ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùEuropa

Ucraina ultime notizie. Capo stato maggiore Usa nessuno può vincere la guerra

Allarme antiaereo nella notte su diverse regioni ucraine, con strutture critiche colpite da bombardamenti russi nell’oblast di Leopoli. Alcune unità della Wagner hanno subito perdite dell’80% nell’assedio a Bakhmut, assicura Kiev. La Nato incrementerà la produzione di munizioni per sostenere l’impegno bellico dell’Ucraina, assicura Stoltenberg. Von der Leyen annuncia un nuovo pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca per 11 miliardi. Domani Putin incontra Lukashenko

Ucraina, Onu voterà risoluzione di pace il 24 febbraio
  • Kiev, ancora 6mila civili restano a Bakhmut, devono evacuare

    Il vice primo ministro Irina Vereshchuk ha affermato che 6.000 civili rimangono ancora a Bakhmut e li ha esortati a evacuare il prima possibile. Lo riporta Ukrainska Pravda. «Sono molto sorpresa che 6.000 civili siano ancora lì. Faccio appello ai civili che sono ancora a Bakhmut: se siete cittadini rispettosi della legge e patriottici, dovete immediatamente evacuare».

  • Mosca: «Attacco terroristico a Nord Stream non rimarrà impunito»

    La Russia lavorerà affinché l’attacco terroristico al Nord Stream «non rimanga senza conseguenze per gli Stati Uniti». È quanto affermato dal viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, citato dall’agenzia stampa russa Ria Novosti. «Non abbiamo dubbi che la responsabilità ricada sugli Stati Uniti», ha aggiunto Ryabkov.

  • Zelensky vede i comandanti, priorità è prepararsi a escalation

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi i vertici del Comando militare. «Vi hanno preso parte tutti i comandanti delle aree operative - racconta nel consueto videomessaggio serale - Abbiamo ascoltato in dettaglio la situazione in ciascuna delle aree e le prospettive. Abbiamo fatto il punto sulla fornitura di armi, di munizioni, l’addestramento dei nostri militari. Mantenere la situazione al fronte e prepararsi a eventuali mosse di escalation da parte del nemico è una priorità per il prossimo futuro. Andare avanti nell’ulteriore liberazione della nostra terra è una priorità che stiamo preparando con cura».

  • Cinque civili uccisi e 9 feriti per bombe russe a Bakhmut

    A seguito dei bombardamenti russi su Bakhmut nella regione di Donetsk , cinque civili sono stati uccisi e altri nove sono rimasti feriti. Lo denuncia l’ufficio del procuratore generale ucraino. «I russi hanno colpito ancora una volta il quartiere residenziale della città. Tre uomini e due donne sono stati uccisi nell’attacco dell’esercito russo. Nove cittadini hanno ricevuto ferite da schegge di vari gradi di gravità», afferma il rapporto.

  • Tajani, la Cina ci deve aiutare a raggiungere la pace

    Il ministro Antonio Tajani ha incontrato alla Farnesina il consigliere di Stato e direttore dell’Ufficio della Commissione Centrale per gli Affari Esteri del Comitato Centrale del Pcc Wang Yi. Al centro del colloquio i principali dossier e la guerra in Ucraina. Tajani ha ribadito la necessità di esercitare pressioni su Mosca per favorire le condizioni di una «pace giusta», attraverso sostegno alla diplomazia, sanzioni efficaci, assistenza umanitaria e giustizia per le vittime. «La Cina deve giocare un ruolo fondamentale per spingere verso la pace. Sono certo che Pechino sia pronta a impegnarsi in tal senso», ha detto Tajani.

  • Zelensky alla Berlinale, la Russia rivuole il muro

    La cultura può parlare contro il male o fare silenzio, la «Berlinale ha fatto una scelta». «Ci sono migliaia di chilometri tra di noi, ma siamo fianco a fianco, non c’è un muro tra di noi». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando in diretta video all’apertura della Berlinale. «Wim Wenders abbatté il muro di Berlino prima che cadesse», con gli angeli di «Il cielo sopra Berlino», ha detto Zelensky, aggiungendo che «oggi la Russia vuole costruire un muro in Ucraina, tra noi e l’Europa», tra la civiltà e tirannia, tra la libertà e la tirannia. Ma l’Ucraina resisterà e protegge la stessa Europa, ha detto Zelensky.

  • Prigozhin, Bakhmut cadrà in un paio di mesi

    Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo di mercenari russi della Wagner, ha previsto che la città ucraina di Bakhmut, epicentro degli scontri più sanguinosi dell’ultimo periodo, cadrà entro un paio di mesi. In un’intervista a un blogger militare favorevole alla guerra, come riporta il Guardian, Prigozhin ha previsto che Bakhmut sarà conquistata a marzo o aprile, a seconda del numero di soldati che l’Ucraina impegnerà per la sua difesa e del livello di rifornimento delle sue truppe. “Perché c’è un numero enorme di problemi che devono essere risolti”, ha affermato il capo di Wagner

  • Ungheria contro nuove sanzioni, Bruxelles è irragionevole

    Nuovo affondo dell’Ungheria contro il decimo pacchetto di sanzioni che l’Ue prevede di licenziare in occasione del primo anniversario della guerra in Ucraina. Le nuove misure si aggiungono a quelle «già rivelatesi inutili», ha commentato il ministro degli Esteri magiaro, Peter Szijjártó, in una nota. «Hanno provato nove volte e nove volte hanno fallito: dovrebbero trarre la ragionevole conclusione di non non provarci più, ma Bruxelles non è guidata dalla ragione», ha attaccato. Szijjártó ha poi messo in guardia su alcune dell’impatto sulla sicurezza energetica dell’Ungheria di alcune proposte avanzate, come la stretta sulla cooperazione nucleare con la Russia e lo stop alle forniture di greggio attraverso l’oleodotto Druzhba, finora rimasto esente dall’embargo Ue. «Naturalmente - ha spiegato - rigetteremo tutte le proposte sulle forniture di petrolio e la cooperazione nucleare e faremo il possibile per impedirne l’inclusione nel prossimo pacchetto».

  • Zelensky, con Putin nessun compromesso, non c’è fiducia

    «Non si tratta del compromesso in sé», «perché dovremmo averne paura? Nella vita abbiamo milioni di compromessi ogni giorno», ma «la domanda è: con chi? Con Putin? No, perché non c’è fiducia. Dialogo con lui? No. Perché non c’è fiducia». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista rilasciata alla Bbc, nel corso della quale ha escluso la possibilità di cedere territori alla Russia in un eventuale accordo di pace. «Qualsiasi compromesso territoriale ci renderebbe più deboli come Stato», ha detto Zelensky, aggiungendo che fare concessioni territoriali significherebbe che la Russia potrebbe «continuare a tornare».

  • Zelensky, offensiva russa di primavera è già iniziata

    L’attesa offensiva russa di primavera è già iniziata. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla Bbc, aggiungendo che «gli attacchi russi stanno già avvenendo da diverse direzioni». Secondo Zelensky, le forze ucraine possono continuare a resistere all’avanzata russa fino a quando non saranno in grado di lanciare una controffensiva. Il presidente ucraino ha ribadito la richiesta di maggiori aiuti militari da parte dell’Occidente, sottolineando che le armi occidentali potrebbero avvicinare la pace. «Naturalmente le armi moderne accelerano la pace. Le armi sono l’unico linguaggio che la Russia comprende», ha dichiarato Zelensky alla Bbc,

  • Capo stato maggiore Usa: nessuno può vincere la guerra

    Né l’Ucraina né la Russia saranno in grado di vincere la guerra. Lo sostiene in un’intervista al Financial Times il capo di stato maggiore Usa, il generale Mark Milley, per il quale il conflitto può solo finire al tavolo dei negoziati. «Sarà praticamente impossibile per i russi raggiungere i loro obiettivi ed è improbabile che la Russia riesca a conquistare l’Ucraina. Non succederà», ha dichiarato il leader militare sottolineando anche come «è molto, molto difficile che le forze di Kiev riescano a cacciare quelle di Putin dai loro territori». Milley ha anche spiegato che a quasi un anno dalla guerra in Ucraina, il Pentagono sta facendo un inventario delle sue scorte di armi per valutare se sia necessario aumentare le spese per far fronte ai bisogni, soprattutto di munizioni, di Kiev.

  • Zelensky, non concederemo mai territori ucraini ai russi

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dice in un’intervista alla Bbc che non concederà territori in nessun accordo di pace perché altrimenti «la Russia continuerebbe a tornare».

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. (AP Photo/Efrem Lukatsky)

  • Scambio prigionieri di guerra, rilasciati in 202

    Nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, 101 per parte. Secondo quanto riferito dall’ufficio presidenziale a Kiev, tra i prigionieri rilasciati dai russi ci sono 63 combattenti del battaglione Azov, che per giorni avevano resistito all’interno dell’acciaieria di Mariupol. I 101 prigionieri russi rilasciati dagli ucraini sono stati trasferiti a Mosca in aereo.

  • Usa, difenderemo Paesi baltici «senza condizioni»

    Gli Stati Uniti difenderanno «gli alleati baltici senza condizioni» per proteggerne «la libertà e la sovranità». Lo ha affermato il Segretario alla Difesa Lloyd Austin al termine dell’incontro con il suo omologo estone Hanno Pevkur, avvenuto oggi a Tallinn. Puntualizzando che gli Stati baltici stanno dando un «ottimo esempio di collaborazione», Austin ha elogiato l’Estonia per essere stato il Paese ad aver espresso il maggior aiuto all’Ucraina in rapporto al proprio Pil. Il ministro della Difesa estone ha, dal canto suo, ribadito la necessità di aumentare le spese militari per garantire la sicurezza della regione e, complessivamente, dei Paesi Nato: «Possiamo e dobbiamo fare di più», ha detto Pevkur. «Tutti i partner europei e gli alleati della Nato devono impegnarsi a portare al di sopra del 2%, idealmente verso il 2,5% del Pil, la propria spesa per la difesa».

  • Gas chiude in calo a 52 euro, da inizio anno -31%

    Il gas chiude la seduta in netto calo, con gli operatori che guardano alle temperature superiori alla media stagionale che consentono un minor impatto sugli stoccaggi. Ad Amsterdam le quotazioni scendono del 4,9%% a 52,01 euro al megawattora, portandosi ai livelli di luglio 2021. Dall’inizio dell’anno il prezzo del gas ha subito una contrazione del 31,8%.

  • Liberati 100 militari ucraina, tra loro 63 «eroi di Azovstal»

    «L’Ucraina è riuscita a riportare a casa dalla prigionia cento nostri militari e un civile. 94 di loro sono difensori di Mariupol, inclusi 63 eroi di Azovstal». Lo riferisce in un tweet l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede. Poco fa il ministero della Difesa di Mosca aveva annunciato che 101 militari russi prigionieri erano stati rilasciati dall’Ucraina «in seguito a negoziati».

  • Zelensky vede ministro Esteri Israele Cohen a Kiev

    Il presidente Volodomyr Zelensky ha incontrato questo pomeriggio nel suo ufficio a Kiev il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, il primo rappresentante del governo a giungere in Ucraina. Lo riferisce il ministero degli Esteri a Gerusalemme. Cohen ha visto prima il suo omologo Dmytro Kuleba.

  • Crimea, esplosione a base russa di Armiansk

    Un’esplosione ha scosso la base militare russa di Armiansk, nel nord della Crimea occupata. Lo riferisce il canale Telegram Crimean Wind, citato da Ukrinform. “Siamo stati informati di una esplosione in una delle unità militari russe ad Armiansk”, si legge nel post, dove si sottolinea che il rumore prodotto non è certo quello del fuoco della contraerea. In allegato vi è una foto di un’alta colonna di fumo bianco. Questa mattina si erano udite diverse esplosioni nelle aree militari russe di Sebastopoli, molto più a sud di Armiansk.

  • Madrid, finora sequestrato 1 mld a oligarchi russi

    A quasi un anno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, in Spagna sono stati sinora sequestrati a oligarchi russi beni per un valore pari a oltre un miliardo di euro come frutto delle sanzioni stabilite dall’Ue: lo ha affermato in una conferenza Miguel Ángel Ballesteros, direttore del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale. “Si tratta di capitale e beni come barche o aerei”, ha affermato Ballesteros intervenendo in un evento organizzato dall’Istituto di Questioni Internazionali e Politica Estera (Incipe).

  • Austin, «Usa pronti a difendere Paesi baltici»

    Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha ribadito che gli Stati Uniti, in caso di necessità, sono pronti a difendere Estonia, Lettonia e Lituania. “Gli Stati Uniti restano fermamente impegnati per la libertà e la sovranità dei nostri alleati baltici”, ha detto Austin in una conferenza stampa a Tallinn dopo i colloqui con le autorità estoni. “Siamo con voi per dissuadere (dall’attaccarvi, ndr) e difendervi da qualsiasi minaccia alla nostra sicurezza comune”, ha aggiunto.

  • Risoluzione Onu per pace, integrità Ucraina e ritiro Mosca

    A un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, l’Assemblea Generale Onu voterà la prossima settimana una risoluzione che sottolinea “la necessità di raggiungere, quanto prima, una pace globale, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite”. Nella bozza diffusa ai paesi membri, di cui l’ANSA ha avuto copia, “si ribadisce l’impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”, e si chiede nuovamente alla Russia di “ritirare immediatamente” le sue truppe”.

  • Kiev, sei persone uccise nell’attacco russo della notte

    Nell’attacco lanciato nella notte dalle forze russe sull’Ucraina, in tutto sei persone sono rimaste uccise: tre a Pokrovsk, due a Bakhmut e una ad Avdiivka. Lo ha scritto su Telegram il governatore dell’oblast di Donetsk Pavlo Kyrylenko, riferisce il Kyiv Independent. I feriti sono invece 13, 11 dei quali a Pokrovsk.

  • Russia espelle 4 diplomatici austriaci

    La Russia ha espulso quattro diplomatici austriaci come risposta a un analogo provvedimento preso dal ministero degli Esteri di Vienna ai primi di febbraio. Lo ha riferito l’agenzia Tass, citando una nota del ministero degli Esteri, secondo cui i quattro austriaci sono stati dichiarati “persona non grata” e dovranno lasciare la Russia entro il 23 febbraio. Nel corso del colloquio con l’ambasciatore austriaco a Mosca, Werner Almhofer, le autorità russe hanno inoltre posto l'accento sulle difficoltà nell’ottenere i visti per le delegazioni russe che si recano a Vienna per partecipare a eventi multilaterali.

  • Cina, con Russia pronti a sviluppo partenariato strategico

    La Cina è disposta a lavorare con la Russia “per promuovere il continuo sviluppo del partenariato strategico globale sul coordinamento tra i due Paesi nella nuova era”. E’ il commento del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin sull’ ottimo stato delle relazioni bilaterali espresse dal ministero degli Esteri Serghei Lavrov, a pochi giorni dalla visita a Mosca del capo della diplomazia del Pcc Wang Yi e del primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina. “Sotto la guida strategica” dei due capi di Stato Xi Jinping e Vladimir Putin, “i legami hanno mantenuto uno sviluppo sano e stabile”, ha detto Wang nel briefing quotidiano.

  • Dalla Norvegia aiuti all’Ucraina per circa 10 mld in 5 anni

    Il Parlamento della Norvegia, ricca di petrolio, ha annunciato oggi che il Paese scandinavo donerà aiuti per 75 miliardi di corone, pari a circa 10 miliardi di euro, nell’ambito di un pacchetto di sostegno quinquennale, rendendo la Norvegia uno dei più grandi donatori al mondo per l’Ucraina devastata dalla guerra. In un discorso video al Parlamento di 169 seggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato la Norvegia per la donazione. “State creando un precedente di sostegno finanziario a lungo termine per uno Stato che sta difendendo la propria indipendenza”, ha detto Zelensky. I 10 leader dei partiti norvegesi hanno poi parlato per esprimere il loro sostegno al pacchetto. Solo il Partito rosso, socialista, che ha 8 seggi, si è opposto alla donazione, perché parte del denaro era destinato alle armi. Non si è tenuta alcuna votazione. Il denaro sarà suddiviso equamente tra assistenza militare e umanitaria per 5 anni, per un totale di 15 miliardi di corone all’anno.

  • In Germania circa 1 milione di profughi ucraini da inizio guerra

    Dal 24 febbraio 2022, data dell’invasione della Russia in Ucraina, centinaia di migliaia di ucraini si sono trasferiti in Germania. Come comunicato dall’Ufficio federale di statistica, nel 2022 sono stati registrati circa 1,1 milioni di immigrati provenienti dall’Ucraina. Nel corso dell’anno, poi, molte persone sono tornate in patria. Pertanto, secondo le statistiche, nell'ultimo anno c'è stata un’immigrazione netta di 962mila persone dall’Ucraina.

    “Ciò significa che l’immigrazione netta dall’Ucraina alla Germania lo scorso anno è stata maggiore di quella dalla Siria, dall’Afghanistan e dall’Iraq messi insieme nel 2014 e nel 2016”, ha affermato l’Ufficio di statistica, come riportano i media tedeschi. Secondo i dati, la maggior parte degli ucraini è arrivata in Germania nei primi tre mesi dopo l’inizio dell’invasione. Da maggio il numero dei rimpatriati è aumentato. Nel 2022, un totale di 139.000 persone si sono trasferite dalla Germania all’Ucraina.

  • Vie libera Parlamento Ue, ”aiuti a Kiev finché serve, anche invio jet”

    Via libera dell’Eurocamera alla risoluzione, presentata ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, in cui si chiede di fornire a Kiev “aiuti militari per tutto il tempo necessario”. Nel testo si invita la Commissione a “prendere in seria considerazione la fornitura di aerei da combattimento, elicotteri, sistemi missilistici e un aumento delle munizioni. Il via libera è arrivato con 444 voti favorevoli, 26 no e 37 astensioni. La risoluzione chiede di utilizzare i beni russi congelati dall’Ue per ricostruire l’Ucraina, rafforzare le sanzioni contro Mosca e i suoi alleati e avviare i negoziati di adesione con Kiev quest’anno.

