Europa

Ucraina ultime notizie. Kiev, a Mariupol e Kharkiv corridoi umanitari bloccati

Human rights watch denuncia prove di crimini guerra a Bucha. Von der Leyen: «È necessaria con urgenza una inchiesta indipendente». Il presidente ucraino Zelensky annuncia la creazione di un «meccanismo speciale» per indagare sui crimini di guerra russi e assicura: chi li ha commessi sarà trovato e punito. Sul fronte economico, la Lituania diviene il primo paese Ue a bloccare l’import di gas russo

Ucraina, i russi sparano su manifestazione pacifica a Enerhodar
  • Zelensky: tutti i responsabili di crimini di guerra saranno scovati e puniti

    Tutti i responsabili dei crimini di guerra perpetrati in Ucraina saranno trovati e puniti. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky, aggiungendo che i crimini perpetrati a Bucha e altre città occupate saranno esaminati dal Consiglio di sciurezza dell’Onu martedì 5 aprile. Zelensky ha annunciato la creazione di un “meccanismo speciale” per indagare sui crimini di guerra compiuti dalla Russia. La leadership russa, ha aggiunto, sono responsabili dei “morti” e delle “torture” a Bucha

  • Ucraina: governatore, un morto e 14 feriti per raid russo su Mykolaiv

    E’ di un morto e 14 feriti il bilancio di un raid russo contro Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha denunciato il governatore della regione, Vitaliy Kim, precisando sul proprio canale Telegram che tra i feriti c’è anche un minore.

  • Zelenksy, Usa non danno garanzie sicurezza chieste da Kiev

    Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha dichiarato che gli Stati Uniti non accettano di fornire garanzie di sicurezza nella forma richiesta dall’Ucraina. In un’intervista alla CBS, Zelensky ha ringraziato gli Usa e l’amministrazione Biden per tutto ciò che fanno per l’Ucraina: “Tuttavia - ha sottolineato - non ci hanno dato garanzie di sicurezza. Questo deve essere compreso”. Il presidente ucraino ha anche affermato che Kiev non ha ancora ricevuto garanzie da altri paesi.

  • Berlino, Ue valuti stop import gas russo dopo orrori Bucha

    L’Ue dovrebbe discutere lo stop all’importazione di gas russo, dopo che gli ucraini hanno accusato i russi di aver commesso atrocità sui civili a Bucha. Lo ha detto la ministra della difesa tedesca Christine Lambrecht in un’intervista all’emittente pubblica Ard. “Deve esserci una risposta. Tali crimini non devono rimanere senza risposta”, ha aggiunto, secondo quanto riporta il ministero della Difesa su Twitter.

  • Scholz, dopo Bucha in arrivo altre sanzioni contro Mosca

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia dopo i “crimini di guerra” commessi a Bucha. Lo ha detto in uno statement a Berlino. Scholz ha spiegato che le misure saranno decise con i partner nei prossimi giorni.

  • Descalzi in Algeria, focus su gasdotto Transmed

    L'Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha incontrato oggi ad Algeri il primo ministro algerino Aymen Benabderrahmane, il ministro dell'Energia, Mohamed Arkab, per fare il punto sulle attività della società nel Paese, sui progetti futuri e per discutere dei temi legati all’attuale crisi energetica, rispetto alla quale la storica partnership con Sonatrach è già al lavoro per definire le ulteriori opportunità di approvvigionamento di gas verso l'Italia. Claudio Descalzi è stato poi ricevuto dall’Amministratore Delegato di Sonatrach, Toufik Hakkar. Durante l'incontro sono stati affrontati i temi dell'approvvigionamento di gas e sono state passate in rassegna le iniziative in corso a breve e medio termine per l'incremento delle forniture attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei.

    L'incontro è stato l'occasione per confermare la volontà di accelerare lo sviluppo dei nuovi progetti a olio e gas nell'area del contratto “Berkine Sud” entrato in vigore lo scorso 6 Marzo. Il progetto prevede la realizzazione fast track di un nuovo hub di sviluppo di gas ed olio nella regione attraverso una sinergia con gli asset esistenti di MLE-CAFC (Blocco 405b) e vede un impegno condiviso di Eni e Sonatrach, fondato sulla strategia comune di un time to market accelerato e sulla disponibilità e capacità delle società contrattiste del gruppo Sonatrach chiamate a eseguire i lavori. Le attività previste consentiranno un significativo aumento della produzione nazionale già nell'anno in corso, con le prime produzioni attese in luglio, a soli tre mesi dall'entrata in vigore dell'accordo. Infine, è stato confermato l'impegno congiunto ad accelerare la decarbonizzazione delle attività attraverso la sostituzione del gas con fonti di energia rinnovabile.

  • Kiev, a Mariupol e Kharkiv corridoi bloccati

    “I corridoi umanitari per l’arrivo di cibo e le evacuazioni a Mariupol e Kharkiv sono bloccati e quello di Odessa va a singhiozzo, funziona al 50%”. E’ l’allarme lanciato all’ANSA dal capo dell’unità di crisi di Leopoli, Nataliya Smikh.

  • Kuleba, Russia è peggio dell’Isis

    “Il massacro di Bucha è l'atrocità più oltraggiosa del 21esimo secolo. Senza esgaerare possiamo dire che la Russia è peggiore dell'Isis per portata e spietatezza dei crimini commessi. Raccoglieremo tutte le prove, lavoreremo con tutte le istituzioni internazionali pertinenti per identificare i responsabili di questi crimini”. Lo afferma il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla radio britannica Times Uk.

  • Procuratrice: finora 410 corpi recuperati da zone regione Kiev liberate

    Finora sono 410 i corpi di civili uccisi recuperati nei territori della regione di Kiev riconquistati dalle forze ucraine, da Bucha a Gostomel fino ad Irpin. Lo ha riferito in un post su Facebook la procuratrice generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova, precisando che le autorità “ne hanno già esaminati 140”. Venediktova ha aggiunto che pubblici ministeri, investigatori ed esperti forensi sono costantemente in servizio per eseguire esami del Dna ed autopsie, sottolineando che è in corso la raccolta di testimonianze, foto e prove video dei massacri.

  • Ambasciatore Israele: a Bucha crimini di guerra

    Le immagini di atrocità compiute a Bucha hanno «sconvolto» l’ambasciatore di Israele in Ucraina, Michael Brodsky. «Quelle fotografie mi hanno profondamente sconvolto» ha scritto su twitter. «La uccisione di civili è un crimine di guerra e non può essere giustificato». Secondo i media si tratta di una delle espressioni più dure nei confronti della Russia da parte di un portavoce ufficiale israeliano dall’inizio della guerra.

  • Navi Usa via dal mar Nero perché temono mine ucraine

    Le navi statunitensi non torneranno nel Mar Nero nel prossimo futuro perché temono le mine ucraine. Lo ha affermato domenica il vice segretario del Consiglio di sicurezza russo Mikhail Popov citato dalla Tass. «Le navi americane avranno paura di tornare nel Mar Nero nel prossimo futuro, aspetteranno quando i pericoli delle mine saranno completamente rimossi”, ha detto in un’intervista al quotidiano Komsomolskaya Pravda. “Gli Stati Uniti - ha aggiunto - non vogliono aiutare i loro amici europei che sono lasciati a faccia a faccia con i problemi che l’Ucraina continua a creare”. (ANSA).

