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Ucraina, ultime notizie. Media: Corte dell’Aja chiederà l’arresto di esponenti russi per crimini di guerra

“Violenti combattimenti” tra ucraini e russi in corso per la conquista del centro di Bakhmut. “La difesa della fortezza continua!”, afferma il comandante delle forze di Kiev. Nella sua analisi, l’Institute for Study of War (Isw) scrive che Mosca manda a morire a Bakhmut i mercenari Wagner nel tentativo di indebolire il suo fondatore Prigozhin e far deragliare le sue ambizioni sul Cremlino. Esplosioni intanto nella notte nel distretto occupato dai russi di Mariupol, mentre due morti e due feriti si registrano per un raid russo su Mykolaiv. Il governo polacco accusa Mosca di aver cercato di influenzare le decisioni del Parlamento Europeo, corrompendone alcuni dei suoi membri

Ucraina, Usa: "Lotte intestine nella cerchia di Putin"
  • Zelensky: 170mila chilometri quadrati coperti da mine

    «Oggi abbiamo parlato anche di sminamento, cosa di vitale importanza, in senso letterale. Ad oggi, più di 170mila chilometri quadrati del nostro territorio rimangono pericolosi a causa di mine nemiche e proiettili inesplosi. Una parte significativa di questo territorio è la terra dei nostri contadini, la terra che veniva coltivata. Quindi oggi abbiamo discusso su come intensificare questo lavoro: accelerare lo sminamento e aumentare la cooperazione pertinente con i partner». Lo afferma il presidente ucraino, Voldymyr Zelensky, nel suo consueto discorso serale.

  • Meloni: la Sante Sede la più idonea per negoziato

    «La Santa Sede è la più idonea per il negoziato: ha l’appoggio dell’Italia». Lo afferma la premier Giorgia Meloni alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, “L’Atlante di Francesco. Vaticano e politica internazionale”. «La Santa Sede dialoga con tutti, è sempre disponibile a collaborare per aiutare a mettere fine ai vari conflitti in corso», ha ribadito il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, intervenendo alla presentazione del libro di padre Spadaro nella sede di Civiltà Cattolica. Parolin ha ricordato l'importanza del ruolo della diplomazia: «Anche se oggi gli analisti ritengono che la diplomazia sia in profonda crisi, occorre essere consapevoli che la diplomazia è efficace quando è al servizio dell'uomo e non degli interessi nazionali». Il segretario di Stato Vaticano ha ribadito che «l'unica soluzione realistica davanti alla guerra resta il negoziato».

    Foto Cecilia Fabiano /LaPresse. La premier Giorgia Meloni con il cardinale Parolin, segretario di Stato vaticano

  • Fonte Reuters: «Corte penale internazionale potrebbe chiedere l’arresto di funzionari russi»

    La Corte penale internazionale sta pianificando di chiedere l’arresto di funzionari russi per la deportazione forzata di bambini dall’Ucraina e per aver preso di mira le infrastrutture civili, ha detto lunedì una fonte all’agenzia Reuters, in quelli che sarebbero i primi casi di crimini di guerra internazionali derivanti dall’invasione di Mosca.
    La fonte ha affermato che i mandati di arresto potrebbero includere il reato di genocidio e che dovrebbero arrivare a «breve termine» se approvati da un giudice delle indagini preliminari presso il tribunale dell’Aja.
    La Russia rifiuterebbe sicuramente qualsiasi mandato d’arresto nei confronti di uno qualsiasi dei suoi funzionari, ma un procedimento penale internazionale per crimini di guerra potrebbe approfondire l’isolamento diplomatico di Mosca e rendere difficile per gli accusati viaggiare all’estero per paura di essere arrestati.