    Gli eurodeputati esortano anche l’Ue e gli Stati membri e i loro alleati a rendere più efficaci le sanzioni già in vigore e ad adottare misure urgenti per bloccare qualsiasi tentativo di eludere tali misure restrittive. Il testo chiede inoltre un regime legale che consenta la confisca dei beni russi congelati dall’Ue e che questi beni siano utilizzati per ricostruire il l’Ucraina e per risarcire le vittime della guerra.

    Il testo sottolinea infine che la guerra di aggressione russa ha cambiato radicalmente la situazione geopolitica in Europa e ribadisce il loro sostegno alla decisione del Consiglio europeo di concedere lo status di candidato all’Ue all’Ucraina la scorsa estate. Guardando al futuro, i deputati chiedono che sia completato il quadro giuridico che consente la confisca dei beni russi congelati dall’Ue. Questi beni dovrebbero poi essere utilizzati per ricostruire il Paese e per risarcire le vittime della guerra. Inoltre, sottolineano che, una volta terminata la guerra, la Russia dovrà essere costretta a pagare le riparazioni per contribuire in modo sostanziale alla ricostruzione dell’Ucraina.

  • Gb, addestrati 10mila soldati ucraini da inizio guerra

    Sono 10 mila i militari ucraini addestrati nel Regno Unito dall’inizio della guerra nell’ambito del programma lanciato l’anno scorso dall’allora premier britannico Boris Johnson. Secondo il governo di Londra, è previsto che altri 20 mila siano preparati al combattimento entro la fine del 2023. Il Regno ha accelerato più di ogni altro Paese europeo occidentale i suoi programmi di addestramento di effettivi ucraini dopo l’invasione russa di un anno fa: programmi peraltro già avviati per alcuni contingenti fin dal 2014.

  • Nato: Stoltenberg, su adesione Svezia-Finlandia deciderà Turchia

    “È il governo turco, il parlamento turco, che decide sulla questione della ratifica, ed è solo una decisione turca. Perché ciò che deve essere deciso dalla Turchia è se ratificare i documenti di adesione e questa è una decisione che deve prendere la Turchia”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa con il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, in Turchia. Sia Svezia che Finlandia “hanno fatto grandi passi avanti da quando abbiamo firmato il memorandum congiunto tra Finlandia, Svezia e Turchia a luglio al vertice Nato di Madrid dello scorso anno - ha spiegato -. Hanno rimosso qualsiasi restrizione all’esportazione di armi, rafforzato la loro legislazione sul terrorismo. E la Svezia sta anche modificando la propria costituzione e ha intensificato la cooperazione con la Turchia, ha istituito un meccanismo permanente per continuare a lavorare a stretto contatto con la Turchia nella lotta al terrorismo. Quindi continuo a credere che sia giunto il momento di ratificare l’adesione sia della Finlandia che della Svezia. Riconosco pienamente che la Turchia ha legittime preoccupazioni per la sicurezza. Nessun altro alleato della Nato ha subito più attacchi terroristici della Turchia”.

  • Cohen a Bucha, «impossibile rimanere indifferenti»

    “E’ impossibile rimanere indifferenti davanti alle scene e le fosse comuni che abbiamo visto”. A dirlo è il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, che ha iniziato a Bucha la sua visita in Ucraina, la prima di un esponente del governo israeliano dall’inizio della guerra. “Siamo qui in una importante visita di solidarietà al popolo ucraino”, ha aggiunto Cohen quando gli è stato chiesto se avrebbe condannato la Russia, riferisce Times of Israel. Cohen si è poi recato a Babyn Yar, il burrone vicino Kiev dove i nazisti massacrarono decine di migliaia di ebrei durante la seconda guerra mondiale. Accompagnato dai massimi rabbini ucraini, ha deposto una corona, come già aveva fatto a Bucha. Arrivato questa mattina a sorpresa dalla Polonia, Cohen ha incontrato l’omologo Dmytro Kuleba e vedrà il presidente Volodymyr Zelensky. E’ prevista anche una cerimonia per la piena riapertura dell’ambasciata israeliana a Kiev. “Sono arrivato oggi per la prima vista di un ministro israeliano dall’inizio delle ostilità. In questo anno, Israele è stato a fianco dell’Ucraina e del popolo ucraino. Oggi alzeremo la bandiera israeliana sull’ambasciata israeliana a Kiev, che tornerà alla sua attività con l’obiettivo di rafforzare i rapporti fra i nostri paesi”, si legge in un comunicato diffuso da Cohen.

  • 36 missili russi contro importanti infrastrutture

    La Russia ha lanciato 36 missili, fra cui missili da crociera, 16 dei quali sono stati intercettati, contro infrastrutture critiche dell’Ucraina. Colpite le regioni settentrionali, occidentali e quelle di Dnipropetrovsk e Kirovohrad, ha reso noto il capo di gabinetto della presidenza, Andriy Yermak, su Telegram. I russi hanno iniziato a usare testate esca per trarre in inganno i sempre più sofisticati sistemi di difesa aerea ucraina, ha aggiunto. A Pavlohrad è rimasta uccisa una donna di 79 anni e altre otto persone sono rimaste ferite. Nella regione di Leopoli tre missili hanno colpito infrastrutture importanti.

  • Difesa Gb, ’in aumento i raid russi’

    I raid russi sono aumentati nell’ultima settimana dopo un periodo di relativa tranquillità. Le forze aerospaziali continuano a usare lo stesso numero di aerei in sostegno alle operazioni in Ucraina, rende noto la difesa britannica nel suo briefing quotidiano sull’andamento della guerra.

  • Lukashenko, Zelensky sta distruggendo il Paese

    “Volodymyr Zelensky sta distruggendo l’Ucraina”. Lo ha detto in un incontro con la stampa il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. “Ci vorranno cento anni” per ricostruire il Paese, ha aggiunto. Lo riporta Ria Novosti.

  • Lukashenko, «Biden venga a Minsk a incontrare Putin»

    Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha detto che quello americano Joe Biden invece che andare in Polonia dovrebbe recarsi a Minsk, dove lo stesso Lukashenko è pronto a organizzare un incontro tra lui e il presidente russo Vladimir Putin per “un colloquio serio, se vuole la pace in Ucraina”. “Possiamo vederci noi tre, due aggressori e un presidente pacifista”, ha aggiunto ironicamente Lukashenko, citato da Ria Novosti, dicendo però di ritenere “improbabile” che Biden accetti l’invito.

  • Mosca, satelliti Usa e alleati sono «bersagli legittimi»

    Per il conflitto in Ucraina gli Usa e i loro alleati europei impiegano anche satelliti non militari, che pertanto possono diventare “bersagli legittimi di un contrattacco” russo. Lo ha detto Konstantin Vorontsov, vice capo del dipartimento per la non proliferazione e il controllo delle armi del ministero degli Esteri di Mosca. Secondo Vorontsov, citato dall’agenzia Interfax, è in atto “una tendenza molto pericolosa” con “l’uso militare di infrastrutture spaziali civili da parte degli Usa e dei loro alleati”. “Questa attività - ha aggiunto - rappresenta un coinvolgimento indiretto in conflitti armati”.

  • Gb, una campagna aerea di Mosca su larga scala è improbabile

    La Forze aerospaziali russe (VKS) mantengono probabilmente una flotta in gran parte intatta di circa 1.500 aerei militari con equipaggio, nonostante ne abbiano persi oltre 130 dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina: tuttavia, è improbabile che la VKS stia preparando una campagna aerea su larga scala poiché nelle attuali circostanze subirebbe probabilmente perdite di velivoli insostenibili. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. La VKS continua a schierare un numero di jet a sostegno dell’operazione in Ucraina simile a quello di molti mesi fa, sottolinea il rapporto pubblicato su Twitter, osservando che le sortite russe sono aumentate nell’ultima settimana, dopo essersi mantenute stabili per diverse settimane. Nel complesso, la performance dell’Aviazione russa continua ad essere limitata da una minaccia sempre elevata da parte delle difese aeree ucraine e dall’utilizzo di un gran numeri di basi a causa della minaccia di attacchi contro gli aeroporti russi. I jet di Mosca, inoltre, operano quasi esclusivamente sui territori occupati e non riescono quindi a svolgere in modo efficace il loro ruolo chiave di attacco, conclude il rapporto.

  • Mosca, canali comunicazione con Nato usati secondo necessità

    I canali di comunicazione militare tra la Russia e la Nato vengono utilizzati “secondo necessità”. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko. Lo riporta Ria Novosti. Interpellato sulla frequenza di tali contatti Grushko ha detto che “non c’è un programma” prestabilito.

  • Germania: 1,1 mln di persone arrivate dall’Ucraina nel 2022

    Da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina il 24 febbraio 2022, milioni di persone hanno lasciato il Paese. Nel 2022 sono stati registrati in Germania circa 1,1 milioni di arrivi di persone dall’Ucraina. Lo riferisce l’Ufficio federale di statistica Destatis sulla base di risultati provvisori e di una valutazione ad hoc delle statistiche sulla migrazione. Poco più di due terzi (68%) degli immigrati sono arrivati tra marzo e maggio 2022, cioè nei primi tre mesi dopo l’attacco.

  • Norvegia, 7,5 miliardi di euro in 5 anni per l’Ucraina

    Il parlamento di Oslo ha votato all’unanimità per supportare l’Ucraina per un periodo di 5 anni con 7,5 miliardi di euro. Alla seduta è intervenuto in video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha espresso la sua gratitudine alla Norvegia.

  • Nella notte colpiti obiettivi a nord e ovest

    La Russia ha colpito la notte scorsa, durante il 15mo attacco su larga scala contro l’Ucraina dall’inizio dell’invasione, obiettivi nel nord e nell’ovest del Paese, oltre che nelle regioni di Dnipropetrovsk e Kirovohrad: lo ha reso noto su Telegram il capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak. “Un altro attacco missilistico da parte dei russi. Hanno lanciato missili e UAV (droni, ndr) di notte. Purtroppo, ci sono attacchi nel nord e nell’ovest dell’Ucraina, così come nelle regioni di Dnipropetrovsk e Kirovohrad”, ha scritto l’alto funzionario. Yermak ha aggiunto che le forze russe hanno cambiato tattica, utilizzando finti obiettivi per operazioni di sorveglianza prima degli attacchi e per confondere la difesa aerea di Kiev. “Tuttavia - ha sottolineato -, le unità di difesa aerea hanno abbattuto la maggior parte dei missili e degli UAV del nemico”. Come riportato in precedenza, i russi hanno colpito infrastrutture critiche nella regione di Leopoli, hanno riferito le autorità locali su Telegram. L’Aeronautica militare ha poi precisato che alcuni di missili X-22 hanno colpito infrastrutture critiche in varie regioni.

  • Mosca, abbattuti due droni ucraini sul mare a Sebastopoli

    Sue droni ucraini sono stati abbattuti dalla difesa aerea russa sul mare a Sebastopoli in Crimea. Lo riporta la Tass citando il governatore locale Mikhail Razvozhaev.

  • Lukashenko, Minsk si unirà a offensiva solo se attaccata

    La Bielorussia si unirà all'offensiva russa in Ucraina "solo" se verrà attaccata: lo ha detto il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko

  • Crosetto, daremo anche sistemi per difesa da nucleare

    “Abbiamo approvato il sesto decreto aiuti all’Ucraina e sono arrivate richieste molto specifiche nei giorni scorsi. Si parla sempre di armi ma vogliono anche attrezzature per la difesa da attacchi nucleari e batteriologici, che fanno meno notizia dei tank, ma che noi daremo come Italia, insieme ad aiuti civili, gruppi elettrogeni, coperte”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua audizione sulle linee programmatiche alle commisioni riunite Difesa Camera ed Esteri e Difesa Senato.

  • Kiev, oltre 140mila soldati russi uccisi, 690 in 24 ore

    Sono 140.460 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’aggressione lo scorso 24 febbraio. Lo riferisce lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev nel bollettino rilasciato oggi nel quale si legge che sono circa 690 i militari russi morti nelle ultime 24 ore.

  • Domani incontro fra Putin e Lukashenko

    I presidenti di Bielorussia e Russia, Alexander Lukashenko e Vladimir Putin, si incontreranno domani. Lo riporta la Tass citando l’agenzia di stampa bielorussa Belta.

  • Capo Wagner critica Mosca, «mostruosa burocrazia militare»

    Secondo il fondatore dell’organizzazione di mercenari russi Wagner, Yevgeny Prigozhin, la mancata avanzata di Mosca nel Donetsk è causata dalla mostruosa burocrazia militare della Russia. In battaglia “la lentezza dei progressi russi è dovuta alla mostruosa burocrazia militare: Bakhmut, l’epicentro dei combattimenti nell’Ucraina orientale, non sarà conquistata prima di marzo o aprile”, ha detto Prigozhin in un video su Telegram. E ha aggiunto che i progressi dipenderanno dall’invio di “riserve da parte dell’avversario”, criticando la Russia per non essere riuscita a conquistare la città entro la fine del 2022.

  • Prigozhin, «Bakhmut sarà conquistata entro aprile»

    La città di ’’Bakhmut sarà conquistata a marzo o ad aprile’’. Lo ha detto il leader e fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin, criticando la ’’mostruosa’’ burocrazia russa.

  • Kiev, oltre 140mila soldati russi uccisi, 690 in 24 ore

    Sono 140.460 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’aggressione lo scorso 24 febbraio. Lo riferisce lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev nel bollettino rilasciato oggi nel quale si legge che sono circa 690 i militari russi morti nelle ultime 24 ore.

  • Kiev: 15esimo raid di massa russo contro infrastrutture critiche

    Quello effettuato nella notte è stato il 15esimo raid su larga scala effettuato dall’esercito russo contro le infrastrutture critiche dell’Ucraina. Lo rende noto il Kiev Independent citando l’aeronautica ucraina. Dei 32 missili lanciati 16 sono stati abbattuti.

  • Kiev: Mosca prepara attacco nell’anniversario dell’invasione

    I russi stanno preparando un massiccio attacco contro l’Ucraina nell’anniversario dell’invasione, ma Kiev supererà anche questa offensiva: lo ha detto il capo del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, Oleksiy Danilov, come riportano i media nazionali.

    «Abbiamo iniziato a dire che si stanno preparando e proveranno a fare un altro tentativo di attacco massiccio il 23-24 febbraio - ha affermato Danilov davanti alle telecamere del canale tv ’My-Ukraine’ -. Questo dovrebbe essere trattato con calma. Siamo pronti per questo. Penso che abbiamo già capito cosa sono gli attacchi, dopo aver ’ricevuto’ 115-120 razzi in un giorno. Affronteremo anche questa giornata. Sì, sarà difficile, ma supereremo tutto».

  • Accordo Wang e Macron: «Obiettivo comune è contribuire a pace»

    Il Presidente francese Emmanuel Macron e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi hanno concordato, nel loro incontro di ieri, l’obittivo comune del contribuire alla pace in Ucraina, ha reso noto l’Eliseo. Macron e Wang hanno discusso della guerra e delle sue “conseguenze sui Paesi più vulnerabili, in particolare riguardo alla sicurezza alimentare e capacità di finanziamento”. I due “hanno espresso lo stesso obiettivo di contribuire alla pace in accordo con il diritto internazionale”.

  • Kiev: russi hanno lanciato 32 missili, 16 abbattuti

    Nella notte la Russia ha lanciato 32 missili da crociera aerei e marittimi sull’Ucraina. La difesa aerea ne ha distrutti 14 e sono stati eliminati anche 2 missili aerei Kh-59. Lo riporta Ukrainska Pravda citando il servizio stampa del comando dell’aeronautica delle forze armate di Kiev.

  • Ministro degli esteri di Israele arrivato a Kiev

    Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen è arrivato a Kiev dove vedrà il presidente Volodomyr Zelensky. E’ la prima volta che un esponente israeliano arriva in Ucraina dall’invasione russa del Paese. Cohen - secondo un portavoce - annuncerà il ritorno dell’ambasciata israeliana in Ucraina per attività continue a Kiev.

    Il ministro degli esteri di Israele Eli Cohen durante la sua recente visita in Turchia (foto EPA)

  • Kiev: «Sei palloni spia individuati sui cieli della capitale, alcuni abbattuti»

    «Sei obiettivi aerei ostili», vale a dire, presunti palloni spia, sono stati individuati dalle autorità ucraine nei cieli di Kiev, ha denunciato l’aeronautica ucraina. Alcuni sono stati abbattuti, precisano le fonti militari, citate dal Guardian, senza aggiungere altro.

    PER APPROFONDIRE  /  Battaglia per il controllo dei cieli? Ecco come funzionano i palloni spia

  • Raid Russia in regione Leopoli: danni a infrastruttura critica

    Una infrastruttura critica è stata danneggiata in un raid russo alle prime ore di questa mattina nella regione dell’Ucraina occidentale di Leopoli, ha denunciato il governatore Maksym Kozytskyi su Telegram, precisando che non ci sono state vittime e l’incendio che si era sviluppato con il bombardamento è stato spento. Le sirene aeree hanno suonato in città di tutto il Paese.

    DIARIO DA ODESSA / L’Ucraina ferita rimuove tutti i simboli dell’aggressore russo

  • Washington: «Preoccupante il complotto di Mosca sulla Moldavia»

    L’assistente del segretario di Stato americano per gli affari europei ed eurasiatici Karen Donfried ha dichiarato in un’intervista a Radio Free Europe/Radio Liberty che gli Stati Uniti sono preoccupati per le notizie di un complotto russo per rovesciare il potere in Moldavia.

    Il 13 febbraio la presidente moldava Maia Sandu ha delineato quello che ha descritto come un colpo di Stato da parte di Mosca con l’utilizzo di sabotatori esterni per rovesciare il governo del suo Paese, mettere la Nazione «a disposizione della Russia» e far fallire le sue aspirazioni di entrare un giorno nell’Unione Europea. Commentando le dichiarazioni della Sandu, Donfried ha affermato che gli Usa «continueranno» a stare al fianco della Moldavia «in questo periodo molto critico in cui si trova in una posizione geografica vulnerabile, sta affrontando una guerra nelle vicinanze e la sfida della Transnistria».

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti