Ucraina, ultime notizie. Zelensky chiede più armi al G7. Borrell: non c’è accordo su sanzioni
I punti chiave
Nyt, Russia usa vecchi missili ucraini contro l’Ucraina
La Russia sta usando vecchi missili ucraini contro l’ Ucraina . Lo riporta il New York Times citando fonti del Pentagono che sembrerebbero così confermare quanto affermato dal vice capo dell’intelligence di Kiev, il generale Vadym Skibitsky. I missili Kh-55 sarebbero in mano russa in base all’accordo internazionale del 1994 per assicurare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, secondo quanto spiegato da Skibitsky. I Kh-55 sono usati per mobilitare il sistema di difesa aereo ucraino ma si tratta di un falso target. Una volta che il sistema di difesa entra in funziona contro i vecchi missili, la Russia infatti ne lancia di più moderni e distruttivi.
Michel ai 27, garantire sostenibilità aiuti a Kiev
“L’Ucraina è, come sempre, al centro delle nostre preoccupazioni. La massiccia escalation militare della Russia dal 10 ottobre, con i suoi ripetuti attacchi alle strutture critiche e alle infrastrutture energetiche dell’ Ucraina , ha causato enormi danni alla rete elettrica ucraina. Milioni di civili sono rimasti senza elettricità, riscaldamento e acqua corrente. La situazione, aggravata dall’arrivo della neve e delle temperature sotto lo zero, richiede da parte nostra una risposta adeguata, anche in termini di preparazione e assistenza umanitaria”. Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella lettera di invito ai 27 capi di Stato e di governo al vertice Asean-Ue del 14 dicembre e del Consiglio europeo del 15.
“Al di là dei bisogni immediati del paese, è necessario anche un dibattito sostanziale su come garantire la sostenibilità del nostro sostegno militare e finanziario all’Ucraina”, aggiunge.Kiev, russi spostano le truppe e sono nel panico a Melitopol
Ivan Fedorov, sindaco in esilio di Melitopol , ha dichiarato in un’intervista alla tv ucraina che le truppe russe nella città da loro occupata si stanno “ridistribuendo” e ora sono “prese dal panico” a causa degli attacchi ucraini sulla città durante il fine settimana. Lo riporta la Cnn. I russi “sono impegnati a spostare i loro gruppi militari in altri luoghi per cercare di nasconderli”, ha dichiarato Fedorov, senza tuttavia fornire prove di tali affermazioni. Fedorov ha anche fornito un aggiornamento sul numero di feriti e morti a seguito degli attacchi missilistici. “Ci sono decine di russo-fascisti uccisi, e ci sono feriti, che sono stati portati negli ospedali e in Crimea: circa 200 russo-fascisti sono finiti negli ospedali”. La città occupata dai russi nel sud dell’Ucraina ha visto pesanti bombardamenti durante il fine settimana, secondo quanto riferito da fonti russe e ucraine, ma ci sono stati bilanci contrastanti su feriti e morti.
Zelensky, blackout sono l’ultima speranza della Russia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che i blackout sono “l’ultima speranza” della Russia. Lo riporta Sky News, citando il discorso serale del leader di Kiev in cui ha avvertito che Mosca non ha abbandonato il suo piano di colpire l’Ucraina con attacchi aerei. “Dobbiamo essere consapevoli che la Russia non ha abbandonato questa tattica del terrore. Qualsiasi assenza di attacchi missilistici di massa significa semplicemente che il nemico sta preparando nuovi attacchi. E potrebbero esserci attacchi in qualsiasi momento”, ha affermato Zelensky.
Esplosione danneggia un ponte a Melitopol
Un ponte della città di Melitopol occupata dai russi è stato danneggiato da un’esplosione. «I terroristi ucraini hanno danneggiato un ponte nel villaggio di Kostiantynivka, il quartiere orientale di Melitopol», ha scritto su Telegram Vladimir Rogov, leader del movimento ’Siamo insieme alla Russia’, citato dalla Tass. Secondo quanto riferito, un ordigno esplosivo è stato piazzato su un pilastro del ponte. Secondo Rogov, «l’obiettivo dei terroristi è interrompere le forniture di merci vitali, cibo, medicine e materiali da costruzione ai territori liberati delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson».
Per Kiev, si tratta invece di un ponte strategico per le truppe russe. «A Melitopol, il ponte che collegava la città con il villaggio di Kostiantynivka si è ’stancato’. Questo è uno dei ponti strategicamente importanti» dopo il ponte di Crimea, ha scritto su Telegram il sindaco ucraino di Melitopol, Ivan Fedorov, sottolineando che gli invasori hanno utilizzato il ponte per trasportare attrezzature militari verso est.
Tajani domani a Parigi per la Conferenza sull’Ucraina
Il vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani sarà domani, 13 dicembre 2022, a Parigi per partecipare su delega del presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Conferenza internazionale “Standing with the Ukrainian People”, si legge in una nota della Farnesina.
L’iniziativa, lanciata dal presidente francese Macron e dal presidente ucraino Zelensky , punta a migliorare il coordinamento tra i donatori internazionali e a creare una piattaforma comune di coordinamento degli aiuti, allargando il meccanismo di protezione civile dell’Unione europea ad altri Stati e organismi internazionali. L’obiettivo di fondo è soddisfare le esigenze immediate ucraine (come la preservazione delle infrastrutture civili nei settori dell’energia, dell’acqua, dell’approvvigionamento alimentare, della sanità e dei trasporti).
