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Ucraina, ultime notizie. Stoltenberg, Nato non accetterà mai annessione Crimea. Tutti i civili evacuati da Azovstal

Mosca e Kiev confermano la ripresa “stop and go” delle evacuazioni dei civili dall’acciaieria di Mariupol dopo le ultime aperture di Zelensky all’ipotesi di una pace con la rinuncia alla Crimea. La Russia ha lanciato missili sull’Oblast di Odessa e su Kostiantynivka, nell’Oblast di Donetsk. “Forti esplosioni” segnalate nella regione di Sumy, nell’area di Mykolaiv e nella regione di Khmelnytsky. Le autorità ucraine annunciano poi di aver colpito e distrutto una nave russa di classe Serna vicino all’isola di Snake nel Mar Nero. Gli Usa pronti a inviare in Ucraina munizioni d'artiglieria, radar e altro equipaggiamento.

Guerra in Ucraina: quali possibili sviluppi
  • Appello comandante marines Azovstal, non lasciateci morire

    “Sembra come se mi fossi ritrovato in un reality show infernale, dove noi siamo i militari, combattiamo per le nostre vite, tentiamo ogni possibilità per salvarci, e il mondo intero sta solo a guardare una storia interessante. L’unica differenza è che questo non è un film e non siamo personaggi di fantasia”. Lo scrive in un post su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36/ma brigata dei marines dell’esercito ucraino, asserragliato con le truppe del reggimento Azov nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. “Poteri superiori, stiamo aspettando il risultato delle vostre azioni... il tempo stringe e il tempo è la nostra vita!”, aggiunge.

  • Governatore Donetsk, «oggi 4 civili uccisi e 9 feriti»

    “Il 7 maggio i russi hanno ucciso quattro civili a Donetsk: due a Bakhmut e due a Kostiantynivka. Altre nove persone sono rimaste ferite”. Lo comunica su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Il numero delle persone uccise nella regione dall’inizio del conflitto sale così a 330. I feriti sono invece 999. Cifra che non include le vittime di Mariupol e Volnovakha, dato che per le due città “attualmente è impossibile determinare il numero dei morti”, sottolinea Kyrylenko.

  • Oms, siamo con Kiev, 200 attacchi russi a strutture sanitarie

    ’’Il mio messaggio a tutto il popolo ucraino è questo: l’Oms è al vostro fianco’’. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, oggi a Kiev. Il direttore delle emergenze dell’Oms, Mike Ryan, ha anche affermato che l’organizzazione ha documentato 200 attacchi a strutture sanitarie in Ucraina e condividerà i suoi risultati con coloro che indagano sui potenziali crimini commessi durante la guerra.

  • Capo Cia, irresponsabili fughe su informazioni intelligence

    “Sono assolutamente d’accordo che è irresponsabile. È molto rischioso. È pericoloso quando le persone parlano troppo, che si tratti di far trapelare informazioni in privato o di parlare in pubblico di specifiche questioni di intelligence”: lo ha detto il capo della Cia William Burns, ad un evento a Washington sponsorizzato dal Financial Times, commentando le notizie di stampa sulla condivisione delle informazioni di intelligence Usa con Kiev contro bersagli russi.

  • Capo Cia, Putin non vuole perdere, aumenterà gli sforzi

    Vladimir Putin “è in uno stato d’animo in cui crede di non poter permettersi di perdere, penso che sia convinto che raddoppiare gli sforzi gli consentirà di fare progressi”: lo ha detto il capo della Cia William Burns parlando ad un evento a Washington. Vladimir Putin “ha scommesso un sacco” sulla seconda fase della sua brutale offensiva in Ucraina: ha aggiunto Burns.

  • Cia, Cina studia attentamente la guerra pensando a Taiwan

    La guerra russa in Ucraina ha influenzato i calcoli cinesi su Taiwan, ma non la sua determinazione sulle azioni future: lo ha detto il capo della Cia William Burns parlando ad un evento a Washington e sottolineando che Pechino studia “attentamente” il conflitto in Ucraina mentre guarda a Taipei

  • Kiev, liberato villaggio di Tsyrkuny nella regione di Kharkiv

    Liberato il villaggio di Tsyrkuny, nella regione di Kharkiv. Ad affermarlo è lo Stato maggiore ucraino secondo quanto riferisce ’The Kyiv Independent’.

  • Azov, 3 soldati uccisi in attacco russo durante evacuazioni ieri

    “Ieri durante l’evacuazione dei civili dall’impianto sono morti tre militari e sei sono rimasti gravemente feriti. Uno è morto a causa di un missile anticarro, entrando in un veicolo di evacuazione. Due sono stati uccisi da bombe sparate da droni”. Lo riferisce il reggimento Azov, aggiornando il bilancio dell’attacco russo denunciato nel corso dell’evacuazione dei civili avvenuta ieri dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. In precedenza, il battaglione aveva parlato di un soldato ucciso e sei feriti. Lo riporta l’Ukrainska Pravda.

  • Kiev, tutti i civili evacuati da Azovstal

    “Tutte le donne, i bambini e gli anziani” sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità ucraine.

  • Autorità Zaporizhia annunciano coprifuoco continuo fino al 10/5

    Un coprifuoco continuo è stato imposto sul territorio della regione di Zaporizhia, in Ucraina, dalle 19 dell’8 maggio alle 5 del 10 maggio. Lo ha riferito Ukrainska Pravda, citando le autorità locali. Il sindaco di Energodar, Dmytro Orlov, ha chiesto su Telegram agli abitanti di non scendere nelle strade nei prossimi giorni, se possibile, per “tutelare la propria sicurezza”.

  • Bulgaria chiede due anni per stop petrolio russo

    La Bulgaria chiede a Bruxelles il rinvio di due anni per lo stop all’importazione di petrolio russo, minacciando in caso contrario di ricorrere all’arma del veto. “Se non otterrà il rinvio, la Bulgaria potrebbe porre il veto sulla decisione comune”, ha detto oggi Radoslav Ribarski, presidente della commissione parlamentare per l’energia. Finora dalla Ue non è arrivata ancora una risposta a tale richiesta di Sofia - ha aggiunto Ribarski in dichiarazioni alla tv pubblica Btv, riprese dai media regionali. Stando a tali media, Bruxelles sarebbe orientata a concedere il rinvio fino al 2024 a Ungheria, Slovacchia e Repubblica ceca, non però alla Bulgaria.

  • In scambio di prigionieri liberato anche prete ortodosso

    Nel nuovo scambio di prigionieri fra Russia e Ucraina, c’è anche un prete della Chiesa ortodossa ucraina. Si tratta del rettore della Cattedrale della Santissima Trinità a Odessa, padre Vasyl Vyrozub. Il prete - informa l’agenzia Risu, rilanciata dal Sir - era stato catturato il 27 febbraio scorso insieme ad altri membri della missione di salvataggio sull’Isola dei serpenti, sul Mar Nero. Da allora, il sacerdote e cappellano del Pcu è stato tenuto in cattività dai russi, con l’accusa di spionaggio, e a detto di testimoni ha anche subito torture morali e fisiche. Altri membri dello stesso equipaggio, cappellani di organizzazioni religiose protestanti e ucraini, sono stati rilasciati tramite scambi di prigionieri precedenti. Quanto a padre Vasyl, si sa solo che è stato trasportato più volte da un posto all’altro, dalla Crimea alla Federazione Russa, e lì in un centro di detenzione nella regione di Rostov. A dare la notizia della sua liberazione è stata la vice primo ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk. Le autorità di Kiev hanno anche precisato che la Russia ha consegnato 41 cittadini ucraini, di cui 28 combattenti e 13 civili. Fra questi vi sono 11 donne.

  • 2 missili russi su regione Sumy a confine Russia, un ferito

    Due missili lanciati dalle forze russe hanno colpito la regione di Sumy, al confine con la Russia. Lo ha riferito il governatore locale, Dmytro Zhyvytskyi, con un messaggio su Telegram ripreso da Guardian. Una guardia di frontiera è rimasta ferita, ha aggiunto. I comuni colpiti sono quelli di Myropilske and Khotin

  • Stoltenberg, Nato non accetterà mai annessione Crimea

    “I membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un’intervista al giornale tedesco Welt, ripresa da Ukrinform.

  • Riunione su sanzioni Ue domani alle 12

    La riunione del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue, di domani è fissata per le 12, con l’obiettivo di approvare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che comprende un embargo al petrolio russo. Lo si apprende da fonti diplomatiche a Bruxelles.

  • Berlino vieta bandiere russe e ucraine a commemorazioni guerra

    La polizia di Berlino ha vietato l’esposizione di bandiere russe e ucraine nei luoghi commemorativi della Seconda guerra mondiale, nel corso degli eventi organizzati per celebrare l’anniversario della fine del conflitto. Lo hanno riferito i media tedeschi. Bandite anche le bandiere delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, così come i simboli di guerra russi V e Z. L’ambasciatore ucraino in Germania, Andriy Melnyk, ha condannato il divieto, che secondo lui equivale a trattare allo stesso modo vittima e aggressore nell’invasione russa dell’Ucraina. “Siamo scioccati dal fatto che la polizia di Berlino abbia vietato le bandiere legate all’Ucraina l’8 e il 9 maggio”, ha detto secondo Bbc, “questo è uno schiaffo in faccia all’Ucraina e al popolo ucraino”.

  • Blinken, Putin vuole distorcere storia per giustificare guerra brutale

    “Mentre la guerra infuria di nuovo in Europa, dobbiamo aumentare la nostra determinazione a resistere a coloro che ora cercano di manipolare la memoria storica per far avanzare le proprie ambizioni. La vittoria alleata sui nazisti dovrebbe essere onorata come un risultato di eroismo collettivo e sacrificio. Il presidente Putin cerca di distorcere la storia per tentare di giustificare la sua guerra brutale e non provocata contro l’Ucraina”. Lo ha affermato il segretario di Stato Usa Antony Blinken in una nota scritta in occasione del 77° anniversario della Giornata della Vittoria in Europa. “Coloro che studiano il passato sanno che il presidente Zelensky e il coraggioso popolo ucraino incarnano lo spirito di coloro che hanno prevalso durante la seconda guerra mondiale. Stanno valorosamente difendendo il loro paese, la loro democrazia e il legittimo futuro dell’Ucraina in un’Europa intera, libera e in pace”, ha aggiunto Blinken.

  • Gazprom ai clienti Ue, “pagamenti non violano le sanzioni”

    Gazprom ha scritto agli acquirenti europei assicurando che possono pagare il gas senza violare le sanzioni internazionali che impongono di non effettuare transazioni con la Banca Centrale russa. Lo scrive Bloomberg che ha letto la lettera con cui Gazprom assicura che una nuova ordinanza del Cremlino “chiarisce la procedura” prevista dal primo decreto sui pagamenti in rubli, e spiega che la valuta estera ricevuta viene scambiata in rubli tramite il Centro nazionale di compensazione della Russia, garantendo così la trasparenza dei flussi di cassa ed escludendo rapporti diretti con qualsiasi “terza parte”, cioè la Banca Centrale.

    PER APPROFONDIRE / Gas russo, altolà Ue sul conto in rubli: «È un prestito alla Banca centrale»

  • Ue, oggi nessun accordo su sanzioni a Russia, nuova riunione domani

    Le discussioni tra la Commissione, la presidenza del Consiglio Ue e gli Stati membri interessati dalle proroghe, tra cui Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, continuano. Sull’embargo al petrolio non ci sarebbe un blocco di tipo politico, bensì la necessità di trovare le modalità che permettano di garantire fonti alternative di approvvigionamento ai Paesi che sono più dipendenti dal petrolio russo, che arriva loro via oleodotto. Non si tratta, dunque, di una cosa facile. Gli aspetti da mettere a punto sono numerosi: problemi tecnologici, come la necessità di ’ritarare’ su altri greggi le raffinerie che finora hanno lavorato il petrolio proveniente dalla Russia; problemi di approvvigionamento, perché per Paesi che sono molto dipendenti dal petrolio russo e che non hanno sbocchi al mare trovare nuovi fornitori non è semplice; questioni di finanziamento, perché mettere a punto gli impianti costa tempo e denaro; problemi di infrastrutture, perché gli oleodotti non si costruiscono in pochi mesi. Pertanto, i Paesi più dipendenti dal petrolio russo dovranno proseguire il lavoro già iniziato con gli Stati membri circostanti, con la Commissione Europea e con le aziende del settore.

    Si continua dunque a discutere delle modalità pratiche per rendere una misura come l’embargo (entro sei mesi per il greggio russo, entro fine anno per i prodotti raffinati, con proroghe per alcuni Paesi) praticabile per tutti e questo richiede molto lavoro, data la complessità della materia. Sugli altri componenti del pacchetto sanzionatorio (la disconnessione da Swift di Sberbank e di altre banche, le designazioni individuali, tra cui il patriarca ortodosso Kirill e Alina Kabaeva, considerata la compagna di Putin, il bando di tre emittenti televisive russe e alcune misure settoriali) i lavori sono a buon punto. Domani dunque il Coreper dovrebbe riunirsi per constatare che i punti diversi dal petrolio sono oramai acquisiti e per fare il punto sull’embargo al petrolio e sulle discussioni in corso, con l’obiettivo di approvare il pacchetto nel suo insieme, prima del 9 maggio, giorno in cui la Russia festeggia la vittoria sul Terzo Reich e i suoi alleati.

  • Ambasciatore Zazo, Italia ha dovere di credere in soluzione diplomatica

    “L’Italia ha il dovere di credere in una soluzione diplomatica” in Ucraina. “Al momento siamo ancora nel pieno del conflitto, però potrebbero aprirsi finestre di opportunità e dobbiamo assolutamente coglierle dando un nostro contributo per cercare di riavviare questo percorso negoziale per arrivare prima ad un cessate il fuoco e poi possibilmente a un accordo di pace”, come più volte evidenziato dal ministro Di Maio. Lo dice l’ambasciatore a Kiev, Pier Francesco Zazo, in un’intervista all’Ansa. “L’Italia è uno dei Paesi che ha dato la propria disponibilità a fungere da garante qualora si dovesse raggiungere un’intesa”, ha aggiunto.

    Una foto tratta dal profilo Twitter della Farnesina dell'ambasciatore d'Italia a Kiev Pierfrancesco Zazo, 1 marzo 2022 (foto Ansa)

  • Missili russi contro Sumy, un ferito

    Missili aria-superficie sono stati sparati dalle forze russe contro due località della regione di Sumy, nell’Ucraina nordoccidentale. A essere colpiti questo pomeriggio sono stati i territori di Myropil e Khotin. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytskyy, secondo cui una guardia di frontiera è rimasta ferita nei raid.

  • Duma, gli Usa partecipano alla guerra contro la Russia

    Gli Stati Uniti “partecipano alle ostilità in Ucraina”. Lo afferma il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram dove aggiunge: “Non si tratta solo della fornitura di armi e attrezzature, Washington coordina e sviluppa le operazioni militari” per conto del “regime nazista di Kiev”, “partecipando così direttamente alle ostilità contro il nostro Paese”. Il riferimento di Volodin è alle informazioni di intelligence Usa passate agli ucraini per colpire obiettivi russi di cui hanno scritto nei giorni scorsi i media americani.

  • Autorità Kharkiv, missile russo su museo, ferito il guardiano

    Un missile lanciato dalle forze russe ha colpito e distrutto il museo nazionale Hryhoriy Skovoroda, dedicato al filosofo ucraino omonimo. Lo hanno fatto sapere le autorità di Kharkiv, dove il museo si trova. Online hanno diffuso varie fotografie che mostrano l’edificio incendiato e senza più tetto o finestre. Il museo si trova vicino al confine con la Russia, dove gli scontri sono stati molto violenti. Skovoroda è un simbolo importante per la popolazione ucraina, tanto da comparire su una banconota. Secondo il governatore dell’Oblast, Oleh Synyehubov, citato da Bbc, un uomo di 35 anni, che era sul posto come guardiano dell’edificio, è rimasto ferito. Synyehubov ha aggiunto che la collezione del museo è in salvo, perché era stata trasferita in un luogo più sicuro

  • Media, Baerbock martedì in visita a Kiev

    La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, andrà in visita a Kiev martedì 10 maggio. Lo ha riferito Ukrainska Pravda, citando una fonte propria e aggiungendo che anche la speaker del Bundestag Berbel Bass ha intenzione di recarsi in visita nella capitale ucraina.

  • Consiglio d’Europa, portata violazione diritti è sbalorditiva

    La portata e la gravità delle “violazioni dei diritti e del diritto internazionale umanitario” da parte delle forze russe in Ucraina sono “sbalorditive”. Lo ha detto la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, ha riferito Bbc. Mijatovic ha parlato al termine di un viaggio di quattro giorni a Kiev e nella regione circostante, mettendo in evidenza le prove in aumento di uccisioni arbitrarie, torture, sparizioni forzate e violenze sessuali da parte dei soldati russi. La commissaria ha affermato che è imperativo fare giustizia e sostenere le vittime e i loro familiari, descrivendo questo compito come “incredibilmente arduo”.

  • Di Maio, da Zelensky apertura importantissima, tocca a Putin

    “Non dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra debba andare avanti all’infinito, non dobbiamo dimenticare l’obiettivo della pace”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio , parlando con i giornalisti a margine di un convegno sul welfare che si è svolto a Portici, nel Napoletano. “Zelensky ha fatto un’apertura importantissima: dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo di pace. Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare di voler venire al tavolo, di non volere la guerra”, ha concluso il titolare della Farnesina.

  • Kiev, forze russe lanciano 4 missili nella regione di Odessa

    Russia lancia 4 missili nella regione di Odessa. Alcune infrastrutture sono state danneggiate ma finora non sono state segnalate vittime. È quanto riferisce ’The Kyiv Independent’ che cita il consiglio comunale di Odessa.

  • Nato, aiuteremo l'Ucraina anche se la guerra durasse anni

    La Nato non vede alcun cambiamento nella strategia nucleare di Mosca ed è determinata ad aiutare l’Ucraina finché il presidente Vladimir Putin continuerà la guerra, anche se ci vorranno mesi o anni: lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, in un’intervista al Welt am Sonntag. Stoltenberg ha inoltre previsto “ancora più distruzione di infrastrutture critiche e aree residenziali” in Ucraina. Sottolineando che dall’inizio del conflitto l’Alleanza non ha notato alcun movimento negli arsenali nucleari russi, il numero uno della Nato ha definito irresponsabili le minacce nucleari di Mosca.

  • Kiev, “distrutta nave da sbarco russa nel Mar Nero”

    Una nave russa di classe Serna, imbarcazione da sbarco con sistema a cavità aerea costruita per la Marina russa sarebbe stata colpita e distrutta da unità ucraine nelle acque del Mar Nero, vicino all’isola di Snake. Lo scrive l’Ukrainska Pravda riportando i messaggi social del Comando operativo Sud di Kiev, dell'amministrazione militare di Odessa e le affermazioni del capo del Centro di coordinamento congiunto per le forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina meridionale Natalia Humeniuk. Non sono stati però forniti particolari sull’operazione, né quando l’attacco sarebbe avvenuto.

    “Ora c’è una guerra e, quando possibile, verranno annunciati i dettagli. Adesso vengono fornite informazioni che possono essere date al pubblico e non danneggiano le forze armate e l’Ucraina. Tutto sarà chiarito in seguito”, ha spiegato il portavoce dell’amministrazione militare di Odessa Serhiy Bratchuk. Ieri Kiev ha dato la notizia che sempre vicino all’isola di Snake le forze ucraine hanno colpito la fregata russa Admira Makarov, ma il Cremlino ha reagito affermando di non avere notizie di mezzi colpiti nell’area.

  • In Russia prove generali per parata 9 maggio

    In Russia si è tenuta oggi una prova generale per la parata militare del 9 maggio, la ’Giornata della vittoria’ in cui Mosca commemora la sconfitta della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. La cerimonia di quest’anno, che cade lunedì, non si limiterà a onorare un conflitto terminato 77 anni fa, molti russi penseranno alle migliaia di truppe dispiegate nella vicina Ucraina. I segnali di sostegno ai militari sono cresciuti in tutto il Paese dal 24 febbraio. La lettera “Z” continua ad apparire su cartelloni pubblicitari, cartelli nelle strade e nelle metropolitane, in televisione e sui social media. Sabato un missile balistico intercontinentale RS-24 Yars è stato fatto sfilare lungo la Piazza Rossa, durante le prove, mentre aerei da guerra ed elicotteri sorvolavano l’area e le truppe marciavano rumorosamente.

  • Borrell: “Troveremo accordo su embargo petrolio”

    Sul sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia “troveremo un accordo, certamente. Ora stiamo discutendo a livello di ambasciatori, ma se non troveremo un'intesa subito, dovremo necessariamente convocare una riunione dei ministri degli Esteri”. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in un’intervista a TgCom 24. “Però resto ottimista, quello che non dobbiamo fare è mischiare la discussione sul petrolio russo con altri temi che non c'entrano”, conclude.

  • Borrel: “Ue non belligerante, armi a Kiev per difesa”

    “Gli ucraini stanno lottando anche per il nostro modello di libertà, per la nostra sicurezza. Ho sentito molti leader europei dire che questa guerra è anche la nostra guerra, però voglio precisare, noi non vogliamo partecipare al conflitto, non siamo belligeranti”. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in un’intervista data a TgCom24 a Firenze, in occasione del Soteu 2022. “Dobbiamo però perlomeno - aggiunge Borrell - aiutare gli ucraini a difendersi, per questo ritengo giusto fornirgli armi. Oppure, cosa vogliamo che facciano? Che domani si arrendano e si mettano in ginocchio davanti ai russi accettando le condizioni che la Russia gli impone?”.

    PER APPROFONDIRE / Unione Europea, l'Ucraina e l'enigma dell'allargamento

  • Kiev conferma, 50 civili evacuati da Azovstal, anche bambini

    Cinquanta tra donne, bambini e anziani sono stati evacuati dall’acciaieria di Azovstal oggi, ma non è stato possibile raccogliere i residenti di Mariupol sulla via del ritorno vicino a Port City a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dei russi. Lo ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereschuk citata da Interfax Ukraine. L’evacuazione continuerà domani, ha aggiunto. “Mi scuso sinceramente con la gente di Mariupol che ha aspettato invano gli autobus di evacuazione oggi. Domani dovremmo essere in grado di farlo. Ci riuniamo vicino a Port City alle 5 dl pomeriggio”, ha affermato.

    Militari russi controllano l'evacuazione della popolazione civile da Azovstal a Mariupol, Ucraina, 6 maggio 2022 (foto Epa/Guerra)

  • Mosca, serie di incendi nel sud della Russia,almeno 5 morti

    Cinque persone sono morte, inclusi due bambini, in una serie di incendi in territorio russo che hanno colpito diversi villaggi nella zona di Krasnoyarsk (centro-sud): lo ha annunciato il ministero delle Situazioni di emergenza, riporta l’agenzia Interfax. Due persone sono morte nei villaggi di Novorkursk, dove sono in fiamme 15 edifici, e di Nikolsk, dove bruciano altri 20 edifici. Altre tre persone, inclusi i due bambini, sono decedute nel villaggio di Talazhanka, dove sono in fiamme 16 edifici. Per il momento non si hanno informazioni sulle cause degli incendi.

  • Mosca, altre 50 persone evacuate oggi dall’acciaieria di Mariupol

    Altre 50 persone sono state evacuate oggi dell’acciaieria Azovstal di Mariupol: lo rende noto il quartier generale della difesa territoriale dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR), secondo quanto riporta Interfax. “Cinquanta persone sono state evacuate oggi dall’acciaieria Azovstal a Mariupol”, ha annunciato questa mattina il quartier generale: “Il numero di civili evacuati dal territorio dell'impianto metallurgico ha raggiunto 176 persone”, ha aggiunto. Ieri erano stati evacuati dall'acciaieria 50 civili.

  • Programma alimentare mondiale (Onu): “Riaprire porti Ucraina, evitare carestia mondiale”

    Appello del Programma alimentare mondiale (Pam ) per la riapertura dei porti dell’Ucraina per scongiurare l’incombente minaccia di carestia: “i porti nella zona di Odessa, nel sud dell’Ucraina, devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo”, si legge sul sito istituzionale del Pam. “I silos di grano dell’Ucraina sono pieni. I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in silos a terra o su navi che non possono muoversi”. In precedenza la Fao ha affermato che 25 milioni di tonnellate di grano sono bloccati in Ucraina.

  • Kiev, ”morti 25.100 soldati russi, distrutti 1122 tank”

    Ammonterebbero a 25.100 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 25.100 uomini, 1122 carri armati, 2713 mezzi corazzati, 509 sistemi d’artiglieria, 172 lanciarazzi multipli, 84 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 199 aerei, 155 elicotteri, 1934 autoveicoli, 11 unità navali e 341 droni.

  • Combattimenti in sobborghi Severodonetsk accerchiata

    Scontri a fuoco con armi leggere sono in atto nei sobborghi della città di Severodonetsk, nel Donbass, tra i separatisti filo-russi dell’Ucraina orientale e unità di Kiev che usano cecchini e droni. Lo riferisce la Bbc. La città, che prima dell’invasione contava una popolazione di 100mila abitanti, sarebbe vicina all’accerchiamento. Vittime civili sono state segnalate sia nella città di Bakhmut, dopo un attacco missilistico su una zona residenziale, sia nel Donetsk.

  • Mosca: nella notte distrutte armi americane ed europee

    Le forze russe hanno distrutto la notte scorsa armi ed equipaggiamenti statunitensi ed europei nel corso di raid aerei nella regione orientale ucraina di Kharkiv, oltre a tre depositi di munizioni e carburante vicino a Odessa (sudovest): lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta Interfax.

  • Intelligence Germania: “Temiamo manifestazioni pro Russia il 9 maggio”

    L'intelligence tedesca si aspetta possibili manifestazioni pro Russia in Germania il prossimo nove maggio, giorno in cui la Russia commemora la vittoria sovietica sui nazisti. “È una data ideale per essere usata dalla propaganda russa”, ha dichiarato il capo dell'agenzia di intelligence interna, Thomas Haldenwang, in un’intervista che sarà pubblicata domani da Die Welt. “Il nove maggio ci aspettiamo attività pro Russia come sfilate di auto e dimostrazioni in tutta la Germania, probabilmente anche l’esposizione della lettera Z, diventata il simbolo dell’invasione russa dell’Ucraina”, ha detto Haldenwang, secondo quanto anticipato dalla Dpa. Le autorità di sicurezza federali e dei singoli Lander si stanno quindi preparando a queste possibili manifestazioni lunedì prossimo, riportano i giornali del gruppo Funke, con la principale attenzione concentrata su Berlino e la Nord Renania Westphalia.

  • Transnistria, quattro esplosioni nei pressi della frontiera

    Le autorità della regione separatista della Transnistria, nell’est della Moldova, hanno denunciato almeno quattro esplosioni nei pressi della frontiere con l’Ucraina che sarebbero state provocate da un drone. Il ministero dell’Interno della regione separatista ha reso noto che le esplosioni si sono verificate verso le 21.40 della notte scorsa, senza provocare danni alle persone, secondo quanto riportano i media russi. La notizia delle esplosioni arriva dopo che il 25 aprile scorso le autorità locali hanno denunciato attacchi ed esplosioni in sedi che ospitano istituzioni del governo separatista filorusso.

    PER APPROFONDIRE / Così la Transnistria è sempre più nel mirino di Putin

  • Intelligence Gb, forze armate Mosca stanno subendo grosse perdite

    L'intelligence britannica, nell’ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina, pubblicato dal ministero della Difesa, ha riferito che il conflitto sta causando grosse perdite alle forze armate russe e che Mosca impiegherà molto tempo a ricostruire l'esercito. “Il conflitto in Ucraina sta mettendo a dura prova alcune delle unità più capaci della Russia. Mosca impiegherà molto tempo e denaro per ricostituire le sue forze armate dopo questo conflitto”, ha affermato l'intelligence, sottolineando che “sarà particolarmente difficile sostituire le apparecchiature modernizzate e avanzate a causa delle sanzioni che limitano l’accesso della Russia ai componenti microelettronici critici”.

  • Nato: la guerra sta entrando in una «fase decisiva»

    La guerra in Ucraina sta entrando in una “fase decisiva”, ma la Nato non vede in questo momento una escalation tra Mosca e l’Alleanza Atlantica: lo ha detto il vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana, nel corso di un’intervista ad Al Jazeera.

  • Distrutto nella notte museo letterario a Kharkiv

    Distrutto nella notte da un bombardamento russo il Museo nazionale commemorativo letterario di Hryhoriy Skovoroda nella cittadina di Skovorodynivka, regione orientale ucraina di Kharkiv. Lo ha reso noto su Facebook il capo della comunità di Zolochiv, Viktor Kovalenko, ripreso dai media ucraini. Un missile ha colpito il tetto dell’edificio del XVIII secolo provocando un incendio che ha inghiottito tutti i locali del museo. Il figlio del direttore del museo che era di guardia nella notte è stato estratto dalle macerie con diverse ferite. Nella tenuta diventata poi un museo lavorò per gli ultimi anni della sua vita e fu sepolto Hryhoriy Skovoroda, filosofo del ’700 di origine cosacca ucraina che visse e lavorò nell’Impero russo. Fu anche poeta, insegnante e compositore di musica liturgica. L’opera di Skovoroda ha contribuito al patrimonio culturale sia dell’odierna Ucraina che della Russia, scrive Wikipedia nella pagina a lui dedicata, entrambi i Paesi lo rivendicano come un figlio nativo.

    Edificio danneggiato da un attacco russo a Kharkiv, Ucraina (foto Ansa/Moraes)

  • Zelensky a ucraini, non ignorate le sirene questi giorni

    “Chiedo a tutti i nostri cittadini, specie in questi giorni, di non ignorare le sirene antiaeree. Per favore, si tratta della tua vita, della vita dei tuoi figli. Inoltre, attenetevi rigorosamente all’ordine pubblico e alle norme sul coprifuoco nelle città e nelle comunità”. E’ l’appello su Telegram del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in vista del 9 maggio, Giorno della Vittoria per la Russia che si teme possa celebrarlo quest'anno con azioni in Ucraina.

  • Russi bombardano tre ponti stradali in regione Kharkiv

    L’esercito russo ha bombardato e fatto saltare in aria tre ponti stradali nella regione orientale di Kharkiv. Lo Stato maggiore generale delle Forze armate di Kiev, citato dai media ucraini, ha spiegato che i missili sono stati lanciati sugli insediamenti di Tsyrkuny e Ruski Tyshky “per rallentare le azioni di controffensiva delle unità delle Forze di difesa ucraine”.

  • Zelensky, ”stiamo lavorando a opzioni diplomatiche per salvare militari Azovstal”

    “Stiamo lavorando a opzioni diplomatiche per salvare i nostri militari che rimangono nell’Azovastal”. Lo detto Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato la notte scorsa, in cui, senza fornire dettagli, che “mediatori influenti, Stati influenti” sono coinvolti in queste opzioni. Finora, nelle precedenti evacuazioni dell’acciaieria che da giorni è sotto l’attacco dei russi che vogliono conquistare l’ultimo baluardo della resistenza ucraina a Mariupol, sono usciti sono civili, in maggioranza donne, bambini ed anziani.

  • Kiev: 223 bambini sono morti da inizio guerra, 410 quelli feriti

    223 bambini sono morti e più di 410 sono rimasti feriti in Ucraina dall’inizio della guerra con la Russia. Lo rende noto l'ufficio del procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero di vittime si registra nelle regioni di Donetsk, di Kiev e di Kharkiv. A seguito dei bombardamenti nelle città e nei villaggi ucraini, 1.635 istituzioni educative sono state danneggiate. Di queste, 126 sono state completamente distrutte.

  • Intelligence Gb: Kiev infligge pesanti perdite a unità chiave russe

    Le forze ucraine hanno distrutto almeno uno dei più sofisticati carri armati russi, il T-90M: lo riporta oggi l’intelligence britannica sottolineando che il conflitto sta infliggendo pesanti perdite ad alcune delle unità più capaci dell’esercito russo e Mosca impiegherà molto tempo per ricostituire le sue forze armate dopo il conflitto. Nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra, l’intelligence spiega che il T-90M è stato introdotto nel 2016 e che circa 100 unità sono attualmente in servizio. Sarà particolarmente difficile per la Russia rimpiazzare equipaggiamenti sofisticati come il carro armato T-90M a causa delle sanzioni occidentali che limitano l’accesso della Russia a importanti componenti microelettronici.

  • Russi sparano su colonna auto, 4 civili morti

    Le forze russe hanno sparato ieri su una colonna di 15 auto di civili che scappavano da una città occupata da Mosca nella regione di Kharkiv (est), uccidendo almeno quattro persone: lo riporta l’agenzia Unian. Le auto avevano lasciato la città di Volchansk, nel distretto di Chuguevsky, e sono state attaccate vicino alla città di Stary Saltov, a circa 30 km a sud. La polizia ucraina ha trovato sei auto danneggiate e quattro corpi bruciati.

  • Kiev, “russi distruggono ponti per rallentare controffensiva nel nord-est”


    L’esercito ucraino ha affermato che le forze russe hanno iniziato a far saltare in aria i ponti per rallentare una controffensiva ucraina nel nord-est. Nel suo ultimo aggiornamento, lo stato maggiore di Kiev ha reso noto che nell’area di Tsyrkuny e Rusky Tyshky, a est di Kharkiv, “gli occupanti hanno fatto saltare in aria tre ponti stradali per rallentare le azioni di controffensiva delle forze di difesa”. Nelle ultime due settimane, le truppe ucraine hanno riconquistato un certo numero di villaggi a nord e ad est di Kharkiv, rendendo più difficile per i russi usare l’artiglieria contro la città e minacciando di interdire le linee di rifornimento russe per le forze che combattono a Donetsk e Luhansk. Kharkiv è vicino al confine russo ed è stata una delle prime città a subire attacchi russi.

  • Biden annuncia nuovo pacchetto di aiuti per Kiev

    Ammonta a 150 milioni di dollari l’ulteriore pacchetto di aiuti militari a Kiev annunciato dal presidente statunitense, Joe Biden. Lo ha reso noto lui stesso su Twitter. Si tratta di munizioni d’artiglieria, radar e altro equipaggiamento. Biden ha anche sollecitato il Congresso e gli alleati a continuare a garantire il flusso di armi a Kiev. Con l’annuncio dell’ultimo pacchetto, spiega, “la mia amministrazione ha quasi esaurito i fondi che possono essere usati per inviare” aiuti militari all’Ucraina”. Intanto il Wall Stret Journal rivela che alcune aziende tech cinesi si ritirano dal mercato russo senza fare annunci per le pressioni delle sanzioni e dei fornitori Usa.

  • Kiev, ieri respinti 8 attacchi russi, abbattuti 14 droni

    Le forze ucraine hanno respinto ieri otto attacchi russi e hanno abbattuto almeno 14 droni dell’esercito di Mosca: lo riporta l’agenzia Ukrinform. Inoltre, secondo l’ufficio stampa dell’Operazione delle forze congiunte, sono stati distrutti tre carri armati russi, oltre a otto sistemi di artiglieria, sette veicoli corazzati da combattimento, tre unità di equipaggiamento speciale e un veicolo.

  • Non si fermano sforzi per evacuare civili da acciaieria Azovstal

    Gli sforzi per evacuare più civili possibile dai tunnel sotto l’acciaieria di Azovstal continuano mentre i combattenti ucraini fanno la loro ultima resistenza a Mariupol. I soldati che stanno resistendo vogliono impedire la completa acquisizione da parte di Mosca della città portuale strategicamente importante.
    Decine di persone sono state evacuate ieri dallo stabilimento di Azovstal e consegnate ai rappresentanti delle Nazioni Unite e del Comitato internazionale della Croce Rossa. L’esercito russo ha detto che il gruppo di 50 includeva 11 bambini. Funzionari russi e vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk hanno affermato che gli sforzi di evacuazione continueranno nel fine settimana.

  • Zelensky apre alla pace con la rinuncia alla Crimea

    L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, lasciando intendere che Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, “ma Putin vuole ancora la guerra”. La Russia resterà “per sempre” nel sud dell’Ucraina, ha affermato un esponente del Parlamento di Mosca, durante una visita a Kherson. Slitta ancora l’accordo sulle sanzioni, rimangono ’resistenze’ sul petrolio

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