  • Patrushev, “Ucraina non responsabile esplosione Nord Stream, aprire inchiesta”

    Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha smentito che l’Ucraina sia responsabile del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, sollecitando nuovamente l’apertura di una inchiesta indipendente per evitare di fare confusione. Kiev “non guadagna e perde nulla a distruggere questi gasdotti. Per questo, penso che l’attore dietro questi attentati sia un altro. “Accuse non sostenute da una inchiesta imparziale non sono credibili. Per questo, Mosca insiste nell'aprire una inchiesta indipendente con la partecipazione della Russia e dei Paesi interessati”. “Dare la parola a versioni soggettive e unilaterali dell’attacco terroristico non ci consentirà di spiegare alcunché su quello che è accaduto”, ha affermato.

  • Sindaco Melitopol, ”Wagner cerca di reclutare uomini tra la popolazione”

    Il sindaco della città di Melitopol Ivan Fedorov ha dichiarato che il Gruppo Wagner sta cercando di reclutare uomini tra la popolazione della città occupata dalle truppe russe. L’organizzazione di mercenari, ha reso noto Fedorov, sta inviando lettere ad alcuni cittadini di Melitopol offrendo loro fino a 200.000 rubli - poco meno di 2.500 euro - per unirsi all’organizzazione mercenaria e combattere a Bakhmut.

  • Kiev respinge insinuazioni da Georgia su mire colpo di Stato

    Il ministero degli Esteri ucraino respinge le insinuazioni delle autorità georgiane sulla presunta preparazione da parte dell’Ucraina di un colpo di stato in Georgia. Lo afferma il portavoce dello stesso ministero a Kiev. “Negli ultimi giorni, il primo ministro e la leadership del parlamento georgiano hanno rilasciato una serie di dichiarazioni non amichevoli verso l’Ucraina. Ripetendo le tesi della propaganda russa, le autorità georgiane hanno accusato l’Ucraina di preparare un colpo di Stato in Georgia, trascinandola in una guerra con la Russia, inviando forze per innescare una guerra civile. Rifiutiamo categoricamente tali insinuazioni che non hanno nulla a che fare con la realtà”, lo scrive su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko.

    “Le autorità georgiane non stanno cercando il nemico lì. Sono convinti che le dichiarazioni dei politici georgiani non saranno in grado di scuotere il forte rapporto di amicizia dei popoli ucraino e georgiano. - continua il portavoce - Apprezziamo molto il sostegno dei georgiani mentre gli ucraini combattono per la loro indipendenza. Da parte sua, l’Ucraina è stata e rimarrà amica del popolo georgiano, al quale auguriamo di non smettere di costruire il futuro europeo”.

  • Opere d'arte ucraine sequestrate al Gran San Bernardo

    Ventidue opere d'arte contemporanea provenienti da Kiev sono state poste sotto sequestro in Valle d'Aosta a seguito di un controllo avvenuto al traforo del Gran San Bernardo. Le stava trasportando una donna di 33 anni nel baule di un'auto. Nata in Russia, ha passaporto ucraino e vive in Svizzera: ai doganieri ha detto di lavorare nel mondo dell'arte e che le stava facendo arrivare in Italia - a Milano avrebbe un amico - per 'salvarle dalla guerra'. La procura di Aosta l'ha indagata per importazione illecita di beni culturali. Gli inquirenti vogliono accertare da un lato la provenienza di queste opere d'arte e dall'altro verificare se, anche in base alla normativa ucraina, possano essere definite dei beni culturali. Si tratta di quadri, sculture e collage, che nella maggior parte dei casi hanno stime non superiori ai 500 euro per pezzo.

    Da accertare invece il valore di un'opera - una scultura denominata 'Walking cloud' - di cui esistono varie versioni. Al personale Adm del traforo del Gran San Bernardo la donna, fermata il primo marzo scorso all'ingresso in Italia dalla Svizzera, aveva detto di non avere nulla da dichiarare. Una volta aperto il baule le opere sono state scoperte ed è scattato il sequestro. Dopo l'esame svolto dai carabinieri nel Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Torino, l'episodio ha avuto un risvolto penale. Il gip del tribunale di Aosta ha convalidato il decreto di sequestro emesso dal pm Giovanni Roteglia, a cui sono affidate le indagini.