Kiev: ci servono 2 miliardi di metri cubi di gas
“Vi chiedo di aumentare l’assistenza all’ Ucraina nel settore del gas. Il terrore contro le nostre centrali elettriche ci ha costretto a utilizzare più gas del previsto. Per questo motivo abbiamo bisogno di un ulteriore sostegno in questo particolare inverno. Stiamo parlando di un volume di circa 2 miliardi di metri cubi di gas, che devono essere procurati in aggiunta”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo alla riunione dei leader del G7 tenutasi oggi in forma virtuale.
Zelensky ai leader G7, grazie a voi l’Ucraina esiste ancora
“È solo grazie al vostro sostegno se qui esiste ancora il mio Paese e esiste ancora il popolo ucraino”. Così, a quanto si apprende, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky , che in un breve intervento durante la riunione del G7 in videocollegamento avrebbe ringraziato uno per uno i leader, inclusa la premier Giorgia Meloni, per il contributo dei loro Paesi a difesa di Kiev.
Meloni al G7, pieno sostegno all’Ucraina, anche militare
“È fondamentale rimanere uniti nel pieno sostegno del G7 all’ Ucraina , anche in campo economico e militare. Siamo chiamati a continuare a difendere il Paese dalla guerra di aggressione russa”. Lo ha detto, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni, partecipando in videocollegamento alla sua prima riunione del G7, dopo quella d’emergenza andata in scena durante il G20 di Bali.
“Bisogna cominciare a pianificare la ricostruzione post bellica dell’Ucraina”, ha poi detto la premier Giorgia Meloni.
Zelensky chiede più armi al G7
Il presidente ucraino, Volodymir Zelensky , ha invitato il Paesi del G7 a fornire più armi all’Ucraina nel corso del suo intervento da remoto alla riunione dei Sette in formato virtuale.
G7, stabiliremo piattaforma coordinamento aiuti a Kiev
“Al fine di sostenere riparazione, ripresa e ricostruzione dell’ Ucraina , insieme all’Ucraina e ai nostri partner internazionali e in stretto coordinamento con le organizzazioni internazionali e le istituzioni finanziarie internazionali competenti, istituiremo una piattaforma multi-agenzie di coordinamento dei donatori. Attraverso questa piattaforma, coordineremo i meccanismi esistenti per fornire un sostegno continuo a breve e a lungo termine” e “coordineremo ulteriori finanziamenti e competenze internazionali e incoraggeremo l’agenda di riforme dell’Ucraina come pure la crescita guidata dal settore privato”. Lo riferiscono i leader del G7, riunitisi oggi in forma virtuale. “Istituiremo inoltre un segretariato per la piattaforma. Ciascuno di noi designerà un rappresentante governativo di alto livello per supervisionare la creazione della piattaforma e gli sforzi di coordinamento in corso e chiederà loro di riunirsi al più presto a gennaio 2023”, aggiunge la dichiarazione del G7.
Ambasciatore ucraino, per la pace servono le armi
“Tutti vogliamo la pace, ma per portare la pace servono le armi. La Russia capisce solo il linguaggio della forza. Senza armamenti sarebbe troppo complicato portare avanti questa sfida e difendere i valori non solo in Ucraina ma in tutto il mondo. Posso capire la preoccupazione di alcuni politici sull’invio delle armi, ma non la condivido. Dobbiamo essere più uniti che mai per portare avanti questa battaglia”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk in occasione della presentazione del libro Photoansa 2022.
“Non esiste un popolo che vuole di più la pace di noi ucraini - ha proseguito -. La Russia vorrebbe una pausa per rinforzarsi, noi, invece, vogliamo una pace stabilita dal diritto internazionale. Dobbiamo creare le condizioni che non permettano più a nessun Paese di mettere a rischio vite umane. Speriamo che la pace arrivi prima possibile, speriamo che il 2023 sia un anno di pace e di vittoria per tutti noi”. “Ho visto questa grandissima solidarietà da parte dei politici e del popolo italiano e vorrei ringraziare il governo e tutti i cittadini italiani per il vostro sostegno nel periodo più drammatico della nostra storia - ha sottolineato ancora l’ambasciatore -. Il governo precedente e attuale continuano a dimostrare solidarietà con l’Ucraina, fornendo quello che ci serve di più in questo periodo”.
Zelensky, per abbreviare la guerra serve più aiuto
“Perché la guerra sia breve, ci serve un maggior aiuto”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky , intervistato da David Letterman per uno speciale su Netflix, intitolato “il mio prossimo ospite non ha bisogno di presentazioni”. “Non posso dire con certezza quando finirà la guerra - ha affermato - Combattiamo per tutto il mondo. La cosa più importante è che gli Stati Uniti e la comunità internazionali non vacillino nel loro sostegno all’Ucraina... Gli Stati Uniti sono leader nel sostegno fornito. Senza di loro per noi sarebbero molto dura. La domanda su quanto durerà la guerra dipende interamente da questo sostegno. Perché (la guerra) sia più breve, serve un maggior aiuto”.
G7, Russia dovrà pagare per danni a infrastrutture
“Siamo determinati a far sì che la Russia alla fine debba pagare per il ripristino delle infrastrutture cruciali danneggiate o distrutte dalla sua brutale guerra” in Ucraina . È la dichiarazione dei leader del G7, riunitisi oggi in forma virtuale. “Non ci può essere impunità per i crimini di guerra e altre atrocità. Chiederemo conto al presidente Putin e ai responsabili in conformità con il diritto internazionale”, afferma ancora il G7, composto da Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Usa, Canada e Giappone.
Estonia: Premere per nuove sanzioni a Russia
La decisione di aumentare il tenore del sostegno all’ Ucraina presa oggi a Bruxelles durante il vertice dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea è “un passo positivo”, ma è necessario premere “per l’adozione di un nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia”. Lo ha dichiarato questa sera ai giornalisti il ministro degli Esteri estone, Urmas Reinsalu.
“Il costo della guerra in Ucraina deve essere più salato. Il desiderio dell’Estonia è che nel nuovo pacchetto vengano inserite, tra l’altro, sanzioni nei confronti degli istituti di credito russi e venga inserita una norma che vieta la propaganda russa nel territorio dell’Unione Europea”, ha detto il ministro. Reinsalu ha inoltre sottolineato che il suo Paese premerà perché venga presa quanto prima una decisione comune sulla concessione all’Ucraina di un prestito di 18 miliardi di euro.
Gb aperta alla fornitura di armi a lungo raggio a Kiev
Il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, ha affermato che Londra è “aperta” riguardo alla fornitura all’ Ucraina di sistemi di armi a lungo raggio, se la Russia dovesse continuare a prendere di mira aree civili. Lo riporta Sky News. Le richieste ucraine di sistemi missilistici che potrebbero potenzialmente colpire obiettivi a molte miglia oltre il confine russo sono state finora respinte dall’Occidente, nel tentativo di evitare un’ulteriore escalation. Ma parlando in parlamento, Wallace ha riferito di “rivedere costantemente i sistemi d’arma che potremmo fornire” a Kiev. “Anche noi abbiamo potenziali sistemi d’arma che sono più a lungo raggio, e se i russi dovessero continuare a prendere di mira aree civili e infrangere le Convenzioni di Ginevra, allora sarò di mentalità aperta su cosa faremo dopo”, ha affermato.
Russi subiscono perdite nella regione di Lugansk
I russi continuano a subire perdite vicino a Kreminna (regione di Lugansk) e le forze armate ucraine hanno attaccato due punti di controllo degli occupanti, secondo quanto afferma il canale ucraino Rbc, citando lo stato maggiore delle forze armate ucraine. Secondo quanto riferito, i russi stanno concentrando gli sforzi sulla conduzione di azioni offensive nelle direzioni Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Zaporizhzhia. Solo oggi, gli occupanti hanno lanciato 6 attacchi missilistici, 4 dei quali hanno colpito le infrastrutture civili della città di Kostyantynivka, nella regione di Donetsk, oltre a bombardare la città di Kherson con lanciarazzi multipli.
Zelensky, per una guerra più breve servono aiuti più ingenti
«Gli Usa sono i principali sostenitori dell’Ucraina, senza il loro sostegno saremmo in grave difficoltà. Pertanto, la fine della guerra dipende anche da questo sostegno. Per avere una guerra più breve, ci servono aiuti più ingenti». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato da David Letterman per il suo programma su Netflix “Non c’è bisogno di presentazioni”. «Nessuno può dire quanto andrà avanti» la guerra, «sono una persona responsabile e so che per la gente è importante sapere quando finirà la guerra. È la domanda più importante, ecco perché merita una risposta importante. Per noi la fine della guerra, per quanto si dica, che ci si creda o no, sarà quando avremo reclamato le nostre terre e i nostri confini» e «quando tutte le nostre terre saranno libere dall’occupazione», ha sottolineato Zelensky.
Kiev, serve 1 miliardo di dollari per ripristino luce e riscaldamento
L’Ucraina ha bisogno di un miliardo di dollari per ripristinare rapidamente le infrastrutture critiche per superare l’inverno. Lo ha affermato il premier ucraino, Denys Shmyhal, in una riunione dell’Ocse, secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda. Il primo ministro ha spiegato che il piano per la ricostruzione dell’Ucraina dopo la guerra prevede tre fasi. «Ma la priorità principale ora è la fase di sopravvivenza: il rapido ripristino delle infrastrutture critiche e del settore energetico per il superamento del periodo invernale», ha affermato. Shmyhal ha sottolineato che gli ultimi attacchi russi hanno danneggiato metà delle infrastrutture energetiche in Ucraina e destabilizzato la rete elettrica. L’introduzione di interruzioni di corrente pianificate nel Paese ha colpito tutti i settori dell’economia e della vita sociale dell’Ucraina. «Il costo stimato del sostegno di emergenza all’industria energetica è di 500 milioni di dollari. Il costo stimato del sostegno di emergenza al settore del riscaldamento è stimato in altri 500 milioni di dollari», ha sottolineato il premier.
Tajani, Italia pronta alla ricostruzione
«Domani a Parigi discuteremo degli interventi immediati per l’Ucraina, l’Italia ha già dato un forte contribuito, con l’invio di molte tonnellate di materiale elettrico perché possa essere ripristinata la rete elettrica nel Paese, domani diremo che siamo pronti a fare la nostra parte per la ricostruzione». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla fine del Consiglio Ue Esteri.
Ungheria chiede rimozione nomi da blacklist Ue
Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha chiesto la rimozione di diversi nomi dalla nuova blacklist che dovrebbe essere inclusa nel nono pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia. Lo ha annunciato lo stesso ministro in conferenza stampa da Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri, specificando che ciò «rappresenterebbe un serio rischio» poiché taglierebbe i «canali di comunicazione ancora aperti con la Russia». «I negoziati - ha ribadito - sono necessari a porre fine alla guerra».
Scholz: «G7 unito contro guerra di Putin, solidarietà a Kiev incrollabile»
«L’incrollabile solidarietà con l’Ucraina è un leitmotiv della nostra Presidenza del G7. Abbiamo riaffermato questo vis-à-vis al presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi. Il G7 ha risposto alla guerra di Putin in maniera unita e determinata». Lo ha scritto su Twitter il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che oggi ha presieduto una riunione del G7 in cui è stata centrale la crisi in Ucraina.
Sindaco Melitopol: «Forze russe nel panico si stanno riposizionando»
Nella città ucraina occupata di Melitopol, le forze russe sono nel «panico» e si stanno «riposizionando» dopo gli attacchi di Kiev nel fine settimana. Lo sostiene su Telegram il sindaco in esilio, Ivan Fedorov. Le forze russe «sono occupate a spostare i loro gruppi militari verso altri posti per cercare di nasconderli», dice ancora Fedorov, citato dal Guardian.
Borrell: non c’è accordo su pacchetto sanzioni, spero si riesca in settimana
«Non si è giunti ad un accordo tra i ministri» sul nono pacchetto di sanzioni contro la Russia «ma spero che ci riusciremo questa settimana». Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri degli Esteri.
Verso ok a larga maggioranza per armi a Kiev, no M5s e Avs
Partiti al lavoro sulle risoluzioni in vista delle comunicazioni sull’invio di armi all’Ucraina che domani il ministro della Difesa Guido Crosetto svolgerà prima al Senato e poi alla Camera. Le comunicazioni anticipano di fatto il contenuto del nuovo decreto approvato da palazzo Chigi il primo dicembre scorso, che prevede che «fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina».
Ogni gruppo di opposizione sta lavorando a un proprio testo ma, secondo quanto si apprende da un’agenzia di stampa, l’obiettivo sarebbe quello di votare il sostegno a Kiev «a larghissima maggioranza». Pd e Azione-Iv potrebbero infatti votare a favore sul dispositivo della risoluzione di maggioranza e la maggioranza potrebbe votare i dispositivi dei loro testi. Diversa la linea di M5s e Avs che hanno già annunciato il loro no a un nuovo invio di armi.First lady ucraina Zelenska incontra Brigitte Macron a Parigi
La first lady ucraina Olena Zelenska ha incontrato la sua omologa francese, Brigitte Macron, durante la sua visita in Francia. «Penso che i francesi, che hanno sempre dato valore ai diritti umani - e al più indiscutibile di essi, il diritto alla vita -, non rimarranno in disparte nemmeno in questo caso. Dopo tutto, i diritti umani non hanno confini», ha detto Zelenska, come riportato dal Guardian. Su Twitter la moglie di Volodymyr Zelensky ha definito Brigitte Macron, consorte del presidente francese Emmanuel Macron, «una grande amica dell’Ucraina» e l’ha ringraziata per il supporto e l’aiuto che Parigi sta fornendo a Kiev.
Zelensky, sarò presidente finché non vinceremo la guerra
«Manterrò la carica di presidente» dell’Ucraina «finché non vinceremo» la guerra, «ma non penso a quello che farò dopo». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato da David Letterman per il suo programma su Netflix “Non c’è bisogno di presentazioni”. Sul futuro «non penso ancora, non sono pronto. Vorrei tanto andare al mare», dice Zelensky, «stare un po’ al mare dopo al vittoria. E vorrei tanto bermi una birra».
Zelensky, con la morte di Putin la guerra finirebbe
Con la morte del presidente russo Vladimir Putin, la guerra in Ucraina si concluderebbe. A sostenerlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato da David Letterman per il suo programma su Netflix “Non c’è bisogno di presentazioni”. «Ipotizziamo che Putin prenda un brutto raffreddore e muoia, che accidentalmente cada da una finestra e muoia. La guerra continuerebbe?», chiede Letterman a Zelensky durante l’intervista. «No», risponde secco il leader ucraino. «Non ci sarebbe la guerra, no». «Il regime autoritario è pericoloso perché comporta grandi rischi. Non si può permettere a uno solo di avere il controllo su tutto. Perché, quando lui viene a mancare, le istituzioni si fermano», spiega Zelensky nell’intervista, registrata a ottobre a Kiev, a 300 metri di profondità su una piattaforma della metropolitana.. «E’ andata così nell’Unione Sovietica, è crollato tutto. Per questo penso che, se lui non ci sarà più, avranno vita dura. Dovranno occuparsi della politica interna anziché di questioni estere», sottolinea il leader ucraino.
Kiev: «Russia ha missili solo per altre 3-5 ondate di raid»
La Russia dispone di missili solo per altre 3-5 ondate di attacchi contro l’Ucraina, se si considerano 80-90 missili per ogni ondata, ha annunciato il vice capo dell’intelligence militare a Kiev, Vadym Skibitsky. La Russia sta usando vecchi missili fabbricati in Ucraina e consegnati alla Russia negli anni Novanta, contro le infrastrutture ucraine. Le fabbriche russe sono riuscite ad assemblare dall’inizio della guerra 240 missili da crociera di precisione Kh-101 e 120 Kalibr.
Mosca respinge proposta di ospitare negoziati in Vaticano
La Russia respinge la proposta del cardinale Pietro Parolin di ospitare colloqui tra Mosca e Kiev in Vaticano. «Temo che i fratelli ceceni e buriati, oltre a me, non lo apprezzerebbero. Per quanto ricordo, non ci sono state parole di scuse dal Vaticano», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, secondo quanto riporta la Tass. Il riferimento è alle accuse di crudeltà ai soldati buriati e ceceni in Ucraina formulate nei giorni scorsi da papa Francesco.
Jet militare russo scorta aereo norvegese sul mare di Barents
Un jet da combattimento russo MiG-31 ha scortato un aereo di sorveglianza militare norvegese P-3 Orion in volo lunedì sopra il mare di Barents, che confina con entrambi i paesi, secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa russe, che citano il ministero della Difesa russo.
Cremlino: «Colloquio Putin-Macron non ancora in agenda»
Non è ancora stato programmato un colloquio telefonico tra il presidente russo Vladimir Putin e quello francese Emmanuel Macron. Lo ha annunciato in un punto stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass. «No, non ci sono piani» per un colloquio tra i due leader, ha detto il portavoce del Cremlino, osservando che «finora non ci sono state iniziative da parte francese». Ai primi di dicembre Macron aveva annunciato che «presto» avrebbe parlato con Putin su questioni inerenti alla sicurezza del «nucleare civile» e la centrale di Zaporizhzhia.
Putin annulla la consueta conferenza stampa annuale
Vladimir Putin ha annullato la sua conferenza stampa annuale, un evento su larga scala della durata di diverse ore a cui partecipano centinaia di giornalisti.
«La conferenza non avrà luogo prima del nuovo anno. Speriamo che il presidente trovi ancora l’opportunità di parlare con i giornalisti», ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Putin parla regolarmente con la stampa, ha osservato Peskov, anche durante i suoi viaggi all’estero. L’ultima volta che Putin ha parlato con i giornalisti è stato venerdì scorso, dopo la sua visita in Kirghizistan. La conferenza stampa annuale è stata precedentemente cancellata una volta, nel 2005, e non si è tenuta tra il 2009 e il 2011, quando Putin era il primo ministro russo.
La cancellazione arriva mentre Putin affronta la crescente infelicità in Russia per la sua invasione dell’Ucraina, in seguito alla ritirata delle forze russe a causa delle controffensive ucraine.Da inizio della guerra oltre 3 milioni di ucraini in Romania
A partire dal 10 febbraio scorso, appena prima dell’inizio del conflitto, 3.039.504 cittadini ucraini sono entrati in Romania. Lo riporta l’agenzia Agerpres sottolineando che solo ieri ci sono stati 7.748 ingressi di cittadini ucraini. Sempre ieri - riporta l’agenzia Mti - sono stati invece 4.670 i rifugiati entrati in Ungheria, mentre 4.003 sono arrivati nel Paese attraverso la Romania, secondo la sede della polizia nazionale.
Accordo politico nell’Ue sul fondo per la pace
Il Consiglio ha raggiunto oggi un accordo politico per garantire la sostenibilità finanziaria del Fondo europeo per la pace (Epf). Il Consiglio ha deciso in particolare di aumentare il tetto finanziario complessivo di 2 miliardi di euro (ai prezzi 2018) nel 2023, con la possibilità di un ulteriore aumento in una fase successiva. L’aumento totale del tetto finanziario complessivo dell’EPF fino al 2027 sarebbe di 5,5 miliardi di euro. L’accordo sarà formalizzato all’inizio del 2023, quando l’Alto rappresentante presenterà una proposta di modifica della decisione (Pesc) 2021/509 del Consiglio.
Kuleba, ”rifiutiamo ’lezioni morali’ per attacchi su territorio russo”
Il ministro degli Esteri ucraino Dimitro Kuleba ha respinto quelle che ha chiamato “lezioni morali” dell’Occidente, su come Kiev dovrebbe gestire la guerra, e le critiche riguardo la possibilità di lanciare attacchi sul territorio russo. “Non c’è bisogno di dare una lezione morale all’Ucraina”, ha detto in un’intervista alla rete tedesca Ard Tv, nella quale, pur non avendo confermato che ci sia l’Ucraina dietro gli ultimi attacchi di droni alle infrastrutture sul territorio russo, ha criticato quanti si mostrano scettici rispetto ad azioni offensive dirette da parte di Kiev.
“Come ministro degli Esteri, non posso commentare ciò che sta accadendo sul territorio russo”, ha detto Kuleba, anche se ha sottolineato che gli aeroporti attaccati ospitano aerei da combattimento che non solo lanciano missili contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, ma uccidono anche i suoi cittadini. Per questo ha espresso di non comprendere come i suoi partner occidentali, soprattutto gli Stati Uniti, li avvertano che stanno “giocando con il fuoco”, in un momento, ha ricordato Kuleba, in cui “la Russia e il suo presidente Vladimir Putin hanno attaccato l’Ucraina per “distruggerla” come Stato e come nazione. “Se un assassino entrasse nel tuo appartamento e cercasse di ucciderti - ha affermato il ministro degli Esteri - ma poi uno dei tuoi vicini dicesse ’non giocare con il fuoco, non provocarli’, allora probabilmente diresti che il tuo vicino ha perso la testa”. Nonostante queste critiche, Kuleba ha aggiunto che l’Ucraina è molto grata ai suoi partner per aver continuato a sostenerli nella guerra, sebbene abbia chiesto che gli sforzi non diminuiscano, soprattutto per quanto riguarda la consegna di armi.
Zelensky collegato in videoconferenza con leader G7
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si collegherà con i leader dei paesi membri del G7 riuniti oggi in videoconferenza. Ospite dell’incontro sarà il cancelliere tedesco Olaf Scholz: fino alla fine dell’anno la Germania esercita la presidenza di turno del G7. Ieri Zelensky ha parlato con il presidente americano Joe Biden, che gli ha assicurato nuovo appoggio. Il presidente ucraino ha sottolineato la portata “senza precedenti dell’assistenza finanziaria e alla difesa” assicurata dagli Stati Uniti. Ieri Zelensky ha sentito anche il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.
Esplosione in base militari russi a Svatove
Un ostello che ospitava soldati russi è esploso ieri a Svatove, nell’oblast di Luhansk. Lo riferisce oggi su Telegram il capo dell’amministrazione militare ucraina della regione Serhii Haidai. A quanto scrive Ukrainska Pravda, canali Telegram anonimi riportavano ieri l’esplosione di Svatove, aggiungendo che nell'ostello si trovavano militari del gruppo di mercenari Wagner. In uno dei video pubblicati, un testimone riferisce “che rimane solo la metà dell'ostello”.
Riapre porto di Odessa dopo blackout
Le operazioni portuali sono riprese a Odessa, sul Mar Nero, dopo che la Russia ha utilizzato droni di fabbricazione iraniana per colpire le strutture energetiche della città. Il porto nel sud del Paese è stato chiuso dopo che gli attacchi di sabato hanno lasciato senza elettricità 1,5 milioni di persone e molte infrastrutture della città. Il presidente dell’Ucraina ha affermato che potrebbero essere necessari giorni per ripristinare l’elettricità, con temperature sotto lo zero previste questa settimana. Odessa è uno dei tre porti utilizzati per spedire grano nell’ambito di un accordo mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia che consente il trasporto sicuro dei prodotti ucraini nel resto del mondo.
Cremlino, nessuna richiesta di colloqui telefonici da Usa
Milano, 12 dic. (LaPresse) - Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che “non ci sono state richieste” da parte degli Stati Uniti per un colloquio telefonico tra Valdimir Putin e Joe Biden. Lo riporta la Tass. Il portavoce del leader russo ha inoltre fatto notare di non sapere se gli Stati Uniti “abbiano in qualche modo incoraggiato Zelensky a tenere colloqui di pace”.Mosca, continua nostra offensiva in direzione di Donetsk
L’esercito russo continua la sua offensiva in direzione di Donestsk. Lo ha annunciato il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov. Lo riporta l’agenzia Tass. Nonostante i contrattacchi delle forze armate ucraina “le truppe russe hanno continuato le operazioni offensive”, ha aggiunto Konashenkov.
Kiev, due civili uccisi in attacco russo nel Donetsk
Nella città di Girnyk, nella regione di Donetsk, due persone sono state uccise e altre dieci sono rimaste ferite a causa di un bombardamento delle truppe russe. Lo riferisce l’ufficio del procuratore regionale via Telegram, come riporta Ukrinform. “I proiettili hanno colpito la parte centrale della città”, si legge nel messaggio, “è stato evacuato l’ospedale di Selidove”. Sono stati danneggiati anche edifici di cinque piani e una filiale di una banca.
Gas: Von der Leyen, scorte Ue piene oltre il 90%
“Abbiamo messo in atto un obbligo minimo di stoccaggio del gas, i nostri stock sono ora riempiti per oltre il 90%, abbiamo superato l’obiettivo e siamo ben al di sopra della media dei cinque anni precedenti”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa.
Per approfondire: Nuova stretta al gas russo, ma l'Europa ha già centrato il target sulle scorte
Bombardata Kherson, una donna uccisa e quattro feriti
L'esercito russo ha bombardato Kherson. L'attacco, contro un quartiere residenziale alla periferia della città, ha provocato l'uccisione di una donna e il ferimento di quattro persone. Lo rende noto l'ufficio del procuratore generale, precisando che “diversi appartamenti in uno dei grattacieli hanno preso fuoco a causa dell'impatto dei proiettili contro le case. Secondo i dati preliminari, il bombardamento è stato effettuato per mezzo di missili e artiglieria”.
Ucraina, Ukrenergo: significativo deficit potenza sistema elettrico
Ancora problemi con il sistema energetico in Ucraina dopo gli attacchi russi sulle infrastrutture critiche. L’operatore Ukrenergo ha riferito di un “significativo deficit di potenza nel sistema elettrico”. “La distruzione causata dal nemico al sistema elettrico attualmente non consente il pieno utilizzo della potenza delle centrali termiche, è necessario ulteriore tempo per ripristinarne il funzionamento”, ha spiegato Ukrenergo in un messaggio, come riportano i media ucraini. La situazione è particolarmente difficile ad Odessa, dove si cerca di ripristinare i collegamenti. “A causa della complessità dei danni, il lavoro richiede più tempo ed è complicato dal maltempo. Ma stiamo facendo il massimo sforzo per migliorare la situazione con l'approvvigionamento energetico”, ha aggiunto Ukrenergo.
Parolin: “Vaticano sempre disponibile a offrire tavolo per incontro tra le parti”
“Auspichiamo sempre nel dialogo ma, ad oggi, non ci sono molte condizioni per dialogare”. Lo ha sottolineato il segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin ai margini di un evento dedicato a Giorgio La Pira, a Roma, parlando della guerra in Ucraina. Parolin ha ribadito la disponibilità del Vaticano ad offrire un tavolo di incontro tra le parti: “Crediamo che il Vaticano potrebbe essere terreno adatto per questo. Abbiamo cercato di offrire possibilità di incontro per tutti e di mantenere equilibrio in tutto questo. Ci siamo riusciti? Difficile saperlo, ma credo che la volontà è quella di offrire uno spazio in cui le parti possano incontrarsi e avviare dialogo senza precondizioni”.
“Si tratterà- ha detto Parolin in caso di un cambio di scenario - nel momento in cui dovessero incontrarsi, di stabilire una metodologia di lavoro e di dare contenuti a questa metodologia”. Le parti sembrano più interessate a perseguire la vittoria che la pace. “Una pace che nasce dalla vittoria, costerà un prezzo enorme. Non vorrei si realizzasse quello che dicevano gli antichi romani: ‘Ubi desertum faciunt, ibi pace appellant'. Noi vogliamo una pace dove fioriscono diritti e giustizia”, ha osservato. Parolin si è soffermato anche sulla commozione del Papa a piazza di Spagna: “In tanti sono rimasti colpiti dalla sua commozione vissuta in profondità. Riuscirà a fare breccia? Speriamo, a volte le lacrime riescono a smuovere anche i cuori induriti. Ma, ad oggi, non si vedono sviluppi degni di menzione”.
Kiev, pacco insanguinato ad ambasciata Atene
L’ambasciata ucraina in Grecia ha ricevuto per posta un pacco insanguinato, identico a quelli già inviati ai diplomatici ucraini in altri Paesi nelle passate settimane. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri Oleg Nikolenko, come riporta Ukrainska Pravda. “L’indirizzo del mittente è lo stesso del resto delle buste precedentemente inviate alle ambasciate e ai consolati ucraini: la concessionaria Tesla nella città tedesca di Sindelfingen. La polizia greca ha avviato un’indagine. Prevediamo anche l’accelerazione delle indagini da parte delle forze dell’ordine tedesche”, ha detto Oleg Nikolenko.
Disinnescati oltre 300mila esplosivi da inizio guerra
Dall'inizio dell'invasione militare della Russia in Ucraina, sono stati neutralizzati 302.802 esplosivi e 2.891 chilogrammi di esplosivo, comprese 2.155 bombe lanciate dagli aerei. Lo riferisce il Servizio di emergenza statale ucraino. Gli artificieri hanno finora ispezionato un totale di 76.432 ettari di terreno alla ricerca di ordigni inesplosi.
Kuleba, black out completo è ipotesi realistica
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista al canale tedesco Ard, ripreso da Unian, ha affermato che l’ipotesi di un blackout completo in seguito ai bombardamenti russi “è abbastanza realistica, ma la situazione instabile non spingerà gli ucraini a lasciare il Paese”. Come ha notato Kuleba, in caso di nuovi attacchi contro il sistema energetico ucraino, “le persone si sposteranno nelle zone rurali, dove c’è l'opportunità di bruciare legna da ardere”.
Pesanti bombardamenti russi nella notte su Nikopol
Le truppe russe hanno colpito nella notte il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk (sud-est), con sistemi missilistici a lancio multiplo Grad e Uragan, oltre che con l’artiglieria pesante: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, come riporta Ukrinform. “È stata una notte difficile nel distretto di Nikopol... i russi hanno terrorizzato due comunità, Nikopol e Marhanets, con Grad, Uragan e artiglieria pesante. Almeno 30 proiettili sono stati sparati”, ha scritto Reznichenko, secondo il quale non ci sono feriti o vittime.
Lituania, «Francia abbia ruolo guida contro Russia»
La presidente del Parlamento lituano (Seimas), Viktorija Čmilytė-Nielsen, è in visita oggi a Parigi dove prenderà parte alla Conferenza sull’Ucraina: lo rende noto la presidenza in un comunicato. “In merito alla guerra della Russia contro l’Ucraina, è importante che la Francia dimostri il proprio ruolo guida preparando una giusta risposta all’aggressore, rafforzando l’Unione Europea, prendendo in considerazione le legittime richieste dell’Ucraina e di altri Stati del’Ue, nonché lavorando al rafforzamento della frontiera orientale dell’Ue e della Nato”, ha detto Čmilytė-Nielsen. Oltre a partecipare alla Conferenza, a cui sono attesi anche il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, la presidente del Parlamento lituano incontrerà le massime cariche dell’Assemblea Nazionale e del Senato francesi, nonché i presidenti dei principali Comitati parlamentari.
Kiev, “oltre 600 militari russi uccisi ieri”
La Russia ha perso nell'ultimo giorno 620 uomini, facendo salire a 94.760 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 94.760 uomini, 2.966 carri armati, 5.928 mezzi corazzati, 1.929 sistemi d’artiglieria, 397 lanciarazzi multipli, 211 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 281 aerei, 264 elicotteri, 4.544 autoveicoli, 16 unità navali e 1.617 droni.
Intrelligence Regno Unito, improbabile che Mosca conquisti Donetsk e altre regioni
La Russia mira ancora a conquistare completamente la regione di Donetsk e altre regioni ucraine, ma è improbabile che abbia risorse sufficienti per raggiungere questi obiettivi, almeno nei prossimi mesi. Lo riferisce l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report quotidiano sulla guerra in Ucraina. “L’8 dicembre 2022, il portavoce presidenziale russo Dimitry Peskov ha ribadito gli obiettivi principali dell ’operazione militare speciale’ e ha affermato che uno dei principali obiettivi della Russia era la ’protezione’ dei residenti del Donbass e dell’Ucraina sud-orientale...” Peskov “ha anche affermato che c’era ancora molto lavoro da fare per quanto riguarda la ’liberazione’ di quei territori”, recita il report dell’intelligence britannica.
Borrell, su nono pacchetto sanzioni ancora posizioni diverse
“Questo Consiglio sarà molto lungo e difficile, perché abbiamo in agenda l’Iran e le sanzioni contro la Russia, il nono pacchetto. Non ci siamo ancora. Non l’abbiamo ancora finalizzato. C’è stata una certa confusione quando io e la presidente della Commissione il ventre abbiamo annunciato le sanzioni, abbiamo solo annunciato proposte ma è il Consiglio che decide e i 27 ministri hanno approcci diversi”. Lo ha affermato l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Ue Esteri.
“Una proposta non è una decisione. La proposta è stata discussa. E ho pensato che stamattina saremmo stati in grado di dare luce verde. Non è ancora così. Forse entro la fine della giornata, ma ci sono ancora alcune questioni da concordare. Spero entro la fine della giornata o forse domani, ma non posso dire che sarà facile, perché ci sono punti di vista diversi tra gli Stati membri e le decisioni appartengono al Consiglio”, ha aggiunto.
