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Ucraina, ultime notizie. Usa, minacce Patriot? Non è Russia che decide nostri aiuti. Zelensky al fronte a Bakhmut

È di 3 morti e 1 ferito il primo bilancio dell’esplosione nel gasdotto Urengoi-Pomary-Uzhhorod che dalla Russia porta il gas in Europa attraverso l’Ucraina. Dopo l’esplosione, si è registrata un’impennata del prezzo del gas del 6,6%. Due giornalisti italiani Claudio Locatelli e Niccolò Celesti sono stati feriti a Kherson e su Facebook fanno sapere che «stanno bene». Kiev è senza acqua a causa della situazione di emergenza delle stazioni di pompaggio della compagnia di distribuzione idrica Kyivvodokanal che sono disconnesse dalla rete elettrica. Putin ha detto che «la situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk è estremamente difficile».

Putin in Bielorussia, abbracci e fiori da Lukashenko
  • La Banca Mondiale approva altri 610 milioni di aiuti

    La Banca mondiale ha annunciato di aver approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 610 milioni di dollari per l’Ucraina finalizzato a sostenere i servizi essenziali e la sanità. L’invasione della Russia “continua ad avere conseguenze economiche e umanitarie devastanti”, ha detto in una nota il presidente dell’istituto David Malpass sottolineando che la guerra ha colpito “il settore sanitario, le infrastrutture energetiche e i trasporti”. Dall’inizio del conflitto la Banca mondiale ha mobilitato 18 miliardi di dollari in finanziamenti di emergenza per aiutare gli ucraini, di cui 15 miliardi sono già stati erogati.

  • Putin, «forze Kiev attaccano civili ma media stranieri non ne parlano»

    Le forze ucraine conducono attacchi contro le aree residenziali di Donetsk, “prendendo di mira i civili”, ma nessun media straniero o attivista per i diritti umani ne parlano. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin nel corso di un incontro con il leader ad interim dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, annessa da Mosca nei mesi scorsi. “Gli attacchi dell’esercito ucraino hanno colpito direttamente le aree residenziali di Donetsk prendendo di mira i civili. Nessun media straniero, né alcuna organizzazione per i diritti umani commenta ciò”, ha detto Putin, citato dai media locali.

  • Economist, è «paese dell’anno 2022»

    L’Economist ha nominato l’Ucraina “Paese dell’anno”. Nella motivazione del premio, il settimanale britannico ha premesso che la scelta del Paese è solitamente complicata, mentre quest’anno è stata “ovvia”. L’Ucraina è stata scelta per “l’eroismo del suo popolo e per aver resistito a un bullo”, ha sottolineato l’Economist, elencando quattro qualità che hanno fatto propendere la bilancia dalla parte degli ucraini: eroismo, ingegnosità, resilienza e ispirazione. All’inizio di dicembre la rivista Time aveva indicato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky come personaggio dell’anno.

  • Bakhmut, soldati consegnano a Zelensky bandiera per Congresso Usa

    Soldati ucraini sul difficile fronte di Bakhmut hanno consegnato a Volodymyr Zelensky una bandiera nazionale con le loro firme da inviare al Congresso degli Stati Uniti, in un messaggio di ringraziamento ma anche di richiesta di altri aiuti militari. E’ quanto mostra il video della visita al fronte del presidente ucraino, secondo quanto riferisce Ukrinform.

    La consegna della bandiera a Zelensky da parte dei soldati ucraini

  • Gas: prezzo in altalena poi chiude in calo a 105 euro

    Gas chiude in calo, dopo l’accordo sul price cap. Le quotazioni, che in mattinata erano arrivate a sfiorare i 100 euro (-7,7%), hanno subito una fiammata dopo un’esplosione che ha colpito una sezione del gasdotto Urengoy-Pomary-Uzhgorod che porta il gas siberiano in Europa attraverso l’Ucraina, per poi ridursi nuovamente. Ad Amsterdam il prezzo ha concluso la seduta a 105 euro al megawattora, con una flessione del 2,63%.

  • Podolyak mostra Zelensky al fronte e Putin al Cremlino con leader filo russo

    “Due presidenti. Due paesi. Due visioni del mondo. E solo uno è un leader di carattere. Perchè protegge la sua terra e il suo popolo. Mentre l’altro va in casa altrui per uccidere, distruggere e violentare”. A scriverlo su Twitter è il consigliere presidenziale ucraino Mykhaylo Podolyak, mettendo a confronto la foto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in tuta mimetica al fronte con i soldati, e quella del presidente russo Vladimir Putin, in giacca e cravatta al Cremlino, che stringe la mano a Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, “annessa” dalla Russia dopo un referendum farsa

    Il presidente ucraino Zelensky alla cerimonia di premiazione con i soldati a Bakhmut

  • Cnn, Usa invieranno kit per ’bombe intelligenti’

    Gli Stati Uniti stanno pianificando di inviare all’Ucraina apparecchiature elettroniche in grado di convertire munizioni aeree non guidate in “bombe intelligenti”. Lo riferiscono funzionari Usa alla Cnn. I kit dovrebbero far parte del nuovo pacchetto di armi ma non è chiaro quanti ne saranno inviati. Le bombe di precisione potrebbero aiutare l’Ucraina ad attaccare le linee difensive russe o altri obiettivi di grandi dimensioni. Il loro raggio d’azione è di circa 15 miglia, 24 km, il che significa che comunque le forze di Kiev non potrebbero colpire nel territorio della Russia.

  • Usa, minacce Patriot? Non è Russia che decide nostri aiuti

    “Non sarà la Russia a dettare il tipo di supporto che forniamo all’Ucraina”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa rispondendo ad una domanda sulle minacce della Russia nel caso di invio di Patriot da parte di Washington. “Continueremo a dare a Kiev i sistemi di difesa anti-aerea e l’assistenza alla sicurezza di cui ha bisogno”, ha sottolineato.

    Una batteria di missili Patriot schierata in Iraq nel 2003

  • Soldati russi intercettati, se ci ritiriamo ci fucilano

    Alcune chiamate dei soldati russi dal fronte in Ucraina sono state intercettate e rese note dal Guardian. “Hanno detto che non potevamo ritirarci. Altrimenti, potremmo essere fucilati”, dice uno di loro a un genitore. “Nessuno ci dà da mangiare, mamma”, si lamenta Andrey in una chiamata dell’8 novembre, “la nostra fornitura è merda, a essere onesti. Attingiamo acqua dalle pozzanghere, poi la filtriamo e la beviamo”. Molti di loro accusano la carenza di mezzi. “Dove sono i missili di cui si vantava Putin?”, chiede sempre Andrey, “c’è un grattacielo proprio di fronte a noi. I nostri soldati non possono colpirlo. Abbiamo bisogno di un missile da crociera Calibre e basta”. In una terza intercettazione datata 26 novembre un soldato nella regione di Donetsk racconta a sua moglie come era fuggito con altri tre dallo spargimento di sangue e stava contemplando la resa. “Sono in un sacco a pelo, tutto bagnato, tossendo, generalmente incasinato”, ha detto. “Ci è stato permesso di essere massacrati tutti”.

  • Usa, truppe Bielorussia non sono coinvolte direttamente

    “La Bielorussia ha aiutato sin dall’inizio la Russia nella sua guerra contro l’Ucraina anche se al momento non ci sono truppe di Minsk direttamente coinvolte nel conflitto”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa ribadendo che “non ci sono segnali di un coinvolgimento diretto” di soldati bielorussi.

  • Sunak, ’continueremo a sostenere Kiev, vogliamo che vinca’

    Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, ha ribadito il sostegno all’Ucraina, negando che ci siano ripensamenti nel suo governo o una “revisione” degli aiuti. In un discorso ai parlamentari, Sunak ha invitato a fidarsi più delle sue azioni che dei “resoconti della stampa” e, a questo proposito, ha ricordato che la prima telefonata a un leader straniero dopo essere entrato in carica è stata al presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, e che il suo primo viaggio bilaterale all’estero è stato in Ucraina. Il primo ministro ha quindi sottolineato di essersi “impegnato a mantenere o aumentare il nostro sostegno militare all’Ucraina il prossimo anno” durante il vertice della Joint Expeditionary Force che si è tenuto ieri in Lettonia. “Certo, continueremo a sostenere l’Ucraina, penso che quello che tutti noi vorremmo vedere è che l’Ucraina respinga con successo l’aggressione russa - ha aggiunto - Ma è importante anche evolvere il supporto per le condizioni che stiamo vedendo sul campo di battaglia. Ed è quello che desidero fare”.

    Il primo ministro britannico Rishi Sunak


  • Gb, Russia darà a Iran componenti militari in cambio di droni

    La Russia intende ’’fornire all’Iran componenti militari avanzate’’ in cambio dei ’’droni kamikaze’’ consegnati da Teheran alle forze armate inviate da Mosca in Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa britannico Ben Wallace riferendo alla Camera dei Comuni, indicando l’Iran come ’’uno dei principali sostenitori militari della Russia’’. La consegna di componenti militari russe all’Iran ’’metterebbe a rischio sia la sicurezza del Medio Oriente, sia quella internazionale’’. Confermando il sostegno di Londra a Kiev, Wallace ha anche spiegato che il Regno Unito donerà migliaia di kit per il freddo ai soldati ucraini e ha già inviato 900 generatori per aiutare il paese a prepararsi per l’inverno. “Finora il Regno Unito ha donato 900 generatori all’Ucraina e ha inviato circa 15mila kit per il freddo estremo alle forze armate ucraine, compresi indumenti per il freddo, sacchi a pelo pesanti e tende isolate”, ha affermato. “Prevediamo che entro Natale verranno consegnati altri 10mila kit per il freddo. Da tutta la comunità internazionale sono stati distribuiti in Ucraina circa 1,23 milioni di kit invernali”, ha spiegato.

  • Steinmeier, Xi eserciti sua influenza su Putin stop guerra

    Il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha esortato il leader cinese, Xi Jinping, in una telefonata, ad esercitare la sua influenza sulla Russia perché fermi la guerra in Ucraina. “Il presidente ha sottolineato il comune interesse di Cina ed Europa alla fine della guerra e al rispetto della sovranità e il ritiro delle truppe russe”, si legge in un comunicato della presidenza. “Ha chiesto a Xi di usare la sua influenza sulla Russia e sul presidente Putin perché finisca”, chiude il comunicato.

    IL presidente tedesco Steinmeier celebra Hanukkah

  • Putin domani fisserà obiettivi esercito per il 2023

    Il presidente russo, Vladimir Putin, domani annuncerà gli obiettivi delle forze armate per il 2023 durante una riunione allargata del consiglio del ministero della Difesa russo. Lo ha annunciato il Cremlino in una nota. «Il 21 dicembre il presidente russo Vladimir Putin terrà una riunione allargata del consiglio del ministero della Difesa russo. Nell’incontro, presso il Centro di controllo della difesa nazionale, verranno riassunti i risultati delle attività delle forze armate russe nel 2022 e verranno fissati gli obiettivi per il prossimo anno», si legge nella nota. Nel corso della riunione, si precisa, il ministro della Difesa Sergei Shoigu «riferirà sullo stato di avanzamento dell’operazione militare speciale» in Ucraina, «sulla quantità di armi e attrezzature militari ricevute dalle truppe nell’anno che si sta concludendo e sulla costruzione di infrastrutture militari».

  • Ministro Difesa, permane rischio di attacco russo da Bielorussia

    Il ministro della Difesa ucraino Oleksei Reznikov ha riconosciuto che il pericolo che le forze armate russe lancino un attacco dal territorio bielorusso «persiste», come già avvenuto durante le prime fasi della guerra nell’area di Chernobyl. In tal caso, parte del territorio della Bielorussia potrebbe diventare un “obiettivo” nel caso in cui la Russia formasse un gruppo di attacco, cosa che, per il momento, non si è verificata, secondo l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform.

    Il ministro della Difesa ritiene che le Forze armate russe necessitino di più tempo per formare un battaglione in quest’area e ha sottolineato che questo ipotetico attacco russo dalla Bielorussia potrebbe avvenire tra gennaio e aprile. Le dichiarazioni di Reznikov arrivano appena un giorno dopo che il presidente russo Vladimir Putin si è recato in Bielorussia per incontrare lì il suo omologo Alexander Lukashenko. Da Kiev, il ministro degli Esteri Dimitro Kuleba ha interpretato questa visita come parte degli sforzi di Mosca per coinvolgere Minsk nella guerra.

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  • Kuleba, incontro Putin-Lukashenko è balletto, no decisioni cruciali

    L’incontro di ieri fra i presidenti di Russia e Bielorussia , rispettivamente Vladimir Putin e Alexander Lukashenko, “è un altro balletto della loro performance”, “secondo le informazioni che abbiamo al momento in questo incontro non sono state prese decisioni cruciali”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, durante un briefing online, di cui riferisce la testata ucraina Unian. “In questa riunione non è successo nulla di drammatico, almeno da quello che sappiamo finora”, ha detto Kuleba, aggiungendo che “a quanto si sa, è previsto a breve un altro incontro tra Putin e Lukashenko. “Qualsiasi cosa accada, siamo già addestrati”, “qualsiasi cosa decidano, l’Ucraina è pronta”, ha dichiarato ancora.

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  • Due giornalisti italiani feriti a Kherson, stiamo bene

    Due giornalisti italiani sono stati feriti a Kherson . Lo scrive su Facebook uno dei due reporter colpiti, Claudio Locatelli, allegando un video della loro fuga in auto dopo l’attacco di ieri nella città del sud dell’Ucraina e assicurando che lui e il fotoreporter Niccolò Celesti “stanno bene”. “Siamo stati colpiti! L'esplosione che vedete ha danneggiato l'auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve. Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio”, scrive Locatelli. “La macchina è ben segnalata, non c'era nessun altro, l'attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale - denuncia - Il tiro proveniva dalla sponda oltre il Dnipro, lì dove si trova l'esercito russo. Sparare sulla stampa non ha scuse. Stiamo bene per fortuna, continueremo a verificare e riportare questo conflitto proprio in risposta a chi vuole farci tacere, a chi tenta di calunniare a chi prova ad oscurare il nostro impegno su campo”.

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  • Bombardato quartiere residenziale a Kherson, 1 morto

    Bombardamento russo oggi su un quartiere residenziale di Kherson dove un civile è rimasto ucciso e altri due feriti. Danneggiati un gasdotto e le linee elettriche. L’allerta aerea non è scattata, riferiscono le tv ucraine. Il tenente dell’esercito di Kiev Dmytro Pletenchuk ha descritto la situazione in tv spiegando che Kherson è sotto il fuoco costante dei russi, “le truppe nemiche stanno bombardando con mortai e carri armati dalla riva sinistra del fiume Dnipro”.

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  • Russia: intensificare caccia a traditori, spie e sabotatori

    Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato oggi ai servizi di controspionaggio di “identificare prontamente traditori, spie e sabotatori”. L’esortazione, riferisce Moscow Times, giunge nella Giornata dei lavoratori delle agenzie di sicurezza, al 300esimo giorno di guerra in Ucraina. Nel suo discorso, diffuso in televisione, Putin ha descritto il Cremlino come “una fortezza assediata” nello scontro con l’Occidente.

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  • Gas: fiammata (+6,6%) dopo l’esplosione al gasdotto russo

    Fiammata del prezzo del gas dopo che un’esplosione ha colpito una sezione del gasdotto Urengoy-Pomary-Uzhgorod che porta il gas siberiano in Europa attraverso l’ Ucraina . I future Ttf di Amsterdam, che in mattinata erano arrivati a sfiorare i 100 euro al megawattora (-7,7%), si sono impennati brevemente del 6,6%, a quota 115 euro, per poi ridimensionare i rialzi all’1,3%, a 110 euro. Non è ancora chiaro se l’esplosione avrà impatti sui flussi di gas diretti all’Europa.

    Ucraina, danneggiamenti a Donetsk dopo attacchi di Kiev
  • Ministro russo, 100mila informatici hanno lasciato la Russia

    Circa 100.000 specialisti informatici russi hanno lasciato il Paese dall’inizio dell’invasione dell’ Ucraina . Lo ha detto il ministro russo per la Digitalizzazione Maxut Shadayev. “In effetti - ha affermato in un’audizione parlamentare - fino al 10% dei dipendenti delle aziende informatiche ha lasciato il Paese e non è più tornato”. L’80% di queste persone è tuttora impiegato presso aziende russe, ha affermato il ministro, aggiungendo di essere contrario a vietare che lavorino in sedi diverse da quelle attuali. Una prima ondata di emigrazione si è verificata poco dopo l’inizio della guerra, a febbraio; una seconda, dopo l’ordine di una parziale mobilitazione delle truppe di riserva.

    L’Ue non ha permesso alla maggior parte dei russi in fuga di entrare nel suo territorio, quindi molti hanno cercato rifugio nelle vicine repubbliche ex sovietiche. Il governo e il parlamento stanno ora discutendo una legge che vieterebbe agli espatriati di continuare a lavorare per aziende russe. Il governo di Mosca ritiene che ciò impedirà a possibili obiettori di coscienza di andare all’estero. Le discussioni attualmente ruotano attorno a quali settori dovrebbero essere esentati dal divieto.

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  • Noto gallerista russo, ex consigliere Cremlino, su lista ricercati di Mosca

    Il noto gallerista russo Marat Gelman, ex consigliere del Cremlino , è stato inserito nella lista dei ricercati del ministero dell’Interno russo. Il suo nome è menzionato, citando la nazionalità israeliana, senza specificare di quali reati sia accusato. Contattato da Moscow Times, Gelman ha risposto che il regime ha bisogno di “nemici”. Negli anni novanta, Gelman era stato uno dei primi ad aprire una galleria di arte contemporanea a Mosca. Era diventato uno dei consiglieri del presidente Vladimir Putin in campo culturale, ma già nel 2007 si era allontanato dal leader del Cremlino.

    Dal 2014, Gelman vive in Montenegro per sfuggire alla crescente repressione della libertà artistica. Alla fine dell’anno scorso è stato dichiarato “agente straniero” e una scritta rosso sangue con questa definizione è apparsa a gennaio sulla porta della sua casa di Mosca durante una sua breve visita in Russia. I poliziotti russi “sono stipendiati e vogliono continuare ad essere pagati. Come prima cosa devono dimostrare che ci sono dei nemici. Se non ci sono più nemici, verrebbero mandati a morire al fonte”, ha detto il 61enne Gelman, riferendosi alla guerra in Ucraina.

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  • Russia, esplode gasdotto verso l’Ucraina: 3 morti

    È di tre morti e un ferito il primo bilancio dell’esplosione nel gasdotto Urengoi-Pomary-Uzhhorod che dalla Russia attraversa l’ Ucraina , riferisce la Tass citando i servizi di emergenza. Le vittime erano dipendenti dell’azienda del gas e stavano facendo lavori al gasdotto. L’incidente è avvenuto nel distretto russo di Vurnarsky, nella Repubblica di Chuvash, a circa 680 chilometri a est di Mosca.

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  • La capitale ucraina completamente senza acqua

    A causa della situazione di emergenza le stazioni di pompaggio dell’acqua della compagnia di distribuzione idrica Kyivvodokanal sono disconnesse dalla rete elettrica: per questo motivo a Kiev non c’è acqua. Lo ha reso noto l’operatore sul suo sito. «Entro un’ora verrà ripristinata la corrente alle stazioni di pompaggio, quindi ci vorrà del tempo prima che il sistema di approvvigionamento idrico si avvii. I tecnici di Kyivvodokanal stanno facendo tutto il possibile per restituire l’acqua ai rubinetti dei consumatori il prima possibile», ha scritto Kyivvodokanal.

  • Kiev, l’80% della regione è senza corrente elettrica

    La situazione della fornitura di elettricità rimane critica: l’80% della regione di Kiev è senza corrente. Lo ha scritto su Telegram il governatore Oleksii Kuleba, citato dai media ucraini.

  • Kiev, un convoglio russo bombardato sull’istmo della Crimea

    Nella notte una colonna di veicoli russi è andata a fuoco sull’istmo di Crimea, le fiamme sono state riprese in un video: lo ha reso noto il sindaco in esilio di Melitopol Ivan Fedorov, secondo il quale le Forze armate ucraine si stanno avvicinando alla Crimea. «Ultimamente si sono verificate situazioni misteriose ai danni degli occupanti che pensavano di essere al sicuro. Questa notte sull’istmo di Crimea, vicino a Chongar, un convoglio di veicoli di russi è finito sotto il fuoco. Sulla stessa penisola si sentono continuamente strane esplosioni. Nascondendosi in Crimea, i russi sperano di non essere raggiunti dalle nostre forze o di essere salvati dalla loro ’affidabile difesa aerea’. Tuttavia, i fatti dicono il contrario», ha osservato Fedorov.

    VIDEO/Ucraina, danni a Donetsk dopo attacco di Kiev

  • Zelensky in visita a Bakhmut, zona calda del fronte

    Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky è in visita a Bakhmut, nell’est, zona calda del fronte ucraino. Lo riferisce la presidenza di Kiev.

  • Bombardata città russa di Shebekino, mancano luce e acqua

    Bombardamenti questa mattina sulla città russa di Shebekino, nella regione di Belgorod, colonne di fumo nero si vedono nei video postati dai residenti: l’attacco ha provocato l’interruzione delle forniture idriche ed elettriche. “L’alimentazione elettrica è stata interrotta a causa dei bombardamenti. Un terzo dei residenti della città è rimasto senza elettricità. Granate hanno colpito la zona industriale. C’è almeno una vittima”, ha scritto su Telegram il governatore della regione Vyacheslav Gladkov rilanciato dai media ucraini che commentano: “come di consueto Gladkov incolpa le Forze armate dell’Ucraina”.

  • Kiev, accordo con Musk per antenne Starlink, lui ci aiuta

    L’Ucraina ha firmato un accordo con la Space Exploration Technologies Corp di Elon Musk per più di 10mila antenne Starlink che saranno inviate nei prossimi mesi: rende noto il vice primo ministro Mykhailo Fedorov in un’intervista rilanciata da Espreso tv. “SpaceX ed Elon Musk rispondono rapidamente ai problemi e ci aiutano”, ha detto Fedorov, aggiungendo di aver parlato direttamente con Musk, «ci ha assicurato che continuerà a sostenere l’Ucraina. Quando abbiamo avuto interruzioni di corrente, gli ho scritto un messaggio e lui ha risposto all’istante, ha già preso alcune misure. Capisce la situazione», ha detto il ministro. «Starlink ha svolto un ruolo importante all’inizio della guerra in Ucraina, quando l’esercito russo si è concentrato sulla distruzione delle comunicazioni, le antenne Starlink hanno permesso alle forze ucraine di operare mentre respingevano l’assalto russo iniziale», ha ricordato Fedorov.

  • Onu conferma la morte di 6.826 civili da inizio guerra

    L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha confermato la morte di 6.826 civili e il ferimento di 10.759 in Ucraina a seguito dell’invasione su vasta scala della Russia. Questi i dati al 18 dicembre diffusi dell’organizzazione, secondo cui la maggior parte delle perdite registrate sono state causate dall’uso dell’artiglieria pesante, di razzi e attacchi aerei. L’Unhrsottolinea che il bilancio reale delle vittime è molto più alto perché ci sono ritardi nel ricevere informazioni da alcuni luoghi dove sono in corso i combattimenti e molti rapporti devono ancora essere confermati. «Ciò vale, ad esempio, per gli insediamenti di Mariupol (regione di Donetsk), Izyum (regione di Kharkiv), Lysychansk, Popasna e Severodonetsk (regione di Luhansk), dove, secondo i rapporti, si sono verificati numerosi casi di morte o ferimento di civili», si legge nel comunicato.

  • Rublo cade su timori di sanzioni a petrolio e gas

    Il rublo è scivolati ai minimi da sette mesi contro il dollaro nella seduta del 20 dicembre, ampliando le perdite. La divisa sconta i timori che le sanzioni decise contro l’export di petrolio e gas russo indeboliscano - ulteriormente - la valuta di Mosca.

  • 83 attacchi russi nella regione di Sumy in 24 ore

    Le truppe russe hanno lanciato ieri 83 attacchi contro le comunità della regione di Sumy, nell’Ucraina nordorientale, al confine con la Russia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytskyi, come riporta Ukrinform. Negli attacchi sono stati colpiti i villaggi di Velyka Pysarivka, Krasnopillia, Myropillia, Yunakivka, Khotin e Shalyhyne. Per il momento non si hanno notizie di feriti o vittime.

  • Forze armate ucraine: respinti attacchi russi in 10 villaggi in 24 ore

    Le forze ucraine hanno respinto ieri gli attacchi russi vicino a 10 insediamenti nelle regioni di Lugansk e Donetsk, nell’est del Paese: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev, come riporta Unian. “Nelle ultime 24 ore, le unità delle Forze di Difesa dell’Ucraina hanno respinto gli attacchi degli occupanti vicino a Stelmakhivka, Chervonopopivka, Serebrianske nella regione di Lugansk e Verkhniokamyanske, Pidhorodne, Bakhmut, Opytne, Kurdiumivka, Krasnohorivka, Marinka nella regione di Donetsk”, si legge nel rapporto.

  • Putin, in zone annesse situazione ”estremamente difficile”

    “La situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile”: lo ha detto ieri sera il presidente russo Vladimir Putin in occasione della Giornata dei Servizi di Sicurezza. Lo riporta il Guardian ricordando che Mosca ha annesso illegalmente a settembre queste quattro regioni ucraine. Putin ha inoltre ordinato ai Servizi federali di sicurezza (Fsb) di intensificare la sorveglianza della società russa e delle frontiere del Paese per contrastare quello che considera “l’emergere di nuove minacce” dall’estero.

  • Price cap, Tajani: è il miglior strumento contro l’inflazione

    “L’Italia ottiene dall’Europa un tetto al prezzo del gas. E’lo strumento migliore per combattere l’inflazione e per aiutare famiglie ed imprese. Successo del governo. Complimenti al ministro Pichetto!”. Così su twitter il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani commenta il via libera europeo al price cap sul gas.

    Per approfondire: Gas, accordo Ue sul price cap a 180 euro dal 15 febbraio - Nel 2022 sarebbe stato superato 40 volte

  • Ucraina, Usa: se Minsk aiuterà Mosca risponderemo di conseguenza

    Gli Usa presteranno una stretta attenzione se Minsk fornisce ulteriore supporto a Vladimir Putin nel suo conflitto contro l’Ucraina e risponderanno “adeguatamente” nel caso lo facesse: lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato americano Ned Price nel suo briefing.

    Per approfondire: Putin, pronti a progetti nucleari in Bielorussia

  • Zelensky, la Russia e l’Iran sono corresponsabili di terrorismo

    “Questo è il terrorismo internazionale di due regimi, ne saranno corresponsabili”: nel suo consueto messaggio serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky attacca la Russia e l’Iran che, secondo Kiev, ha fornito un nuovo lotto di droni kamikaze ai russi. “La mattinata odierna in diverse regioni e città del nostro paese è stata, purtroppo, rovinata dal caratteristico suono degli “Shaheed” iraniani. Ma la maggior parte di loro fortunatamente non è riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati, e questo ha reso la nostra mattinata un po’ migliore. 30 droni sono stati abbattuti: un buon risultato. Ringrazio tutti i nostri combattenti antiaerei, i piloti, i gruppi mobili di fuoco per questo risultato e per la protezione del cielo ucraino”, ha detto il capo dello Stato.

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