Ucraina, ultime notizie. Putin allo stadio, Mosca revoca decreto sovranità Moldavia. Biden: «Stop Start grave errore»
I punti chiave
- Putin, in Ucraina battaglia per la nostra gente
- Sondaggio, 95% crede nella vittoria sui russi
- First lady, abbiamo diritto non essere uccisi nelle nostre case
- Kiev, Mosca sta rafforzando posizioni al fronte
- Mosca, Lavrov e Wang non hanno discusso ’piano di pace’ cinese
- Odg-Fnsi, soluzione rapida per giornalisti bloccati in Ucraina
Usa: invasione russa dell’Ucraina attacco al cuore della Carta Onu
«Siamo qui per discutere una risoluzione che promuove il dialogo e una pace duratura in Ucraina, in linea con la Carta Onu. L’invasione russa è un attacco al cuore della Carta Onu». Lo ha detto l’ambasciatrice Usa Linda Thomas-Greenfield, in Assemblea Generale, sottolineando che «questo voto è un’opportunità di votare per questa pace». Quindi ha ricordato che in questi giorni l’anno scorso «tutto quello che la Russia faceva era negare, negare e negare, come sta facendo oggi il delegato di Mosca», e ribadito l’accusa a Mosca di «crimini contro l’umanità».
Borrell: l’Ue sarà con Kiev finché la Russia non ritira le truppe
«Il primo ovvio passo verso la pace è che la Russia fermi i suoi attacchi. Deve porre fine a tutte le ostilità e ritirare tutte le sue forze e attrezzature militari dall’Ucraina. Deve farlo immediatamente, completamente e incondizionatamente. Fino ad allora, l’Ue continuerà a fornire all’Ucraina il sostegno di cui ha bisogno per difendere la sua popolazione». Lo ha detto l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Ue Josep Borrell all’Onu.
Tajani all’Onu: raddoppiare gli sforzi diplomatici sull’Ucraina
«Ora più che mai serve diplomazia, anche tenendo in considerazione le legittime preoccupazioni e le attese dei paesi del Sud del mondo che stanno subendo le conseguenze di questo conflitto. L’Italia è pronta a fare la sua parte in questa direzione. Ora è il momento di raddoppiare il nostro sostegno collettivo alla diplomazia sforzi per raggiungere questo obiettivo». Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani intervenendo all’assemblea generale dell’Onu sull’Ucraina.
Zelensky sente Sunak: un vero amico dell’Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato via Twitter di avere “avuto una telefonata con un vero amico dell’Ucraina, il primo ministro Rishi Sunak” Zelensky ha precisato di avere discusso “dell’attuazione degli accordi raggiunti durante la visita a Londra”. Il leader ucraino ha poi sottolineato di “avere apprezzato” il fatto che Londra comprenda “che la velocità delle forniture di aiuti militari è il successo dell’Ucraina sul campo di battaglia. Insieme ci stiamo avvicinando alla nostra vittoria comune!”.
Yermak, Gb può essere primo Paese a sbloccare fornitura aerei
“Non escludo che la Gran Bretagna possa diventare il primo Paese a sbloccare la fornitura di aerei da combattimento all’Ucraina”. Lo ha dichiarato su Telegram il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. “Ci sono ancora questioni che devono essere concordate. Stiamo lavorando”, ha aggiunto Yermak.
Guterres, invasione affronto coscienza collettiva
“Il traguardo di un anno dall’invasione russa dell’Ucraina è una triste pietra miliare. L’invasione è un affronto alla nostra coscienza collettiva, una violazione della Carta Onu e del diritto internazionale. L’attacco russo sfida i principi e i valori fondamentali del nostro sistema multilaterale”. Lo ha detto il segretario generale Antonio Guterres in Assemblea Generale. “Oggi le prospettive possono sembrare fosche, ma una pace duratura deve basarsi sulla Carta Onu - ha aggiunto - Più a lungo continuano i combattimenti, più difficile sarà questo lavoro”.
Filorussi: Quasi raggiunto il centro di Bakhmut
Bakhmut è ancora al centro della sfida che si fa sempre più tesa, nelle parole e sul terreno, a poche ore ormai dall’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Le forze di Mosca avrebbero quasi raggiunto la città del Donbass simbolo del braccio di ferro nell’est del Paese, secondo quanto affermato da una fonte dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk. Intanto le bombe russe hanno continuato a colpire Kherson e Kharkiv e ancora si contano morti e feriti.
Bombardamento russo su villaggio vicino Kherson, morti 2 civili
Due civili, una donna di 81 anni e un uomo di 68, sono morti in un bombardamento russo sul villaggio di Novotyahinka, circa 40 chilometri da Kherson, nel sud dell’Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, citato dai media locali.
Duda, Russia ha ambizioni imperiali, va fermata
La Russia, come dimostra l’invasione dell’Ucraina, “sta ripristinando le sue ambizioni imperiali” ed “il mondo libero” deve “costringerla” a fermarsi. Lo ha detto il presidente polacco, Andrzej Duda, in un’intervista con la giornalista della Cnn, Christiane Amanpour. “Questa è la nostra posizione ed è per questo che sosteniamo l’Ucraina, perché crediamo che se l’Ucraina resiste a queste ambizioni imperiali della Russia allora la Russia dovrà fermarsi”, ha spiegato Duda, che ha quindi elencato i Paesi in cui la Russia ha tentato di espandere la propria influenza, tra cui Georgia, Moldova e Siria. “La Russia è quel tipo di impero che ha ambizioni coloniali. Vuole soggiogare altre nazioni”, ha aggiunto.
Nato: Ungheria vota a inizio marzo su adesione Finlandia-Svezia
Il parlamento ungherese deciderà all’inizio di marzo sull’adesione alla Nato di Finlandia e Svezia. La candidatura dei due Paesi nordici, che deve essere accettata all’unanimità dai 30 Stati membri dell’Alleanza, è stata ratificata da tutti ad eccezione di Turchia e Ungheria. I parlamentari ungheresi discuteranno la questione la prossima settimana, prima di un voto separato per ciascuno dei due paesi tra il 6 e il 9 marzo, ha reso noto il parlamento sul suo sito web.
La scadenza è stata posticipata più volte a causa di un ingorgo legislativo e con l’opposizione che ha accusato il governo di Viktor Orban di fare un passo indietro. Il primo ministro nazionalista, stretto alleato del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, è infatti intenzionato a mantenere i legami con Mosca nonostante la guerra in Ucraina. Si astiene dal criticare il presidente russo Vladimir Putin e si rifiuta di inviare armi a Kiev, chiedendo invece un cessate il fuoco immediato e colloqui di pace.
Sondaggio, 95% crede nella vittoria sui russi
Il 95% degli ucraini crede nella vittoria del proprio Paese contro la Russia. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto all’inizio di febbraio dall’istituto ucraino Rating Group e diffuso a due giorni dal primo anniversario dell’invasione. Sempre secondo lo stesso sondaggio, il 97% degli ucraini intervistati afferma di avere fiducia nel proprio esercito (rispetto al 65% nel 2019) e il 90% nel proprio presidente, Volodymyr Zelensky (erano il 36% nel gennaio 2022). Mentre il 17% della popolazione ha dichiarato di aver perso una persona cara in guerra, più della metà (58%) ha ritenuto “impossibile” ristabilire rapporti amichevoli con russi e bielorussi.
First lady, abbiamo diritto non essere uccisi nelle nostre case
“Indipendentemente dal paese o dalla nazionalità, abbiamo il diritto di non essere uccisi nelle nostre case. Tuttavia, gli ucraini vengono uccisi davanti a tutto il mondo già da un anno”. Lo ha affermato la first lady ucraina Olena Zelenska intervenendo in collegamento video a una sessione speciale delle Nazioni Unite incentrata sulle violazioni dei diritti umani causate dall’invasione russa. “La vittoria dell’Ucraina significherebbe la vittoria dei diritti umani sull’illegalità, la tortura e la distruzione. Pertanto giustizia per l’Ucraina è giustizia per il mondo intero”, ha detto Zelenska, ribadendo l’appello per l’istituzione di un tribunale speciale per i crimini russi.
Kiev, Mosca sta rafforzando posizioni al fronte
La Russia sta rafforzando le sue posizioni sul fronte, ha denunciato lo stato maggiore ucraino anticipando una nuova ondata di attacchi da parte dei militari di Mosca. Le forze russe hanno concentrato i loro sforzi per “operazioni offensive nelle direzioni di Kupiansk, Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Shakhtarsk”, si precisa. In particolare, proseguono i combattimenti intensi intorno a Bakhmut. E con aerei da ricognizione, le forze di Mosca stanno cercando di rendere più precisi i loro attacchi di artiglieria. Attacchi russi sono stati respinti dagli ucraini vicino ad Avdiivka e Shakhtarsk.
Mosca, Lavrov e Wang non hanno discusso ’piano di pace’ cinese
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi non hanno discusso di un “piano di pace cinese” per risolvere il conflitto sull’Ucraina, ma Pechino ha presentato le sue opinioni sugli approcci a una “soluzione politica” in Ucraina. Lo afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass.
“Abbiamo prestato attenzione alle dichiarazioni di alcuni politici occidentali e ai resoconti dei media su un certo “piano di pace cinese”. Come al solito, distorcono il quadro reale. I partner cinesi ci hanno informato sulle loro opinioni sulle cause profonde della crisi ucraina, così come gli approcci alla sua soluzione politica. Non si è parlato di alcun ’piano’ separato”, ha affermato.
Odg-Fnsi, soluzione rapida per giornalisti bloccati in Ucraina
“Sono ormai diversi giorni che i due reporter italiani, Andrea Sceresini e Alfredo Bosco, sono bloccati a Kiev senza gli accrediti stampa, necessari per potere lavorare e muoversi nelle zone del conflitto. Non è accettabile che a giornalisti vengano tolti gli strumenti di lavoro senza neanche fornire adeguate spiegazioni. Auspichiamo che - grazie anche all’impegno dell’Ambasciata italiana in Ucraina - si arrivi quanto prima ad una rapida soluzione in modo da poter garantire loro, nostri connazionali, condizioni di sicurezza e agibilità per poter svolgere il loro lavoro”. Lo scrivono in una dichiarazione congiunta Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Alessandra Costante, appena eletta alla segreteria Fnsi, e Vittorio Di Trapani, nuovo presidente Fnsi.
No accordo Ue su sanzioni, ambasciatori si rivedono domani
Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione degli ambasciatiori Ue di oggi. Non è stato infatti possibile raggiungere un accordo sul decimo pacchetto di sanzioni ma la discussione è riaggiornata a domani pomeriggio con un nuovo Coreper, nel frattempo proseguiranno contatti bilaterali della Commissione con gli Stati membri per appianare gli ultimi dettagli. Lo riferiscono fonti diplomatiche Ue.
“In un quadro che va sostanzialmente ricomponendosi - spiega la fonte -, restano ancora dei punti di distanza, in particolare sul nuovo criterio di designazione dei ’family member’, ovvero i familiari più stretti degli oligarchi, richiesto con forza da Polonia e Paesi baltici, e sugli obblighi di reporting del settore finanziario”. Misura fortemente voluta dalla Commissione, che prevede un obbligo di informativa dettagliata per il settore bancario, assicurativo e finanziario di reporting sugli asset e riserve della Banca centrale russa (e relative sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto dell'obbligo di informativa dettagliata), con l’obiettivo di rafforzare il monitoraggio su asset immobilizzati e congelati. “Pur con queste distanze, è comunque stata riconfermata la volontà dei Ventisette di dare un segnale di unità con un accordo sul decimo pacchetto entro la data simbolica del 24 febbraio”, precisa la fonte.
Cybersecurity: una decina di soggetti attaccati, Acn al lavoro, molti ripristinati
Una decina di soggetti tra pubblici e privati sono stati oggetto da stamattina di attacco hacker. È quanto si apprende da fonti vicine all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Tra gli attaccati, sempre a quanto si apprende, Tim, A2A, Bper e i Carabinieri, ma anche altri siti istituzionali sono stati colpiti nelle scorse ore, tra cui Esteri e Difesa (in quest’ultimo caso l’attacco sarebbe avvenuto ieri).
L’autorità nazionale sta analizzando l’attacco e molti servizi sono stati ripristinati. Subito dopo gli attacchi hacker è stata data un’allerta e, spiegano le fonti, si è reagito molto bene, immediatamente. Dal punto di vista tecnico, si è trattato essenzialmente di un attacco diretto alle applicazioni. L’attacco è stato rivendicato su Telegram dal collettivo di hacker filorussi NoName057: si tratta di un’azione di tipo DDos (Denial of service). Nei vari post dedicati all’argomento il collettivo cita le parole pronunciate ieri a Kiev dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in merito al sostegno militare italiano all’Ucraina.
Spagna invierà 6 carri armati Leopard
La ministra spagnola della Difesa, Margarita Robles, ha annunciato che Madrid invierà sei carri armati Leopard all’Ucraina. La ministra, riportano i media locali, ha assicurato che l’esercito spagnolo sta riparando questi carri armati che non erano più in servizio e ha assicurato che la Spagna potrebbe riparare altri mezzi di questo tipo destinati all’Ucraina “se fosse necessario” e “se i nostri alleati ce lo chiedessero”. Robles, tuttavia, non ha precisato quando i Leopard saranno spediti.
Procuratore generale, identificati 91 militari russi per crimini Bucha
Il procuratore generale ucraino ha annunciato che il suo ufficio ha identificato 91 soldati russi responsabili di crimini di guerra a Bucha. “Durante l’occupazione l’esercito russo ha commesso più di 9mila crimini di guerra nel distretto di Bucha, nella regione di Kiev, e più di 1.700 civili sono stati uccisi”, ha dichiarato il procuratore, citato dai media locali. “Finora sono stati identificati 91 militari russi implicati in questi crimini”, ha aggiunto, precisando che l’obiettivo è “assicurare alla giustizia tutte le persone coinvolte”.
Attacco hacker a siti di aziende e istituzioni italiane
Una serie di siti di aziende e istituzioni italiane sono nel mirino degli hacker del collettivo filorusso NoName057, che ha rivendicato l’azione sui propri profili Telegram. L’attacco, di tipo Ddos, è partito nella giornata di ieri in occasione della visita della premier Giorgia Meloni a Kiev. “L’Italia fornirà all’Ucraina il sesto pacchetto di assistenza militare” scrivono sui propri canali citando la conferenza stampa del presidente del Consiglio e aggiungendo: “continueremo il nostro affascinante viaggio attraverso l’Italia russofoba”.
Oms: Rischio nucleare reale, tutti devono essere estremamente attenti
Il rischio di una escalation nucleare nel conflitto tra Russia e Ucraina “è un problema reale e tutti devono essere estremamente attenti. Non sono così preoccupato però per l’uso di un’arma. Sono più preoccupato per gli incidenti e ancora di più per il fatto che le centrali nucleari continuino a essere gestite in un modo che richiede molto coraggio”. Così Mike Ryan, direttore esecutivo del Programma Emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa Oms sulle principali emergenze sanitarie, Covid-19 e terremoto in Turchia e Siria.
Tajani, a Blinken confermerò l’impegno a difesa dell’Ucraina
“A Blinken confermerò l’impegno italiano per difesa dell’indipendenza dell’Ucraina, confermerò che per l’Italia le relazioni transatlantiche sono una priorità della nostra politica estera”: lo ha detto a Wall Street il ministro degli esteri Antonio Tajani, che dopodomani avrà un bilaterale con il capo della diplomazia Usa a margine del consiglio di sicurezza Onu sull’Ucraina.
Berkofsky (Ispi), nulla da aspettarsi da Wang a Mosca
Dalla visita del ministro degli Esteri cinese Wang Yi a Mosca “non c’è da aspettarsi assolutamente niente”. Lo dice all’Adnkronos Axel Berkosfky, professore associato all’Università di Pavia e vicecapo dell’Asia Centre dell’Ispi. La premessa di Pechino e di Mosca, osserva, è che “l’Occidente, gli Usa hanno provocato la guerra in Ucraina e che Cina e Russia sono amici”.
Del piano di pace cinese di cui si è parlato negli ultimi giorni, prosegue, “non è venuto fuori niente. Come fa la Cina a presentarsi come ’honest broker’, come mediatore, quando non hanno ancora ufficialmente capito chi ha iniziato la guerra? Dicono le stesse cose di un anno fa”. Quindi oggi “non mi aspetto nulla”, ripete Berkofsky. Vedremo “se verrà fuori un tentativo di mediazione”, ma “non credo”. In Cina si fa “da oltre dieci anni” riferimento al “declino dell’Occidente, ma io non lo vedo. Inoltre, credo che la coalizione che aiuta l’Ucraina abbia mostrato anche alla Cina che l’Occidente non è così debole. Al contrario, ha fornito all’Ucraina i mezzi per difendersi”.
Zafarana (Gdf), bloccati beni russi per 2 mld a 22 persone e 3 entità
“In relazione al conflitto russo-ucraino il nucleo speciale della polizia valutaria ha eseguito il blocco dei beni nei confronti di 22 persone fisiche e tre entità, per un valore di circa 2 miliardi di euro, praticamente in tempo reale rispetto all’inserimento dei soggetti nelle liste”. Lo ha riferito il comandante generale della Guardia di finanza, Giuseppe Zafarana, nel corso di una audizione convocata dalla commissione Finanze della Camera.
Consigliere Rada, grazie a Meloni aiuti militari significativi
Il viaggio della premier italiana Giorgia Meloni a Kiev “è molto importante per l’Ucraina”, siamo “grati ai partner italiani per l’aiuto che il Paese ci ha fornito. Le relazioni tra Roma e Kiev non sono mai state così strette come ora, ed è anche merito del nuovo governo Meloni, che è riuscito a trasferire all’Ucraina anche sistemi di difesa aerea per proteggere le infrastrutture critiche e la popolazione civile”. Lo ha detto a LaPresse Mykola Volkivskyi, analista e consigliere parlamentare alla Rada, il Parlamento ucraino, commentando la visita della leader in Ucraina.
“Meloni, insieme ai suoi alleati politici, è riuscita a far fare a Roma concessioni significative in materia di sostegno militare a Kiev, e questo processo continuerà”, ha affermato il consigliere, sottolineando che “di fatto oggi l’Italia è un Paese partner dell’Ucraina” a un livello “che non ci aspettavamo di vedere un anno fa”. “La razionalità, la solidarietà con i valori europei e la volontà politica hanno reso l’Italia un attore di primo piano nella politica mondiale”, ha aggiunto.
Stoltenberg, Putin si prepara ad altra guerra e non alla pace
A un anno dall’invasione dell’Ucraina il presidente russo Vladimir Putin ’’non si sta preparando alla pace, ma a un’altra guerra’’. Lo ha detto il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso di un incontro a Varsavia con il presidente americano Joe Biden e i leader dei ’Nove di Bucarest’. L’appello di Stoltenberg agli alleati è a dare all’Ucraina tutto il sostegno di cui ha bisogno ’’perché la storia non si ripeta’’ e citando la Georgia, la Crimea e il Donbass dice che “abbiamo visto il modello russo di aggressione per molti anni”. “Non possiamo permettere alla Russia di continuare a intaccare la sicurezza europea. Dobbiamo interrompere questo ciclo di aggressione russa’’, ha aggiunto Stoltenberg.
Stoltenberg, impedire a Russia di minare sicurezza europea
“Non dobbiamo permettere alla Russia di continuare a minare la sicurezza europea”. Lo ha detto il segreario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parlando a Varsavia in occasione del vertice degli Stati orientali dell’Alleanza, come riportano i media tedeschi. Bisogna “rompere il ciclo dell’aggressione russa” e fare in modo che “la storia non si ripeta”, ha detto ancora Stoltenberg.
Stoltenberg ha poi sottolineato che prima dell’inizio della guerra contro l’Ucraina, la Russia aveva già attaccato la Georgia nel 2008 e poi annesso la penisola ucraina di Crimea nel 2014. Mosca ha anche iniziato a sostenere i separatisti nell’Ucraina orientale. “Siamo stati testimoni del modello di comportamento aggressivo della Russia per molti anni”, ha detto ancora il segretario generale della Nato.Tajani, lavoriamo per difesa occupazione impianti Lukoil Priolo
Il ministro degli esteri Antonio Tajani ha rassicurato sul futuro degli impianti della Lukoil in Sicilia, dopo il cambio di proprietà per le sanzioni occidentali legate alla guerra in Ucraina: “il governo lavora sodo a difesa dei posti di lavoro, perderli sarebbe un disastro per l’economia di questa parte della Sicilia”.
Wang, da Putin volontà soluzione crisi con dialogo
Il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi ha espresso al presidente russo Vladimir Putin “il suo apprezzamento per la riconferma della volontà di Mosca di risolvere la questione dell’Ucraina attraverso il dialogo e il negoziato”. Lo riporta una nota serale diffusa dalla diplomazia di Pechino, sull’incontro di oggi tra i due,secondo cui “la Cina, come sempre, manterrà una posizione obiettiva ed equa e svolgerà un ruolo costruttivo nella soluzione politica della crisi”.
Il partenariato strategico globale di coordinamento Cina-Russia “non è mai rivolto a terzi, né è soggetto a interferenze da parte di terzi, per non parlare della coercizione da parte di terzi”, ha aggiunto Wang, secondo cui le relazioni bilaterali “hanno una solida base politica, economica e di civiltà”, nel mezzo della “multipolarizzazione del mondo e della democratizzazione delle relazioni internazionali che sosteniamo congiuntamente in modo conforme allo sviluppo dei tempi e dei desideri della maggior parte dei Paesi”.
La Cina, pertanto, “è disposta a lavorare con la Russia per mantenere l’attenzione strategica, approfondire la fiducia politica reciproca, rafforzare il coordinamento strategico, espandere la cooperazione pratica, salvaguardare gli interessi legittimi dei due Paesi e svolgere un ruolo costruttivo nella promozione della pace e dello sviluppo nel mondo”.
Capo Wagner ai russi, aiutateci a chiedere munizioni a Mosca
Il capo del gruppo mercenario russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha rivolto un appello ai russi affinché si uniscano alle sue richiesta per ricevere munizioni dall’esercito di Mosca. “Se ogni russo dicesse semplicemente: ’date le munizioni a Wagner’ sarebbe molto importante”, ha affermato Prigozhin in un messaggio registrato, come riportano i media internazionali. Da giorni Prigozhin accusa l’alto comando russo di non fornire munizioni ai mercenari che combattono per la città di Bakhmut, nell’est dell’Ucraina. Nel suo nuovo messaggio audio, Prigozhin chiama a raccolta tutti i russi per sollevare l’argomento delle munizioni per il gruppo Wagner. “Li costringeremo a darci munizioni”, ha affermato Prigozhin.
Tajani, in Italia record europeo dei sequestri a oligarchi russi
“Il governo italiano e la guardia di finanza lavorano duro contro gli oligarchi russi sanzionati per la guerra in Ucraina, abbiamo sequestrato beni per 2,5 miliardi di euro, un record in Europa”: lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani parlando davanti alla comunita’ imprenditoriale italiana a Wall Street.
Nato: Biden, ’Usa difenderanno ogni centimetro dell’Alleanza’
Gli Stati Uniti difenderanno ’’letteralmente ogni centimetro della Nato’’. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden a Varsavia prima di incontrare il Segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg e i leader dei ’Nove di Bucarest’. I cosiddetti B9 sono le “linee del fronte” per la difesa collettiva della Nato e “per la libertà delle democrazie in Europa e nel mondo”, ha detto Biden. Parlando del presidente russo Vladimir Putin, Biden ha affermato che “in una delle ultime conversazioni che ho avuto con il nostro amico in Russia gli ho detto ’continui a chiedere la finlandizzazione della Nato, otterrai la Natoizzazione della Finlandia’’’.
Stoltenberg, «Putin vuole più guerra,aumentare aiuti a Kiev»
“Putin non vuole la pace, vuole più guerra. Ecco perché dobbiamo aumentare il nostro sostegno all’Ucraina.” Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg partecipando a Varsavia, assieme al presidente degli Usa Jose Biden, al summit B9 che riunisce i Paesi del fianco Est dell’Alleanza
Biden, leader fianco est Nato sono in prima linea
“Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, è ancora piu’ importante restare uniti”. Lo ha detto Joe Biden parlando alla riunione con i leader del fianco est della Nato a Varsavia. “Voi siete al fronte, e sapete bene cos’è in gioco”, ha sottolineato il presidente americano ribadendo che gli Stati Uniti difenderanno “ogni centimetro del territorio della Nato”.
Mosca, con lo stop a Start si spezza l’ultimo filo con Washington (di Antonella Scott)
Viminale, 70 minori ucraini scomparsi nel 2022
In merito alla guerra in corso in Ucraina e il conseguente arrivo di profughi in Italia, l’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse ha svolto un continuo monitoraggio sulle denunce di scomparsa di minori arrivati dall'Ucraina, registrando 70 denunce, pari allo 0,54% di tutte quelle relative ai minori scomparsi, con un incremento di 52 denunce rispetto al precedente 2021. È quanto emerge dalla XXVIII Relazione sull'attività svolta nell'anno 2022 dall'Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Nel 2021 le 18 denunce di scomparse di minori ucraini erano pari allo 0,20% di tutte le denunce di minori scomparsi.
Russia: anche Camera alta Parlamento approva sospensione New Start
Anche la Camera alta del Parlamento russo, cioè il Consiglio federale, ha approvato la sospensione del trattato New Start con gli Stati Uniti, che era stata annunciata ieri dal presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso sullo stato della nazione, tenuto a pochi giorni dal primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Stamattina già la Duma aveva approvato la sospensione.
Concerto allo stadio Luzhniki di Mosca per anniversario invasione: atteso Putin
È iniziato a Mosca il concerto-adunata allo stadio Luzhniki per celebrare i difensori della patria nell’anniversario dell’inizio dell’operazione speciale contro l’Ucraina. La folla fa sventolare le bandiere della Russia. E’ atteso un intervento del Presidente Vladimir Putin. In occasione dell’anniversario dell’annessione della Crimea, lo scorso marzo, era stato organizzato un evento analogo, dove Putin fece un intervento molto aggressivo.
Caritas: in Italia 174 mila profughi da inizio guerra
Sono 174 mila gli ucraini che hanno attraversato le frontiere italiane da inizio della guerra. I dati sono stati diffusi oggi dalla Caritas italiana, durante una conferenza stampa in cui si è fatto il punto dell’impegno non solo nei territori di guerra ma in tutto il mondo. Dei 174 mila profughi, 92 mila sono donne e quasi 50 mila minori. Caritas Italiana ha sostenuto le attività diocesane di accoglienza, le iniziative di integrazione ed i percorsi di inclusione socio-economica degli ucraini accolti attraverso il progetto APRI agli Ucraini.
Da giugno a dicembre 2022 hanno partecipato 90 Caritas diocesane, accogliendo in totale oltre 6.000 persone. Il progetto nel 2022 si è strutturato in due fasi coinvolgendo diocesi diverse a seconda delle disponibilità dei territori: nel periodo giugno-settembre 2022 sono stati finanziati progetti a 83 Caritas diocesane per un importo complessivo di 1,1 milioni di euro; nella seconda fase del progetto (ottobre-dicembre 2022) sono state coinvolte 72 Caritas diocesane, per un importo complessivo di 1,7 milioni di euro.
Nel corso del 2023 è iniziata una terza fase progettuale (gennaio-marzo 2023, in corso) a cui hanno aderito 72 Caritas, che hanno presentato una richiesta di contributo complessiva di 1,6 milioni di euro. Inoltre, sono stati finalizzati contributi con destinazione specifica per sostenere progettualità di ulteriori 20 Caritas diocesane per complessivi 680 mila euro e sono state coinvolte 133 Caritas diocesane nella distribuzione, a favore degli ospiti accolti, di carte prepagate.
Caritas Italiana, infine, ha partecipato al bando della Protezione civile per le accoglienze diffuse sui territori, firmando una convenzione per la messa a disposizione di 1.489 posti a partire dal 4 agosto 2022.
Kuleba: «Visita Meloni a Kiev evento storico»
«Per me il governo di Georgia Meloni è innanzitutto un governo di orientamento filo-italiano. Ed è per questo che è estremamente gratificante che, allo stesso tempo, questo governo abbia assunto una posizione chiara e coerente riguardo al sostegno dell'Ucraina in ambito politico, militare, economico e umanitario, nel ripristino delle infrastrutture energetiche e nella ulteriore ricostruzione dell'Ucraina. Questa è una posizione di leadership forte».
Lo dichiara il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, in un’intervista a ’Il Foglio’. «Auspichiamo anche l'appoggio dell'Italia alle nostre aspirazioni europee ed euroatlantiche. Georgia Meloni e il presidente Zelensky hanno un rapporto estremamente buono e di fiducia. La visita del capo del governo italiano a Kyiv è stata un evento storico, che rafforzerà le relazioni tra i nostri Paesi e rafforzerà l'Europa in generale», conclude.
Russia-Cina: Wang, nostre relazioni non soggette a pressioni terze
Le relazioni tra Mosca e Pechino non sono soggette a pressioni da parte di terzi. Lo ha dichiarato Wang Yi, capo dell’ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, durante l’incontro con il presidente russo Vladimir Putin a Mosca. Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Le nostre relazioni non sono rivolte a Paesi terzi, non sono soggette a pressioni da parte di terzi. Abbiamo una solida base nell’economia, nella politica e nella cultura”, ha dichiarato Wang.
Putin a Wang, «raggiunte nuove pietre miliari in relazioni tra Russia e Cina»
“Le relazioni russo-cinesi si stanno sviluppando come avevamo pianificato negli anni scorsi, tutto sta andando avanti e si sta sviluppando. Stiamo raggiungendo nuove pietre miliari”. Lo ha detto Vladimir Putin nel suo incontro con Wang Yi, secondo quanto riferisce la Tass. All’inizio del colloquio con il capo della diplomazia cinese in missione a Mosca, il presidente russo ha detto di voler cogliere l’occasione per “trasmettere i migliori auguri al nostro, mio amico, il presidente della Repubblica popolare cinese, compagno Xi Jinping”.
Kuleba, «sono grato al governo italiano per l’invio di armi»
“Sono grato al governo italiano, sia precedente che presente, per l'invio di armi e attrezzature militari che abbiamo ricevuto dall'inizio della guerra su vasta scala”. A dichiararlo è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in una lunga intervista a ’Il Foglio’. “Ad oggi - spiega - l'Italia ha già fornito all'Ucraina 5 pacchetti di aiuti alla difesa del valore di circa 1 miliardo di euro. Tutte queste decisioni hanno permesso di salvare migliaia di vite ucraine e gliene saremo sempre grati. Voglio anche sottolineare che l'aiuto militare all'Ucraina non è beneficenza, è il miglior investimento dell'Italia nella propria sicurezza e stabilità a lungo termine dell'intero continente europeo per il prossimo decennio”.
Razov, con le armi a Kiev l’Italia è parte del conflitto
“Fornendo armi a Kiev, l’Italia, forse contro la propria volontà (perlomeno contro la volontà di gran parte dei suoi cittadini), si fa trascinare in una contrapposizione militare, diventando parte in causa nel conflitto”. Lo dice l’ambasciatore russo Sergey Razov in un’intervista all’ANSA. “In termini di prospettiva - sottolinea il diplomatico russo - rifornire il regime di Kiev di armi ed equipaggiamenti militari sempre più sofisticati non avvicina la pace, anzi non fa che alimentare e inasprire la guerra, moltiplicando le vittime, la distruzione e la sofferenza”.
Meloni, impegnati su piano pace di Zelensky
“Il punto è capirsi su cosa sia pace. Io penso che non possa esistere una pace o qualsiasi punto d’accordo con il quale non sia d’accordo l’aggredito. Zelensky ha presentato un piano di pace in 10 punti e siamo impegnati come Italia e come G7 e con tutte le organizzazioni internazionali di cui facciamo parte, ad aprire consultazioni e adesioni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, in una intervista al Tg4 durante il suo viaggio a Kiev.
Mosca, «da Zelensky rabbia impotente contro Berlusconi»
“In un altro impeto di rabbia impotente, l’abitante del bunker ha attaccato Berlusconi, che aveva ricordato al regime di Kiev il Donbass”. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, attacca così su Telegram Voldymyr Zelensky per le dure critiche rivolte dal presidente ucraino a Silvio Berlusconi. La portavoce russa - dopo aver affermato che, contrariamente a quanto detto da Zelensky, l’ex premier italiano ha vissuto da bambino i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale - aggiunge: “Così Zelensky ha confrontato il suo regime con quello fascista e l’operazione militare speciale con l’azione degli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli è scappata la verità”.
Riabkov, sospesi scambi informazioni e attività verifica Nuovo Start
Tutti gli scambi di informazioni previsti nel quadro del Nuovo Trattato per la riduzione delle armi strategiche (Nuovo Start) sono stati sospesi, in linea con la decisione annunciata martedì dal presidente russo Vladimir Putin di congelare la partecipazione di Mosca all’intesa. A dichiararlo è stato oggi il viceministro degli Esteri russo, Sergei Riabkov. “Tutto questo è sospeso. Tutti gli scambi di informazioni, tutti gli elementi dell’intesa relativi alle attività di verifica non vengono attuati, tenendo conto dell’annuncio di sospensione e della prevista esecuzione legislativa della decisione”, ha spiegato Riabkov.
Mosca, la guerra nucleare rimane inammissibile
Dopo la sospensione della partecipazione al Trattato Start, “la Russia rimane fedele al postulato dell’inammissibilità della guerra nucleare”. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. Lo riporta Ria Novosti. “Sì, certo, non può essere altrimenti - ha spiegato - penso che tutti abbiano prestato attenzione a ciò che il presidente ha detto nel suo discorso all’Assemblea federale. C’è una tesi secondo cui è impossibile sconfiggere una potenza nucleare. Questa deve essere combinato con quella sull’inammissibilità della guerra nucleare”.
Missione Pe, Ue sia capace di imporre sua narrativa
“In Ucraina non c’è solo una guerra sul terreno ma anche una guerra di informazione e di narrativa, e l’Ue deve aumentare il supporto all’Ucraina per vincere anche questa battaglia”. Così l’eurodeputato socialista francese, Raphael Glucksmann, durante la conferenza stampa della missione a Kiev della commissione per le interferenze del Parlamento europeo. La delegazione di eurodeputati ha incontrato martedì il ministro della Cultura e della politica dell’informazione Oleksandr Tkachenko, il ministro dell’Energia Herman Halushchenko, il primo vicepresidente della Verkhovna Rada Oleksandr Kornienko, il vice capo dell’ufficio del presidente Igor Zhovka, il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale Oleksiy Danilov, così come membri della Rada, diverse autorità ucraine e organizzazioni della società civile. “Oltre a distruggere la propaganda russa dobbiamo imporre la nostra narrativa, una narrativa che fino ad ora è stata troppo debole”, ha spiegato Glucksmann. “Questa è una battaglia che va al di là dell’Ucraina e infatti è necessario spiegare al pubblico europeo che questa guerra è la nostra guerra poichè opporsi alla Russia non vuol dire solo mandare armi ma anche ammettere di essere parte di questo conflitto perchè questo conflitto ci coinvolge”, ha concluso l’eurodeputato.
Kiev, due civili feriti nell’attacco russo a Kharkiv
Due civili sono rimasti feriti questa mattina nell’attacco russo a Kharkiv, città dell’Ucraina orientale. Lo riferisce il governatore della regione Oleh Synyehubov, citato da Unian. “Strutture industriali sono nel mirino dell’esercito russo. Due persone sono rimaste ferite”, ha scritto sui social. In precedenza il sindaco Igor Terekhov, aveva confermato che “diverse esplosioni nella città”, mentre su Telegram sono state postate le immagini delle colonne di fumo dopo le esplosioni.
Cina, «basta notizie infondate su nostre armi a Russia»
“Gli Stati Uniti e altri Paesi Nato ora stanno costantemente diffondendo che la Cina potrebbe fornire armi alla Russia, un trucco che è stato usato e smascherato all’inizio della crisi in Ucraina”. Così il portavoce del ministero degli Esteri cinese afferma che Pechino non sta valutando invio di armi a Mosca e chiede di smettere di diffondere falsità a riguardo. La Nato, ha detto ancora Wang Wenbin, deve “smettere di diffamare la Cina con speculazioni infondate sull’Ucraina, abbandonare la mentalità da guerra in un gioco a somma zero e di scontro di blocchi, finendo di fomentare lo scontro”. Infine il portavoce cinese ha ricordato che sono gli Stati Uniti ed i Paesi Nato “la principale fonte di armi nei campi di battaglia in Ucraina”.
Cremlino revoca il decreto sulla sovranità della Moldavia
Il presidente russo Vladimir Putin ha revocato un decreto del 2012 che in parte sosteneva la sovranità della Moldavia nell’ambito delle politiche sul futuro della Transnistria, regione separatista sostenuta da Mosca che confina con l’ Ucraina e dove la Russia ha truppe. Lo riporta il Guardian. Il decreto, che comprendeva una componente moldava, delineava la politica estera russa di 11 anni fa che presupponeva relazioni più strette con Ue e Usa. La revoca è stata pubblicata sul sito del Cremlino e afferma che la decisione è stata presa per “garantire gli interessi russi in relazione ai cambiamenti nelle relazioni internazionali”.
Kiev, Zelensky vuole partecipare a vertice Nato a luglio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intende partecipare di persona al vertice della Nato che si terrà a Vilnius a luglio: lo ha dichiarato l’ambasciatore ucraino in Lituania Petro Beshta all’agenzia di stampa locale BNS, come riporta il Guardian. “Questo è il nostro piano”, ha detto l’ambasciatore.
Mosca, da Zelensky attacco di rabbia impotente contro Berlusconi
“In un ennesimo attacco di rabbia impotente, l’abitante del bunker si è scagliato contro Berlusconi, perhè questi ha ricordato al regime di Kiev del Donbass”. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova commenta su Telegram le critiche del presidente ucraino al leader di Forza Italia. Zakharova ricorda quanto detto da Berlusconi sui bombardamenti alleati su Milano quando era bambino, e poi conclude: “In modo banale Zelensky ha paragonato il proprio regime a quello fascista e l’operazione militare speciale russa alle azioni degli Alleati nella Seconda guerra mondiale. Gli è scappata la verità”.
Ucraina, allerta aerea su tutto il Paese
Le autorità ucraine hanno annunciato un’allerta aerea su tutto il Paese. Lo riporta Ukrainska Pravda. L’allarme è scattato a causa del decollo dalla Bielorussia di un velivolo di tracciamento radar a lungo raggio e di un caccia MiG-31K, che può trasportare missili ipersonici Kinzhal.
Premier Meloni arrivata in Polonia, in tarda mattinata rientro in Italia
È terminata la missione in Ucraina di Giorgia Meloni, ieri in visita a Kiev, Bucha, Irpin. La premier, ripartita in treno ieri sera da Kiev dopo l'incontro col il presidente Volodymyr Zelensky, è appena arrivata alla stazione ferroviaria polacca di Przemysl. La presidente del Consiglio si sposterà adesso all'aeroporto Rzeszow-Jasionka, da qui il volo verso Roma.
Kiev, russi hanno perso oltre 145mila uomini da inizio guerra
Le forze armate russe hanno perso oltre 145mila soldati (145.060) dall’inizio del conflitto in Ucraina. Lo riportano le forze armate di Kiev nel loro aggiornamento quotidiano. Inoltre si contano anche 3334 carri armati, 6569 veicoli corazzati da combattimento, 2345 sistemi di artiglieria, 243 sistemi di difesa aerea, 299 aerei, 287 elicotteri, 873 missili da crociera, e 18 navi.
Meloni arrivata in Polonia per rientro in Italia
È terminato la missione in Ucraina di Giorgia Meloni. La premier, ripartita in treno ieri sera da Kiev dopo l'incontro col il presidente Volodymyr Zelensky, è appena arrivata alla stazione ferroviaria polacca di Przemysl. La presidente del Consiglio si sposterà adesso all'aeroporto Rzeszow-Jasionka da cui farà rientro in Italia.
Cnn: Mosca ha testato missile Satana mentre Biden arrivava a Kiev
La Russia ha effettuato un test di un missile balistico intercontinentale SARMAT, soprannominato Satana II - che sembra essere fallito - lunedì 20 febbraio, nel momento in cui il presidente Joe Biden stava per arrivare in Ucraina, secondo due funzionari Usa vicini al dossier. Lo riporta la Cnn. La Russia ha notificato in anticipo agli Stati Uniti il lancio attraverso le linee di deconfliction. Un altro funzionario ha affermato che il test non ha rappresentato un rischio per gli Usa e che non è considerato un’escalation. Il presidente Putin non ha fatto alcun riferimento al lancio nel discorso di ieri. Il SARMAT trasporta testate nucleari.
La tempistica del test - scrive la Cnn - suggerisce che gli Stati Uniti e la Russia stavano comunicando attraverso diversi canali all’inizio della settimana per scopi di deconfliction. I funzionari statunitensi hanno notificato ai russi domenica sera, ore prima della visita di Biden a Kiev, che il presidente si sarebbe recato nella capitale ucraina, come ha riferito lunedì il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Il missile Sarmat è già stato testato con successo in passato: secondo i funzionari statunitensi se il test di lunedì fosse andato a buon fine, il Presidente russo Vladimir Putin lo avrebbe sottolineato nel suo discorso sullo Stato della Nazione di ieri. Invece, Putin non ha fatto alcun riferimento al lancio. La Cnn aveva inizialmente riferito che il test era avvenuto mentre Biden si trovava in Ucraina, sulla base delle informazioni fornite da alcune fonti, ma successivamente uno dei funzionari ha dichiarato che il test è avvenuto poco prima che Biden si trovasse nel Paese. E una seconda fonte ha specificato che il test era stato effettuato lunedì, senza fornire una tempistica più precisa.
Russia, commissioni Duma raccomandano sospensione Start
Le commissioni della Duma per gli affari esteri e la difesa hanno raccomandato l’approvazione di una legge che sospende l’adesione della Russia al Trattato di riduzione delle armi strategiche (START). Lo hanno annunciato i presidenti, Leonid Slutsky e Andrei Kartapolov, citati da Ria Novosti. L’iniziativa è stata presentata alla Camera bassa dell’Assemblea federale dal Presidente Vladimir Putin. Il documento sarà esaminato oggi dal Consiglio della Federazione. Nel suo discorso di ieri Putin ha annunciato la sospensione della partecipazione di Mosca al Trattato sottolineando che la Russia non si ritira dall’accordo.
Per approfondire: Mosca, con lo stop a Start si spezza l'ultimo filo con Washington
Peskov, su sospensione Start non abbiamo avvertito prima Usa
La Russia non aveva ha avvertito gli Stati Uniti in merito alla sospensione del trattato Start. Lo ha precisato in un’ìntervista alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, spiegando che Washington ha appreso la notizia durante il messaggio del presidente Vladimir Putin all’Assemblea federale, Quanto alla procedura per la sospensione “questo accordo è stato ratificato una volta dal parlamento russo, quindi sarà necessaria l’approvazione in parlamento”.
Kiev, ”ruolo importante dell’Italia nella ricostruzione”
“L’Ucraina è pronta a riconoscere l’importante ruolo dell’Italia nella ricostruzione e nella rapida ripresa del Paese”. Lo si legge in una dichiarazione congiunta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e della premier Giorgia Meloni, pubblicata sul sito della presidenza ucraina dopo la visita della delegazione italiana a Kiev. “Siamo d’accordo sull’opportunità di organizzare in Italia una Conferenza Italia-Ucraina per discutere il tipo di sostegno e le collaborazioni che possiamo sviluppare per quanto riguarda la ricostruzione”, prosegue la dichiarazione congiunta.
“La Repubblica italiana esprime la sua disponibilità a svolgere un ruolo chiave nella ricostruzione dell’Ucraina - in particolare attraverso la piattaforma multi-agenzia di coordinamento dei donatori concordata tra Ucraina, G7, le organizzazioni finanziarie internazionali e altri partner chiave - anche attraverso la significativa e riconosciuta esperienza dei suoi aziende in settori cruciali e collaborando per garantire un processo trasparente, inclusivo e orientato alle riforme”, aggiunge la dichiarazione congiunta.
Media, Xi Jinping prepara visita a Mosca da Putin
Xi Jinping sta preparando una visita a Mosca per incontrare Vladimir Putin. Lo riportano il Wall Street Journal ed altri media, sottolineando che la visita potrebbe avvenire nei prossimi mesi, con il presidente cinese che intende assumere un ruolo più attivo per mettere fine al conflitto in Ucraina. L’incontro tra i due leader dovrebbe dare un impulso a colloqui di pace ed anche ribadire l’appello ad evitare il ricorso alle armi nucleari, quanto mai urgente ora che Putin ha annunciato l’intenzione di sospendere la partecipazione di Mosca al New Start, l'ultimo accordo rimasto in vigore tra Usa e Russia per il controllo degli arsenali atomici.
Al momento non si conoscono dettagli sull’incontro, i cui preparativi sarebbero in una fase finale, con le fonti del giornale Usa che sottolineano che potrebbe avvenire ad aprile o maggio, quando la Russia celebra la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale. La notizia della possibile missione di Yi a Mosca arriva mentre continua la visita in Russia di Wang Yi, il capo della diplomazia cinese.
Respinto attacco aereo a Sumy
Il sistema ucraino di difesa antiaerea ucraino è entrato in azione stanotte. Successivamente, l’Amministrazione militare regionale di Sumy, sul suo canale Telegram ha scritto che “l’attacco è stato respinto e l’obiettivo è stato colpito”. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian. Nella notte la popolazione della città ha avvertito una forte esplosione: poco dopo si è scoperto che era opera della difesa aerea ucraina. Solo nelle ultime 24 ore sono state registrate 78 esplosioni a seguito di bombardamenti nemici nella regione di Sumy. Secondo l’amministrazione militare regionale, gli occupanti hanno bombardato cinque comunità territoriali della regione durante il giorno.
Zelensky, sostegno Italia a Formula pace comprende tribunale
“L’Italia ci sostiene con forza nella lotta per l’indipendenza” ed è “pronta a collaborare con noi per attuare la Formula di pace. E questo, in particolare, include un punto importante come la giustizia. Ovvero, un tribunale per l’aggressore, un meccanismo di risarcimento per l’Ucraina. C’è un nuovo pacchetto di supporto alla difesa, che comprende, in particolare, la difesa aerea. Oggi sono state discusse anche nuove sanzioni contro la Russia”. Lo ha dichiarato nel suo discorso notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri ha incontrato il premier italiano Giorgia Meloni.