  • Vice sindaco Mariupol: dateci armi non aiuti

    «Mariupol era una città russofona e quando si uccidono gli ucraini con attacchi aerei, si uccidono anche i russi. Sono crimini di guerra, per questo noi chiediamo aiuti, noi non abbiamo armi. Noi chiediamo di difenderci». Lo ha detto il vice sindaco di Mariupol Sergey Orlov intervistato su Rai 3 a Mezz’ora in più da Lucia Annunziata spiegando che il 40 % della città è occupato dai russi che «uccidono tutti i gruppi etnici ucraini»

  • Vice sindaco Mariupol: città resterà ucraina

    «Eravamo la più grande città industriale ucraina sud orientale con una popolazione di 535mila abitanti. Al momento calcoliamo ci siano 150mila abitanti. Dall’inizio della guerra ne sono stati evacuati 150mila, 40mila sono state deportati dai russi». Lo dice il vice sindaco di Mariupol Sergey Orlov intervistato su Rai 3 a Mezz’ora in più da Lucia Annunziata che sulla possibilità che Mariupol nei negoziati non resti ucraina risponde: «Noi conosciamo la posizione del governo ucraino e del nostro leader Zelensky. Noi non possiamo scambiare la nostra terra. I negoziati riguardano i confini precedenti la guerra, al 23 febbraio. Non ci sarà altra posizione che questa da parte dell’Ucraina. Di questo sono sicuro. Mariupol sarà ucraina».

  • Zelensky in visita ai soldati feriti

    «Le nostre guardie di frontiera difendono coraggiosamente e con impegno i confini del nostro Stato. Ho visitato i difensori ucraini che hanno riportato delle ferite nei combattimenti per Kharkiv, Cernihiv, Gostomel, e negli scontri con gruppi di sabotatori nemici. Vi auguro una rapida guarigione, ragazzi». Lo scrive su Facebook il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblicando alcune foto che lo mostrano incontrare alcuni feriti.

  • Zelensky su Bucha: madri russe vedano che figli bastardi hanno allevato

    «Bucarest, dichiarazione del vertice Nato il 3 aprile di 14 anni fa. C’era una possibilità di prevenire che la Russia arrivasse. Bucha, regione di Kiev, ora. I russi sono arrivati». Lo scrive su telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando delle foto dei civili uccisi nella città. «Le madri dei soldati russi dovrebbero vedere tutto ciò. Guardate che bastardi avete cresciuto. Assassini, saccheggiatori, macellai», aggiunge con un durissimo attacco.

  • Grossi (Aiea): continuano preparativi per rotazione personale Chernobyl’

    «Continuano i preparativi per una rotazione del personale tecnico che nelle ultime due settimane ha lavorato nella centrale nucleare di Chernobyl». Lo comunica Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Le forze russe si sono ritirate dall’impianto di Chernobyl tre giorni fa dopo aver avuto il controllo del sito per cinque settimane. Durante quel periodo, ha avuto luogo un solo cambio di personale in servizio, il 20-21 marzo. Molti membri del personale della centrale nucleare vivono nella città di Slavutych, al di fuori della zona di esclusione, istituita dopo l’incidente del 1986. L’Ucraina, fa sapere l’Aiea, ha fatto sapere che il lavoro preparatorio per la prossima rotazione include anche una valutazione della sicurezza del personale. Per il resto, la situazione resta invariata. L’Aiea continua a non ricevere la trasmissione di dati a distanza dai suoi sistemi di monitoraggio installati presso la centrale nucleare di Chernobyl. I dati vengono trasmessi all’Aiea dalle altre centrali ucraine.

  • Blinken e Stoltenberg denunciano atrocità Bucha

    Il capo della diplomazia Usa Antony Blinken e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg hanno condannato alla Cnn le atrocità contro i civili attribuite ai russi a Bucha, vicino a Kiev. “Quelle immagini sono un pugno allo stomaco”, ha reagito Blinken, ribadendo che gli Usa stanno documentando eventuali “crimini di guerra”, senza però dire se li considera crimini contro l’umanità o genocidio. Quelle di Bucha sono violenze “orribili”, ha detto Stoltenberg denunciando una “brutalità inedita in Europa da decenni”.

  • La Russia nega responsabilità della strage di Bucha

    Il ministero delle difesa russo smentisce che siano opera di miliari russi quanto accaduto a Bucha, cioè l’uccisione di civili. Il ministero ha dichiarato che i filmati e le fotografie che mostrano i cadaveri sono «l’ennesima provocazione». Il ministero ha aggiunto che tutte le unità militari russe avevano lasciato la città il 30 marzo.

  • Danno a infrastrutture stradali per 30 mld di dollari

    Secondo l’agenzia statale ucraina Ukravtodor, l’invasione russa avrebbe già compromesso 23mila chilometri di strade e 273 strutture tra ponti e cavalcavia per un danno stimato di 874 miliardi di valuta ucraina o 30 miliardi di dollari.

  • Wall Street Journal: direttore Cia andò a Kiev per rivelare piani dei russi

    A metà gennaio il capo della Cia, William Burns, si recò in segreto a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ed informarlo del piano di attacco della Russia. Lo riporta il Wall Street Journal. Secondo il giornale americano Burns avrebbe detto a Zelensky che i russi prevedevano un rapido attacco verso Kiev dalla Bielorussia. Inoltre era previsto un attacco all’aeroporto Antonov di Hostomel, vicino alla capitale ucraina, per farne la base dell’attacco contro Kiev dove l’intenzione era quella di rovesciare il governo.

  • In Bielorussia forse in corso rotazione esercito russo, non ritiro

    Nella regione Homel, in Bielorussia, arrivano sempre più mezzi militari russi. Secondo il giornalista bielorusso Anton Motolko, questo potrebbe indicare una rotazione dell’esercito, non un ritiro. È quanto si legge sul canale telegram UkPravda.

  • Kiev: 11 politici locali prigionieri dei russi, in corso trattative

    Dopo oltre cinque settimane dall’inizio della guerra in Ucraina, sono 11 i politici locali prigionieri dei russi. Lo ha riferito la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, precisando che sono in corso trattative per uno scambio di prigionieri. Secondo Vereshuk, si tratta di politici delle regioni di Kiev, Kharkiv, Mykolaiv e Donetsk. Ieri funzionari ucraini hanno riferito che la sindaca del villaggio di Motyshyn, Olha Suchenko, e suo marito sono stati trovati morti.

  • Zelensky: attacco russo è genocidio

    L’attacco russo in Ucraina «equivale a un genocidio». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cbs. Zelensky ha spiegato che in Ucraina vivono persone di più di 100 nazionalità e «si tratta della distruzione e dello sterminio di tutte queste nazionalità. Siamo cittadini ucraini e non vogliamo essere sottomessi alla politica della Federazione Russa. Questo è il motivo per cui veniamo distrutti e sterminati. E questo sta accadendo nell’Europa del 21esimo secolo».

  • Ucraina, commissario diritti umani Parlamento: Vysokopillya senza acqua, gas, cibo, corrente


    I residenti del villaggio Vysokopillya nella regione di Kherson sono senza acqua, elettricità, gas ed hanno quasi terminato le scorte di cibo. Lo ha annunciato il Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova. I residenti del villaggio sono alla terza settimana di occupazione. Sono senza acqua, gas, corrente elettrica, quasi senza cibo. Continuamente sotto il fuoco nemico, e le costruzioni completamente distrutto».

  • Kiev: quadro apocalittico a Bucha, Irpin e Hostomel


    I rapporti che emergono dalle città della regione di Kiev mostrano un «quadro post-apocalittico» della vita sotto l’occupazione russa. È la denuncia del consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, riportata da Unian. «Questo è un appello speciale volto ad attirare l’attenzione del mondo su quei crimini di guerra, crimini contro l’umanità, che sono stati commessi dalle truppe russe a Bucha, Irpin e Hostomel», ha detto Arestovych. «Queste sono città liberate, un’immagine da film horror, un’immagine post-apocalittica. Le vittime di questi crimini di guerra sono già state trovate, tra cui donne violentate che hanno cercato di bruciare, funzionari del governo locale uccisi, bambini uccisi, anziani uccisi, uomini uccisi, molti di loro con le mani legate, tracce di tortura e colpi alla nuca. Rapine, tentativi di prendere oro, oggetti di valore, tappeti, lavatrici ha aggiunto. «Naturalmente sarà preso in considerazione dalla Procura dell’Ucraina e dalle forze dell’ordine e dai tribunali penali internazionali», ha osservato il funzionario.

  • 10mila equipaggiamenti russi passati da Chernobyl, forse esposti a radiazioni


    Circa 10mila unità di equipaggiamento russo sono passate da Chernobyl dopo aver lasciato la parte occupata della regione di Kiev. L’equipaggiamento potrebbe essere stato esposto a inquinamento radioattivo ed i soldati potrebbero aver ricevuto radiazioni. Questo è quanto riferito dal capo della Agenzia statale dell’Ucraina per la gestione delle zone di esclusione, Yevhen Kramarenko.

  • Cremlino: obiettivo operazione militare sarà raggiunto pienamente

    «L’obiettivo dell’operazione militare in Ucraina sarà raggiunto pienamente». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista al programma “Mosca, Cremlino, Putin”, andata in onda sul canale televisivo Russia 1. Peskov, tuttavia, non ha precisato di quale obiettivo si tratti, mentre il presidente Vladimir Putin ha in più occasioni parlato della “denazificazione” e della “smilitarizzazione” dell’Ucraina.

  • Sindaco Irpin: donne e ragazze uccise dai russi e calpestate dai carri armati

    I russi hanno ucciso donne e ragazze ad Irpin e poi hanno calpestato i loro corpi con i carri armati. Lo ha comunicato lo scorso 1° aprile il sindaco di Irpin, Alexander Markushin riferendo dei civili morti a causa dei bombardamenti e delle mine. E di persone contro cui l’esercito russo ha sparato mentre erano nel mezzo della strada.

  • Media russi, nuove esplosioni a Belgorod

    Un’esplosione si è verificata nel villaggio di Tomarovka nella regione russa di Belgorod, a 40 km dal confine dell’Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky Oleg Medvedev, come riporta l’agenzia Ria Novosti. «Tutto è calmo a Tomarovka, detriti sono caduti a terra. La strada è stata transennata, sono stati chiamati i servizi di emergenza. I detriti sono stati ispezionati: non rappresentano un pericolo, sono stati portati via, non si segnalano danni”, ha aggiunto. Venerdì Mosca aveva denunciato un attacco aereo ucraini su un deposito di petrolio, sempre a Belgorod.

  • Kiev a Ue: volete nuova Srebrenica? Guardate Bucha

    «La cosa principale, secondo i nostri partner europei, non è provocare i russi? (Ironia del male). La cosa principale è che la terza guerra mondiale non inizi? Ora il mondo ha ricevuto una paura totale e indicibile dell’anti-umanità a Bucha, Irpen, Gostomel. Centinaia, migliaia di persone uccise, dilaniate, violentate, legate, violentate e uccise di nuovo. Centinaia, migliaia di civili ucraini. Vuoi Srebrenica del 21° secolo? Fatto? Sei soddisfatto?». Così il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak su Telegram pubblicando foto su civili uccisi a Bucha. «Volevi ricordare - incalza Podolyak - qual è l’orrore infernale di lavorare nei forni crematori, che le persone vengono bruciate vive perché ucraine? Proverai a voltarti di nuovo? Organizzare un altro vertice per esprimere preoccupazione e scuotere la testa? Non puoi vietare la letteratura russa nelle università europee, perché è così disumana? Dai un’altra occhiata da vicino alle migliaia di ucraini dilaniati, violentati e bruciati. Nel XXI secolo. Nell’ambito dell’”operazione speciale”. Dilaniato dai russi. E ora dì ancora una volta al mondo intero che la Russia è normale, Rachmaninov non può essere bandito. Guardare e dire. O voltare le spalle. Dopotutto, l’importante è non provocare. E lasciamo massacrare gli ucraini…».

  • Lituania blocca import di gas russo, primo Paese in Ue

    «D’ora in poi la Lituania non consumerà un solo centimetro cubo del gas tossico russo. La Lituania è il primo Paese Ue a rifiutare l’importazione di gas dalla Russia». Lo scrive su Twitter la premier del Paese baltico Ingrida Šimonytė.

  • Wsj: il capo della Cia andò a Kiev per rivelare i piani russi

    L’Ucraina è riuscita a contrastare le fasi iniziali dell’invasione russa grazie a informazioni cruciali fornite dalla Cia. A metà gennaio, prima che scoppiasse il conflitto - rivela il Wall Street Journal - il direttore della Central intelligence agency William Burns fece un viaggio segreto a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky, condividendo con lui le direttrici dell’attacco russo e in particolare sull’assalto all’aeroporto di Gostomel, a nord di Kiev. Lo scalo avrebbe dovuto servire ai russi come testa di ponte per favorire l’afflusso di rinforzi con aerei e parà, ma il blitz fallì. Probabile anche che il Cremlino contasse su un’azione di una quinta colonna, composta da collaborazionisti, che doveva favorire l’eliminazione di Zelensky o costringerlo alla fuga. Gli Usa, in quelle ore drammatiche dell’inizio dell’offensiva russa, offrirono infatti al presidente ucraino una via d’uscita, per portarlo in salvo. Ma lui si rifiutò, continuando a restare nella capitale per dirigere la resistenza.

  • Di Maio: accertare crimini guerra, atrocità da punire

    «Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l’esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Con il popolo ucraino, la guerra russa va fermata», continua il capo della Farnesina.

  • Odessa sotto attacco, Mediterranea ong: colonne di fumo e forte odore acre

    «Non abbiamo sentito il boato, ma il cielo sopra la città era grigio e un’enorme nube nera era ben visibile anche da qui». A raccontare il loro risveglio dopo l’attacco russo a un deposito di carburante a Odessa sono gli attivisti di Mediterranea saving humans. Il team dell’ong è arrivato nei giorni nella cittadina ucraina per una ricognizione in vista di future missioni umanitarie nel versante sud del Paese. «Quando ci sono state le esplosioni eravamo in albergo, stamani avremmo dovuto spostarci, ma adesso è impossibile uscire da Odessa», spiegano. E anche avvicinarsi alla zona costiera. I militari proteggono l’area. «Ci hanno detto che non ci sono state vittime. Le esplosioni sono state diverse, almeno sei, che hanno colpito più aree. Puzza di benzina ovunque, un odore intenso e acre, l’aria sempre più irrespirabile». La raffineria colpita dai russi è lontana dal centro ma le fiammate si distinguono nitidamente anche da un chilometro di distanza.


  • La mappa dei sindaci ucraini catturati e rilasciati o morti

    L’Ucraina fa il punto sui sindaci catturati e rilasciati o ancora nelle mani del nemico russo attraverso una mappa del paese, con tanto di foto del sequestrato, nome della relativa città, colomba verde per i rilasciati, nera per chi è stato trovato morto. E’ di oggi la liberazione del sindaco di Beryslav, Oleksandr Shapovalov, rilasciato dai russi che lo avevano catturato lo scorso 20 marzo. Questo l’elenco pubblicato dal canale telegram di Kyiv Ucraina notizie: Olga Sukhenko - Motyzhyn regione di Kyiv (trovata morta); Yurii Fomichev (Slavutych, rilasciato); Oleksandr Medvediov (Snovsk, regione di Cernihiv, rilasciato); Mykola Sikalenko (Tsyrkuniv, regione di Kharkiv); Oleksandr Shmyhol (Vilkhivsk, regione di Kharkiv); Viktor Tereschenko (Velykoburlutsk, regione di Kharkiv); Ivan Stolbovyy (Balaklia, regione di Kharkiv, rilasciato); Vasylii Mitko (Nikolsk, regione di Donetsk); Iryna Lypka (Molochansk, regione di Zaporizhzhia); Ivan Fedorov (Melitopol, regione di Zaporizhzhia, scambiato); Yevghen Mateveev (Dniprorudne, regione di Zaporizhzhia); Oleksandr Yakovlev (Skadovsk, regione di Kherson, rilasciato); Oleksandr Babych (Hola Prystan, regione di Kherson); Oleg Pylypenko (Scevchenkove, regione di Mykolaiv); Oleg Yakhienko (Mylivsk, regione di Kherson); e infine Oleksandr Shapovalov, Beryslav, rilasciato.

  • Kiev: scene da film horror a Bucha e in altre città

    Le autorità ucraine hanno trovato prove di gravi crimini di guerra da parte delle truppe russe nei sobborghi di Kiev e i corpi di decine di civili sono stati trovati per le strade di Irpin, Bucha e Hostomel dopo il ritiro delle forze russe. Lo ha detto Oleksiy Arestovych, consulente del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, paragonando le scene a un “film dell’orrore”. Arestovych ha riferito che alcune vittime hanno ricevuto spari alla testa e avevano le mani legate, e che alcuni corpi avevano segni di torture. Ha accusato le truppe russe di avere stuprato donne e provato a bruciarne i corpi. Arestovych ha promesso che le autorità ucraine indagheranno sui presunti crimini di guerra e rintracceranno i responsabili.

  • Kuleba: Russia peggio dell’Isis, Corte penale internazionale intervenga a Bucha

    «La Russia è peggio dell’Isis». Lo ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba intervistato dalla emittente radio Times Uk chiedendo una missione della Corte penale internazionale a Bucha per raccogliere evidenze sui crimini di guerra perpetrati dai russi. «Urge che la Corte penale internazionale e altre organizzazioni inviino missioni a Bucha e nelle altre città e villaggi liberati della regione di Kiev per lavorare con la polizia ucraina nella raccolta di ogni possibile evidenza dei crimini di guerra russi».

  • Missili russi hanno colpito porto di Mykolaiv

    Diversi missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv sul Mar Nero, secondo quanto riferito Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero ucraino dell’Interno, scrive il Guardian. Gerashchenko fa sua volta riferimento alle autorità locali che danno indicazioni sull’attacco.

  • Kiev: export grano ucraino ridotto di 3/4 da invasione russa

    Rispetto al febbraio scorso, prima dell’invasione russa, le esportazioni di grano dall’Ucraina sono diminuite di tre quarti, secondo quanto dichiara il ministero dell’Economia di Kiev, citato dal Guardian. Nel periodo 2020-2021, l’Ucraina era il quarto esportatore di grano al mondo e le sue merci venivano spedite in gran parte per nave attraverso il Mar Nero. Ora la guerra ha deviato l’export, ridotto di quattro volte, verso la ferrovia. In marzo, fa sapere Kiev, l’Ucraina è riuscita comunque a esportare 1,1 milioni di tonnellate di granturco, 309mila tonnellate di grano e 118.000 tonnellate di olio di girasole.

  • Trovato video in cui soldati russi impacchettano beni rubati

    I giornalisti bielorussi delle opposizioni hanno trovato un video di un punto di spedizione “Sdek” a Mosyr in Bielorussia in cui si vede come i soldati russi preparano i pacchi per spedire i beni rubati in Ucraina. Nel video è mostrato il modo in cui vengono impacchettati tv, condizionatori, alcol, batterie per auto e così via. Inoltre si nota anche una busta dell’ipermercato ucraino Epitsentr. i giornalisti sono anche riusciti a individuare dai distintivi da braccio che si tratterebbe del 56esimo plotone delle truppe d’assalto aereo trasportate delle forze armate russe di stanza a Feodosia in Crimea. Così riporta la testata online Pravda.

  • In fuga da Mariupol con Mediterranea Ong, chiusi in bunker per 13 giorni

    Sono venti in tutto i profughi che l’ong Mediterranea saving humans sta portando in salvo in Italia, tra loro anche sette minori. Cinque tra i minori viaggiano da soli. «La maggior parte delle persone che sono con noi - spiega la capomissione Elena Fusar Poli - arriva da Mariupol. Ieri a Leopoli sono giunti tre treni con profughi che provenienti proprio da lì. Si tratta in oltre il 90% dei casi di donne con bimbi». A volontari e attivisti di Mediterranea i cittadini in fuga dalla città martoriata dalle bombe hanno raccontato “storie drammatiche”. “Molti sono rimasti chiusi nei bunker per oltre 13 giorni senza mai uscire, hanno gravi problemi di salute, problemi respiratori, oltre che un fortissimo stress post traumatico. Ci sono persone che non mangiano e altre che non si staccano un minuto dal telefono e non smettono di piangere perché si sono dovuti separare dai loro familiari. Ci sono minori non accompagnati perché in alcuni casi non si sono trovati i genitori. La situazione è veramente drammatica».

  • Attacchi razzi a Mykolaiv, il sindaco: non diffondete foto e video prima fonti ufficiali

    Attacchi di razzi a Mykolaiv. Lo comunica il sindaco chiedendo di non divulgare video e foto prima che lo facciano fonti ufficiali. Così riferisce il canale telegram Ukraine now.

  • Viminale: per accoglienza profughi beni confiscati a criminalità

    Il Capo dipartimento per le libertà civili e per l'immigrazione, Francesca Ferrandino, ha adottato, d'intesa con l'Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata, le linee guida previste dal protocollo d'intesa, sottoscritto lo scorso 25 marzo, per promuovere l’utilizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata per finalità di accoglienza dei profughi provenienti dall'Ucraina, sia di quelli in gestione dell’Agenzia che di quelli destinati ai Comuni.

  • Ambasciatrice Gb: russi usano lo stupro come arma

    Melinda Simmons, ambasciatrice britannica in Ucraina, ha accusato l’esercito russo di usare deliberatamente lo stupro come arma militare. «Lo stupro è un’arma di guerra. E anche se non conosciamo ancora la portata del suo uso in Ucraina, è già chiaro che faceva parte dell’arsenale della Federazione Russa», ha affermato la diplomatica, come riporta Pravda ucraina. Per Simmons ci sono prove sufficienti per parlare di azioni deliberate e approvate dai militari, non di singoli crimini: «le donne sono state violentate davanti ai loro figli, le ragazze davanti alle loro famiglie, come atto deliberato di riduzione in schiavitù».

  • 170 profughi evacuati da volontari italiani

    Sono ripartiti stamattina da Leopoli i volontari della carovana di pace organizzata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII con a bordo 170 profughi evacuati da Dnipro e Zaporižžja, tra cui 30 disabili, persone in carrozzina, bambini autistici. Persone che erano rimaste bloccate nei territori in guerra a causa delle loro fragilità. In Italia saranno accolte nel Lazio, Toscana e Veneto da alcune delle 159 associazioni che hanno partecipato all’azione di pace “Stop the war now”.

  • Viminale: 81.739 profughi giunti finora in Italia, 1.117 da ieri

    Sono 81.739 le persone giunte finora in Italia: 42.181 donne, 8.285 uomini e 31.273 minori. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.117 ingressi nel territorio nazionale: le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna. È quanto si legge in un tweet del Viminale.

  • Von der Leyen su Bucha: urgente inchiesta indipendente

    «È necessaria con urgenza una inchiesta indipendente», ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, denunciando «gli orrori indicibili nelle zone da cui la Russia si sta ritirando. Gli autori di crimini di guerra saranno chiamati a rispondere», ha aggiunto.

  • Kryvgi Rig sotto attacco, razzi arrivano da regione Kherson


    Kryvgi Rig sotto attacco. I razzi arrivano dalla regione di Kherson. Lo ha detto Oleksandr Vilkul, governatore dell’amministrazione militare di Kryvgi rig durante il collegamento con i canali ucraini. «I Grad (lanciarazzi multipli) qui non arrivano, quindi stanno utilizzando gli Smerch, il sistema lanciarazzi a lungo raggio d’azione». E’ quanto si legge sul giornale locale di Kherson, Vgoru.

  • Comandante Azov: a Mariupol russi guadagnano terreno

    La situazione a Mariupol è critica. Combattimenti sono in corso nell’intera città. Lo ha detto, intervistato dall’emittente Suspilne, Maxim Zhorin, co-comandante delle truppe Azov. “Il nemico sta guadagnando terreno, occupando nuove strade e case. Enormi le perdite ma contemporaneamente anche la nostra cattura di soldati russi e uccisione dei nemici. Abbiamo bisogno di prigionieri, per garantirci un fondo di scambio e avere una posizione più forte nei negoziati». Parte della città di Mariupol è controllata da Azov e dalla Marina militare ucraina. In particolare il distretto Azovstal e il porto.

  • Human Rights Watch: indagare per crimini guerra in zone controllate da russi

    Human Rights Watch chiede un’indagine per crimini di guerra per quanto accaduto in Ucraina, denunciando presunti crimini di guerra nelle zone controllate dalla Russia e documentando, in un nuovo report, casi di stupri, uccisioni, esecuzioni sommarie e altre atrocità sia a Bucha che altrove. «Crudeltà folle e deliberata e violenze contro i civili ucraini da parte delle forze russe», scrive lo European media director di Hrw, Andrew Stroehlein. Secondo quanto ricostruito da Human Rights Watch nel report, il 4 marzo le forze russe a Bucha, a circa 30 chilometri a nord-ovest di Kiev, hanno arrestato cinque uomini e ne hanno giustiziato sommariamente uno.

    Un soldato ucraino pattuglia su un veicolo blindato una strada a Bucha, a nord-ovest di Kiev, il 2 aprile 2022, dove il sindaco della città ha affermato chein una fossa comune sono stati trovati 280 corpi di persone uccise dai russi.


  • Polonia:disposti ospitare armi nucleari Usa se lo chiedono

    Il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski ha affermato che Varsavia è aperta al dispiegamento di armi nucleari statunitensi sul suo territorio se servisse. Lo ha detto Kaczynski in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, citato dai media ucraini. «Se gli americani ci chiedessero di mantenere le armi nucleari statunitensi in Polonia, saremmo aperti a questo. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca», ha detto Kaczynski chiarendo che il dispiegamento di armi nucleari americane in Polonia non è stato ancora discusso, ma «questo potrebbe cambiare presto».

  • Croce Rossa torna a Leopoli, partito convoglio da Roma

    Partita stanotte da Roma per Leopoli la seconda missione di evacuazione di civili della Croce Rossa Italiana dall’Ucraina con l’obiettivo di portare in Italia, stavolta, circa cento persone fragili (bambini, anziani, diversamente abili ecc.). Il convoglio Cri composto da 18 mezzi, incluse ambulanze, pulmini, minibus, mezzi ad alto biocontenimento, macchine e furgoni per materiali vari, è partito da Roma alla volta di Leopoli, via Polonia, con 51 persone a bordo tra cui volontari, staff, medici, infermieri Oss e operatori Rfl. La missione giungerà a Leopoli lunedì 4 aprile nelle strutture della Croce Rossa Ucraina e, dopo aver effettuato un triage sanitario e i tamponi Covid, tornerà in Italia con il gruppo di persone fragili.

  • Aperti due corridoi umanitari: a Berdyasnk e nella regione di Luhansk

    Due i corridoi di cui oggi è previsto il funzionamento: percorso da Berdyansk a Zaporizzhzia, con gli autobus per l’evacuazione che si trovano all’entrata nella città di Berdyansk. E nella regione di Luhansk dalle città di Severodontsk, Nyzhne, Popasna, Lysychansk, Rubizhne.

  • Ue: Michel, in arrivo altre sanzioni contro la Russia

    Il presidente del Consiglio dell’Unione europea, Charles Michel, anticipa l’arrivo di altre sanzioni contro la Russia e aiuti per l’Ucraina e rende noto che l’Unione europea assisterà l’Ucraina e le Organizzazioni non governative a raccogliere le prove necessarie per aprire procedimenti nei tribunali internazionali. Michel si dice scioccato per le inquietanti immagini delle atrocità commesse dalle forze russe nelle regioni intorno a Kiev liberate, come Bucha.

  • Fuoco su civili durante manifestazione a Kakhovka

    L’esercito russo ha aperto il fuoco sui civili durante una manifestazione pacifica a Kakhovka, nella regione di Kherson. Alcuni manifestanti sono stati detenuti e ci sono feriti. Questo si legge sul canale telegram della tv Suspilne.

  • Sindaco Kharkiv: bombardamenti senza sosta, oltre 1300 case distrutte

    Il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov ha comunicato durante una intervista sull’emittente Suspilne, che in città ci sono forti e continui bombardamenti ed in totale sono state distrutte oltre 1300 abitazioni. “Non c’è tregua. Non smettono di bombardare neanche per un minuto. Oltre 1300 case sono state distrutte, stiamo cercando di sistemare la popolazione nelle scuole e negli asili. E’ un genocidio del popolo ucraino ma noi forniamo acqua, gas. La città vive, la città resiste”..

  • Mosca conferma attacco a Odessa: distrutti raffineria e depositi carburante

    La Russia conferma l’attacco vicino a Odessa, rivendicando «l’eliminazione di una raffineria di petrolio e di tre depositi di carburante e lubrificanti con missili di alta precisione lanciati da terra e da mare», come ha affermato il portavoce della Difesa, Igor Konashenkov. I siti «servivano per il rifornimento delle forze ucraine nella zona di Nikolaev», ha aggiiunto.

  • Gazprom: Russia continua a fornire gas all’Europa

    La compagnia energetica statale russa Gazprom ha affermato che sta continuando le consegne di gas su larga scala attraverso l’Ucraina verso ovest. Indipendentemente dalla guerra, 108,4 milioni di metri cubi saranno ’pompati’ attraverso il sistema di gasdotti del paese questa domenica, secondo la dichiarazione della società all’agenzia di stampa Interfax. Secondo i dati russi, questo corrisponde alla quantità ordinata. Sabato, secondo Gazprom, era di 108,1 milioni di metri cubi. L’utilizzo massimo possibile per contratto è di 109 milioni.

    Le consegne russe sono continuate durante il fine settimana dopo la conversione dei pagamenti in rubli. Il presidente Vladimir Putin aveva ordinato che il gas dovesse essere venduto ai paesi occidentali solo in cambio di rubli, cosa che essi hanno rigorosamente rifiutato. Di conseguenza, Putin ha emesso un decreto che, da venerdì, obbliga i clienti occidentali ad aprire un conto in rubli presso Gazprombank e a trattare i pagamenti attraverso di esso. Il transito del gas russo fornisce all’Ucraina miliardi di euro di entrate per il suo bilancio nazionale.

  • Ripristinata corrente elettrica nella zona di Cernihiv

    Ripristinata la corrente elettrica nella zona di Cernihiv, al buio da circa 3 settimane. Lo comunica l’azienda responsabile del servizio secondo quanto si legge sul canale telegram dell’emittente Suspilne. Il sistema andrà comunque interamente ricollaudato in un secondo momento.

  • Kiev: perdite russe, 18mila morti

    Queste le perdite russe secondo quanto si legge sulla pagina Facebook del quartier generale delle forze armate ucraine: personale effettivo 18.000; carri armati 644; veicoli corazzati da trasporto truppe 1830; sistemi d’artiglieria 325; lanciarazzi multipli 105; sistemi di difesa antiaerea 54; 143 aerei; 134 elicotteri; aerei senza pilota 89; veicoli 1249; cisterne carburante 76; motoscafi/navi 7; mezzi speciali 24; 4 sistemi di lanciarazzi di tipo Iskander.

  • Ministro degli esteri greco oggi a Odessa

    Il ministro gli Esteri greco Nikos Dendias si reca oggi a Odessa, che ospita la più grande comunità greca dell’Ucraina. «Sono arrivato all’aeroporto di Chisinau dove sono stato accolto dall’ambasciatore in Romania e poi attraverserò il confine moldavo in direzione di Odessa», scrive Dendias su twitter.

  • Ministero difesa: ritrovati corpi di donne a 20 km da Kiev

    Il ministero della Difesa ucraino ha annunciato ieri sera attraverso Twitter che i corpi nudi i di 4-5 donne sono stati ritrovati nei pressi dell’autostrada a 20 km da Kyiev e che i russi hanno tentato di bruciarli sul lato della strada.

  • Separatisti: aperto corridoio per stranieri da Mariupol

    Un portavoce dei separatisti di Donetsk, Eduard Basurin, ha confermato che dalla scorsa mezzanotte è in vigore un cessate il fuoco temporaneo per consentire l’evacuazione di “cittadini stranieri” da Mariupol. «Un corridoio umanitario da Mariupol a Berdyansk è in corso dalla mezzanotte del 3 aprile. Le forze armate russe e della Repubblica di Donetsk garantiscono il rigoroso rispetto di un cessate il fuoco temporaneo lungo questa strada. Da Berdyansk, gli stranieri possono essere evacuati lungo qualunque strada: via terra verso la Crimea o verso i territori controllati da Kiev, oppure via mare», ha detto Basurin citato da Interfax.

  • Consiglio difesa nazionale ucraino: russi raccolgono dati personali per perseguitare i cittadini

    «Nei territori temporaneamente occupati, i russi raccolgono informazioni su dati personali dei cittadini con l’intento di perseguitarli ed intimidirli». Lo riferisce sul suo canale ufficiale Telegram il Centro per la lotta alla disinformazione istituto presso il Consiglio di Difesa e Sicurezza Nazionale dell’Ucraina che spiega: «Ad essere sotto mira sono i militari e le loro famiglie, attivisti, giornalisti e figure culturali. La raccolta dei dati è giustificata dai russi con il pretesto di un censimento, pensato anche in vista di una eventuale distribuzione di aiuti umanitari».

  • Amendola: «Ue unita, non si possono cambiare contratti gas esistenti»

    «Risponderemo a livello europeo, per i contratti esistenti non si può cambiare la validità e la ragione del contratto». Lo ha detto il sottosegretario all’Ue Enzo Amendola a SkyTg24 sulla richiesta di Mosca del pagamento in rubli del gas russo. «Bisogna valutare tecnicamente, ci sono sanzioni molto dure, se questi sono meccanismi tecnici per aggirare le sanzioni. L’Unione europea è unita e tranquilla nel verificare le disposizioni del decreto della Duma», ha spiegato Amendola.

  • Guardia nazionale ucraina: «Distrutto il 90% degli edifici di Mariupol»

    Il 90% degli edifici di Mariupol è stato distrutto. Lo ha dichiarato Bohdan Krotevych, capo dello staff del Regimento Azov della Guardia nazionale dell’Ucraina. «La situazione nella città è drammatica. Il 90% di Mariupol è distrutta. Almeno 200mila cittadini giacciono sotto le macerie o sono nascosti nei sotterranei. Non hanno cibo, acqua ed elettricità. Noi non possiamo aiutarli perché stiamo combattendo. A Mariupol è in corso un genocidio del popolo ucraino». È quanto riporta il sito web della tv Suspline.

  • Kiev: almeno 20 i cadaveri nelle strade di Bucha

    Le forze ucraine hanno trovato a Bucha, abbandonati, in fila, su un’unica strada, la Yabluska, i cadaveri di almeno 20 uomini, civili. Alcuni di loro con le mani legati dietro la schiena con degli stracci e un colpo d’arma da fuoco sulla nuca. Il sindaco della cittadina a nord ovest di Kiev, Anatoly Fedoruk ha denunciato che i civili uccisi sono stati trattati dai russi in modo disumano e la presenza di almeno altri 280 corpi senza vita in fosse comuni in città. «Queste persone non erano militari. Non avevano armi. Non ponevano una minaccia. Quanti casi come questi ci sono nei territori occupati?», ha scritto il consigliere del Presidente, Mykhailo Podolyak. I militari russi - testimoniano gli abitanti di Bucha citati dalla Bbc - hanno sfondato le porte delle case abbandonate dagli ucraini che erano fuggite.

  • Russi assicurano evacuazione da Mariupol, fronte ucraino non conferma

    Il ministro della Difesa russo afferma che le forze di occupazione assicureranno oggi l’evacuazione degli stranieri da Mariupol a Berdyansk. Questo sarà fatto su richiesta del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il corridoio umanitario dovrebbe essere stato aperto alla mezzanotte di oggi. Ma il fronte ucraino non conferma questa informazione. Così si legge sul canale telegram di Ria news.

  • Kiev: 11 sindaci prigionieri dei russi

    Undici sindaci di varie regioni dell’Ucraina sarebbero prigionieri dall’esercito russo. Lo ha affermato la vice primo ministro ucraina, Iryna Vereshchuk, in un briefing, citata da Ukrinform. «Ad oggi, 11 capi delle comunità locali delle regioni di Kiev, Kherson, Kharkiv, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Donetsk sono in cattività. Informiamo il Comitato Internazionale della Croce Rossa, le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali su di loro, così come su altri civili scomparsi. Sono detenuti illegalmente, detenuti con la forza», ha detto Vereshchuk.

  • Izyum: vicesindaco, 80% alloggi rasi al suolo da attacco massivo

    Il vice sindaco di Izyum, Volodymyr Matsokin, ha dichiarato che i russi hanno praticamente distrutto la città: l’80% degli alloggi è stato raso al suolo da un attacco massivo cominciato il 6 marzo con bombardamenti aerei, di missili, di attacchi dell’artiglieria e di colpi di mortaio. È quanto si legge su Ukrinform.

  • Mosca: distrutta una raffineria di petrolio a Odessa

    Il ministero della Difesa russo ha affermato che gli attacchi missilistici dei suoi militari hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre impianti di stoccaggio di carburante vicino al porto ucraino di Odesa, nel Mar Nero, domenica. Il ministero ha affermato che le strutture sono state utilizzate dall’Ucraina per rifornire le sue truppe vicino alla città di Mykolaiv.

  • Kiev: anche oggi pronti bus per evacuare Mariupol

    Anche oggi è aperto un corridoio umanitario per evacuare le persone da Mariupol a Zaporizhzhia. Lo ha affermato la vice primo ministro ucraina Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform. «Continuiamo a lavorare sull’evacuazione delle persone lungo il corridoio manitario da Mariupol a Zaporizhzhia. Attualmente, ci sono 17 autobus vicino a Berdyansk, 10 per l’evacuazione di Mariupol da Berdyansk. Se gli autobus non passano per la città, chiediamo alle persone di recarsi al posto di blocco all’ingresso della città. Sette bus cercheranno di passare più vicino a Mariupol accompagnati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa».

  • Mosca: colpiti nella notte 51 obiettivi militari ucraini

    L’aviazione russa durante la scorsa notte ha colpito 51 obiettivi militari ucraini, comprese due batterie di artiglieria e due lanciarazzi multipli: lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, gen. Igor Konashenkov, citato dall’agenzia Tass. «Durante la notte, l’aviazione tattica operativa delle forze aerospaziali russe ha colpito 51 strutture militari dell’Ucraina», ha detto.

  • Sindaco regione Sumy: russi fanno esplodere ponte

    I russi hanno fatto esplodere un ponte che attraversa il fiume Seim e connette Putivl e Sumy, nella regione Sumy. Lo ha annunciato il sindaco responsabile della Regione, Dmytro Zhyvytskyi sul suo canale telegram.

  • Rilasciato il sindaco di Beryslav catturato dai russi

    Il sindaco di Beryslav, Oleksandr Shapovalov, è stato rilasciato dai russi che lo avevano catturato lo scorso 20 marzo. Il sindaco in persona ha confermato la sua liberazione all’emittente Suspilne. «Sono stato rilasciato la scorsa notte, adesso sono a casa. Va tutto bene», ha dichiarato. Dal giorno della cattura di Shapovalov non erano state date notizie sulla sua sorte. Al momento non ci sono altri dettagli.

  • Di Maio: Italia disposta a contribuire a processo di pace

    Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, in visita in Armenia, ha ribadito alla sua controparte Ararat Mirzoyan, «la condanna dell’Italia per l’inaccettabile aggressione russa all’Ucraina e la piena solidarietà a sostegno di Kiev». «Sono per noi prioritari in questa fase - ha aggiunto Di Maio - la prosecuzione dei negoziati fra le parti e una tregua umanitaria che ci porti alla pace. Il governo italiano è disponibile a contribuire a questo processo di pace fin dal primo momento. Come dichiarato dal primo ministro Draghi, l’Italia è pronta a farsi da garante della neutralità ucraina».

  • Sindaco Irpin, almeno 200 civili uccisi durante occupazione russa

    Almeno 200 civili sono stati uccisi durante l’occupazione russa di Irpin, nella regione di Kiev. Lo ha comunicato il sindaco Oleksandr Markushin. «Oggi è impossibile contarli. Ma tra chi è stato seppellito in prossimità delle proprie abitazioni, nei nostri parchi, nelle scuole, il numero ha già toccato le 200 unità. La gente trova i corpi e li seppellisce. Questa è la modalità».

  • Mariupol: proseguono i tentativi di evacuazione

    Il lavoro per l’evacuazione delle persone con l’aiuto della Croce Rossa da Mariupol continuerà domenica con gli autobus che tenteranno di avvicinarsi alla città assediata, ha affermato il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. «Sette autobus cercheranno di avvicinarsi a Mariupol, accompagnati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa», ha detto Vereshchuk in un video pubblicato online. Ci saranno 17 autobus pronti per evacuare le persone da Mariupol e Berdyansk, ha detto.

  • Ministro Interni, 250 civili seppelliti in fosse comuni da esercito russo

    Oltre 250 civili ucraini uccisi dall’esercito russo sono stati seppelliti in fosse comuni. Lo ha affermato il ministro degli Interni Vadym Denysenko sul canale televisivo Rada. «Al momento oltre 250 persone sono state seppellite in fosse comuni, sono civili fucilati».

  • Attacco ad Odessa: colpito complesso infrastrutturale

    Attacco missilistico ad Odessa la scorsa notte contro un complesso infrastrutturale. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il vice presidente del Consiglio comunale Petro Obukhov.

  • Kiev: sale a 416 numero bimbi vittime, 158 uccisi

    Sale a 416, di cui 158 uccisi e più di 258 feriti, il numero dei bambini vittime della guerra in Ucraina. Lo riporta l’ufficio del procuratore generale su Telegram, ripreso da Unian. «Questi dati non sono definitivi, poiché è in corso l’identificazione nei territori emporaneamente occupati e liberati. In particolare, nella città di Mariupol, in alcune aree delle regioni di Kiev, Chernihiv e Lugansk», afferma il procuratore.

  • Russia: colloqui di pace non pronti per l’incontro tra i leader

    La Russia ha affermato domenica che i colloqui di pace con l’Ucraina non sono progrediti abbastanza per un incontro dei leader e che la posizione di Mosca sullo status della Crimea e del Donbas è rimasta invariata. «Il progetto di accordo non è pronto per essere presentato a un incontro ai vertici», ha detto su Telegram il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky. «Ripeto ancora e ancora: la posizione della Russia su Crimea e Donbas è rimasta invariata». Medinsky ha affermato di non condividere l’ottimismo del negoziatore ucraino David Arakhamia, che sabato ha detto alla televisione ucraina che il progetto di accordo era sufficientemente avanzato da consentire le consultazioni tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • Kiev: respinti 6 attacchi missilistici a Donbass

    «Sul territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk, nel Donbass l’Ucraina ha respinto sei attacchi nemici, distrutto quattro carri armati, sei unità di veicoli blindati e sette unità di veicoli nemici». Lo affermano i vertici militari ucraini in un post su Facebook, riportato da Bbc.

  • Sunday Times: Johnson pronto a inviare nuovi aiuti militari a Kiev

    Il premier britannico Boris Johnson è pronto a inviare all’Ucraina missili anti nave allo scopo di evitare un attacco alle città dal mare, scrive il Sunday Times dopo che Johnson ha parlato al telefono con il presidente ucraino Volodymir Zelensky. Un colloquio “positivo” - ha detto Zelensky- in cui è stato concordato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina, oltre che l’inasprimento delle sanzioni contro Mosca.

  • Mariupol: Mosca aprirà corridoi di evacuazione per gli stranieri

    L’esercito russo aprirà corridoi umanitari per l’evacuazione degli stranieri dalla città portuale ucraina di Mariupol a Berdyansk. Lo ha annunciato il maggiore generale Mikhail Mizintsev, citato dall’agenzia di stampa russa Tass.

  • Cremlino, un obiettivo è salvare repubbliche separatiste

    «La sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk è stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza, le abbiamo riconosciute come stati indipendenti. L’operazione militare speciale è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvare queste repubbliche e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk», Lo ha detto - come riporta la Tass - il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista televisiva con il canale Bielorussia-24.

  • Human rights watch, prove di crimini guerra a Bucha

    Per Human Rights Watch ci sono «prove di crimini di guerra commessi a Bucha», la cittadina a nordovest di Kiev a lungo occupata dalle forze armate russe. La notizia è riportata dal Wall Street Journal. In dettaglio il gruppo per i diritti umani ha affermato di aver intervistato una donna che ha visto le truppe russe radunare cinque uomini e sparare a uno di loro alla nuca, uccidendolo. «Abbiamo documentato un evidente caso di esecuzione sommaria da parte delle forze armate della Federazione Russa a Bucha il 4 marzo scorso», ha affermato una portavoce di Human Rights Watch.

  • Podolyak, «a Bucha uccisi civili disarmati»

    Civili disarmati uccisi, in almeno un caso ancora ammanettati, sono stati ritrovati per le strade di Bucha, dalle forze ucraine che hanno ripreso il controllo della località a nord ovest di Kiev, denuncia il consigliere del Presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak. «Non erano militari, non avevano armi. Non ponevano alcuna minaccia. Quanti altri casi come questi ci sono ora nei territori occupati?», si chiede.

  • Kuleba: «Italia ci mandi armi, il peggio deve ancora venire»

    «Vorrei dire che coloro che rifiutano l'invio di armi all'Ucraina in realtà sostengono la continuazione della guerra». A parlare è Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, in un’intervista al Corriere della Sera. «Prima noi saremo in grado di espellere i russi e prima la guerra sarà finita. Noi apprezziamo molto Mario Draghi e il mio collega Luigi Di Maio: si sono schierati dalla parte giusta della storia sin dal primo giorno di guerra. Noi ci aspettiamo dall'Italia le armi necessarie a difenderci e siamo felici si sia assunta il ruolo di Paese guida nello sforzo di farci entrare in Europa come membro a pieno titolo. La loro scelta, infine, di farsi garanti della nostra sicurezza negli assetti eventualmente nati dal processo di pace è un segno di grande amicizia e serietà».

    «Sappiamo che in Italia ci sono forze vicine a Putin: vorrei dire che ciò è immorale, illegale e politicamente perdente. Chi sta con Putin sostiene i crimini di guerra. Sulla questione garanzie, vorrei comunque rassicurare gli italiani: si possono trovare modi per cui le garanzie non comportano automaticamente il vostro coinvolgimento bellico diretto», spiega Kuleba - Siamo nel mezzo della guerra, il peggio deve ancora venire. L'Ucraina ha vinto la battaglia di Kiev, ma quella per il Donbass e nel Sud sta per cominciare e sarà terribile, devastante, lo prova tra l'altro lo scempio di Mariupol. Noi siamo pronti, non ci tireremo indietro e speriamo nel vostro sostegno», conclude.

  • Zelensky: «la Russia vuole controllare sia il Donbass che il sud del Paese»

    L’obiettivo della Russia è quello di «catturare sia il Donbass che il sud dell’Ucraina», ha denunciato il Presidente ucraino Volodymir Zelensky in un discorso nella tarda serata di ieri, precisando che le forze militari ucraine hanno ripreso il controllo delle zone intorno a Kiev e a Chernihiv. «Stiamo rafforzando le nostre difese lungo la direttiva orientale e nel Donbass», ha aggiunto. Zelensky ha denunciato che Kiev «non ha ancora ricevuto sufficienti sistemi anti missile occidentali». Il Premier ungherese Viktor Orban è «di fatto l’unico leader europeo a sostenere Putin. Perché Budapest si oppone all’intera Europa, per cosa?», si è inoltre chiesto Zelensky, a poche ore dall’apertura delle urne in Ungheria per le elezioni legislative.

  • Odessa, attacco dall’aria, abbattuti dei missili

    Stamattina due forti esplosioni sono state udite a Odessa, porto ucraino sul Mar Nero sede del quartier generale della Marina ucraina, e sulla città si sono levate colonne di fumo nero. L’attacco dal cielo è stato riportato anche dal Guardian, che ha sottolineato il timore che, nel momento in cui le forze russe lasciano Kiev, possano estendersi gli attacchi contro il sud dell’Ucraina.

    «Odessa è stata attaccata via aria. Alcuni missili sono stati abbattuti dalle difese aeree», ha riferito il Consiglio comunale di Odessa in una breve dichiarazione pubblicata su Telegram, in cui aggiunge che si hanno notizie di incendi in alcune aree.

    «Si registrano incendi in alcune zone» della città, da cui si elevano tre grandi colonne di fumo nero, sotto alle quali sono ben visibile le fiamme. Alcuni dei missili lanciati dai russi «sono stati abbattuti», ha scritto Anton Herashchenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino sul suo account Telegram. L’attacco è stato lanciato intorno alle 6, le 5 italiane. Alcune fonti giornalistiche sui social media affermano che a essere colpiti dai razzi russi a Odessa sono dei depositi di carburante situati vicino al porto.

    Forti esplosioni a Odessa, città sotto attacco. (ANSA)


Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti