ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùEuropa

Ucraina, ultime notizie. Putin: i miliziani Wagner entrino nell’esercito o vadano in Bielorussia. Prigozhin: «Non era golpe». Biden invita Meloni

Discorso alla nazione di Putin che dà tre soluzioni ai miliziani Wagner: entrare nell’esercito, tornare a casa o riparare in Bielorussia. Prigozhin parla per la prima volta dopo la marcia verso Mosca. Non volevamo «rovesciare il governo» ma «protestare contro la distruzione» della Wagner. Lukashenko ha offerto una soluzione «per la continuazione delle operazioni» delle milizi. Biden afferma che gli Usa non sono coinvolti in lotte tutte interne alla Russia. Prosegue intanto la controffensiva di Kiev, che annuncia la liberazione di un villaggio nel Donetsk e di aver superato il fiume Dnipro

Russia, i combattenti della Wagner lasciano Rostov
  • Telefonata Biden-Meloni

    Il Presidente Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente degli Stati Uniti Joseph Biden. Il colloquio si è focalizzato sul sostegno all’Ucraina e sugli ultimi accadimenti in Russia. Biden ha chiesto lo scenario sull’impegno dell’Italia nel Mediterraneo, sulla collaborazione con la Ue per la stabilità in Africa. Grande attenzione è stata dedicata al quadro della crisi in Russia e al suo impatto legato alla presenza del gruppo Wagner in Africa. Meloni e Biden hanno ribadito i profondi legami, la solidità dell’alleanza transatlantica, l’unità della NATO, temi che saranno discussi nel vertice di Vilnius. Biden ha invitato Meloni alla Casa Bianca a luglio.

  • Lukashenko parlerà martedì 27 giugno

    Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko risponderà alle domande dei giornalisti martedì 27 giugno. Lo riferiscono i media statali bielorussi, citati da Ria Novosti.
    Inizialmente era stato comunicato che Lukashenko avrebbe parlato in serata.

  • Putin in riunione con Shoigu e i capi della sicurezza

    Vladimir Putin sta tenendo un incontro con i capi delle agenzie di sicurezza e il ministro della Difesa Sergei Shoigu. «Dopo aver pronunciato il suo discorso, Putin sta attualmente tenendo una riunione con il procuratore generale Igor Krasnov, il capo di stato maggiore del Cremlino Anton Vaino, il ministro dell’Interno Vladimir Kolokoltsev, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il direttore dell’Fsb Alexander Bortnikov, il capo della Guardia nazionale Viktor Zolotov, il del Fso Dmitry Kochnev e il capo del comitato investigativo Alexander Bastrykin», ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Ria Novosti.

  • Putin: «I miliziani Wagner entrino nell’esercito o vadano in Bielorussia»

    Discorso del presidente Putin alla nazione parte condannando quelle che ha definito le «azioni criminali» di chi ha messo in atto un «ammutinamento armato». Mai nominato Prigozhin per nome, mentre i militari della Wagner che si sono rifiutati di andare fino in fondo sono stati definiti patrioti: «Qualcuno ha cercato di organizzare una rivolta ma sarebbe stata soffocata. Tutti i tentativi di creare disordine interno andranno a fallire. La rivolta sarebbe stata soffocata comunque, ma volevamo evitare lo spargimento di sangue. I neonazisti ucraini volevano proprio questo, che soldati russi uccidessero altri russi, che la nostra società si spaccasse, soffocasse nel sangue. Invece tutti i nostri militari, i nostri servizi speciali, sono riusciti a conservare la loro fedeltà al loro Paese, hanno salvato la Russia dalla distruzione». Quanto ai miliziani della Wagner, possono sottoscrivere un contratto per mettersi agli ordini del ministero della Difesa, tornare alle loro famiglie o riparare in Bielorussia.

  • Usa: nessun segno che Putin intenda usare l’atomica in Ucraina

    «Non abbiamo visto nessun segnale dell’intenzione di Vladimir Putin di usare l’arma nucleare in Ucraina». Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, ribadendo che gli Usa non hanno cambiato la loro postura nucleare.

  • Anche Lukashenko parla alla nazione stasera

    Contemporaneamente al discorso di Vladimir Putin, anche il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko parlerà stasera alla nazione. Lo riferiscono media bielorussi.

  • Casa Bianca: Biden chiama Meloni sulla Russia

    Il presidente Joe Biden chiamerà la premier Giorgia Meloni dopo gli eventi in Russia: lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, precisando che forse la telefonata è in corso.

  • Cremlino: Putin rilascerà dichiarazioni importanti stasera

    Il presidente russo Vladimir Putin “farà una serie di dichiarazioni importanti questa sera”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov tramite il telegiornale della TV di stato Zvezda, secondo quanto riportato da Cnn.

  • Casa Bianca, in settimana altro pacchetto di aiuti a Kiev

    Questa settimana gli Usa annunceranno un altro pacchetto di aiuti per Kiev: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.

  • Lavrov: «Manterremo nostra presenza militare in Africa»

    La Russia prevede di mantenere la sua presenza militare, in gran parte costituita dal gruppo di mercenari Wagner, in Mali e nella Repubblica Centrafricana. Lo ha dichiarato alla tv di Stato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, aggiungendo che, su richiesta dei governi competenti, «diverse centinaia di militari stanno lavorando nella Repubblica centrafricana, diciamo come istruttori, e questo lavoro continuerà». Come ha riconosciuto Lavrov, la maggior parte del personale che lavora sia nella Repubblica Centrafricana che in Mali è legato a Wagner, che ha organizzato un improvviso ammutinamento nel sud della Russia ed è avanzato verso Mosca durante il fine settimana. Lavrov ha detto che la speculazione che la Russia potrebbe porre fine alla sua presenza militare in Africa era propaganda occidentale.

  • Mosca: «Intercettati due caccia britannici sul Mar Nero»

    Due Su-27 russi hanno intercettato un aereo da ricognizione RC-135 e due caccia multiruolo Typhoon dell’aeronautica britannica che sorvolavano il Mar Nero e si stavano avvicinando al confine russo. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca. «Il 26 giugno i mezzi russi di controllo dello spazio aereo sulle acque del Mar Nero hanno rilevato tre aerei in avvicinamento al confine di stato della Federazione Russa», si legge nel messaggio del Centro di controllo della difesa nazionale russa. «Quando i caccia russi si sono avvicinati, gli aerei militari stranieri hanno fatto un’inversione a U dal confine di stato della Federazione Russa», ha sottolineato il ministero della Difesa di Mosca.

  • Usa verso nuovo pacchetto di aiuti militari da 500 milioni all’Ucraina

    Gli Stati Uniti dovrebbero annunciare nella giornata di martedì 27 giugno un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina per un valore di 500 milioni di dollari. Lo afferma la Cnn citando un funzionario americano. Gli aiuti dovrebbero includere ulteriori veicoli da combattimento Bradley e Stryker, ha detto il funzionario. L’Ucraina ha perso diversi veicoli corazzati nei primi giorni della sua controffensiva. In totale, gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina più di 39 miliardi di dollari in assistenza per la sicurezza dall’inizio dell’invasione della Russia nel febbraio 2022.

  • Bozza summit Ue: «Cina è partner, concorrente e rivale sistemico»

    «L’Ue è contemporaneamente partner, concorrente e rivale sistemico» della Cina. «Nonostante i diversi sistemi politici ed economici, l’Ue e la Cina hanno un interesse comune a perseguire relazioni costruttive e stabili, ancorate al rispetto dell’ordine internazionale basato sulle regole, all’impegno equilibrato e alla reciprocità». È quanto si legge nella terza bozza delle conclusioni del summit dei 27 e in particolare nel capitolo dedicato alla Cina che, finora, non era stato ancora completato in vista del Consiglio europeo.

  • Biden: «Non abbiamo nulla a che fare con la rivolta Wagner. Presto per dire come finirà in Russia»

    Gli Usa continueranno a sostenere l’Ucraina a prescindere da quello che accade in Russia: lo ha detto Joe Biden parlando alla Casa Bianca. In ogni caso: «È troppo presto per dire dove sta andando la situazione in Russia», dice il presidente aggiungendo di aver ordinato al suo team per la sicurezza nazionale di monitorare la situazione e assicurarsi che gli alleati siano in sintonia. «Per mantenere il nostro coordinamento parlerò con i capi di Stato subito dopo questo evento di oggi, e mi assicurerò che siamo sulla stessa lunghezza d’onda».

    Joe Biden (Reuters)

    In ogni caso, Biden rimarca: gli Stati Uniti e i loro alleati «non hanno nulla a che fare» con gli eventi dello scorso weekend in Russia. E poi ha allargato il campo:«La tortura distrugge le vite, le famiglie e le comunità. E ogni giorno molte persone nel mondo sono soggette a questa orribile violazione dei diritti e della dignità umana. In Ucraina abbiamo visto la brutalità delle forze russe. E all’interno della Russia ci sono indicazioni sul fatto che le torture nelle aree di detenzione sono una pratica comune, incluse quelle contro gli attivisti e i critici delle politiche del governo». Il presidente Usa attacca: «La tortura è vietata ovunque e in ogni momento. È illegale, immorale e una macchia sulla nostra coscienza collettiva».

  • Zelensky visita posizioni militari in Donetsk

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato postazioni militari in Ucraina orientale. «Nelle strade della regione di Donetsk, in una stazione di benzina, comunicando con i nostri guerrieri. Grazie per tutto quello che fate per l’Ucraina! Grazie per la protezione. Vi auguro buona salute e fortuna in battaglia», ha scritto Zelensky su Telegram, rilanciato su twitter da Kyiv Post. Un filmato mostra Zelensky che si fa dei selfie con i soldati e firma una bandiera ucraina.

    Zelensky visita il fronte (Afp)

  • Nyt: l’Ucraina non ha tratto vantaggio dalla marcia di Wagner

    Durante il fine settimana, l’Ucraina non è riuscita a trarre vantaggio dalla seppur breve crisi della sfida dei mercenari di Wagner al Cremlino, che aveva fatto sorgere speranze a Kiev. E la campagna per riconquistare il Donbass e il sud continuano ad avanzare a rilento, fra mille ostacoli militari. Lo scrive il New York Times in un articolo di analisi, che cita fonti militari Usa, ripreso anche con una certa enfasi dall’agenzia russa Tass. Secondo il NYTimes, le truppe ucraine «continuano ad affrontare ostacoli che differenziano questa campagna da quella più travolgente di settembre che riconquistò Kharkiv, e da quella più dura che ricatturò Kherson a novembre. Il terreno nel sud-est è piatto, aperto, per lo più campi e steppe, in contrasto con le colline del Donbass o le fitte foreste del nord, e le truppe ucraine non trovano copertura. I russi hanno scavato per mesi estese trincee difficili da espugnare».

  • Il rublo si indebolisce sul dollaro ma limita i danni

    Il rublo si è leggermente indebolito sul dollaro limitando tuttavia i danni di inizio giornata quando è arrivato a perdere fino al 3% a 85,1 tornando sui livelli di quasi 15 mesi fa, vale a dire agli inizi di aprile 2022, al di sotto comunque dei picchi toccati nei giorni dell’invasione della Russia in Ucraina. Il cambio fra il biglietto verde e la moneta russa nel finale ha chiuso intorno a 84,4 (-0,38%). In sostanza ci vogliono 84,4 rubli per un dollaro, il quale si è da parte sua rafforzato (+0,91%), dopo il caos provocato a Mosca dal tentato blitz dei mercenari del gruppo Wagner.

  • Fonti cecene: Prigozhin si è fermato dopo il sequestro dei suoi beni da parte dell’Fsb

    Evgheny Prigozhin si è fermato a 200 chilometri da Mosca perché l’Fsb e il Comitato investigativo hanno fatto irruzione nelle sue proprietà, dove sono stati sequestrati beni e fermati i familiari, trattenuti «come ostaggio». È così che il tycoon ha capito di non poter più contare su Vladimir Putin, «un suo vecchio amico, che aveva fiducia in lui» e in qualche modo dipendeva da lui, dalle sue forze sul fronte ucraino. A raccontarlo al dissidente ceceno Abubakar Yabgulbaev è stato uno dei 300 uomini di Ramzan Kadyrov inviati a Mosca venerdì, il giorno prima della Marcia della giustizia di Prigozhin, «non si sa se per caso oppure no».

  • Borrell: pronti a addestrare più di 30mila soldati ucraini

    Il sostegno che l’Ue sta dando all’Ucraina è di «lungo periodo» e senz’altro l’Ue potrà «andare oltre l’obiettivo dei 30mila soldati» addestrati dalla missione europea. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell in Lussemburgo.

  • Prigozhin in un audio: «Non abbiamo marciato contro Putin, ma per mostrare falle nella sicurezza»

    Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha postato un audio di 11 minuti in cui dà la sua versione di quanto avvenuto negli ultimi giorni in Russia. «Non abbiamo marciato per rovesciare la leadership della Russia», dice, ma «la marcia ha mostrato seri problemi di sicurezza nel paese. Le autorità avevano deciso di sciogliere la Wagner il primo luglio a seguito di “intrighi”». Confermato il ruolo decisivo del presidente bielorusso Alexander Lukashenko che secondo Prigozhin ha offerto di trovare una soluzione «per la continuazione delle operazioni della Wagner in una giurisdizione legittima». Nell’audio, il cuoco del Cremlino riferisce poi che sono una trentina i mercenari del gruppo Wagner che hanno perso la vita e altri quelli che sono rimasti feriti durante l’avanzata verso Mosca di sabato.

  • Spagna: «Nel potere del Cremlino brecce molto profonde»

    «Dobbiamo essere cauti, su questo siamo stati tutti d’accordo. Quello che è evidente è che quella che appariva come la solidità interna russa» davanti alla guerra in Ucraina «ha mostrato brecce molto profonde», che «forse» hanno una «profondità maggiore» di quanto apparso. Lo dice il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares Bueno, in conferenza stampa a Lussemburgo a margine del Consiglio Affari Esteri. La Spagna assumerà la presidenza di turno del Consiglio Ue a partire dal primo luglio.

  • Ungheria: no all’adesione dell’Ucraina all’Ue se non rispetta le minoranze

    Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjartó, nel suo intervento al Consiglio Ue Esteri, ha insistito sul fatto che, a meno che l’Ucraina non ripristini i diritti della comunità nazionale ungherese in Transcarpazia, il governo non può avviare i negoziati di adesione con l’Unione europea, in conformità con le regole e gli obblighi dell’Unione europea. Lo riporta il portavoce del governo Orban, Zoltan Kovacs, sui social.

  • L’inviato Ue per le sanzioni vola in Georgia: timori sui raggiri

    L’inviato dell’Unione europea per le sanzioni David O’Sullivan è arrivato nel pomeriggio a Tbilisi per una visita di due giorni nella capitale georgiana. Lo conferma il portavoce dell’esecutivo comunitario Daniel Ferrie. L’obiettivo della visita, stando ai media locali, è discutere con le autorità georgiane dei rischi legati all’aggiramento delle sanzioni Ue contro la Russia da parte di Paesi terzi ed esaminare «l’attuazione effettiva» delle misure da parte del governo georgiano per evitare che il Paese caucasico venga usato per triangolazioni illecite di merci verso la Russia. Durante la sua visita, O’Sullivan incontrerà il premier georgiano Irakli Garibashvili, il ministro degli Esteri, Ilia Darchiashvili, il governatore ad interim della Banca centrale, Archil Mestvirishvili, e i rappresentanti della comunità imprenditoriale.

  • Schlein: «Il Cremlino ne esce indebolito»

    «Seguiamo da vicino gli avvenimenti in Russia con preoccupazione. È certo che Putin ne esce indebolito con il suo disegno di invasione criminale e nazionalista. Il Pd continuerà a supportare l’Ucraina ma non possiamo dismettere la speranza che si arrivi a un cessate il fuoco e speriamo che la Ue trovi una voce diplomatica e politica che possa contribuire a questo scopo». Lo ha detto il segretario del Pd Elly Schlein. «La Ue trovi una unità nella politica estera e per rafforzare il multilateralismo», aggiunge, sostenendo di nutrire «grande speranza per la missione del cardinale Zuppi».

  • Kiev: «La Russia ha riposizionato le truppe in Ucraina orientale»

    Il Cremlino ha riposizionato le truppe russe nell’Ucraina orientale, dopo gli spostamenti conseguenti alla crisi della rivolta della Wagner: lo scrive il ministero della Difesa di Kiev per voce della viceministra Hanna Malyar sul suo canale Telegram.

  • Nikopol, «due morti in attacco artiglieria russa»

    Due persone sono rimaste uccise e un’altra ferita in un attacco dell’artiglieria russa che ha colpito Nikopol. Lo denuncia via Telegram il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Serhiy Lysak, secondo il quale “nel pomeriggio” le forze russe “hanno colpito Nikopol con l’artiglieria pesante” ed è stata colpita “un’azienda privata” con un bilancio che parla di “due dipendenti uccisi, una 51enne e un 50enne”. Ferito, secondo Lysak, un 49enne.

  • Danimarca pensa a ritiro caccia F-16, verso donazione a Kiev

    La Danimarca pensa di ritirare i suoi caccia F-16 due anni prima del previsto. Lo ha annunciato il ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen, intervenuto a radio Dr, sottolineando che questa misura potrebbe aprire la strada ad una donazione dei velivoli all’Ucraina. Gli aerei della Danish Air Force, dunque, verranno dismessi già nel 2025 invece che nel 2027, come inizialmente programmato. Poulsen ha spiegato che gli F-16 danesi saranno gradualmente ritirati e sostituiti dai caccia F-35, che potranno essere utilizzati prima del previsto. La Danimarca, in collaborazione con i Paesi Bassi, ha proposto un piano di addestramento dei piloti di caccia ucraini in una base aerea vicino al confine con la Germania. Una formazione che, secondo il ministro della Difesa danese, potrebbe durare dai sei agli otto mesi.

  • Media, Prigozhin sarebbe stato visto in un hotel di Minsk

    Il capo di Wagner Yevgeny Prigozhin sarebbe stato visto al Green City Hotel di Minsk. Lo riportano canali Telegram russi e il Kyiv Post che cita media bielorussi.

  • Russia: Lavrov, per Macron rivolta era opportunità per nostra sconfitta

    Il presidente francese, Emmanuel Macron, nella tentata rivolta del gruppo Wagner ha visto un’opportunità per arrivare a una sconfitta strategica della Russia. Lo ha detto il ministro russo egli Esteri, Serghey Lavrov, nel corso di un’intervista televisiva. Lo riporta la Tass. Emmanuel Macron, ha osservato Lavrov, “ha parlato di divisioni, di fragilità del governo e dell’esercito che giustificherebbero pienamente il sostegno militare all’Ucraina”. Pertanto, secondo il ministro russo, “Macron ha visto chiaramente in questi eventi un’opportunità per arrivare a una sconfitta strategica della Russia in Ucraina”.

    Il ministro degli Esteri Russian Sergey Lavrov. ANSA/YURI KOCHETKOV


  • Russia: governatore, «rafforzata difesa territoriale regione Kursk, situazione è tesa»

    E’ stata rafforzata la difesa territoriale della regione russa di Kursk, che confina con l’Ucraina, a nord di Belgorod, per garantire la sicurezza dei residenti e un funzionamento stabile dell’economia, ha reso noto il governatore, Roman Starovoit. I provvedimenti sono presi “insieme al ministero della Difesa”, precisa, denunciando una situazione “tesa, con attacchi di droni”.

  • «Ucraini attraversano il Dnipro nel Kherson», i filorussi negano

    Le forze di Kiev sarebbero riuscite a superare il Dnipro e ad assicurarsi un punto d’appoggio sulla riva sinistra del fiume, vicino al ponte Antonovsky fatto saltare in aria vicino a Kherson. A scriverlo sono diversi canali Telegram russi e ucraini rilanciati dai media. Il governatore filorusso del Kherson Vladimir Saldo ha tuttavia negato queste notizie parlando di “tentativi senza successo” delle truppe ucraine. Secondo alcuni blogger militari su Telegram, che pubblicano video del presunto assalto alla riva sinistra del Dnipro - distaccamenti ucraini sarebbero nuovamente riusciti a trincerarsi nell’area dove approssimativamente la loro presenza era stata già segnalata per la prima volta ad aprile. Un blogger militare russo ha parlato anche di una possibile testa di ponte ucraina, con valutazioni discordanti in merito. Il portale di notizie ucraino Strana riferisce che i blogger russi segnalano scontri con le forze di Mosca, e che un gruppo ucraino di circa 50 soldati si trova sulla riva sinistra del fiume, nascosto sotto i resti del ponte Antonovsky e protetto dai sistemi di guerra elettronica che interferiscono coi bombardamenti russi. Le forze ucraine non hanno confermato le notizie diffuse sui canali Telegram, mentre il governatore filorusso di Kherson ha negato la presenza dei soldati ucraini sulla riva sinistra del Dnipro. “Negli ultimi tre giorni, piccoli gruppi separati di nemici hanno fatto diversi tentativi di attraversare il Dnipro in barca e di nascondersi sotto il ponte (Antonovsky). Lì sono stati distrutti dai nostri militari”, ha scritto oggi Vladimir Saldo sul suo canale Telegram, rilanciato da Interfax.

  • Ue: via libera a 100 mln sussidi per Stati colpiti da import ucraino

    Gli Stati membri hanno approvato oggi il pacchetto di sostegno da 100 milioni di euro per gli agricoltori in Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, presentato il 3 maggio, che si trovano ad affrontare problemi legati a strozzature logistiche a seguito delle ingenti importazioni di determinati prodotti agroalimentari dall’Ucraina.

    Tajani: "Non interferiamo con la Russia, sosteniamo l'Ucraina"


  • Kiev, liberato villaggio Rivnopil nel Donetsk

    Le forze ucraine hanno annunciato di aver ripreso il controllo del villaggio di Rivnopil, nell’oblast di Donetsk. Lo ha detto la vice ministra della Difesa Hanna Maliar su Telegram.

  • Sunak vede potenziale destabilizzazione della Russia

    Il premier britannico Rishi Sunak vede una potenziale destabilizzazione della Russia dopo la rivolta poi rientrata contro il Cremlino dei mercenari del gruppo Wagner guidati da Yevgeny Prigozhin. “Siamo consapevoli dell’impatto potenzialmente destabilizzante della guerra illegale della Russia in Ucraina e delle tensioni tra il gruppo Wagner e il regime di Putin”, ha affermato il primo ministro parlando coi giornalisti. “È troppo presto per prevedere con certezza quali potrebbero essere le conseguenze di quanto accaduto - ha aggiunto Sunak - ma ovviamente siamo preparati per una serie di scenari”.

  • Mosca, presidente Iran ha espresso pieno sostegno a Putin

    Il presidente iraniano Ebrahim Rais ha espresso “il suo pieno sostegno” a Putin in una conversazione con il leader russo. Lo riferisce il Cremlino.

  • Putin appare in video per la prima volta dopo ribellione Wagner

    Un videomessaggio per l’11esimo Forum internazionale dei giovani industriali, è stata l’occasione per la prima apparizione in pubblico del presidente russo, Vladimir Putin, dopo la tentata ribellione del gruppo Wagner di sabato scorso. “Lo sviluppo e la modernizzazione dell’industria sono la nostra priorità assoluta”, ha spiegato Putin ai partecipanti secondo quanto riportato dalla Tass. Il leader del Cremlino ha poi augurato il successo a tutti i giovani che lavorano nelle imprese e nelle fabbriche del Paese, nonché ai diplomati di scuole, college, scuole tecniche e università che aspirano a lavorare nell’industria russa.

  • Premier russo, garantire sovranità russa intorno a Putin

    Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha sottolineato in un incontro di governo l’importanza in questo momento di garantire la sovranità della Russia e la sicurezza dei suoi cittadini dopo l’ammutinamento del leader della Wagner Prigozhin. “La cosa principale in queste condizioni è garantire la sovranità e l’indipendenza del nostro Paese, la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini. A tal fine, il consolidamento dell’intera società è particolarmente importante. Dobbiamo agire insieme, come un’unica squadra, e mantenere l’unità di tutte le forze, stringendoci attorno al Presidente”, ha affermato come riporta Tass.

  • Il rublo scende ai minimi da 15 mesi, calo fino al 3%

    Il rublo è sceso ai minimi degli ultimi 15 mesi, con un calo fino al 3% sul dollaro, dopo l’ammutinamento del comandante mercenario Yevgeny Prigozhin, la cui breve rivolta rappresenta la più grande minaccia al controllo politico del presidente Vladimir Putin dall’inizio del suo potere.

  • Russia: presidenza Ue, «affare interno russo, stanno perdendo la guerra»

    Quello che è accaduto in Russia negli ultimi due giorni “è un affare interno della Russia. Lo seguiamo attentamente, sia come Svezia che come Ue, perché quello che succede in Russia ha un impatto sulle circostanze di sicurezza, ma la cosa importante è stare con l’Ucraina, nei suoi sforzi per ripristinare la sua integrità territoriale”. Lo dice il ministro degli Esteri svedese Tobias Billstroem, a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. “E’ un po’ troppo presto per fare un’analisi approfondita”, osserva. Per Billstroem, “la Russia sta chiaramente perdendo la guerra con l’Ucraina”.

  • Pechino, con Mosca stretta comunicazione a tutti i livelli

    Cina e Russia mantengono una “stretta comunicazione a tutti i livelli”. Lo ha detto la portavoce del ministero cinese degli Esteri, Mao Ning, in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulla ribellione, poi rientrata, di sabato scorso del gruppo Wagner. Lo riporta il Global times su Twitter. Gli eventi di sabato, ha spiegato Mao, “sono un affare interno della Russia. In qualità di vicino amichevole e per promuovere un partenariato strategico globale per una nuova era, la Cina ritiene che la Russia possa mantenere la stabilità e raggiungere lo sviluppo”, ha aggiunto.

  • Emiro del Qatar chiama Putin, sostegno a leadership russa

    L’emiro del Qatar ha chiamato il presidente russo Vladimir Putin. Lo fa sapere la Tass spiegando che i due leader “hanno constatato l’alto livello di cooperazione tra i due paesi e confermato l’interesse a rafforzarla in futuro”. Il leader del Qatar, riporta Interfax, sostiene le azioni della leadership russa dopo il tentativo di colpo di Stato di Prigozhin.

  • La Germania dispiega altri 4mila soldati in Lituania

    La Germania ha deciso di dispiegare altri 4mila soldati in Lituania per contribuire alla sicurezza del fianco orientale della Nato, ha annunciato il ministro della Difesa, Boris Pistorius. I militari saranno basati in Lituania in modo permanente.

    La Germania annuncia ulteriori aiuti per la difesa aerea ucraina


  • Kuleba, eventi dimostrano che vinceremo

    “Due eventi hanno dimostrato che l’Ucraina vincerà. A Berdyansk, gli adolescenti ucraini Tigran e Mykyta hanno sacrificato le loro vite per resistere all’occupazione. In Russia, i carri armati si sono diretti verso Mosca con poca resistenza”. Lo scrive su Twitter il ministro ucraino degli Esteri, Dmytro Kuelba, che ha partecipato in videocollegamento al Consiglio Affari esteri dell’Unione europea in Lussemburgo. “Al Consiglio ho esortato l’Unione europea ad aumentare il sostegno all’Ucraina per velocizzare la sconfitta della Russia”, ha aggiunto.

    Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba Henry Nicholls/Pool via REUTERS


  • Media Kiev, arrestata spia, informava russi su centrale nucleare

    Passava “per soldi” ai russi informazioni sensibili sulle difese della centrale nucleare ucraina di Yuzhnoukrainsk, nel sud, la seconda più grande del l’Ucraina, ed è stato quindi arrestato dai servizi segreti ucraini (Sbu). Lo scrive l’agenzia Unian sul suo sito, che mostra anche due agenti che detengono un uomo ammanettato con il volto offuscato da pixel. La Sbu - scrive Unian - fa sapere che nemico si è interessato al residente di Yuzhnoukrainsk, che il servizio speciale russo ha ingaggiato lo scorso maggio, a causa dei suoi post pro-Cremlino in uno dei canali Telegram russi. L’uomo arrestato, si legge ancora, “ha raccolto e trasmesso informazioni al nemico sulle posizioni e sul numero di unità delle forze di difesa a guardia della centrale nucleare dell’Ucraina meridionale. In particolare, (le informazioni) interessavano le coordinate esatte dell’ubicazione delle formazioni militari che difendono la centrale nucleare e la città satellite di Yuzhnoukrainin”. La Centrale Nucleare del Sud dell’Ucraina, conosciuta anche come Centrale nucleare di Yuzhnoukrainsk, situata a circa 350 chilometri a sud di Kiev nell’oblast di Mykolaiv, ha tre reattori e una capacità netta di 2.850 megawatt. E’ la seconda per potenza delle cinque centrali nucleari ucraine. Durante le prime fasi dell’invasione, nel 2022, fu sfiorata da un missile da crociera russo.

  • Avviso pubblico, «26 amministratori locali uccisi da inizio conflitto»

    Per quanto accentuate a seguito dello scoppio del conflitto, le violenze contro gli amministratori locali non sono un fenomeno nuovo in Ucraina. Nei quattro anni precedenti all'invasione su vasta scala condotta dalla Russia, gli amministratori Locali sono stati oggetto di numerosi atti di violenza in tutto il paese e, in particolar modo, nelle aree più densamente popolate attorno alla Capitale, così come nell'est e nel sud del paese. Nella maggior parte dei casi, queste azioni consistono in incendi appiccati alle auto dei funzionari e, meno frequentemente, alle loro residenze e luoghi di lavoro, suggerendo il tentativo di intimidire le vittime, invece che di ucciderle o ferirle. Tra il 2018 e il tardo febbraio 2022 Acled registra un totale di 125 atti di violenze contro gli amministratori Locali in Ucraina. Circa tre quarti di questi eventi hanno avuto luogo nel 2018 e nel 2019. Circa il 70% degli eventi registrati tra il 2018 e il 2021 è avvenuto in otto delle 27 regioni dell'Ucraina. La geografia delle violenze indica che esistono una varietà di motivazioni dietro agli atti di violenza contro gli amministratori locali tra il 2018 e il 2022. L'invasione russa ha contribuito ad un sensibile aumento degli atti di violenza: 164 di questi eventi sono stati registrati nel solo 2022, mentre il totale dei quattro anni precedenti era fermo a 125. Il bilancio delle vittime confermate è di almeno 26 amministratori locali ucraini uccisi. Questo dato include almeno 20 persone rimaste vittime di attacchi missilistici russi. Sono i dati diffusi da da Avviso Pubblico e contenuti nel Rapporto 2022 ’Amministratori sotto tiro’. In aggiunta, almeno 20 amministratori locali nominati dalla Russia e dai governi separatisti sono rimasti uccisi. Dopo lo scoppio delle operazioni militari, le forze russe sono state anche responsabili del rapimento di numerosi amministratori locali che si sono rifiutati di collaborare con le truppe occupanti. Acled registra almeno 76 eventi di rapimento, tre quarti dei quali (49 eventi) verificatisi tra il marzo e l'aprile del 2022.

    Russia, Meloni: "Non dobbiamo farci distogliere da sostegno a Ucraina"
  • Blogger militari russi, «visita Shoigu alle truppe è di venerdì»

    Alcuni importanti blogger militari russi su Telegram, tra cui il canale Rybar, hanno suggerito che il ministro della Difesa Sergei Shoigu è stato in visita nella regione di Belgorod al confine con l’Ucraina venerdì, e che le immagini e il video rilasciati oggi dal ministero della Difesa russo potrebbero risalire a quel viaggio, avvenuto prima dell’ammutinamento di Wagner. Lo riporta il Guardian, ma non ci sono altre conferme.

  • Russia: Baerbock, in corso lotta di potere interna

    “È in corso una lotta interna per il potere in Russia, nella quale non ci stiamo facendo coinvolgere”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. Secondo Baerbock, non è ancora completamente chiaro quello che sta avvenendo in Russia, ma il tentativo di rivolta del gruppo di mercenari Wagner, guidato da Evgeny Prigozhin, è stato “solo un atto in questo spettacolo russo”. La rivolta di Prigozhin evidenzia, secondo Baerbock “enormi crepe” nella “propaganda russa”, e la guerra in Ucraina sta colpendo ora il sistema di potere del presidente russo Vladimir Putin. Per Baerbock, Putin sta “distruggendo il suo stesso Paese”. La ministra tedesca ha detto di aspettarsi “ulteriori atti in questo spettacolo russo”.

  • Berlino prepara fornitura munizioni a lungo termine per Kiev

    Il governo tedesco sta preparando un sostegno a lungo termine per l’Ucraina con munizioni di artiglieria. Secondo quanto riporta Der Spiegel, alla fine della scorsa settimana, il dipartimento della Difesa ha sottoposto all’approvazione del comitato del bilancio del Bundestag un corrispondente accordo quadro con il gruppo produttore di armamenti Rheinmetall. L’accordo prevede la consegna di un massimo di 333.000 colpi di munizioni da 155 mm entro il 2029 per riempire i propri depositi, ma anche la fornitura a lungo termine delle forze armate ucraine di munizioni per obice ritenute urgentemente necessarie.
    Secondo le carte riservate, è già stato concordato un primo pacchetto di 20.000 munizioni per l’Ucraina per i prossimi due anni, con Berlino che sosterrà i costi per quasi 60 milioni di euro. Allo stesso tempo, la Bundeswehr riceverà anche una tranche di 20.000 munizioni. Questo pacchetto dovrebbe essere consegnato già nel 2023.
    Fino al 2029, le truppe possono quindi richiamare ulteriori pacchetti di munizioni dal contratto, se ritenuto necessario. Solo di recente il ministero della Difesa ha ammesso che le truppe attualmente dispongono solo di circa 20.000 munizioni di artiglieria, una cifra distante dai requisiti Nato per lo stoccaggio.

  • Odessa, «abbattuti missili e droni russi»

    Gli ucraini denunciano un attacco russo alle prime ore di oggi contro la regione di Odessa, nel sud dell’Ucraina. Secondo il Comando sud delle forze ucraine, riporta The Kyiv Independent, due missili e diversi droni sono stati abbattuti nell’area. La portavoce Natalia Humeniuk ha riferito di lievi danni a due palazzi, come ha riportato la tv Hromadske. Non ci sono notizie di feriti.

    Wagner, che ne sarà del braccio armato del Cremlino e del suo network in Africa
  • Media, Prigozhin rimane sotto inchiesta per ribellione

    Il procedimento penale con l’accusa di ribellione armata a carico del leader della Wagner Yevgeny Prigozhin non è terminato e continua ad essere indagato dal dipartimento investigativo dell’Fsb russo. Lo riporta il quotidiano russo Kommersant smentendo quanto riportato ieri da alcuni media e canali Telegram per i quali l’ufficio del procuratore generale aveva chiuso il procedimento penale nei confronti di Prigozhin. Una fonte di Kommersant nell’agenzia di vigilanza ha affermato che la decisione di avviare un procedimento penale non è stata ancora annullata e che le indagini sulla ribellione sono in corso.

  • Olanda, usare beni russi congelati solo se non si viola legge

    “Dobbiamo fare tutto per far sì che la Russia paghi per i danni causati in Ucraina ma c’è un limite chiaro per noi: il rispetto della legge, perché è quello che ci differenzia da russi. Noi rispettiamo le leggi nazionali e internazionali. Se c’è un modo, legalmente solido, per intervenire sosterremo la Commissione”. Lo ha detto Wopke Hoekstra, ministro degli Affari Esteri dei Paesi Bassi, arrivando in Lussemburgo.

  • Kiev, la controffensiva ha liberato finora 130 kmq nel sud

    Le forze armate dell’Ucraina hanno finora liberato 130 chilometri quadrati dall’inizio della controffensiva nel sud dell’Ucraina, di cui 17 chilometri quadrati nell’ultima settimana. Lo ha dichiarato, citata dal Kyiv Post su Telegram, la viceministra alla Difesa, Hanna Malyar.

    L'artiglieria Ucraina bombarda le posizioni russe vicino a Donetsk
  • Nato, eventi in Russia mostrano errore strategico di Putin

    “Stiamo monitorando la situazione in Russia, quanto è accaduto è un fatto interno e mostra l’enorme errore strategico di Vladimir Putin” nel dar vita “all’invasione illegale dell’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un punto stampa da Vilnius con il presidente della Lituania Gitanas Nauseda. “Stiamo monitorando anche la situazione in Bielorussia e definiamo irresponsabile l’annuncio della Russia di trasferire lì armi nucleare tattiche. Non abbiamo alcuna indicazione di un possibile uso di queste armi ma restiamo vigili”, ha aggiunto.

  • Kiev, nel fine settimana avanzati di 1-2 km a est

    Nel fine settimana le truppe ucraine nell’est hanno compiuto avanzate di 1 o 2 chilometri in tutte le direttrici dell’offensiva e per tutta la settimana trascorsa hanno riscontrato una “forte resistenza” da parte delle forze di occupazione russa, che però ha subito perdite “8 volte superiori” a quelle ucraine. Lo afferma la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar. Durante il fine settimana, le truppe ucraine nell’est hanno lanciato azioni di controffensiva nelle aree di Orikhovo-Vasylivka, di Bakhmut, di Bohdanivka, Yagidny, Klishchiivka e Kurdyumivka, e in ciascuna delle direzioni hanno guadagnato terreno fra uno e due chilometri, dice Malyar, interpellata da Ukrinform. Durante la settimana, scrive ancora, “i russi hanno cercato di spingere le truppe ucraine fuori dalle loro posizioni, ma non ci sono riusciti”.

  • Kiev, abbattuti 2 missili Kalibr su 3 e 7 droni Shahed su 8

    L’aeronautica ucraina afferma di aver abbattuto nella notte 2 missili da crociera Calibre su 3, lanciati da un sottomarino russo nel Mar Nero, 7 droni Shahed su 8 e tutti e 4 i droni di tipo sconosciuto, con i quali i russi hanno attaccato l’Ucraina.

  • 007 Gb, prende slancio controffensiva Kiev intorno a Bakhmut

    Prende slancio la controffensiva delle truppe ucraine intorno a Bakhmut, nel Donetsk. Lo scrive il ministero britannico della Difesa nel consueto aggiornamento di intelligence, pubblicato su Twitter. “Come parte della sua più ampia controffensiva, l’Ucraina ha preso slancio nei suoi assalti intorno a Bakhmut nell’oblast di Donetsk - si legge - In un’operazione multi-brigata, le forze ucraine hanno compiuto progressi sia sul lato settentrionale che su quello meridionale della città”. Per la Difesa britannica “ci sono poche prove che la Russia mantenga riserve significative a livello operativo delle forze di terra che potrebbero essere utilizzate per fronteggiare le molteplici minacce che sta ora affrontando in settori ampiamente separati,da Bakhmut alla sponda orientale del fiume Dnipro, a oltre 200 km di distanza”.

  • Russia: su visita Shoigu in Ucraina diffuso video di 47 secondi senza sonoro

    La prima uscita pubblica del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu dopo la rivolta armata del gruppo Wagner è documentata da un video di 47 secondi senza sonoro divulgato dal ministero della Difesa di Mosca. Le immagini, che ritraggono Shoigu che si consulta con altri militari - sono state registrate durante una visita del ministro - nessuna informazione sul ’quando’ la missione sia stata compiuta - in un avamposto nella zona dei combattimenti, secondo quanto riporta lo stesso ministero su Telegram.

    Shoigu visita le truppe in Ucraina e compare in tv


  • Borrell, mostro creato da Putin si rivolta contro di lui

    “Il mostro creato da Vladimir Putin con la guerra in Ucraina sta agendo contro il suo creatore”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio a Lussemburgo. “Questo è il momento di sostenere Kiev più di ogni altro momento ed è un bene che l’Epf sia rimpinguato con altri 3,5 miliardi. La guerra sta incrinando la forza militare russa e sta mettendo in crisi il governo: ora una potenza nucleare come la Russia potrebbe affrontare un periodo d’instabilità e dobbiamo prendere in considerazione questo scenario”, ha aggiunto.

    L’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell

  • Russia: sindaco Mosca, revocate misure antiterrorismo adottate per rivolta Wagner

    Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin ha annunciato la revoca delle misure antiterrorismo adottate nella capitale russa durante quello che è stato definito dalle autorità locali l’ammutinamento armato delle truppe del Gruppo Wagner. In un messaggio postato oggi su Telegram, Sobyanin ha anche ringraziato i residenti per la “calma e la comprensione”.

  • Kiev, raffica di attacchi contro la regione di Zaporizhzhia

    La Russia ha scatenato a partire dalla giornata di ieri una raffica di attacchi contro la regione ucraina di Zaporizhzhia. A denunciarlo è stato questa mattina lo stato maggiore dell’esercito di Kiev. Da ieri è stato registrato il lancio di sei missili S 300 e di 45 razzi oltre a 33 attacchi aerei, hanno riferito i militari. “A seguito degli attacchi terroristici russi, si sono registrati feriti tra i civili, il danneggiamento di edifici residenziali, commerciali ed amministrativi oltre che di veicoli privati”. Secondo lo stato maggiore di Kiev, le truppe russe hanno cercato di fermare l’avanzata delle unità ucraine e riprendere le posizioni perdute.

  • Ex direttore Cia a Prigozhin, stia attento anche a finestre aperte

    L’ ex direttore della CIA il generale David Petraeus domenica ha avvertito il leader della fallita rivolta in Rusaia, Yevgeny Prigozhin, di “stare molto attento alle finestre aperte”. Parlando alla trasmissione ’Stato dell’Unione’ della CNN, il generale in pensione apparentemente si riferiva al numero di importanti personaggi russi che sono morti in circostanze poco chiare, comprese le cadute dalle finestre, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022. Come parte dell’accordo per fermare la marcia su Mosca dei suoi mercenari della Wagner, Prigozhin ha accettato di andare in esilio nella vicina Bielorussia, il cui leader è un fedele alleato del presidente russo Vladimir Putin.

    “Prigozhin ha salvato la sua vita, ma ha perso il suo gruppo Wagner”, ha detto Petraeus. “E dovrebbe stare molto attento alle finestre aperte in Bielorussia, dove sta andando”, ha aggiunto.

    Tra coloro che sono morti in circostanze poco chiare c’era il presidente del consiglio della più grande compagnia petrolifera privata russa, che ha criticato l’operazione militare russa in Ucraina. È caduto da una finestra di un ospedale nel settembre dello scorso anno. Il Cremlino ha metodicamente represso i critici della guerra, quindi il rapido perdono per Prigozhin sembrava mostrare la debolezza di Putin. Ma molti di coloro che si sono opposti o hanno tradito Putin sono morti mesi o anni dopo in circostanze misteriose, alcuni addirittura dopo aver lasciato la Russia.

  • Crosetto, Italia resta con Kiev, ogni sforzo per diplomazia

    “Mosca bombarda ancora e l’Italia resta con l’Ucraina. Ogni sforzo per la diplomazia”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto in una intervista al Corriere della Sera in edicola questa mattina. “Abbiamo assistito a uno scontro tra milizie private e forze armate pubbliche, difficile prevedere gli esiti. Quanto a Putin chiediamoci se una bestia ferita diventi più mansueta o più pericolosa”, ha aggiunto a proposito della fallita rivolta dei miliziani del gruppo Wagner e del loro leader Yevgeny Prigozhin. Secondo Crosetto, comunque, “il regime adesso è più debole”

  • Macron, da rivolta Wagner emergono divisioni in regime Mosca

    Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato in un’intervista al quotidiano francese Le Provence che la ribellione armata condotta da Yevgeny Prigozhin e dal suo famigerato gruppo di mercenari Wagner rivela divisioni all’interno del governo russo. Il presidente Macron ha detto che “ho seguito gli eventi ora per ora, in collaborazione con i principali partner della Francia ... emergono le divisioni che esistono all’interno del regime russo, la fragilità sia dei suoi eserciti che delle sue forze ausiliarie come il gruppo wagneriano”. Inoltre, il presidente francese ha ribadito l’importanza di sostenere lo sforzo bellico ucraino nell’evidente instabilità delle strutture di potere interne della Russia. “Questo dovrebbe costringerci a essere estremamente vigili e giustifica pienamente il sostegno che forniamo agli ucraini nella loro resistenza”, ha ribadito Macron.

  • Nessuna notizia di Prigozhin dopo l’accordo che ha messo fine alla rivolta del gruppo Wagner

    Non è ancora chiaro cosa significherà per la guerra in Ucraina la spaccatura aperta dalla rivolta di 24 ore innescata da Yevgeny Prigozhin e le sue truppe di miliziani privati del gruppo Wagner. Il leader ribelle al momento è scomparso e non si hanno notizie di lui. Secondo i termini dell’accordo che ha posto fine alla crisi, Prigozhin andrà in esilio in Bielorussia ma non sarà perseguito. Né Putin né Prigozhin si sono fatti sentire da quando l’accordo è stato annunciato, la sera del 24 giugno. I soldati mercenari ribelli che hanno brevemente preso il controllo di un quartier generale militare russo in un’inquietante marcia verso Mosca se ne sono andati domenica 25, ma la breve rivolta ha indebolito il presidente Vladimir Putin proprio mentre le sue forze stanno affrontando una feroce controffensiva in Ucraina. Pochi dettagli dell’accordo sono stati resi noti sia dal Cremlino sia dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che ha mediato. La rapida avanzata delle forze Wagner, in gran parte non contrastata, ha anche messo in luce le vulnerabilità delle forze militari e di sicurezza russe. I soldati mercenari avrebbero abbattuto diversi elicotteri e un aereo per le comunicazioni militari.

    Prigozhin: "Stiamo salvando la Russia"
  • Il ministro della Difesa russo Shoigu visita truppe in Ucraina e compare in tv

    Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha visitato le truppe in Ucraina, ha riferito l’agenzia di stampa russa Ria citata dal Guardian: è la sua prima apparizione pubblica dall’ammutinamento di Wagner nel fine settimana. Shoigu non ha commentato la ribellione, durante la quale il capo di Wagner Prigozhin aveva chiesto al ministro della Difesa di incontrarlo a Rostov prima di sospendere l’ammutinamento, mentre la Afp segnala inoltre che il titolare della Difesa russa in questa circostanza è comparso anche in tv per la prima volta dalla ribellione della brigata Wagner poi rientrata.

  • Isw, Wagner non sarebbe stato in grado di occupare Mosca

    I mercenari del Gruppo Wagner di Evgeny Prigozhin non sarebbero stati in grado di affrontare un conflitto armato con le truppe dell’esercito russo e occupare Mosca senza un ulteriore sostegno: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra riferendosi al tentato golpe si sabato conclusosi con un accordo mediato dal presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko. Secondo fonti russe, scrive il centro studi statunitense, la prima colonna del Gruppo Wagner che ha iniziato a muoversi verso Mosca era composta da 350 pezzi di equipaggiamento, tra cui nove carri armati, quattro veicoli da combattimento Tiger, un sistema di lanciarazzi multipli Grad e un obice. Sempre secondo fonti russe, le altre tre colonne della Wagner che si muovevano verso Mosca avevano rispettivamente 375, 100 e 212 pezzi di equipaggiamento, la maggior parte dei quali erano camion non blindati, auto e autobus. Il think tank commenta di non poter confermare l’esatta composizione delle colonne della Wagner. Tuttavia, sottolinea, le notizie attuali suggeriscono che le forze di Prigozhin avrebbero avuto difficoltà ad occupare completamente Mosca o a condurre ingaggi prolungati con elementi delle Forze armate russe. Prigozhin, conclude il rapporto, potrebbe essere diventato più disponibile a trattare con Lukashenko quando le sue forze si avvicinavano a Mosca ed ha capito che il tempo stava per scadere per raccogliere il sostegno militare necessario per un potenziale conflitto armato con l’esercito russo.

    Russia, colpito deposito di carburante a Voronezh


Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti