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Ucraina, ultime notizie. Il cardinale Zuppi a Mosca incontra il consigliere di Putin. 11 morti a Kramatorsk. Nato, mandato Stoltenberg esteso di un anno

Attacco russo ieri sera su un ristorante di Kramatorsk, nel Donetsk, con un bilancio di almeno 11 morti e 52 feriti, tra i quali anche un bambino e probabilmente un reporter con il fixer che lo accompagnava. Intanto il presidente russo Putin ha deciso che le armi a disposizione della brigata Wagner saranno trasferite all’esercito russo. Prigozhin è a Minsk. Lukashenko: “ho convinto Putin a non ucciderlo”. Stoltenberg: “La Nato è pronta a difendersi da ogni minaccia proveniente da Mosca o Minsk”. Oggi e domani l’inviato del papa, cardinale Zuppi, sarà a Mosca per “incoraggiare gesti di umanità”

Onu; Ucraina: "77 civili detenuti dalla Russia vittime di esecuzioni sommarie nelle aree occupate"
  • Zelensky: massima punizione per talpa russi a Kramatorsk

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato l’arresto di una persona che avrebbe aiutato le forze russe nel compiere l’attacco a Kramatorsk che ha provocato 11 morti e oltre 60 feriti. “Chiunque aiuti i terroristi russi a distruggere vite merita la massima punizione”, ha dichiarato nel suo consueto discorso serale postato su Telegram.

  • Media,mandato Stoltenberg alla Nato sarà esteso di un anno

    Il mandato del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sarà prolungato di un anno. Lo riporta The Times. Alcune fonti diplomatiche riferiscono al quotidiano che un annuncio dovrebbe arrivare la prossima settimana.

  • Tajani, spero Zuppi convinca i russi a fare marcia indietro

    “Mi auguro che si possa arrivare a una pace ed essere una pace giusta che garantisca l’indipendenza dell’Ucraina. Inseguiamo tutte le iniziative di pace, compresa quella di Papa Francesco, che ha inviato il cardinale Zuppi prima a Kiev poi a Mosca, e speriamo che queste missioni servano a convincere soprattutto i russi che è il momento di fare marcia indietro”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles. “Ci auguriamo anche che le proposte cinesi possano in qualche modo convincere la Russia. Non le condividiamo ovviamente tutte, soprattutto perché non parlano del ritiro delle truppe russe. Ben vengano anche le iniziative turche per garantire il corridoio verde per fornire grano e cereali ai Paesi africani, uno dei punti fondamentali”, ha aggiunto Tajani. Infine, “l’altro punto per noi fondamentale è quello della zona franca attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per evitare un disastro”, ha concluso il ministro.

  • Crosetto, il governo sostiene totalmente la missione di Zuppi

    “Il governo sostiene totalmente la missione di Zuppi. Mi auguro con tutto il cuore che possa costruire un percorso di pace, che inizierà il giorno in cui per 24 ore non cadranno bombe russe. Si decide la tregua quando due eserciti si confrontano su un terreno neutro, ma neanche durante il tentativo di golpe in Russia in Ucraina sono continuati i bombardamenti. Lavoro molto più per costruire le condizioni per la pace di quanto mi dedichi ad altre cose”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Otto e mezzo su La7.

  • Stoltenberg, «Nato pronta a difendere suo territorio con Wagner in Bielorussia»

    La Nato è pronta a difendere “ogni centimetro del territorio alleato”, se gli uomini della Wagner saranno dislocati in Bielorussia, ha affermato il Segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg. Gli alleati, ha detto, hanno rafforzato il fianco orientale negli ultimi anni per garantire la sicurezza contro ogni possibile minaccia. “Abbiamo visto che parte della Wagner potrebbe essere dispiegata in Bielorussia, ma penso che sia troppo presto per trarre conclusioni definitive”, ha quindi concluso Stoltenberg in una conferenza stampa con il primo ministro estone Kaja Kallas, anticipando che al vertice dell’11 e 12 luglio in Lituania la Nato aumenterà la sua difesa e deterrenza.

  • Scholz, «Putin indebolito dalla ribellione di Wagner»

    Il presidente russo Vladimir Putin esce “indebolito” dalla fallita ribellione del gruppo Wagner. Lo ha affermato oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz. La ribellione del gruppo di mercenari “avrà conseguenze a lungo termine per la Russia”, ha aggiunto Scholz sul canale pubblico Ard, mostrandosi restio a “partecipare a qualsiasi speculazione sulla durata del mandato” di Putin “che possa essere lungo o corto. Noi non lo sappiamo”.