  • Cessato allarme a Kiev

    È stato appena diramato il 'cessato allarme' a Kiev dopo che le sirene avevano nuovamente indicato l'allerta nelle ultime tre ore

  • A Ginevra incontro Russia-Onu per rinnovo accordo grano

    Incontro oggi a Ginevra di alti funzionari russi e delle Nazioni Unite per discutere il rinnovo dell’accordo sulle esportazioni di grano ucraino, che scade il 18 marzo. I colloqui si svolgono presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra e la delegazione russa è guidata dal vice ministro degli Esteri Sergei Verchinin. Ai colloqui dovrebbe partecipare anche il Segretario generale della Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD), Rebeca Grynspan. La rappresentanza russa alle Nazioni Unite ha confermato l’inizio dell’incontro poco dopo l’arrivo di Griffiths. La scorsa settimana, il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov ha definito “complicati” i negoziati per estendere l’accordo che ha permesso la ripresa delle esportazioni di grano ucraino nonostante l’invasione del Paese.

    L’accordo, vitale per le forniture alimentari globali, ha finora permesso l’esportazione di oltre 24 milioni di tonnellate di grano dai porti ucraini, secondo le Nazioni Unite. La scorsa settimana l’Ucraina ha chiesto sforzi internazionali per mantenere aperte le rotte del Mar Nero utilizzate per il trasporto del grano e il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato al G20 di inizio marzo che la Russia dovrebbe rinnovare l’accordo. La Russia, da parte sua, sostiene che la parte dell’accordo che avrebbe dovuto consentirle di esportare fertilizzanti senza sanzioni occidentali non viene pienamente rispettata.

  • Kiev, a maggio prima valutazione dell’Ue sulla candidatura

    La vice primo ministro ucraina per l’Integrazione europea Olga Stefanishyna ha affermato che la prima valutazione della Commissione europea sui progressi dell’Ucraina nell’adempimento dei “criteri di candidatura” sarà presentata a maggio, e per allora Kiev completerà l’attuazione della maggior parte di essi. Lo scrive la European Pravda. Stefanishyna sostiene che la presentazione della valutazione sarà preceduta da una discussione tra gli Stati membri dell’Ue e l’Ucraina entro marzo. La prima valutazione formale è prevista solo per la tarda primavera.

    “Ci aspettiamo che a maggio, quando è prevista una riunione del Consiglio Affari Generali, sentiremo una valutazione. Forse ci saranno anche colloqui preliminari a Kiev durante le visite a vari livelli. Parteciperò a una riunione informale del Consiglio per le questioni generali il 20 marzo e discuterò tutte le sette raccomandazioni per determinare una data specifica (presentazione della valutazione della Commissione europea)”, ha dichiarato Stefanishyna.

  • Nuovo allarme aereo a Kiev e in altre regioni

    Un allarme aereo è stato annunciato a Kiev e nella regione della capitale ucraina, oltre che in altre regioni dell’Ucraina centrale e settentrionale. Lo ha reso noto il ministero della Trasformazione digitale secondo le quali, tra le altre, le regioni in allarme sono quelle di Chernihiv e Sumy.

  • Kiev, un civile ucciso e quattro feriti a Sumy

    Andriy Yermak, capo dell’ufficio della presidenza ucraina, ha riferito su Telegram che un civile è stato ucciso e quattro persone sono rimaste ferite in un attacco missilistico avvenuto a Znob-Novhorodske, nella regione di Sumy.

  • Media, Xi parlerà on line con Zelensky dopo incontro con Putin

    Il leader cinese Xi Jinping ha in programma di parlare on line con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, probabilmente dopo la sua visita a Mosca la prossima settimana dove incontrerà il presidente russo Vladimir Putin, secondo fonti vicine al dossier. Lo scrive il Wall Street Journal.

    Gli Usa hanno incoraggiato il leader cinese Xi Jinping a contattare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.