Kiev, un civile ucciso dopo attacchi russi nel Donetsk
Un civile ucciso e altri tre feriti dopo gli attacchi effettuati nella giornata di ieri dalle forze russe a Velyka Novosilka nella regione di Donetsk. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare della regione, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrainska Pravda.
Kiev, respinti attacchi russi vicino a 11 villaggi in 24 ore
Le forze ucraine hanno respinto nelle ultime 24 ore gli attacchi russi vicino a 11 villaggi nelle regioni di Lugansk e Donetsk, nell’est del Paese: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore dell’esercito, come riporta Unian. “Nelle ultime 24 ore, le unità delle forze di difesa dell’Ucraina hanno respinto gli attacchi degli invasori nelle aree forestali di Stelmakhivka, Makiivka e Serebryansky della regione di Lugansk e Verkhnekamensky, Belogorivka, Soledar, Yurievka, Krasnogorovka, Maryinka, Novomikhailovka e Vremivka nella regione di Donetsk”, si legge nel rapporto quotidiano dell’esercito. Lo Stato Maggiore aggiunge che i russi hanno lanciato due attacchi missilistici contro le infrastrutture civili della città di Konstantinovka, nel Donetsk, 11 attacchi aerei contro le posizioni delle truppe ucraine lungo la linea di contatto, oltre a più di 60 attacchi con sistemi missilistici a lancio multiplo sulle infrastrutture civili della città di Kherson e sulle postazioni delle truppe ucraine.
232 residenti regione Zaporizhzhia detenuti da russi
Oltre 230 residenti della regione di Zaporizhzhia sono prigionieri dei russi: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, come riporta il Kyiv Independent. Il governatore ha precisato che 573 cittadini della regione sono stati prigionieri delle forze russe negli ultimi nove mesi e 232 sono ancora in ostaggio. Starukh ha aggiunto che le organizzazioni internazionali sono spesso “impotenti” quando si tratta di violazioni dei diritti umani da parte della Russia.
Kiev lancia missili su Melitopol, Donetsk e Crimea
Molteplici esplosioni sono state segnalate nella città occupata dai russi di Melitopol, nel sud dell’Ucraina, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk e nell’annessa Crimea. Oltre agli attacchi missilistici a Melitopol, confermati da fonti sia russe che ucraine, e che hanno ucciso due persone e ferite 10, e colpito una chiesa occupata dalle forze russe, 20 missili hanno bersagliato la Repubblica popolare di Donetsk e la caserma di Sovietske, in Crimea.
Team internazionale indaga su crimini russi a Kherson
Un team internazionale di consulenti legali ha lavorato con i pubblici ministeri locali nella riconquistata città ucraina di Kherson nei giorni scorsi, quando hanno iniziato a raccogliere prove di presunti crimini sessuali da parte delle forze russe come parte di un’indagine su vasta scala. Lo riferisce Sky News, sottolineando che la visita di un team di Global Rights Compliance, uno studio legale internazionale con sede a L’Aia, non era stata precedentemente segnalata. Le accuse di stupri e altri abusi in tutto il Paese da parte dei russi sono emerse subito dopo l’invasione russa del 24 febbraio, secondo i media e le Nazioni Unite. Mosca ha negato di aver commesso crimini di guerra o di aver preso di mira i civili, e il Cremlino nega le accuse di violenza sessuale da parte dell’esercito russo in Ucraina.
Biden a Zelensky, da Usa priorità a difesa aerea Ucraina
Nella sua telefonata con Volodymr Zelensky, Joe Biden ha parlato dei recenti pacchetti di aiuti Usa a Kiev, sottolineando come gli Usa stiano “dando priorità agli sforzi per rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina” mentre continuano gli attacchi russi alle sue infrastrutture cruciali. Lo rende noto la Casa Bianca.
Emergenza elettricità, gestore: ripristinate strutture colpite
A partire da ieri sera le squadre di emergenza ucraine hanno ripristinato la maggior parte delle strutture generatrici di energia del Paese colpite nelle scorse settimane dai raid russi. Lo ha detto Volodymyr Kudrytskyi, presidente del consiglio di amministrazione di Nec Ukrenergo, in un commento a Suspilne, secondo quanto riferisce Ukrinform. Restano fuori uso le strutture colpite dall’attacco missilistico russo del 5 dicembre. “Per quanto riguarda le centrali termiche, la loro capacità di generare elettricità è ancora sotto capacità, rimanendo inferiore a quella che avevano all’inizio della scorsa settimana prima del massiccio attacco. Hanno bisogno di più tempo per riprendere le loro operazioni”, ha spiegato l’amministratore delegato di Ukrenergo. Ukrenergo prevede inoltre di avere nuove unità di potenza da TPP collegate alla rete questa settimana. La situazione nel sistema elettrico ucraino è grave, ha precisato, ma resta gestibile.
Allarme aereo su Kiev e altre città
Allarme aereo nelle prime ore del mattino nella capitale ucraina di Kiev e in diverse regioni del Paese. Secondo il servizio di allarme antiaereo, citato dalla Tass, le sirene dei raid aerei sono risuonate nella capitale e nelle regioni di Kiev, Cherkassk, Vinnitsa, Kirovograd, Nikolayev, Zhitomir, Odessa e Kharkov.
Biden, bene apertura Zelensky a pace su principi Onu
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accolto con favore l’apertura del presidente ucraino Volymyr Zelensky “a una pace basata sui principi fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite”. Lo riporta in una nota la Casa Bianca dopo la telefonata avvenuta tra i due leader. Biden “ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti nel continuare a fornire all’Ucraina sicurezza e assistenza economica e umanitaria - si legge ancora - Ritenendo la Russia responsabile di crimini di guerra e atrocità”.