Ucraina, ultime notizie. Usa, da G7 nuove sanzioni per isolare l’economia russa
I punti chiave
Usa, da G7 nuove sanzioni per isolare l’economia russa
«Il G7 annuncerà nuove sanzioni per isolare economicamente la Russia». Lo ha detto un alto funzionario americano in un briefing dal Giappone precisando che sarà mantenuto il price cap sul petrolio russo. Le misure colpiranno i settori dell’energia, della difesa e la capacità di Mosca di mobilitare i suoi asset finanziari.
Wallace (Difesa Usa) conferma uso missili Storm Shadow da parte di Kiev
Le forze ucraine hanno iniziato a usare i missili a lungo raggio ’Storm Shadow’ forniti dal Regno Unito contro i centri di comando russi. Lo ha confermato il ministro della Difesa Ben Wallace, dicendo che «sono stati utilizzati con successo da quando abbiamo annunciato il loro dispiegamento in Ucraina, ma non entrerò in ulteriori dettagli». Wallace ha detto di essere stato informato in tal senso «dagli ucraini, sono contento che li stiano aiutando a difendere il loro Paese».
I missili Storm Shadow, l’arma a più lungo raggio nell’arsenale ucraino, sono stati consegnati recentemente a Kiev in vista di una prevista controffensiva contro l’esercito russo. Il missile da crociera a lungo raggio ha un raggio di tiro di oltre 250 chilometri.
In serata allarme aereo in tutta l’Ucraina
Un allarme aereo è stato annunciato in tutta l’Ucraina. Ne dà notizia l’agenzia Ukrinform, che prende come riferimento le mappe di allerta aerea. Un altro allarme aereo su vasta scala era stato annunciato alle 4 del mattino. Nella notte di giovedì è stata colpita la capitale Kiev con attacchi aerei, definiti dall’amministrazione della città, «senza precedenti per potenza, intensità e varietà». Un totale di 30 missili sono stati lanciati dai russi, 29 dei quali abbattuti.
Yermak (collaboratore Zelensky): «Paesi arabi siano coinvolti in summit per la pace»
L’Ucraina accoglie con favore la partecipazione dell’Arabia Saudita e di altri Paesi arabi in un prossimo summit per la pace. Lo ha dichiarato Andriy Yermak, capo dell’Ufficio del leader ucraino, spiegando che Kiev «cerca di trasmettere ai paesi del mondo arabo come vede la fine di questa guerra, come proteggere gli stati del mondo da tali aggressioni e, in particolare, la formula di pace proposta dal presidente Volodymyr Zelensky».
Gb: la Russia ha intenzione e capacità per i sabotaggi sottomarini
La Russia ha «l’intenzione e la capacità» per prendere di mira le linee energetiche e di comunicazione sottomarine dell’Occidente. Lo ha affermato il ministro della Difesa britannico Ben Wallace nel corso di una conferenza stampa a Londra col suo omologo norvegese Bjorn Arild Gram. Per Wallace Mosca ha sottomarini e navi spia «progettati specificamente» per «potenzialmente sabotare o attaccare» le infrastrutture dei suoi avversari. I due ministri hanno firmato una dichiarazione di intenti per aumentare la cooperazione contro le minacce sottomarine dopo l’attacco dello scorso anno al gasdotto Nord Stream.
Nato, a Vilnius piano per l’assistenza pluriennale a Kiev
“A Vilnius a luglio daremo un forte segnale di sostegno all’ Ucraina . Mi aspetto che sia firmato un piano per l’assistenza strategica pluriennale a Kiev per fornire le capacità all’Ucraina di transitare dall’era sovietica alla dottrina della Nato, con attrezzature a addestramenti. E per raggiungere un’interoperabilità con gli Alleati della Nato”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa da Lisbona.
Nobel Pace 2022, inviare armi è l’unica soluzione
“Ritengo che questa pace non sia possibile senza inviare armi, dobbiamo sostenere l’ Ucraina altrimenti non ci sarà alcuna pace”. Lo ha detto il Premio Nobel per la pace 2022, Irina Scherbakova, a margine del convegno ’Guerra e pace nel XXI secolo. La Russia di Putin e l’invasione dell’Ucraina. Come ricostruire la pace in Europa?’ all’Università Cattolica di Milano.
“Io sono cresciuta pacifista e ho sempre creduto alla pace - ha aggiunto - ma questa guerra e i mezzi con cui viene condotta contro l’Ucraina mira ad annientare l’Ucraina in quanto Stato indipendente” e “devo ammettere che il mondo Occidentale e i suoi politici per molto tempo hanno guardato altrove e non hanno ascoltato i moniti che avevamo fatto sull’aggressività di Putin”. Quindi, ha ribadito, “ritengo che non vi sia altra soluzione”.
Kiev, progressi a Bakhmut, siamo avanzati di 2 km
Le forze armate ucraine sono avanzate nella periferia di Bakhmut di “2 km di larghezza e 700 metri di profondità”. Lo afferma la terza brigata d’assalto separata ucraina. “Il terzo assalto ha effettuato operazioni offensive alla periferia occidentale di Bakhmut, creando una testa di ponte per un’ulteriore controffensiva”, fa sapere la brigata.
Lo riporta Ukrainska Pravda. “Altri 4 russi sono stati fatti prigionieri”, aggiunge l’esercito di Kiev.
Gb, Kiev ha usato nostri missili Storm Shadow
I missili Storm Shadow a lungo raggio forniti all’ Ucraina dalla Gran Bretagna sono stati utilizzati. Lo ha affermato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace. Lo riporta il Guardian.
“Posso solo dire che mi risulta che sia stato utilizzato da quando abbiamo annunciato il suo dispiegamento in Ucraina, ma non intendo entrare in ulteriori dettagli”, ha detto Wallace in una conferenza stampa.
Torna in Russia il comandante della Wagner fuggito in Norvegia
L’ex comandante della Wagner che era fuggito in Norvegia ha deciso di tornare in Russia. Andrei Medvedev ha reso noto di aver chiesto aiuto all’ambasciata russa a Oslo, dal momento che il suo tentativo di stabilirsi altrove “non ha funzionato”.
Medvedev ha detto di rendersi conto che il suo rientro potrà essere pericoloso e di aver paura per la sua vita, dopo aver visto, e denunciato, uccisioni extra giudiziali, da parte di mercenari del suo gruppo al fronte in Ucraina .
Mosca, a luglio fine accordo grano se non soddisfatte condizioni
Dopo il 17 luglio la Russia non acconsentirà a un’ulteriore estensione dell’accordo sulle esportazioni del grano ucraino , rinnovato ieri per due mesi, se non verranno rispettati gli impegni presi in un memorandum allegato tra Mosca e l’Onu che prevede tra l’altro la rimozione dell’export di fertilizzanti e cibo russi dalla lista delle sanzioni. Lo ha detto oggi il ministero degli Esteri.
“Siamo costretti a ricordare ancora una volta, prima di tutto agli Usa, alla Ue e alla Gran Bretagna, che pretendono di tenere alla sicurezza alimentare, il bisogno di rimuovere i fertilizzanti e il cibo russi dalla lista delle sanzioni unilaterali”, si legge nella nota, ripresa dall’agenzia Tass.
Mosca chiede inoltre che vengano rispettati altri punti del memorandum, tra cui la riconnessione al circuito Swift della banca agricola russa, Rosselkhozbank, l’accesso ai pezzi di ricambio stranieri per la manutenzione delle macchine agricole russe, la riattivazione della conduttura Togliatti-Odessa per l’esportazione di ammoniaca e lo scongelamento dei capitali delle aziende russe. Se non saranno date risposte su questi punti, avverte il ministero degli Esteri russo, l’accordo sul grano sarà “terminato dopo il 17 luglio”.
Podolyak sul voto alla Duma: «Necessario punire il mondo russo»
“La deportazione forzata di interi popoli, con l’obbligo di pestaggi di massa, l’umiliazione collettiva di mogli e madri e la totale rovina delle case, è una delle strategie di ’politica estera’ preferite della Russia”: lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’Ufficio del presidente ucraino Zelensky.
Nel messaggio commenta la decisione della Duma, il ramo basso del Parlamento russo, di approvare degli emendamenti che renderanno possibile la deportazione forzata di persone dai territori in cui è stata introdotta la legge marziale.
“Rubare territori. Saccheggiare quelli altrui. Ripopolare il territorio rubato in modo criminale e definirlo ’proprio’ - continua Podolyak - Deportazioni, omicidi, catture e saccheggi: ecco come si è arricchita la Federazione Russa. Il popolo tataro di Crimea, che ha sperimentato due volte l’orrore dei pestaggi e dell’esilio russo, lo sa molto bene. Anche l’Ucraina capisce che oggi è necessario punire il ’mondo russo’ e ripristinare la giustizia. Altrimenti sarà un ciclo infinito di ’deportazioni alla russa’”.
G7: Kishida-Meloni, «sosteniamo ordine basato su stato diritto, avanti con sanzioni Russia»
“I due leader hanno concordato che trasmetteranno con forza al mondo la determinazione del G7 a sostenere l’ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto e dimostreranno l’incrollabile solidarietà con l’Ucraina al vertice di Hiroshima”.
E’ quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri di Tokyo, che dà conto del bilaterale durato circa 60 minuti, tra il premier giapponese Fumio Kishida e la premier Giorgia Meloni alla vigilia del summit, nota nella quale si sottolinea che, “riguardo all’aggressione russa dell’Ucraina, i due leader hanno affermato di continuare con le sanzioni severe alla Russia e con la forte solidarietà all’Ucraina”.
Lavrov, ’prossimi due mesi decisivi per accordo sul grano’
I prossimi due mesi saranno “decisivi” per il futuro dell’accordo sul grano del Mar Nero, rinnovato ieri. Ne è convinto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, che in una conferenza stampa con il suo omologo dell’Uganda, tenutasi a Mosca, ha detto: “Tenendo conto di tutta la gamma di circostanze e degli appelli dei nostri partner abbiamo sostenuto l’iniziativa del presidente turco Erdogan, che ha proposto di prorogare questo accordo per altri due mesi, con la chiara consapevolezza che saranno decisivi”.
“Possiamo confermare che la parte russa ha deciso di continuare questo cosiddetto accordo del Mar Nero per un periodo di due mesi”, ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha definito il patto come un “risultato relativo” per la Russia. Mosca aveva precedentemente minacciato di ritirarsi dall’accordo, lamentando il mancato rispetto dell’accordo sui cereali e fertilizzanti russi.
3.400 militari italiani sul fianco Est nel 2023
“La Difesa continuerà la convinta partecipazione alle iniziative sul fianco est messe in atto dalla Nato: qui l’impegno è significativo e prevede per il 2023 un complessivo massimo in termini di personale di circa 3.400 unità, che in termini di assetti si traduce in circa 600 mezzi e materiali terrestri, cinque unità navali e circa trenta assetti aerei”.
Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto alle commissioni di Esteri e Difesa, nell’ambito dell’esame delle deliberazioni sulle missioni. Per il 2023 - ha spiegato - è previsto anche “il dislocamento nel Mar Baltico di un’unità navale con capacità di difesa aerea e missilistica, quale contributo al rafforzamento dello spazio aereo polacco e dell’area euro-atlantica”.
Kiev, un morto in attacco russo nella regione di Kharkiv
Almeno una persona è morta a seguito dell’attacco sferrato dalle forze russe contro il villaggio di Tsvirkuny, nella regione ucraina di Kharkiv. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione regionale, Oleg Synegubov, in un aggiornamento.
Lo riporta Unian. “Altri due civili sono rimasti feriti. I medici stanno fornendo loro tutta l’assistenza necessaria”, ha aggiunto. Secondo Synegubov, nell’attacco russo sarebbe stato colpito un edificio residenziale privato.
Crosetto, moduli addestrativi a militari ucraini in Italia
La Difesa italiana ha valutato, per il momento, di poter prendere parte all’iniziativa europea dell’addestramento di militari ucraini “con personale di staff da inviare nei comandi di Bruxelles, in Polonia e in Germania, nonché offrendo moduli addestrativi specialistici da svolgere, però, presso scuole e installazioni militari sul nostro territorio nazionale”.
Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto alle commissioni di Esteri e Difesa, nell’ambito dell’esame delle deliberazioni sulle missioni.
Kishida, Zelensky al G7 solo in videoconferenza
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha affermato, parlando con i giornalisti a Hiroshima, che il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non parteciperà di persona al vertice del G7 ma prenderà parte ad una sessione del G7 domenica in videoconferenza. Lo riporta il Guardian.
Duma, sì alla deportazione forzata da regioni occupate
La Duma, il ramo basso del Parlamento russo, ha approvato in terza e ultima lettura alcuni emendamenti che prevedono la possibilità della “deportazione forzata e controllata” di persone dai territori in cui è stata introdotta la legge marziale, e quindi le regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, in parte occupate dalle truppe russe. Lo riporta Novaya Gazeta Europa. Inoltre, il progetto di legge prevede che le forze di sicurezza possano trattenere per 30 giorni le persone accusate di aver violato “divieti e restrizioni” stabiliti dai decreti presidenziali nei territori in cui vige la legge marziale.
Media Giappone, Zelensky parteciperà a summit G7 da remoto
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parteciperà da remoto domenica al summit del G7 che si tiene a Hiroshima. Lo ha riferito l’agenzia giapponese Kyodo, citando il governo di Tokio. In precedenza l’ufficio del presidente ucraino non aveva escluso la possibilità che Zelensky avesse potuto partecipare di persona al vertice.
Russia: raid della polizia nelle case dei dissidenti
La polizia russa stamattina ha effettuato una serie di blitz nelle abitazioni di diversi politici e attivisti locali in almeno quattro regioni del Paese. Lo riportano diversi media online, tra cui il Moscow Times e Meduza, secondo i quali le perquisizioni sarebbero in teoria legate al procedimento penale che vede l’ex deputato Ilia Ponomaryov accusato di “diffusione di false informazioni sull’esercito russo” nell’ambito di una nuova legge bavaglio che di fatto proibisce di criticare l’invasione dell’Ucraina. L’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti ha pubblicato un video che mostrerebbe degli agenti russi a volto coperto che scardinano una porta ed entrano in un appartamento dove si vedono almeno due persone costrette a restare a terra in posizione prona. Secondo Meduza, si tratterebbe dell’abitazione dell’oppositore e professore universitario Mikhail Lobanov e la grande Z bianca che si vede sulla porta dell’abitazione sarebbe quella che Lobanov aveva denunciato di aver trovato dipinta sulla porta di casa sua lo scorso febbraio. “Mi sono appena svegliato e stanno sfondando la nostra porta”, avrebbe scritto Lobanov su internet stamattina alle 6.33 sempre secondo Meduza, mentre la polizia non avrebbe permesso a Tatyana Okushko, avvocata dell’ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info, di entrare nell’appartamento. Secondo il Moscow Times, che cita l’account Twitter di Lobanov, il professore sarebbe stato arrestato stamattina. “Questa mattina, la polizia di Mosca ha arrestato Mikhail Lobanov, un politico indipendente di sinistra e attivista sindacale. È stato portato in una direzione sconosciuta. Mikhail si oppone fermamente all’invasione dell’Ucraina e combatte per i diritti del lavoro e dell’ambiente”, affermava il tweet. La notizia al momento non è ufficialmente confermata. I rappresentanti di Lobanov affermano che l’oppositore non ha nessun legame con Ponomaryov.
Esercito russo, abbattuto caccia Kiev nel Donetsk
L’esercito russo ha annunciato di aver abbattuto un Su-24 dell’esercito ucraino vicino a Slavyansk, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. “Aerei da combattimento delle forze russe hanno abbattuto un aereo Su-24 dell’aeronautica ucraina vicino al villaggio di Slavyansk nella Repubblica popolare di Donetsk”, ha detto Konashenkov, citato dall’agenzia Tass.
Zelensky, ora leader vedono che senza la Crimea non ci sarà pace
“Ora sempre più leader internazionali si stanno rendendo conto che senza il ritorno della Crimea all’Ucraina non ci sarà alcun ritorno alla pace nelle relazioni internazionali e alla piena forza del diritto internazionale”: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel giorno della Memoria delle vittime del genocidio del popolo tartaro di Crimea, citato dai media nazionali. “Tutta la nostra famiglia ucraina onora oggi la memoria delle vittime della deportazione del popolo tartaro di Crimea. Il popolo contro cui è stato commesso il crimine di genocidio settantanove anni fa. Centinaia di migliaia di persone furono esiliate in terra straniera. L’intero popolo è stato privato della propria casa e si è cercato di cancellare tutto ciò che in Crimea parlava di loro”, ha scritto il presidente su Telegram. “Tutti in Ucraina ora riconoscono questo male. Anni dopo, avendo cambiato i simboli ma non l’essenza del male, il male è tornato. Per distruggere le persone nello stesso modo. Ma questa volta lo distruggeremo. Dobbiamo farlo”, ha aggiunto, “qualunque cosa faccia la Russia, la sua aggressione sarà sconfitta. Non riuscirà a rubare né la Crimea né qualsiasi altra parte del nostro Paese. Questa è la nostra casa”. “Sono fiducioso che arriverà il momento in cui potremo incontrarci tutti insieme il 18 maggio ed essere sicuri che la nostra Crimea, i suoi giardini fioriti e le sue case ospitali abbiano la vita libera, i ricordi caldi dei nonni, i bambini sorridenti e nessuna traccia di occupazione”, ha concluso Zelensky.
Kiev, con inviato Cina parlato di 10 punti di formula pace
“Insieme al Ministro degli Affari Esteri ucraino Dmytro Kuleba, abbiamo parlato in dettaglio dei dieci punti della formula di pace di Volodymyr Zelensky”. É quanto fa sapere in un briefing il capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Andryi Yermak, dopo la visita dell’inviato speciale cinese Li Hui, che si è svolta il 16 e 17 maggio. “Siamo interessati a coinvolgere la Cina nell’attuazione della formula di pace ucraina”, ha aggiunto Yermak.
Lavrov, missione africana per la pace tra giugno e luglio
La missione africana per la soluzione della crisi in Ucraina dovrebbe arrivare in Russia tra la metà di giugno e i primi di luglio. Lo ha detto il ministro russo degli Esteri, Serghei Lavrov, dopo un colloquio telefonico con l’omologo ugandese, Jeje Odongo. Lo riporta Ria Novosti. “I vari esperti stanno discutendo i contenuti di un incontro a breve. Da quanto ho capito stiamo parlando di metà giugno-primi di luglio”, ha aggiunto Lavrov. “Siamo aperti a qualsiasi proposta seria e interessante”, ha sottolineato. Il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, ha detto di aver parlato con il presidente russo, Vladimir Putin, e con quello ucraino, Volodymyr Zelensky, a nome dei Paesi africani e di aver presentato loro un’iniziativa di pace a nome di Zambia, Senegal, Congo, Uganda, Egitto e Sud Africa.
Kiev, «vogliamo Pechino coinvolta nella nostra formula di pace»
“Siamo interessati a coinvolgere la Cina nell’attuazione della formula di pace ucraina”, ha scritto su Telegram il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, che ieri ha preso parte all’incontro con la delegazione cinese guidata dall’inviato di Pechino Li Hui. “Abbiamo anche discusso degli attacchi della Russia alle nostre infrastrutture, del rapimento dei nostri figli, dell’ecocidio e di altri problemi causati dalla guerra russa”, ha dichiarato Yermak, “e abbiamo parlato in dettaglio dei dieci punti della formula di pace del presidente Volodymyr Zelenskyy: poiché l’aggressione avviene sul territorio del nostro Paese, il piano di pace ucraino contiene risposte esaurienti a tutte le sfide poste da questa guerra”.
Mosca,abbiamo colpito depositi di armi e truppe di riserva
Il ministero della Difesa russo ha affermato che nei bombardamenti della scorsa notte in Ucraina sono stati colpiti “grandi depositi di armi e attrezzature militari di fabbricazione straniera e truppe di riserva nemiche”. “Tutti i bersagli designati sono stati colpiti”, dice il ministero, citato dall’agenzia Ria Novosti, aggiungendo che è stato anche “impedito l’avanzamento delle riserve ucraine nelle aree di combattimento”.
Wagner, i soldati russi si sono ritirati a nord di Bakhmut
Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo mercenario russo Wagner, ha accusato le unità regolari dell’esercito russo di essersi ritirate a 570 metri a nord della città ucraina orientale di Bakhmut, lasciando scoperti i fianchi dei suoi stessi combattenti. Lo riporta il Guardian. “Sfortunatamente, unità del ministero della Difesa russo si sono ritirate fino a 570 metri a nord di Bakhmut, esponendo i nostri fianchi”, ha detto Prigozhin in un messaggio vocale. “Faccio appello ai vertici del ministero della Difesa pubblicamente perché le mie lettere non vengono lette”, ha detto Prigozhin.
Kiev, su Odessa abbattuti 8 missili da crociera russi
Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa otto missili da crociera lanciati dai russi sulla regione di Odessa: lo ha reso noto il Comando Operativo Sud su Facebook, come riporta Ukrinform. “L’attacco è stato lanciato da navi portamissili nel Mar Nero e da sistemi missilistici operativi-tattici terrestri situati sul territorio temporaneamente occupato. Le forze di difesa aerea hanno distrutto 6 missili Kalibr e 2 Iskander-K. La maggior parte dei missili è stata abbattuta sul mare, mentre due sono stati distrutti sopra la zona industriale della città” di Odessa, si legge nel rapporto. In precedenza, il capo dell’amministrazione militare regionale, Serhiy Bratchuk, aveva annunciato che nell’attacco è morta una persona e altre due sono rimaste ferite.
Tajani, al momento no condizioni per negoziati
Al momento in Ucraina si vedono “le condizioni per l’avvio dei negoziati di pace”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, davanti alle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera ed Esteri del Senato. Kiev, ha spiegato, non intende “aprire i negoziati sino a quando” i russi “non si saranno ritirati” dal territorio ucraino. L’Italia, ha aggiunto, è per una “pace giusta, ovvero la libertà a l’indipendenza dell’Ucraina”.
Kiev, russi usavano ferrovia Crimea anche per trasporto armi
La linea ferroviaria della Crimea oggetto di un attentato oggi che ha provocato il deragliamento di un treno carico di grano veniva utilizzata dalle forze russe anche per trasportare armi: lo ha detto in tv il rappresentante dell’intelligence militare ucraina, Andrey Yusov, come riporta Rbc-Ucraina. “Gli stessi binari sono probabilmente utilizzati per trasportare altre cose (non solo grano, ndr), ma anche armi, veicoli blindati e tutti gli altri mezzi utilizzati nella guerra di aggressione contro l’Ucraina per uccidere gli ucraini civili e i difensori dell’Ucraina - ha detto Yusov -. Pertanto, è abbastanza naturale che questi binari si siano guastati e siano ora fuori servizio per qualche tempo”.
Prigozhin, Wagner avanza a Bakhmut
“Stiamo avanzando a Bakhmut e la città sarà conquistata nel prossimo futuro”. Così su Telegram il fondatore del gruppo paramilitare Wagner, Yevgeny Prigozhin. Non mancano critiche alle forze armate russe. “I paracadutisti russi a seguito dell’offensiva nemica nella regione di Bakhmut hanno fatto schifo, prendendo una linea vantaggiosa per il nemico”, ha spiegato Prigozhin. Gli ucraini, ha proseguito, “controllano una piccola percentuale di territorio”.
Kiev, «Zelensky potrebbe andare al G7 di Hiroshima di persona»
L’ufficio del presidente ucraino non esclude la possibilità che Volodymyr Zelensky possa partecipare di persona al vertice del G7 di Hiroshima. Lo ha detto all’agenzia nipponica Kyodo News il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Igor Zhovkva, aggiungendo che “tutto dipenderà dalla situazione sul campo di battaglia. La decisione finale sarà presa dopo un’attenta analisi”. Nel caso non andasse al vertice di persona, il presidente ucraino parteciperebbe in videocollegamento. Nel frattempo, fonti del governo giapponese hanno escluso, parlando con l’agenzia Kyodo, la possibilità di una visita di persona di Zelensky a Hiroshima. Il Giappone presiede il G7 quest’anno. Il vertice si terrà da domani al 21 maggio.
Inviato Pechino incontra Zelensky, «Cina vuole ripristinare la pace»
La Cina vuole “ripristinare la pace” fra Ucraina e Russia, ha affermato l’inviato speciale Li Hui nel suo incontro oggi a Kiev con il Presidente ucraino Volodymir Zelensky. Li, che prosegue la sua missione in Russia, Polonia, Germania e Francia, ha discusso con il suo interlocutore di una “soluzione politica” alla crisi. Cina e Ucraina hanno convenuto che dovrebbero lavorare insieme e continuare la loro cooperazione reciprocamente vantaggiosa, ha precisato il ministero degli Esteri cinese al termine della tappa in Ucraina dell’inviato. “La Cina ha sempre svolto un ruolo costruttivo nell’alleviare la situazione umanitaria in Ucraina e continuerà a fornire assistenza all’Ucraina nell’ambito delle sue capacità”, ha aggiunto il ministero, precisando che Pechino è disposta a promuovere la costruzione di un consenso nella comunità internazionale sulla base del documento in 12 punti presentato in precedenza. Ieri il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha sottolineato che Kiev “non accetta proposte che includono la perdita di territori o il congelamento del conflitto”.
Kiev: «Continua la nostra avanzata a Bakhmut»
I difensori ucraini continuano l’avanzata in direzione di Bakhmut a una distanza di 150-1700 metri al giorno e hanno ucciso in battaglia 130 russi e catturati 4.Lo ha detto il rappresentante del gruppo orientale delle forze armate ucraine Sergey Cherevaty come riporta Ukrainska Pravda. “Bakhmut rimane l’epicentro delle ostilità nell’Ucraina orientale... Durante i combattimenti, le nostre unità, nonostante non vi sia alcun vantaggio in termini di personale, proiettili e attrezzature, continuano ad avanzare sui fianchi”, afferma.
«I leader del G7 discuteranno di un vertice di pace»
I leader del G7 discuteranno l’idea di un vertice internazionale di pace sull’Ucraina in occasione della riunione di questa settimana: lo riporta Reuters sul suo sito riferendo le affermazioni di un funzionario dell’Unione europea. I leader del G7 si incontreranno dal 19 al 21 maggio nella città giapponese di Hiroshima.
Zelensky: «Popolo tartaro di Crimea vivrà liberamente»
Il popolo tartaro di Crimea “vivrà liberamente”, nonostante i tentativi di privarlo della propria patria e distruggerlo. Lo ha dichiarato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, nella Giornata della memoria delle vittime del genocidio del popolo tataro di Crimea. “79 anni fa, in questo giorno, le autorità sovietiche iniziarono a deportare il popolo tartaro di Crimea. Lo volevano eliminare, privarlo delle loro case e del loro diritto alla vita”, ha detto il capo dello Stato ucraino, sottolineando che aveva indosso “una camicia ricamata con ornamenti che simboleggiano l’unità dei popoli tartaro ucraino e di Crimea. Simboli della nostra forza e della nostra voglia di vivere nella nostra casa”.
Autorità Kiev avvisano, esplosioni controllate nella capitale
Le autorità di Kiev hanno avvisato i cittadini che nel corso della giornata si sentiranno esplosioni nella capitale poiché i soldati del genio militare faranno brillare ordigni e munizioni inesplose. Lo ha reso noto l’amministrazione militare della città, come riporta Rbc-Ucraina. “Suoni di esplosioni si sentiranno nei sobborghi della capitale! I nostri genieri stanno lavorando”, si legge in un comunicato. “In particolare, oggi nel distretto di Buchansky verranno neutralizzati oggetti esplosivi - prosegue la nota -. Mantenete la calma! Rimanete al riparo durante i raid aerei!”.
G7: sanzioni a Russia e rapporti con Cina sul tavolo dei leader
Le nuove sanzioni contro la Russia, comprese quelle mirate all’export di diamanti, e i rapporti con la Cina saranno tra i principali argomenti al centro del vertice del G7 in programma a Hiroshima. Secondo fonti diplomatiche europee, il confronto tra leader si focalizzerà anche sulla necessità di evitare che le sanzioni già in vigore vengano aggirate. E in questa ottica, oltre alla Cina, l’attenzione di concentrerà sui rapporti con l’India, sia per quanto riguarda il petrolio ma anche per il settore dei diamanti. L’obiettivo, secondo le stesse fonti, è mettere in piedi un sistema che assicuri la tracciabilità del flusso dei diamanti e quindi la reale applicabilità di un eventuale embargo sull’export russo. Quanto alla richiesta ucraina di arrivare a convocare un summit per la pace, le fonti hanno espresso cautela evidenziando che prima dovranno essere raggiunte le necessarie condizioni.
Moldova: primo ministro, ’non utilizziamo più gas o elettricità Russia’
La Moldova non ha più necessità di usare il gas naturale o l’elettricità della Russia dopo aver ridotto la sua dipendenza con lo scoppio della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il primo ministro moldavo, Dorin Recean, nel corso di una conferenza sulla sicurezza a Bucarest. “Se all’inizio della guerra il 100% dell’energia consumata in Moldova proveniva dalla Russia, oggi la Moldova può assolutamente esistere senza gas naturale o elettricità dalla Russia”, ha dichiarato Recean. “La Moldova non consuma più gas russo, è integrata nella rete energetica europea sia tecnicamente che commercialmente”, ha rimarcato.
Nyt, gli Usa non consentono a Kiev di addestrarsi sugli F16
Washington è talmente riluttante ad approvare qualsiasi trasferimento degli F16 a Kiev che “ai piloti ucraini attualmente non è nemmeno permesso di addestrarsi sugli F-16 di proprietà degli stati europei”. Lo sostiene al New York Times un alto funzionario ucraino che ha parlato in condizione di anonimato. L’amministrazione Biden, che deve approvare qualsiasi trasferimento degli aerei di fabbricazione americana, non è convinta che l’Ucraina abbia bisogno dei costosi jet. La riluttanza americana a consentire l’addestramento limita fortemente una nuova coalizione europea proposta per aiutare l’Ucraina a ottenere e far volare gli F-16.
Kiev, su capitale attacco senza precedenti
“Continua una serie di attacchi aerei su Kiev, senza precedenti per potenza, intensità e varietà. Il nono attacco aereo consecutivo sulla capitale dall’inizio di maggio”. Così su Telegram l’amministrazione militare di Kiev. “Questa volta l’attacco è stato effettuato dai bombardieri strategici Tu-95ms, Tu-160 della regione del Caspio, probabilmente da missili da crociera del tipo X-101/555. Dopo aver lanciato i razzi, il nemico ha schierato i suoi droni da ricognizione sulla capitale. Secondo le informazioni preliminari, tutti i bersagli nemici nello spazio aereo di Kiev sono stati individuati e distrutti”, si legge ancora.
Bombe russe nella regione di Zaporizhzhia, una vittima
Una donna di 68 anni residente a Huliaipole è morta ieri in seguito ai bombardamenti russi nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform. “Purtroppo, una residente di 68 anni di Huliaipole è morta a causa delle ferite riportate durante i bombardamenti”, si legge nel post. Inoltre, a Stepnohirsk, tre uomini - di 44, 51 e 70 anni - sono rimasti feriti. Ieri le truppe russe hanno bombardato 16 città e villaggi della regione di Zaporizhzhia, vicino alla linea del fronte.
Nel complesso, sono stati lanciati 90 attacchi: 82 proiettili di artiglieria hanno raggiunto Huliaipole, Huliaipilske, Novoandriivka, Novodanylivka, Bilohirya, Shcherbaky; sette attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo hanno colpito Zaliznychne, Stepnohirsk, Malynivka, Poltavka, Kamianske e Stepove, mentre un raid aereo è stato effettuato su Malia Tokmachka. Almeno 31 obiettivi sono stati distrutti o danneggiati, tra cui case e proprietà di civili.
Intelligence Regno Unito, Mosca vieta ai suoi alti funzionari di dimettersi
Lo Stato russo ha probabilmente imposto ai suoi alti funzionari il divieto di dimettersi mentre continua la cosiddetta ’operazione militare speciale’ in Ucraina: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. La misura, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, riguarda probabilmente i leader regionali, i funzionari della sicurezza e i membri della potente amministrazione presidenziale.
In privato, commentano gli esperti di Londra, molti funzionari sono probabilmente molto scettici nei confronti della guerra, oltre a soffrire spesso di stress da lavoro all’interno di un apparato bellico definito disfunzionale. Ed è probabile, prosegue il rapporto, che il divieto sia accompagnato da minacce velate di procedimenti penali, sia pur basati su accuse inventate. Oltre ad essere preoccupate per i vuoti che gli eventuali funzionari dimissionari lascerebbero - conclude il rapporto - probabilmente le autorità cercano così anche di evitare qualsiasi impressione di disfattismo e di rafforzare il senso di responsabilità collettiva per la guerra.
Kiev, “201.100 militari russi uccisi da inizio guerra”
La Russia ha perso nell'ultimo giorno 510 uomini, facendo salire a 201.100 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 201.100 uomini, 3.773 carri armati, 7.373 mezzi corazzati, 3.198 sistemi d’artiglieria, 563 lanciarazzi multipli, 318 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 308 aerei, 294 elicotteri, 6.073 autoveicoli, 18 unità navali e 2.759 droni.
Isw: le truppe russe stanno perdendo l’iniziativa a Bakhmut
Nonostante la natura limitata dei contrattacchi delle forze ucraine, le truppe russe stanno perdendo l’iniziativa nell’area di Bakhmut: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sull’andamento del conflitto. Il rapporto afferma che funzionari russi e ucraini hanno riconosciuto ieri che le forze di Kiev continuano a sferrare contrattacchi limitati nella zona della città contesa. In particolare, la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha affermato che le truppe ucraine stanno avanzando in direzioni non specificate sui fianchi di Bakhmut.
Il portavoce del Gruppo orientale delle forze ucraine, il colonnello Serhiy Cherevaty, ha dichiarato che i suoi soldati hanno guadagnato ieri fino a 500 metri in direzione di Bakhmut e continuano ad attaccare i fianchi russi. Da parte sua, il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le sue truppe aviotrasportate hanno fatto pochi progressi, ma ha riconosciuto i continui contrattacchi ucraini sui fianchi di Bakhmut vicino a Bohdanivka (5 km a nord-ovest di Bakhmut) e Ivanivske (6 km a ovest di Bakhmut).
Intanto, il fondatore del Gruppo Wagner, Yevhen Prigozhin, ha negato che i suoi mercenari hanno messo a segno guadagni territoriali, come aveva affermato il ministero della Difesa russo, criticando il ministero per aver falsamente rappresentato una ritirata come una conquista di nuove posizioni. Un influente blogger militare, riporta inoltre il centro studi, si è lamentato del fatto che le truppe russe devono ora rispondere alle azioni ucraine, sottintendendo che i soldati di Mosca stanno perdendo l’iniziativa nella zona di Bakhmut, nonostante la natura limitata dei contrattacchi ucraini nell’area.
Inviato cinese in Ucraina, ”creare le condizioni di pace”
L’inviato speciale cinese per gli Affari eurasiatici Li Hui ha visitato Kiev martedì e mercoledì, dove ha scambiato opinioni con il presidente Volodymyr Zelensky, il ministro degli Esteri Dmitro Kuleba e altri leader sui modi per porre fine al conflitto Ucraina-Russia attraverso una soluzione politica. Pur non esistendo “una panacea” per la guerra, Li ha esortato tutte le parti a creare le condizioni per i colloqui di pace, ha riferito una nota del ministero degli Esteri di Pechino, secondo cui “la Cina è disposta a sollecitare la comunità internazionale affinché formi il massimo comune denominatore per risolvere la crisi ucraina”.
Durante l’incontro, stando a quanto riporta il sito del ministero degli Affari esteri ucraino, Kuleba e Li Hui hanno discusso questioni di attualità dell’interazione tra Ucraina e Cina sia a livello bilaterale sia nell’ambito delle organizzazioni internazionali, sia dei modi per fermare l’aggressione russa. Kuleba, viene riportato, ha informato in dettaglio Li Hui sui principi del ripristino di una pace stabile e giusta basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Inoltre, ha sottolineato che Kiev non accetta alcuna proposta che comporti la perdita dei suoi territori o il congelamento del conflitto. Il ministro ha rilevato l’importanza della partecipazione della Pechino all’attuazione del piano di pace del Presidente dell’Ucraina e della Black Sea Grain Initiative, alla garantisce sulla sicurezza nucleare e di altri importanti sforzi internazionali.
Missili su Odessa, un morto e due feriti
Una persona è stata uccisa in attacchi missilistici russi su Odessa. Lo ha riferito il portavoce dell’amministrazione militare regionale Serhiy Bratchuk su Telegram. Due persone sono rimaste ferite. “La maggior parte dei missili del nemico sono stati abbattuti sul mare dalle forze di difesa aerea. Purtroppo è stato colpito un obiettivo industriale: 1 persona è morta, due sono rimaste ferite”, ha precisato Bratchuk.
Nella notte esplosioni a Kiev, difesa aerea al lavoro
Almeno cinque forti esplosioni sono state sentite a Kiev durante la notte. Lo riporta il Kyiv Independent. La difesa aerea è al lavoro, secondo quanto riportato dall’amministrazione militare della capitale ucraina. Inoltre, nel corso della notte è scattato l’allarme antiaereo nella maggior parte del Paese, inclusa Kiev. Il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andrii Yermak ha esortato i cittadini a non ignorare le sirene. Stando a quanto riferito dai media, esplosioni sono state udite anche negli oblast di Khmelnytsky e Vinnytsia.