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Ucraina, ultime notizie. Purghe di Putin: giallo Surovkin, la Wagner non combatterà più in Ucraina. Ma continua a reclutare in Russia

Il Cremlino è impegnato in un giro di vite sui simpatizzanti della Wagner dopo il fallito golpe della milizia la scorsa settimana. Giallo su Surovikin. Secondo Bloomberg Surovikin è sotto interrogatorio da diversi giorni, ma non sarebbe in prigione. Intanto Mosca annuncia che la Wagner non combatterà più in Ucraina. E il Cremlino gela la missione di Zuppi: «Per ora non raggiunto alcun accordo». Il presidente Ucraino parla ai leader Ue: «La Russia adesso è più debole».

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  • Mosca, Occidente provoca scontro tra potenze nucleari in Ucraina

    La politica dei Paesi occidentali in Ucraina «sta deliberatamente provocando uno scontro diretto tra potenze nucleari». Lo sostiene l’inviato della Russia all’Onu Vasily Nebenzya, citato dalla Tass. Nebenzya ha aggiunto che «avendo perso completamente il senso della realtà nella sua foschia militarista, l’Occidente sta deliberatamente provocando uno scontro diretto tra potenze nucleari». L’inviato russo all’Onu ha anche annunciato l’invio di una lettera al Consiglio di Sicurezza e all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in cui Mosca «esorta l’Occidente a prevenire gli atti di sabotaggio ucraini alla centrale nucleare di Zaporizhzhia».

    La lettera, spiega Nebenzya, «ribadisce che non abbiamo alcuna intenzione di far esplodere questa centrale, che è sotto il nostro controllo, ed esorta il segretario generale dell’Onu e la comunità internazionale a esercitare la propria influenza su Kiev e a dissuaderla dal compiere atti provocatori contro la centrale nucleare».

  • Biden, Putin ha un solo obiettivo, dividere l’Occidente

    Vladimir Putin ha un solo obiettivo, dividere l’Occidente: lo ha detto Joe Biden in una intervista a Msnbc.

  • Tajani, non vedo all’orizzonte trattativa di pace per Kiev

    “Non vedo all’orizzonte l’inizio di una trattativa di pace perché le parole, sia degli ucraini che dei russi, sono molte dure”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a ’Dritto e rovescio’ su Rete4. “Non mi pare che Mosca abbia dato molte assicurazioni al cardinale Zuppi sulla possibilità di avviare un dialogo di pace con l’Ucraina”, ha proseguito Tajani invitando a iniziare da cose concrete, come “recuperare i bambini deportati dall’Ucraina alla Russia, tenere aperto il corridoio che permette al grano di Kiev di arrivare fino all’Africa e costruire una zona franca attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”.

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  • Bbc: la Wagner continua a reclutare miliziani in Russia

    Il gruppo Wagner sta ancora reclutando combattenti in tutta la Russia, pochi giorni dopo un ammutinamento che ha portato Vladimir Putin a temere una guerra civile. È quanto ha constatato la Bbc che, usando un numero di telefono russo, ha chiamato più di una decina di centri di reclutamento dicendo, se veniva chiesto, che stavamo chiedendo informazioni per conto di un’altra persona. «Tutti quelli che ci hanno risposto - scrive la Bbc -, hanno confermato che il lavoro della compagnia continua». Da Kaliningrad, a ovest, a Krasnodar, a sud, nessuno ha mai creduto che il gruppo fosse stato sciolto.

    Sede della Wagner a San Pietroburgo (Epa)

    Nella città artica di Murmansk, una donna del Viking sports club ha confermato che il gruppo sta ancora arruolando combattenti per l’Ucraina. «È lì che stiamo reclutando, sì. Se qualcuno vuole andare, deve solo chiamarmi e fisseremo un giorno». Il lungo elenco di punti di contatto della Wagner si basa principalmente sui club di combattimento, comprese le scuole di arti marziali e quelle di boxe. Diverse persone che hanno risposto al telefono alla Bbc hanno sottolineato che i nuovi membri stavano firmando contratti con il gruppo di mercenari stesso e non con il ministero della Difesa russo. «Non ha assolutamente niente a che fare con il ministero della Difesa», è stato irremovibile un uomo del club sportivo Sparta di Volgograd. «Niente si è fermato, stiamo ancora reclutando».

  • Lituania: le sanzioni devono includere Rosatom

    «Non possiamo pensare di aver fatto tutto il possibile. Dobbiamo iniziare a considerare il prima possibile il dodicesimo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, in cui proponiamo di includere Rosatom e un divieto totale dei beni a duplice uso». Lo ha detto oggi il presidente lituano, Gitanas Nauseda, parlando con i giornalisti a Bruxelles in occasione del Consiglio europeo. «Nemmeno il coinvolgimento della Bielorussia nella guerra contro l’Ucraina, in forma di concessione di territorio agli attacchi russi, deportazione di bambini ucraini e cessione di spazio per il dispiegamento di armi nucleari, può rimanere senza risposta», ha aggiunto il politico lituano.

  • Kuleba: «Senza la Wagner per noi sarà più facile. Non abbiamo mai chiesto interventi di truppe straniere in Ucraina»

    «Senza la Wagner sarà più facile per il nostro esercito». Lo ha sostenuto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. «Non abbiamo mai chiesto l’intervento di truppe estere sul nostro territorio, diversamente da altri Paesi che hanno chiesto il dispiegamento sul loro territorio di soldati Nato per risolvere problemi interni», ha continuato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Il membro del governo ha sottolineato che le necessità ucraine «sono semplici. Dateci armi e noi faremo il resto del lavoro senza mettere a rischio le vostre vite». Anche perché, ha spiegato il ministro degli Esteri ucraini, «qualunque sia il costo per aiutare l’Ucraina è incomparabilmente inferiore al prezzo di far morire i vostri figli. Non chiediamo e vogliamo che nessun altro Paese entri in guerra».

  • Zuppi: il Papa non si rassegna e fa di tutto per la pace

    “Come una madre la Chiesa invoca in maniera incessante il dono della pace, cercandola instancabilmente perché il dolore di ogni persona è il suo dolore”. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi nell’omelia della messa a Mosca con la quale ha chiuso la sua missione. La Chiesa “è madre: ecco è l’unico motivo della missione che viviamo in questi giorni, voluta dal successore di Pietro che non si rassegna e cerca fare di tutto perché l’attesa di pace che sale dalla terra trovi presto compimento”, ha sottolineato l’inviato del Papa.

  • Bloomberg: «Surovikin interrogato ma non è in prigione»

    Il generale russo Sergei Surovikin è sotto interrogatorio da diversi giorni a seguito dell’ammutinamento del Gruppo Wagner, ma non sarebbe in prigione. Lo riporta Bloomberg citando proprie fonti, secondo le quali Surovikin sarebbe comunque trattenuto in un luogo non precisato, dove gli starebbero chiedendo dei legami con la Wagner e con Yevgeny Prigozhin. Per il media investigativo russo IStories invece, Surovikin sarebbe stato già rilasciato dopo gli interrogatori, ma non ci sono altre conferme.

  • Zelensky: «La debolezza della Russia la renderà sicura per gli altri»

    «La storia dimostra chiaramente che le aggressioni fallite rendono sempre deboli le dittature. In effetti, questo è ciò che stiamo vedendo in Russia in questo momento: stiamo vedendo la loro debolezza, di cui abbiamo così tanto bisogno. Più debole è la Russia, e più i suoi capi temono ammutinamenti e rivolte, più avranno paura di irritarci. La debolezza della Russia la renderà sicura per gli altri e la sua sconfitta risolverà il problema di questa guerra». Così si è espresso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, collegandosi con i leader del Consiglio europeo.

  • Stoltenberg: «Ora cooperazione Ue-Nato più importante che mai»

    «Discussione sostanziale con i leader del Consiglio europeo. In questo grave momento per la sicurezza europea, la cooperazione tra Nato e Ue è più importante che mai. Continuiamo a rafforzare la nostra partnership, anche per sostenere l’Ucraina e proteggere le infrastrutture critiche». Sono parole condivise su twitter dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

  • Due aerei Wagner fanno la spola tra Russia e Bielorussia

    Due aerei della Wagner hanno volato nei giorni scorsi fra la Russia e la Bielorussia. Martedì, il giorno in cui Aleksandr Lukashenko ha reso noto che Evgeny Prigozhin si trovava in Bielorussia, i due aerei si trovavano su una pista della base di Machulishchy, non lontano da Minsk. Sono decollati alle 10.45 (ora locale). Uno dei due, identificato con la sigla RA-02795 è atterrato all’aeroporto di Mosca Sheremetyevo. L’altro, RA-02878, al Pukovo di San Pietroburgo. Mercoledì, sono stati per circa nove ore a San Pietroburgo. Poi il secondo, RA-02878, è decollato per l’aeroporto Zhukovsky di Mosca.

  • Zelensky incontra Greta e un gruppo sui crimini ambientali

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha incontrato a Kiev il gruppo di lavoro internazionale che si occupa dei crimini ambientali della Russia, inclusa l’eco-attivista svedese Greta Thunberg. Fra gli altri membri c’erano l’ex vice primo ministro ed ex ministro degli affari esteri della Svezia Margot Wallström, il vicepresidente del Parlamento europeo Heidi Hautala, il presidente dell’Irlanda nel 1990-1997 Mary Robinson, fa sapere il canale Telegram di Zelensky. «Prima di tutto - scrive il leader ucraino - abbiamo discusso delle conseguenze catastrofiche dell’attacco terroristico russo alla centrale idroelettrica di Kakhovskaya. Questo attacco terroristico ha portato al più grande ecocidio in Europa da decenni».

  • L’Etiopia fa richiesta di entrare nei paesi Brics

    L’Etiopia ha chiesto formalmente di aderire all’alleanza Brics e «spera in una risposta positiva»: lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Meles Alem, citato dalla Bbc. L’Etiopia è una delle più grandi economie africane e ha goduto di un aumento degli scambi commerciali con la Cina e l’India, tra gli altri, ma è stata recentemente colpita da guerra e siccità. Brics è l’acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, e rappresenta un gruppo considerato da alcuni analisti come alternativo al G7, che riunisce i Paesi sviluppati. All’inizio di questo mese, Brics ha affermato di aver ricevuto richieste di adesione da decine di nazioni, tra cui alcuni Stati africani che desiderano entrare a far parte del club delle economie emergenti. I Paesi Brics hanno una popolazione complessiva di oltre 3,2 miliardi di persone che rappresentano circa il 40 per cento di quella mondiale, composta da circa otto miliardi di persone.

  • Putin: «Le sanzioni non hanno fatto crollare la Russia»

    «Il mondo non è crollato a causa delle sanzioni e del ritiro delle aziende occidentali. Al contrario, le opportunità per gli imprenditori russi si sono moltiplicate. Stanno conquistando in modo proattivo le nicchie di mercato che si stanno liberando e sviluppano nuove linee di business, tra cui l’esportazione. Di conseguenza, l’intera economia sta progredendo». Lo ha dichiarato il Vladimir Putin intervenendo al forum dell’Agenzia per le Iniziative Strategiche, come riportato dalla Tass.

    Putin interviene al forum dell’Agenzia per le Iniziative Strategiche (Ap)

    «Come sapete, nessun monopolio o dominio dura per sempre. Le nostre aziende e i nostri team sono pronti alla concorrenza», ha sottolineato ancora, rassicurando che «non ci sono scaffali vuoti nei negozi russi». Il leader del Cremlino ha riferito di oltre 40mila domande di registrazione di marchi da parte di imprenditori russi in cinque mesi del 2023, arrivando al «35% in più rispetto allo stesso periodo del 2022». Tuttavia, per Putin è necessario «un ampio programma di promozione mirato per i marchi locali a tutti i livelli, compresi i media».

  • Shevchuk: tra il Papa e l’Ucraina ci sono molte incomprensioni

    Il rapporto tra il Papa e l’Ucraina, a un anno e mezzo dall’invasione della Russia, non è facile. «Tutti noi in Ucraina sentiamo che oggi il Papa sembra non comprendere appieno il dolore dell’Ucraina, e l’Ucraina non comprende il Papa». Lo afferma il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, in una lunga intervista all’agenzia ucraina Glavkom e che oggi viene diffusa dal segretariato dell’Arcivescovo maggiore di Kiev anche in una ufficiale traduzione in italiano. «Avremmo voluto che il Papa si schierasse inequivocabilmente dalla parte dell’Ucraina, anche a livello diplomatico e politico, condannando per nome i rappresentanti dell’aggressore», dice ancora Shevchuk sottolineando però quale è la peculiarità della diplomazia vaticana: «Lo strumento principale per influenzare il corso di alcuni eventi storici per il Vaticano rimane il dialogo, la parola, i contatti, la comunicazione e la diplomazia».

  • Eurodeputato polacco: «Preoccupa Prigozhin in Bielorussia»

    La Polonia è preoccupata della presenza e delle «recenti attività» del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin in Bielorussia. Lo sostiene l’eurodeputato polacco Jan Waszczykowski in un commento a Ukrinform: «Ci chiediamo cosa farà in Bielorussia. Incoraggerà o costringerà i bielorussi a creare un altro fronte contro l’Ucraina? Intende intensificare l’operazione ibrida al confine tra Polonia e Bielorussia?», si è domandato l’eurodeputato.

  • Pence a Kiev da Zelensky: «Faccio la mia parte»

    L’ex vice presidente Usa Mike Pence, in corsa per la nomination repubblicana alle presidenziali del 2024, ha fatto una visita a sorpresa in Ucraina per incontrare il presidente Volodymyr Zelenskiy. Lo riferisce Nbc News. Visitare l’Ucraina «rafforza la mia determinazione a fare la mia parte, a continuare a chiedere un forte sostegno americano ai nostri amici e alleati ucraini», ha detto Pence alla tv in un’intervista da Kiev. È il primo candidato presidenziale repubblicano a incontrare Zelensky durante la campagna elettorale.

  • Pence a Kiev da Zelensky: «Faccio la mia parte»

    L’ex vice presidente Usa Mike Pence, in corsa per la nomination repubblicana alle presidenziali del 2024, ha fatto una visita a sorpresa in Ucraina per incontrare il presidente Volodymyr Zelenskiy. Lo riferisce Nbc News. Visitare l’Ucraina «rafforza la mia determinazione a fare la mia parte, a continuare a chiedere un forte sostegno americano ai nostri amici e alleati ucraini», ha detto Pence alla tv in un’intervista da Kiev. È il primo candidato presidenziale repubblicano a incontrare Zelensky durante la campagna elettorale.

  • Ucraina, Metsola: «Nostre politiche funzionano, Putin più debole»

    «L’Ucraina rimane la nostra priorità. Le nostre politiche stanno funzionando, Putin è più debole e l’Ucraina sta contrattaccando in maniera efficace». Così la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, parlando in conferenza stampa a margine dei lavori del Consiglio europeo.

    Il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. (ANSA/VINCENZO LIVIERI)


  • Capo intelligence ucraina Budanov: «Odio ammetterlo ma Prigozhin è un patriota russo»

    «Odio ammetterlo, ma Yevgeny Prigozhin è un patriota della Russia». Con queste dichiarazioni rilasciate a Ukrainska Pravda il capo dell’intelligence ucraina, Kyrylo Budanov, ha spiegato il motivo per il quale, secondo lui, il capo della Wagner ha interrotto la sua marcia verso Mosca. Prigozhin è stato convinto a fermare la ribellione armata facendo leva sulle sue «convinzioni patriottiche», dice Budanov, «Lukashenko e altri sono riusciti a convincerlo che le sue azioni avrebbero fatto a pezzi la Russia».

  • Mosca: Wagner non combatterà più in Ucraina

    Il presidente del comitato di Difesa della Duma Andrey Kartapolov ha reso noto che il fondatore della Wagner Yevgeny Prigozhin non ha voluto firmare il contratto con il ministero della Difesa russo. E quindi il suo gruppo non combatterà più in Ucraina. Kartapolov ha ricordato che già prima dell’ammutinamento il ministero della Difesa aveva chiesto a «tutti i gruppi che svolgono compiti di combattimento di firmare un contratto. Tutti hanno iniziato a prendere questa decisione. Tranne Prigozhin. Gli fu detto che la Wagner non avrebbe più preso parte all’operazione militare speciale e non ci sarebbero stati finanziamenti o forniture».

  • Zaporizhzhia, al via esercitazioni su possibile attacco russo

    Esercitazioni speciali su larga scala sono iniziate in Ucraina per preparare il Paese a un «possibile attacco terroristico» russo alla centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram l’operatore nucleare nazionale Energoatom. Partecipano alle esercitazioni dipendenti del settore energetico, medici, unità delle squadre di soccorso, polizia e altri servizi delle regioni di Kherson, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia. In caso di attacco, le autorità prevedono di evacuare i residenti che vivono in un raggio di 30-50 chilometri dal sito.

  • La figlia di Surovikin smentisce l’arresto del generale

    La figlia del generale russo Sergei Surovikin ha smentito l’arresto del padre per un suo presunto coinvolgimento dell’ammutinamento di Prigozhin. «Non è successo niente al comandante in capo delle forze aviotrasportate», nessuno lo ha arrestato, e «tutti sono al lavoro», ha detto Veronika Surovikin in un’intervista al media russo Baza, come si legge su Telegram. E riguardo al fatto che il generale sia scomparso dai media, ha precisato: «Non è mai apparso sui mass media ogni giorno e non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche regolari».

  • Generale Surovikin arrestato? Peskov, “non posso chiarirlo”

    Il Cremlino si è rifiutato di chiarire la sorte del generale Sergei Surovikin, che non appare in pubblico da sabato scorso. Il New York Times, citando fonti anonime dell’intelligence statunitense, ha riferito che Surovikin era a conoscenza della rivolta di Wagner. Secondo il Financial Times e il Moskow Times, sarebbe stato arrestato per questo motivo.

    Alla domanda dei giornalisti se il Cremlino possa chiarire la situazione che riguarda Surovikin, il portavoce del presidente Putin Dmitry Peskov ha risposto: “No, purtroppo no. Vi consiglio di contattare il ministero della difesa, è una sua prerogativa”. Alla domanda se il presidente russo continui a fidarsi di Surovikin, Peskov ha detto: “È il comandante in capo supremo e lavora con il ministro della Difesa e con il capo di stato maggiore. Le domande sulle unità strutturali all’interno del ministero dovrebbero essere rivolte al ministero della Difesa stesso”.

  • Mosca, ”uccisi due generali ucraini in attacco a Kramatorsk”

    L’altro ieri l’esercito russo ha ucciso due generali ucraini e fino a 50 ufficiali delle forze armate ucraine a Kramatorsk. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. “Secondo informazioni aggiornate - ha dichiarato il ministero - a seguito di un attacco ad alta precisione il 27 giugno nella città di Kramatorsk, nella Repubblica popolare di Donetsk, nel punto di dispiegamento temporaneo della 56a brigata di fanteria motorizzata separata delle forze armate dell’Ucraina, sono stati uccisi due generali partecipanti a una riunione del quartier generale, fino a 50 ufficiali delle forze armate ucraine, nonché fino a 20 mercenari stranieri e consiglieri militari”, ha affermato il ministero.

  • Scholz, nostro obiettivo non è ”cambio di regime” in Russia

    “Il nostro obiettivo non è un cambio di governo, un ’cambio di regime’ in Russia. Il nostro obiettivo, che stiamo perseguendo, è un’Ucraina indipendente”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz al suo arrivo al Consiglio europeo che si terrà oggi e domani a Bruxelles. “Per noi è sempre chiaro”, ha aggiunto Scholz, “che non siamo parte in causa in ciò che sta accadendo in Russia. È un problema che Putin si è portato dietro. Possiamo solo osservarlo”.

    Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz (foto Reuters/Geron/Foto d’archivio)

  • Kiev, “i russi sequestrano i nostri cittadini per soldi”

    Le forze russe sequestrano cittadini ucraini nei territori occupati per poi chiedere grosse somme di denaro di riscatto: questa settimana sono già state rapite un centinaio di persone nella regione di Kherson. Lo denuncia su Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Anna Malyar.

    “Nel territorio temporaneamente occupato dell’Ucraina, le Forze Armate russe utilizzano il regime di occupazione per il proprio arricchimento - si legge nel messaggio -. In particolare, con il pretesto di presunte attività di controspionaggio, vengono arrestati cittadini, per lo più imprenditori e altri ricchi residenti locali, con l’accusa formale di possibile collaborazione con le forze di difesa ucraine”.

    “Per il rilascio dei detenuti, gli occupanti chiedono ingenti somme di denaro ai loro parenti o amici - sottolinea la viceministra -. All’inizio di questa settimana, gli occupanti hanno trattenuto per riscatto un centinaio di persone nel villaggio di Nyzhni Sirohozy, nel territorio temporaneamente occupato della regione di Kherson”.

  • Duma russa, ”Wagner non combatterà più nell’Operazione speciale”

    Wagner non combatterà più in Ucraina dopo che il fondatore del gruppo mercenario, Yevgeny Prigozhin , ha rifiutato di firmare qualsiasi contratto con il Cremlino. Lo ha reso noto il capo del comitato di difesa della Duma, Andrei Kartapolov. Kartapolov ha affermato che pochi giorni prima del tentativo di ribellione di Wagner, il ministero della Difesa russo aveva annunciato che “tutti i gruppi che svolgono missioni di combattimento devono firmare un contratto” con il ministero. Secondo Kartapolov, Prigozhin non ha firmato i contratti ed è stato informato che “Wagner non avrebbe preso parte a un’operazione militare speciale. Ovvero, i finanziamenti e le risorse materiali non saranno più assegnate al Gruppo”.

  • Cremlino, da Kiev minaccia costante a infrastrutture

    L’Ucraina rappresenta una “costante minaccia per le infrastrutture” compresa la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sull’esercitazione su vasta scala contro possibili attacchi russi alla centrale nucleare più grande d’Europa, annunciata dall’agenzia ucraina per l’energia atomica Energoatom. Lo riporta la Tass.

    “Per quanto riguarda la minaccia di provocazioni da parte del regime ucraino, questa minaccia è costante e il sabotaggio infrastrutturale alla centrale idroelettrica di Nova Kakhovska lo dimostra”, ha affermato Peskov. Per quanto riguarda la centrale di Zaporizhia il portavoce del Cremlino ha ricordato che l’impianto è stato “recentemente visitato dai rappresentanti dell’Aiea che hanno visto la situazione e notato gli sforzi compiuti per garantire la sicurezza e il funzionamento stabile della stazione”.

  • Kiev, è ora che Nato faccia chiarezza sul nostro ingresso

    “Durante la nostra telefonata di oggi, ho elogiato Jens Stoltenberg per i suoi sforzi per rendere il vertice Nato di Vilnius un successo. L’Ucraina continua a lavorare attivamente con tutti gli alleati della Nato per convincerli che è arrivato il momento di fare chiarezza sull’adesione dell’Ucraina all’Alleanza”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. Stoltenberg oggi prende parte al Consiglio Europeo per un pranzo di lavoro anche in vista del summit di Vilnius.

  • Zuppi a Mosca incontra la commissaria per i bambini

    Il cadinale Matteo Zuppi ha incontrato a Mosca Maria Llova-Belova, la commissaria russa per i diritti dei bambini, che tra l’altro è oggetto insieme con il presidente Vladimir Putin di un ordine di arresto della Corte penale internazionale con l’accusa di deportazione di bambini dall’Ucraina.

    Russia's Children's Rights Commissioner Maria Lvova-Belova meets with Cardinal Matteo Zuppi, Pope Francis' Ukraine peace envoy, in Moscow on June 29, 2023. (Photo by Handout / press-service of Russia's Children's Rights Commissioner / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / press-service of Russia's Children's Rights Commissioner / handout" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS

  • Scholz, Wagner è una minaccia interna per la Russia

    «Quello che i mercenari Wagner hanno fatto nella guerra in Ucraina, quello che stanno facendo in Africa e in molti altri posti nel mondo, è irresponsabile e imperdonabile. Ma rappresenta anche una minaccia alla stabilità della Russia, come abbiamo visto». Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, arrivando al vertice europeo. Il tentativo di ammutinamento delle milizie di di Yevgeny Prigozhin nel fine settimane «dimostra ancora una volta che è irresponsabile» mettere le forze militari «in mani private», ha aggiunto Scholz.

  • Cremlino, non ci sono le condizioni per una pace negoziata

    Non ci sono le condizioni per risolvere la situazione in Ucraina attraverso mezzi politici e diplomatici, e quindi la Russia continuerà la sua «operazione militare speciale». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass.

  • Bombe russe sull’Ucraina, cinque civili uccisi

    Cinque civili sono stati uccisi e altri nove sono rimasti feriti negli attacchi russi di ieri nell’est e nel sud dell’Ucraina: lo hanno reso noto le autorità regionali, come riporta il Kyiv Independent. Nel complesso le forze russe hanno attaccato nove regioni ucraine: Donetsk, Sumy, Chernihiv, Kharkiv, Kherson, Zaporizhzhia, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e Luhansk, si legge nel rapporto. Tre delle vittime sono state segnalate nel villaggio di Vovchanski Khutory, nella regione di Kharkiv.

  • Generale ucraino Zaluzhnyi, ”progressi lenti ma inesorabili nel sud-est”

    Le forze ucraine stanno avanzando “lentamente ma inesorabilmente” in prima linea nell’est e nel sud-est del paese, nonché intorno all’area critica di Bakhmut. So scrive il Guardian, citando la Reuters, secondo cui il comandante in capo ucraino, il generale Valerii Zaluzhnyi, ha riferito al capo di stato maggiore degli Stati Uniti Mark Milley che le sue forze erano “riuscite a prendere l’iniziativa strategica”. “Le forze di difesa ucraine stanno procedendo con la loro azione offensiva e abbiamo fatto progressi. Il nemico sta offrendo una forte resistenza, pur subendo perdite considerevoli”, ha scritto Zaluzhnyi su Telegram.

  • Media russi, silurato il generale Yudin, vice di Surovikin

    Il generale Andriy Yudin, vice di Sergey Surovikin, è stato “congedato dai ranghi” dell’esercito russo. A scriverlo in un tweet è l’ex direttore dell’Echo di Mosca, Alexei Venediktov. Surovikin non è più apparso in pubblico da sabato: già capo delle operazioni militari in Ucraina, il generale sarebbe stato al corrente in anticipo dei piani di ammutinamento del gruppo Wagner, secondo il New York Times. E per il il Moscow Times Surovikin sarebbe stato arrestato proprio in relazione alla sua posizione sulla rivolta promossa da Prigozhin.

    Vedi anche: Media russi, arrestato il generale Surovikin: conosceva i piani Wagner

  • Meloni attesa a Bruxelles per Consiglio europeo, in agenda Ucraina migranti e Cina

    Ucraina, economia, sicurezza e difesa, migrazione, Cina, relazioni esterne (con focus sulla Tunisia). Questi i temi al centro dell’agenda del Consiglio europeo di oggi e domani. La premier Giorgia Meloni è attesa all’Europa Building di Bruxelles alle 12.30, poi alle ore 13.00 parteciperà al pranzo di lavoro con gli altri leader e con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: incontro convocato per fare il punto sulla guerra in Ucraina e per ribadire la coesione della Comunità euro-atlantica nei confronti di Kiev, anche a seguito dei recenti sviluppi in Russia. A seguire, alle ore 14.30/15, inizieranno i lavori del Consiglio nel formato a 27, introdotti dal consueto indirizzo di saluto del presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

    Per approfondire: Oggi Meloni a Bruxelles, sfida alla Ue su tassi e Mes. «Ora risposte sui migranti»

  • Tema minori rifugiati in Russia al centro del colloquio tra cardinale Zuppi e consigliere di Putin Ushakov

    La questione dei rifugiati, “compresi i minori”, è stato il tema centrale discusso in un incontro tra il cardinale Matteo Zuppi, emissario del Papa in visita a Mosca, e Yuri Ushakov, il consigliere per la politica estera del presidente Vladimir Putin. Lo ha detto all’agenzia Tass l’arcivescovo di Mosca, Paolo Pezzi, commentando il colloquio svoltosi ieri pomeriggio. “L’incontro del cardinale con Ushakov - ha sottolineato Pezzi - si è svolto in un’atmosfera positiva. L’argomento principale sono stati i problemi umanitari legati ai rifugiati, compresi i minori”. Pezzi non ha fornito ulteriori dettagli, ma è noto che le autorità di Kiev hanno chiesto all’inviato del Vaticano di sollevare con Mosca la questione dei bambini che Kiev accusa la Russia di avere deportato dall’Ucraina, oltre che gli scambi di prigionieri.

    Ucraina, Meloni: "Da madre segnata da deportazione bambini"
  • Intelligence Regono Unito: “Abbattimento aereo russo da parte di Wagner avrà impatto negativo”

    “Il 24 giugno, le forze di difesa aerea della compagnia militare privata Wagner avrebbero abbattuto elicotteri militari russi e un velivolo del posto di comando aviotrasportato Ilyushin Il-22M, che fa parte di una flotta relativamente piccola composta da un massimo di 12 velivoli, ampiamente utilizzata sia per il comando e controllo aviotrasportato che per compiti di ripetitore radio. Questi velivoli per missioni speciali hanno svolto un ruolo chiave per le forze russe nella guerra contro l’Ucraina. È probabile che la perdita di questo aereo abbia un impatto negativo sulle operazioni aeree e terrestri russe”. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica.

    “A breve termine - spiega il ministero della Difesa di Londra - lo shock psicologico della perdita di un gran numero di membri dell’equipaggio in questo modo danneggerà quasi certamente il morale all’interno della forza aeronautica russa. A lungo termine, esiste la possibilità che gli attuali livelli di incarico debbano essere ridotti per gestire in sicurezza la flotta rimanente. Ciò probabilmente minerà la capacità della Russia di comandare e coordinare le sue forze, in particolare nelle operazioni rapide”.

  • Kiev: bombe russe sulla regione di Zaporizhzhia

    Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco nella regione di Zaporizhzhia colpendo numerosi villaggi attorno all’omonima città: lo ha reso noto l’Amministrazione militare regionale su Telegram, come riporta Ukrinform. “Nella notte, il nemico ha attaccato la periferia del centro regionale con missili, aerei, lanciamissili multipli e artiglieria, si legge nel rapporto. Sono stati presi di mira i villaggi di Orikhove, Huliaypole, Zaliznychne, Levadne, Olhove, Luhivske, Bilohirya, Mala Tokmachka, Poltavka, Malynivka, Novodarivka, Chervone, Charivne, Rivnopil, Zherebianky e Pyatikhatky. Non ci sono per ora notizie di eventuali feriti o vittime. Una persona è morta e nove sono rimaste ferite nei bombardamenti russi di ieri nella regione di Zaporizhzhia.

  • Guardian, generale Surovikin non visto in pubblico da sabato

    Il generale russo Sergei Surovikin, arrestato ieri, non si faceva vedere in pubblico da sabato scorso, giorno della tentata rivolta del gruppo Wagner. Lo riporta il Guardian. Mosca non ha ancora rilasciato commenti sull’arresto, di cui ha scritto per primo il Moscow Times, citando due fonti della Difesa russa. Ma secondo il New York Times Surovikin, che era stato a capo delle truppe russe in Ucraina, sarebbe stato a conoscenza dei piani del leader della Wagner,Yevgeny Prigozhin.

  • A Kiev installato il primo rifugio antiaereo prefabbricato

    Per proteggere la popolazione civile dai frequenti bombardamenti notturni con missili e droni, la città di Kiev ha installato il suo primo rifugio antiaereo prefabbricato: un esperimento pilota che sarà a breve seguito dal dislocamento di altre di queste strutture smontabili e trasportabili in vari punti della città dove non ci siano nelle immediate vicinanze dei rifugi o altre strutture della protezione civile.

    Il modulo - spiega il canale Telegram dell’amministrazione militare della capitale ucraina - è realizzato in calcestruzzo di alta qualità ed è progettato per proteggere dall’onda d’urto di un’esplosione e dalle schegge. Ogni struttura può ospitare fino a 20 persone e viene assemblata sul posto, purché il terreno sottostante sia solido. Ed è modulare: a seconda del numero di persone, può essere ingrandita, assemblando due, tre o anche più sezioni. All’interno è attrezzata con panchine, estintori, acqua e kit di pronto soccorso. “Queste strutture di protezione civile - ha dichiarato Sergiy Popko, capo dell’amministrazione militare di Kiev - sono importanti per le zone in cui non ci sono rifugi o dove c’è una distanza significativa per raggiungerli. L’esperienza ha dimostrato che durante un attacco missilistico, il tempo in cui una persona può raggiungere un luogo sicuro è molto importante. Dopo uno studio dettagliato di tutti gli edifici di questo tipo, verrà presa una decisione su dove disporre e come modificare questi prefabbricati”, ha concluso Popko.

  • Mosca, aperto procedimento contro 160 mercenari stranieri

    Il comitato investigativo russo ha aperto procedimenti penali contro 160 mercenari stranieri che hanno preso parte alle ostilità combattendo tra le fila degli ucraini. Lo riporta la Tass citando lo stesso comitato investigativo. “Come risultato dell’interazione con il ministero della Difesa della Federazione Russa e altri servizi operativi, sono state raccolte prove della partecipazione di mercenari provenienti da Georgia, Stati Uniti, Lettonia, Svezia e altri stati. Attualmente, 160 stranieri provenienti da 33 paesi stanno per essere perseguiti”, afferma il rapporto del comitato.

  • Prodi, serve accordo Usa-Cina per porre fine a guerra

    “Bisogna porre fine a questa orrenda guerra e ciò potrà avvenire solo se ci sarà un accordo tra gli Stati Uniti e la Cina”. Lo ha detto Romano Prodi, ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, intervenendo all’ottava edizione della summer school di storia e politica ’Planet, women, peace’, organizzata all’ex stabilimento Florio di Favignana dall’Università di Palermo, col patrocinio del Comune delle Egadi. La summer school è diretta da Giorgio Scichilone.

    “Si tratta di un’eventualità che richiederebbe un rinnovamento della politica europea, con il superamento dei nazionalismi, per costituire in qualche modo un bilanciamento tra queste due forze”, ha aggiunto Prodi. Uno scenario in cui il Mediterraneo, ha detto ancora Prodi, può tornare a svolgere un ruolo decisivo: “Bisogna puntare sui giovani e sull’Università. Se noi facessimo, - ha osservato - come ho proposto, trenta Università miste ugualitarie, con una sede al sud e una al nord, tanti studenti del sud e del nord, tanti professori del sud e del nord, tanti anni di studio al sud e al nord, porremmo le basi per un cambiamento radicale. Quando abbiamo cinquecentomila ragazzi che hanno studiato assieme il Mediterraneo ritorna a essere un mare di pace e il Mezzogiorno italiano, e soprattutto la Sicilia, non hanno più di fronte a loro il niente ma qualcosa che li aiuti per lo sviluppo”.

  • Mosca, nuovi attacchi Kiev in regione Belgorod

    Numerosi attacchi sono stati condotti dalle forze ucraine nella regione di Belgorod nell’ultimo giorno. Lo scrive su Telegram il governatore, Vyacheslav Gladkov. “Il villaggio di Krasny Khutor è stato colpito dall’artiglieria”, spiega. “Nel distretto di Borisovsky, alla periferia della fattoria Lozovaya Rudka, il nemico ha sganciato 3 ordigni esplosivi da droni”, aggiunge. Nel distretto di Volokonovsky, invece, “5 colpi di mortaio e 7 di artiglieria sono stati sparati alla periferia della fattoria Stary”, continua Gladkov. “Nel distretto urbano di Shebekinsky, il villaggio di Terezovka è stato bombardato con l’artiglieria”, conclude. In nessun caso, sottolinea, si sono registrati particolari danni o feriti.

  • Cardinale Zuppi incontra oggi a Mosca patriarca ortodosso Kirill

    “Oggi pomeriggio incontreremo sua santità il patriarca Kirill e poi stasera ci sarà una celebrazione eucaristica in cattedrale dove il cardinale incontrerà la comunità cattolica e concelebrerà con i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, e porterà il saluto, la vicinanza e le preghiere del Santo Padre e di tutta la comunità cattolica. Soprattutto si pregherà per la pace”. Lo ha detto al Tg1 il Nunzio apostolico Giovanni D'Aniello confermando che il cardinale Matteo Zuppi incontrerà oggi a Mosca il patriarca ortodosso Kirill.

  • Kiev, progressi in offensiva vicino Bakhmut

    Le forze di difesa dell’Ucraina hanno compiuto progressi sui fianchi vicino a Bakhmut nell’ultimo giorno di combattimenti e stanno consolidando le posizioni raggiunte. Lo ha detto il portavoce dello stato maggiore delle forze ucraine Andriy Kovalev secondo il Military media center. Lo riporta Unian. “Sui fianchi della città di Bakhmut” ha spiegato Kovalev “continuiamo a fare pressione sul nemico, a rompere le linee catturate in precedenza”. Le truppe ucraine, ha aggiunto, “stanno avendo successo e sono ora trincerate nelle linee raggiunte”.

    Militari ucraini in prima linea vicino a Bakhmut, nella regione di Donetsk, in Ucraina (foto Servizio stampa delle forze armate ucraine/Reuters)

  • Isw, ”possibili negoziati ancora in corso fra Prigozhin e Putin”

    “Rapporti recenti suggeriscono che le parti coinvolte nell’accordo per porre fine alla breve ribellione del Gruppo Wagner, mediazione a cui ha preso parte anche il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, potrebbero ancora metterlo a punto”. Lo ha reso noto l’Institute of the Study of War (Isw), citando “un gruppo di monitoraggio bielorusso indipendente chiamato ’Progetto Hayun’ che si riferisce a dati di tracciamento di un volo del 27 giugno dell’aereo del fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, che avrebbe lasciato l’aeroporto di Machulishchy, in Bielorussia, per dirigersi prima a Mosca e subito dopo a San Pietroburgo”.

    “Rapporti precedenti - scrivono gli analisti del think tank statunitense - indicavano che Prigozhin inizialmente aveva cercato di entrare in contatto con il presidente russo Vladimir Putin mentre la colonna Wagner si dirigeva a nord di Rostov, ma Putin si era rifiutato di parlare con lui. I social media filo-russi hanno affermato che Prigozhin è tornato in Russia per negoziare con i funzionari russi. L’Isw non è in grado di confermare se Prigozhin sia effettivamente volato in Russia, ma è probabile che sia tornato per elaborare i dettagli dell’accordo mediato da Lukashenko”.

  • Kiev, ’l’offensiva prosegue, ci sono progressi’

    “Siamo riusciti a prendere l’iniziativa strategica, le Forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina continuano a condurre operazioni offensive e stanno facendo progressi”: lo scrive su Telegram il comandante in capo delle forze armate di Kiev, Valerii Zaluzhnyi, riferendo di una conversazione telefonica con il capo di Stato Maggiore congiunto, Mark Milley. “Ha avuto una conversazione telefonica con il capo dello Stato Maggiore congiunto, il generale Mark Milley. Abbiamo discusso della situazione al fronte... - si legge nel messaggio -. Il nemico oppone una forte resistenza, ma allo stesso tempo subisce pesanti perdite. Sta cercando di mantenere le proprie posizioni con un continuo lavoro di minamento nell’area”. “Ho comunicato al generale Milley le attuali necessità delle nostre truppe in termini di armi, munizioni e attrezzature per lo sminamento. L’ho anche ringraziato per il pacchetto di assistenza militare annunciato dagli Stati Uniti” martedì, conclude Zaluzhnyi.

    Soldati ucraini a bordo di un carro armato nella regione di Donetsk il 28 giugno 2023, durante l’invasione russa dell’Ucraina (foto Savilov/Afp)

  • Putin, ”nessun dubbio su sostegno intero Paese”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di non avere dubbi sul sostegno dell’intero Paese per le sue decisioni riguardo il tentativo di ribellione del 24 giugno. “Non dubitavo di quale sarebbe stata la reazione in Daghestan e in tutto il Paese”, ha detto Putin durante il suo incontro con il presidente del Daghestan Sergei Melikov, rispondendo alle parole del capo della regione secondo cui l’intera popolazione del Daghestan ha sostenuto le decisioni del presidente della Federazione Russa.

    Il presidente russo Vladimir Putin in piedi davanti ai membri delle unità militari russe, della Guardia Nazionale e dei servizi di sicurezza durante il suo discorso di elogio per aver mantenuto gli ordini durante l’ammutinamento del gruppo mercenario Wagner, nella Piazza della Cattedrale del Cremlino a Mosca, Russia, 27 giugno 2023 (foto Sputnik/Guneev/Reuters)

  • Attacco Kramatorsk, salgono a 12 i morti

    Salgono a 12 i morti nell’attacco missilistico russo di martedì contro un ristorante a Kramatorsk, nell’est dell’Ucraina. A riferirlo è il Servizio statale per le situazioni di emergenza ucraino in un messaggio su Telegram nel quale hanno riferito che i soccorritori hanno tirato fuori dalle macerie il corpo di un’altra vittima. Stando a quanto riportato, in totale sono morte 12 persone (di cui 3 bambini) e 11 sono state soccorse. “Il lavoro di salvataggio è stato completato”, ha aggiunto il servizio di emergenza statale. Lo riporta Ukrainska Pravda. “I membri del servizio di sicurezza, insieme a speciali agenti di polizia, hanno arrestato la persona che ha coordinato l’attacco terroristico”, ha fatto sapere ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.

    Ucraina, le immagini del raid russo sul ristorante di Kramatorsk
  • Media russi, arrestato il generale Surovikin: conosceva i piani Wagner

    Il generale russo Sergei Surovikin, già capo delle operazioni militari in Ucraina, sarebbe stato arrestato. Lo rivela il Moscow Times, che cita due fonti vicine al ministero della Difesa di Mosca. Secondo quanto scritto oggi dal New York Times, Surovikin sarebbe stato al corrente in anticipo dei piani di ammutinamento di Yevgheny Prigozhin.

    “La situazione con lui non era ok. Non posso dire di più”, ha detto una delle due fonti, mentre l’altra ha sottolineato che l’arresto è avvenuto “nel contesto del caso Prigozhin”. “A quanto pare, Surovikin ha scelto di stare dalla parte di Prigozhin durante la rivolta, e loro lo hanno preso per le p....”, ha detto la fonte. Poi Alla domanda su dove si trovi attualmente il generale, ha replicato: “Non commentiamo queste informazioni neanche attraverso i nostri canali interni”.

    Secondo il blogger militare Vladimir Romanov, Surovikin - noto anche come il ’generale Armaggedon’ per la sua spietatezza o ’il macellaio di Aleppo’ per il ruolo avuto nella repressione dell’opposizione siriana - sarebbe detenuto nella prigione Lefortovo di Mosca. Alexei Venediktov, capo redattore della radio Ekho Moskvy radio station, ha scritto su Telegram che la famiglia non ha contatti da tre giorni con il generale - per tre mesi, da ottobre a gennaio scorso, a capo dell’operazione militare speciale in Ucraina, prima di essere sostituito dal capo di Stato maggiore Valery Gerasimov - e che le sue guardie non rispondono.

  • Podolyak, pace? Non vuol dire congelare il conflitto

    “Abbiamo già ripetuto che non ha senso prendere iniziative che non portino alla fine della guerra a condizioni eque, bensì congelino il conflitto. Ciò condurrebbe alla ripresa della guerra nel futuro. Ecco il motivo per cui sosteniamo unicamente i passi di chi non va oltre la formula della pace avanzata da Zelensky. L'Ucraina non ha bisogno di essere persuasa a porre fine alla guerra, non l'abbiamo iniziata noi, le chiavi si trovano al Cremlino e le mediazioni devono partire da lì: occorre che i russi abbandonino le terre occupate. Credo che il Vaticano possa coordinare il monitoraggio delle condizioni di detenzione e di ritorno dei prigionieri ucraini e dei bambini deportati in Russia”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera, Mikhail Podolyak, tra i più noti consiglieri del presidente Zelensky, in merito alla missione di pace del cardinale Zuppi a Mosca.

    Per il futuro della milizia guidata da Prigozhin, Podolyak vede “una Wagner molto più piccola, magari concentrata in Africa. Il presidente bielorusso Lukashenko potrebbe utilizzare Yevgeny Prigozhin per la sua difesa personale”. Per quanto riguarda Putin “emerge un leader debole a capo di un sistema di potere fragile e questo stravolge la tesi di chi pensava che la guerra dovesse finire con la sconfitta russa. Ciò per il fatto che sono a rischio gli arsenali nucleari di un Paese dove diversi attori oscuri stanno già pensando alla redistribuzione del potere. Ormai è iniziato il caos interno. Putin ha perso il controllo, il re è nudo. Dunque, il mondo democratico dovrebbe comprendere che non è più lui il partner con cui negoziare”, aggiunge Podolyak.

  • Attacchi russi contro oblast Sumy, 36 esplosioni

    L’esercito russo ha lanciato attacchi contro quattro comunità di confine nell’oblast di Sumy ieri. Lo ha riferito l’amministrazione militare dell’oblast di Sumy su Telegram, stando a quanto riportato dal Kyiv Independent. Sono state registrate, viene riferito, 36 esplosioni

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