  • Zuppi a Mosca, incontra il consigliere di Putin

    La Russia ha «un alto apprezzamento» delle iniziative di Papa Francesco per cercare di avviare un percorso di pace in Ucraina. Il Cremlino ha accolto con parole di elogio e incoraggiamento il cardinale Matteo Zuppi alla prima giornata di incontri a Mosca. Una missione che comunque si presenta “delicata”, come sottolineano fonti del clero di Mosca, con l’arcivescovo Paolo Pezzi che chiama tutta la comunità cattolica a raccogliersi in preghiera per la sua riuscita. La difficoltà del compito è confermata dall’assoluto riserbo che circonda lo stesso programma degli appuntamenti del presidente della Conferenza episcopale italiana, incaricato dal Pontefice non di tentare una vera e propria mediazione, ma di «incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace».

    L’unico incontro confermato ufficialmente finora è quello svoltosi oggi con Yuri Ushakov, il consigliere per la politica estera del presidente Vladimir Putin. Domani Zuppi dovrebbe vedere il Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, un attore di fondamentale importanza vista la vicinanza delle posizioni del primate a quelle del Cremlino. Al momento sembra escluso un incontro con Putin, che oggi è partito per una visita in Daghestan allontanandosi per la prima volta da Mosca dopo la tentata ribellione delle milizie Wagner nel fine settimana. Ma la sensazione è che il programma sia ancora in divenire e possa mutare a seconda degli sviluppi dell’ultima ora, che Zuppi valuta con il nunzio Giovanni D’Aniello nelle stanze della nunziatura, dove alloggia, nel nord della capitale.

    Per adesso di sicuro ci sono solo le parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: «Abbiamo ripetutamente affermato - ha detto - di avere un alto apprezzamento degli sforzi, le iniziative del Vaticano nella ricerca di una soluzione pacifica alla crisi ucraina e accogliamo gli sforzi del Papa nel contribuire alla cessazione del conflitto armato».

    Mentre il ministro degli Esteri Serghei Lavrov afferma che la Russia rimane «aperta» al dialogo ma accusa i Paesi occidentali, in particolare Francia e Germania, di non dare corso ai loro annunciati tentativi di dialogo con Putin. Da Kiev, dove Zuppi è stato in missione il 5 e 6 giugno, arrivano oggi ancora segnali di rifiuto di un cessate il fuoco: «L’Ucraina non accetterà mai un conflitto congelato con la Russia», ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. Ieri il capo dell’ufficio presidenziale, Andryi Yermak, era tornato a respingere - come fatto da Zelensky dopo il suo incontro in Vaticano con Papa Francesco - l’ipotesi di una mediazione della Santa Sede, aggiungendo però che sarebbero bene accolti eventuali risultati sui problemi dei bambini che l’Ucraina accusa la Russia di avere deportato e sugli scambi di prigionieri.

  • Bielorussia limita accesso a siti web, «screditano» Lukashenko

    La procura bielorussa ha deciso di limitare l’accesso a diversi siti web ucraini, ritenuti colpevoli di “screditare” il presidente Alexander Lukashenko. Tra i siti censurati ci sono glavred.info, hromadske.ua, news.online.ua, tribun.com.ua e spektr.press, tutti segnalati dall’Ufficio del Procuratore in un messaggio pubblicato su Telegram. Le pagine ucraine bloccate in Bielorussia sono accusate di “diffondere false informazioni sul presidente” e di divulgare news di “natura estremista, che incitano i cittadini ad opporsi alle autorità bielorusse, soprattutto dopo gli ultimi sviluppi legati alla ribellione del Gruppo Wagner”.

  • Attacco Kramatorsk, salgono a 11 i morti

    Salgono a 11 i morti nell’attacco missilistico russo di ieri contro un ristorante a Kramatorsk, nell’est dell’Ucraina. A riferirlo è il Servizio statale per le situazioni di emergenza ucraino in un messaggio su Telegram. “Alle 17 (ora locale, ndr) del 28 giugno, da sotto le macerie sono stati estratti i corpi di 11 persone, tra cui 3 bambini”, si legge nel messaggio riportato da Ukrinform. Attualmente sono 7 le persone tratte in salvo e 56 i feriti, tra cui 1 bambino.

  • Zelensky, alcuni mercenari Wagner rimangono in Ucraina

    Alcuni membri del gruppo di mercenari russi Wagner rimangono in Ucraina, ma l’esercito ucraino ritiene che la situazione nel nord del Paese sia sotto controllo. A sostenerlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev con gli omologhi di Polonia e Lituania, secondo quanto riportato da Al Jazeera.

    Wagner, che ne sarà del braccio armato del Cremlino e del suo network in Africa
  • Ministero Esteri russo apre uffici a Donetsk e Luhansk

    Il ministero degli Esteri russo intende aprire uffici nelle Repubbliche di Donetsk e Luhansk, si legge nella bozza di decreto diffuso dall’agenzia Tass. Attualmente, il ministero degli Esteri ha 37 uffici territoriali nelle regioni della Federazione russa.

