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Ucraina, ultime notizie. Kiev lavora per summit di pace all’Onu entro febbraio

Tre persone sono morte in un attacco di un drone ucraino a un aeroporto militare nella regione russa di Saratov sventato dalle difese aeree di Mosca, ha dichiarato oggi il ministero della Difesa russo. La Russia è pronta a riaprire il gasdotto Yamal verso l’Europa, ha affermato ieri il vicepremier russo Novak

Ucraina, Papa: "Si ponga subito fine a guerra insensata"
  • Kiev: 13,6 milioni di ucraini hanno ricevuto aiuti da inizio guerra

    Dal 24 febbraio, 13,6 milioni di ucraini hanno ricevuto aiuti umanitari. Lo ha riferito il ministero ucraino per il Reinserimento dei territori temporaneamente occupati, citato da Ukrinform. «Attualmente, nel nostro Paese lavorano 700 organizzazioni umanitarie, tra cui agenzie internazionali, organizzazioni non governative locali e fondazioni di beneficenza. Cinque volte di più rispetto a dieci mesi fa», ha affermato il ministero.

    Secondo quanto riferito, dall’inizio della guerra, le agenzie delle Nazioni Unite e i loro partner hanno fornito più di 3 miliardi di dollari in aiuti umanitari. Un terzo di questi fondi è stato versato sotto forma di assistenza in denaro, ricevuta da più di 5 milioni di ucraini.

  • Kiev punta ad un summit di pace a fine febbraio all’Onu

    Il governo ucraino punta a tenere un vertice di pace entro la fine di febbraio, preferibilmente alle Nazioni Unite con il segretario generale António Guterres come possibile mediatore, nel periodo del primo anniversario dell’invasione lanciata dalla Russia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un’intervista all’Associated Press.

    Alla domanda se inviteranno la Russia al vertice, Kuleba ha risposto che prima Mosca dovrà accettare di essere perseguita per crimini di guerra da un tribunale internazionale: «Solo in questo modo possono essere invitati».

    «Le Nazioni Unite potrebbero essere la sede migliore per tenere questo vertice, perché non si tratta di fare un favore a un determinato Paese», ha affermato Kuleba.

    «Si tratta davvero di portare tutti a bordo». Riguardo al ruolo di Guterres, «ha dimostrato di essere un mediatore e un negoziatore efficiente e, soprattutto, un uomo di principio e integrità. Quindi saremmo lieti della sua partecipazione attiva», ha detto il ministro nell’intervista pubblicata sul sito web dell’Ap. Il ministro degli Esteri ha nuovamente minimizzato le parole delle autorità russe secondo cui sarebbero pronte per i negoziati.

    «Dicono regolarmente di essere pronti per i negoziati, il che non è vero, perché tutto ciò che fanno sul campo di battaglia dimostra il contrario», ha detto. Secondo Kuleba, l’Ucraina farà tutto il possibile per vincere la guerra nel 2023, e la diplomazia gioca sempre un ruolo importante.

    «Ogni guerra finisce in modo diplomatico», ha affermato. «Ogni guerra finisce come risultato delle azioni intraprese sul campo di battaglia e al tavolo dei negoziati». Il ministro ha poi riferito di essere «assolutamente soddisfatto» dei risultati della visita del presidente Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti la scorsa settimana, e ha rivelato che il governo degli Stati Uniti ha elaborato un piano speciale per rendere operativa la batteria di missili Patriot nel paese in meno di sei mesi. Di solito, la formazione dura fino a un anno.

  • Provavano a entrare in Russia: uccisi 4 sabotatori ucraini

    I servizi di sicurezza russi Fsb hanno reso noto che un “gruppo di sabotaggio” composto da quattro ucraini è stato “liquidato” mentre cercava di penetrare nella regione russa di Bryansk. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti, specificando che il tentativo è stato sventato lo scorso 25 dicembre. Secondo il giornale, i quattro sabotatori avevano armi di provenienza straniera e quattro ordigni improvvisati.

  • Putin firma decreto per passaporti a residenti regioni annesse

    Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla procedura per la richiesta di passaporto russo da parte dei residenti delle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson o Zaporizhzhia annesse dalla Russia. Lo riporta Ria Novosti.

    «Decido di approvare la procedura allegata per la presentazione da parte di persone che hanno acquisito la cittadinanza della Federazione Russa a seguito del riconoscimento come cittadini della Federazione Russa, di una domanda per il rilascio di un passaporto di cittadino della Federazione Russa (...) e la procedura per la presentazione e la registrazione delle domande di non volontà di essere cittadino ucraino», recita il documento.

    Insieme alla domanda, i residenti dei nuovi territori devono fornire un documento di identità e documenti che confermino la registrazione nel luogo di residenza nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson o Zaporizhzhia. Putin ha anche approvato la procedura per il riconoscimento di un minore di età inferiore ai 14 anni come cittadino russo.

  • Kiev esorta i residenti di Kherson a evacuare la città

    Le autorità hanno esortato i residenti di Kherson, nel sud dell’Ucraina, ad evacuare a causa dell’intensificarsi dei bombardamenti da parte delle forze russe. Lo afferma su Telegram il ministero del Reintegro dei territori temporaneamente occupati, citato da Ukrinform.

    «I continui bombardamenti nemici su Kherson liberata stanno diventando sempre più frequenti e su larga scala. La situazione della sicurezza è stata molto tesa negli ultimi giorni», ha sottolineato il ministero.

    Le autorità locali raccomandano quindi ancora una volta agli abitanti di Kherson di evacuare in regioni più sicure. Come riportato, le forze russe hanno colpito Kherson sette volte nell’ultima giornata, prendendo di mira magazzini e abitazioni civili. In un attacco russo del 24 dicembre al centro di Kherson, 16 persone sono state uccise e 64 ferite.

  • Zelensky: «Ho parlato a Modi del piano di pace»

    «Ho avuto una telefonata con il premier indiano Narendra Modi e gli ho augurato una presidenza del G20 di successo. È su questa piattaforma che ho annunciato la formula di pace e ora conto sulla partecipazione dell’India alla sua attuazione. Ho anche ringraziato per gli aiuti umanitari e il sostegno delle Nazioni Unite». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

  • Kiev: attacco a Engels «conseguenza delle azioni di Mosca»

    Il portavoce dell’aeronautica ucraina, Yurii Ihnat, ha affermato che le esplosioni avvenute nella base aerea di Engels, in Russia, sono “le conseguenze delle azioni di Mosca in Ucraina”, senza tuttavia rivendicare esplicitamente la responsabilità diretta di Kiev per l’attacco.

    “Se i russi pensavano che la guerra non avrebbe colpito nessuno nelle retrovie profonde (della Russia) o altrove, si sbagliavano profondamente. Pertanto, come vediamo, queste cose accadono sempre più spesso, e speriamo che ciò vada solo a vantaggio dell’Ucraina”, ha affermato Ihnat, citato dalla Cnn. Tre militari russi sono rimasti uccisi nelle esplosioni, che secondo i funzionari di Mosca sono state causate dall’abbattimento di un drone ucraino.

  • Papa: chiedo pace per il popolo ucraino martoriato

    Il Papa all’Angelus torna a chiedere «pace per quelle popolazioni tormentate dalla guerra, pace per la cara e martoriata Ucraina», «sono tante bandiere dell’Ucraina qui», «chiediamo la pace per questo popolo martoriato».

  • Kiev, almeno 40 attacchi russi con razzi in giorno Natale

    I russi hanno bombardato con l’artiglieria e compiuto almeno 40 attacchi con razzi contro il territorio dell’Ucraina nel solo giorno di Natale, secondo quanto scrive stamani in una nota lo stato maggiore militare di Kiev, ripreso dal Guardian. Colpiti dai bombardamenti decine di località nelle regioni di Lugansk e Donetsk, Kharkiv, Kherson e Zaporizhzhia. Nell’oblast di Kherson sono stati presi di mira soprattutto gli insediamenti sulla riva destra del fiume Dnipro. E questo, scrive il comando militare ucraino, malgrado la profferta di pace natalizia fatta dal presidente russo, Vladimir Putin.

  • Russia: a San Pietroburgo vertice informale leader CSI

    E’ in calendario oggi a San Pietroburgo un vertice informale dei leader della Comunità degli Stati indipendenti, un insieme di ex repubbliche sovietiche che comprende anche Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan e Uzbekistan. Un meeting nel quale - secondo l’agenzia di stampa bielorussa Belta - i capi di stato “analizzeranno” quanto accaduto nel 2022 e discuteranno i piani per un rafforzamento della cooperazione. Il primo ad arrivare è stato proprio il presidente bielorusso Aleksandr G. Lukashenko arrivato in Russia sabato, subito dopo la visita di Vladimir Putin a Minsk.

  • Kiev, perdite russe salite a 102.600 morti e 3.016 tank

    Il bilancio di soldati russi morti dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina è aumentato di altre 550 unità nelle ultime 24 ore, salendo a 102.600 vittime. Lo riporta il bilancio quotidiano stilato dalle forze armate di Kiev che segnalano la perdita di altri 5 carri armati (con un totale che sale a 3016 unità), la distruzione di altri 5 sistemi di artiglieria (1996 in totale) e di un drone.

  • Intelligence Londra, russi potenziano campi minati e mine anticarro

    «Da ottobre le forze russe si sono in gran parte concentrate sulla costruzione di posizioni difensive lungo molte sezioni della linea del fronte in Ucraina». Lo scrive l’intelligence del Ministero della Difesa britannico nel consuento aggiornamento sulla guerra in Ucraina, segnalanco «la posa di ulteriori campi mine anticarro e antiuomo» in una strategia «che supera le linee guida della dottrina russe». Tuttavia, si sottolinea, «i campi minati rappresentano un ostacolo efficace per le truppe addestrate solo se coperti da punti di osservazione e dal fuoco» di copertura. Ma l’intelligence sottolinea come «un problema importante per le forze russe sarà probabilmente la carenza di risorse di sorveglianza e personale addestrato per monitorare efficacemente» i nuovi campi minati.

  • Attacco drone a base militare in Russia, 3 morti

    Tre persone sono morte in un attacco di un drone ucraino a un aeroporto militare nella regione russa di Saratov sventato dalle difese aeree di Mosca, ha dichiarato oggi il ministero della Difesa russo. «Il veicolo aereo senza pilota ucraino si stava avvicinando all’aeroporto di Engels a bassa quota», si legge in un comunicato citato dall’agenzia Tass. «Tre membri del servizio tecnico russo all’aeroporto hanno subito ferite mortali a causa della caduta di frammenti di drone», ha aggiunto il dicastero.

  • Novak, Mosca pronta a riaprire il gasdotto Yamal verso l’Europa

    La Russia è pronta a riaprire il gasdotto Yamal verso l’Europa. Lo dice in un’intervista alla Tass il vice premier russo Alexander Novak aggiungendo che nonostante la guerra il mercato europeo rimane «aperto» per il Gnl russo e che in 11 mesi del 2022 le forniture di gas naturale liquefatto sono aumentate a 19,4 miliardi di metri cubi, con una previsione di 21 miliardi entro fine anno. Novak afferma che c’è ancora un deficit di gas in Europa, quindi Mosca è pronta a riprendere i rifornimenti tramite il gasdotto Yamal-Europe e sta tenendo negoziati su un aumento delle forniture attraverso la Turchia dopo la creazione di un hub del gas nel Paese di Erdogan.

    «Il mercato europeo rimane rilevante - osserva Novak - perché il deficit di gas rimane e noi abbiamo la capacità di ripristinare le forniture. Ad esempio, il gasdotto Yamal-Europe, chiuso per motivi politici, è inutilizzato». In questo momento, scrive la Tass, la Russia fornisce gas attraverso il TurkStream, che attualmente funziona a pieno regime, mentre attraverso la rotta ucraina passano 42 milioni di metri cubi di gas quotidianamente, circa un terzo del volume di transito previsto dal contratto. «Oggi - conclude Novak - possiamo dire con certezza che c’è richiesta del nostro gas» da parte dei consumatori europei, «quindi continuiamo a vedere l’Europa come un potenziale mercato dei nostri prodotti. È chiaro tuttavia che contro di noi è stata avviata una campagna su larga scala, che si è conclusa con il sabotaggio del Nord Stream».

  • Medvedev, obiettivo eliminare regime di Kiev

    La Russia non risparmierà alcuno sforzo per raggiungere gli obiettivi della sua operazione militare speciale in Ucraina e abbattere il regime nazionalista di Kiev. Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev in un articolo sulla Rossiyskaya Gazeta. «Faremo del nostro meglio per raggiungere l’obiettivo dell’operazione militare speciale. In modo che il disgustoso regime dei nazionalisti di Kiev cessi di esistere. Oggi, nessuno tranne noi può farlo», ha affermato Medvedev, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

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