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Ucraina ultime notizie. Nord Stream: Russia chiede riunione Consiglio Sicurezza Onu

Cresce l’allarme per una nuova imminente offensiva russa su larga scala. Mosca avrebbe iniziato a dispiegare navi e sottomarini con armi nucleari tattiche nel Mar Baltico e starebbe ammassando caccia al confine con l’Ucraina, secondo fonti d’intelligence. Ma gli Usa frenano. Oggi a Bruxelles conferenza stampa di Stoltenberg. Il Ppe prende le distanze da Berlusconi per le dichiarazioni su Zelensky

Ucraina, a Bakhmut un soldato di Kiev spara con lanciagranate contro i russi
  • Kiev, distrutto lanciatore russo armi termobariche

    Le forze ucraine hanno rivendicato la distruzione di un lanciatore russo di armi termobariche vicino Vulhedar, nell’oblast di Donetsk. «Il ’Solntsepiok nemico è stato grigliato», si legge su un canale Telegram delle forze armate ucraine, che ha diffuso anche il video dell’esplosione riferisce la Cnn. Solntsepiok è il nomignolo che gli ucraini hanno dato ai lancia missili multipli Tos-1 e Tos-2, che possono lanciare anche testate termobariche, armi con enormi effetti distruttivi.

  • Zelensky domani in video ad apertura Festival Berlino

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sarà presente domani in video collegamento nella giornata di apertura del 73esimo Festival del Cinema di Berlino. L’intervento sarà introdotto, sul palco, dall’attore e regista statunitense Sean Penn.

  • Zelensky in videodiretta domani all’apertura del festival di Berlino

    Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky apparirà in video domani al Festival del Cinema di Berlino. «È un onore speciale per noi poter accogliere digitalmente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky giovedì sera all’apertura del nostro festival», affermano i direttori della Berlinale Mariëtte Rissenbeek e Carlo Chatrian. Dopo un’introduzione sul palco del regista e attore Sean Penn che porta al festival Superpower a lui dedicato, ci sarà uno streaming video in diretta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • Zelensky: «Visita Biden a Kiev sarebbe segnale importante sostegno»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ripetuto l’invito al collega americano Joe Biden perché venga in visita a Kiev. «Sapete che abbiamo invitato il presidente. Penso che sarà felice di visitare l’Ucraina se ne avrà l’opportunità. Sarebbe un importante segnale di sostegno alla nostra nazione», ha detto Zelensky, rispondendo alla Cnn. Il presidente ucraino si è poi detto «molto grato» per il «grande aiuto» americano. Biden si recherà la settimana prossima in visita in Polonia, in coincidenza con il primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio. Vi incontrerà il presidente polacco Andrzej Duda e altri leader regionali.

  • Sondaggio, cala il sostegno degli americani per gli aiuti a Kiev

    A pochi giorni dal primo anniversario dell’invasione russa, il sostegno degli americani alla fornitura di aiuti militari ed economici all’Ucraina sembra in calo.
    E’ quanto viene fotografato da un nuovo sondaggio Associated Press-Norc Center, condotto tra il 26 e il 30 gennaio su un campione di 1.068 adulti. Secondo la rilevazione, il 48% degli intervistati si dice favorevole agli aiuti militari Usa, con un 29% di contrari e un 22% che si dicono né a favore, né contrari. Nel maggio dello scorso anno, a meno di tre mesi dall’inizio della guerra, i favorevoli agli aiuti militari erano il 60% degli intervistati. Gli americani appaiono invece equamente divisi riguardo alla fornitura di aiuti economici diretti all’Ucraina, con il 37% di favorevoli e il 38% di contrari e un 23% che non si pronuncia. Il segnale di ’stanchezza’ dell’opinione pubblica americana per la guerra giunge in vista del viaggio del presidente Joe Biden in Polonia, in occasione del primo anniversario dell’invasione russa.

  • Nord Stream, Lavrov: «Atto terroristico contro Germania»

    Il sabotaggio al Nord Stream 1 e 2, avvenuto nel settembre scorso, è stato un «atto di terrorismo» non solo contro la Russia ma anche contro la Germania, che è stata «umiliata». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov incontrando i media stranieri accreditati a Mosca. Il ministro ha chiamato in causa gli Usa, affermando che «vogliono risolvere non solo la questione russa ma anche quella tedesca, in modo che Berlino non abbia mai più un ruolo» sulla scena internazionale.

  • Nord Stream: Russia chiede riunione Consiglio Sicurezza Onu

    La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sul sabotaggio Aal Nord Stream 1 e 2 del settembre scorso, dopo un’inchiesta pubblicata dal giornalista americano Seymour Hersh che indica come responsabili gli Usa con la complicità della Norvegia. Lo rende noto la missione di Mosca al Palazzo di Vetro, citata dalla Tass.

  • Svizzera, price cap petrolio in vigore da stasera

    In Svizzera entra in vigore stasera alle 18.00 il “price cap”, o tetto massimo, per i prodotti petroliferi russi. Lo ha deciso oggi il governo di Berna adeguandosi alle sanzioni adottate dall’Ue contro la Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Mosca. Il 4 febbraio scorso, precisa una nota governativa elvetica, Bruxelles ha adottato dei massimali di prezzo per i prodotti petroliferi provenienti dalla Russia, adeguando al contempo le relative disposizioni transitorie. Il commercio, l’intermediazione e il trasporto, ad esempio, di oli da riscaldamento provenienti dalla Russia o di origine russa sono consentiti solo se il prezzo al barile non supera i 45 dollari statunitensi. Per la benzina, il gasolio o il petrolio si applica un tetto massimo di prezzo di 100 dollari al barile. Le disposizioni mirano a mitigare gli effetti negativi sull’approvvigionamento energetico di Paesi terzi, a contenere gli aumenti dei prezzi causati dall’aggressione militare della Russia all’Ucraina e a limitare al contempo gli introiti russi derivanti dalla vendita di petrolio.

  • Stoltenberg ora rassicura su produzione e rifornimento munizioni all’Ucraina

    Il segretario della Nato Jens Stoltenberg, ha indicato che «l’obiettivo del 2% del pil alle spese per la difesa deve essere il minimo e non il massimo» per i paesi dell'Alleanza. A Bruxelles è in corso la riunione dei ministri della difesa. Stoltenberg ha smorzato le preoccupazioni avanzate recentemente da lui stesso l'altro giorno sulla difficoltà di rifornimento di munizioni all'Ucraina: «Le cose si stanno muovendo nella giusta direzione, si stanno rafforzando sia le linee produttive esistenti che investendo in nuove fabbriche; la produzione dei proiettili da 155mm sta aumentando e questo permetterà sia di soddisfare la domanda degli alleati che quella degli ucraini».

    Il segretario della Nayo Jens Stoltenberg. (Kenzo TRIBOUILLARD / AFP)

  • Premier svedese a Kiev, una coalizione per decidere su jet

    La Svezia sostiene la creazione di una coalizione internazionale che prenda decisioni in merito alla fornitura di aerei da combattimento all’Ucraina. Lo ha detto il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, in una conferenza stampa congiunta con il presidente Volodymyr Zelensky a Kiev, riferisce Ukrinform. Riguardo poi alla consegna del sistema di artiglieria svedese Archer, Kristersson non ha fornito date esatte e ha osservato che vi sono problemi pratici. A sua avviso, comunque accadrà il prima possibile

  • Kiev, «abbattuti obiettivi aerei nei cieli della capitale»

    La tv statale ucraina riferisce che sei obiettivi aerei sono stati intercettati su Kiev durante l’ultimo allarme aereo e che la maggior parte sono stati abbattuti. “Nello spazio aereo di Kiev durante l’allerta sono stati registrati circa sei target aerei, la maggior parte dei quali sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea”, afferma citando l’amministrazione della città. “Secondo informazioni non confermate, si sarebbe trattato di palloni che potevano trasportare attrezzature da ricognizione, forse lanciati per rilevare le difese antiaeree”, ha affermato ancora citando l’amministrazione militare della città di Kiev.

  • Russia: ucraino condannato a 16 anni per «spionaggio»

    Il tribunale di Tula, in Russia, ha condannato a 16 anni di reclusione un cittadino ucraino accusandolo di “spionaggio”: lo riporta l’agenzia Interfax citando l’ufficio stampa del tribunale. Il processo si è svolto a porte chiuse. La corte sostiene che l’imputato abbia raccolto informazioni riservate a Tula dal gennaio del 2020 all’agosto del 2021 per “passarle a uno Stato straniero”. Le imputazioni non sono verificabili in maniera indipendente.

  • Cremlino, «media paesi ostili non invitati a discorso Putin su stato unione»

    I media dei paesi ostili non saranno accreditati per assistere di persona al discorso sullo stato dell’Unione che il presidente russo Vladimir Putin terrà in parlamento il 21 febbraio. “Per quanto riguarda il discorso del Presidente all’assemblea federale, i media stranieri di paesi amici otterranno l’accredito. Non inviteremo media stranieri di paesi ostili. Questi potranno lavorare seguendo il discorso in diretta sui canali televisivi”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia stampa Tass. Peskov non ha dato indicazioni sugli accrediti per il concerto previsto per il giorno dopo, affermando che i giornalisti verranno avvertiti per tempo se l’evento comparirà nell’agenda di Putin. In precedenza alcuni media avevano parlato di un comizio di Putin seguito da un concerto il 22 febbraio. Fra gli invitati ad ascoltare il discorso dello stato dell’Unione vi saranno dei partecipanti dell’operazione militare speciale, ha detto Peskov, riferendosi alla guerra in Ucraina.

  • L’Ucraina diventa il 178/o membro dell’Ifad

    L’Ucraina è diventata il 178mo Paese membro del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad). L’adesione dell’Ucraina è stata sostenuta dal Consiglio dei Governatori Ifad, la più alta autorità decisionale del Fondo. Essa viene discussa dal 2016 e il sostegno del Consiglio dei Governatori era tra gli ultimi passaggi essenziali del processo di ammissione. “Siamo lieti di accogliere l’Ucraina come nostro nuovo membro. La sua adesione è in linea con la missione dell’Ifad nell’assicurare che tutte le popolazioni rurali, in particolare i piccoli agricoltori, siano inclusi e rafforzati,” ha affermato Alvaro Lario, Presidente di Ifad. “In quanto membro fondatore delle Nazioni Unite, l’Ucraina è annoverata tra i garanti della sicurezza alimentare globale e tra i maggiori produttori agricoli ed ha molto da contribuire come stato membro Ifad,” ha dichiarato Yaroslav Melnyk, Ambasciatore dell’Ucraina in Italia. “Nonostante la guerra, l’Ucraina si impegna ancora a contribuire alla sicurezza alimentare globale per porre fine alla crisi alimentare e salvare milioni di persone dalla fame,” ha aggiunto. Si stima che a partire dall’inizio del conflitto, che ha avuto origine circa un anno fa, l’Ucraina, paese tra i maggiori produttori e esportatori di grano, mais, e olio di girasole, abbia subito danni per 2.2 milioni di dollari. L’Ucraina sarà pienamente integrata nel prossimo ciclo di finanziamenti dell’Ifad, a partire dal 2025. Nel frattempo, l’Ifad esplorerà i modi per mobilitare fondi a sostegno delle priorità di sviluppo rurale dell’Ucraina, tra cui la riabilitazione delle infrastrutture rurali, attività che contribuiscono ad aumentare la produttività agricola, migliorare la competitività e generare occupazione.

  • Austin, ucraini hanno buone chance su campo di battaglia

    “Penso che gli ucraini avranno buone possibilità di fare una differenza significativa sul campo di battaglia e di stabilire l’iniziativa. Ed essere in grado di sfruttare questa iniziativa in futuro”, Lo ha detto il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin III, al termine della ministeriale Nato, precisando che per ogni sistema che la Nato fornirà, addestrerà appositamente le truppe. “Siamo totalmente concentrati a fornire capacità e non solo mezzi”, ha detto il capo del Pentagono.

  • Lavrov denuncia, persecuzione dell’Occidente contro media russi

    La persecuzione contro i media russi in Europa e negli Stati Uniti è iniziata molto prima dell’operazione speciale in Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citando come esempio il rifiuto di accreditare all’Eliseo RT e Sputnik. Lo scrive l’agenzia Ria Novosti Gli stati occidentali “introducono la censura, proteggono il loro spazio informativo da punti di vista alternativi, combattono qualsiasi manifestazione di dissenso. Stanno cercando di cancellare i nostri giornalisti, etichettandoli come portavoce del Cremlino”, ha detto Lavrov in una riunione di lavoro con i responsabili dei media.

  • Zelensky, situazione più difficile a Bakhmut ma resistiamo

    “La situazione più difficile e più calda oggi è nelle direzioni di Bakhmut e Vuhledar, ma i soldati ucraini stanno resistendo e infliggendo il massimo delle perdite al nemico”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il primo ministro svedese Ulf Kristersson a Kiev. Lo riporta Ukrinform. Il presidente ucraino ha aggiunto di essere in costante contatto con tutti i comandanti sul campo di battaglia.

  • Svizzera, «confisca beni russi è incostituzionale»

    Confiscare valori patrimoniali privati russi violerebbe la Costituzione e l’ordinamento giuridico vigente. È quanto ha concluso un’indagine dell’amministrazione svizzera, realizzata su incarico del governo federale di Berna. Attualmente si sta discutendo a livello internazionale se i valori patrimoniali russi bloccati possano essere impiegati per la ricostruzione dell’Ucraina, ricorda il governo in una nota odierna. Un gruppo di lavoro diretto dall’Ufficio federale di giustizia ha pertanto esaminato la questione, anche alla luce di diversi interventi parlamentari presentati. L’analisi ha stabilito che, secondo il diritto svizzero, l’espropriazione senza indennizzo di proprietà privata di provenienza legale non è ammissibile. La confisca di valori congelati violerebbe infatti la Costituzione federale, l’ordinamento giuridico e gli impegni internazionali della Svizzera. Anche altri Stati prevedono diritti e garanzie analoghi. A livello internazionale si sta inoltre discutendo della possibilità di confiscare le riserve valutarie della Banca nazionale russa e altri beni di proprietà dello Stato guidato dal presidente Vladimir Putin, oltre che di un possibile inasprimento delle norme penali per chi viola le sanzioni cui è sottoposto. La Svizzera, assicura il Consiglio federale, sta seguendo tali riflessioni, partecipando al dibattito per fornire il suo punto di vista. In ogni caso, a prescindere dalle discussioni sui valori patrimoniali russi bloccati, il governo ribadisce l’intenzione di continuare a sostenere Kiev. Attaccando l’Ucraina, la Russia ha violato il diritto internazionale ed è in via di principio obbligata a risarcire i danni causati, viene ricordato nella nota

  • Kiev, molte perdite russe a Bakhmut, città accessibile

    Feroci combattimenti continuano vicino a Bakhmut e “solo nell’ultimo giorno gli occupanti hanno perso 119 persone che sono state uccise e 163 che sono state ferite”. Lo ha annunciato il colonnello Serghei Cherevaty, portavoce del Gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina, come riporta Ukrinform. Secondo il colonnello in direzione di Bakhmut il nemico ha lanciato 103 attacchi con 25 scontri di combattimento. Cherevaty ha anche precisato che oggi è possibile l’ingresso e l’uscita da Bakhmut. Secondo lui, giornalisti, volontari e altre persone possono raggiungere la città se necessario. Tuttavia, quando ci si dirige verso la città, ognuno di loro deve osservare tutte le misure di sicurezza necessarie.

  • Denunciò l’attacco a Mariupol, sei anni alla giornalista russa

    Un tribunale russo ha condannato a sei anni di reclusione la giornalista Maria Ponomarenko per aver postato sui social media la notizia del raid aereo di Mosca sul teatro ucraino di Mariupol del marzo scorso, nel quale morirono centinaia di civili. Lo riferisce la Bbc online. Il tribunale di Barnaul, in Siberia, l’ha giudicata colpevole di aver diffuso “fake news” in base alla legge introdotta per soffocare il dissenso sull’invasione dell’Ucraina. Inoltre, le è stata vietata l’attività di giornalista per cinque anni. Ponomarenko, 44 anni, che scriveva per il sito RusNews, era stata arrestata lo scorso aprile, settimane dopo il bombardamento, per aver pubblicato un post in cui si affermava che l’attacco a Mariupol era stato compiuto da aerei da guerra russi, nonostante il ministero della Difesa russo avesse smentito la notizia. “Nessun regime totalitario è mai stato così forte come prima del suo crollo”, ha detto al momento della sentenza.

  • Stoltenberg, «più aiuti a Kiev, rafforzare nostra capacità industriale»

    “E’ da quasi un anno che la Russia ha lanciato la sua invasione dell’Ucraina, il più grande conflitto in Europa dalla Seconda guerra mondiale. Non vediamo alcun segnale che la Russia si stia preparando alla pace, al contrario sta lanciano nuove offensive”. A ribadirlo è stato il segretario generale della Nato al termine del vertice dei ministri della Difesa della Nato. Stoltenberg ha salutato l’impegno degli Alleati a rafforzare gli aiuti, con armi pesanti ed addestramento militare, ha reso noto che i ministri presenti hanno parlato dell’impegno a favore di altri paesi a rischio, tra cui Georgia, Bosnia Erzegovina e Moldova. I temi affrontati nel corso del vertice - ha annunciato - oltre al rafforzamento degli aiuti all’Ucraina, sono stati il consolidamento “della nostra difesa e deterrenza”, la tutela “delle nostre infrastrutture critiche attraverso il rafforzamento della nostra pianificazione militare e la nostra cooperazione con l’industria”. “Gli Alleati stanno fornendo aiuti senza precedenti all’Ucraina per respingere la Russia - ha ricordato - e allo stesso tempo questo sta consumando un’enorme quantità di munizioni degli alleati ed esaurendo le nostre scorte. Abbiamo stabilito la necessità di lavorare assieme all’industria della Difesa per rafforzare la nostra capacità industriale”.

  • Macron a Conferenza Monaco, vademecum per sconfiggere Mosca

    Il presidente francese, Emmanuel Macron, in occasione della 59/a conferenza di Monaco sulla sicurezza (17-19 febbraio) evocherà “i mezzi per assicurare la sconfitta della Russia” e i “meccanismi” che permetteranno in futuro di “garantire la sicurezza” dell’Europa: è quanto annunciato dall’Eliseo. Il capo della Francia, atteso venerdì nella grande città tedesca, si esprimerà nel primo pomeriggio, tracciando “un bilancio del primo anno di conflitto in Ucraina e di tutto ciò che la Francia ha fatto dall’aggressione della Russia”. Oltre ai mezzi per “garantire la sconfitta della Russia”, precisa l’Eliseo, Macron evocherà l’’’uscita dalla crisi nonché il tipo di meccanismi che saranno necessari per garantire la stabilità in Europa ed assicurare che quanto accaduto non si riproduca più”. Dopo aver irritato alcuni partner europei, in particolare nell’est Europa, dopo il suo invito a non “umiliare” la Russia, il leader francese pone ormai l’accento sul sostegno totale all’Ucraina, “fino alla vittoria”. La sua decisione di inviare a Kiev carri leggeri AMX10 ha ottenuto il plauso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che alla vigilia del vertice informale Ue della settimana scorsa è volato a Parigi per una cena di lavoro all’Eliseo con Macron e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.

  • Austin, «non ci faremo trascinare nella guerra di Putin»

    “Non ci lasceremo trascinare nella guerra che Vladimir Putin ha scelto di fare”. Lo assicura il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin, in conferenza stampa a Bruxelles al termine della Ministeriale Nato. “Ma non defletteremo dal compito principale della Nato, che è quello di difendere il territorio e la popolazione” dei Paesi dell’Alleanza atlantica, aggiunge.

  • Reznikov resta, «decisione del presidente»

    Il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, mantiene al momento il suo posto, per decisione del presidente Zelensky. Lo ha detto lo stesso Reznikov, il quale - scrive il Guardian - alla domanda se si aspetta di mantenere il suo posto al vertice della Difesa per i prossimi mesi, ha risposto: “Si, è stata una decisione del mio presidente”. Il posto di Reznikov era stato messo in dubbio dopo che il dicastero che guida era stato interessato da casi di sospetta corruzione.

  • Kiev smentisce ritiro da Luhansk

    Le autorità ucraine hanno smentito che le forze russe, nonostante l’invio di armi pesanti e truppe, siano riuscite a prendere il totale controllo della regione di Luhansk, nell’est del Paese. “Ci sono molti bombardamenti. Gli attacchi stanno arrivando da diverse direzioni a ondate”, ha dichiarato il governatore ucraino dell’oblast, Serhiy Haidai, sostenendo che le difese stanno resistendo ai russi. “La notizia secondo cui presumibilmente le nostre forze di difesa si sarebbero ritirate oltre la linea del confine amministrativo non corrisponde alla realtà”, ha precisato.

  • Berlino, non si ritiene vi sia stato cyberattacco a Lufthansa

    “Attualmente non si ritiene che si sia trattato di un cyberattacco”. È quello che ha confermato il portavoce del ministero dell’Interno tedesco, Maximilian Kall, rispondendo nel corso della conferenza stampa di governo a Berlino, a una domanda sul caos dei voli Lufthansa, provocato da un guasto informatico. Il portavoce ha anche confermato che, per quanto si sa fina ad ora, il guasto dipenderebbe dalla distruzione di un cavo delle telecomunicazioni in un cantiere ferroviario di Francoforte.

    Per approfondire: Lufthansa: guasto al sistema informatico. Voli cancellati e titolo giù in Borsa

  • Bombe russe su Pokrovsk, 12 feriti

    Almeno 12 persone sono rimaste ferite in seguito a un attacco delle forze russe questa mattina contro la città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale su Telegram, come riporta Ukrinform. Nell’attacco è stato colpito un condominio, i cui piani superiori sono stati quasi completamente distrutti. Proseguono le operazioni di soccorso, poiché potrebbero esserci ancora persone sotto le macerie, ha precisato l’ufficio del procuratore.

  • Crosetto, tutti vogliamo la pace ma si deve essere in due

    “Tutti abbiamo messo sul tavolo la necessità prima o poi di raggiungere la pace, non esiste crescita e scambio culturale se non c’è la pace, solo che bisogna essere in due per cercarla e non sono sicuramente l’Occidente o l’Ucraina ad aver deciso di abbandonare la pace in Europa”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della ministeriale Nato a Bruxelles.

  • Stoltenberg, opportunità per Kiev per far pendere bilancia

    “L’Ucraina ha una finestra di opportunità per far pendere la bilancia. E il tempo è essenziale”. Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa al termine della ministeriale Difesa.
    “Ieri, il ministro della Difesa ucraino ha aggiornato i ministri della Nato sulla situazione dei bisogni più urgenti dell’Ucraina. Le nuove promesse di sostegno fatte dagli alleati della Nato includono armi più pesanti, addestramento militare. Questo è fondamentale”, ha precisato.

  • Nato, incrementeremo la produzione di munizioni

    Per fare fronte ai fabbisogni derivanti dal sostegno all’Ucraina i partner della Nato si sono impegnati oggi a collaborare con le industrie per incrementare la produzione di munizioni. Lo ha detto il segretario generale della Nato al termine del Consiglio dei ministri della Difesa dell’Alleanza.

  • Mosca, arrestato agente Kiev che voleva compiere attentati

    I servizi di sicurezza interni russi (Fsb) hanno detto di avere arrestato un agente dell’intelligence ucraina arrivato a Mosca con l’intento di compiere attentati alla rete ferroviaria con il sostegno dei servizi polacco e lettone. Il servizio stampa dell’Fsb ha detto all’agenzia Tass che l’uomo, un ucraino di 46 anni di cui non è stato reso noto il nome, è stato reclutato nella città polacca di Bydgoszcz dai servizi ucraini, con la collaborazione di quelli polacchi. Successivamente, nel novembre scorso, è arrivato in Russia dopo essere stato “addestrato con i servizi speciali della Repubblia di Lettonia a Riga”. L’uomo, aggiunge l’Fsb, è entrato in Russia fingendosi un rifugiato che intendeva chiedere la cittadinanza russa.

  • Tajani, Samp-T arriveranno quanto prima a Kiev

    Sull’invio del sistema missilistico di difesa Samp-T “stiamo lavorando con i francesi. Arriverà quanto prima in Ucraina, affinché il Paese possa difendersi dagli attacchi russi”.
    Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un evento alla Farnesina

  • von der Leyen, sanzioni a 7 entità Iran per fornitura droni

    “Per la prima volta in assoluto, stiamo aggiungendo entità di paesi terzi alle sanzioni russe. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno fornito alla Russia droni per attaccare le infrastrutture civili in Ucraina. Pertanto, stiamo ora aggiungendo sette entità dell’Iran”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, annunciando il decimo pacchetto di sanzioni. “Ora hanno il divieto totale di vendere articoli sensibili alla Russia e siamo pronti a elencare nelle sanzioni ulteriori entità iraniane e di altri paesi terzi che forniscono tecnologia sensibile alla Russia. Ciò dovrebbe fungere da forte deterrente per altre società e soggetti economici internazionali”, ha aggiunto.

  • Kiev, si aggrava la situazione a Bilohorivka e Kreminna

    Si “aggrava” la situazione nella regione di Lugansk, nell’Ucraina orientale, dove le forze russe stanno lanciando “ondate” di attacchi nelle direzioni di Bilohorivka e Kreminna con il supporto dell’aviazione: lo scrive su Telegram il governatore della regione, Serhiy Gaidai. Gaidai specifica che “gli orchi non sono entrati nei confini amministrativi della regione di Lugansk”. Le informazioni “diffuse dai truffatori non corrispondono alla realtà”, sottolinea. “I nostri difensori mantengono le difese”, conclude il governatore.

  • Il premier svedese Ulf Kristersson è a Kiev

    Il premier svedese Ulf Kristersson si trova a Kiev per incontrare il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky: lo riferisce l’agenzia di stampa svedese Tt.

  • Von der Leyen annuncia decimo pacchetto di sanzioni da 11 miliardi, sotto tiro anche Iran

    .La decima serie di sanzioni che la Ue sta preparando vale 11 miliardi di euro. Lo ha indicato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen a Strasburgo osservando: “stiamo indebolendo la capacità della Russia di mantenere la sua macchina da guerra”. Il Consiglio Ue deciderà a breve, restrizioni all’esportazione su più componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili, elicotteri. Per la prima volta saranno sanzionate anche entità iraniane perché, ha detto von der Leyen, “ci sono anche centinaia di droni di fabbricazione iraniana usati dalla Russia sui campi di battaglia in Ucraina”. Tra le entità iraniane sotto tiro delle sanzioni Ue “anche quelle legate alla Guardia della rivoluzione”.

  • Borrell, con stop armi Putin imporrà regime come Bielorussia

    “Vorrei che mi diceste qual è l’alternativa (al supporto militare all’Ucraina). Guardatemi negli occhi e ditemi che accettate che le truppe russe entrino a Kiev e istituiscano un regime simile alla Bielorussia. Perché questo sarà ciò che accadrà se smettiamo di fornire aiuti militari all’Ucraina”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nel dibattito alla plenaria del Parlamento europeo sull’Ucraina a un anno dall’invasione.
    “E poiché non lo vogliamo, dobbiamo continuare a sfruttare le nostre sanzioni, questo veleno ad azione lenta che sta minando l’economia russa, e dobbiamo continuare a fornire supporto militare all’Ucraina. Non dobbiamo farlo molto lentamente e costantemente, ma rapidamente, e dobbiamo correre più rischi”, ha aggiunto.

  • Intelligence Gb, dirigenza russa sa che produzione militare è debolezza critica

    La produzione militare industriale russa rappresenta una debolezza critica, e la leadership moscovita ne è consapevole. A scriverne è l’intelligence britannica, nel rapporto quotidiano fornito sulla situazione sul campo divulgato dal ministero della Difesa di Londra. “Il 9 febbraio - si legge nel rapporto - il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha chiesto un aumento della produzione di carri armati russi, durante una visita all’impianto di costruzione di macchine da trasporto di Omsk. Il presidente Putin ha fatto diversi commenti pubblici per esortare l’industria della difesa a sostenere meglio l’”operazione militare speciale”. “In un incontro televisivo del 12 gennaio - vi si legge ancora - Putin ha criticato Denis Manturov, il vice primo ministro responsabile dell’industria della difesa, per “aver scherzato”; si è trattato di uno di momento di sfogo e critica più forti in pubblico del presidente dall’invasione. Gli alti dirigenti russi sono probabilmente consapevoli che la produzione industriale militare dello stato sta diventando una debolezza critica, esacerbata dall’errore di calcolo strategico e operativo dell’invasione dell’Ucraina”. “La produzione quasi certamente non è all’altezza delle richieste del Ministero della Difesa russo per alimentare la campagna ucraina e ripristinare i requisiti di difesa a lungo termine”, conclude.

  • Via libera Ue a gruppo di lavoro per uso asset russi congelati

    Via libera della riunione dei Rappresentanti permanenti dei 27 in Ue (Coreper II) alla creazione di una task force Ue che lavori alla praticabilità dell’utilizzo dei beni congelati russi per sostenere la ricostruzione dell’Ucraina. Il gruppo di lavoro (che assumerà la sigla Ahwp - Ad hoc Working Party sugli asset congelati), stando al testo approvato in Coreper, si occuperà dei lavori preparatori legati “all’analisi legale, politica, finanziaria ed economica sulla praticabilità dell’utilizzo degli asset” di Mosca. Il gruppo di lavoro si occuperà delle discussioni con i partner internazionali e porterà avanti i lavori preparatori per ogni iniziativa. La presidenza dell’organo sarà semestrale. La durata del suo mandato biennale. Il gruppo di lavoro europeo, in Consiglio Ue, agirà nell’ambito degli Affari Esteri.

  • Kiev, «Mosca ritarda la controffensiva ucraina con Bakhmut»

    La strategia russa di attaccare Bakhmut e Vugledar, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, mira a ritardare la controffensiva ucraina: lo ha detto oggi il portavoce della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Andriy Yusov, come riporta il Kyiv Independent. Yusov ha inoltre affermato che l’offensiva russa in corso non è paragonabile alla portata dell’invasione del 24 febbraio scorso, poiché la Russia ha problemi di equipaggiamento nonostante abbia mobilitato migliaia di uomini. Secondo l’Istituto per lo studio della guerra, gli esperti militari statunitensi sono preoccupati per la determinazione con cui l’Ucraina si ostina a difendere Bakhmut, suggerendo di dare invece la priorità alla preparazione della controffensiva di primavera.

  • Mosca, dichiarazioni su campi ’rieducativi’ sono assurde

    “Abbiamo preso atto delle assurde dichiarazioni del portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, che aveva accusato il nostro Paese di ’trasferimento forzato e deportazione di bambini ucraini’ nel territorio della Federazione russa”. Così in un comunicato via Telegram l’ambasciata russa negli Stati Uniti ha commentato quanto scritto nel report della Yale School of Public Health secondo cui almeno 6mila minori sarebbero stati trasferiti in centri di ’rieducazione’ russi per poi essere mandati in adozione. “La Russia ha accettato i bambini che erano stati costretti a fuggire con le loro famiglie dai bombardamenti e dalle atrocità delle forze armate ucraine”, si legge nel comunicato, “facciamo del nostro meglio per mantenere i minori nelle famiglie e, in caso di assenza o morte di genitori e parenti, per trasferire gli orfani sotto tutela. Garantiamo la protezione della loro vita e del loro benessere”.

  • Borrell, avremo bisogno di nuovi leader a Mosca

    “Dovremo pensare anche al dopoguerra. L’Europa deve avere un ruolo. Dobbiamo pensare alla ricostruzione dell’Ucraina. Probabilmente avremo bisogno di nuovi leader in Russia, che magari aiutino la riconciliazione. In Europa dopo la seconda guerra mondiale è successo”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell in replica alla Plenaria del Pe. Borrell ha quindi risposto a chi, in Aula, ha messo in dubbio l’efficacia delle misure restrittive anti-russe. “Le sanzioni hanno un effetto lento ma certo, ed era quello che avevamo previsto”, ha sottolineato.

  • Filorussi, Mosca vuole riconquistare regione Kharkiv

    Le forze armate russe hanno intenzione di riconquistare tutti i territori persi attorno a Kharkiv, nel nord ovest dell’Ucraina. Lo ha detto un funzionario che guidava l’amministrazione filo russa nella zona all’inizio della guerra un anno fa. I militari russi avevano preso il controllo delle principali città della regione di Kharkiv all’inizio dell’invasione, tra cui Izyum, Kupiansk e Balakliia, ma una controffensiva ucraina è riuscita a riconquistarle.

  • Lavrov: «In Ucraina Occidente verso punto di non ritorno»

    La politica dell’Occidente per trasformare l’Ucraina in una roccaforte anti-russa sta raggiungendo il punto di non ritorno. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalla Tass.

    Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov (AFP PHOTO)

  • Borrell (Ue): guerra si deciderà in primavera ed estate

    «Non solo dobbiamo continuare l’assistenza (all’Ucraina), ma dobbiamo intensificarla. E vorrei lanciare un appello a quei paesi che hanno moderni ed efficienti carri armati, che stanno solo raccogliendo polvere nei loro depositi, di darli all’Ucraina, e il più rapidamente possibile» perché «questa primavera e la prossima estate saranno decisive e la guerra sarà decisa in primavera e in estate».

    Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nel dibattito alla plenaria del Parlamento europeo sull’Ucraina a un anno dall’invasione. «Abbiamo passato troppo tempo a discutere se avremmo fornito i famosi carri armati Leopard mentre la Russia stava preparando la sua offensiva - ha rimarcato il capo della diplomazia europea -. Abbiamo passato troppo tempo a discutere di decisioni che avrebbero dovuto essere prese prima di temere di essere coinvolti in una pseudo belligeranza. Ma abbiamo detto che avremmo fornito carri armati e la terza guerra mondiale non è scoppiata. Sì, i carri armati ci sono e ci vorrà del tempo prima che arrivino. Ma il tempo è cruciale e il tempo si misura in vite perse, quindi è estremamente importante concentrarsi sullo European Peace Facility per coordinare il lavoro svolto dagli Stati membri e chiedere che sempre più aiuti vengano forniti più rapidamente».

  • Von der Leyen: in arrivo pacchetto sanzioni a Russia di 11 miliardi

    «Proporremo un decimo pacchetto di misure. Con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto ha un valore complessivo di 11 miliardi di euro. Proporremo, tra l’altro restrizioni all’esportazione di molteplici componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri».

    Lo ha annunciato Ursula von der Leyen al Pe parlando delle sanzioni alla Russia in arrivo entro il 24 febbraio. «Per la prima volta proponiamo di sanzionare anche le entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia Rivoluzionaria iraniana», ha aggiunto.

    «Ci sono anche centinaia di droni di fabbricazione iraniana utilizzati dalla Russia sui campi di battaglia in Ucraina. Questi droni di fabbricazione iraniana uccidono i civili ucraini - è una cosa atroce!», ha sottolineato von der Leyen che ha aggiunto: «È nostro dovere sanzionare» la Guardia Rivoluzionaria di Teheran «e affrontare l’Iran in merito alla fornitura di droni e al trasferimento di know-how per la costruzione di siti produttivi in Russia».

  • Von der Leyen: «Mosca perde 160 mln al giorno su petrolio»

    «Il tetto del prezzo del petrolio significa che la Russia sta perdendo 160 milioni di euro in entrate ogni giorno. I prezzi del gas in Europa sono oggi più bassi rispetto a prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’Europa sta investendo nelle energie pulite e nell’indipendenza energetica come mai prima d’ora. Espandendo le energie rinnovabili, stiamo battendo un record dopo l’altro». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in Aula a Strasburgo.

  • Onu: in Ucraina servono 5,6 miliardi di dollari per aiuti umanitari

    Le Nazioni Unite hanno lanciato oggi un appello per la raccolta di 5,6 miliardi di dollari in aiuti umanitari nel 2023 da destinare all’Ucraina per alleviare la difficile situazione di milioni di persone colpite dal conflitto.

    «A quasi un anno di distanza, la guerra continua a provocare quotidianamente morte, distruzione e spostamenti (di persone, ndr) su una scala sconcertante», ha affermato in un comunicato il capo delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari, Martin Griffiths, secondo il quale i fondi dovrebbero aiutare più di 15 milioni di persone.

  • Moldavia: F-35 olandesi in volo per scortare tre aerei russi

    F-35 olandesi di stanza in Polonia si sono alzati in volo all’alba di oggi per intercettare e tenere a bada tre aerei russi nell’area di Kaliningrad, lo spazio aereo della Moldavia è stato chiuso (e poi riaperto) nel timore che un drone non identificato stesse sorvolando il Paese.

    Due caccia multiruolo F 35, come quelli che hanno intercettato una formazione di tre aerei militari russi e li hanno scortati oltre i confini dello spazio aereo moldavo (Ansa)

  • Borrell (Ue): «Mosca ora ha più truppe, offensiva iniziata»

    «La realtà sul campo è estremamente preoccupante al momento. Più di 360.000 soldati russi sono lì, il doppio rispetto a prima della guerra. La controffensiva russa è iniziata, anche se su piccola scala. E per la prima volta, l’Ucraina non ha il vantaggio di avere più truppe sul terreno».

    Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nel dibattito alla plenaria del Parlamento europeo sull’Ucraina a un anno dall’invasione. «Vogliamo che l’Ucraina vinca la guerra. Appartiene comunque alla famiglia europea, ma speriamo che trovi in Europa il futuro di cui ha bisogno», ha aggiunto.

  • Berlino frena sulla consegna di jet a Kiev

    La consegna di aerei da combattimento da parte della Germania all’Ucraina «al momento non è centrale» ma sarà discussa in futuro, ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius in un’intervista all’emittente Ard.

    La priorità è mettere in sicurezza lo spazio aereo di Kiev, ha detto Pistorius al canale tedesco. «Solo quando i cieli sopra l’Ucraina rimarranno al sicuro per i prossimi tre-quattro mesi, allora si potrà parlare di passi successivi», ha detto il ministro di Berlino.

    PER APPROFONDIRE / Guerra in Ucraina, così la Cina aiuta la Russia con i droni (nella lista nera Usa)

  • Ft: Mosca sta ammassando aerei al confine con l’Ucraina

    La Russia sta ammassando aerei vicino al confine con l’Ucraina. È l’alert lanciato dall’intelligence occidentale, secondo quanto riferito dal Financial Times, che cita due fonti informate. «Le capitali occidentali hanno avvertito di un possibile assalto aereo russo all’Ucraina, con informazioni di intelligence che indicano che Mosca si sta preparando a lanciare i suoi jet ed elicotteri in guerra», ha scritto la testata, nel giorno in cui a Bruxelles la Nato ospitava una nuova di riunione del Gruppo di contatto per l’Ucraina, dove erano rappresentati 54 Paesi.

    Da lì, al termine del meeting, il capo del Pentagono Lloyd Austin non ha confermato l’informazione: «Per quanto riguarda il fatto che la Russia stia o meno ammassando i suoi aerei per un attacco aereo massiccio, al momento non lo vediamo», ha detto in conferenza stampa, dopo che secondo una fonte del Financial Times durante l’incontro era stato «molto chiaro sul fatto che abbiamo un breve lasso di tempo per aiutare gli ucraini a prepararsi per un’offensiva e che hanno esigenze piuttosto specifiche».

  • Sondaggio Usa: cala il sostegno degli americani all’invio di armi

    Si indebolisce il sostegno degli americani alle forniture di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti: secondo un sondaggio dell’Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research, il 48% degli intervistati si dichiara favorevole all’invio di armi, contro il 66% del maggio scorso, cioè a meno di tre mesi dall’inizio della guerra. Il sondaggio, riporta il Guardian, indica inoltre che il 29% degli intervistati si oppone all’invio di armi mentre il 22% non si dichiara né favorevole né contrario. Gli americani sono divisi anche sull’invio di fondi governativi a Kiev, con il 37% che si dichiara favorevole, il 38% contrario e il 23% né favorevole né contrario.

  • Hollande: «Asse franco-tedesco non vuole escludere Italia»

    «È vero che, come ha ricordato Macron, le discussioni tra Francia, Germania e Ucraina non sono nuove, risalgono al formato Normandia, inaugurato quando io ero all'Eliseo. Perché l'Europa possa avanzare, perché l'Italia possa giocare tutto il suo ruolo, bisogna che prima Francia e Germania si mettano d'accordo. Poi, io sono favorevole a un'Europa della Difesa non a Ventisette ma tra pochi Paesi, tra i quali l'Italia. Non c'è una volontà di mettere l'Italia nell'angolo, l'asse franco-tedesco fa parte della storia europea: il Trattato dell'Eliseo tra Parigi e Berlino ha sessant'anni».

    A dichiararlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è l’ex presidente francese François Hollande.

  • Ex ambasciatore Usa a Mosca: «Dare a Kiev soldi sequestrati ai russi»

    Sono 365 i miliardi di dollari di riserve russe sequestrate oggi ferme tra Germania, Francia e Austria. «Pensiamo che questo sia il momento giusto per trasferire quelle risorse al governo ucraino».

    Lo ha detto l’ex ambasciatore statunitense a Mosca, Michael McFaul, intervenendo a un incontro con un gruppo ristretto di media internazionali, tra cui il Corriere della Sera, che riporta le sue parole.

    «Il dibattito sul sostegno a Kiev diventerà molto più acuto, specialmente quando si entra nella campagna per le presidenziali - ha previsto McFaul -. Di qui la nostra idea che bisogna trovare nuove risorse per il governo ucraino».

  • Mosca annuncia seduta straordinaria del parlamento

    Le due Camere del parlamento russo si riuniranno separatamente il prossimo 22 febbraio in seduta straordinaria. Ad annunciarlo è Ria Novosti, citando il parlamentare e presidente di Commissione del Consiglio della Federazione, Vyacheslav Timchenko, secondo il quale le riunioni verteranno sull’adozione delle leggi di integrazione di quattro regioni all’interno della Federazione russa, un chiaro riferimento alle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson.

    Secondo una fonte citata dalla Ria, la Duma, o Camera bassa, si riunirà in mattinata il 22, il Consiglio della Federazione inizierà i lavori alle 12. Il presidente russo Vladimir Putin terrà il suo discorso annuale all’Assemblea federale - le due camere riunite in seduta congiunta - il 21 febbraio.

  • Usa preparano nuovo pacchetto di aiuti da 10 miliardi di dollari

    Gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo pacchetto di aiuti per l’Uraina dal valore 10 miliardi di dollari. Lo ha annunciato un funzionario statunitense, che ha affermato che l’amministrazione Biden sta preparando diversi annunci volti a mostrare il fermo sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina in vista del primo anniversario della guerra. In arrivo anche nuove sanzioni contro la Russia.

  • Il Ppe prende le distanze da Berlusconi per le parole su Zelensky

    Oggi a Bruxelles conferenza stampa di Stoltenberg. Il Ppe critica Berlusconi per le dichiarazioni su Zelensky: «L’Ucraina è la vittima e non cederemo alla narrazione di Putin».

    Intervistato da Repubblica sul caso Berlusconi, il ministro degli Esteri Antonio Tajani assicura: «Contano i fatti. E il nostro presidente, vorrei si ricordasse, ha votato in Parlamento europeo le risoluzioni contro l’aggressione russa. A cominciare da quella durissima del primo marzo del 2022».

  • Bruxelles, oggi conferenza stampa di Stoltenberg (Nato)

    Oggi a Bruxelles è attesa la conferenza stampa del segretario generale della Nato Stoltenberg e del presidente polacco Duda.

  • Mosca dispiega navi e sottomarini con armi nucleari tattiche

    Cresce l’allarme per una nuova imminente offensiva russa su larga scala. Mosca avrebbe iniziato a dispiegare navi e sottomarini con armi nucleari tattiche nel Mar Baltico e starebbe ammassando caccia al confine con l’Ucraina, secondo fonti del servizio di intelligence Norvegese. Ma gli Usa frenano.

    Navi russe con testate nucleari durante un’esercitazione del 20 luglio 2018 (foro Epa)

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