  • Podolyak, “non si può negoziare con Mosca, inutile farsi illusioni”

    “La Russia è un attore con cui non si può negoziare”, “non bisogna perdere tempo con auto inganni e illusioni”. A scriverlo su Twitter è il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, nel giorno in cui l’inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, si trova in missione a Mosca, circostanza che non viene tuttavia menzionata. Putin “è incurabilmente debole e non controlla i processi nel paese. Altri manager emergeranno”, scrive Podolyak, aggiungendo che “Putin mente sempre”. Come a Kramatorsk “il metodo terrorista della guerra contro i civili è l’unico strumento per la Russia di convincersi delle proprie capacità”, continua Podolyak, secondo il quale l’obiettivo deve essere di “accelerare la distruzione del regime di Putin”. “È tempo di discutere modelli di Russia post Putin. E di guardare ai successori”, conclude.

  • Cremlino, apprezziamo sforzi Vaticano per soluzione pacifica

    “Apprezziamo gli sforzi e le iniziative del Vaticano per trovare una soluzione pacifica alla crisi ucraina e accogliamo con favore l’impegno del Pontefice a contribuire alla fine del conflitto armato in Ucraina”. È quanto ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando la presenza a Mosca oggi e domani del cardinale Zuppi, inviato speciale di Papa Francesco. Lo riporta l’agenzia Tass.

  • Cremlino, Zuppi incontrerà consigliere di Putin Ushakov

    “Il cardinale Zuppi, inviato speciale del Papa, è a Mosca. Su istruzioni di Vladimir Putin, l’assistente presidenziale per le questioni di politica estera Yuriy Ushakov avrà un colloquio con lui oggi e discuterà la situazione del conflitto in Ucraina”. Lo annuncia il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia Tass. I due, ha aggiunto Peskov, discuteranno “naturalmente, le possibili vie per una soluzione politica e diplomatica”.

  • «Prigozhin voleva catturare i leader militari russi»

    Il capo di Wagner Yevgeny Prigozhin voleva catturare i leader militari russi nell’ambito dell’ammutinamento della scorsa settimana. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali Prigozhin ha accelerato il suo piano di ribellione dopo essere venuto a conoscenza che l’intelligence sapeva della sua iniziativa.

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  • Difesa russa, «a Kramatorsk colpito comando militare»

    Il ministero della Difesa russo ha affermato che l’obiettivo colpito nel bombardamento a Kramatorsk non era civile ma un “punto di dispiegamento temporaneo del personale di comando della 56/a Brigata di fanteria motorizzata delle forze armate ucraine”. Lo ha detto il portavoce, Igor Konashenkov, citato dall’agenzia Interfax.

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  • Polonia, «Duda a Kiev per colloqui con Zelensky»

    Il presidente polacco, Andrzej Duda, è a Kiev per colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: lo ha reso noto oggi il suo ufficio su Twitter. I due leader discuteranno “dell’attuale situazione al fronte, compresa la minaccia di un attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”, si legge nel messaggio: “Si discuterà anche dei preparativi per il vertice Nato di luglio”.

    IL presidente polacco Andrej Duda

  • Cremlino respinge accuse su prevista deportazione di 300 bimbi

    La Russia ha respinto le accuse ucraine di volere trasferire 300 bambini dal territorio occupato della regione di Zaporizhzhia alla regione russa della Chuvashia. “Respingiamo con decisione - afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov - tali affermazioni. I nostri militari, rischiando la propria vita, hanno ripetutamente preso misure per salvare bambini evacuandoli da luoghi dei bombardamenti che tra l’altro erano stati condotti contro infrastrutture civili dalle forze armate ucraine”. Lo riferisce Interfax.

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  • Risoluzione maggioranza, massimo sostegno a Kiev

    Il governo italiano dovrà “sostenere l’Ucraina e il suo popolo da un punto di vista finanziario economico, umanitario, militare e diplomatico e in prospettiva assumere un ruolo chiave nel processo di ricostruzione”. Lo prevede la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio Ue. Il governo dovrà quindi “riconoscere l’impegno e gli sforzi sostanziali dell’Ucraina per soddisfare le condizioni richieste nel processo di adesione all’UE, ad incoraggiarla a proseguire sulla strada delle riforme e ad intensificare i lavori in vista dell’apertura dei negoziati di adesione; garantire il più ampio supporto alle iniziative internazionali volte a perseguire i crimini di guerra e contro l’umanità commessi nel territorio ucraino, nonché ad assicurare la sanzionabilità del crimine di aggressione attraverso l’istituzione di apposite istanze giurisdizionali quali un possibile Tribunale ucraino internazionalizzato e l’affermazione negli Stati membri del principio di giurisdizione universale; contrastare e sanzionare la deportazione forzata da parte della Federazione Russa di minori ucraini; favorire ogni iniziativa finalizzata ad una risoluzione del conflitto mediante una pace complessiva, giusta e duratura, nel pieno rispetto delle prerogative sovrane di Kiev e del diritto internazionale, lavorando con la comunità internazionale, anche nel quadro delle Nazioni Unite”. Il governo è quindi impegnato “a mantenere un costante dialogo con il Parlamento in relazione all’esito di importanti consessi internazionali ovvero in aggiornamento rispetto alle future iniziative diplomatiche che verranno intraprese per la risoluzione del conflitto ucraino”

    Tajani: "Non interferiamo con la Russia, sosteniamo l'Ucraina"
  • Ministro Difesa, «ci aspettiamo garanzia invito ad aderire alla Nato»

    Il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, afferma di aspettarsi una “garanzia” che il suo Paese venga invitato a entrare nella Nato al termine della guerra in Ucraina scatenata dall’invasione russa. In vista del prossimo summit della Nato a Vilnius, Reznikov sostiene - in un’intervista al Guardian - che qui “capi di Stato e di governo dei Paesi Nato avranno l’occasione di correggere l’errore fatto a Bucarest nel 2008 e di dare prova di leadership responsabile, all’altezza delle nostre aspettative”. Questo, aggiunge, “dimostrerà alla Russia che la sua influenza deve finire ai suoi confini” e che “ulteriori aggressioni non faranno altro che accelerare il crollo dello stato terroristico”. “Siamo realisti e non chiediamo l’impossibile - rivendica il ministro - Per questo le nostre aspettative sul vertice Nato di Vilnius sono molto realistiche, ovvero sono ricevere una garanzia di un invito ad aderire alla Nato dopo la vittoria dell’Ucraina nella guerra”. “Siamo pronti - sostiene - a firmare immediatamente il protocollo di adesione per avviare la procedura di ratifica e adesione”. Secondo Reznikov, è nell’interesse delle Nato “rafforzare” il suo fianco orientale. “I tre prerequisiti fondamentali per essere un membro della Nato sono l’interoperabilità con le forze dell’Alleanza, un sistema trasparente e il controllo civile delle forze armate”, afferma il ministro, secondo il quale l’Ucraina è in linea con tutte le condizioni. E, “alla luce della posizione aggressiva della Russia” è “nell’interesse della Nato rafforzare e fortificare il suo fianco orientale” perché “oggi l’Ucraina fa già da scudo protettivo”, ma se questo “scudo mostrasse crepe, le prossime vittime dell’aggressione russa potrebbero essere i Paesi Baltici, la Polonia, l’Ungheria o la Slovacchia”. Reznikov dice “di non avere dubbi che sia nell’interesse della Nato che l’esperienza di combattimento dell’Ucraina sia a completa disposizione dei Paesi Nato”.

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  • Sale a 10 il numero delle vittime a Kramatorsk

    E’ salito a 10 il numero delle vittime del raid russo su Kramatorsk mentre il numero dei feriti è di 61. Lo riferisce Rbc-Ucraina con riferimento alla polizia. Tra i morti ci sono una ragazza di 17 anni e due sorelle di 14 anni, le cui fotografie circolano sui social media ucraini. Anche un bambino di otto mesi è stato ferito ma non è in pericolo di vita.

  • La Lituania dona nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina

    Il ministero della Difesa lituano ha annunciato l’invio in Ucraina di un nuovo pacchetto di aiuti militari. In esso, oltre ai due sistemi Nasams di cui ha dato notizia il Presidente lituano, Gitanas Nauseda, questa mattina a Kiev, troveranno posto anche 10 veicoli per il trasporto truppe M113, più di 2,5 milioni di munizioni e alcune migliaia di munizioni anticarro. Nel complesso, l’aiuto militare fornito dalla Lituania all’Ucraina supera i 500 milioni di euro.

  • Caritas, per crollo diga Ucraina pronti aiuti nel lungo periodo

    L’esplosione della diga di Kakhova, avvenuta il 6 giugno, “ha aggiunto una crisi umanitaria di ampia portata nell’Ucraina in guerra ormai da quasi 500 giorni. Inoltre l’impatto del crollo della diga, che ha avuto conseguenze immediate devastanti sulla popolazione, causerà difficoltà forse anche più gravi a lungo termine”. Lo sottolinea Caritas Internationalis in una nota ricordando che il disastro ha interessato direttamente circa 17.000 persone, mentre altre 700.000 persone ne sono state indirettamente colpite. Le due Caritas presenti nel Paese - Caritas Ucraina e Caritas-Spes Ucraina - sono state attive fin dai primi minuti, “fornendo non soltanto aiuti umanitari ma anche assistenza psicologica alla popolazione locale”. Nelle prime due settimane, Caritas Ucraina ha distribuito 100.000 litri di acqua ai residenti di circa 30 insediamenti negli oblast di Kherson, Dnipropetrovsk e Mykolaiv. Sono stati inoltre distribuiti 2.388 kit igienici, 653 pacchetti alimentari, 640 alimentatori, nove generatori, vestiti, pompe per il pompaggio dell’acqua. Anche Caritas-Spes Ucraina ha assicurato iuti immediati distribuendo più di 36,5 tonnellate di cibo, 56 tonnellate di acqua, più di 3,2 tonnellate di prodotti per l’igiene, 5,1 tonnellate di vestiti, lenzuola, coperte e altri beni di prima necessità. Dal 12 al 18 giugno, le parrocchie cattoliche hanno organizzato una colletta per aiutare i residenti della regione di Kherson. Sono state raccolte oltre 21 tonnellate di aiuti umanitari, poi distribuiti da Caritas-Spes. “Le associazioni caritatevoli possono fornire assistenza più rapidamente delle agenzie governative.

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    Questa è la nostra missione e speriamo di poterla portare avanti, assicurando aiuti e rispondendo alle necessità di quanti sono stati colpiti da questo dramma. Faremo tutto il possibile per aiutare le persone a tornare alle loro case”, afferma padre Vyacheslav Grynevych, direttore esecutivo di Caritas-Spes Ucraina. Le preoccupazioni non riguardano solo le inondazioni e i danni alle abitazioni e ad altre infrastrutture vitali, bensì anche le conseguenze a lungo termine che il disastro avrà sia sulla vita delle persone che in termini di impatto ambientale. “Si tratta di una crisi in atto che continuerà ad avere effetti sull’intera regione nei mesi a venire, in particolare per quanto riguarda l’accesso all’acqua, ma non soltanto”, sottolinea Tetiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina. “Caritas Ucraina e Caritas-Spes Ucraina continuano ad assistere la popolazione e a preparare piani di risposta a lungo termine”, conclude la nota.

  • Mosca, non sono previsti incontri al ministero degli Esteri con Zuppi

    “Non sono previsti incontri al ministero degli Esteri”. Lo ha riferito il ministero degli Esteri russo all’agenzia Ria Novosti, a proposito della visita a Mosca dell’inviato di Papa Francesco, cardinale Matteo Zuppi. L’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana è nella capitale russa oggi e domani, accompagnato da un officiale della Segreteria di Stato, scopo principale dell’iniziativa “è incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace” per la guerra in Ucraina.

  • Zuppi a Mosca, messa in cattedrale, poi al Cremlino e Patriarcato

    Il programma degli incontri del cardinale Matteo Maria Zuppi nella sua missione a Mosca resta sempre sotto stretto riserbo, considerando anche che l’agenda può risentire di cambiamenti in ogni momento. Oggi pomeriggio, comunque, l’inviato papale presiederà una messa nella Cattedrale cattolica della capitale russa, dedicata all’Immacolata Concezione, sede vescovile dell’arcidiocesi metropolitana della Madre di Dio a Mosca. Gli incontri al Patriarcato ortodosso, con tutta probabilità col patriarca Kirill, dovrebbero aver luogo domattina - apprende l’ANSA da fonti ben informate -, mentre fra oggi e domani sono previsti anche quelli al Cremlino, inizialmente in particolare sulla questione dei bambini ucraini deportati in Russia.

    Cardinale Matteo Zuppi. REUTERS/Remo Casilli/File Photo


  • Kiev, 930 soldati russi uccisi in 24 ore, oltre 227.000 da inizio guerra

    Sono “più di 930” gli uomini delle forze russe uccisi nelle ultime 24 ore nella guerra in Ucraina. Lo afferma lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nell’ultimo bollettino militare diffuso via Facebook, secondo cui il nuovo dato porta a circa 227.100 il numero dei militari russi morti in battaglia dal 24 febbraio dello scorso anno quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina. Stando al bollettino, sono più di 4.000 i tank (4.036) e i sistemi di artiglieria (4.086) distrutti. Abbattuti, inoltre, 314 velivoli, 308 elicotteri e 3.499 droni, sette nelle ultime 24 ore.

  • Zelensky, combattiamo per diritti sanciti da Costituzione

    “La nostra Costituzione compie oggi 27 anni. Le parole scritte al suo interno nel 1996 non sono più storia - sono diventate veramente vitali e rilevanti per gli ucraini: parole sul diritto alla vita e alla libertà, sull’onore e la dignità, sul valore della nostra terra. Non è più necessario spiegare a nessuno nel Paese il significato della parola ’sovrano’. Nessun ucraino percepirà più i diritti e le libertà sanciti nella Costituzione come qualcosa che ci è stato dato dall’alto. Per questi si combatte oggi in una lotta difficile, fatta di sacrifici e di vite umane”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “La nostra Ucraina. Sovrana. Indipendente. Democratica. Con lo Stato di diritto. Era, è e sarà”, conclude Zelensky

  • Kiev, «i russi vogliono deportare 300 bambini dall’Ucraina»

    Le forze russe stanno pianificando di trasferire circa 300 bambini dal territorio occupato della regione di Zaporizhzhia nella Chuvashia russa per una “vacanza”: lo ha reso noto il servizio stampa del Centro per la Resistenza Nazionale dell’esercito ucraino, come riporta Ukrinform. “Circa 300 bambini dovrebbero essere portati nella Repubblica di Chuvashia, ma come sapete, i russi non restituiscono i bambini dopo averli presi, usando la scusa della legge marziale nella regione”, si legge in un comunicato. Il Centro ricorda che la parte russa ha bloccato l’uscita verso l’Ucraina. di conseguenza, i bambini vengono usati come ostaggi per costringere i loro genitori a seguirli.

  • Sale ancora bilancio attacco a Kramatorsk, 9 i morti

    Sale a nove il bilancio delle vittime dell’attacco russo a Kramatorsk, nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. Secondo Suspilne, “sono stati estratti dalle macerie i corpi senza vita di nove persone, compresi tre minori”. I feriti sono almeno 56 stando alle notizie che arrivano dalle zona.

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  • Kiev, «per Putin è cominciato il conto alla rovescia»

    Il più stretto consigliere del presidente Volodymyr Zelensky Andry Yermak ha affermato in un briefing con i giornalisti, ripreso dalla Bbc, che il “conto alla rovescia è iniziato” alla fine del mandato di Vladimir Putin come presidente russo sulla scia della ribellione di Wagner. “Ciò che l’Ucraina ha visto dal 2014 è diventato evidente per il mondo intero. Questa Russia è un paese terrorista il cui leader è una persona inadeguata che ha perso il contatto con la realtà. Il mondo deve concludere che è impossibile avere qualsiasi tipo di relazione seria con quel paese”. La Bbc ha anche parlato con Oleksiy Danilov , capo del consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, che ha suggerito che Putin deve affrontare una significativa opposizione nella sua cerchia ristretta, compresi gli oligarchi.

  • Atteso presidente Lituania per colloqui con Zelensky

    E’ atteso a Kiev il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda. L’ingresso dell’Ucraina nella Nato, una possibile adesione a favore della quale Nauseda si è più volte espresso, dovrebbe essere al centro del colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. Per l’11 e il 12 luglio è previsto a Vilnius il vertice dell’Alleanza Atlantica. E’ stato lo stesso Nauseda ad annunciare ieri sera, come ha riportato la Lrt, la missione in Ucraina.

    IL presidente lituano Gitanas Nauseda . (REUTERS/Piroschka van de Wouw)

  • «Armi nucleari russe alla Bielorussia da questo mese»

    Le armi nucleari tattiche che la Russia dispiegherà in Bielorussia saranno consegnate in diverse fasi, su rotaia, a partire da questo mese: è quanto emerge da un’indagine del progetto ’Comunità dei lavoratori ferroviari della Bielorussia’, come riporta Rbc-Ucraina. Secondo un’analisi dei documenti delle ferrovie bielorusse realizzata dal gruppo di attivisti, nella prima fase sono previste tre spedizioni dalla Russia alla stazione bielorussa di Prudok: la prima dalla stazione di Potapino (ferrovia degli Urali meridionali) con 4 carri e un vagone di scorta; la seconda dalla stazione di Lozhok (ferrovia della Siberia occidentale) con 2 carri e un vagone di scorta; la terza dalla stazione di Cheboksary (ferrovia Gorky) con 10 carri e un vagone di scorta. La seconda fase dovrebbe aver luogo in novembre, con spedizioni simili dalle stesse stazioni. Inoltre, sono previste spedizioni di equipaggiamenti ausiliari e protettivi tra ottobre e novembre alla base aerea bielorussa di Baranovichi.

  • Intelligence Gb, «in Crimea Kiev ha danneggiato collegamento cruciale per i russi»

    La scorsa settimana le forze ucraine hanno attaccato e danneggiato un ponte tra la regione di Kherson e la Crimea, rallentando la logistica russa. E’ quanto emerge dall’aggiornamento quotidiano di intelligence diffuso via Twitter dal ministero della Difesa di Londra mentre prosegue il conflitto in Ucraina dopo l’invasione russa del Paese. “Alle prime ore del 22 giugno, le Forze Armate ucraine hanno colpito i ponti di Chonhar tra la Crimea e la regione di Kherson occupata dai russi”, si legge nella valutazione in cui si sottolinea come “la chiusura temporanea del percorso” abbia costretto i convogli russi a impiegare “almeno il doppio per raggiungere il fronte” in altri modi. Secondo le notizie riportate, “le autorità russe hanno quasi certamente realizzato un ponte sostitutivo a 24 ore dall’attacco”, ma “è altamente probabile che gli attraversamenti siano limitati al solo traffico militare”. E, si evidenzia, “la velocità con cui è stato realizzato un passaggio alternativo indica quanto sia vitale questo percorso per gli sforzi militari russi nell’Ucraina occupata”.

  • Kiev, “finora solo un’anteprima della controffensiva”

    I recenti e modesti successi ucraini contro le forze russe sono solo un’”anteprima” di una controffensiva molto più grande: “l’evento principale” dell’attacco deve ancora arrivare e “quando accadrà, lo vedrete tutti... Tutti vedranno tutto”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, in un’intervista al Financial Times.

    Il ministro ha confermato che le principali riserve di truppe dell’Ucraina, tra cui la maggior parte delle brigate recentemente addestrate in Occidente ed equipaggiate con moderni carri armati e veicoli corazzati della Nato, devono ancora essere utilizzate nell’operazione. Reznikov ha inoltre sostenuto che l’insurrezione armata di sabato scorso da parte del gruppo paramilitare Wagner ha messo a nudo la debolezza fondamentale del regime di Vladimir Putin. “È come una palla di neve”, ha detto, riferendosi alle caratteristiche autodistruttive del regime: “Più diventa grande, più rotola velocemente”.

  • Nyt, alto generale Mosca conosceva piani Prigozhin, sospetti su Surovikin

    Un alto generale russo era a conoscenza in anticipo dei piani di ribellione di Yevgeny Prigozhin : lo scrive il New York Times citando fonti dall’intelligence americana ed evidenziando come la circostanza sollevi interrogativi sul vero sostegno di cui godesse il leader del gruppo Wagner all’interno del Cremlino. Gli esponenti dell’intelligence hanno spiegato che l’attenzione si concentrerebbe sul generale Sergei Surovikin, già comandante delle forze russe in Ucraina, per capire se l’alto ufficiale possa avere aiutato a pianificare le azioni di Prigozhin dello scorso fine settimana.

    Surovikin è stato sostituito come comandante in capo a gennaio, ma ha mantenuto l’influenza nella gestione delle operazioni di guerra e rimane popolare tra le truppe. Ma da Washington si spiega che ci sarebbero indicazioni su altri generali russi che potrebbero aver sostenuto il tentativo di Prigozhin di cambiare con la forza la leadership del ministero della Difesa. Una eventuale conferma del coinvolgimento di Surovikin - osserva il NYT - “sarebbe l’ultimo segno delle lotte intestine che hanno caratterizzato la leadership militare russa dall’inizio della guerra di Putin in Ucraina e potrebbe indicare una frattura più ampia tra i sostenitori di Prigozhin e i due principali consiglieri militari di Putin, Sergei K. Shoigu, ministro della difesa, e il generale Valery V. Gerasimov, capo di stato maggiore.

    L'annuncio di Prigozhin: dietrofront delle truppe


  • Kiev, ieri falliti attacchi in cinque insediamenti

    Le forze russe hanno tentato ieri senza successo di attaccare cinque insediamenti ucraini in quattro direzioni: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine, come riporta Unian. “Il nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali nelle direzioni Lymansk, Bakhmut e Marynka, dove continuano pesanti battaglie. Durante la giornata (di ieri, ndr) si sono verificati oltre 30 scontri”, si legge nel rapporto. In particolare, in direzione Lyman, i russi hanno effettuato azioni offensive senza successo nella direzione di Belogorovka. Inoltre, nella direzione di Bakhmut hanno effettuato operazioni offensive senza successo nell’area di Orekhovo-Vasilyevka.

  • Kiev, nella notte abbattuti sei droni russi

    Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa sei droni Shahed-136/131 lanciati dai russi sull’Ucraina: lo ha reso noto l’Aeronautica militare di Kiev, come riporta Ukrinform. “Nella notte del 28 giugno 2023, le unità di difesa aerea dell’Aeronautica militare e altri elementi delle Forze di difesa dell’Ucraina hanno distrutto sei munizioni da lancio Shahed-136/131, che sono state utilizzate dagli occupanti russi per attaccare (l’Ucraina) dalla direzione sud-est”, si legge nel rapporto.

    Onu; Ucraina: "77 civili detenuti dalla Russia vittime di esecuzioni sommarie nelle aree occupate"


  • Taiwan, la Russia invia due fregate vicino all’isola

    La Russia ha inviato due fregate vicino a Taiwan con una mossa rara che potrebbe aumentare le tensioni nella regione. “Alle 23.00 di ieri, erano state rilevate due fregate russe che navigavano da sud a nord ad oriente delle nostre acque territoriali, lasciando la nostra area di risposta dal mare di Suao verso sud-est”, ha riferito il colonnello Sun Li-fang, portavoce del ministero della Difesa di Taiwan. Le forze armate “hanno usato metodi congiunti di intelligence, sorveglianza e ricognizione per cogliere le dinamiche delle navi russe e inviato aerei, navi e sistemi missilistici a terra per monitorare da vicino la situazione”.

  • Stoltenberg, Nato pronta a difendersi contro Mosca o Minsk

    La Nato è pronta a difendersi da ogni minaccia proveniente da “Mosca o Minsk”. Lo ha detto il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, dopo che la Bielorussia ha annunciato che accoglierà il capo di Wagner, Yevgeny Prigozhin. Stoltenberg, che stasera a cenato all’Aja con alcuni leader europei, incluso il premier olandese Mark Rutte, ha detto che la Nato al prossimo vertice in programma a metà luglio a Vilnius accetterà di rafforzare le difese per proteggere tutti i suoi membri, in particolare quelli che confinano con la Bielorussia.

    Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg con il primo ministro olandese Mark Rutte

    “È troppo presto per esprimere un giudizio definitivo sulle conseguenze del fatto che Prigozhin si sia trasferito in Bielorussia e che anche alcune delle sue forze molto probabilmente saranno dislocate in Bielorussia”, ha detto Stoltenberg ai giornalisti. “Ciò che è assolutamente chiaro è che abbiamo inviato un chiaro messaggio a Mosca e a Minsk che la Nato è lì per proteggere ogni alleato e ogni centimetro del territorio della Nato. Quindi non c’è spazio per malintesi a Mosca o Minsk sulla nostra capacità di difendere gli alleati da qualsiasi potenziale minaccia, e questo indipendentemente da ciò che pensi del movimento delle forze Wagner”.

    Stoltenberg ha aggiunto che l’Occidente “non deve sottovalutare la Russia” nonostante il caos del fine settimana, provocato dall’ammutinamento di Prigozhin. Ed ha aggiunto che è fondamentale continuare a sostenere l’Ucraina contro l’invasione della Russia e che gli alleati della Nato avrebbero tracciato un percorso verso l’adesione di Kiev. Il presidente lituano Gitanas Nauseda ha avvertito del rischio che la Bielorussia ospiti i combattenti Wagner. “Se Wagner schiera i suoi serial killer in Bielorussia, tutti i paesi vicini affrontano un pericolo ancora maggiore di instabilità”, ha detto alla conferenza stampa.

    Il padrone di casa della cena, Rutte, ha respinto le affermazioni di Putin secondo cui l’Occidente voleva che i russi si uccidessero a vicenda: “Confuto ciò che Putin ha suggerito ieri che noi in Occidente vogliamo che la Russia precipiti nel caos interno. Al contrario, l’instabilità in Russia crea instabilità in Europa”.

  • Attacco Kramatorsk, salgono a 8 i morti, fra loro tre bambini

    In Ucraina è salito a 8 morti, fra cui 3 bambini, e 52 feriti, il bilancio dell’attacco missilistico russo di ieri nel centro di Kramatorsk, che ha colpito anche un ristorante e un’area commerciale. Lo riferiscono i servizi di emergenza, citati dalla testata ucraina Ukrinform. La città di Kramatorsk è sotto il controllo ucraino ma si trova vicino a zone dell’Ucraina occupate dalla Russia. “Alle 07 del 28 giugno, sono 8 i corpi estratti da sotto le macerie dell’edificio del bar distrutto (tra cui 3 bambini, due nati nel 2008 e nel 2011) , mentre 56 persone sono rimaste ferite (tra cui 1 bambino nato nel 2022)”, fanno sapere i soccorritori, aggiungendo che “tre persone sono state salvate”. I soccorritori continuano a cercare tra le macerie.

    Le vittime minorenni sono una 17enne e due sorelle di 14 anni, ha reso noto il procuratore generale Andriy Kostin, come riporta Ukrinform. “Le operazioni di soccorso sono in corso. È possibile che ci siano ancora persone sotto le macerie”, ha scritto Kostin su Telegram. “Il regime criminale della Federazione Russa continua le sue tattiche di terrore contro i pacifici ucraini”, ha aggiunto, precisando che il ristorante di Kramatorsk è stato colpito “da due missili Iskander”. Ieri era stato ipotizzato che nell’attacco erano stati usati due missili S-300.

    Ucraina, attacco russo su Kramatorsk: salgono a 8 i morti
  • Razzi russi sul ristorante pieno di gente a Kramatorsk

    Due razzi nella serata di ieri hanno colpito il centro di Kramatorsk, nel Donetsk, centrando un ristorante “pieno di gente”, dove vanno spesso anche i corrispondenti di guerra e i militari. Molti i morti e i feriti. “La Russia ha deliberatamente preso di mira aree affollate”, ha detto il ministro degli Interni ucraino Ihor Klymenko su Telegram mentre è intervenuta anche la first lady, Olena Zelenska: “I terroristi russi attaccano di nuovo i civili, il nemico non vuole una vita normale in Ucraina”. Il raid è stato compiuto probabilmente con due missili S-300.

    Bombe russe sull'Ucraina: 3 morti

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