dopo una lunga esitazione, il governo federale ha deciso di notificare a Bruxelles controlli di frontiera fissi in tratti del proprio confine con la Polonia, la Repubblica Ceca e la Svizzera nell’ambito della questione migranti. Lo scrive il sito del quotidiano Die Welt citando “ambienti della Spd” e del ministero dell’Interno.

  • Il presidente dell’Osce visita Kiev: «Ucraina priorità assoluta»

    Il ministro degli Esteri della Macedonia settentrionale e presidente in carica dell’Osce, Bujar Osmani, è arrivato in visita a Kiev. Lo riporta Rbc Ucraina con riferimento al media macedone Civil media, che ha intervistato Osmani nella carrozza del treno. Osmani ha sottolineato che l’Ucraina è una priorità assoluta della sua presidenza, poiché qui si decide il futuro della sicurezza in Europa. “Quando le fondamenta stesse dell’organizzazione sono minacciate, dobbiamo concentrarci su questo. E questo è esattamente ciò che sta accadendo ora in Ucraina: l’aggressione russa contro l’Ucraina sta distruggendo le fondamenta dell’ordine internazionale”, ha dichiarato il presidente dell’Osce.

  • Francia: rientrato allarme bomba a liceo Arras

    L’allarme bomba al liceo Gambetta-Carnot di Arras è rientrato e gli studenti e i professori sono potuti rientrare nelle aule. È quanto fa sapere la polizia nazionale del Pas-de-Calais in un post pubblicato sul social X. Il liceo era stato evacuato qualche ora fa. Nello stesso istituto venerdì è stato ucciso da un ex studente l’insegnante Dominique Bernard. In sua memoria nelle scuole francesi è stato osservato oggi un minuto di silenzio.

  • Zelensky: «600 giorni di guerra, non dobbiamo perdere l’unità»

    “600. La volontà che non si arrende guadagna la libertà. La libertà basata sull’unità prevale sempre. Il punto è non perdere tempo. Non perdere l’unità. Non lasciare che i dubbi corrodano la volontà”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ricordando che oggi sono 600 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Zelensky ha ribadito che “ogni giorno dobbiamo aumentare la forza dell’Ucraina” e che “dobbiamo distruggere l’occupante” e “fare tutto il possibile per garantire che il futuro degli ucraini appartenga solo agli ucraini”. Il presidente ucraino ha infine ringraziato “tutti coloro che combattono e lavorano per la libertà dell’Ucraina”.

  • Ucraina, Unicef: 73% dei giovani ha bisogno di supporto psicologico

    Secondo un’indagine condotta dall’Unicef tramite U-Report in Ucraina, il 73% dei giovani ucraini di età compresa tra i 14 e i 34 anni dichiara di aver bisogno di un supporto emotivo o psicologico. Tuttavia, solo il 30% di loro ha cercato aiuto. La ricerca mostra anche che i bambini e gli adolescenti vogliono capire meglio le loro emozioni e imparare cosa fare in situazioni di stress. I bambini si trovano ad affrontare sfide enormi in tempo di guerra: la violenza e gli stravolgimenti fanno sì che le loro ansie si moltiplichino. Molti non riescono a comprendere la situazione e guardano ai genitori per avere una spiegazione, osservando le loro reazioni agli eventi e imitando il loro comportamento.

  • Francia, allerta bomba: evacuata scuola del prof ucciso

    La scuola media e liceo ’Gambetta’ di Arras, nel nord della Francia, dove un professore di francese, Dominique Bernard, è stato ucciso venerdì mattina, è stata evacuata poco dopo le 10:00 per un’allerta bomba. Sono sul posto squadre di artificieri che procedono a verifiche sulla presenza di ordigni ma anche a perquisizioni di borse e zaini di adulti e studenti presenti.

  • Ucraina, Mattarella: «Delitto usare cibo e acqua come strumenti di guerra»

    “La guerra contribuisce ad accrescere l’instabilità in vaste aree del mondo e, prevalentemente nei Paesi più vulnerabili, a diffondere insicurezza alimentare e scarsità di beni essenziali. La scellerata decisione di Mosca del luglio scorso di uscire dall’accordo sul grano peggiora ulteriormente questo scenario. È un delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto. Al contrario, sono testimonianza della indivisibilità del destino dell’umanità.”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Giornata mondiale dell’Alimentazione organizzata a Roma dalla Fao. “Il diritto al cibo e all’acqua -ha aggiunto il Capo dello Stato- sono iscritti dentro un più ampio diritto alla vita, e sorreggono un’idea di ”sicurezza umana” che richiede cooperazione. È questa la sfida che ci interpella: dare vita e dignità alle persone, ai popoli, di ogni latitudine”.

  • Finlandia: morto ex presidente e premio Nobel per la pace Ahtisaari

    Martti Ahtisaari, ex presidente della Finlandia e premio Nobel per la pace nel 2008 per il suo ruolo di mediatore nella risoluzione dei conflitti internazionali è morto all’età di 86 anni. Nel 2021 era stata resa nota la notizia che Ahtisaari aveva il morbo di Alzheimer in stadio avanzato. Tra i suoi successi più importanti, Ahtisaari ha contribuito a raggiungere accordi di pace relativi al ritiro della Serbia dal Kosovo alla fine degli anni ’90, alla richiesta di indipendenza della Namibia negli anni ’80 e all’autonomia della provincia di Aceh in Indonesia nel 2005. È stato anche coinvolto nel processo di pace dell’Irlanda del Nord. alla fine degli anni ’90, con il compito di monitorare il processo di disarmo dell’Ira. Quando il Comitato norvegese per il Nobel per la pace scelse Ahtisaari nell’ottobre 2008, motivo la sua decisione “per i suoi importanti sforzi, in diversi continenti e nel corso di più di tre decenni, per risolvere i conflitti internazionali”. Ahtisaari, che fu presidente della Finlandia dal 1994 al 2000, fondò in seguito la Crisis Management Initiative con sede a Helsinki, volta a prevenire e risolvere i conflitti violenti attraverso il dialogo e la mediazione.

  • La Corea del Nord conferma, Lavrov in visita il 18-19 ottobre

    La Corea del Nord ha confermato l’imminente missione del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, attualmente in Cina, che “effettuerà una visita ufficiale” mercoledì 18 e giovedì 19 ottobre su invito dell’omologo di Pyongyang. E’ quanto ha riferito, in linea con l’annuncio fatto da Mosca, un breve dispaccio l’agenzia ufficiale Kcna, senza fornire ulteriori dettagli. La visita di Lavrov era stata già definita durante il vertice del 13 settembre nell’estremo oriente russo scorso tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e il capo del Cremlino Vladimir Putin, mentre i due Paesi spingono per rafforzare i legami militari tra le speculazioni su un accordo di vendita di armi a favore di Mosca, impegnata nella guerra contro l’Ucraina.

  • Mosca, bimbo ucciso da bombardamenti Kiev nel Donetsk

    Mosca afferma che un bambino di 10 anni è rimasto ucciso e altri due civili feriti per i bombardamenti ucraini di ieri “in aree popolate della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr)”. Lo riporta l’agenzia russa Tass.

    Israele, attacco a Khan Yunis: ucciso comandante di Hamas Billal al-Kedra
  • Kiev, abbattuti 11 droni russi su 12 e un missile su 5

    Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto nella notte 11 droni kamikaze su un totale di 12 lanciati dalla Russia e un missile aria-terra guidato Kh-59 su cinque: lo ha reso noto l’Aeronautica militare, come riporta Rbc-Ucraina. I russi hanno lanciato anche un missile balistico ’Iskander M’, ha aggiunto l’Aeronautica di Kiev.

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  • Putin, proposta Cina può essere base per accordo di pace

    Le proposte della Cina per risolvere il conflitto in Ucraina potrebbero costituire la base per una soluzione pacifica. Lo ha dichiarato il presidente Russo Vladimir Putin, come riporta ’Ria Novosti’, in una intervista rilasciata a China Media Corporation. “Conosciamo naturalmente le proposte dei nostri amici cinesi e le apprezziamo - ha spiegato - Credo che siano abbastanza realistiche, in ogni caso potrebbero essere la base per accordi di pace”.

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  • Putin, tentativi di portare Kiev in Nato hanno causato escalation

    I tentativi di Washington di trascinare Kiev nella Nato hanno aggravato il conflitto in Ucraina: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista al China Media Group ripresa dalla Tass. Le ostilità nel Donbass sono iniziate dopo il “colpo di Stato del 2014 in Ucraina, mentre il regime di Kiev ha rifiutato di attuare gli accordi di Minsk”, ha detto Putin. “Ciò è stato aggravato dai tentativi degli Stati Uniti di trascinare l’Ucraina nella Nato, che hanno portato all’escalation del conflitto”, ha aggiunto.

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  • Biden: Usa potenti, possiamo aiutare sia Israele sia Ucraina

    Il presidente americano Joe Biden assicura che gli Stati Uniti sono “la nazione più potente della storia del mondo” e che possono “occuparsi” contemporaneamente delle guerre in Medio Oriente e in Est Europa senza mettere a rischio la proprio difesa. In un’intervista al programma tv ’60 Minutes’ della Cbs, alla domanda se le guerre in Israele e in Ucraina fossero troppe da affrontare contemporaneamente per gli Usa il presidente democratico ha risposto: “No. Siamo gli Stati Uniti d’America, per l’amor di Dio. La nazione più potente della storia: non nel mondo, ma nella storia del mondo. Possiamo occuparci di entrambi e mantenere comunque la nostra difesa internazionale complessiva”.

    Biden ha spiegato che aiutare Israele e l’Ucraina è importante per la sicurezza degli Stati Uniti. “In Ucraina uno dei miei obiettivi è impedire a Putin, che ha commesso lui stesso crimini di guerra, di occupare un paese indipendente che confina con gli alleati della Nato e con la Russia. Immaginate cosa succederebbe ora se riuscisse ad avere successo: avete mai conosciuto una grande guerra in Europa nella quale non siamo stati risucchiati?”, ha chiesto il presidente Usa. Riguardo al suo sostegno a Israele, Biden ha spiegato: “Gli ebrei sono stati soggetti ad abusi, pregiudizi e tentativi di annientarli per più di mille anni. Per me è una questione di decenza, rispetto, onore. È semplicemente sbagliato, sbagliato, sbagliato. Viola ogni principio religioso che ho e ogni singolo principio che mio padre mi ha insegnato”.

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  • Bombe russe nel Donetsk, uccisa una donna

    I bombardamenti russi di due giorni fa nella regione di Donetsk hanno ucciso una donna di 58 anni e ferito un uomo di 26, secondo quanto riportano oggi i media locali. Le vittime si sono registrate nella città di Avdiivka e nel villaggio di Ocheretyne. “L’esercito russo ha bombardato entrambi gli insediamenti con l’artiglieria”, ha detto la portavoce regionale Anastasia Medvedeva.

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  • Kiev, altre due navi lanciamissili Mosca in Mar Nero

    La Russia ha aggiunto altre due navi lanciamissili alla sua flotta del Mar Nero, hanno riferito su Telegram le autorità militari dell’Ucraina meridionale. Due nuove fregate russe sono presenti e in servizio di combattimento attivo nell’area, afferma il rapporto di Kiev specificando che queste navi potrebbero lanciare una raffica fino a 20 missili da crociera Kalibr. Le autorità ucraine avvertono che la minaccia di attacchi missilistici russi dal Mar Nero rimane molto alta.

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  • Esplosioni a Dnipro, allarme in 7 regioni

    Diverse esplosioni si sono verificate in queste ore nella città ucraina orientale di Dnipro, secondo i media locali. L’allarme antiaereo è scattato nella notte nelle regioni di Dnipropetrovsk, Cherkasy, Chernihiv, Kirovohrad, Kharkiv, Poltava e Sumy. (ANSA).

  • Nuova telefonata del Papa alla parrocchia di Gaza

    “Pochi minuti fa qui in parrocchia abbiamo ricevuto la telefonata di Papa Francesco. Ha chiamato padre Yusuf che mi ha dato il suo telefono perché parlassi direttamente con il Pontefice visto che lui non parla bene l’italiano. Il papa ci ha assicurato che siamo nelle sue preghiere e che conosce la sofferenza che stiamo patendo”. Così suor Nabila Saleh, ha raccontato al Sir la telefonata ricevuta pochi minuti fa da Papa Francesco. I cristiani sono fermi e decisi a restare in parrocchia dove pregano continuamente il Rosario, l’adorazione eucaristica e dove stanno dando rifugio anche a famiglie musulmane. “Il Santo Padre - ha aggiunto la religiosa - poi ha voluto sapere quante persone sono ospitate dentro le strutture parrocchiali, ce ne sono circa 500, tra malati, famiglie, bambini, disabili, persone che hanno perso la casa e ogni avere. Il Papa ha voluto impartire la sua benedizione a tutti in parrocchia. Io e padre Yusef lo abbiamo ringraziato a nome di tutta la comunità e abbiamo detto che offriamo le nostre sofferenze per la fine della guerra, per la pace, per la Chiesa e anche per il Sinodo. Purtroppo qui è già sera molti sono già dentro le strutture per riposare. Padre Yusuf darà la notizia domani mattina durante la Messa perché tutti sappiano la bella notizia”. “La telefonata del Papa” segue un’altra bella notizia, rivela al Sir suor Nabila: “questa mattina abbiamo battezzato un bambino. Gli è stato dato il nome di Gabriele, l’angelo delle buone notizie, il messaggero di Dio. Quasi un annuncio della vicinanza del Papa annunciata dalla sua stessa viva voce. Ma aspettiamo con fede anche l’annuncio della fine della violenza e della guerra”. Oggi, conclude la religiosa, “abbiamo ricevuto da una associazione del Kuwait del cibo per pranzo, dei datteri e del pane. La Provvidenza ci sostiene”.

  • Biden: «Usa sosterranno sia Israele che l’Ucraina»

    Gli Stati Uniti sono in grado di sostenere sia l’Ucraina che Israele, con rifornimento militari, ha dichiarato il Presidente Joe Biden in una intervista che Cbs trasmetterà questa sera. “Siamo il Paese più potente del mondo, più potente della storia del mondo. Possiamo seguire entrambe queste crisi e continuare a mantenere la nostra difesa complessiva internazionale. Abbiamo la capacità e l’obbligo di farlo”, ha sottolineato. “Se non lo facciamo noi, chi altro lo farà?”.

  • Kiev: 1.900 famiglie al buio dopo raid russi a Dnipro

    Circa 1.900 famiglie sono rimaste al buio a seguito degli attacchi russi nella regione ucraina di Dnipro. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale, Serhiy Lysak, scrive Ukrinform. “Nel pomeriggio, l’artiglieria pesante nemica ha preso di mira due distretti nella regione di Dnipro: Nikopol e Kryvyi Rih”, afferma. In totale sono state danneggiate 20 abitazioni, cinque fabbricati agricoli e un magazzino. Colpite anche le linee elettriche che hanno interrotto la fornitura a quasi 1.900 famiglie in tre villaggi. Per alcuni di loro l’energia elettrica è già stata ripristinata. Non sono state segnalate vittime.

  • Russia limita ingressi dal valico di frontiera con la Lettonia

    Il ministero degli Interni della Lettonia ha informato che, da ieri sera, la Russia ha limitato significativamente gli ingressi dei mezzi in arrivo dalla Lettonia al valico di Ludonka/Vientuli. Solo tre giorni fa, la Lettonia aveva annunciato al decisione di chiudere tale valico di frontiera a partire dal 16 ottobre in risposta alla decisione russa di consentire ai titolari di passaporto ucraino l’ingresso nel Paese solo attraverso l’aeroporto internazionale Sheremetyevo di Mosca e attraverso i valichi di frontiera tra Lettonia e Russia. La decisione era stata presa adducendo ragioni di sicurezza interna.

  • Kiev: «Adolescente morto per una mina esplosa a Mykolaiv»

    Nella regione ucraina di Mykolaiv, un adolescente è morto e un altro è rimasto ferito in seguito all’esplosione di una mina. Lo ha riferito il ministro degli Interni di Kiev Igor Klymenko, secondo quanto riportato da Ukrinform. “Un adolescente di 14 anni è morto nel distretto di Bashtanka, nella regione di Mykolaiv. Il suo amico di 12 anni ha riportato ferite. I bambini stavano giocando in un campo fuori dal villaggio dove in precedenza si erano scatenate le ostilità”, ha dichiarato Klymenko.

  • Francia: migliaia ad Arras rendono omaggio al professore ucciso

    Diverse migliaia di persone si sono riunite oggi ad Arras, nel nord della Francia, per ricordare Dominique Bernard, l’insegnante accoltellato a morte due giorni fa da un ex allievo ceceno schedato e radicalizzato, in un attacco islamista che ha portato il Paese a rafforzare la sicurezza. L’attentato, nel quale sono rimaste ferite anche tre persone, è stato definito dal presidente Macron “terrorismo islamico” e ha profondamente scioccato la Francia, in particolare gli insegnanti, già colpiti tre anni fa dall’omicidio di uno di loro, Samuel Paty, decapitato il 16 ottobre 2020 per aver mostrato in classe delle vignette su Maometto. Migliaia di residenti si sono riuniti oggi nella piazza della città di Arras, con le teste chine e gli occhi arrossati, per rendere omaggio all’insegnante di 57 anni. Domani, alle 14.00, nelle scuole di tutta la Francia sarà osservato un minuto di silenzio in omaggio alle vittime degli attacchi contro gli istituti, ha annunciato ieri il ministro dell’Istruzione Gabriel Attal. “Saremo presenti per garantire la vostra sicurezza”, ha detto la premier, Elisabeth Borne, rivolgendosi agli insegnanti.

  • «Biden spinge su aiuti da oltre 2 miliardi per Israele-Ucraina»

    Il nuovo pacchetto di armi per Israele e Ucraina sarà “significativamente superiore ai 2 miliardi di dollari”. Lo ha annunciato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan alla Cbs, spiegando che la prossima settimana Joe Biden avrà intensi colloqui con il Congresso sulla necessità di approvare il pacchetto. Approvazione ritardata dalla destituzione dello speaker Kevin McCarthy e dal caos repubblicano sull’elezione del suo successore. Biden ha preso in considerazione una richiesta per il bilancio che unisca gli aiuti a Israele, all’Ucraina e forse anche a Taiwan per aumentare le possibilità di ottenere l’approvazione, superando la contrarieta’ di molti repubblicani, in particolari quelli trumpiani, a nuovi fondi per Kiev.

  • Germania, sondaggio: «Maggioranza tedeschi con Scholz, no a missili Taurus»

    La maggioranza dei tedeschi sostengono la posizione del Cancelliere Olaf Scholz per non inviare i missili da crociera Taurus con una gittata di 500 chilometri in Ucraina, emerge da un sondaggio di YouGov per l’agenzia Dpa. Il 55 per cento degli intervistati sostiene la posizione del Cancelliere, e solo il 26 per cento la considera sbagliata. Scholz ha denunciato il rischio di escalation della guerra e il pericolo di colpire, con tali armi, il territorio russo. La sua decisione è stata criticata dalla Cdu, così come dai Verdi e dai Liberali della Fdp.

  • L’Ecuador sceglie un presidente per dire basta alla violenza

    Sono cominciate oggi alle 7 (le 14 italiane) le operazioni di voto in Ecuador dove 13,4 milioni di aventi diritto sono chiamati a scegliere il nuovo presidente della repubblica fra i candidati a un ballottaggio: il giovane imprenditore liberale Daniel Noboa e l’avvocato progressista Luisa González, decisi entrambi ad assicurarsi la successione al presidente uscente Guillermo Lasso. Quasi 100.000 uomini fra agenti di polizia e soldati dell’esercito sono stati dispiegati per dare sicurezza in una giornata cruciale al termine della quale si conoscerà il nome del nuovo capo dello stato che guiderà il Paese per i prossimi 17 mesi, quelli che mancano cioè alla fine del mandato che Lasso ha deciso di interrompere sciogliendo il Parlamento che gli era ostile. Gli elettori sono chiamati a scegliere fra due proposte molto diverse fra loro. Quella di Noboa (Adn), che propone un ampliamento del libero mercato per facilitare maggiori investimenti esteri e aumentare l’occupazione, e quella di González (Revolución Ciudadana), che prospetta un importante ruolo dello Stato nell’economia e nel sociale, per garantire una crescita equilibrata e una riduzione della povertà. Entrambi i candidati durante la campagna elettorale hanno promesso il massimo impegno per contrastare la violenza e l’insicurezza che da alcuni anni si sono impadronite dell’Ecuador. Se sarà Noboa, leggermente favorito dai sondaggi, a prevalere si trasformerà con i suoi 35 anni nel più giovane presidente della storia ecuadoriana. Se invece lo scrutinio rivelerà il successo di González, si tratterà della prima donna che ricoprirà la massima carica dello Stato ecuadoriano. I seggi saranno chiusi alle 17 (le 24 in Italia) e i primi dati affidabili sul vincitore saranno comunicati dal Consiglio nazionale elettorale (Cne) un paio d’ore più tardi.

  • Mosca, “attacco ucraino nella notte, distrutti 20 droni su 27”

    L'Ucraina ha tentato di attaccare le strutture delle regioni russe di Belgorod e Kursk e le difese aree di Mosca hanno intercettato 20 dei 27 droni che sono stati utilizzati. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo citato dalla Tass. Parlando con Rbc Ucraina, gli 007 di Kiev hanno rivendicato l'attacco con cui sarebbero riusciti a colpire una sottostazione elettrica che forniva energia alle strutture militari vicino al villaggio di Krasnaya Yaruga. Nel video pubblicato dal media ucraino si vede il momento in cui gli ordigni vengono sganciati e colpiscono l'obiettivo. “Questo è l'ennesimo sforzo del Servizio di sicurezza per far capire agli occupanti che i blackout in risposta ai numerosi attacchi alle infrastrutture energetiche da parte loro sono una realtà già alle porte”, ha dichiarato l'Sbu.

  • Il Papa, non dimentichiamo la martoriata Ucraina

    “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina”. Lo ha detto il Papa all'Angelus indicando le bandiere del Paese presenti a Piazza San Pietro.

  • Putin, “impossibile una guerra tra potenze nucleari”

    Nessuno sano di mente dovrebbe lasciare aperta la possibilità di una guerra tra potenze nucleari: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin a proposito della possibilità di un confronto con gli Usa. Lo riporta la Tass. Il leader russo ha inoltre sottolineato che se si arrivasse allo scontro totale tra l'Occidente e la Russia, “sarà una guerra diversa, non come l'operazione militare speciale” in corso in Ucraina.

  • Putin, “l'esercito migliora le sue posizioni al fronte”

    L'esercito russo sta “migliorando le sue posizioni” sul fronte ucraino, anche attorno alla città di Avdiivka (est), bersaglio da diversi giorni di un massiccio assalto delle truppe di Mosca con l'obiettivo di accerchiarla: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. “Le nostre truppe stanno migliorando la loro posizione in quasi tutto questo spazio, uno spazio abbastanza grande”, ha detto Putin in un'intervista alla televisione russa, un estratto della quale è stato pubblicato oggi sui social dal giornalista che lo ha intervistato, Paolo Zaroubin. “Ciò riguarda le aree di Kupiansk, Zaporizhzhia e Avdiivka”, ha aggiunto Putin.

  • Francia: Darmanin chiede espulsione stranieri a rischio

    Dopo l'attacco di ieri ad Arras, con l'uccisione di un professore nella scuola media in cui insegnava, il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha annunciato di aver chiesto “l'espulsione di tutti gli stranieri considerati pericolosi dai servizi di informazione”. L'assassino del professore, subito arrestato, è un ceceno di 20 anni, che molti rimproverano oggi ai successivi ministri dell'Interno di questi anni di non aver espulso con tutta la sua famiglia, diversi membri della quale erano schedati come radicalizzati.

    Francia, allarme bomba alla reggia di Versailles
  • Ucraina: media ucraini, missile su abitazione a Izyum, 2 morti

    La notte scorsa, intorno alle 2,30 un missile ha distrutto un'abitazione privata nel distretto di Izyum, in Ucraina orientale. Due persone - un uomo di 57 anni e una donna di 54 anni - sono morte. Una donna è stata ferita da una scheggia ed è stata ricoverata in ospedale in condizioni non gravi. Lo riferiscono i media ucraini.

  • Ucraina: missili russi sulla periferia di Zaporizhzhia

    Le truppe russe hanno attaccato nella notte la periferia di Zaporizhzhia con missili S-300: lo ha reso noto l'amministrazione militare regionale, come riporta Ukrinform. “La scorsa notte, intorno alle 02:00 (l'1:00 in Italia), le truppe russe hanno colpito la periferia di Zaporizhzhia - si legge in un comunicato -. Il nemico ha lanciato tre missili S-300”. L'attacco ha parzialmente distrutto alcune infrastrutture. Non ci sono per il momento notizie di eventuali feriti o vittime.

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