  • Cremlino, ”ancora nessun prerequisito per colloqui di pace”

    Al momento, gli obiettivi russi in Ucraina possono essere raggiunti solo con mezzi militari, non ci sono ancora i prerequisiti per colloqui di pace. Lo ha affermato il portavoce del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov. Durante una conversazione con i giornalisti, gli è stato chiesto di commentare l’idea dell’ex presidente della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Wolfgang Ischinger, di creare un gruppo di contatto di rappresentanti dei paesi occidentali per risolvere la crisi ucraina e ha chiesto se questa iniziativa potesse aiutare a porre fine al conflitto. “No, non la pensiamo così”, ha risposto Peskov, spiegando che “finora non ci sono i prerequisiti per la transizione del processo verso un corso pacifico”. “Per noi la priorità assoluta - ha aggiunto - continua ad essere e rimarrà sempre il raggiungimento degli obiettivi prefissati. E al momento possono essere raggiunti solo con mezzi militari”.

  • Resistenza ucraina fa esplodere ferrovia usata dai russi a Kherson

    Secondo l’emittente statale ucraina Suspilne i combattenti della resistenza hanno fatto saltare in aria una ferrovia che le forze russe usano nella zona di Kherson occupata. “L’esercito della Federazione Russa comprende di essere a disagio anche nella penisola di Crimea. Teniamo sotto controllo le loro rotte di trasporto logistico, anche con il sostegno del movimento di resistenza”, ha detto in onda il capo del centro stampa congiunto delle forze di difesa e sicurezza del Sud. Kherson è una delle regioni dell’Ucraina che la Russia occupa parzialmente. Le forze di Mosca si sono ritirate a sud del fiume Dnepr nell’autunno scorso.

  • Cremlino, Xi a Mosca prossima settimana? Al momento nulla da dire

    “Al momento non ho nulla da dire su questo argomento. Di norma, l’annuncio di visite ufficiali all’estero avviene contemporaneamente, di comune accordo tra le parti. Quando ci sarà questa disponibilità, vi informeremo”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto a una domanda dei giornalisti sul se sia prevista una visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca la prossima settimana. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

  • Regno Unito, premier Sunak annuncia 5 miliardi extra per difesa e sicurezza

    Sarà pari a 5 miliardi di sterline, nel bilancio britannico di quest’anno, l’investimento aggiuntivo extra per la difesa, gli armamenti, lo sviluppo delle tecnologie più sensibili, la sicurezza interna e il controspionaggio preannunciato a più riprese in questi mesi dai governi conservatori sullo sfondo della guerra condotta dalla Russia in Ucraina e delle tensioni in crescita sia con Mosca sia Pechino da parte dell’occidente. La formalizzazione arriva da Rishi Sunak e rimbalza dagli Usa, dove il primo ministro è sbarcato ieri sera in vista di un vertice a tre in California di lancio della nuova alleanza per “la sicurezza del Pacifico” denominata Aukus con il presidente americano Joe Biden e il premier australiano Anthony Albanese.

    Il summit suggellerà l’intesa - destinata a tagliar fuori la Francia e raggiunta fra i tre Paesi anglofoni quando a capo del governo di Sua Maestà c’era ancora Boris Johnson - per la fornitura coordinata da Washington e Londra all’Australia di nuovi sottomarini a propulsione nucleare. L’impegno britannico sui propri stanziamenti bellici è contenuto invec,e in una nota diffusa a margine da Downing Street, stando alla quale esso rientra nella in una strategia di Revisione aggiornata dei programmi di spesa del 2023 del governo Tory di fronte “alla crescente volatilità globale, alle nuove minacce di Russia e Cina” e alla necessità di “proteggere la nostra economia per competere sulle tecnologie di avanguardia”.

