Ucraina, ultime notizie. Bombardieri russi in volo. La Cina convoca ambasciatore Usa dopo parole Biden
I punti chiave
- Usa-India: rispettare l’integrità territoriale ucraina
- Diritti dei bambini, Onu aggiunge la Russia alla ”lista della vergogna”
- Allarme antiaereo in 13 regioni, anche a Kiev
- Kiev a Osce, Mosca ha perso 4.600 soldati nell’ultima settimana
- Funzionari occidentali alla Cnn, ”prime fasi controffensiva non soddisfano aspettative”
- Mosca:«Usa non commettano errore inviare truppe Nato in Ucraina»
- Zaporizhzhia: Kiev, mondo fissi linee rosse e scongiuri attacco russo
- Missili russi sul Donetsk, 4 feriti a Pokrovsk
Usa-India: rispettare l’integrità territoriale ucraina
Il presidente Usa Joe Biden e il primo ministro indiano Narendra Modi «hanno espresso la loro profonda preoccupazione per il conflitto in Ucraina» e «hanno chiesto il rispetto del diritto internazionale, dei principi della Carta delle Nazioni Unite e dell’integrità territoriale e della sovranità». Lo si legge nel comunicato congiunto diffuso in occasione della visita di stato del leader indiano alla Casa Bianca. «Entrambi i Paesi hanno concordato sull’importanza della ricostruzione postbellica in Ucraina», prosegue il testo.
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Kiev, bombardieri russi in volo verso il sudest del paese
L’Aeronautica militare ucraina ha annunciato su Telegram che 5 bombardieri strategici russi Tu-95MS si sono alzati in volo dall’aeroporto di Olenya, muovendo in direzione sud-est. L’Aeronautica ha invitato i cittadini ucraini a non ignorare l’allarme, in vista di possibili bombardamenti.
Wsj,Pechino convoca ambasciatore americano per parole Biden
Il governo cinese ha convocato l’ambasciatore americano a Pechino per protestare per le parole di Joe Biden che ha definito Xi Jinping “un dittatore” durante un discorso con i suoi finanziatori. Lo rivela il Wall Street Journal citando tre fonti americane che spiegano che la convocazione di Nicholas Burns è stata tenuta riservata nel tentativo di preservare i progressi verso il disgelo tra Stati Uniti e Cina fatti durante la visita di Anthony Blinken.
Kiev, i russi si concentrano a Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Marin
“Le forze della difesa ucraine hanno colpito oggi 23 unità di artiglieria, due snodi di comunicazione e un posto di comando delle truppe russe”. Lo ha reso noto, riporta Ukrinform, lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, precisando che “l’aviazione ha effettuato 7 attacchi sulle aree dove sono concentrate le truppe russe e su quattro complessi missilistici antiaerei del nemico”.
“Parallelamente gli invasori russi hanno lanciato un attacco aereo missilistico contro l’Ucraina, utilizzando tre missili Kh-47 “Kinjal”, tre missili da crociera Kh-22 e quattro droni Shahed-136/131. Tre droni kamikaze sono stati distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea dell’aeronautica delle forze armate ucraine”, si legge. I russi, hanno anche “effettuato 44 attacchi aerei contro le truppe ucraine e sulle aree popolate, distruggendo infrastrutture e colpendo anche i civili”. Secondo lo stato maggiore, il “nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali nelle aree di Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Marin dove proseguono pesanti combattimenti”.
Kiev, “a Sud il nemico sta subendo pesanti perdite”
Le forze armate russe stanno “subendo pesanti perdite” a Sud. Lo scrive su Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, nel bollettino quotidiano sull’andamento della guerra. “L’offensiva delle nostre forze di difesa continua, stiamo avanzando gradualmente, ottenendo un parziale successo, respingendo il nemico e livellando il fronte” e continuando l’offensiva “in direzione di Melitopol e Berdyansk”.
Sempre verso Sud, annuncia Malyar, “il nemico si sta ritirando e sta usando le riserve, cercando di riguadagnare il terreno perduto”. A est, invece, la situazione è diversa. “Le nostre forze di difesa continuano a contenere efficacemente l’offensiva delle truppe russe nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Mariinka”, dichiara la vicepresidente della Difesa ucraina, aggiungendo che “il nemico non è avanzato di un solo metro”. “L’occupante perde ogni giorno uomini e attrezzature”, ma nonostante ciò, conclude Malyar, “continua ad attaccare, cercando di adempiere alle istruzioni del Cremlino di occupare completamente le regioni di Donetsk e Lugansk”.
Cardinale Zuppi, importanti parole incoraggiamento di Mosca
Le parole di incoraggiamento di Mosca alla missione del Vaticano sono “un’indicazione positiva da verificare. Abbiamo accolto con riconoscenza tutto questo”. Così l’inviato del Papa per l’Ucraina cardinale Matteo Zuppi rispondendo ai giornalisti a margine della preghiera per la Giornata Mondiale del Rifugiato organizzata dalla comunità di Sant’Egidio a Roma.
“Dobbiamo sempre avere la speranza - ha aggiunto -. Il Papa ha pensato a questa missione e a tutta la sua attività per la pace. La speranza è l’ultima a morire” anche se “non è aumentata” dopo il viaggio a Kiev, ha precisato rispondendo a una domanda.
Foreign Office: da Conferenza di Londra impegni per 60 miliardi per l’Ucraina
Ammontano a 60 miliardi complessivi gli impegni raccolti come contributi per rimettere in piedi l’Ucraina - da spalmare sull’intero ciclo della ricostruzione, fra interventi immediati e quelli che sarà possibile realizzare dopo la guerra con la Russia - nel corso della Ukraine Recovery Conference chiusasi oggi a Londra. Lo formalizza un comunicato diffuso, attraverso il Foreign Office, dal governo britannico che ha ospitato l’evento. Secondo l’annuncio, si tratta di uno degli interventi internazionali di ricostruzione postbellica più consistenti da dopo la Seconda Guerra Mondiale. (ANSA).
Energoatom, “i russi hanno minato centrale per fermare attacchi”
I russi hanno minato la centrale nucleare di Zaporizhzia appena l’hanno occupata, nel marzo dello scorso anno, per impedire un attacco militare ucraino alla struttura stessa, che è diventata una loro base militare. Lo ha confermato in un briefing televisivo con i giornalisti ucraini Petro Kotic, il direttore di Energoatom, la compagnia nucleare statale che gestisce l’impianto. Kotin ha detto che sono state messe mine non solo sul perimetro e gli ingressi della centrale, ma anche lo “stagno” da cui attinge l’impianto di raffreddamento che era alimentato a sua volta dal bacino di Kakhovka.
Diritti dei bambini, Onu aggiunge la Russia alla ”lista della vergogna”
Le forze armate della Russia e i gruppi armati affiliati sono stati aggiunti alla “lista della vergogna” delle Nazioni Unite per le violazioni dei diritti dei bambini a causa delle loro azioni nel conflitto in Ucraina. È quanto rivela - secondo fonti diplomatiche - il rapporto annuale del segretario generale dell’Onu che verrà diffuso la settimana prossima.
Nel rapporto, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres denuncia la Russia per aver ucciso 136 bambini in Ucraina nel 2022. Le Nazioni Unite hanno anche verificato che le forze armate russe e gruppi affiliati hanno mutilato 518 bambini e compiuto 480 attacchi a scuole e ospedali, mentre 91 bambini sono stati usati come scudi umani.
“Sono scioccato dall’elevato numero di attacchi contro scuole, ospedali e personale protetto, e dal gran numero di morti e mutilazioni di bambini attribuite alle forze russe e ai gruppi armati affiliati”, ha commentato Guterres nel rapporto. La ricerca ha verificato pure che le forze armate ucraine hanno ucciso 80 bambini, ne hanno mutilati 175 e hanno effettuato 212 attacchi a scuole e ospedali, ma le forze armate di Kiev non sono nella lista globale dei colpevoli. Tuttavia, Guterres si è detto “particolarmente turbato” dall’elevato numero di tali reati contro i bambini da parte delle forze armate ucraine.
A Kiev esplosione in condominio per fuga gas, feriti salgono a 9
Sale a 9 il numero delle persone ferite a seguito dell’esplosione di un condominio di 16 piani nel distretto di Dnipro di Kiev. Tre di queste sono state ricoverate in ospedale. Fermo a 3 il conto delle persone morte. Lo riporta su Facebook il Servizio di emergenza statale ucraino. “Alle 15.00, tre persone sono morte sul posto, 9 persone sono rimaste ferite (tre delle quali ricoverate in ospedale) e 20 persone sono state soccorse”, si legge nel post del Servizio di emergenza.
Elicottero militare russo si schianta in Bielorussia
Un elicottero russo da combattimento Mi-24 si è schiantato oggi nella regione bielorussa di Brest. Lo riporta Ukrinform citando i canali Telegram della difesa di Minsk. L’elicottero appartiene alle forze armate russe. I membri dell’equipaggio sono rimasti feriti. Non vi sono danni o feriti a terra.
Ucraina, Kirill: “Dico di no a un’escalation del conflitto”
“I tragici sviluppi in Ucraina sono ciò che mi fa male al cuore. Il Patriarcato di Mosca assume una posizione chiara e inequivocabile: chiediamo di prevenire un’ulteriore escalation del conflitto. Nessuno sforzo dovrebbe essere risparmiato per garantire che la pace benedetta sia ripristinata nel paese devastato dalla guerra e che sia posta fine allo spargimento di sangue, insieme a qualsiasi persecuzione per motivi religiosi, politici o linguistici”. È quanto afferma il patriarca di Mosca e di tutte le Russie in un messaggio di congratulazioni inviato a Jerry Pillay, segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, e ai membri del Comitato centrale del Cec-Wcc in occasione del 75mo anniversario della fondazione dell’organizzazione.
“A questo proposito - osserva -, vorrei fare una menzione speciale degli sforzi del Prof. Jerry Pillay e dell’attuale e precedente dirigente del Cec che negli ultimi mesi hanno visitato Mosca e Kiev in diverse occasioni”. “Poiché si sentono regolarmente inviti a rinunciare al dialogo e a rivolgersi alla retorica degli ultimatum e delle minacce, il ruolo di costruzione della pace del Consiglio ecumenico delle Chiese acquista particolare importanza - avverte Kirill -. Credo che dobbiamo mantenere i ponti di comunicazione costruiti da noi e dai nostri predecessori nel corso dei decenni, non solo per il nostro bene, ma anche per il bene delle generazioni future. Come ha dimostrato l’undicesima Assemblea generale tenutasi nel 2022, questi punti di vista sono condivisi dalla leadership del Cec e dalla stragrande maggioranza delle sue chiese membri. Auspico che, con l’aiuto di Dio, la Chiesa ortodossa russa e il Consiglio ecumenico delle Chiese continuino la loro fruttuosa collaborazione”.
Kiev a Osce, Mosca ha perso 4.600 soldati nell’ultima settimana
“Nell’ultima settimana le perdite dell’esercito russo in Ucraina ammontano a 4600 tra militari uccisi o feriti in modo grave”, così Natalia Kostenko, vice rappresentante permanente dell’Ucraina presso l’Osce, oggi alla riunione dell’assemblea del Foro per la Cooperazione e la sicurezza a Vienna. Kostenko ha sottolineato che le operazioni militari, “si stanno via via intensificando lungo tutta la linea del fronte” e che “le forze armate ucraine continuano a svolgere operazioni sia offensive che difensive in varie aree”.
“L’esercito ucraino sta avanzando e ha liberato otto insediamenti nell’ultima settimana. Durante le due settimane di controffensiva, le forze armate ucraine hanno liberato 103 km/q di territorio”, ha aggiunto Kostenko.
Intelligence Ucraina: “Ponte colpito? Ci sarà un seguito”
“Se accendono le stelle, vuol dire che c’è un motivo, giusto? Possiamo solo dire che ci sarà una continuazione”. Così Andrii Yusov, un portavoce della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, ha commentato l’attacco al ponte Chongar che collega la Crimea al resto dell’Ucraina, per il quale Mosca accusa Kiev.
Le sue parole sono una parafrasi dell’inizio di una nota opera del poeta russo Vladimir Mayakovskyi, riporta il Guardian. L’agenzia statale russa Ria-Novosti ha citato un rappresentante anonimo del comitato investigativo russo secondo cui le informazioni preliminari indicano che sono stati lanciati quattro missili sul ponte e che i resti di uno di essi mostrano segni di fabbricazione francese.
Papa manda di nuovo in missione Elemosiniere, andrà a Kherson
Il Papa invia nuovamente - per la sesta volta - il suo Elemosiniere in Ucraina. “Il viaggio - spiega il dicastero per la carità- prevede di dirigersi nella zona di Kherson dove, a seguito della distruzione della diga, la popolazione innocente si trova in grande difficoltà e molte persone hanno perso la vita. La missione del Cardinal Konrad Krajewski è di stare con la gente, pregare con loro e portare un abbraccio e il sostegno concreto da parte del Pontefice”.
L'Elemosiniere si recherà in Ucraina “con una macchina, carica dei medicinali più urgenti, per avere la possibilità di visitare, strada facendo, le varie comunità religiose, le Parrocchie dei cattolici di rito bizantino e latino e degli ortodossi. In questi giorni partirà anche il secondo tir pieno di viveri (ricevuti in maggioranza dalla Corea), medicinali e presidi sanitari, che saranno consegnati nelle zone più colpite dall'esplosione della diga. La sua missione è evangelica e sottolinea la vicinanza di Papa Francesco alla martoriata Ucraina”, spiega il dicastero di Krajewski.
Mosca, ”sottomarino nucleare Belgorod in servizio entro l’anno”
Il sottomarino nucleare Belgorod, il vettore dei droni sottomarini Poseidon, entrerà in servizio dalla marina russa quest’anno. Lo ha dichiarato alla Ria Novosti il comandante in capo della Marina ammiraglio Nikolai Evmenov a margine del Salone navale internazionale di Kronstadt. “Come ha detto il presidente, lo metteremo in servizio quest’anno”, ha aggiunto. Il presidente Vladimir Putin aveva annunciato per la prima volta lo sviluppo di droni nucleari sottomarini “Poseidon” in un messaggio all’Assemblea federale nel 2018. Secondo il suo parere, tali droni possono essere equipaggiati sia con armi convenzionali che nucleari, e consentiranno loro di colpire una varietà di obiettivi, inclusi gruppi di portaerei, fortificazioni costiere e infrastrutture.
Funzionari occidentali alla Cnn, ”prime fasi controffensiva non soddisfano aspettative”
Nelle sue fasi iniziali, la controffensiva dell’Ucraina sta avendo meno successo e le forze russe stanno mostrando più competenza di quanto previsto dalle precedenti valutazioni occidentali. Lo hanno detto alla Cnn due funzionari occidentali e un alto funzionario militare statunitense. La controffensiva “non soddisfa le aspettative su nessun fronte”, ha detto uno dei funzionari. Secondo le valutazioni occidentali, le linee di difesa russe si sono dimostrate ben fortificate, rendendo difficile per le forze ucraine violarle. Inoltre, le forze russe sono riuscite a impantanare le armature ucraine con attacchi missilistici e mine e hanno dispiegato la potenza aerea in modo più efficace. Le forze ucraine si stanno dimostrando “vulnerabili” ai campi minati e le forze russe “competenti” nella loro difesa, ha affermato uno dei funzionari occidentali. I funzionari hanno avvertito che la controffensiva è ancora nelle sue fasi iniziali e che gli Stati Uniti e i loro alleati “rimangono ottimisti” che le forze ucraine saranno in grado di ottenere guadagni territoriali nel tempo. È probabile che gli Stati Uniti e i loro alleati aspetteranno almeno fino a luglio per una valutazione più completa dei progressi della controffensiva.
Oltre otto esplosioni nella Melitopol occupata
Almeno otto esplosioni si sono verificate oggi a Melitopol. Lo scrive su Telegram Ivan Fedorov, sindaco in esilio della città occupata dai russi. “Gli occupanti hanno chiaramente avuto una brutta mattina in molti degli insediamenti ancora occupati. Basi nemiche, strade logistiche e vie di fuga per il nemico sono stati distrutti. Ci sono state otto esplosioni a Melitopol, la più forte delle quali nel nord della città, dove il nemico ha concentrato il suo equipaggiamento”, afferma Fedorov, citato da Ukrainska Pravda. il sindaco ha aggiunto che “qualcosa è accaduto” al deposito medico e gli impianti del gas a Yakymivka, che i russi hanno trasformato in una base militare. Secondo Fedorov i russi sono in preda al panico e e non lasciano uscire i civili da Melitopol. Le dichiarazioni di Fedorov avvengono dopo che è stato distrutto il ponte di Chonhar, lungo la strada che i russi usano per portare armi pesanti dalla Crimea fino a Melitopol e Zaporizhzhia.
Kiev, almeno 4 feriti per un raid russo a Kherson
Le forze russe hanno lanciato un attacco su Kherson, ferendo quattro persone. Lo ha riferito il governatore Oleksandr Prokudin. Lo riporta il Kyiv Independent. “Oggi a mezzogiorno l’esercito russo ha colpito un edificio residenziale. Due persone sono rimaste ferite nell’attacco”, ha scritto Prokudin su Telegram. “Una donna di 86 anni e un uomo di 25 sono in gravi condizioni. I medici stanno lottando per salvare loro la vita”, ha aggiunto. Gli altri feriti sono due volontari di Rivne, di 25 e 23 anni, che stanno ricevendo assistenza dai medici, ha precisato il governatore. Molti volontari sono venuti nell’oblats di Kherson per aiutare la popolazione colpita dopo il disastro della diga di Kakhovka il 6 giugno scorso, mentre le forze russe hanno proseguito gli attacchi anche durante le operazioni di evacuazione, ricorda il sito ucraino.
Zelensky firma legge contro importazione e distribuzione libri russi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver firmato la legge che vieta l’importazione e la distribuzione di libri dalla Russia e dalla Bielorussia, adottata lo scorso anno dal parlamento. “Ho firmato la legge sull’istituzione di restrizioni all’importazione e alla distribuzione di prodotti editoriali riguardanti lo Stato aggressore, la Repubblica di Bielorussia e il territorio temporaneamente occupato dell’Ucraina”, ha scritto Zelensky su Telegram. Il testo è stato anche inviato alla Ue per valutare se la legge viola i diritti delle minoranze di lingua russa, ha aggiunto Zelensky.
Mosca,«Usa non commettano errore inviare truppe Nato in Ucraina»
La Russia mette in guardia gli Stati Uniti dall’inviare truppe della Nato in Ucraina, perché si tratterebbe di “un gigantesco errore storico” che avrebbe “conseguenze pericolose”. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov commentando l’ipotesi avanzata recentemente dall’ex segretario generale dell’Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, secondo il quale la Polonia e i Paesi baltici potrebbero appunto inviare truppe in Ucraina se al vertice di Vilnius del mese prossimo Kiev non dovesse ottenere dalla Nato sufficienti garanzie di sicurezza. “Avvertiamo con fermezza gli Stati Uniti, che controllano la Nato, perché non importa chi parli a nome di questi Paesi, che siano ex o attuali responsabili, tutto viene deciso a Washington”, ha affermato Ryabkov, citato dall’agenzia Ria Novosti. “Mettiamo in guardia con fermezza gli Usa - ha proseguito il vice ministro - da ulteriori fallimenti, da ulteriori errori che potrebbero avere conseguenze pericolose: nessuna forza Nato in Ucraina”.
Kiev, liberati 14 centri abitati nel Luhansk
Kiev rivendica altri passi avanti nella controffensiva contro gli invasori russi. “Abbiamo de-occupato 14 insediamenti. Si tratta del 5-7% dell’intero territorio del Luhansk, compresa l’area occupata nel 2014. Ma speriamo di poter de-occupare l’intera regione il più presto possibile, per far tornare la vita, i nostri cittadini”, ha detto Artem Lysohor, capo dell’amministrazione militare di Luhansk, in un post su Telegram citato da Ukrinform. Lysohor ha sottolineato che l’oblast misura 26.700 km2, di cui 1400-1900 km2 sono già stati liberati.
Premier ucraino, «controffensiva richiede tempo, ma funzionerà»
Il primo ministro ucraino Denys Shmygal ha sottolineato che la controffensiva di Kiev contro l’invasione delle forze russe “richiede tempo”, ma si è anche detto “ottimista” riguardo al suo successo. “Faremo operazioni offensive molto intelligenti. E per questo, (la controffensiva) richiederà tempo”, ha detto Shmygal a margine di una conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina a Londra. “Abbiamo l’intenzione di muoverci e andare avanti. Andremo avanti... e sono assolutamente ottimista per la liberazione di tutte le nostre terre occupate dai russi”, ha aggiunto. La controffensiva - ha anche spiegato - “comporta una serie di operazioni militari. A volte è offensiva. A volte è difensiva”. “Sfortunatamente, durante la nostra preparazione per questa controffensiva anche i russi si stavano preparando, quindi ci sono molti campi minati e ciò rende davvero più lento il movimento”.
Zaporizhzhia: Kiev, mondo fissi linee rosse e scongiuri attacco russo
La Russia valuta l’opzione di un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e “se il Cremlino deciderà di portare avanti questo scenario oggi dipende solo dalla reazione del mondo globale. Le linee rosse devono essere definite. Le conseguenze devono essere annunciate. Non domani. Oggi”. Lo scrive su Twitter il consigliere della presidenza ucraina Mykhailo Podolyak. “La Russia non è in grado di mantenere il controllo di Enerhodar nel medio termine e quindi sta valutando un attacco terroristico su larga scala alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per fermare la controffensiva ucraina e creare una zona grigia sanitaria spopolata, fissa per i prossimi anni, come parte dello status quo territoriale senza cessate il fuoco. Questa strategia comprende anche il tentativo di attaccare la diga di Kryvyi Rih con Kinzhal. Attualmente sono in corso ulteriori attività di posa di mine nella centrale nucleare, compresi i bacini di raffreddamento”, afferma Podolyak. Oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che Mosca “sta prendendo in considerazione uno scenario di attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: un attacco terroristico con rilascio di radiazioni”. Il Cremlino, per bocca del suo portavoce Dmitry Peskov, ha smentito, parlando di “un’altra bugia”.
Bozza vertice Ue, più sforzi diplomatici per pace
“L’Unione europea e i suoi Stati membri intensificheranno i loro sforzi di sensibilizzazione diplomatica e continueranno a cooperare con l’Ucraina e altri Paesi per garantire il più ampio sostegno internazionale possibile ai principi e agli obiettivi chiave della formula di pace dell’Ucraina, anche attraverso un prossimo vertice globale per la pace”. E’ quanto si legge nella prima bozza delle conclusioni del Consiglio europeo in programma il 29 e 30 giugno. A quanto apprende l’ANSA sono 4 le stesure previste per le conclusioni.
Bozza conclusioni leader Ue, «distruzione diga Kakhovka crimine di guerra»
Il Consiglio Europeo “condanna con la massima fermezza la distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, con devastanti ripercussioni umanitarie, ecologiche, agricole ed economiche e i rischi che comporta per la sicurezza e la protezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La distruzione di infrastrutture civili si qualifica come crimine di guerra”. Lo riporta la prima bozza delle conclusioni del Consiglio Europeo che si riunirà a Bruxelles il 29 e 30 giugno. L’Unione Europea e i suoi Stati membri “sono pronti a fornire ulteriore sostegno all’Ucraina, oltre all’assistenza di emergenza per le operazioni di soccorso fornite tramite il meccanismo Ue di Protezione civile”.
Von der Leyen, «via a nuova tranche da 1,5 miliardi a Ucraina»
“Oggi eroghiamo altri 1,5 miliardi di euro per l’Ucraina in assistenza macrofinanziaria. Aiutiamo a mantenere a galla servizi e infrastrutture dell’Ucraina nella sua coraggiosa lotta per la libertà. Ne arriveranno altri. Abbiamo appena proposto un sostegno finanziario costante fino al 2027”. Lo annuncia la presidente della Commissione Ue ursula von der Leyen su twitter.
Shoigu, «entro fine mese nuovo esercito di riserva e presto un corpo d’armata»
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha dichiarato che entro la fine di giugno saranno formati un esercito di riserva e un corpo d’armata, che riceveranno più di 3mila unità di equipaggiamento militare. “Entro la fine di giugno completeremo la formazione di una riserva dell’esercito e in un futuro molto prossimo completeremo la formazione di un corpo d’armata”, ha detto durante una riunione del Consiglio di sicurezza russo presieduta dal presidente Vladimir Putin.
Zaporizhzhia: Cremlino, attacco a centrale è una bugia di Zelensky
“Molto probabilmente, questa è un’altra bugia”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui Mosca starebbe valutando un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riporta Ria Novosti. Secondo quanto affermato dall’Aiea, la sicurezza della centrale è “estremamente fragile”.
Mosca, «distrutti 246 tank, 10 aerei, 42 lanciarazzi ucraini»
Le forze russe hanno distrutto 246 carri armati, 10 aerei da combattimento, 264 droni e 42 lanciarazzi multipli ucraini dall’inizio della controffensiva di Kiev, il 4 giugno, fino a ieri. Lo ha detto il segretario del Consiglio per la Sicurezza nazionale russo Nikolay Patrushev, citato dall’agenzia Interfax.
Shoigu, «negli ultimi 16 giorni forze Kiev hanno subito perdite significative»
“Le forze armate ucraine hanno subito perdite significative negli ultimi 16 giorni di ostilità. Il nemico si sta attualmente riorganizzando. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu in una riunione operativa con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza.
Kiev, nella notte anche 3 missili ipersonici russi sull’Ucraina
Le forze russe hanno lanciato sull’Ucraina quattro droni kamikaze, tre missili da crociera Kh-22 e tre missili ipersonici Kh-47M2 Kinzhal: lo ha reso noto l’Aeronautica militare di Kiev, come riporta il Kyiv Independent. Tre dei droni Shahed-161/131 sono stati abbattuti sulla regione Odessa, mentre il quarto ha colpito un magazzino, ha affermato il portavoce dell’amministrazione militare di Odessa, Serhii Bratchuk. I missili russi diretti verso la regione di Dnipropetrovsk “non hanno raggiunto i loro obiettivi”, ha sottolineato l’Aeronautica precisando che nessuno dei Kinzhal o dei Kh-22 è stato abbattuto. Da parte sua, il sindaco di Kryvyi Rih (Dnipropetrovsk), Oleksandr Vilkul, ha riferito di attacchi missilistici nel quartiere Kryvorizka della città che hanno danneggiato 10 edifici residenziali, infrastrutture e altri obiettivi civili. Non ci sono per ora notizia di feriti o vittime.
Mosca, «forze ucraine si stanno riorganizzando»
Le truppe ucraine hanno ridotto la loro attività nella controffensiva e ora si stanno riorganizzando. Lo ha detto il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu citato dall’agenzia Ria Novosti. Shoigu ha aggiunto che comunque le forze di Kiev mantengono le capacità per l’offensiva nonostante le perdite subite.
Mosca, Kiev ha perso 13.000 soldati da avvio della controffensiva
L’Ucraina ha perso 13.000 soldati dall’inizio della controffensiva. E’ quanto ha detto il segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, Nikolay Patrushev, in un incontro con il presidente Vladimir Putin. Lo riferisce l’agenzia Tass.
Zelensky, «Mosca valuta attacco a centrale Zaporizhzhia»
La Russia sta valutando un possibile attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con una conseguente dispersione di materiale radioattivo nell’ambiente: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelesky sottolineando che Kiev ha già condiviso le relative informazioni di intelligence con i suoi partner internazionali.
Gb, «Mosca crea commissione per indagare su crimini Kiev contro bambini»
Martedì 20 “la Duma russa ha votato per creare una commissione parlamentare per indagare sui presunti crimini commessi dal governo ucraino contro i minori nel Donbas dal 2014”. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica, spiegando che “la Duma sta quasi certamente rispondendo alla condanna internazionale della deportazione di bambini dall’Ucraina occupata da parte della Russia sin dalla sua invasione su vasta scala”. Secondo il ministero della Difesa di Londra, la comunicazione che riguarda i diritti dei minori “è probabilmente un importante tema per il Cremlino, perché le presunte deportazioni di bambini hanno costituito la base del mandato di arresto della Corte penale internazionale, emesso nel marzo 2023 contro il presidente Putin”.
FT, nel 2024 possibile stop forniture gas russo a Ue via Ucraina
Uno delle ultimi gasdotti attraverso cui il gas russo arriva in Europa potrebbe essere chiuso entro le fine del prossimo anno quando scadrà il contratto di fornitura firmato nel 2019 tra l’Ucraina e Gazprom. Lo ha detto il ministro dell’energia di Kiev, German Galushchenko, in un’intervista pubblicata oggi dal Financial Times. Le forniture di gas russo verso l’Europa che attraversano l’Ucraina rappresentano comunque - scrive il quotidiano finanziario della City - solo il 5% delle importazioni europee.
Lula, ’convincere Putin e Zelensky pace è importante’
“Il nostro ruolo più importante è cercare di convincere Putin e Zelensky che serve la pace”. Lo ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva. “Il mondo ha 800 milioni di esseri umani che ogni notte vanno a dormire senza avere niente da mangiare e non è giusto spendere miliardi di dollari o di euro per la guerra. Non è necessario quando potremmo vivere in un momento di pace”, ha aggiunto.
Gb, Mosca usa la legge come arma nella guerra con l’Ucraina
Mosca ha trasformato la legge in un’arma nella guerra con l’Ucraina dopo il voto di ieri alla Duma per la creazione di una commissione parlamentare che indagherà sui presunti crimini commessi dal governo di Kiev contro i minori nel Donbas dal 2014: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. In questo modo la Duma, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, sta quasi certamente rispondendo alla condanna internazionale della deportazione di bambini da parte della Russia dall’Ucraina occupata dopo la sua invasione su larga scala. È molto probabile, proseguono gli esperti di Londra, che la mossa sia una forma di “lawfare” (ovvero l’uso della legge come arma di guerra, ndr) e che contribuisca alla propaganda russa. Mosca trasforma così la legislazione in un’arma per “cercare di confondere la narrazione delle sue stesse azioni”. Il messaggio sui diritti dei bambini è probabilmente un tema di comunicazione importante per il Cremlino, conclude il rapporto, poiché le presunte deportazioni di bambini sono alla base del mandato di arresto della Corte penale internazionale contro il presidente Putin, emesso nel marzo 2023.
Tajani, «ricostruzione deve iniziare da subito»
“La ricostruzione deve cominciare da subito in Ucraina: intanto bisogna sminare alcune aree del paese dove ci sono mine che rischiano di provocare ulteriori danni”. A dichiararlo, intervenendo a ’Mattino Cinque New’, è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “C’è da cominciare una ricostruzione della prima fase”, ha sottolineato. “Noi abbiamo organizzato a Roma un grande evento con circa un migliaio di imprese italiane ed ucraine, proprio per coinvolgere il nostro settore privato nella fase della ricostruzione, che rappresenta un messaggio di solidarietà al popolo ucraino ma rappresenta anche una grande opportunità per le nostre imprese, anche perché l’Ucraina farà parte in futuro dell’Ue e sarà parte del Mercato Unico”.
Scholz, sostegno a Kiev per tutto il tempo necessario
La Germania sosterrà l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”. Lo ha ribadito il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante la sua relazione al Bundestag in vista del prossimo Consiglio europeo e del vertice Nato a luglio. “Siamo fermamente con l’Ucraina”, ha sottolineato Scholz. Allo stesso tempo, ha spiegato ancora il cancelliere tedesco, il governo federale è determinato a difendere la Germania e l’Europa. “Stiamo facendo tutto il necessario per proteggere la sicurezza del nostro Paese da qualsiasi minaccia”, ha affermato ancora Scholz.
Scholz, per Kiev non in discussione l’ingresso in Nato in guerra
Anche il governo di Kiev ritiene che «non sia in discussione un ingresso nella Nato» dell’Ucraina mentre è in guerra con la Russia. Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz parlando al Bundestag in vista del vertice della Nato. Il Kanzler ha chiesto di «concentrarsi» sul sostegno dell’Ucraina per «rafforzarne la capacità di combattimento» sul campo.
Ucraina: Von Der Leyen, il futuro di Kiev è nella Ue
Dalla Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina, esce «un forte messaggio politico: che siamo coinvolti a lungo termine, per tutto il tempo che ci vorrà. Ma è anche qualcosa di molto concreto: c’è una promessa di sostegno oltre il 2023, infatti ho proposto agli Stati membri della Ue di destinare 50 miliardi di euro per l’Ucraina».
Lo dice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un’intervista concessa al Corriere della Sera con un pool di giornali europei (El Mundo, Le Monde, Suddeutsche Zeitung e Ta Nea). «Siamo qui anche per riparare le cose mentre la guerra è in corso - aggiunge - per aiutare l’Ucraina a continuare a far funzionare la sua economia». Rispetto alla possibilità di destinare alla ricostruzione anche gli enormi beni sequestrati agli oligarchi e allo Stato russi, «sono profondamente convinta, dal punto di vista politico, che non è possibile che chi ha commesso questa devastazione e distruzione in Ucraina non contribuisca alla riparazione e alla ricostruzione. Per questo stiamo preparando una proposta legale prima della pausa estiva».
Von der Leyen sottolinea che «tutti vogliamo la pace e non c’è nessuno che vuole la pace più degli ucraini. Ma abbiamo un principio: nulla che riguardi l’Ucraina senza l’Ucraina. L’Ucraina ha presentato un piano in dieci punti e quello è ciò che noi sosteniamo: come punto di partenza è una proposta molto buona». Per quanto riguarda le prospettive dell’ingresso del Paese nella Ue, «l’Ucraina, nonostante la guerra, sta facendo importanti riforme richieste da noi: devono compiere sette passaggi, ne hanno già fatti due e hanno fatto buoni progressi sugli altri cinque». A ottobre «ci sarà una relazione scritta della Commissione e questo determinerà i passi successivi». Questa guerra «è un momento che fa da spartiacque: la regione deve essere parte dell’Unione europea, altrimenti avremo un problema. Non è possibile - conclude - che Ucraina e Balcani occidentali non diventino membri della Ue».
Filorussi, colpito un ponte tra la Crimea e l’Ucraina
Uno dei ponti che collegano la Crimea al resto dell’Ucraina è stato colpito durante la notte: lo ha reso noto su Telegram, il leader filorusso della penisola annessa, Sergei Aksyonov, aggiungendo che non ci sono state vittime. “Il ponte di Chongar è stato colpito nella notte. Non ci sono state vittime. Al momento gli artificieri stanno effettuando un esame per valutare il tipo di munizioni usato. Le autorità hanno iniziato a ispezionare la carreggiata”, ha scritto Aksyonov.
Missili russi sul Donetsk, 4 feriti a Pokrovsk
Le truppe russe hanno attaccato ieri sera la città di Pokrovsk nell’oblast ucraino di Donetsk ferendo quattro persone tra cui un bambino, ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare della città Serhii Dobriak ai media locali. «Quattro persone hanno riportato ferite lievi, tra cui un bambino nato nel 2011», ha detto Dobriak. L’attacco potrebbe essere stato effettuato con missili da crociera, ha aggiunto.
Allarme antiaereo in 13 regioni, anche a Kiev
L’allarme aereo è scattato questa notte a Kiev e in diverse regioni ucraine, secondo il portale ufficiale di allerta del paese citato dai media locali. Esplosioni sono state segnalate a Kharkiv e Kryvyi Rih. Le sirene risuonano negli oblast di Kiev, Kharkiv, Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Mykolaiv, Odessa, Poltava, Sumy, Cherkasy, Chernihiv, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson.