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Ucraina ultime notizie. Attentato al ministro dell’Interno filorusso di Luhansk, è grave. Mosca intercettati 2 aerei Nato su Mar Baltico

Il media Ukrainska Pravda sostiene che ci sarebbero i servizi ucraini dietro al tentativo di omicidio nei confronti di Igor Kornet, il sedicente ministro dell’Interno ad interim dei separatisti filorussi di Lugansk. Il ministero della Difesa russo fa sapere che un jet da combattimento russo Su-27 si è alzato in volo per intercettare 2 aerei di pattuglia della Nato sul Mar Baltico diretti verso il confine russo . Visita a sorpresa a Londra del presidente ucraino Zelensky, che prosegue il tour europeo dopo la tappa di Parigi.

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  • Macron: non forniremo aerei ma formazione ai piloti

    Emmanuel Macron ha detto che la Francia non fornirà aerei caccia all’Ucraina ma garantirà «la formazione di piloti» all’Ucraina. Lo ha precisato lo stesso presidente in un’intervista trasmessa stasera durante il telegiornale di TF1.

  • Kiev: avanziamo ancora a Bakhmut, presi fino a 2 km in 48h

    Negli ultimi due giorni, le forze di difesa dell’Ucraina sono avanzate in alcuni punti sui fianchi intorno a Bakhmut di una distanza compresa tra 350 metri e 2 chilometri. Lo ha detto il portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina, Serhiy Cherevaty, citato da Rbc-Ucraina. «Tuttavia, il nemico sta resistendo ferocemente. Durante la giornata, si sono svolti 34 scontri nella direzione di Bakhmut, il nemico ha sparato contro le nostre posizioni 479 volte con vari sistemi e artiglieria. Ci sono stati 4 raid aerei»+, ha affermato, aggiungendo che 149 russi sono stati uccisi e 160 feriti, mentre sei sono stati catturati.

  • Zelensky: «Dopo il tour europeo torniamo a casa più forti»

    «Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna. Torniamo a casa con nuovi pacchetti di difesa. Più armi nuove e potenti per la prima linea, più protezione per il nostro popolo dal terrore russo, più sostegno politico». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando un video a bordo di un aereo. «In tutti gli incontri abbiamo discusso della nostra Formula di pace, e ora c’è più disponibilità da parte dei nostri partner a seguirla. C’è più sostegno alla nostra adesione all’Ue, più comprensione sul fatto che l’adesione dell’Ucraina alla Nato sia inevitabile», ha aggiunto.

  • L’Oms chiude la sede di Mosca

    La sede europea dell’Oms ha deciso di chiudere il suo ufficio a Mosca e di trasferirne le funzioni in Danimarca. Lo ha reso noto la stessa Oms. La decisione, presa oggi durante una sessione virtuale, fa seguito alle richieste dei membri già dall’anno scorso di chiudere l’ufficio a causa dell’invasione russa dell’ Ucraina . La sessione è stata convocata dopo che un gruppo di 30 Stati membri aveva richiesto in aprile una riunione speciale con una lettera in cui si osservava che “gli impatti immediati e a lungo termine sulla salute in Ucraina e oltre” causati dall’invasione russa restano “un questione di massima preoccupazione”.

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  • Budapest blocca tranche fondi Epf per armi a Kiev

    L’Ungheria, a sorpresa, ha bloccato oggi l’erogazione dell’ottava tranche di fondi provenienti dallo European peace facility (Epf) per le armi destinate all’ Ucraina . Lo fa sapere all’Ansa una fonte informata sui fatti. La tranche ha un valore di 500 milioni e doveva essere erogata il prossimo lunedì. Budapest avrebbe preteso “garanzie” che l’Epf mantenga in futuro il suo orizzonte “globale” e non sia unicamente utilizzato per armare Kiev. L’Epf rimborsa gli Stati membri - di norma al 50% ma non c’è uno standard fisso - che hanno donato materiale bellico all’Ucraina.

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  • Usa, l’Iran sta ampliando il suo aiuto a Mosca contro Kiev

    L’Iran continua a sostenere la Russia nella sua guerra contro l’ Ucraina e sta ampliando il suo sostegno. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. “Teheran è direttamente coinvolta nell’uccisione degli ucraini”, ha sottolineato precisando che gli iraniani hanno fornito droni e munizioni. D’altra parte Mosca ha concluso un accordo con Teheran per vendere jet da combattimento, elicotteri e altre armi.

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  • Onu: da inizio guerra 23.600 vittime civili

    “Le ostilità, inclusi gli attacchi missilistici, attualmente sembrano essere in aumento su entrambi i lati della linea del fronte in Ucraina . L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha verificato l’incredibile cifra di 23.600 vittime civili dal 24 febbraio 2022, e sappiamo tutti che il costo effettivo sarà probabilmente molto più alto”. Lo ha detto il sottosegretario generale dell’Onu per gli affari umanitari, Martin Griffiths, a una riunione del Consiglio di Sicurezza.

    “Quasi 3,6 milioni di persone hanno ricevuto assistenza umanitaria in Ucraina nel primo trimestre del 2023 - ha aggiunto - E finora quest’anno circa 43 convogli inter-agenzia hanno consegnato rifornimenti a 278mila persone nelle aree di prima linea, ma ci sono ancora limiti alla nostra capacità di fornire aiuti a tutti i bisognosi”.

    Griffiths ha sottolineato che “la sfida più grande rimangono gli impedimenti al raggiungimento di tutte le aree di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, attualmente sotto il controllo militare della Russia”, ed è un “imperativo esplorare tutte le opzioni per raggiungere i civili, ovunque si trovino”.

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  • Ft, premier russo guiderà delegazione d’affari a forum Cina

    Il premier russo Mikhail Mishustin sarà alla guida di una delegazione di alto profilo che sarà in Cina la prossima settimana per il Russia-China Business Forum, in programma a Shanghai il 23 maggio. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali Mishustin sarà accompagnato dal vice premier Alexander Novak, responsabile per l’energia, e da altri uomini d’affari.

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  • Zelensky: torniamo a casa con nuove armi, vittoria si avvicina

    “Tre lunghi giorni - e i nostri soldati e il nostro Stato stanno diventando più forti. Molto più forti. Italia, Germania, Francia, Regno Unito... Stiamo tornando a casa con nuovi pacchetti di difesa. Più armi nuove e potenti per il fronte, più protezione per il nostro popolo, più sostegno politico”. Lo scrive in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo le visite degli ultimi giorni per l’Europa.

    “La nostra formula di pace è stata discussa in tutti gli incontri e ora c’è una maggiore disponibilità dei nostri partner a seguire la formula ucraina”, si legge nel messaggio, “c’è più sostegno per la nostra adesione all’Ue, più comprensione del fatto che l’adesione dell’Ucraina alla Nato è inevitabile”.

    “Quindi”, conclude Zelensky, “i principali risultati di questi giorni sono: nuove armi per l’Ucraina, rispetto per gli ucraini, e la nostra vittoria è stata avvicinata. E aggiungeremo altro sostegno!. Gloria a tutti coloro che combattono per il nostro Paese! Gloria a tutti coloro che ci aiutano continuamente! Gloria a tutti coloro che addestrano i nostri combattenti! Gloria all’Ucraina!”.

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  • Borrell, Lula sull’Ucraina sbaglia, che tipo di pace vuole?’

    “Se fermiamo gli aiuti all’ Ucraina la guerra finirà, ma l’Ucraina diventerà una seconda Bielorussia. Non ce lo possiamo permettere. Una cosa è la pace, un’altra l’assenza di guerra. Quando Lula chiede la pace, che tipo di pace vuole ottenere? Quando Lula dice che sia la Russia che l’Ucraina non vogliono fermarsi commette un errore. La Russia non vuole, l’Ucraina non può. Mosca dice che vuole perseguire i suoi obiettivi e Kiev non può smettere di difendersi”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell nel corso di un dibattito allo European Policy Centre.

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  • Mosca, intercettati 2 aerei Nato su Mar Baltico

    Un jet da combattimento russo Su-27 si è alzato in volo per intercettare due aerei di pattuglia della Nato sul Mar Baltico diretti verso il confine russo . Lo riferisce il ministero della Difesa russo in un messaggio via Telegram, come riporta Ria Novosti.

    L’equipaggio ha identificato i due aerei come velivoli di pattuglia P-3C della Marina tedesca e Atlantic-2 di quella francese, aggiunge il Ministero. Dopo che il jet russo è decollato quelli francese e tedesco si sono allontanati dalla Russia, il Su-27 è quindi tornato alla base.

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  • Kiev: diminuiscono i soldati russi in Bielorussia, sono 2.500

    Circa 2.500 soldati russi sono attualmente di stanza nel territorio della Repubblica di Bielorussia. Lo ha riferito Andriy Demchenko, portavoce del servizio di guardia di frontiera statale dell’ Ucraina , sottolineando che la situazione al confine rimane completamente sotto controllo.

    “Il numero dei militari russi è notevolmente inferiore rispetto a pochi mesi fa, quando poteva raggiungere le 10.000-11.000 persone”, ha sottolineato Demchenko, citato da Ukrinform, spiegando che ora Mosca sta riportando le unità addestrate in Russia per poi inviarle sul fronte orientale ucraino. “Vediamo che molte unità vengono ritirate dalla Bielorussia e i campi di addestramento non vengono riforniti”, ha detto Demchenko.

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  • 007 ucraini dietro all’attentato del ministro del Lugansk

    Ci sarebbero i servizi ucraini dietro al tentativo di omicidio nei confronti di Igor Kornet, il sedicente ministro dell’Interno ad interim dei separatisti filorussi di Lugansk. Lo sostiene il media ucraino Ukrainska Pravda, citando proprie fonti nelle forze dell’ordine.

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  • Pechino, continuiamo a collaborare per soluzione politica

    “La Cina continuerà a collaborare con il resto del mondo per svolgere un ruolo costruttivo nella soluzione politica della crisi ucraina ”. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce del ministero cinese Wang Wenbin, rispondendo a una domanda sulla visita in Ucraina, Russia, Polonia, Francia e Germania del rappresentante speciale per gli affari eurasiatici, prevista per questa settimana.

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  • Polonia riceve primi 20 lanciarazzi multipli Himars dagli Usa

    La Polonia ha ricevuto oggi dagli Stati Uniti i primi 20 lanciarazzi multipli Himars, ordinati nel 2019 e costati a Varsavia 414 milioni di dollari (circa 380 milioni di euro). “Ho avuto colloqui con il produttore dei lanciarazzi e con il segretario della Difesa degli Stati Uniti e sono ottimista circa il prossimo ordine degli Himars” ha dichiarato il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak. In totale dovrebbero essere consegnati circa 500 Himars, così come deciso dal Congresso degli Stati Uniti.

    La Polonia ha richiesto i lanciarazzi americani per ampliare le proprie capacità di difesa, in risposta alla minaccia russa dopo l’invasione dell’ Ucraina .

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  • Stoltenberg, vertice ribadirà che sarà membro Nato

    “Penso che sia ovvio che gli alleati della Nato, quando si incontreranno a luglio, i capi di stato e di governo, invieranno un messaggio molto chiaro di sostegno all’ Ucraina , e questo si manifesterà in molti modi diversi. Quando si tratta di appartenenza. Mi aspetto che gli alleati della Nato dicano che l’Ucraina diventerà un membro dell’Alleanza. Lo hanno affermato più volte i capi di Stato e di governo”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento al Copenhagen Democracy Summit.

    “Tutti gli alleati concordano inoltre sul fatto che l’Ucraina ha il diritto di scegliere la propria strada. Non spetta a Mosca decidere cosa può fare l’Ucraina, spetta all’Ucraina e ai 31 alleati della Nato decidere sulla questione dell’adesione. E, naturalmente, la porta della Nato rimane aperta”, ha proseguito.

    “Mi aspetto inoltre che concorderemo un programma pluriennale per l’Ucraina, in cui lavoreremo su come aiutare l’ Ucraina a passare dagli standard, alle dottrine e alle attrezzature dell’era sovietica agli standard, alle dottrine e alle attrezzature della Nato e a diventare pienamente interoperabile con la Nato. E, naturalmente, per farlo, li aiuta anche a muoversi verso l’adesione alla Nato”, ha aggiunto.

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  • Russia: atti di sabotaggio più che raddoppiati nel 2023

    Il numero di atti di sabotaggio in Russia è più che raddoppiato nel 2023. Lo riporta il sito di notizie indipendente Vyorstka, rilanciato da Moscow Times, secondo cui nel periodo tra gennaio e maggio si sono verificati almeno 57 atti di sabotaggio contro le ferrovie russe, i centri di arruolamento militari, i siti energetici e altre strutture. Nel 2022 gli atti di sabotaggio erano stati solo 21.

    Quasi due terzi degli attacchi di quest’anno, che si sono verificati in almeno 26 regioni russe (nel calcolo viene compresa l’annessa Crimea), hanno preso di mira i binari ferroviari. Il maggior numero di atti di sabotaggio si è verificato a maggio, con 14 tentativi. Vyorstka ha riferito che nel suo conteggio include tutti i tentativi di attacco alle proprietà e alle strutture dello Stato, indipendentemente dal loro successo.

    Da quando la Russia ha invaso l’ Ucraina nel febbraio 2022 sono state segnalate esplosioni nei depositi di munizioni, attacchi incendiari ai centri di arruolamento militari e danni ai binari ferroviari. Lo scorso dicembre, il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di inasprire le pene per coloro che commettono atti di sabotaggio, con condanne fino all’ergastolo. Il capo del servizio di Sicurezza della Russia (Fsb) ha accusato l’Ucraina e l’Occidente di reclutare giovani russi per inscenare gli attacchi armati nel Paese.

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  • Tass, ucciso un passante in attentato contro Kornet a Luhansk

    Un passante è rimasto ucciso e tre guardie di sicurezza sono state gravemente ferite nell’attentato di oggi a Luhansk nel quale è rimasto gravemente ferito Igor Kornet, ministro dell’Interno dell’amministrazione filorussa. Lo riferisce l’agenzia stampa Tass. “In seguito all’attentato contro la vita di Igor Kornet, un civile che passava sul posto è stato ucciso al momento dell’esplosione. Tre membri della sicurezza del ministro sono rimasti feriti e sono in gravi condizioni”, ha detto una fonte della polizia locale alla Tass.

    Il tentativo di uccidere Kornet, scrive l’agenzia stampa, è avvenuto nel centro della città di Luhansk. Secondo le prime notizie, una bomba a mano è stata fatta esplodere in un negozio di barbiere. Gravemente ferito, Kornet è stato ricoverato in terapia intensiva.

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  • Von der Leyen: Serve tribunale per crimine aggressione

    “A Reykjavík discuteremo di come ritenere la Russia responsabile. Sosterrò con forza la creazione di un tribunale dedicato per portare in giudizio il crimine di aggressione della Russia. Decideremo anche di istituire un registro dei danni all’Aia. Sarà un primo passo, ma un ottimo passo, verso la compensazione russa”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa assieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sui prossimi impegni internazionali.

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  • Putin firma decreto per cittadinanza a stranieri nell’esercito

    Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che semplifica la concessione della cittadinanza agli stranieri che hanno siglato un contratto di un anno con le forze armate russe dopo l’inizio della guerra in Ucraina . Pubblicato sul sito ufficiale del governo, il decreto modifica una prima versione firmata da Putin in settembre. In precedenza gli stranieri dovevano aver servito almeno per un anno nell’esercito, compresi sei mesi in combattimento. Ora cade il requisito del combattimento e la semplificazione delle procedure per la cittadinanza viene estesa anche ai famigliari dei militari.

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  • Kiev non può escludere la fine dell’accordo sul grano

    Kiev non può escludere che l’accordo sul grano del Mar Nero possa concludersi nel suo giorno di scadenza, giovedì 18 maggio. Lo ha detto Olha Trofimtseva, ambasciatrice del ministero degli Esteri ucraino, aggiungendo che il governo ucraino sta ricevendo segnali contrastanti sul futuro dell’intesa.

    «La situazione complessiva (dopo i colloqui) non è cambiata molto e riceviamo informazioni piuttosto contrastanti sull’accordo sul grano e sulla possibilità della sua continuazione», ha affermato, citata da Sky News.

    Mosca ha minacciato di abbandonare l’accordo il 18 maggio a meno che non venga soddisfatta una lista di richieste per rimuovere gli ostacoli alle esportazioni russe di grano e fertilizzanti. «Una tale cessazione, l’uscita (della Russia) dall’iniziativa sul grano è possibile, ma per tutti e principalmente per la parte russa ciò significherebbe un’escalation della situazione e complicherà la loro futura posizione negoziale», ha affermato Trofimtseva.

  • Polonia riceve primi lanciarazzi Himars per rafforzare difese

    La Polonia ha ricevuto il primo lotto di lanciarazzi Himars di fabbricazione americana come parte di un più ampio programma di rafforzamento delle sue difese per i problemi di sicurezza legati alla guerra nella vicina Ucraina. Il ministro della Difesa, Mariusz Blaszczak, e altri funzionari militari hanno partecipato oggi alla cerimonia di consegna in una base aerea di Varsavia. Blaszczak ha spiegato che gli Himars sono stati testati in Ucraina e che Varsavia sta cercando di ottenere anche altri sistemi di lancio, con l’obiettivo di raggiungere un totale di 500 unità.

  • Ex cancelliere tedesco Schroeder potrà rimanere nella Spd

    L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder potrà rimanere definitivamente nel suo partito, la Spd. Lo riporta Dpa. Una Commissione arbitrale federale di ultima istanza del partito socialdemocratico ha infatti respinto un ricorso contro una precedente decisione di una Commissione di Hannover, che non dichiarava ammissibile l’espulsione di Schroeder. Da tempo diversi membri della Spd chiedono l’espulsione di Schroeder a causa dei suoi legami con Mosca e con Vladimir Putin.

  • Stoltenberg. «L’Ucraina un giorno entrerà nella Nato»

    «Penso che sia ovvio che gli alleati della Nato, quando si incontreranno a luglio, invieranno un messaggio molto chiaro di sostegno all’Ucraina, che si manifesterà in molti modi diversi. Per quanto riguarda l’adesione, mi aspetto che gli alleati dicano che l’Ucraina diventerà un membro dell’Alleanza, come dichiarato più volte dai capi di Stato e di governo. Tutti gli alleati concordano anche sul fatto che l’Ucraina ha il diritto di scegliere la propria strada: non spetta a Mosca decidere cosa può fare l’Ucraina ma all’Ucraina e ai 31 alleati della Nato decidere sulla questione dell’adesione. Naturalmente, la porta della Nato rimane aperta». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parlando al Copenhagen Democracy Summit.

  • Mosca, abbattuto primo missile a lungo raggio Storm shadow

    Il ministero russo della Difesa ha annunciato di aver abbattuto per la prima volta uno dei missili da crociera a lungo raggio Storm shadow forniti dal Regno Unito all’Ucraina. Lo riporta la Tass. “I sistemi di difesa aerea hanno intercettato 7 missili anti-radar Harm, 1 missile da crociera a lungo raggio Storm Shadow e 10 sistemi di razzi a lancio multiplo Himars durante la giornata”, ha spiegato il ministero russo.

  • Mosca: grave attentato al ministro dell’Interno di Luhansk, è grave

    Igor Kornet, ministro dell’Interno filorusso dell’autoproclamata Repubblica di Luhansk è rimasto gravemente ferito in un attentato. Lo riportano le agenzie russe citando fonti delle forze dell’ordine locali. L’esplosione è avvenuta nel negozio di un barbiere situato accanto all’edificio della compagnia radiotelevisiva statale e a 500 metri dal palazzo del governo e dall’edificio del Consiglio popolare. Secondo quanto riportato dalla Tass, il politico sarebbe “in terapia intensiva”. Secondo i primi dati forniti dai filorussi, cinque persone sono rimaste ferite nell’attentato, tre delle quali versano in gravi condizioni.

    Il ministro dell’Interno dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Luhansk (LNR) Igor Kornet dopo la visita di una delegazione a una colonia penale locale nei pressi di Luhansk, Ucraina 19 novembre 2016 )foto Reuters/Ermochenko)

  • Moldova taglia legami con organizzazione delle ex repubbliche sovietiche

    La Moldova inizia a tagliare i legami con la Comunità degli stati indipendenti (Cis), l’organizzazione voluta da Mosca per riunire le ex repubbliche sovietiche. “Inizieremo la procedura per il ritiro della Moldova dall’accordo sull’assemblea interparlamentare della Csi. Dopo che un paese fondatore della Csi, la Russia, ha attaccato un altro stato fondatore, l’Ucraina, questa organizzazione non può più essere chiamata una comunità”, ha twittato il presidente del parlamento moldavo Igor Grosu. Nata nel dicembre 1991, la Csi comprende al momento Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Moldova, Russia, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Ne facevano parte inizialmente anche Georgia e Ucraina, uscite rispettivamente nel 2009 e 2014.

  • Cremlino contro Macron, ”parole inaccettabili, si sbaglia su rapporti con Cina”

    Il Cremlino denuncia quella che considera una lettura errata delle relazioni tra Mosca e Pechino da parte della Francia. Commentando le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, secondo il quale la Russia “ha già perso dal punto di vista geopolitico” la guerra in Ucraina e “ha di fatto avviato una forma di vassallaggio nei confronti della Cina”, il portavoce del Cremlino ha insistito sulla “partnership strategica” tra Mosca e Pechino.

    “Riteniamo assolutamente inaccettabili queste affermazioni - ha detto Dmitry Peskov citato dall’agenzia russa Tass - È prova di un’interpretazione assolutamente sbagliata di quanto sta accadendo”. “Siamo in totale disaccordo con queste affermazioni perché i nostri rapporti con la Repubblica Popolare cinese hanno le caratteristiche della partnership strategica speciale, che non ha nulla a che fare con qualsiasi forma di dipendenza da altri”, ha detto ancora Peskov. Le relazioni tra Cina e Russia, ha rimarcato, si basano su “rispetto e vantaggio reciproci” e su una “visione globale condivisa riguardo le questioni internazionali e la tolleranza zero di fronte a qualsiasi tentativo di imporre diktat”.

  • Sunak sui caccia, a Kiev: “Pronti ad aiutare, ma non è una cosa semplice”

    Il Regno Unito sarà pronto a contribuire all’addestramento dei piloti ucraini all’uso di caccia “in tempi relativamente brevi”. A dichiararlo è stato il premier britannico Rishi Sunak. “Saremo una componente chiave della coalizione di paesi che fornisce quel sostegno a Volodymyr e all’Ucraina”, ha dichiarato al termine dei suoi colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Non è una cosa semplice, come io e Volodymyr abbiamo detto, dotarsi di una capacità aerea di combattimento. Non è solo la fornitura degli aerei, è anche l’addestramento dei piloti e tutta la logistica connessa, e il Regno Unito può svolgere in tutto questo un grande ruolo. Una cosa che inizieremo a fare relativamente presto è addestrare i piloti ucraini e di questo abbiamo parlato oggi e siamo pronti a mettere in pratica questi piani in tempi relativamente brevi”. Lo riporta il Guardian.

  • Filorussi, esplosione in centro Lugansk vicino emittente tv

    Un’esplosione è avvenuta nel centro di Lugansk all’ora di punta. Lo afferma in un messaggio Telegram Leonid Pasechnik, capo dell’amministrazione filorussa dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk. Lo riporta Ria Novosti. “Sfortunatamente, ci sono vittime”, ha scritto Pasechnik. Sul posto stanno lavorando i soccorsi. La Camera pubblica della LPR ha chiarito che l’esplosione è avvenuta nelle immediate vicinanze della compagnia radiotelevisiva statale.

  • Media, “agli alti funzionari è vietato dimettersi” durante la guerra

    Agli alti funzionari russi sarebbe stato informalmente proibito di dimettersi durante la guerra in Ucraina e alcuni sarebbero stati minacciati di ripercussioni penali nel caso in cui lo facessero: lo sostiene la testata investigativa iStories citando quattro proprie fonti in un articolo ripreso anche dal Moscow Times. “So di almeno due casi in cui dei governatori hanno cercato di lasciare i loro posti, ma non solo non è stato loro permesso dal dipartimento per le politiche interne (dell’amministrazione presidenziale) ma è stato anche accennato il fatto che potrebbero essere perseguiti penalmente”, dice a iStories un ex funzionario dei servizi di sicurezza russi (Fsb). Le fonti di iStories affermano che siano possibili eccezioni al presunto divieto trattandosi di qualcosa di informale e non legale: per esempio, sempre secondo il giornale, i funzionari potrebbero essere sollevati dai loro incarichi per motivi di salute o per casi di corruzione.

  • Michel, decisione su negoziati per Kiev in Ue a fine anno

    Sull’apertura dei negoziati di adesione dell’Ucraina “la Commissione varerà un rapporto a ottobre e sarà un importante documento, poi inserirò il punto in agenda entro fine anno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, in conferenza stampa spiegando che gli Stati membri decideranno sulla base della relazione della Commissione e “dei progressi” fatti da Kiev.

  • Servizi segreti Kiev: 152mila russi pronti a difesa nel sud

    Circa 152mila soldati russi sono pronti a difendere le regioni meridionali di Zaporizhzhia e Kherson. E’ quanto afferma un comunicato dell’intelligence militare ucraina, secondo cui «non è registrato né nella regione di Zaporizhzhia, né in quella di Kherson, il ritiro delle unità da combattimento russe». Per l’intelligence ucraina le azioni delle truppe russe nelle due regioni «indicano che si stanno preparando alla difesa».

  • Von der Leyen: «Bene contatto Xi-Zelensky, Cina influente»

    «È molto positivo che il presidente Xi Jinping abbia parlato con il presidente Zelensky perché il presidente Xi ha senza dubbio influenza sul presidente Putin. E in quanto membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Cina ha una specifica responsabilità per fermare l’aggressione. Questo è della massima importanza».

    Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa assieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sui prossimi impegni internazionali.

    «C’è una proposta sul tavolo, questa è il piano di pace dell’ex presidente Zelensky e questa è la base su cui dovremmo lavorare, perché l’Ucraina è il paese che è stato invaso. La Cina gioca un ruolo importante a causa della sua influenza sulla Russia», ha aggiunto.

  • Von der Leyen: «Aiuti a Kiev anche dopo 2023 e appoggio piano Zelensky»

    «Mi aspetto che i leader si radunino dietro a questo, mi aspetto anche che i leader si radunino dietro ai miei principi fondamentali. Il primo è che continueremo a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario. E il secondo principio è che niente deve essere fatto sull’Ucraina senza l’Ucraina».

    Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa assieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sui prossimi impegni internazionali.

    Il primo principio «deve tradursi fondamentalmente in un sostegno finanziario stabile, ovviamente, anche oltre il 2023 e un sostegno militare accelerato, concentrarsi sull’ora e qui». E “niente sull’Ucraina senza l’Ucraina” significa un sostegno molto forte per la formula della pace del presidente Zelensky», ha spiegato.

  • Cremlino: «Missili inglesi a Kiev creeranno ulteriori devastazioni»

    La fornitura di missili da crociera Storm Shadow dalla Gran Bretagna all’Ucraina «non può avere effetti fondamentali» sul conflitto in corso, ma porterà solo a «ulteriori devastazioni». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe.

  • Prigozhin, notizie su mie informazioni a truppe di Kiev ridicole

    Il fondatore del gruppo pramilitare privato russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha definito “ridicole” le notizie riportate dal Washington Post secondo cui avrebbe offerto informazioni sulle posizioni delle truppe russe all’Ucraina. “Leggere questo è ovviamente bello - ha detto ironicamente in un audio sul suo profilo Telegram -, significa che non solo sto combattendo per la Russia, ma anche Zelensky sta eseguendo i miei ordini. Questo è ridicolo”. Lo riporta il Moscow Times.
    Vedi anche: WP, Prigozhin offrì a Kiev posizione delle forze russe in cambio di ritiro da Bakhmut

  • Cina: «Continueremo a svolgere ruolo costruttivo per soluzione politica»

    La Cina «continuerà a svolgere un ruolo costruttivo, insieme alla comunità internazionale, nella ricerca di una soluzione politica per la crisi tra Russia e Ucraina». Si è espresso così, secondo quanto riporta il Global Times, il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin. Wang ha risposto con queste parole a una domanda sulla missione del rappresentante speciale della Cina per gli Affari euroasiatici ed ex ambasciatore in Russia, Li Hui, con tappe in Ucraina, Polonia, Francia, Germania e Russia.

    Il portavoce ha ripetuto che Pechino fornirà «presto» i dettagli della missione annunciata la scorsa settimana dal gigante asiatico con inizio previsto per oggi.

  • Sunak abbraccia Zelensky ai Chequers: «Bentornato»

    Il premier britannico Rishi Sunak ha abbracciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non appena sceso dall’elicottero militare Chinook che lo ha portato a Chequers, la residenza ufficiale di campagna del primo ministro. “Bentornato”, si legge sul profilo Twitter del leader del Regno Unito con la foto dell’incontro tra i due.

  • Filorussi: ucraini bombardano Tokmak in regione di Zaporizhzhia

    Un pesante bombardamento ucraino, che ha provocato anche vittime civili, è avvenuto stamane sulla cittadina di Tokmak, nella regione di Zaporizhzhia. Lo affermano fonti dell’amministrazione filorussa citate dall’agenzia Tass.

    Secondo diversi osservatori militari Tokmak potrebbe trovarsi al centro della controffensiva delle truppe di Kiev se, come prevedono la maggior parte degli esperti, queste muoveranno in direzione sud verso il Mar d’Azov. Un’altra fonte delle autorità filorusse ha detto che un bombardamento ucraino ha colpito anche il vicino insediamento di Molochansk.

  • Al via missione in Ucraina e Russia dell’inviato cinese Li Hui

    Inizia oggi la missione dell’inviato cinese Li Hui che visiterà l’Ucraina e la Russia. Li Hui, ex ambasciatore a Mosca, visiterà anche Polonia, Francia e Germania, secondo il ministero degli Esteri che non ha fornito altri dettagli sul programma.

    Il viaggio «esprime l’impegno della Cina a promuovere la pace e i negoziati», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin. Wang ha affermato che la Cina desidera impedire una «escalation della situazione».

    Wang ha poi assicurato che «la Cina rilascerà a breve i dettagli della visita».

  • Kiev: 199.460 soldati russi uccisi, 580 in 24 ore

    Sono 199.460 i soldati russi che hanno perso la vita nella guerra in Ucraina, 580 solo nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito le forze armate di Kiev, sottolineando che 7.336 carri armati in dotazione dell’esercito russo sono stati distrutti dall’inizio dell’invasione, 11 nell’ultima giornata.

  • Sunak agli alleati: aiutare Kiev in un momento cruciale

    Il premier britannico Rishi Sunak ha lanciato un appello globale agli alleati occidentali per sostenere militarmente l’Ucraina «in questo momento cruciale», riferendosi alla controffensiva delle truppe di Kiev per respingere l’invasione russa.

    È quanto si legge nel comunicato diffuso da Downing Street diffuso prima dell’incontro col presidente Volodymyr Zelensky a Chequers, la residenza ufficiale di campagna del primo ministro. Sunak si impegna a portare avanti il suo appello nel corso dei prossimi vertici internazionali al Consiglio d’Europa e nel G7.

  • Da Regno Unito a Kiev centinaia di missili e droni per difesa aerea

    “Oggi il primo ministro (Rishi Sunak) confermerà (a Volodymyr Zelensky) l’ulteriore fornitura da parte del Regno Unito di centinaia di missili di difesa aerea e ulteriori sistemi aerei senza pilota, tra cui centinaia di nuovi droni d’attacco a lungo raggio con una portata di oltre 200 km”, si legge in un comunicato di Downing Street che conferma l’incontro a Londra fra Sunak e il presidente ucraino Voldymyr Zelensky. “Questi saranno tutti consegnati nei prossimi mesi mentre l’Ucraina si prepara a intensificare la sua resistenza all’invasione russa in corso”. L’incontro a avrà luogo nella residenza del primo ministro a Chequers.b

  • Inviato speciale della Cina inizia tour a Kiev, poi sarà a Mosca

    Li Hui, rappresentante speciale della Cina per gli affari eurasiatici dal 2019 ed ex ambasciatore in Russia, darà il via oggi con la sua delegazione alla missione in Europa che lo porterà prima a Kiev e poi a Mosca, negli sforzi di Pechino per trovare una “soluzione politica” alla crisi ucraina. Li si recherà anche in Polonia, Francia e Germania, secondo quanto annunciato dal ministero degli Esteri cinese la scorsa settimana, “per comunicazioni approfondite” e per rimarcare che “dallo scoppio della crisi ucraina, la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e imparziale, promuovendo attivamente colloqui di pace”.

    La Cina, a tal proposito, “è disposta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo per raggiungere un maggiore consenso internazionale sul cessate il fuoco, sulla fine della guerra, sull’apertura di colloqui di pace e per evitare l’escalation della situazione, in modo da dare contribuire alla promozione della soluzione politica della crisi ucraina”. Li, noto per il suo fluente russo (è stato ambasciatore a Mosca per dieci anni fino al 2019), è il funzionario cinese di più alto livello a visitare l’Ucraina da quando la Russia ha iniziato la sua aggressione a febbraio 2022 e il suo viaggio potrebbe coincidere con l’inizio della controffensiva a lungo attesa delle truppe di Kiev per riconquistare il territorio occupato. La visita è maturata dopo che il presidente Xi Jinping ha avuto a fine aprile una telefonata con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky, la prima dallo scoppio della guerra.

    Zelensky ha descritto il colloquio di un’ora come “lunga e significativa”, mentre Xi ha affermato che “la posizione centrale della Cina è di promuovere la pace con i colloqui”. Nel primo anniversario dell’invasione della Russia, la Cina ha rilasciato la sua ’posizione sulla risoluzione politica della crisi ucraina’, un documento di 12 punti accolto con scetticismo in Occidente, visti i legami di Pechino con la Russia. Pechino non ha condannato esplicitamente Mosca per l’invasione, intervenendo spesso in suo soccorso, a partire dalle votazione all’Onu.

  • Esercito ucraino si felicita per primo successo a Bakhmut

    L’esercito ucraino si è felicitato oggi il “primo successo” della sua offensiva alla periferia di Bakhmut, nell’est del Paese, la battaglia più lunga e sanguinosa del conflitto con la Russia. “L’avanzata delle nostre truppe nell’area di Bakhmut è il primo successo dell’offensiva” volta a difendere questa città che i russi stanno cercando di prendere dalla scorsa estate, ha affermato il comandante delle truppe di terra ucraine Oleksandr Syrsky, citato dal ministero della Difesa.

  • Ambasciatore ucraino in Vaticano, non c’è nessuna crisi

    Fra il Papa e Volodymyr Zelensky “sono certo che sia stato un colloquio franco e fruttuoso. Non c’è scontro: si tratta di collaborare, non abbiamo dubbi sul fatto che la Santa Sede possa decidere di cooperare anche soltanto con alcuni dei dieci punti che compongono il nostro piano”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrij Yurash in un’intervista al Corriere della Sera. Secondo il diplomatico non c’è quindi nessuna crisi nei rapporti fra il Vaticano e l’Ucraina “Al contrario, siamo in uno dei momenti di massima intensità nei nostri rapporti. Praticamente non c’è giorno in cui il Papa non menzioni l’Ucraina nelle sue preghiere. Fra lui e Zelensky ci sono fiducia e rispetto totali, rinforzati proprio dall’ultimo colloquio a quattr’occhi”.

  • Zelensky incontra Sunak oggi a Londra

    Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato che oggi arriverà a Londra per colloqui con il primo ministro britannico Rishi Sunak, in una visita a sorpresa nella capitale britannica. In un tweet, Volodymyr Zelenskiy ha scritto: “Il Regno Unito è un leader quando si tratta di espandere le nostre capacità a terra e in volo. Questa collaborazione continuerà oggi. Incontrerò il mio amico Rishi. Condurremo negoziati sostanziali faccia a faccia e nelle delegazioni” .

  • Macron assicura nuove armi a Kiev, sì a nuove sanzioni contro Russia

    La Francia prevede ’’nuove consegne’’ all’Ucraina ’’tenuto conto dei bisogni più urgenti e immediati”. E’ quanto si legge in una nota congiunta del presidente francese Emmanuel Macron con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky diffusa nella notte dall’Eliseo. La Francia “addestrerà ed equipaggerà” diversi battaglioni ucraini “con dozzine di veicoli corazzati e carri armati leggeri, tra cui Amx-10rc”, si legge nel comunicato dell’Eliseo. “Il supporto militare fornito dalla Francia dall’inizio della guerra per consentire all’Ucraina di difendersi continua e si stanno preparando nuove consegne considerate le esigenze più urgenti e immediate dell’Ucraina”, prosegue il testo. La Francia sta concentrando i suoi “sforzi nel sostenere le capacità di difesa aerea dell’Ucraina”, sottolinea la dichiarazione congiunta. “Ucraina e Francia concordano sulla necessità di aumentare la nostra pressione collettiva sulla Russia attraverso nuove sanzioni al fine di indebolire la capacità di questo Paese di continuare la sua guerra illegale di aggressione”, dichiarano i due Paesi.

    “Il futuro dell’Ucraina e del suo popolo risiede nella famiglia europea. L’Unione europea ha già riconosciuto la prospettiva europea dell’Ucraina e le ha concesso lo status di Paese candidato”, si legge ancora nel comunicato, che aggiunge che la Francia “attende con interesse il rapporto di la Commissione europea ad avviare i negoziati di adesione”. La Francia ribadisce, in questo testo, il diritto dell’Ucraina a scegliere le proprie disposizioni di sicurezza e vuole aiutare “l’Ucraina a continuare il suo cammino verso la famiglia euro-atlantica”, si legge.

  • Isw,’forse capacità controffensiva obiettivo dei nuovi attacchi’

    Serie sempre più regolari di attacchi russi con droni e missili fanno probabilmente parte di una nuova campagna incentrata su Kiev volta a degradare le capacità ucraine di condurre operazioni di controffensiva, secondo l’analisi dell’Istituto per lo studio della guerra (Isw) citata dal Kyiv Independent. I recenti attacchi hanno preso di mira Kiev e “presunte strutture militari, industriali e logistiche ucraine”. La scelta degli obiettivi, insieme con l’utilizzo dei droni Shahed per sopraffare le difese aeree ucraine, suggerisce che la capacità di controffensiva sia l’obiettivo della nuova campagna aerea russa, secondo il rapporto. Isw sottolinea che le forze russe hanno condotto un’altra serie di attacchi con droni e missili sabato e domenica notte, dopo che le forze hanno condotto almeno 10 serie di attacchi in tutta l’Ucraina dal 19 aprile.

  • Fazzolari, unico piano di pace oggi è quello ucraino

    Il piano ucraino “oggi è l'unico concreto che c'è. Difficile definire ’piano’ quello cinese che non fa neppure cenno a Paesi invasi”. Così in una intervista al ’Corriere della Sera’ il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. In occasione della visita in Italia Zelensky “intanto ha ringraziato Meloni per il forte sostegno, che non era scontato visto che l'opinione pubblica italiana è molto meno determinata rispetto a quella di altri stati come il Regno Unito, la Polonia, i paesi baltici, gli scandinavi. Ed è una visita estremamente importante per l'Italia, tanto più letta assieme a quella alla Germania: significa che siamo percepiti come uno degli Stati che contano a livello internazionale.

    Non è sempre stato così in passato - ha sottolineato - Cosa chiede in concreto Zelensky? Nulla più di quello che chiede agli altri alleati: sostenere il dossier ucraino e avanti con gli aiuti umanitari e militari, come facciamo in coordinamento con Ue e Nato”. “C'è il rischio che le opinioni pubbliche occidentali inizino a pensare che non è una guerra nostra, per effetto della propaganda russa e di mancanza di conoscenza storica, ma per questo è importante avere un leader forte come Giorgia Meloni - ha aggiunto Fazzolari - Questa guerra ci riguarda molto più di quanto crediamo. L'Europa vive nella sicurezza e nell'agiatezza in virtù di un equilibrio mondiale fatto di regole, non certo della sua autonoma capacità di difendersi. Abbiamo molto da perdere se la legge del più forte si dovesse imporre sul diritto internazionale. Per questo in Ucraina è in gioco anche la nostra sicurezza”.

  • WP, Prigozhin offrì a Kiev posizione delle forze russe in cambio di ritiro da Bakhmut

    Il leader del gruppo paramilitare Wagner, Yevgeniy Prigozhin, avrebbe offerto ai militari ucraini informazioni su dove attaccare le postazioni russe se l’esercito di Kiev si fosse ritirato dalle zone attorno alla città assediata di Bakhmut. Lo scrive il Washington Post in esclusiva, citando documenti dell’intelligence statunitense. In base a questi alla fine di gennaio, Prigozhin ha promesso ai comandanti ucraini che, se avessero ritirato i loro soldati dall’area intorno a Bakhmut, avrebbe fornito a Kiev informazioni sulle posizioni delle truppe russe in modo che l’Ucraina potesse attaccarle.

    L’offerta di Prigozhin sarebbe arrivata all’intelligence militare ucraina, con la quali il leader dei mercenari russi ha mantenuto comunicazioni segrete durante la guerra. Prigozhin ha più volte contestato pubblicamente la linea adottata dalla leadership militare e politica russa rispetto alla guerra, e in particolare a Bakhmut, ma fornire informazioni segrete al nemico significherebbe tradimento. I documenti Usa non specificano quali postazioni russe il leader di Wagner avrebbe voluto svelare. Due funzionari ucraini hanno confermato a condizione di anonimato al Washington Post che Prigozhin ha più volte fatto arrivare proposte alla direzione dell’intelligence ucraina, nota come Hur.

    Un funzionario, in particolare, ha affermato che Prigozhin ha più volte parlato dell’offerta su Bakhmut, ma che Kiev l’ha rifiutata perché i funzionari non si fidano del leader di Wagner e temevano un tranello. Anche Washington, ha fatto eco un funzionario americano sempre a condizione di anonimato, dubita sulla veridicità della proposta di Prigozhin e sulle sue reali intenzioni.

  • Macron a Zelensky, “sostegno militare e politico finché serve”

    Durante l’incontro all’Eliseo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la sera di domenica 14 maggio, ’’abbiamo fatto il punto sulle esigenze operative dell’Ucraina per fronteggiare l’aggressione della Russia’’. Lo ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron che ieri sera ha accolto il leader ucraino a Parigi, ’’La Francia continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, umanitario e militare agli ucraini finché sarà necessario’’, ha sottolineato Macron.

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