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Ucraina, ultime notizie. Blinken: Putin sta usando inverno come arma

Pesanti attacchi russi anche a Donetsk e Luhansk. Ancora bombe russe nella zona della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia: danneggiati gasdotti e reti elettriche. Innalzata intanto la bandiera ucraina sulla riva sinistra del Dnepr nella regione di Kherson. Dal 5 dicembre stop in Europa al 94% del petrolio russo. L’ira di Mosca. Zelensky parla di decisione “non seria e debole” sul price cap

Ucraina, 27 attacchi aerei russi nelle ultime 24 ore
  • Blinken, Putin sta usando inverno come arma

    Il presidente russo Vladimir Putin «sta cercando di usare l’inverno come un’arma, di spegnere la luce, spegnere il riscaldamento, immergere il popolo ucraino nell’oscurità e nel freddo proprio nel momento in cui stanno arrivando i mesi invernali. Questo è veramente barbaro». Lo ha detto il segretario di Stato americano Anthony Blinken in un’intervista alla Cnn. «Putin ha cercato di cancellare l’Ucraina dalla mappa, cancellarne l’identità, incorporarla di nuovo nella Russia, ma ha fallito», ha detto Blinken, aggiungendo che poi Putin «si è impegnato nel tentativo di prendere territori nell’Ucraina orientale e nel sud. Anche questo tentativo sta fallendo perché l’esercito ucraino ha respinto e ripreso gran parte del territorio». Blinken ha quindi ribadito il supporto a Kiev, sottolineando poi l’impatto efficace delle sanzioni nei confronti della Russia.

  • Ankara, con accordo sui cereali esportati 13 milioni di tonnellate

    L’accordo sui cereali ha già consentito l’esportazione di oltre 13 milioni di tonnellate di prodotti dai porti ucraini. Ad annunciarlo è stato oggi il ministero della Difesa di Ankara: un totale di 524 navi sono state in grado di transitare attraverso il Mar Nero dopo l’intesa mediata dalla Turchia. «Le spedizioni di grano dai porti dell’Ucraina continuano. La quantità di grano trasportato supera i tredici milioni di tonnellate», ha scritto il ministero della Difesa turco in un messaggio pubblicato su Twitter.

    L’accordo raggiunto il 22 luglio da Russia e Ucraina con la mediazione dell’Onu e della Turchia ha consentito la ripresa del transito di cereali da tre porti ucraini dopo mesi di blocco. Non si tratta di un accordo bilaterale, ma di un accordo tra Ucraina da un lato e la Turchia e le Nazioni Unite dall’altro e di un secondo accordo speculare firmato tra la Russia e la Turchia e le Nazioni Unite. Il testo consente l’esportazione di cereali e fertilizzanti da Odessa, Chornomorsk e Yuzhne su navi che vengono ispezionate dalla Turchia e poi transitano attraverso i corridoi autorizzati. La Russia in cambio può esportare cibo, fertilizzanti e materie prime in base a un accordo firmato con le Nazioni Unite.

  • Kiev, oltre 500 villaggi senza alimentazione elettrica

    Sono 507 i villaggi in otto regioni ucraine ad essere senza alimentazione elettrica. Lo ha riferito il viceministro degli affari interni ucraini Yevgeny Enin, come riporta Rbc-Ucraina. Yenin ha spiegato che i russi continuano a colpire le infrastrutture critiche, causando problemi alla rete elettrica. In particolare le regioni più coplite sono Kharkiv, con 112 località senza elettricità, seguita da Donetsk e Kherson con oltre 90 località prive di alimentazione. Restano «al buio» anche 82 insediamenti a Nikolaev, 76 a Zaporizhzhia e 43 nel Luhansk.

  • Kiev, un civile ucciso dopo attacchi russi su Kharkiv

    Nella regione di Kharkiv, un residente di 72 anni del villaggio di Gatishche è morto a causa dei bombardamenti russi. Lo ha riferito la polizia della regione di Kharkiv su Telegram, come riporta Ukrinform. «I distretti di Kupyanskyi e Vovchanskyi della regione di Kharkiv sono stati nuovamente attaccati dal nemico. A seguito del bombardamento è morto un residente di 72 anni del villaggio di Gatishche», ha riferito la polizia della regione di Kharkiv.

  • Kiev, attacchi russi nel Dnepr, ucciso un civile

    Un civile è morto a seguito di bombardamenti nel distretto di Nikopol, nella regione di Dnepr da parte delle truppe russe. Lo ha riferito il capo del consiglio regionale di Dnipro, Mykola Lukashuk, come riporta Ukrinform. “I russi hanno ucciso un’altra persona pacifica. A seguito del bombardamento nemico della comunità Pokrovsk nel distretto di Nikopol, avvenuto nel pomeriggio, un uomo è morto”, ha scritto Lukashuk.

  • Blinken, da sanzioni effetti devastanti su economia russa

    “Vediamo effetti devastanti sull'economia russa dalle sanzioni imposte” per la guerra in Ucraina. Lo afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken in un’intervista a Cnn.

  • Kiev chiede agli ospedali lo stop dei ricoveri programmati

    Il ministero della Salute ucraino ha chiesto agli ospedali del Paese di sospendere temporaneamente i ricoveri programmati a causa delle necessità causate dall’aggressione russa e da possibili interruzioni di emergenza dell’elettricità, del riscaldamento e dell’approvvigionamento idrico. Lo ha riferito a Rbc-Ucraina il capo del servizio stampa del Dipartimento della salute del ministero Nataliya Vishnevska. Secondo la lettera del Ministero della Salute, “è importante notare che la decisione sul ricovero programmato viene presa dal medico. Allo stesso tempo, ci sono determinate condizioni, non si applica quando ad esempio ritardare il trattamento pianificato può complicare una certa patologia”.

  • Kiev, due civili uccisi e sette feriti dopo attacchi russi

    In Ucraina, a seguito degli attacchi russi, due civili sono stati uccisi e altre sette persone sono rimaste ferite. Lo ha annunciato il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko su Telegram, come riporta Ukrinform. Secondo le amministrazioni militari regionali, una persona è stata uccisa e cinque ferite nella regione di Donetsk e una persona è stata uccisa e due ferite nella regione di Kherson.

  • Kiev, russi usano granate chimiche proibite contro di noi

    Le forze navali ucraine hanno riferito che le truppe russe hanno usato granate lacrimogene alla clorpicrina K-51 di fabbricazione sovietica contro i soldati ucraini che combattevano nell’est del Paese. Come riporta Kiev Independent questo tipo di granate appartengono alle armi chimiche e biologiche il cui uso è proibito dal Protocollo di Ginevra, Secondo la marina di Kiev, le truppe russe hanno lanciato le granate K-51 sui soldati ucraini tramite i droni. “Per proteggersi dal forte effetto irritante delle munizioni proibite, i marines hanno mantenuto le loro posizioni indossando indumenti di protezione chimica”, hanno spiegato i militari.

    Per approfondire: Armi chimiche: il mondo ha distrutto il 99% delle scorte ma la Russia resta un grande buco nero

  • Kiev, 500 località tagliate fuori da rete elettrica

    Più di 500 località ucraine sono ancora oggi senza corrente in seguito ai bombardamenti russi delle ultime settimane che hanno causato danni alla rete elettrica del Paese, ha dichiarato in tv il viceministro degli Interni Yevgeny Yenin. “L’esercito russo continua ad attaccare le infrastrutture essenziali del Paese. Attualmente 507 località in otto regioni del nostro Paese sono tagliate fuori dalla rete elettrica”, ha detto. Il governatore di Mykolaiv Vitali Kim ha aggiunto: “dobbiamo resistere”, mentre più volte al giorno le interruzioni di corrente fanno sprofondare milioni di ucraini nel buio e nel freddo.

  • Podolyak, “10-13mila nostri soldati uccisi”

    Sono 10-13mila i soldati ucraini uccisi dall’inizio dell’invasione russa a febbraio. Un numero di gran lunga inferiore alle stime formulate dai leader occidentali, secondo Mykhailo Podolyak, alto consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Abbiamo i dati ufficiali dello stato maggiore, i dati del comando centrale, e ammontano a 12.500-13000 persone uccise”, ha affermato, aggiungendo che il numero delle vittime civili è “significativo”.

  • Putin terrà discorso al Cremlino la prossima settimana

    Il presidente russo Vladimir Putin parlerà la prossima settimana al Cremlino in occasione della Giornata degli eroi della patria. Lo ha confermato alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

  • Berlino si aspetta nuova ondata di rifugiati dall’Ucraina

    Il governo tedesco si aspetta una nuova ondata di rifugiati ucraini in arrivo nelle prossime settimane: secondo l’ambasciatore tedesco nel Regno Unito, Miguel Berger, gli attacchi russi contro le infrastrutture dell’approvvigionamento energetico dell’Ucraina finiranno per forzare un nuovo esodo della popolazione a causa delle temperature gelide, secondo quanto riferito a Sky News. “Ci aspettiamo nuovi arrivi nelle prossime settimane”, ha affermato il diplomatico. Un milione di ucraini è fuggito in Germania dall’inizio della guerra, secondo gli ultimi dati. E un recente sondaggio dell’emittente nazionale ARD ha rilevato che le preoccupazioni sull’immigrazione sono aumentate nell’ultimo anno tra la popolazione tedesca: il 53 per cento degli intervistati è preoccupato per il fatto che troppe persone raggiungono la Germania, l’11 per cento in più rispetto a settembre del 2021.

  • Wsj, il “banchiere di Putin” principale sostenitore della guerra

    Una delle voci più influenti a sostegno della decisione di Vladimir Putin di invadere l’Ucraina è quella dell’oligarca Yuri Kovalchuk, 71 anni, secondo il quale la guerra può dimostrare la forza della Russia. Lo rivelano fonti di intelligence che hanno parlato con il Wall Street Journal. Il miliardario e Putin si sono incontrati spesso dall’inizio della guerra a febbraio e si parlano anche per telefono o in video, secondo un amico della famiglia Kovalchuk e un ex funzionario dell’intelligence russa. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha definito Kovalchuk “banchiere personale” di Putin. Il tycoon russo controlla la Banca Rossiya, che a sua volta ha costruito una rete di società offshore di cui hanno beneficiato Putin e i suoi amici e investe in progetti importanti per lo Stato, secondo quanto emerso da interviste con ex funzionari statunitensi e analisti del Cremlino, nonché da documenti pubblici e informazioni rivelate dai Panama Papers.

    Il National Media Group di Kovalchuk possiede o detiene inoltre quote importanti in decine di società russe di televisione, produzione cinematografica e pubblicità, tra cui Channel One, gestito dallo Stato. Quattro dei canali affiliati al National Media Group sono tra i 10 più seguiti del Paese. Kovalchuk “svolge due dei lavori più importanti per Putin”, ha dichiarato Anders Aslund, economista e senior fellow presso il think tank del Free World Forum di Stoccolma, che è stato consulente del governo russo dal 1991 al 1994: “È l’uomo dei soldi e dei media”. Sono stati proprio i canali televisivi del National Media Group a mandare in onda le accuse di funzionari russi secondo cui l’Ucraina starebbe progettando di far esplodere una “bomba sporca” sul proprio territorio.

  • Intelligence Regno Unito, cala sostegno russi a guerra, improbabile successo Mosca

    Il sostegno dell’opinione pubblica russa all’a “operazione militare speciale” sta diminuendo in modo significativo: i dati indicano che il 55% dei russi è favorevole ai colloqui di pace con l’Ucraina, mentre solo il 25% si dichiara favorevole al proseguimento del conflitto. Lo afferma l’intelligence del ministero della Difesa britannico su Twitter nel suo aggiornamento quotidiano. Il sondaggio - spiega il report di Londra - è stato fatto da un media russo indipendente che ha avuto accesso ai dati raccolti dal Servizio federale di protezione russo per uso interno.

    “Nonostante gli sforzi delle autorità russe per imporre un controllo pervasivo dell’ambito informativo, il conflitto è diventato sempre più tangibile per molti russi dopo la mobilitazione parziale del settembre 2022”, afferma l’intelligence britannica. “Poiché è improbabile che la Russia ottenga importanti successi sul campo di battaglia nei prossimi mesi, è verosimile che per il Cremlino sia sempre più difficile mantenere anche solo una tacita approvazione della guerra tra la popolazione”.

  • Kiev, battaglia a Zaporizhzhia, 300 russi morti o feriti

    Cruenta battaglia nella notte in Ucraina nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia, dove l’esercito russo ha attaccato un villaggio innescando la risposta delle unità ucraine: “Trecento militari della Federazione (russa) sono rimasti uccisi o feriti”, ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh.

  • Russi preparano ”evacuazione” dei reperti da musei Crimea

    La Federazione russa sta portando materiale da imballaggio in Crimea per “evacuare” i musei, ha riferito l’organizzazione non governativa Crimean Institute of Strategic Studies indicando che esiste una minaccia per le collezioni museali poichè ’i russi possono rubare oggetti preziosi”. Lo riporta Unian commentando che “gli occupanti si stanno preparando a ripetere lo stesso scenario di fuga dalla Crimea già visto quando hanno lasciato Kherson”. “Il materiale di imballaggio per l’evacuazione delle collezioni è stato portato in alcuni musei della Crimea. Secondo informazioni esclusive, l’evacuazione può iniziare in caso di ritiro delle truppe d’invasione a Perekop. Per gli esperti dell’Istituto, la cosiddetta ’evacuazione’ può probabilmente iniziare prima, con il dispiegamento offensivo delle Forze armate ucraine sulla riva sinistra del Dnipro. Stiamo monitorando la situazione”.

  • Tajani (Esteri): “Positivi i tentativi di aprire un dialogo, risposta russa finora negativa”

    “I tentativi di aprire un dialogo sono positivi e mi sembra che Joe Biden abbia mandato messaggi chiari. Ma finora la risposta russa è stata negativa: bombardare i civili, colpire le reti elettriche e puntare sull'inverno per fiaccare la popolazione non mi pare un modo di mostrare buona volontà. Senza indipendenza dell'Ucraina non ci può essere pace”. A dichiararlo, in un’intervista a ’La Stampa’ è il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “L'Italia - aggiunge il vicepremier - ha la sua posizione, siamo parte della Nato e gli Stati Uniti sono il principale alleato. Noi non vogliamo la guerra a oltranza”.

  • Attivisti ucraini, gruppo civili giustiziato da russi nel Lugansk

    Gli occupanti russi hanno giustiziato pubblicamente un gruppo di civili nella parte occupata della regione di Lugansk: lo ha riferito l’attivista e avvocato ucraino Sergiy Sternenko su Telegram, postando le relative immagini, come riporta Ukrinform. “Nella regione di Luhansk, i russi hanno giustiziato pubblicamente dei civili. È stata una mossa di facciata, in modo che tutti la vedessero. E il mondo deve vederlo. Una vera e propria vile faccia russa di disumani che ostentano le loro atrocità”, ha scritto Sternenko.

  • Intelligence Usa: guerra in Ucraina rallenta, continua resistenza Kiev

    I combattimenti in Ucraina stanno rallentando e probabilmente continueranno nei prossimi mesi invernali. Tuttavia, non ci sono prove di un affievolimento della resistenza da parte delle forze di Kiev: lo ha dichiarato la direttrice dell’intelligence statunitense Avril Haines a un forum sulla difesa in California, come riporta il Guardian. Haines ha affermato che entrambe le parti cercheranno di “rifornirsi e ricostituirsi” per qualsiasi controffensiva in primavera, mentre la Russia ha perso più della metà del territorio che aveva conquistato.

    Haines ha indicato che la maggior parte dei combattimenti sono in corso nella regione di Bakhmut e Donetsk, nell’Ucraina orientale e che i combattimenti sono rallentati dopo il ritiro delle truppe russe dalla parte occidentale della regione di Kherson il mese scorso. “Stiamo già assistendo a una sorta di riduzione del ritmo del conflitto e ci aspettiamo che questo sia il risultato dei prossimi mesi”, ha osservato.

    “Sia l’esercito ucraino che quello russo si prepareranno a una controffensiva dopo l’inverno. Ma in realtà nutriamo un certo scetticismo sul fatto che i russi siano o meno pronti a farlo”, ha detto, ma ha sottolineato che l’intelligence statunitense ritiene che il presidente russo Vladimir Putin non abbia un quadro completo, in questa fase, di quanto le sue forze armate siano sfiduciate, “vediamo carenze di munizioni, problemi di approvvigionamento, logistica, tutta una serie di preoccupazioni che i russi stanno affrontando”.

    Per approfondire: Adesso mancano le armi per fare nuove guerre (non solo in Ucraina)

  • Kiev, emergenza blackout oggi nella capitale

    Emergenza blackout a Kiev e nell’intera regione sono stati annunciati oggi dalla società elettrica Dtek che specifica di non poter seguire le interruzioni di corrente già pianificate e che i tecnici “stanno facendo tutto il possibile per stabilizzare la situazione”, come riporta Ukrinform. Oggi il meteo indica nella capitale ucraina una temperatura di meno cinque gradi e gelate. Il direttore di Dtek Dmytro Sakharuk ha dichiarato che sarà possibile tornare alle interruzioni di corrente di stabilizzazione solo dopo l’aumento delle capacità del sistema.

  • Finlandia, nostra adesione a Nato nasce da minaccia nucleare Russia

    Il motivo principale dell’aspirazione della Finlandia ad aderire alla Nato è stata la minaccia nucleare dalla Russia dopo l’inizio della guerra in Ucraina, ha dichiarato il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto all’agenzia di stampa Kyodo in un’intervista pubblicata oggi e ripresa dai media russi. “Il tentativo di aderire alla Nato è partito principalmente dalle minacce nucleari della Russia”, ha detto Haavisto.

    Secondo il ministro finlandese, con l’inizio della guerra in Ucraina “la reale situazione della sicurezza in Europa è cambiata” e la Finlandia ha dovuto pensare a “come reagire” e “dove ottenere supporto” in caso di minaccia di armi nucleari e chimiche. Finlandia e Svezia hanno presentato domanda di adesione alla Nato il 18 maggio. La Turchia si è opposta, chiedendo ai due paesi nordici di dichiarare le organizzazioni curde come terroristiche e di estradare le persone accusate da Ankara di favoreggiamento del tentativo di colpo di Stato del 2016.

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto colloqui col presidente finlandese Sauli Niinisto e il primo ministro svedese Magdalena Andresson il 28 giugno. Tali colloqui hanno prodotto un memorandum sull’adesione di Helsinki e Stoccolma all’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord. Al momento solo due dei 30 paesi membri della Nato non hanno ratificato il protocollo: Turchia e Ungheria.

    Sanna Marin (Premier Finlandia): "Con nostro sostegno Ucraina vincerà la guerra"
  • Kiev, pesanti attacchi russi a Donetsk e Luhansk

    Pesanti attacchi missilistici da parte dei russi nelle regioni di Donetsk e Luhansk, nel Dobnbass. Lo Stato maggiore delle forze ucraine, nel rapporto citato da Ukrinform, fa sapere che sono stati respinti attacchi russi vicini a 17 diversi insediamenti.

    Secondo il rapporto, le forze ucraine hanno respinto gli attacchi degli invasori fuori dagli insediamenti di Ploshchanka e Bilohorivka nella regione di Luhansk e Berestove, Bilohorivka, Yakovlivka, Soledar, Bakhmutske, Bakhmut, Opytne, Klishchiivka, Andriivka, Kurdiumivka, Vodiane, Pervomaiske, Vesele, Marinka e Novomykhailivka nella regione di Donetsk.

    Inoltre, nelle ultime 24 ore, i russi hanno lanciato dieci attacchi missilistici, 16 attacchi aerei e più di 30 attacchi utilizzando sistemi di razzi a lancio multiplo sulle posizioni delle forze armate ucraine e sulle aree popolate lungo la linea di contatto. I missili russi hanno colpito le infrastrutture civili negli insediamenti di Shevchenkove nella regione di Kharkiv e Kramatorsk nella regione di Donetsk.

  • Esercito Kiev,esteso e massiccio attacco russo in Donbass

    L’esercito russo ha lanciato decine di attacchi nelle ultime 24 nel Donbass: lo rende noto lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel report della mattina, come riporta Unian. “Oltre 30 attacchi con sistemi missilistici, 16 attacchi aerei sono stati lanciati sulle posizioni delle truppe e degli insediamenti ucraini lungo la linea di contatto. Colpite infrastrutture civili nelle regioni di Kharkiv, Kramatorsk e Donetsk”, riferiscono le Forze armate di Kiev, aggiungendo di aver “respinto gli assalti delle unità militari della Federazione in 17 località”.

  • Kiev, innalzata bandiera ucraina su riva sinistra Kherson

    I combattenti dell’unità speciale “Karlson” hanno innalzato la bandiera ucraina sulla riva sinistra della regione di Kherson. Lo annunciano le forze armate ucraine, come riporta Ukrinform, dopo che il 15 novembre l’esercito di Kiev aveva liberato la città di Kherson sulla riva destra del Dnepr. La bandiera dell’Ucraina è stata appesa alla torre di una gru. Dopo la liberazione di Kherson, i russi hanno continuato a bombardare: la regione è stata bombardata 28 volte nelle ultime 24 ore e sotto il fuoco russo è finito anche il centro oncologico.

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