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Ucraina ultime notizie. Putin: Dispiegheremo armi nucleari tattiche in Bielorussia

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia dispiegherà armi nucleari tattiche in Bielorussia in risposta al Regno Unito per l’invio di armi all’uranio impoverito all’Ucraina. Le forze russe hanno bombardato un punto di consegna di aiuti umanitari nella città meridionale di Kherson, ferendo due civili. Lettera di intenti firmata dai comandanti delle forze aeree di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca per creare una difesa aerea nordica unificata a contrasto della crescente minaccia della Russia.

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  • Zelensky, Russia deve perdere in tutti i campi, non solo militare

    “Passo dopo passo, stiamo facendo tutto il possibile affinché la Russia perda sul campo di battaglia, nell’economia, nelle relazioni internazionali, nei suoi tentativi di sostituire la verità storica con alcuni miti imperiali. Il Cremlino sta perdendo nei suoi sforzi per schiavizzare il nostro popolo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, scrive Ukrainska Pravda. “La sconfitta su vasta scala della Russia sarà una garanzia affidabile contro nuove aggressioni e crisi”, ha aggiunto.

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  • Gazprom riduce del 15% export gas verso l’Ue via Ucraina

    La compagnia petrolifera russa Gazprom riduce del 15% le esportazioni di gas verso l’Ue attraverso l’Ucraina. Lo riferisce Kyiv Independent, ricordando che ieri Gazprom ha registrato un flusso di transito di gas pari a 42,5 milioni di metri cubi. Il giorno dopo, il volume è sceso a 36,2 milioni di metri cubi.

    Ucraina, bombardata nella notte Kramatorsk
  • Russia: produrremo o modernizzeremo 1.600 carri armati

    Il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin , ha annunciato l’intenzione di produrre e modernizzare 1600 carri armati. L’Occidente “ha in programma di inviare 420 o 440 carri armati in Ucraina, noi ne produrremo di nuovi e modernizzeremo oltre 1.600 di quelli esistenti”, ha detto Putin a ’Russia-24’, citato da Interfax. “Il numero totale di carri armati dell’esercito russo sarà tre volte quelle delle forze armate ucraine. Anche più di tre volte”, ha aggiunto.

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  • Putin, risponderemo a uso munizioni all’uranio impoverito

    “La Russia risponderà all’uso di munizioni all’uranio impoverito. Mosca ha molte di queste armi, ma non le ha ancora usate”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato da Ria Novosti, in una reazione alla fornitura all’Ucraina di questo tipo di munizioni decisa dalla Gran Bretagna.

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  • Putin, Xi interlocutore interessante, sa tutto nei dettagli

    8di

    “Il leader della Repubblica popolare cinese è un interlocutore molto interessante, sa tutto nei dettagli”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin , in un’intervista a ’Russia-24’ citata dalle agenzie russe. “Seduti accanto al caminetto e bevendo il tè, abbiamo parlato di tutto lentamente, della situazione degli affari mondiali, e il leader della Repubblica popolare cinese ha prestato molta attenzione a rivelare gli inizi positivi del piano di pace cinese”, ha aggiunto.

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  • Putin: Dispiegheremo armi nucleari tattiche in Bielorussia

    La Russia dispiegherà armi nucleari tattiche in Bielorussia. Lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, secondo cui si tratta di una risposta al Regno Unito per l’invio di armi all’uranio impoverito all’Ucraina.

    Il presidente russo Vladimir Putin (Gavriil Grigorov, Sputnik, Kremlin Pool Photo via Reuters)

  • Morawiecki, Kiev ha bisogno di munizioni qui e ora

    L’ ’Ucraina ha bisogno di munizioni “qui e ora”, ma l’Unione europea non ne ha a sufficienza e questo “è un segreto di Pulcinella” che a Bruxelles tutti conoscono. Lo ha detto il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, intervistato dall’emittente radiofonica nazionale Rmf. Il primo ministro ha quindi invitato i partner ad acquistarne fuori dai confini dell’Europa: “Ci sono diversi posti nel mondo, tra cui la Corea del Sud e Israele, dove ci sono molte più munizioni”.

    Pertanto, ha sottolineato Morawiecki, “mi aspetto che i nostri colloqui congiunti, con la Commissione europea e diversi Paesi chiave, in particolare Polonia, Germania e Francia, porteranno alla rapida ricezione di munizioni, poiché l’Ucraina ne ha bisogno qui e ora”. Il primo ministro polacco è fiducioso di riuscire a convincere le nazioni scettiche, aggiungendo che è “difficile immaginare” quanti missili e proiettili di artiglieria vengano lanciati ogni giorno sul fronte in Ucraina. Le forze armate di Kiev utilizzano da 2.000 a 6.000 colpi, mentre i russi ne sparano da 20.000 a 60.000. “Pertanto, questa produzione deve coprire i bisogni”, ha affermato Morawiecki, augurandosi infine che l’undicesimo pacchetto di sanzioni dell’Ue sia adottato entro i prossimi due mesi, nonostante “la stanchezza” osservata in un certo numero di Paesi dell’Unione.

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  • Aiea, Grossi la prossima settimana alla centrale di Zaporizhzhia

    Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi , tornerà la prossima settimana alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia per valutare in prima persona la grave situazione della sicurezza nucleare presso l’impianto e sottolineare l’urgente necessità di proteggerlo durante il conflitto militare in corso nel Paese. Lo rende noto la stessa Aiea in una nota, precisando che si tratta della seconda volta che il direttore generale Grossi attraverserà la linea del fronte per raggiungere la più grande centrale nucleare d’Europa e la prima da quando ha stabilito una presenza permanente di esperti dell’Aiea nel sito.

    “Ho deciso di recarmi di nuovo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per vedere di persona come si è evoluta la situazione da settembre e per parlare con coloro che gestiscono l’impianto in queste circostanze senza precedenti e molto difficili - ha spiegato Grossi -. Rimango determinato a continuare a fare tutto ciò che è in mio potere per contribuire a ridurre il rischio di un incidente nucleare durante la tragica guerra in Ucraina”.

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  • Papa, non stanchiamoci di affidare causa alla Regina della pace

    “Oggi il pensiero va al 25 marzo dello scorso anno, quando in unione con tutti i vescovi si sono consacrate la Chiesa e l'umanità, in particolare la Russia e l’Ucraina , al Cuore Immacolato di Maria”. Lo ha ricordato il Pontefice in un nuovo tweet. “Non stanchiamoci di affidare la causa della pace alla Regina della pace!”, ha ammonito.

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  • Chiesa ortodossa russa si dichiara aperta a dialogo col Vaticano

    Secondo quanto riporta l’agenzia Tass , la Chiesa ortodossa russa ha annunciato la possibilità della ripresa di un dialogo con la Chiesa cattolica. Ciò è facilitato dalla posizione generale del Vaticano su alcune questioni importanti, ha detto lo ieromonaco Stefan (Igumnov), segretario del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca. “La posizione comune del Vaticano su alcune questioni importanti lascia spazio a una continua cooperazione tra la Chiesa ortodossa russa e quella cattolica”, ha detto sabato il rappresentante della Chiesa russa in un programma del canale televisivo Russia-24, citato anche dal sito di informazione vaticana ’Il Sismografo’.

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  • Colpi d’artiglieria russa in Donetsk, 2 civili morti

    Le forze armate russe hanno sparato colpi d’artiglieria a Chasiv Yar e Toretsk, due città della regione di Donetsk , uccidendo due persone. Lo scrive su Telegram Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino. “I russi hanno bombardato Chasiv Yar e Toretsk con l’artiglieria. Un civile è morto nella città di Chasiv Yar e una donna è stata uccisa a Toretsk”, ha scritto Yermak.

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  • Kuleba, Putin introduce i crimini di guerra nello sport

    “Non c’è modo per gli atleti russi di competere alle Olimpiadi di Parigi del 2024 o in qualsiasi altro grande evento sportivo, poiché Putin ha già introdotto nello sport non solo la politica, ma anche i crimini di guerra”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. “Lo sport, la propaganda di stato e l’esercito sono indivisibili in Russia”, ha precisato Kuleba.

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  • Tajani, imprese italiane siano protagoniste della ricostruzione

    “Prima o poi finirà la guerra in Ucraina e noi, che abbiamo fatto tanti sacrifici dal punto di vista economico per aiutare la popolazione civile, abbiamo accolto quasi 200mila ucraini in Italia, dovremo essere protagonisti della sua ricostruzione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando dalla sede di Confartigianato a Cividale del Friuli, sottolineando che a Roma si terrà a breve una grande conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. “Questa rappresenta un’opportunità e non possiamo lasciare la ricostruzione solo a imprese francesi, tedesche, americane o britanniche”, ha detto il vicepremier, sottolineando che la Farnesina è già a lavoro insieme ad altri dicasteri “per organizzare questa grande conferenza per mettere in movimento un’azione italiana per la ricostruzione dell’Ucraina”.
    “Questo credo che possa interessare il mondo dell’artigianato”, ci sono “tante opportunità, che dobbiamo saper cogliere”, ha aggiunto Tajani, sottolineando che il compito del governo è quello di dare “copertura politica” alle aziende.

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  • Kiev, prematuro dire che offensiva russa a Bakhmut si è fermata

    È ancora troppo presto per dire che l’offensiva russa nell’area di Bakhmut si sia completamente fermata. Lo sostiene in una trasmissione televisiva Sergei Cherevaty, rappresentante del gruppo orientale delle forze armate dell’ Ucraina , citato da Unian. La risposta di Cherevaty arriva a seguito dell’informativa dell’intelligence britannica secondo cui l’offensiva russa su Bakhmut è praticamente in fase di stallo.

    La città rimane l’epicentro delle ostilità, sostiene il rappresentante delle forze armate ucraine: “Oggi ci sono stati 18 scontri a fuoco nella direzione di Bakhmut, fino a poco tempo fa erano da 30 a 50, ma questo richiede un’analisi più dettagliata. Penso che la prossima settimana lo dimostrerà. Per ora Bakhmut rimane l’epicentro delle ostilità, la direzione del principale attacco del nemico”, ha concluso Cherevaty.

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  • Cremlino, Erdogan ha elogiato Putin per estensione accordo grano

    In un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin , il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha elogiato il ruolo della Russia sull’estensione dell’accordo sul grano. Lo ha reso noto il Cremlino nella nota in cui dà notizia della telefonata: “Il leader turco ha elogiato la disponibilità della Russia di estendere gli accordi di Istanbul sull’esportazione di grano ucraino dai porti del mar Nero e sbloccare le esportazioni di cibo e fertilizzanti”.

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  • Prigozhin, graziati 5.000 mercenari che hanno combattuto con noi

    Più di 5.000 ex criminali sono stati graziati dopo aver combattuto contro l’ Ucraina nelle fila del gruppo mercenario russo Wagner. Lo ha detto Yevgeny Prigozhin, leader della milizia privata, in un audio rilasciato su Telegram e citato dal sito di Reuters. Il Gruppo Wagner, composto originariamente da veterani delle forze armate russe, è cresciuto a seguito dell’opera di proselitismo fatta da Prigozhin nelle carceri del Cremlino, con la quale è riuscito ad arruolare soldati che hanno combattuto in alcune delle battaglie più sanguinose del conflitto ucraino, come quella di Bakhmut. Prigozhin ha affermato che solo lo 0,31% di coloro che sono stati graziati dopo aver prestato servizio nella Wagner è tornato a commettere un crimine, una cifra che secondo lui è di 10-20 volte inferiore agli indicatori standard.

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  • Russi bombardano punto di consegna di aiuti umanitari a Kherson

    Le forze russe hanno bombardato un punto di consegna di aiuti umanitari nella città meridionale di Kherson, ferendo due civili. Lo ha riferito il governatore regionale Oleksandr Prokudin, precisando che i feriti sono una donna di 41 anni e un uomo di 25 anni, ora ricoverati in ospedale a causa delle schegge dell’esplosione. Ieri la Russia aveva effettuato 67 attacchi nelle aree controllate dall’Ucraina dell’oblast di Kherson, sparando 301 proiettili di artiglieria pesante e missili Grad. Kherson è stata colpita sette volte, con 23 proiettili che hanno colpito edifici residenziali e una struttura medica.

  • Capo Wagner, oltre 5mila ex criminali graziati per aver combattuto

    Più di 5.000 ex criminali sono stati graziati dopo aver terminato i loro contratti per combattere nel gruppo mercenario russo Wagner contro l’Ucraina. Lo ha annunciato il fondatore di Wagner, Yevgeny Prigozhin, in una clip audio pubblicata su Telegram e riportata dai media internazionali. Prigozhin ha detto che solo lo 0,31% di coloro che sono stati graziati dopo aver prestato servizio con Wagner hanno continuato a commettere reati, una cifra che, a suo dire, è 10-20 volte inferiore agli indicatori standard.

  • Kiev, “con controffensiva, russi pronti a lasciare Zaporizhzhia”

    In caso di controffensiva delle forze armate ucraine, i russi sarebbero pronti a lasciare Zaporizhzhia. Anzi, come riporta il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, citato da Unian, si starebbero già organizzando per farlo. “Da una settimana tengono riunioni e corsi di evacuazione. Stanno inviando messaggi sui canali Telegram su come comportarsi durante una controffensiva delle forze armate”, ha detto Fedorov.

    Il sindaco di Melitopol ha anche parlato dell’aumento della repressione da parte delle forze di Mosca, sintomo - secondo lui - che qualcosa si stia muovendo: “Controllano massicciamente i nostri residenti ai posti di blocco, perquisiscono massicciamente appartamenti e case. Questa mattina hanno circondato la piazza centrale di Melitopol, controllano persino i portelli delle fogne. Di solito lo fanno quando aspettano funzionari di alto rango”, ha detto.

    Inoltre, ha concluso Fedorov, i russi starebbero forzando i residenti a prendere nuovi passaporti: “Nell’ultima settimana gli occupanti hanno organizzato uffici mobili del loro servizio di migrazione, che vanno di casa in casa per rilasciare passaporti razzisti. Non si tratta di democrazia, stanno cercando di dare loro passaporti razzisti con la forza. Oggi è impossibile andare in ospedale senza un passaporto razzista”.

  • Kiev, non allentare sanzioni contro Russia, danno sicurezza

    “Non dovrebbe esserci alcun allentamento delle sanzioni contro la Federazione russa. Le sanzioni severe danno sicurezza”. Lo ha scritto su Twitter e su Telegram Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Non dovrebbero passare manipolazioni sul tema della sicurezza alimentare tra i russi”, ha aggiunto Yermak, “dobbiamo ampliare le sanzioni e affrontare in dettaglio la questione delle aziende utilizzate dal nemico per trovare modi, anche se complicati, di ottenere componenti per la produzione di armi”.

  • Kiev, “in autunno summit sul grano”

    “In autunno prevediamo di organizzare il secondo summit nell’ambito dell’iniziativa Grain from Ukraine per raccogliere altri fondi per il funzionamento del programma e quindi dobbiamo incoraggiare il maggior numero di Paesi ad aderirvi”. Lo ha detto in un’intervista a Ukrinform Maksym Subkh, rappresentante speciale dell’Ucraina per il Medio Oriente e l’Africa. Subkh ha parlato di quasi tre milioni di tonnellate di cereali consegnate in Africa da quando è partita la Black Sea Grain Initiative e di circa 200 milioni di dollari raccolti dai donatori.

    “Abbiamo richieste ufficiali di diversi Paesi africani che chiedono aiuto sui cereali - ha aggiunto - Attualmente siamo alla ricerca di strumenti logistici dal momento che sono molto più facili le consegne ai Paesi che hanno accesso al mare, come Etiopia, Somalia o Kenya, che ai Paesi senza sbocchi. Ma siamo lavorando con il World Food Program per trovare il modo di soddisfare le esigenze di questi Paesi”.

    Per approfondire: Russia verso il rinnovo dell'intesa Onu sul grano ma solo per 60 giorni

  • Media, quasi 40% degli ucraini conosce qualcuno morto o ferito

    Il 37% degli ucraini ha dichiarato di avere almeno un parente o un amico, sia civile sia militare, ferito o ucciso dall’inizio dell’invasione russa: lo riporta Sky News, che cita un sondaggio condotto dal Razumkov Center, un centro studi politico con sede a Kiev. Dal sondaggio emerge inoltre che il 28% degli intervistati ha parenti (anche stretti) o amici che sono fuggiti dal Paese, di cui il 47% ha dichiarato di essere in Polonia, il 18,5% in Germania e il 9% nella Repubblica Ceca.

  • Tajani, la Cina può convincere Mosca a passo indietro

    Sulla guerra in Ucraina “è giusto che la Cina svolga un ruolo positivo, è forse l’interlocutore che più di ogni altro può convincere la Russia a fare un passo indietro, dunque se la Cina volesse essere l’interlocutore per costruire la pace, ne saremmo tutti lieti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un incontro elettorale.

  • Erdogan a Putin, colloqui con l’Ucraina il prima possibile

    La Turchia sta spingendo per risolvere il conflitto tra Ucraina e Russia e vorrebbe colloqui tra i due Paesi il prima possibile. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan al presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riportato dalla Tass.

  • Kiev, Mosca mantiene 2 navi con missili cruise nel Mar Nero

    La Russia ha mantenuto due navi da guerra armate con un massimo di otto missili da crociera Kalibr nel Mar Nero. Lo ha detto il comando operativo sud dell’Ucraina, secondo quanto riferito da Ukrinform. “La presenza del raggruppamento di navi nemiche nel Mar Nero è stata ridotta a dieci questa mattina. Le navi missilistiche di superficie sono tornate alle loro basi. Ci sono due sottomarini in mare, armati con fino a otto (missili ndr) Kalibr”, si legge nel rapporto. Il comando ha avvertito che la minaccia di attacchi missilistici rimane alta. Il 24 marzo, la Russia aveva quattro navi da guerra nel Mar Nero, armate con un massimo di 24 missili da crociera Kalibr.

  • Kiev, 16 civili uccisi e 59 feriti da russi in ultime 24 ore

    A seguito degli attacchi russi delle ultime 24 ore, 16 civili sono stati uccisi e 59 sono rimasti feriti. Lo ha riferito in una nota il Military Media Center, secondo quanto riporta Ukrinform. “Nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno bombardato il territorio di otto regioni dell’Ucraina”, si legge nella nota.

  • Kiev, ”oltre 700 militari russi uccisi ieri”

    La Russia ha perso nell'ultimo giorno 720 uomini, facendo salire a 169.890 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 169.890 uomini, 3.580 carri armati, 6.887 mezzi corazzati, 2.623 sistemi d'artiglieria, 520 lanciarazzi multipli, 276 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 305 aerei, 291 elicotteri, 5.483 autoveicoli, 18 unità navali e 2.214 droni.

  • Paesi nordici verso difesa aerea congiunta dalla Russia

    I comandanti delle forze aeree di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca hanno firmato una lettera d’intenti per creare una difesa aerea nordica unificata volta a contrastare la crescente minaccia della Russia. L’obiettivo è quello di poter operare in modo congiunto, sulla base delle modalità operative già note nell’ambito della Nato, secondo quanto dichiarato ieri dalle forze armate dei 4 Paesi. La decisione di integrare le forze aeree è stata innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, ha detto alla Reuters il comandante delle forze aeree danesi, il maggiore generale Jan Dam, riporta l’agenzia di stampa sul suo sito.

  • Zelensky, da Cina non ricevuta proposta di colloquio con Xi

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di non aver ricevuto alcuna proposta di colloquio con il presidente cinese Xi Jinping, recentemente in visita a Mosca. “Non ho ricevuto dalla Cina un’offerta di mediazione. Non ho ricevuto un’offerta di incontro. Ma ho inviato messaggi diretti attraverso i canali diplomatici per dire che voglio parlare con il leader cinese Xi Jinping”, ha detto Zelensky in un’intervista al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun.

    Zelensky ha chiesto a Pechino di collaborare al piano di pace proposto dall’Ucraina e di organizzare un incontro al massimo livello. Il presidente ucraino si è detto scettico sulla proposta cinese in 12 punti, affermando che il “rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale” dovrebbe essere messo al primo posto.

  • Kiev, abbattuti 6 droni ed elicottero russo Mi-24 in 24 ore

    L’esercito ucraino ha colpito nelle ultime 24 ore 17 aree in cui si trovavano truppe russe, ha abbattuto sei droni e un elicottero Mi-24 e ha distrutto un’unità di artiglieria di Mosca: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano della situazione sul campo. Lo riporta il Kyiv Independent. Secondo l’Esercito, sono stati colpiti inoltre due centri di controllo russi, quattro basi, due sistemi missilistici antiaerei, un deposito di munizioni, un’unità di artiglieria e due stazioni per la guerra elettronica. Da parte loro, le truppe russe hanno concentrato glii sforzi soprattutto in azioni offensive nella regione di Donetsk e in particolare vicino alle città di Lyman, Bakhmut, Avdiika, Marinka e Shakhtar: in queste zone l’esercito ucraino ha respinto 59 attacchi russi. Sempre nelle ultime 24 ore, la Russia ha effettuato 50 raid aerei, 11 attacchi missilistici e 75 attacchi con lanciarazzi Salvo contro posizioni delle truppe ucraine e infrastrutture civili.

  • Moldavia: ministro Difesa esclude rischio attacco imminente

    “La situazione ai confini della Moldavia rimane tesa, tenuto conto della guerra nel Paese vicino e le sue conseguenze, tuttavia, al momento, non c’è il rischio di un attacco imminente contro la Moldavia”: lo ha detto il ministro della Difesa moldavo Anatolie Nosatii in una intervista all’agenzia Agerpres, citata dalla Moldpres. “Allo stesso tempo - ha aggiunto - il governo moldavo dispone di tutti gli strumenti per garantire la sicurezza e l’ordine sul territorio del Paese”. Alla domanda se esista il rischio di un attacco imminente contro la Moldavia, il ministro ha affermato che ’’al momento non esiste uno scenario del genere’’.

    ’’Ciò è dovuto al coraggio e alla dedizione del popolo ucraino, che attualmente combatte per la sicurezza , indipendenza, sovranità e, allo stesso tempo, per i principi democratici del continente europeo’’, ha osservato. Il ministro si è detto fiducioso che, nel vicino futuro, “la situazione sul fronte cambierà radicalmente a favore dell’esercito ucraino, il che ci consentirà di trovarci in una situazione più stabile”. Nosatii ha anche affermato che la Moldavia “utilizza tutti gli strumenti diplomatici per rafforzare la capacità di difesa, compresa la cooperazione con l’Unione europea”.

  • Finisce nel registro degli agenti stranieri, ricercato ex autore discorsi Putin

    La polizia russa ha inserito un ex autore di discorsi per il presidente Vladimir Putin in una lista di ricercati per sospetti crimini. Abbas Gallyamov - riporta il Guardian - ha scritto discorsi per Putin durante il periodo 2008-12, quando il leader russo era primo ministro. Gallyamov, che da anni vive all’estero, in seguito divenne un consulente politico e analista, spesso citato dai media russi e stranieri. Il mese scorso il ministero della giustizia russo ha aggiunto Gallyamov al registro degli agenti stranieri, affermando che “ha distribuito materiali forniti da agenti stranieri a una cerchia di persone, si è espresso contro l’operazione militare speciale in Ucraina e ha partecipato come esperto e a piattaforme informative straniere”.

  • Zelensky, aspettiamo le armi per lanciare la controffensiva

    L’Ucraina non è ancora in grado di lanciare la sua controffensiva perché sta aspettando un numero sufficiente di armi dai suoi partner: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista esclusiva al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, come riportano i media ucraini. “Stiamo aspettando le munizioni dai nostri partner”, ha detto Zelensky, osservando che i russi usano ogni giorno una quantità di munizioni tre volte superiore a quella utilizzata dalle forze di Kiev. L’Ucraina, ha sottolineato, “non può inviare i suoi coraggiosi difensori alla controffensiva senza armi sufficienti”.

  • Intelligence Regno Unito: “Forze russe logorate, assedio Bakhmut in stallo”

    L’attacco russo alla città di Bakhmut, nell’Ucraina orientale, è praticamente in fase di stallo, soprattutto a causa delle pesanti perdite subite finora da Mosca: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Anche Kiev ha subito forti perdite, ma il rapporto - pubblicato su Twitter- sottolinea che la situazione russa è stata probabilmente aggravata dalle tensioni tra il Ministero della Difesa russo e il Gruppo Wagner. In questo quadro, la Russia ha spostato presumibilmente il suo obiettivo operativo verso Avdiivka, a sud di Bakhmut, e il settore di Kreminna-Svatove a nord, aree in cui probabilmente Mosca punta solo a stabilizzare la sua linea del fronte. Questo, conclude il rapporto, suggerisce un ritorno a un disegno operativo più difensivo dopo i risultati inconcludenti dei suoi tentativi di condurre un’offensiva ad ampio raggio dall’inizio dell’anno.

  • Zelensky, ”la Cina non si è proposta come mediatore”

    La Cina non si è proposta a Kiev come mediatore nel conflitto in Ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun. “La Cina non mi ha inviato una proposta per fare da mediatore. Non ho ricevuto la proposta di incontrarci”, ha detto Zelensky, aggiungendo: “Inoltre, ho inviato messaggi diretti (a Pechino), attraverso canali diplomatici, dicendo che voglio parlare con il leader della Cina”.

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky stringe la mano a un militare durante una cerimonia del 9° anniversario della Guardia nazionale dell’Ucraina a Kiev (foto Afp/Servizio stampa presidenza Ucraina)

  • Intelligence Ucraina, “occupanti vendono proprietà e lasciano la Crimea”

    “Le autorità di occupazione russe della Crimea hanno iniziato l’evacuazione dalla penisola conquistata”. Lo ha dichiarato Andriy Yusov, un rappresentante della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, precisando che il comando russo e l’amministrazione sulla penisola stanno vendendo molte proprietà immobiliari e stanno portando le loro famiglie fuori dalla Crimea. “Ma ai privati cittadini viene detto: non preoccuparti, tutto è calmo, tutto è sotto controllo e che l’’operazione speciale’ sta andando secondo i piani...”, ha aggiunto Yusov.

  • Biden, da Cina finora no armi alla Russia

    La Cina finora non ha fornito armi alla Russia. Lo ha ribadito il presidente Usa Joe Biden, parlando a Ottawa in una conferenza stampa congiunta con il premier canadese Justin Trudeau.

  • Media, Mosca ridimensiona i piani per offensiva di primavera

    Il Cremlino ha ridimensionato i piani per un’ulteriore offensiva in Ucraina questa primavera e si concentrerà sulla difesa dei territori conquistati in previsione di una controffensiva delle forze di Kiev che dovrebbe iniziare a breve: la decisione, secondo fonti anonime interpellate dall’agenzia Bloomberg, sarebbe stata presa alla luce degli scarsi progressi registrati finora sul campo di battaglia. Mosca sta inoltre cercando di arruolare fino a 400.000 “soldati a contratto” quest’anno per rimpiazzare le perdite subite finora. Secondo le fonti, infatti, le autorità russe vogliono evitare un’altra mobilitazione su larga scala in vista della campagna per le elezioni presidenziali del prossimo marzo. Le autorità avrebbero già avviato una campagna per reclutare i mercenari, mentre i funzionari sul campo hanno inviato convocazioni a potenziali volontari puntando soprattutto su veterani e residenti rurali. Allo stesso tempo, alcuni esperti e funzionari ritengono che l’obiettivo dei 400.000 “soldati a contratto” non sia realistico.

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