Ucraina, ultime notizie. Forze armate ucraine prendono posizione su riva sinistra del Dnepr
I punti chiave
- Forze Kiev prendono posizione su riva sinistra Dnepr
- Ue, “dall'inizio della guerra attacchi hacker saliti del 140%”
- Kiev, per rapire i bambini i russi uccidono anche i genitori
- Droni russi sulla città di Nikopol
- Giappone stanzia quasi 500 mln dollari a sostegno Kiev
- Kiev, ieri respinti 58 attacchi russi
Prigozhin, “non faremo più prigionieri, uccideremo tutti”
Il capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha detto che ora istruirà i suoi mercenari a non catturare prigionieri di guerra. “Uccideremo tutti sul campo di battaglia. Non fate più prigionieri di guerra!”, ha detto Prigozhin in un audio sul suo canale Telegram, citato dal Kyiv Independent. La decisione di Prigozhin arriverebbe a seguito della condivisione su un gruppo Telegram affiliato alla Wagner di una presunta conversazione tra due soldati ucraini, che discutevano di sparare a un prigioniero di guerra. La veridicità di questo audio non è stata confermata.
Kiev, “il sistema di difesa Patriot è già in servizio”
Il sistema di difesa aerea Patriot consegnato dai partner occidentali è già in servizio in Ucraina e “protegge i cieli ucraini dai missili nemici, compresi quelli balistici, e dagli aerei”. E gli altri sistemi di difesa aerea promessi dagli alleati sono in arrivo. Lo ha detto Yuri Ignat, portavoce dell'aeronautica militare di Kiev, citato da Ukrinform.
Ignat ha anche ricordato che Mykola Oleshchuk, il comandante dell'aeronautica ucraina, abbia già controllato le posizioni di combattimento del sistema di difesa aerea Patriot, e ha aggiunto che “la guerra nel nostro Paese è in corso soprattutto nella direzione orientale e più a sud, nelle regioni di Zaporizhzhia, Kherson e Mykolaiv”, anche se “recentemente sono stati registrati attacchi nelle regioni di Chernihiv e Sumy.
Kiev, “attacchi russi con i droni su Nikopol, ferite 3 persone”
Le truppe russe hanno attaccato con i droni la città di Nikopol, nella regione di Dnepropetrovsk, ferendo tre persone. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Sergey Lysak. “A Nikopol ci sono tre vittime tra la gente del posto! Questa è un'altra prova che abbiamo a che fare con i terroristi. Ancora una volta hanno attaccato la città dai droni. Hanno lanciato proiettili pericolosi. Ci sono state almeno quattro esplosioni”, ha dichiarato Lysak.
Lavrov a New York per Onu, atteso incontro con Guterres
L'incontro tra il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov e il segretario generale Onu, Antonio GuterresGuterres, è in programma domani alle 13.30 ora locale, le 19.30 italiane. Il titolare della diplomazia di Mosca discuterà con il segretario Onu l'accordo sull'esportazione di grano ucraino a poche settimane dalla prevista scadenza dell'intesa, che rischia di non essere rinnovata a meno che le richieste russe relative alle proprie esportazioni non vengano soddisfatte. La Russia ha avvertito che le prospettive per l'accordo oltre il 18 maggio non sono buone, e l'ambasciatore al Palazzo di Vetro Vassily Nebenzia ha spiegato che Lavrov “solleverà la questione durante l'incontro con Guterres”. “Non si sta muovendo nulla, si stanno compiendo sforzi ma sfortunatamente per noi sono inutili - ha precisato - Abbiamo detto chiaramente che vogliamo vedere progressi”.
Mosca, “visti negati ai reporter russi con Lavrov all'Onu”
I giornalisti russi al seguito del ministro degli Esteri Serghei Lavrov - che vola a New York per presiedere il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, di cui la Russia ha la presidenza nel mese di aprile - non hanno ottenuto i visti d'ingresso negli Stati Uniti per seguire la riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che sarà presieduta da Mosca. Lo ha denunciato la portavoce Maria Zakharova, come riporta la Tass. “Mancano 40 minuti alla loro partenza. I giornalisti non hanno i visti. L'ambasciata degli Stati Uniti ha risposto che 'ci stava lavorando'. È un'evidente manipolazione della libertà di parola e violazione dei diritti dei giornalisti”, ha aggiunto. Il viceministro Serghei Ryabkov ha poi avvertito: la Russia “non dimenticherà e non perdonerà”.
Kuleba, “un compromesso con Putin sarebbe un errore fatale”
L'Ucraina deve ripristinare la sua sovranità e la sua integrità territoriale, con l'aiuto dei propri partner. Ciò è necessario sia per Kiev, che per la futura pace nel continente e nel mondo. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista con il giornale tedesco Die Welt. “L'integrità territoriale dell'Ucraina deve essere ripristinata, un compromesso con Mosca avrebbe conseguenze fatali per il futuro ordine mondiale” ha chiarito Kuleba aggiungendo che l'offensiva russa nell'est dell'Ucraina si è indebolita. Secondo il ministro degli Esteri ucraino la Russia non ha mostrato alcun interesse reale nei negoziati, mentre “nessun Paese al mondo cerca la pace tanto quanto l'Ucraina”, ma - ha concluso Kuleba - “sappiamo anche che la vera pace deve essere giusta e duratura”.
Ue, “dall'inizio della guerra attacchi hacker saliti del 140%”
“Dall'inizio della guerra voluta da Vladimir Putin in Ucraina, gli attacchi cibernetici” contro l'Unione europea “sono aumentati del 140%”. Lo ha detto il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, durante la trasmissione Questions Politiques dell'emittente France Inter. Il presidente russo “ha paura del progetto europeo e fa di tutto per dividere l'Europa e indebolirla”, ha evidenziato il commissario.
Un'ex parlamentare svedese si è unita all'esercito ucraino
Caroline Nordengrip, ex parlamentare svedese (fino al 2022) del partito populista di destra Democratici svedesi, si unirà all'esercito ucraino nella guerra contro la Russia. Lo ha scritto lei stessa sulla sua pagina Instagram, condividendo anche la documentazione ufficiale: “Ora, dopo tre giorni di burocrazia, mi è stato permesso di arruolarmi nell'esercito regolare, ci sono voluti molti timbri. Impronte digitali, foto, medici, psicologi, almeno 30 firme…”. Nordengrip, che da novembre si addestra con i soldati ucraini, servirà ora nelle file della Legione internazionale, che fa parte delle forze armate ucraine. Molte le foto degli allenamenti condivise dalla 43enne, accompagnate da frasi d'ammirazione verso i combattenti di Kiev che “resistono all'assalto russo 24 ore al giorno, in tutte le condizioni, al freddo o al caldo”.
Tajani domani al Consiglio Esteri Ue, focus sull'Ucraina
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Antonio Tajani sarà domani, lunedì 24 aprile 2023, a Lussemburgo per partecipare al Consiglio Affari Esteri dell'Unione europea. Il Consiglio, presieduto dall'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, procederà a uno scambio di opinioni sull'aggressione russa contro l'Ucraina, dopo un breve intervento in videoconferenza del Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Il Consiglio discuterà quindi del piano d'azione dell'UE sulle conseguenze geopolitiche della guerra di aggressione russa e terrà un dibattito sui principali temi di attualità, soffermandosi in particolare su Sudan, Tunisia, Moldavia e Cina.
Forze Kiev prendono posizione su riva sinistra Dnepr
Le forze ucraine sono avanzate sulla riva sinistra del fiume Dnepr, nella regione di Kherson, che era in precedenza controllato dai russi, ha reso noto l’Istituto per lo studio della guerra (Isw), citando fra l’altro anche blogger militari russi. Lo scorso autunno le forze russe si erano ritirate dalla città di Kherson concentrandosi sulla riva sinistra del fiume.
Medvedev: “Se il G7 vieta l’esportazione, Mosca non accetterà accordo sul grano”
L’ex presidente russo Dmitry Medvedev ha dichiarato che se il G7 dovesse vietare le esportazioni verso la Russia, Mosca risponderebbe con la disdetta dell’accordo sul grano del Mar Nero, che consente le esportazioni vitali di grano dall’Ucraina. Il Gruppo dei Sette (G7) sta prendendo in considerazione un divieto quasi totale delle esportazioni verso la Russia, ha riferito la settimana scorsa l’agenzia di stampa giapponese Kyodo, citando fonti governative giapponesi.
Figlio di Peskov conferma, “ho combattuto in Ucraina”
Il figlio del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, Nikolai, ha confermato al quotidiano Komsomolskaya Pravda di avere servito al fronte - in Ucraina - con il Gruppo Wagner, sottolineando che lo ha fatto di sua spontanea volontà perché riteneva che fosse un suo “dovere”. Ieri il capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, aveva annunciato che Nikolai Peskov aveva servito come artigliere tra i suoi mercenari. “E’ stata una mia iniziativa. E assolutamente la mia decisione”, ha detto il 33enne. “Lo consideravo mio dovere. Dovevo partecipare, dovevo aiutare tutti quelli che erano lì. Non potevo sedermi in disparte e guardare gli amici e altre persone andare lì”, ha aggiunto, spiegando di essere rimasto al fronte sotto falso nome “poco meno di sei mesi”.
Kiev, per rapire i bambini i russi uccidono anche i genitori
Le forze russe arrivano anche a uccidere i genitori dei bambini ucraini per rapire i loro figli e portarli in Russia illegalmente: lo ha detto la commissaria per i diritti dei bambini della presidenza ucraina, Daria Gerasimchuk, in un’intervista esclusiva all’emittente tv 24 Kanal. Gerasimchuk ha delineato cinque scenari di come la Russia rapisce i bambini ucraini. Nel primo scenario, i genitori vengono detenuti per vari motivi - spesso senza alcun motivo - ed i bambini vengono immediatamente allontanati dalla famiglia: prima vengono portati nei territori occupati e poi vengono deportati in Russia. Il secondo scenario prevede il rapimento dei piccoli direttamente dalle loro famiglie biologiche. In questo caso gli adulti “scomodi”, cioè che “non vogliono collaborare con gli occupanti”, vengono privati “della loro responsabilità genitoriale secondo alcune leggi inventate dalle autorità di occupazione”. Il terzo metodo presuppone che i russi uccidano i genitori e portino via i bambini che sono rimasti con parenti e amici dalla famiglia.
“Questo è accaduto, ad esempio, ai primi due bambini che siamo riusciti a riportare (in Ucraina) - ha spiegato Gerasimchuk -. Erano Ilya Matvienko e Kira Obedynska. Il ragazzo è stato gravemente ferito a una gamba e sua madre è morta tra le sue braccia. Kira ha perso suo padre proprio davanti ai suoi occhi mentre cercava di andare a prendere l’acqua. E, infatti, i russi hanno portato questi bambini rapiti a Donetsk, preparandosi per la deportazione in Russia”. Nel quarto scenario i russi non consentono alle autorità ucraine di trarre in salvo quei bambini che si trovano nelle strutture di accoglienza istituzionali nei territori occupati. Ma il metodo più utilizzato prevede che i russi portino via i bambini per la cosiddetta “riabilitazione”. In primo luogo, ha spiegato Gerasimchuk, le forze russe creano condizioni nei territori occupati assolutamente inadatte alla vita di un bambino. Successivamente, offrono ai genitori di concedere “volontariamente” al bambino una cosiddetta vacanza di tre settimane o un mese, ma in realtà nessuno viene restituito. “Assolutamente a tutti i bambini viene detto che i loro genitori non hanno bisogno di loro, che non li amano e che ora saranno russi”, ha aggiunto la funzionaria.
Tajani (Esteri): “Italia sarà protagonista ricostruzione”
“Noi, per solidarietà nei confronti di un popolo invaso ma anche per sinergia economica, lavoreremo per essere protagonisti della ricostruzione dell'Ucraina”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della sua visita al Salone del Mobile alla fiera di Milano, a Rho. “Il 26 aprile al Palazzo dei Congressi a Roma - ha ricordato Tajani, che al Salone oggi farà visita alle aziende ucraine - ci sarà un grande evento con oltre mille imprese per preparare la ricostruzione di un Paese che sarà parte dell'Unione Europea, quindi parte del mercato europeo”.
Più di 3mila civili ritornano a Belgorod dopo fuga per esplosione bomba
Più di 3mila civili sfollati da Belgorod dopo l’esplosione di una bomba sganciata per errore dalle forze russe hanno fatto ritorno in città, ha reso noto il governatore, Vyacheslav Gladkov, precisando che il secondo esplosivo rimasto inesploso è stato disinnescato dagli artificieri. Le autorità locali avevano ordinato l’evacuazione di 17 condomini nel raggio di 200 metri dall’ordigno.
Danni ad abitazioni nell’attacco a Kharkiv di ieri
L’attacco missilistico lanciato ieri sera dalle forze russe contro la città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, ha danneggiato alcune abitazioni e una fabbrica: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, come riporta Rbc-Ucraina. Non si registrano feriti o vittime. Secondo Sinegubov, uno dei razzi ha colpito il territorio, mentre un altro probabilmente è esploso in aria. Inoltre, due case sono state distrutte e altre 10 sono state danneggiate nel villaggio di Kotlyary.
Kiev: missile russo contro Sloviansk nella notte
Le forze russe hanno lanciato nella notte un altro attacco missilistico contro la città di Sloviansk, nella regione di Donetsk: lo ha reso noto il capo dell’Amministrazione militare regionale, Vadim Lyakh, come riporta Rbc-Ucraina. “Questa volta, un missile S-300 ha colpito il microdistretto di Lesnoy vicino a una cava. Diverse case sono state danneggiate”, ha scritto Lyakh su Facebook sottolineando che non ci sono stati feriti o vittime. Il 14 aprile scorso una persona è morta in seguito ad un attacco missilistico russo contro un quartiere residenziale di Sloviansk.
Media, ieri colpiti otto volte postazioni russe
I piloti di guerra ucraini ieri hanno colpito otto volte le posizioni nemiche lungo la linea del fronte. Lo rende noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate nel suo aggiornamento mattutino, secondo quanto riferisce Ukrinform. “Un elicottero Mi-24 nemico e quattro droni nemici sono stati abbattuti (due droni da ricognizione, Orlan-10 e Zala, oltre a due droni kamikaze del tipo Lancet). Durante il giorno, unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito quattro ammassi nemici, due depositi di munizioni e due oggetti militari più importanti”, si legge nel resoconto.
Giappone stanzia quasi 500 mln dollari a sostegno Kiev
Il Giappone ha inviato 471 milioni di dollari all’Ucraina Support, Recovery and Reform Trust Fund (URTF).Lo afferma il servizio stampa della Banca mondiale, come riporta Unian. “Il Giappone continua a sostenere l’Ucraina e il popolo ucraino. Collaboriamo strettamente con la Banca mondiale nel fornire sostegno all’Ucraina. Siamo grati al Gruppo della Banca mondiale per i suoi sforzi volti a dirigere e garantire l’uso mirato dei fondi dei donatori e ad espandere la base dei donatori”, ha detto Kentaro Ogata, viceministro delle Finanze del Giappone per gli affari internazionali, “ci aspettiamo che i nostri contributi vengano effettivamente utilizzati per soddisfare le esigenze più urgenti dell’Ucraina nella riparazione delle infrastrutture critiche”.
Droni russi sulla città di Nikopol
Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco con droni contro la città di Nikopol, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione distrettuale, Yevgeny Yevtushenko, senza fornire dettagli. Lo riporta Rbc-Ucraina. “Nikopol - uso di droni. Rimanete negli edifici!”, ha scritto Yevtushenko. I russi avevano già colpito il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, con un drone nella tarda serata di ieri.
Kiev, al lavoro per sistema protezione infrastrutture critiche
L’Ucraina ha iniziato a realizzare un sistema di protezione delle infrastrutture critiche in conformità con i requisiti della legislazione europea: lo ha reso noto il Servizio statale per le comunicazioni speciali, come riporta Ukrinform. “L’Ucraina sta studiando le direttive Ue Nis 2 (Ue 2022/2555) ed Rce (Ue 2022/2557) sulla protezione delle infrastrutture critiche e sta collaborando con i Paesi che hanno già avviato la loro attuazione”, si legge in un comunicato. Kiev già collabora con l’American Cyber ;;;;Security and Critical Infrastructure Protection Agency (Cisa), che ha una grande esperienza nella protezione delle infrastrutture critiche. Il Servizio statale per le comunicazioni speciali, in qualità di organismo autorizzato nel campo della protezione delle infrastrutture critiche ucraine, sta sviluppando il quadro normativo e legale necessario.
Kiev, ieri respinti 58 attacchi russi
Le forze ucraine hanno respinto ieri 58 offensive russe ed hanno effettuato otto attacchi su aree occupate da truppe nemiche: lo rende noto lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine nel suo rapporto quotidiano, secondo cui la probabilità di ulteriori attacchi missilistici e aerei in tutto il Paese rimane alta. Lo riporta Ukrinform. “Un elicottero Mi-24 e quattro droni nemici sono stati abbattuti - si legge nel rapporto -. Ieri, unità di truppe missilistiche e l’artiglieria hanno colpito quattro aree di concentrazione di forze nemiche, due depositi di munizioni e altri due importanti obiettivi militari del nemico”, riferisce l’esercito. “Il nemico sta concentrando i suoi sforzi principali sulla conduzione di azioni offensive nelle direzioni Bakhmut, Avdiivka e Marinka - sottolinea il rapporto -. Cinquantotto attacchi nemici sono stati respinti. Le battaglie più feroci continuano per (la conquista di) Bakhmut e Marinka”.