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Ucraina, Corte penale internazionale emette mandato di arresto contro Putin. Zelensky: decisione storica. Erdogan: ok all’ingresso della Finlandia nella Nato

Il presidente cinese Xi Jinping sarà impegnato in un viaggio in Russia dal 20 al 22 marzo prossimi. Per il ministero degli Esteri cinese la visita “è per la pace” in Ucraina. Per il Cremlino la presenza di Xi a Mosca servirà a discutere “la cooperazione strategica” tra i due Paesi. Secondo l’Intelligence britannica, l’esercito russo ha temporaneamente esaurito il suo potenziale offensivo in Ucraina. Slovacchia e Polonia annunciano l’invio di jet militari all’Ucraina, provocando una dura reazione di Mosca: “Gli aerei sanno distrutti”

Nato, presidente Finlandia incontra Erdogan ad Ankara
  • Zelensky: mandato arresto per Putin è decisione storica

    «La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Putin. Una decisione storica, da cui partirà la responsabilità storica». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale riportato su Telegram. «Sarebbe impossibile portare a termine un’operazione così criminale senza l’ordine del massimo leader dello Stato terrorista», ha detto, aggiungendo che deportare bambini in Russia è una “malvagia politica” statale russa «che inizia proprio con il primo funzionario di questo Stato». Zelensky ha ringraziato la Cpi «per la volontà di consegnare davvero alla giustizia i colpevoli».

  • Bonino, bene Cpi, si indaghi su violazioni Putin

    “Oggi, 17 marzo 2023, la Camera preliminare della Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati di arresto Putin e la signora Leopoli-Belov per la situazione in Ucraina. Avendo promosso, insieme a Non c’è Pace Senza Giustizia, la ratifica dello Statuto della Cpi, la decisione di perseguire crimini di guerra, nonostante sia la Russia sia l’Ucraina non abbiano sottoscritto lo Statuto, rappresenta un enorme avanzamento rispetto alla proposta di istituire un tribunale ad hoc, che avrebbe tempi ancora più lunghi. E’ necessario indagare sulle violazioni commesse perché si trovi una soluzione che ripari le vittime di tanta atroce follia”. Lo dichiara la leader di +Europa Emma Bonino.

  • Ue, bene il mandato contro Putin, è solo l’inizio

    “Con il mandato di arresto contro Vladimir Putin ci troviamo di fronte a un’importante decisione di giustizia internazionale e per il popolo ucraino: abbiamo sempre detto nell’Unione Europea che gli autori dei crimini in Ucraina dovranno essere ritenuti responsabili: questo è solo l’inizio del processo”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell. “L’Ue sostiene il lavoro della Corte Penale Internazionale, non può esserci impunità”, ha aggiunto.

  • Cremlino: non riconosciamo giurisdizione Corte penale

    Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha giudicato “inaccettabile” sul piano legale il mandato d’arresto per Vladimir Putin da parte della Corte penale internazionale. “Non riconosciamo la giurisdizione della Corte e ogni sua decisione è priva di base legale”, ha affermato il portavoce, citato dall’agenzia Ria Novosti.

  • Kuleba: la giustizia si è messa in movimento

    “Le ruote della giustizia stanno girando: plaudo alla decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto per Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova per il trasferimento forzato di bambini ucraini. I criminali internazionali saranno ritenuti responsabili del furto di bambini e di altri crimini internazionali”: lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

  • Mosca: decisioni della Cpi prive di significato

    “Le decisioni della Corte penale internazionale non hanno alcun significato per il nostro Paese, nemmeno dal punto divista legale”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova dopo la notizia del mandato d’arresto contro il presidente Vladimir Putin.

    “La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Vladimir Putin. Non c’è bisogno di spiegare DOVE dovrebbe essere usato questo documento”. Lo scrive su Twitter il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, aggiungendo un emoji della carta igienica.

  • Kiev, mandato arresto Putin è una decisione storica

    «Una decisione storica». Così il procuratore generale dell’Ucraina, Andrij Kostin, ha commentato su Twitter il mandato d’arresto emanato dalla Corte penale internazionale contro il presidente russo Vladimir Putin. «Sono personalmente grato al procuratore della Cpi Karim Khan per questa storica decisione. Continuiamo la stretta collaborazione con la Cpi nei casi di deportazione forzata di bambini ucraini. Oltre 40 volumi di fascicoli, più di 1000 pagine di prove già condivise con la Corte», ha scritto su Twitter.

  • Missione Xi a Mosca, Ue confida in impegno su non invio armi

    L’Ue osserverà la visita del presidente cinese, Xi Jinping, a Mosca della prossima settimana, confidando che quanto ribadito dalla Cina, ovvero che non c’è intenzione di consegnare armi alla Russia, sia confermato e che sia rispettato l’impegno di Pechino a non supportare la Russia. È quanto si apprende da Bruxelles. L’Ue prende atto che la visita di Xi Jinping è inquadrata nella volontà di avere un buon rapporto con la Russia, con la quale condivide confini e argomenti. Bruxelles sta anche spingendo perché la Cina entri in contatto con il presidente Zelensky.

  • La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto contro Putin: deportazione di bambini

    La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin perché sarebbe «responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia». Lo si legge nel comunicato della stessa Corte. Oltre a Putin, un altro mandato di arresto è stato spiccato nei confronti di Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso il Cremlino. I reati sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022. .

  • Mosca sanziona 23 cittadini britannici

    La Russia annuncia di aver imposto il divieto di ingresso nel Paese a 23 cittadini britannici, tra cui dei membri delle forze armate del Regno Unito che, secondo Mosca, sarebbero «responsabili dell’organizzazione dell’addestramento dei militari ucraini» in territorio britannico. Lo fa sapere il ministero degli Esteri russo sul suo sito web.

    «In relazione all’uso attivo da parte del governo britannico del meccanismo restrittivo di sanzioni unilaterali contro individui e organizzazioni nazionali, nonché agli sforzi globali degli inglesi per fornire supporto tecnico-militare all’Ucraina, è stato deciso di includere nella ’lista di stop’ russa un numero di rappresentanti delle forze armate, delle strutture di propaganda, del sistema giudiziario e del sistema penitenziario della Gran Bretagna (in totale 23 persone)», si legge sul sito internet ufficiale del ministero degli Esteri russo.

  • Presidente Moldavia, auspico l’entrata nell’Ue entro il 2030

    «Siamo la generazione che porterà la Moldavia nell’Unione europea». Lo ha affermato la presidente moldava Maia Sandu parlando in un discorso oggi al parlamento moldavo, auspicando che il suo paese diventi una nazione europea entro il 2030. Sandu ha poi chiesto al parlamento di istituire un tribunale anticorruzione, specializzato per indagare sui casi di grande corruzione. Lo riporta l’agenzia di stampa Moldpress.

    L’obiettivo, ha aggiunto, è «diventare un membro a pieno titolo della famiglia europea», sottolineando che Chisinau ha «il sostegno degli stati dell’Ue». I «moldavi hanno scelto la via europea, ma quanto velocemente ci arriveremo dipende da tutti noi». «Non vogliamo più che i moldavi fuggano nell’Unione europea. Vogliamo che l’Unione europea sia casa nostra - ha poi spiegato -. Ho scelto questa strada: una Moldavia europea, non perché sia facile, ma perché è l’unico modo per garantire la sopravvivenza come paese libero e forte».

  • Kuleba: «Zelensky pronto a parlare con Pechino»

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è pronto ad avere una conversazione telefonica con il presidente cinese Xi Jinping. «Non credo - ha detto però in un’intervista alla Bbc il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba - che per la Cina sia arrivato il momento... se si appresta ad armare la Russia».

  • Washington Post, «Russia usa vecchie petroliere per aggirare sanzioni, rischio disastri»

    La Russia sta utilizzando vecchie petroliere per aggirare le sanzioni occidentali sulle esportazioni dei suoi combustibili fossili. Si tratta di imbarcazioni usurate, a malapena coperte da assicurazione, e che sono molto esposte a fuoriuscite di greggio e quindi a provocare incidenti potenzialmente catastrofici.

    I timori sono particolarmente accentuati tra i decisori politici e gli attivisti ambientali nei Paesi sul Mar Baltico, i più esposti in caso di disastro in quanto situato sulla rotta settentrionale delle spedizioni di petrolio russo.

    Già con petroliere moderne la navigazione in queste acque può essere una sfida, soprattutto per gli equipaggi non abituati alle gelide condizioni invernali. Ma dopo le restrizioni imposte a dicembre sul petrolio russo, come riferiscono le autorità finlandesi, sono apparse nelle acque del Golfo di Finlandia che porta a San Pietroburgo vecchie petroliere che non hanno mai navigato in precedenza su questa rotta.

  • Erdogan: ok all’ingresso della Finlandia nella Nato

    «Abbiamo deciso di iniziare il processo di ratifica in Parlamento» per l’adesione della Finlandia alla Nato . Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa congiunta con l’omologo finlandese Sauli Niinisto ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. La Finlandia ha intrapreso «azioni autentiche e concrete» riguardo alle richieste della Turchia per avviare la ratifica dei protocolli di adesione, ha aggiunto il presidente turco.

    Nella stessa occasione, Erdogan ha anche detto che l’ingresso nell’Alleanza atlantica della Svezia dipenderà dalle azioni che questa nazione deciderà di intraprendere.

    Il presidente finlandese Sauli Niinisto (a sinistra) e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan prima del colloquio svoltosi oggi ad Ankara. (EPA/MURAT CETIN MUHURDAR)

  • Casa Bianca, Kiev consuma troppe munizioni? È la guerra

    Gli Stati Uniti hanno discusso con gli ucraini «fin dall’inizio del conflitto» la questione del «consumo» di munizioni che, secondo alcune fonti, risulterebbe eccessivo e le modalità di un consumo «più efficiente» sono parte del training fornito alle forze di Kiev «a partire dal 2014». E tuttavia, sottolinea il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby, «bisogna ricordare che questa è una guerra» e «è facile per noi che non siamo lì giudicare come combattimenti si svolgono».

  • Casa Bianca, tregua sarebbe ratifica delle conquiste russe

    La Casa Bianca ha espresso «preoccupazione» che nella visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca non si tenga conto della parte ucraina e che gli sforzi di Pechino vadano in un’unica direzione. Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby ha detto che il cessate il fuoco previsto dal piano di pace cinese non porterebbe ad «una pace giusta e durevole» ma sarebbe «la ratificazione della conquista russa».

  • Fonte Ue, sanzioni Rosatom? Difficile sostituire know-how russo

    Sulla possibilità di includere nelle sanzioni Ue l’agenzia nucleare russa Rosatom, «questa è una questione relativa all’industria nucleare che va posto ad alcuni Stati membri. È una domanda difficile perché non è facile sostituire le attività, sia nella fornitura di combustibile nucleare che nell’assistenza tecnica alle centrali nucleari costruite secondo il progetto russo». Lo ha detto un alto funzionario Ue in vista del Consiglio Ue Esteri di lunedì.

  • Marina ucraina: la Russia riduce a 16 le navi da guerra nel Mar Nero

    Sedici navi da guerra russe rimangono in servizio di combattimento nel Mar Nero, quattro delle quali armate con un massimo di 24 missili da crociera Kalibr. Lo ha riferito la Marina ucraina in un post su Facebook riportato da Ukrinform. La Russia mantiene inoltre una nave da guerra nel Mar d’Azov e sette nel Mediterraneo, di cui tre armate con un massimo di 20 missili da crociera Kalibr. All’inizio della giornata, la Russia aveva 19 unità militari navali in servizio nel Mar Nero, tra cui quattro portamissili e due sottomarini.

  • Filorussi, forze di Mosca avanzano verso il centro di Bakhmut

    Le forze russe hanno preso il pieno controllo dell’impianto metallurgico Azom a Bakhmut e ora avanzano verso il centro della città. Lo ha detto il capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, citato dall’agenzia Ria Novosti. Le forze di Mosca, ha precisato Pushilin, stanno spingendosi in profondità nella zona industriale ed eliminano le truppe ucraine nelle direzioni nord e sud avanzando verso il centro.

  • Kuleba: «Ci rincresce che il Papa non sia potuto ancora venire»

    «Ci rincresce profondamente che il Papa non abbia trovato l’occasione di venire in visita in Ucraina dall’inizio della guerra». Ad affermarlo, in un’intervista alla Bbc, è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

    Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. (REUTERS/David Dee Delgado)

  • Mosca, ”bene la posizione equilibrata della Cina sull’Ucraina”

    La Russia “apprezza la posizione riservata ed equilibrata della Cina” sul conflitto in Ucraina. Lo ha detto il consigliere del Cremlino Yury Ushakov, confermando che il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping discuteranno la questione nei loro colloqui della settimana prossima a Mosca. I temi più delicati, ha sottolineato Ushakov, saranno affrontati da Putin e Xi durante il loro incontro informale a tu per tu nel pomeriggio del 20 marzo, prima dei negoziati ufficiali in programma il giorno dopo alla presenza delle delegazioni. Lo riferisce la Tass.

  • Gas, Stoltenberg (Nato): “Infrastrutture critiche per sicurezza”

    Le piattaforme offshore per l’estrazione di gas “sono davvero impressionanti. Tutti noi sappiamo che hanno aiutato a riscaldare le case e a sostenere l’industria in tutta Europa. Installazioni come questa piattaforma per l’estrazione di gas sono vitali per la nostra economia, la nostra industria, ma anche per la nostra sicurezza”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in un punto stampa videotrasmesso da una piattaforma offshore nel Mare del Nord, nell’offshore norvegese. “Abbiamo visto - continua - come il presidente Vladimir Putin ha tentato di usare l’energia come un’arma nella guerra contro l’Ucraina: il gas norvegese ha aiutato a rispondere e a far sì che il tentativo di Putin di usarlo come arma fallisse”. La Nato si occupa della sicurezza delle infrastrutture energetiche “da molti anni”, ma recentemente ha aumentato i suoi sforzi per rendere queste infrastrutture ancora più “sicure”, conclude.

  • Ocse: grande preoccupazione per conseguenze guerra Ucraina

    “Le prospettive di miglioramento restano fragili” e l”lincertezza che circonda l’evoluzione della guerra in Ucraina e le sue conseguenze nel loro insieme costituiscono una questione di grande preoccupazione”: è quanto si legge nelle Prospettive economiche intermedie dell’Ocse presentate oggi a Parigi.

    Per approfondire: L'Ocse alza le stime di crescita, ma la ripresa è fragile. Per l'Italia +0,6% nel 2023

  • Kiev, operazione per liberare 8 detenuti ucraini

    L’Ucraina hanno condotto un’operazione per liberare dalla prigionia ed evacuare i cittadini ucraini detenuti in condizioni terribili sul territorio della Siria. Lo riporta l’Intelligence della Difesa ucraina. “I militari hanno portato a casa due donne ucraine e sei bambini, che hanno attraversato il confine ucraino ieri sera. Nonostante la guerra aggressiva della Russia, l’Ucraina non dimentica i suoi cittadini in difficoltà e andrà in aiuto in qualsiasi parte del mondo”, scrive l’Intelligence si Kiev sul suo sito.

  • Dal 26 marzo il coprifuoco sarà ridotto nella capitale Kiev

    Il coprifuoco a Kiev sarà ridotto dal 26 marzo: lo ha annunciato l’amministrazione militare della capitale spiegando che durerà da mezzanotte alle 5 del mattino tutti i giorni, ossia un’ora in meno rispetto ad ora. “Il nuovo periodo di coprifuoco allungherà il tempo dei trasporti pubblici, e contribuirà anche a ridurre le tensioni sociali, aumentare la produzione e creare nuovi posti di lavoro”, è stato spiegato, ma “esistono ancora minacce alla capitale, quindi le misure di sicurezza possono essere rafforzate se ce ne sarà bisogno”.

  • Cremlino, ”jet polacchi e slovacchi saranno distrutti”

    I jet militari che la Polonia e la Slovacchia forniranno all’Ucraina sono destinati alla “distruzione” e non cambieranno le sorti del conflitto. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe.

    Vedi anche: La Slovacchia consegnerà 13 Mig-29 di epoca sovietica all’Ucraina

  • Grano, Cina: speriamo accordo continui

    “La Black Sea Grain Initiative è un importante accordo raggiunto da Onu, Russia, Turchia e Ucraina dopo diversi cicli di negoziati. La Cina spera che l’accordo continui a essere attuato in modo equilibrato, completo ed efficace”. Lo ha riferito Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Affari esteri, nel briefing quotidiano. “La Cina ha presentato l’iniziativa di cooperazione sulla sicurezza alimentare globale e vorrebbe rafforzare la comunicazione e la cooperazione con tutte le parti in merito per creare consenso internazionale e contribuire alla sicurezza alimentare mondiale”, ha aggiunto.

    Per approfondire: Grano ucraino, ecco cosa prevede l'accordo Onu firmato da Kiev e Mosca

  • Bombardamenti russi nel Donetsk, colpita Avdiivka

    Il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak ha reso noto che la città orientale di Avdiivka è stata bombardata oggi dall’esercito russo per quattro volte. Non ci sono vittime, ha scritto su Twitter postando la foto di un condominio semidistrutto dall’attacco.

  • La Slovacchia consegnerà 13 Mig-29 di epoca sovietica all’Ucraina

    La Slovacchia consegnerà 13 Mig-29 all’Ucraina: lo ha annunciato il premier del Paese. I caccia destinati a Kiev sono stati messi a terra lo scorso settembre e non vengono utilizzati. La decisione è stata presa oggi dal governo del premier Eduard Heger. Insieme ai MiG-29 la Slovacchia consegnerà all’Ucraina anche una parte dei sistemi missilistici Kub.

    “Il governo ha approvato un accordo internazionale per donare allïUcraina i caccia Mig-29 slovacchi. Abbiamo preso una decisione costituzionalmente legittima. La presidente Zuzana Caputova è informata di tutto”, ha dichiarato Heger. La Slovacchia dispone di dieci caccia Mig-29 ammodernati e altri tre non ammodernati. “Alcuni di essi saranno utilizzati solo come pezzi di ricambio”, ha ammesso il ministro della difesa Jaroslav Nad. Secondo il ministro, il valore dei caccia da combattimento è di 400 milioni di dollari. Le macchine sono ancora sul territorio Slovacco, ha aggiunto il Nad.

  • Scontro col drone Usa, Shoigu premia i piloti del caccia russo

    Il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, ha conferito riconoscimenti di Stato ai piloti dell’aereo militare Su-27 coinvolto nell’incidente con il drone statunitense sul Mar Nero. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Ria Novosti, secondo cui i piloti sono stati premiati per aver impedito la violazione dei confini dell’«area operativa speciale» da parte del drone americano Mq-9 Reaper. «Si segnala inoltre che i confini di quest’area sono stati comunicati a tutti gli utenti dello spazio aereo internazionale e pubblicati secondo gli standard internazionali», si legge in una nota del ministero della Difesa russo, secondo cui il drone americano «con transponder spenti ha violato i confini dell’area». Stando al ministero, il velivolo senza pilota si stava dirigendo «verso il confine russo in Crimea e aerei da combattimento russi sono stati fatti decollare per identificare l’intruso. A causa di brusche manovre, il drone è andato in volo incontrollato con una perdita di quota ed è caduto in acqua».

  • Cina: «Armi a Mosca? Solo normale cooperazione economica»

    La Cina «ha sempre svolto una normale cooperazione economica e commerciale con i Paesi di tutto il mondo, inclusa la Russia, sulla base dell’uguaglianza e del vantaggio reciproco. La cooperazione tra Cina e Russia è leale e schietta, punta ad avvantaggiare i popoli dei due Paesi e a promuovere lo sviluppo del mondo, libero da interferenze e coercizioni da parte di terzi». Così si è espresso il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, sui report dei media di aiuti militari e articoli a duplice uso dalla Cina alla Russia. Pechino «ha sempre adottato un atteggiamento prudente e responsabile nei confronti delle esportazioni militari».

  • Cina, visita di Xi in Russia è per la pace

    La visita del presidente Xi Jinping in Russia «è per la pace» in Ucraina. Lo ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, rispondendo nel briefing quotidiano a numerose domande sull’argomento. «Mantenere la pace nel mondo e promuovere lo sviluppo comune sono gli scopi della politica estera cinese», ha aggiunto Wang, per il quale «sulla questione ucraina, la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace, del dialogo e della correttezza storica».

    Il presidente cinese Xi Jinping. (EPA/XINHUA / Yan Yan CHINA OUT)

  • Cremlino su visita Xi, si parlerà di partenariato globale ed interazione bilaterale

    I presidenti cinese Xi Jinping e russo Vladimir Putin discuteranno di “questioni urgenti relative al futuro delle relazioni di partenariato globale e di interazione strategica tra Russia e Cina”. Ad annunciarlo è stato il Cremlino, nel dare notizia della prossima visita di stato del presidente cinese a Mosca tra il 20 e il 22 marzo. Le parti, è stato ancora reso noto, dovrebbero scambiare opinioni sul modo di rafforzare la cooperazione russo-cinese sulla scena internazionale. Nel quadro della visita, “verranno firmati alcuni importanti documenti bilaterali”. Putin e Xi Jinping si sono incontrati l’ultima volta di persona a margine di un vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai nella città di Samarcanda nel settembre scorso. Alla fine dicembre, Putin ha tenuto una videoconferenza con Xi Jinping, invitandolo in visita di stato a Mosca per questa primavera.

    Vedi anche: Xi Jinping in visita in Russia dal 20 al 22 marzo

  • Mosca, New START? Usa rinuncino a fantasie su “sconfitta strategica” Russia

    “Se gli Stati Uniti sono davvero interessati a ripristinare il New START e in generale a cooperare con noi sul controllo degli armamenti, farebbero meglio ad iniziare a mettere da parte le loro fantasie su una ’sconfitta strategica’ della Russia e riconoscere che non c’è alternativa alla presa in considerazione degli interessi russi nel campo della sicurezza”. A dichiararlo è stato il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, citato dalla Tass.

    Le dichiarazioni americane circa la presunta invalidità della sospensione della partecipazione di Mosca al New Start sono fasulle, ha aggiunto: “Consideriamo queste accuse come un elemento dell’attuale campagna di propaganda politica degli Stati Uniti, il cui obiettivo è costringere la Russia a ripristinare lo Start e preservare la possibilità per Washington di controllare senza ostacoli il nostro arsenale strategico”. Se - ha poi precisato - “l’inutilità di tali approcci non è evidente a tutti a Washington, siamo pronti a ribadire che una tale opzione è assolutamente esclusa nelle condizioni in cui l’Occidente intraprende una guerra ibrida a tutto campo contro il nostro paese sotto la guida degli Stati Uniti”.

  • Kiev, a Melitopol prosegue campagna passaporti russi

    Nella Melitopol occupata, nella regione di Zaporizhzhia, le autorità installate da Mosca continuano ad obbligare i cittadini a fare il passaporto russo: lo rende noto lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino nel suo aggiornamento quotidiano della situazione al fronte. A tal fine, le autorità filorusse hanno deciso di limitare l’uso dei sistemi di pagamento solo ai residenti che hanno il codice fiscale russo, che richiede appunto la cittadinanza e quindi il passaporto. Inoltre, come ha riferito lunedì scorso il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, con il pretesto di “ispezioni programmate del patrimonio abitativo” le forze russe vogliono stanno individuando gli appartamenti i cui proprietari hanno lasciato la città, con l’obiettivo di occuparli.

  • Esplosioni a Kherson, in 24 ore colpita 76 volte

    Esplosioni questa mattina a Kherson, nell’Ucraina meridionale, nonostante nessun allarme aereo sia stato annunciato nella regione. Lo riporta la tv pubblica Suspilne. Nelle ultime 24 ore l’esercito russo ha bombardato l’intero distretto di Kherson per 76 volte, le truppe del Cremlino hanno sparato 275 proiettili di artiglieria pesante e lanciarazzi Grad. Ieri Kherson è stata attaccata anche con droni, tra le altre strutture è stato colpito anche un ospedale.

  • Ucraina, Mattarella: “Minaccia a nostri valori, ferma risposta per fine combattimenti”

    “Viviamo oggi, con il conflitto scatenato dalla Federazione Russa in territorio ucraino, un'aperta minaccia a questi valori che ci impone una ferma risposta unitaria in seno alla comune identità europea e atlantica, affinché venga posta fine ai combattimenti e si raggiunga un duraturo accordo di pace”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio della sua dichiarazione in occasione del 162° anniversario della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, con riferimento ai valori alla base dell’unità del paese.

  • Intelligence Regno Unito, Mosca ha temporaneamente esaurito il potenziale offensivo

    L’esercito russo ha temporaneamente esaurito il suo potenziale offensivo in Ucraina: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. “In prima linea, l’azione offensiva della Russia procede ai ritmi più lenti mai visti almeno dal gennaio 2023 - si legge nel rapporto pubblicato su Twitter -. Questo molto probabile è dovuto al fatto che le forze russe hanno temporaneamente esaurito il potenziale di combattimento delle formazioni schierate a tal punto che anche le azioni offensive locali non sono attualmente sostenibili”. I leader russi “probabilmente cercheranno di rigenerare il potenziale offensivo delle loro forze una volta che il personale e le scorte di munizioni saranno state rifornite”, prosegue il ministero britannico. Nel frattempo, conclude il rapporto, i comandanti saranno probabilmente costretti a scegliere se proseguire le operazioni offensive oppure opporre “una difesa credibile dell’intera linea”.

  • Kiev, da forze russe 5 missili e 18 raid aerei nelle ultime 24 ore

    Nella giornata di ieri la Russia ha lanciato 5 missili e 18 raid aerei nel territorio ucraino. Lo riferisce lo Stato maggiore dell’esercito di Kiev. L’attacco delle forze russe a Kostyantynivka, nell’oblast di Donetsk, ha ferito sei civili e danneggiato venti edifici, inclusa una scuola. L’esercito ucraino invece ha preso di mira sette basi russe temporanee, colpendone cinque e danneggiando due stazioni radar, un deposito di carburante e un sistema antiaereo.

  • Cnn, Pentagono valuta costi-benefici da droni sul Mar Nero

    Gli Stati Uniti stanno effettuando una valutazione delle loro operazioni con i droni nell’area del Mar Nero, soppesando i costi e i benefici dei voli dopo che la Russia ha abbattuto un loro velivolo senza pilota, hanno dichiarato diversi funzionari alla Cnn. Gli Stati Uniti non hanno interrotto del tutto i voli mentre completavano l’analisi: l’esercito ha inviato lo stesso modello di drone, un MQ-9 Reaper, in missione all’incirca nella stessa area del Mar Nero poco dopo la collisione, hanno detto i funzionari statunitensi. Il velivolo aveva la missione di sorvegliare il sito dell’incidente e monitorare i russi alla ricerca dei detriti. Ma le forze armate statunitensi stanno “esaminando attentamente” le rotte dei droni e valutando come ridurre il rischio di conflitto con l’esercito russo, che vola regolarmente con jet da combattimento dentro e fuori la Crimea, hanno detto i funzionari.

    Il Pentagono intende analizzare i costi e i benefici complessivi di queste missioni, confrontando il potenziale valore di intelligence di una particolare rotta con il rischio di un’escalation con la Russia. Alcuni militari statunitensi temono che la limitazione delle rotte dei droni possa avere un impatto sulla raccolta di informazioni relative alla guerra in Ucraina, ha dichiarato l’alto funzionario militare. Ma gli Stati Uniti hanno potenziali alternative per raccogliere informazioni, come i satelliti spia. Gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di effettuare un altro volo di droni sul Mar Nero nei prossimi giorni, che sarebbe coerente con il suo tipico programma operativo.

  • Xi Jinping in visita in Russia dal 20 al 22 marzo

    Il presidente Xi Jinping sarà impegnato in un viaggio in Russia dal 20 al 22 marzo prossimi. Lo riferisce in una breve nota la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying, senza fornire ulteriori dettagli. La visita del presidente cinese servirà a discutere “la cooperazione strategica” tra i due Paesi.

  • Isw, Prigozhin denuncia ”complotto di Mosca contro Wagner”

    Un complotto guidato dal presidente russo Vladimir Putin e dal Segretario del Consiglio di Sicurezza Nikolai Patrushev per “neutralizzare” il Gruppo Wagner: indiscrezioni in questo senso sarebbero circolate di recente sui canali Telegram russi e ucraini e il quotidiano russo Nezavisimaya Gazeta ha chiesto al fondatore del gruppo Yevgeny Prigozhin se fosse a conoscenza dei presunti piani di Mosca. Secondo quanto riporta l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo aggiornamento quotidiano, è stato lo stesso servizio stampa del patron del gruppo di mercenari a rendere pubblica ieri in un post la richiesta del giornale russo. Le indiscrezioni parlano di presunti colloqui sul futuro del Gruppo Wagner tra Putin e Patrushev, il quale avrebbe detto al presidente russo che non rimarrà “nulla” di Wagner tra “un mese e mezzo o due”.

    Il centro studi statunitense sottolinea che non ha osservato “alcuna informazione che suggerisca che queste discussioni siano avvenute”. Da parte sua, Nezavisimaya Gazeta non ha pubblicato la richiesta di un commento a Prigozhin, di cui non c’è traccia se non nel post del servizio stampa del Gruppo Wagner. Tuttavia, sempre secondo questo post, Patrushev avrebbe suggerito che - dopo la distruzione del Gruppo Wagner in Ucraina - Prigozhin cercherà di “unire gli ex combattenti di Wagner e quelli rimasti attivi con un pretesto inverosimile”, li armerà e “li invierà nel territorio russo per prendere il potere nelle regioni confinanti con l’Ucraina, con una possibile avanzata verso l’interno”.

    Per questo, Patrushev avrebbe già ordinato di controllare i movimenti degli ex combattenti di Wagner e Putin avrebbe riferito di essere d’accordo con questa iniziativa e lo avrebbe ringraziato dei suoi sforzi per “neutralizzare Wagner in generale e Yevgeny Prigozhin in particolare”.

  • Zelensky: Ucraina è sempre stata Europa, bombe russe non cambieranno realtà

    Zelensky, è sempre stata Europa, bombe russe non cambieranno realtà
    Roma, 16 mar. (LaPresse) - “L’Ucraina è sempre stata Europa. Le bombe russe non cambieranno la realtà oggettiva. La realtà che gli ucraini difendono”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso notturno su Telegram. Lo riporta Unian.

  • Cnn: piano segreto della Russia per destabilizzare la Moldavia

    Un piano segreto elaborato dal servizio di sicurezza russo, l’FSB, delinea opzioni dettagliate per destabilizzare la Moldavia, tra cui il sostegno a gruppi filo-russi, l’utilizzo della Chiesa ortodossa e la minaccia di interrompere le forniture di gas naturale. Lo riferisce Nic Robertson della CNN.

  • Russi bombardano nel Donetsk, un morto e sette feriti

    Le forze russe hanno bombardato Kostiantynivka e due villaggi nell’oblast di Donetsk uccidendo una persona e ferendone altre sette. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, stando a quanto riporta il ’The Kyiv Independent’. L’esercito russo ha colpito i villaggi di Pivnichne e Pivdenne con l’artiglieria e lanciarazzi Uragan. Una donna di 50 anni è rimasta uccisa a Pivdenne, un uomo di 40 anni è morto a Pivnichne. La Russia ha anche colpito Kostyantynivka con il lanciarazzi multiplo BM-27 Uragan. Sei civili, tra cui un cittadino polacco, sono rimasti feriti.

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