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Ucraina, ultime notizie. Russia: esplosione nel centro di Belgorod. Stoltenberg: il posto dell’Ucraina è nella Nato

Nessun satellite della Nasa è caduto su Kiev, afferma l’agenzia spaziale Usa smentendo le autorità ucraine che ieri sera avevano attribuito un lampo nei cieli della capitale proprio al rientro nell’atmosfera del satellite americano Rhessi. In precedenza, il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Serhiy Popko, aveva riferito che l’allarme aereo risuonato nella capitale ieri sera era dovuto alla “caduta di un satellite spaziale della Nasa”

Mattarella: Non si può restare indifferenti a brutale aggressione russa in Ucraina
  • Russia: governatore, esplosione nel centro di Belgorod

    Una esplosione è stata avvertita nel centro di Belgorod, capoluogo dell’omonima regione russa al confine con l’Ucraina. Lo riferisce il governatore.

  • Pentagon leaks: Kiev voleva attaccare forze russe in Siria

    L’intelligence militare ucraina aveva messo a punto dei piani per condurre delle operazioni clandestine contro le forze russe in Siria, con l’aiuto delle milizie curde. È quanto rivela un nuovo documento top secret dell’intelligence Usa, proveniente dai cosiddetti ’Pentagon leaks’ e riportato dal Washington Post.

    Il piano, che avrebbe aperto un nuovo fronte di battaglia a migliaia di chilometri di distanza dall’Ucraina, era stato ideato per imporre delle perdite alla Russia e al gruppo di mercenari della Wagner, attivo in Siria, e possibilmente costringere Mosca a spostare delle truppe dal fronte ucraino a quello mediorientale. Secondo il documento, aggiornato al 23 gennaio, il presidente Volodymyr Zelensky ha imposto uno stop al piano lo scorso dicembre.

  • Kiev, due morti in un raid russo nella regione di Zaporizhzhia

    Le forze russe hanno attaccato oggi il villaggio di Mala Tokmachka nell’oblast di Zaporizhzhia, uccidendo una famiglia di due persone. Lo ha reso noto l’amministrazione regionale, scrive Kiev Independent, precisando che le vittime sono un uomo di 54 anni e una donna di 65 anni, uccisi nel loro cortile di casa dopo essere stati colpiti da proiettili. La Russia ha anche bombardato il villaggio di Kamianske, ferendo una donna di 62 anni, hanno riferito le autorità locali. Sia il villaggio di Mala Tokmachka che quello di Kamianske si trovano vicino alla linea del fronte nell’oblast di Zaporizhzhia, parte del quale è stato occupato dalla Russia durante l’invasione su vasta scala. Secondo l’amministrazione militare della regione, il 19 aprile le truppe russe hanno lanciato 86 attacchi contro 13 insediamenti nella regione.

  • Biden ha parlato con Macron del suo viaggio in Cina

    Joe Biden e il presidente Emmanuel Macron hanno parlato, nel corso di una conversazione telefonica, del recente viaggio di Macron in Cina. Lo riporta la Casa Bianca, sottolineando che i due leader hanno riaffermato l’importanza di “mantenere la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan”.

  • Accordo sul grano: Lavrov vedrà Guterres lunedì

    Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, incontrerà lunedì prossimo il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Lo ha annunciato l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, precisando che uno dei temi del colloquio sarà la possibile proroga dell’accordo sulle esportazioni dei cereali dall’Ucraina attraverso il Mar Nero. L’ultimo incontro tra Guterres e Lavrov risale al summit G20 dello scorso novembre a Bali.

  • Lavrov: «Dagli Usa crociata contro la Russia»

    «Tutti capiscono che gli americani hanno dichiarato una ’crociata’ contro la Federazione Russa, contro i suoi interessi legittimi, contro la cultura russa, le tradizioni russe, scegliendo come punta della lancia il regime nazista di Kiev, pompandolo con nuovi sistemi d’arma».

    Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov durante la sua visita a Cuba. Il Cremlino definisce “neonaziste” le autorità ucraine, ma queste accuse - tra i pretesti usati da Mosca per dare inizio al conflitto - sono ritenute da molti osservatori palesemente false.

  • Pentagon leaks: Pechino ha rifiutato richiesta armi dalla Wagner

    Il Gruppo Wagner ha cercato di ottenere delle forniture militari da Pechino, che ha però ignorato la richiesta. E’ quanto rivela un report dell’intelligence Usa contenuto nei cosiddetti ’Pentagon leaks’, secondo quanto scrive il Financial Times. Rappresentanti della Wagner, si legge nel documento, «hanno cercato munizioni ed equipaggiamento” dalla Cina “all’inizio del 2023».

    Ma, almeno fino allo scorso gennaio, la Cina “non aveva inviato (alla Wagner) nessun armamento, nemmeno per effettuare dei test, e non aveva contatti (con la Wagner) relativi alla consegna di armi”. Gli Stati Uniti hanno più volte sostenuto che Pechino stava valutando la fornitura alla Russia di armamenti letali per la guerra in Ucraina, ma che finora non c’erano prove di un’assistenza a Mosca in questo senso.

  • La Germania «deve migliorare» nella sua svolta militare epocale

    «Dobbiamo migliorare in vista delle sfide che dobbiamo affrontare». Lo ha detto oggi al parlamento tedesco il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. Il ministro vuole attuare la cosiddetta “Zeitenwende” - la svolta epocale della Germania in materia di Difesa - in «modo più rapido e incisivo», perché l’esercito tedesco è ancora solo «all’inizio di un grande sforzo».

    Per questo sarà necessario altro denaro oltre al fondo speciale da 100 miliardi di euro deciso dopo l’invasione dell’Ucraina. «La Difesa è costosa e lo diventerà ancora di più», ha detto Pistorius. Come riporta Tagesschau, il ministro socialdemocratico ha citato altri passaggi chiave: l’aiuto all’Ucraina e la rapida sostituzione in Germania delle armi inviate a Kiev, la necessità di avere delle forze armate «operative e pronte al combattimento», il bisogno a Berlino di «imparare di nuovo a pensare» la propria politica di sicurezza.

  • Zelensky sente Rutte: grazie a Paesi Bassi per i Patriot

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avuto un “fruttuoso” colloquio telefonico con il premier olandese Mark Rutte. «Abbiamo discusso la situazione al fronte. Ho ringraziato per aver fornito i Patriot e per la decisione congiunta con la Danimarca di fornire 14 Leopard 2, lo stanziamento di 274 milioni di euro dal pacchetto di supporto di 2,5 miliardi di euro per l’Ucraina», ha scritto su twitter. «Continuiamo a lavorare con i Paesi Bassi per far pagare all’aggressore le sue responsabilità».

  • Putin chiese a Lula di non vendere armi a Germania

    Fonti diplomatiche e militari hanno riferito a Cnn Brasil che la Russia ha chiesto al Brasile di non vendere alla Germania artiglieria antiaerea che sarebbe poi trasferita all’Ucraina. La richiesta del presidente russo, Vladimir Putin, sarebbe stata accolta dal presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva. Le armi in oggetto sono munizioni per il sistema antiaereo mobile Gepard, che il Brasile aveva acquisito dall’esercito tedesco per la sicurezza e la difesa del Paese durante i Mondiali del 2014 e le Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. Nelle ultime settimane c’è stata una richiesta di munizioni dall’Ucraina alla Germania, e il governo di Olaf Scholz ha girato la proposta a Brasilia. Venuto a saperlo, Putin avrebbe però intimato al Brasile di non procedere con la transazione. In una nota, il governo brasiliano ha affermato che «il Brasile non esporta prodotti di difesa in Paesi in conflitto».

  • Estonia, fornire rapidamente munizioni all’Ucraina

    «L’iniziativa dell’Estonia di inviare un milione di proiettili in Ucraina è passata attraverso le istituzioni dell’Unione Europea con una velocità senza precedenti, e ora l’Ucraina ha bisogno di decisioni rapide da parte dei suoi alleati europei in modo che questi proiettili raggiungano effettivamente l’Ucraina”. Lo ha affermato il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, in un comunicato stampa pubblicato oggi dal ministero di Tallinn. “Dopo questo grande e rapido passo politico - ha detto Pevkur - è fondamentale fare il passo successivo: raccogliere le munizioni e mandarle al nostro alleato Ucraino». L’Estonia sta appuntando un nuovo pacchetto di aiuti militari da spedire a Kiev. Esso prevede proiettili da 155 mm, visori notturni e munizioni per armi leggere.

  • Attacco russo su Kherson, un morto

    Un uomo di 59 anni è morto in seguito a un attacco russo sulla regione di Kherson, in Ucraina. Lo rende noto su Telegram l’emittente Suspilne, affermando che «al momento è nota la morte di un uomo, il numero dei feriti sta per essere verificato’». Nel raid che ha colpito Kizomys sulla riva destra del fiume Dniepr, prosegue l’emittente, «sono state danneggiate infrastrutture civili, edifici residenziali, attività commerciali e veicoli motorizzati».

  • Kiev pressa l’Ue sulle armi, l’inazione si misura in vite umane

    «L’incapacità dell’Unione europea di attuare la sua decisione sull’approvvigionamento congiunto di munizioni per l’Ucraina è frustrante». Lo ha scritto su Twitter Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri ucraino. «Questo è un test per verificare se l’Ue ha una sua autonomia strategica nel prendere nuove decisioni cruciali in materia di sicurezza. Per l’Ucraina, il costo dell’inazione si misura in vite umane».

  • Ministro Kiev, scelte unilaterali sul grano inaccettabili

    «Azioni unilaterali» dei Paesi dell’Unione europea riguardanti l’importazione del grano e altri prodotti agricoli ucraini «non sono accettabili. In tempi così difficili, è estremamente importante coordinare e armonizzare tutte le decisioni nell’Unione europea». A dirlo è Mykola Solskij, ministro delle politiche agrarie dell’Ucraina, in un’intervista all’ANSA. L’Ucraina «non abbandonerà i suoi agricoltori. Negozieremo, persuaderemo e proteggeremo la loro posizione», ha aggiunto, sottolineando che «gli agricoltori ucraini capiscono i loro colleghi all’estero» ma qui «stanno affrontando un problema più grande: siamo in guerra».

  • Usa-alleati valutano divieto quasi totale dell’export a Mosca

    Gli Stati Uniti e alcuni degli alleati chiave dell’Ucraina stanno valutando un divieto quasi totale delle esportazioni alla Russia. L’idea è discussa, secondo le indiscrezioni riportate dall’agenzia Bloomberg, in vista del G7 dei capi di stato in Giappone in maggio. L’approccio allo studio è quello di trasformare il regime di sanzioni in vigore in un divieto di tutte le esportazioni escluse alcune esenzioni. In base ai criteri attualmente usati tutte le esportazioni sono consentite eccetto quelle su cui sono state imposte sanzioni.

  • Zelensky, è tempo che l’Ucraina entri nella Nato

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato la Nato ad invitare il suo Paese all’interno dell’Alleanza, durante la visita di Stoltenberg a Kiev. “Sono grato per l’invito a partecipare al vertice” di Vilnius a luglio, “ma è importante che anche l’Ucraina riceva un invito corrispondente. Non esiste alcuna barriera oggettiva che impedisca l’adozione di decisioni politiche sull’invito dell’Ucraina all’Alleanza”, ha affermato. “E’ tempo di decisioni appropriate. Non è più possibile immaginare la sicurezza dell’area euro-atlantica senza l’Ucraina, e la gente lo capisce”, ha osservato, citato in una nota

  • Stoltenberg: il posto dell’Ucraina è nella Nato

    “Il posto dell’Ucraina è nella famiglia euro-atlantica. Il posto dell’Ucraina è nella Nato. E nel tempo, il nostro sostegno contribuirà a renderlo possibile”. Lo ha affermato il segretario generale Jens Stoltenberg nel corso della sua visita a sorpresa a Kiev. Stoltenberg ha sottolineato che l’iniziativa di sostegno pluriennale aiuterà l’Ucraina a passare dagli equipaggiamenti e dalle dottrine dell’era sovietica agli standard della Nato e a garantire la piena interoperabilità con l’Alleanza, definendola “una testimonianza dell’impegno a lungo termine della Nato nei confronti dell’Ucraina”.

  • Mattarella, sostegno dell’Italia finchè sarà necessario

    «Abbiamo parlato molto della guerra in Ucraina e - ha spiegato - il tema vede i nostri Paesi in sintonia sulla difesa dell’integrità territoriale di Kiev. L’Italia fornirà sostegno finchè sarà necessario e richiesto sotto ogni profilo, perché non è solo in ballo l’indipendenza ma anche il futuro di pace dell’Europa. Ne seguirebbero altre aggressioni e questo non possiamo consentirlo: quindi garantiremo il nostro impegno in ogni misura». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Bratislava.

  • Danimarca e Olanda doneranno almeno 14 Leopard 2 a Kiev

    La Danimarca e l’Olanda hanno annunciato che intendono fornire all’Ucraina almeno 14 carri armati Leopard 2 ricondizionati di fabbricazione tedesca. La consegna avverrà all’inizio del 2024. Il ministro degli Esteri danese, Lars Lokke Rasmussen, l’ha definita «una donazione significativa» che si aggiunge al contributo di Danimarca, Olanda e Germania che lo scorso febbraio hanno annunciato la fornitura di almeno 100 carri armati Leopard 1 A5. In una dichiarazione congiunta, i ministri della Difesa danese e olandese hanno affermato che il costo stimato di 165 milioni di euro «per acquisire, ricondizionare e donare congiuntamente» sarà equamente diviso tra i due membri della Nato. «In questo modo, prenderemo parte congiuntamente alla ’coalizione’ per la fornitura di Leopard 2, sostenuta da molti partner e alleati», hanno aggiunto. Il ministro della Difesa danese ad interim, Troels Lund Poulsen, ha sottolineato che i carri armati non sono danesi ma «acquistati in collaborazione con i Paesi Bassi». Copenaghen possiede attualmente carri armati Leopard 2 A7 che sono di un «modello diverso e più nuovo rispetto a quello che stiamo donando ora«, ha aggiunto Lund Poulsen.

  • Mattarella: disinformazione Russia insidia da contrastare con forza da Ue e Nato

    La disinformazione della Russia è «un’insidia da contrastare con forza da Ue e Nato». Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo viaggio in Polonia.

  • Cremlino, l’ingresso di Kiev nella Nato è minaccia seria

    Impedire all’Ucraina di entrare nella Nato resta uno degli obiettivi dell’operazione militare speciale russa: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Interfax. “Altrimenti ci sarà una minaccia seria e sostanziale per il nostro Paese e la sua sicurezza”, ha detto Peskov, scrive Interfax. Oggi il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, è in visita a Kiev per la prima volta dall’inizio della guerra.

  • Iran, si arrivi al cessate il fuoco con i colloqui

    «Sottolineiamo il bisogno di un immediato cessate il fuoco e di una risoluzione delle divergenze attraverso colloqui politici e riaffermiamo il nostro rispetto per l’integrità territoriale dell’Ucraina». Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri di Teheran attraverso un comunicato in risposta alle dichiarazioni da parte dei ministri degli Esteri del G7, critiche verso l’Iran per la fornitura di droni a Mosca utilizzati nel conflitto con Kiev. «Dall’inizio della crisi ucraina, la Repubblica islamica dell’Iran ha annunciato di non ritenere la guerra una soluzione per qualunque crisi, tra cui quella dell’Ucraina».

  • Mosca lancia campagna di reclutamento, ’diventa un vero uomo’

    L’esercito russo ha lanciato una campagna video per reclutare più soldati professionisti a combattere in Ucraina, sfidando a dimostrare di essere «un vero uomo» e cambiare una vita civile banale per l’adrenalina del campo di battaglia. L’annuncio, impostato su un’impressionante musica rock, segue un rapporto dell’intelligence militare britannica che suggeriscono che Mosca stia cercando di reclutare fino a 400.000 soldati professionisti - su base volontaria - per rafforzare le sue forze in Ucraina. Lo riporta il Guardian.

    L’annuncio è stato finora pubblicato sui principali siti di social network russi. Invita a firmare un contratto con il ministero della Difesa russo per uno stipendio a partire da 204.000 rubli (2.495 dollari) al mese e inizia mostrando un uomo in un supermercato vestito con un’uniforme militare con in mano una mitragliatrice pesante. “È questo il tipo di difensore che sognavi di diventare?”, è la domanda. Successivamente nel video, un uomo sta camminando nella nebbia con altri soldati su quello che sembra un campo di battaglia. «Tu sei un uomo», conclude l’annuncio. Nelle ultime settimane nella capitale russa sono spuntati manifesti in cerca di soldati professionisti che dichiarano che «la nostra professione è difendere la patria».

  • Media, segretario Nato Stoltenberg arrivato a Kiev

    Jens Stoltenberg è arrivato a Kiev. Lo scrive il Kyiv Independent pubblicando due fotografie del segretario generale della Nato in città. Stoltenberg “è stato visto da un giornalista indipendente di Kiev la mattina del 20 aprile mentre rendeva omaggio ai soldati ucraini caduti in piazza San Michele”, nel centro della capitale ucraina, scrive il portale su Twitter.

  • Intelligence Regno Unito, dispiegamento nuove truppe russe rivela forti perdite a Dnipro

    Le forze russe di stanza in prossimità del fiume Dnipro hanno verosimilmente subito perdite significative. E’ quanto conclude l’intelligence britannica - nel suo ultimo rapporto sulla situazione sul terreno divulgato dal ministero della Difesa di Londra - sulla base di un comunicato stampa del Cremlino che facendo riferimento al nuovo ’Gruppo di forze Dnipro’ rivela che nuove truppe sono state dispiegate nella regione. “Il 18 aprile - si legge nel rapporto dell’intelligence - il Cremlino ha rilasciato un comunicato stampa sulla visita del presidente Putin nell’Ucraina meridionale occupata dai russi. Usando l’ortografia russa del nome del fiume, il comunicato descriveva la visita del presidente al “Gruppo di forze Dnipr””.

    “Si tratta - prosegue il rapporto - di uno dei primi riferimenti all’esistenza di un Gruppo di forze Dnipr. La Russia usa infatti il termine “gruppo di forze” in modo specifico, indicando una grande formazione operativa organizzata per compiti. All'inizio dell'invasione, le forze russe erano organizzate in gruppi di forze ciascuno dei quali nominato secondo i propri distretti militari di origine in Russia, ad esempio, i gruppi di forze occidentali e centrali”. “L’esistenza di un gruppo apparentemente nuovo - conclude - suggerisce che l’originaria organizzazione delle forze si è evoluta, probabilmente a causa di pesanti perdite. La missione del nuovo gruppo dovrebbe essere quello della difesa del settore meridionale della zona occupata, e in particolare il fianco sud-occidentale, attualmente segnato dal fiume Dnipro”, conclude il rapporto.

  • Kiev, l’esplosione causata probabilmente da un meteorite

    Il portavoce dell’aeronautica ucraina, Yuri Ignat, ha affermato che il lampo visibile ieri in Ucraina e “anche in Bielorussia” è stato probabilmente causato da un meteorite. “Questo lampo è stato visto anche in Bielorussia. Pertanto, non è stato così facile trovare detriti. Penso che i servizi speciali si occuperanno di questo, ma forse questo corpo, un meteorite, è “bruciato nell’atmosfera”.

  • La Danimarca e i Paesi Bassi doneranno 14 Leopard a Kiev

    Il ministro degli Esteri danese Lars L›kke Rasmussen ha dichiarato alla tv pubblica che insieme ai Paesi Bassi doneranno 14 carri armati Leopard 2 a Kiev e che potrebbero arrivare in Ucraina all’inizio del 2024. Lo riporta il Guardian. Il ministro della Difesa danese Poulsen ha dichiarato che non si tratta di carri armati danesi, ma di carri armati “acquistati in collaborazione con i Paesi Bassi”. Rasmussen lo ha definito “un contributo molto significativo”.

  • Kiev, il lampo non causato da un satellite o da un missile

    “Un lampo luminoso visto sopra il cielo di Kiev non era dovuto alla caduta di un satellite o a un attacco missilistico russo. Cosa fosse esattamente, solo gli esperti possono scoprirlo”. È quanto afferma l'amministrazione militare della città dopo l'allarme aereo risuonato nella capitale ieri sera e inizialmente imputato alla “caduta di un satellite spaziale della Nasa” in procinto di tornare sulla terra. Ma la stessa agenzia Usa ha poi smentito

  • Seul, eventuale fornitura di armi a Kiev ”dipende da ciò che farà la Russia”

    L’eventuale fornitura di armi all’Ucraina, nel contesto dell’invasione russa, “dipenderà da ciò che Mosca farà in futuro”. A sottolinearlo è stata oggi la presidenza sudcoreana: “le autorità russe commentano cose che non accadono, ma quello che faremo in futuro può essere visto esaminandolo dal lato opposto, poiché dipende dalle future azioni della Russia”, ha dichiarato un alto funzionario sudcoreano citato dalla Yonhap.

    Il chiarimento arriva dopo lo scontro a distanza tra Mosca e Seul sulle dichiarazioni del presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol, che aveva detto di non escludere la fornitura di armi se c’è un “pericolo reale per la popolazione”. “Le parole del presidente sono state una risposta di buon senso e di principio” nonostante al momento non ci siano “cambiamenti nel nostro sostegno all’Ucraina”, ha aggiunto il funzionario.

    “Yoon lo ha espresso a livello ipotetico: se c’è un grave massacro di civili o un problema che la comunità internazionale considererebbe grave dal punto di vista umanitario, come può la Corea rimanere ferma?”. Il funzionario ha poi sottolineato che “non esiste alcuna disposizione legale nel diritto interno del nostro Paese che vieti il ​​supporto con armi a un paese belligerante esterno”. Il Cremlino ha reagito alle parole di Yoon annunciando che avrebbe fornito armi ai suoi “partner” nordcoreani se avessero osato sostenere l’esercito ucraino.

  • La Bulgaria impone divieto all’import su 20 prodotti ucraini

    Il governo bulgaro ad interim ha imposto un divieto temporaneo sulle importazioni di oltre 20 prodotti alimentari dall’Ucraina: la misura non riguarda le merci in transito nel Paese. In una conferenza stampa a Sofia, il ministro dell’Agricoltura, Yavor Ghecev, ha annunciato che il divieto sarà in vigore dal 24 aprile fino alla fine di giugno. I prodotti presi di mira includono il grano, la farina, i semi di girasole, l’olio di semi di girasole, il mais, l’orzo e il miele. Il divieto non riguarda i prodotti agricoli e alimentari provenienti dall’Ucraina, se le merci si trovano in mezzi sigillati alla frontiera e diretti in altri Paesi. La Bulgaria è il quarto Paese dopo Polonia, Slovacchia e Ungheria a imporre un divieto all’importazione di prodotti agricoli dall’Ucraina.

  • Danni al settore agricolo ucraino per 8 miliardi di dollari

    I danni al settore agricolo e alle risorse del territorio ucraino sono costati 8,7 miliardi di dollari dall’inizio dell’invasione russa su larga scala. E’ quanto si legge in un rapporto della Kyiv School of Economics. La maggior parte dei danni è stata causata dalla distruzione di macchinari agricoli che secondo le stime del rapporto è costata più di 4,65 miliardi di dollari. L’altra causa di perdite nell’industria agricola, scrive Kyiv Independent, è il risultato della distruzione e del furto di prodotti manifatturieri, che è stimato in una perdita di 1,87 miliardi di dollari. Anche le infrastrutture agricole hanno subito ingenti perdite, soprattutto i granai e altre strutture di stoccaggio, stimate in 1,33 miliardi di dollari. L’invasione su larga scala da parte della Russia ha causato i danni maggiori al complesso agroindustriale dei governatorati di Luhansk, Kherson, Donetsk, Kharkiv e Zaporizhzhia.

  • ”Esplosione” su Kiev, per le autorità è un satellite, ma la Nasa smentisce

    Un enorme bagliore ha improvvisamente squarciato la notte nei cieli di Kiev, scatenando l’allarme intorno alle 22 di ieri sera: l’allarme aereo è stato immediatamente attivato, anche se le difese non sono state messe in assetto operativo, secondo quanto annunciato su Telegram da Sergei Popko, a capo dell’amministrazione militare della capitale. Le autorità ucraine hanno attribuito il fenomeno all’ingresso nell’atmosfera di un satellite della Nasa. A smentire questa versione è stato Rob Margetta, dell’ufficio relazioni pubbliche dell’agenzia spaziale citato dalla Bbc, secondo il quale il satellite dell’agenzia era in orbita nel momento in cui si è verificato l’evento. “Stiamo monitorando un satellite della Nasa chiamato Rhessi che dovrebbe rientrare nell’orbita terrestre stasera. Tuttavia, il satellite resta al momento in orbita”, ha dichiarato.

  • Kiev, distrutti 10 droni russi su 11

    Le forze ucraine hanno distrutto ieri sera 10 droni russi su un totale di 11 lanciati dalle truppe di Mosca: lo ha reso noto l’Aeronautica militare delle Forze armate di Kiev, come riporta il Kyiv Independent. Oltre ai droni, i russi hanno lanciato bombe aeree guidate sul territorio ucraino. Non si segnalano feriti o vittime.

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