  • Cremlino, Papa a Mosca? Aspettiamo dichiarazioni Vaticano

    “Non sappiamo se il pontefice abbia intenzione di recarsi nella Federazione Russa, quindi non possiamo dire nulla in questa sede”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto alla domanda se il Cremlino sia a conoscenza di piani di Papa Francesco per visitare la Russia, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Se il Papa visiterà la Russia, il Cremlino vi aderirà “incondizionatamente”, “per prima cosa dobbiamo usare i canali diplomatici e così via, aspettiamo alcune dichiarazioni ufficiali del Vaticano su questo argomento”, ha detto Peskov. Le dichiarazioni giungono dopo che il Papa, in un’intervista al giornale argentino La Nacion, aveva detto: “Sono disposto ad andare a Kiev. Voglio andare a Kiev. Ma a condizione di andare a Mosca. Vado in entrambi i posti o in nessuno dei due”. Poi su un suo possibile viaggio a Mosca aveva aggiunto: “Non è impossibile. Speriamo di poterlo fare”.

    Per approfondire: Il Papa pubblica il suo primo podcast: «Regalatemi la pace»

  • Cremlino non esclude presenza Putin a summit G20 in India

    Il Cremlino non ha escluso che il presidente russo Vladimir Putin possa partecipare al vertice del G20 che si terrà a settembre in India. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa, spiegando che non è ancora stata presa una decisione in merito. La presenza di Putin al vertice, quindi, “non può essere esclusa - ha detto Peskov -. La Russia continua la sua partecipazione a pieno titolo al formato del G20 e intende continuare a farlo. Ma nessuna decisione è stata ancora presa” in merito.

  • In Germania addestramento soldati ucraini su Leopard quasi completato

    I soldati ucraini che sono venuti in Germania per l’addestramento operativo sul carro armato principale Leopard 2 stanno per completare la loro preparazione. Lo ha reso noto il generale di brigata Björn Schulz, comandante della scuola di truppe di carri armati a Munster, Bassa Sassonia, come riporta Ntv. Dopo un corso durato diverse settimane, i soldati stanno svolgendo esercitazioni di tiro con i corazzati nell’area di addestramento militare di Bergen, in Bassa Sassonia. La Germania consegnerà 18 carri armati Leopard 2 modello A6 all’Ucraina. Altri 3 corazzati saranno forniti dal Portogallo.

  • Cessato allarme aereo a Kiev

    È appena stato diramato il ”cessato allarme” a Kiev, la sirena che indicava l'allerta era risuonata circa un'ora fa. Intanto i media locali avevano segnalato indicazioni militari, diffuse anche attraverso i social delle forze armate ucraine, secondo cui ci sarebbe stata una maggiore attività russa nel mar d’Azov e nel Mar Nero che faceva dedurre una più concreta minaccia di attacco missilistico.

  • Mosca, 4.500 civili uccisi da Kiev nel Donetsk da inizio guerra

    Sono quasi 4.500 i civili che sono state uccisi nella regione di Donetsk dal febbraio dello scorso anno, quando è iniziata la guerra russa all'Ucraina. Lo riferisce l'agenzia di stampa Tass puntando il dito contro le forze armate di Kiev accusate di aver condotto i bombardamenti. ’’Durante i 389 giorni di escalation, 677 civili, tra cui 28 bambini, sono stati uccisi nel territorio all'interno dei confini prima dell'inizio dell'operazione militare speciale. Nel territorio liberato durante l'operazione militare speciale sono stati uccisi 3.780 civili, tra cui 106 bambini. In totale, 4.457 persone, di cui 134 bambini’’ hanno perso la vita, afferma il “centro congiunto per il controllo e il coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell'Ucraina”.

  • Premier Polonia, Mosca ha corrotto europarlamentari, riveleremo documenti

    Il ministro dell’Interno della Polonia rivelerà presto documenti relativi al fatto che i servizi russi avrebbero corrotto membri del Parlamento europeo. Lo ha annunciato il primo ministro della Polonia, Mateusz Morawiecki, in un’intervista al portale i.pl, rilanciata dall’agenzia di stampa polacca Pap. “Oggi sappiamo che tracce russe sono comparse nella corruzione degli europarlamentari. Il nostro ministro dell’Interno rivelerà presto documenti relativi all’influenza dei servizi russi che hanno corrotto parlamentari europei”, ha detto Morawiecki, che alla domanda sull’eventuale coinvolgimento di europarlamentari polacchi ha risposto che l’informazione riguarda diversi eurodeputati “ma non della Polonia”.

  • Intelligence Regno Unito, metà detenuti reclutati da Wagner morti o feriti

    Secondo il report quotidiano dell’intelligence del Ministero della Difesa britannico, “circa la metà dei detenuti che il gruppo paramilitare Wagner ha schierato in Ucraina sono morti o rimasti feriti e le nuove iniziative di reclutamento difficilmente riusciranno a compensare le perdita in battaglia. Infatti “nelle ultime settimane il fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin ha perso l’accesso al reclutamento nelle carceri russe a causa dei suoi continui scontri con la leadership del ministero della Difesa russo. Se il divieto dovesse persistere, Prigozhin sarà probabilmente costretto a ridurre la portata o l’intensità delle operazioni di Wagner in Ucraina. L’oligarca probabilmente sta orientando i suoi sforzi di reclutamento verso cittadini russi liberi”. Nell’analisi gli 007 britannici affermano che dall’inizio del mese di marzo i reclutatori di Wagner hanno tenuto conferenze sulla carriera anche nelle scuole superiori di Mosca, distribuendo questionari intitolati “domanda di un giovane guerriero” per raccogliere i dati di contatto degli studenti interessati.

  • L’Unione europea proroga le sanzioni alla Russia

    Al Consiglio occupazione e politica sociale di oggi sarà rinnovato per altri sei mesi, fino al 15 settembre 2023, il regime sanzionatorio a tutela dell’integrità territoriale dell’Ucraina (Decisione 2014/145/PESC) che prevede misure restrittive nei confronti di 1499 individui e 208 entità connessi all'aggressione russa dell’Ucraina. Lo riporta una fonte diplomatica.

  • Sirene di allarme risuonano a Kiev

    È risuonata da poco a Kiev la sirena che indica un allarme aereo. Secondo le mappe interattive, l’allerta è scattata per diverse regioni nel nord del Paese.

  • Kiev, quasi 160mila soldati russi uccisi da inizio guerra

    Sono quasi 160mila i soldati russi uccisi dal 24 febbraio dello scorso anno, ovvero dall’inizio della guerra lanciata dalla Russia in Ucraina. Lo riferiscono le Forze armate di Kiev nel loro ultimo bollettino, parlando di 159.800 militari russi uccisi, 710 solo nelle ultime 24 ore.

  • Difesa Kiev, ”Wagner cerca di sfondare a Bakhmut nonostante pesanti perdite”

    Il comandante delle forze di terra di Kiev Oleksandr Syrskyi ha riferito che la situazione intorno a Bakhmut è difficile: le milizie di Wagner non smettono di tentare di sfondare le difese e di avanzare verso il centro della città, ma stanno subendo pesanti perdite. “La situazione intorno a Bakhmut rimane difficile. Le unità d’assalto di Wagner stanno avanzando da più direzioni, cercando di sfondare le difese delle nostre truppe e avanzare verso le zone centrali della città”, ha dichiarato Syrskyi, aggiungendo che “nel corso di feroci battaglie, i soldati ucraini infliggono perdite significative agli occupanti”.

  • Kiev, violenti combattimenti per il centro di Bakhmut

    “Violenti combattimenti” con le forze russe sono in corso per il centro di Bakhmut, nell’Ucraina orientale. Lo afferma il comandante delle truppe di terra di Kiev e le informazioni sono state confermate anche da parte russa. I russi “attaccano da più direzioni” per “avanzare verso i distretti centrali”, ha detto il comandante Syrsky, citato dall’ufficio stampa dell’esercito. “Più siamo vicini al centro della città, più violenti sono i combattimenti”, ha aggiunto Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner.

    Il comandante delle forze ucraine di terra, il colonnello generale Oleksandr Syrskyi, ha affermato che, nella feroce battaglia, le forze armate ucraine infliggono perdite significative al nemico. “Tutti i tentativi del nemico di catturare la città vengono respinti da artiglieria, carri armati e altra potenza di fuoco. La difesa della fortezza continua!”, ha sottolineato Sirsky, riferisce Ukrinform citando un aggiornamento su Facebook del ministero ucraino della Difesa.

  • Attacco russo su Mykolaiv, 2 morti e 3 feriti tra cui un bambino

    Sono almeno due i civili che hanno perso la vita e tre quelli che sono rimasti feriti in seguito a un attacco condotto dall’esercito russo sulla città di Mykolaiv nel sud dell’Ucraina. Lo ha reso noto il governatore di Mykolaiv Vitali Kim su Telegram spiegando che tra i feriti c’è anche un bambino di sette anni. A perdere la vita sono invece stati un uomo di 45 anni e una donna di 43.

  • Media, Xi a Mosca da Putin la prossima settimana

    Il presidente cinese Xi Jinping ha in programma di recarsi a Mosca già la prossima settimana per un incontro con il leader del Cremlino Vladimir Putin. Lo riferiscono fonti citate dai media sottolineando l’importanza di questa visita nell’ottica di sostegno a una Russia sempre più isolata dopo il conflitto in Ucraina. Il 10 marzo Xi ha ottenuto uno storico terzo mandato.

  • Nazionalista Girkin, russi hanno fallito campagna invernale

    I russi hanno fallito la campagna invernale in Ucraina. I successi rimangono a livello tattico. Lo ha detto l’ex ministro della Difesa dell’autoproclamata Repubblica del Donetsk (Dpr) Igor Girkin, soprannominato ’Strelkov-il fuciliere o sparatutto’, commentando la situazione al fronte, citato dai media ucraini. A Bakhmut, l’avanzamento delle unità Wagner è insignificante, “durante la campagna invernale, le forze armate russe non sono state in grado di ottenere alcun successo al di là della tattica”, ha osservato Girkin. E si è detto sicuro che la “controffensiva” delle forze ucraine a Bakhmut non avverrà.

  • Isw, “gruppo Wagner capro espiatorio di Mosca a Bakhmut”

    L’Institute for the Study of War ha riferito che il ministero della Difesa russo starebbe “deliberatamente utilizzando il gruppo Wagner a Bakhmut come capro espiatorio per la presa della città”. Secondo il think tank con sede a Washington, la decisione di Mosca di impiegare i mercenari nella costosa, in termini di vite umane, conquista della città, dipenderebbe da una sorta di resa dei conti fra il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e il capo dello stato maggiore russo Valery Gerasimov con il fondatore della milizia Yevgeny Prigozhin.

    Secondo il rapporto, la presunta strategia del Cremlino di sacrificare le forze di Wagner nella battaglia per Bakhmut arriva dopo la “implacabile campagna di diffamazione” di Prigozhin contro il ministero della Difesa russo iniziata nel maggio 2022. La campagna si è concentrata sui fallimenti dell’esercito russo durante la controffensiva ucraina a Kharkiv e Donetsk. Poiché l’ambizione e le critiche di Prigozhin al ministero della Difesa russo hanno allarmato Putin, è improbabile che Wagner torni al livello di sostegno che aveva ricevuto nella primavera del 2022.

    L’Isw ritiene che il presidente russo Vladimir Putin si sia probabilmente “allarmato” per le ambizioni politiche di Prigozhin nell’ottobre dello scorso anno. Putin, secondo l’analisi, ha probabilmente impedito al ministero della Difesa russo di attaccare direttamente Prigozhin, ma ha creato le condizioni per cui la leadership militare russa potesse riassumere maggiore autorità.

  • Comandante ucraino: situazione intorno a Bakhmut difficile, ma respinti tutti i tentativi del nemico di conquista la città

    Syrskyim comandante delle forze di terra ucraine, descrive la situazione intorno a Bakhmut come “difficile”, ma conferma che sono stati respinti tutti i tentativi del nemico di conquista la città.

  • Quattro missili abbattuti su oblast russo di Belgorod, un ferito

    Le forze russe hanno abbattuto quattro missili sulla regione russa di di Belgorod, si conta almeno una persona ferita. “Ci sono anche danni da detriti di razzi in due edifici residenziali”, ha dichiarato su Telegram il governatore dell’oblast Vyacheslav Gladkov. Sul luogo dell’attacco - riferisce il Kiev Independent - sono già arrivati i servizi di emergenza. Il governatore non ha fornito ulteriori informazioni né chiarito se i missili fossero di origine ucraina o armi russe che avevano deviato dalla traiettoria. Belgorod confina con l’oblast di Kharkiv in Ucraina ed è stata spesso presa di mira dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

  • Kiev, respinti 102 attacchi russi nelle ultime 24 ore

    Nelle ultime 24 ore le forze ucraine hanno respinto 102 attacchi russi nelle direzioni di Limansk, Bakhmut, Avdiivka, Maryinka e Shakhtarsk, dove le truppe di Mosca continuano le operazioni offensive nonostante le forti perdite: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev nel suo rapporto quotidiano sulla situazione al fronte. Lo riportano i media nazionali. Nella direzione di Bakhmut, proseguono i tentativi russi di catturare la città, sottolinea il rapporto, e anche nelle direzioni Kupyansk e Limansk le forze russe stanno cercando di sfondare le difese ucraine. I russi sono sulle difensive invece nelle direzioni Zaporizhzhia e Kherson. Ieri le forze ucraine hanno colpito un sistema missilistico antiaereo russo, oltre ad un posto di comando, due aree con una forte concentrazione di soldati russi e due depositi di munizioni e carburante.

  • Continua l'assedio a Bakhmut, ingenti perdite russi e ucraini

    Sia Ucraina che Russia riferiscono di un numero elevato di vittime nella regione di Donetsk mentre continua la lenta, lunga e sanguinosa lotta per la cittadina di Bakhmut. Le forze ucraine controllano la parte occidentale della città in rovina e quasi deserta, mentre il gruppo russo Wagner controlla la maggior parte della zona est - riferiscono fonti dell’intelligence britannica riportate dai media locali - con la linea del fronte sul fiume Bakhmutka che taglia in due la città. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha detto che le forze russe hanno subito più di 1.100 morti negli ultimi giorni combattendo lungo la sezione di Bakhmut della linea del fronte. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le sue forze hanno ucciso più di 220 militari ucraini nelle ultime 24 ore.

    Secondo Serhiy Cherevatyi, portavoce del comando militare orientale dell’Ucraina, 239 soldati russi sono stati uccisi e altri 293 feriti nel settore in prima linea intorno a Bakhmut nell’oblast di Donetsk il 12 marzo. Intanto secondo l’Institute for the Study of War ha riferito, il ministero della Difesa russo sta “probabilmente cogliendo l’opportunità di spendere deliberatamente sia le forze d’élite che quelle di Wagner a Bakhmut”.

    Secondo il rapporto, la presunta strategia del Cremlino di spendere le forze di Wagner nella battaglia per Bakhmut arriva dopo la “implacabile campagna di diffamazione” del fondatore della compagnia Wagner, Prigozhin , contro il ministero della Difesa russo iniziata nel maggio 2022. Una campagna concentrata sui fallimenti dell’esercito russo durante la controffensiva ucraina a Kharkiv. Poiché l’ambizione e le critiche di Prigozhin agli addetti al regime all’interno del ministero della Difesa hanno allarmato Putin, è improbabile che Wagner torni al livello di sostegno che ha ricevuto nella primavera del 2022.

    Invece, le forze di Wagner saranno probabilmente usate “come capro espiatorio per la costosa spinta su Bakhmut una volta culminata l’offensiva”, si legge nella valutazione del think di Washington. Il rapporto arriva proprio in contemporanea con i tentativi di Wagner di reclutare più membri aprendo nuovi centri di reclutamento in 42 città russe.

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